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TRAMA Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
30-03-2015, 01:19 PM
Messaggio: #41
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

Nonostante fosse sollevata nel vedere che Sayo era riuscita a rigenerare senza problemi la ferita, Angela non capiva come mai c'era riuscita dato che era stata avvelenata con quella sostanza.

"Che mi sia sbagliata? Oppure occorre molto più tempo affinché faccia effetto?"

Mise da parte queste sue preoccupazioni giusto il tempo per ascoltare il giudice e per decidere come procedere.

"Anche se adesso sei riuscita ad usare lo yoki non significa che tra qualche ora lo potrai ancora fare. Il discorso vale anche per me ovviamente, quindi preferirei non allontanarci troppo."

Poi spostò lo sguardo sul giudice.

"Giudice Carson, quanto distano questi due luoghi l'uno dall'altro? Dato che si trovano entrambi nella zona del porto ho da credere non molto."

Infine, tornò nuovamente a guardare Sayo.

"Se è così ci divideremo."

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
Stato fisico: ferita all'altezza del gomito destro [Ferita Leggera];
Stato psicologico: sollevata;
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva).

[Immagine: 29bfx5d.jpg]
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30-03-2015, 05:22 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-03-2015 05:22 PM da Narratore.)
Messaggio: #42
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
«Sono abbastanza vicini, ma sono entrambi parecchio estesi. Sì, forse dividendovi scoprirete più facilmente qualcosa» fa il giudice, il quale sembra approvare la vostra scelta.

Avete un altro turno a disposizione per decidervi su come dividervi. Chi andrà ai moli? Chi ai portici?


Turnazione invariata.
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02-04-2015, 02:36 PM
Messaggio: #43
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

Inizialmente Angela non era molto convinta dalla proposta di dividersi ma, alla fine, assecondò questa scelta. Questa sua iniziale perplessità era dovuta alla sostanza con cui erano entrate in contatto e, in effetti, non aveva tutti i torti. Era vero che Sayo era riuscita a rigenerarsi senza problemi ma da lì a qualche ora non era detto che riuscisse nuovamente ad utilizzare il proprio yoki. Era una cosa che la guerriera avrebbe dovuto tenere bene a mente per non farsi cogliere impreparata in caso di necessità.

In ogni caso, ora bisogna decidere chi sarebbe andata dove. I due luoghi non erano troppi distanti l'uno dall'altro e, stando a quando detto in precedenza dal giudice, la zona dei portici era la più trafficata. In quel momento la guerriera non aveva intenzione di ritrovarsi in mezzo ad un mucchio di persone quindi avrebbe optato per andare a controllare la zona dei moli , sperando che fosse più tranquilla.

Io andrò ai moli.

Citazione:- Yoki utilizzato: 0%
- Punti Limite: 3/10;
- Stato fisico: Buono, ferita leggera alla coscia sinistra;
- Stato psicologico: Tranquilla;
- Abilità utilizzate: Percezione dello yoki(Passiva).
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05-04-2015, 05:07 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-04-2015 05:07 PM da BlackGhost.)
Messaggio: #44
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

"Molto bene, allora io andrò ai Portici dell'Aragosta."

Dividersi si sarebbe rivelata una idea saggia? D'altronde dovevano soltanto chiedere informazioni alla gente di passaggio in due note zone trafficate della città. Dividendosi avrebbero risparmiato tempo da poter così dedicare alla caccia agli yoma e scoprire anche gli effetti della sostanza.

"Due ore. Scaduta la seconda voglio che ci ritroviamo qui per condividere quello che abbiamo scoperto. Giudice Carson, pensa di riuscire a cavare qualche informazione dall'assalitore nel frattempo?"

In diverse circostanze avrebbe concesso a lei e a Sayo più tempo per la ricerca, ma quella sostanza che avevano in corpo non le dava pace.

"Di certo non ci porterà alcun beneficio, poco ma sicuro."

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
Stato fisico: ferita all'altezza del gomito destro [Ferita Leggera];
Stato psicologico: preoccupata;
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva).

[Immagine: 29bfx5d.jpg]
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07-04-2015, 04:37 PM
Messaggio: #45
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
«Ci proverò» risponde il giudice Carson.

***

Pochi minuti dopo esservi separate, eccovi nei rispettivi punti di indagine. 

Sayo, sei nei moli, una lunga passeggiata di pietra lungo il mare, con navi e pescherecci attraccati lungo svariati pontili di legno. L'odore di mare è particolarmente forte, portato da una brezza leggera che ti solletica le narici. Ci sono marinai che vanno avanti e indietro, intenti nelle proprie occupazioni, e abitanti della zona portuale che passeggiano, ognuno intento a fare ciò per cui qui si trova. Catturano la tua attenzione una grande nave, la Sirena Raggiante, ancorata poco vicino a te, e la Taverna dei Cupi Bisbigli, una bettola dall'aspetto sporco e trasandato.

Angela, ti sei ritrovata fra i Portici, immersa nella vita cittadina: donne che stendono dai balconi, bambini che giocano, uomini che lavorano nelle proprie botteghe. La strada è molto trafficata e se cerchi qualcuno con cui parlare hai solo l'imbarazzo della scelta. Ci sono locande e taverne, ostelli e mercanti. Vicino a te ci sono il Porco Infilzato, il Delfino Leggiadro e la Forchetta e il Forcone, tre locali dall'aspetto invitante. Poco più avanti vedi tre botteghe, che vendono rispettivamente generi alimentari, attrezzi da lavoro e opere in legno e vimini. 

Entrambe vi accorgete, proprio mentre giungete a destinazione, che la vostra percezione dello yoki è come cieca. Ve ne accorgete immediatamente, perché è come essere diventate prive di uno dei vostri sensi. Potete ancora usare il vostro yoki, ne siete certe, ma non potrete percepire lo yoki altrui. La sostanza verde ha infine iniziato a farvi effetto.

Citazione:D'ora in poi, per il resto di questa missione, potete omettere la dicitura Percezione (passiva) fra le abilità.


Turnazione invariata.
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10-04-2015, 01:38 PM
Messaggio: #46
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

Deciso il da farsi, le due guerriere si divisero e, in pochi minuti, raggiunsero i rispettivi luoghi di indagine. Appena arrivata ai moli Sayo si accorse che qualcosa non andava: la sua percezione era come cieca, inutilizzabile. Alla fine quella sostanza stava cominciando ad avere qualche effetto. Conscia di ciò, la ragazza cominciò la sua ricerca presso i moli. La lunga passeggiata di pietra era percorsa da marinai impegnati con il proprio lavoro e anche dagli abitanti di quella zona. L'odore del mare era particolarmente forte e completamente nuovo per la guerriera che fino a quel momento non era mai stata in un posto del genere.

Mentre cammina lungo la passeggiata dei moli due cose attirano la sua attenzione: una grande nave ormeggiata poco distante da lei e una bettola che portava il nome di Taverna dei Cupi bisbigli. La bettola poteva essere un'ottima fonte di informazioni ma quella nave la incuriosiva molto.

"In quella bettola potrebbero sapere qualcosa. In ogni caso non si sposterà certo da lì e questo mi da il tempo di controllare questa nave."

Per prima cosa avrebbe osservato la nave e poi avrebbe cercato qualcuno dell'equipaggio con cui parlare.

Citazione:- Yoki utilizzato: 0%
- Punti Limite: 3/10;
- Stato fisico: Buono, ferita leggera alla coscia sinistra;
- Stato psicologico: Tranquilla;
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14-04-2015, 08:28 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-04-2015 08:29 AM da BlackGhost.)
Messaggio: #47
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

Le locande sono sempre state note come luoghi in cui le informazioni scorrevano come il vino, per cui si fece strada tra il fiume di gente che invadeva le strade dei Portici dell'Aragosta ed entrò nella locanda del Porco Infilzato.

Non le ci volle molto ad accorgersi che la sua percezione dello yoki era come cieca, come se qualcuno le aveva chiuso un occhio.

"Era solo questione di tempo. Ora non potrò riconoscere uno yoma se in forma umana. Il mio yoki però mi pare a posto, per ora."

Poteva ancora utilizzarlo e combarrere al pieno delle forze. Conscia di questo fatto si tranquillizzò, nonostante non riuscisse a percepire la presenza di yoki.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
Stato fisico: ferita all'altezza del gomito destro [Ferita Leggera];
Stato psicologico: tranquilla;
Abilità utilizzate: nessuna

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16-04-2015, 01:06 PM
Messaggio: #48
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Sayo. La Sirena Raggiante ha come polena una ragazza bellissima, che dal busto in giù presenta la coda di un pesce. Ha le braccia spalancate come se volesse abbracciare il mare. Una passerella di legno collega il ponte della nave con il molo, e su di essa transitano delle persone che stanno caricando dei barili. Quando ti avvicini senti uno dei marinai imprecare per il peso dei contenitori e un altro, distintamente, che esclama: «Ma cosa contengono? Arr arr!»
Il capitano, lo riconosci dai suoi indumenti e dal largo cappello a tricorno, osserva il trafficare dei suoi marinai. Quando ti avvicini alla nave, eccolo lì, che ti osserva dal ponte. 
«Cosa ci fa una dolce e bella guerriera da queste parti?» ti urla, infine, appena sei abbastanza vicina da poterlo sentire.

Angela. Il Porco Infilzato ti accoglie con un profumo di arrosto e spezie, di cui l'aria è satura. Non solo: c'è un gran vociare, e un trambusto di sedie, posate e boccali. La grande sala è ben illuminata e c'è un grande camino, spento, proprio al centro del locale. Appena entri una ragazzina che non avrà nemmeno quindici anni ti si avvicina: «Posso fare qualcosa per voi, signorina? Volete un tavolo, o siete qui per una stanza?»
Con la coda dell'occhio noti che dietro il grande bancone l'oste ti sta fissando con cipiglio, e numerosi avventori si sono girati verso di te. Attirano la tua attenzione un paio di brutti ceffi non troppo distanti, e una coppia, un uomo e una donna ben vestiti, dall'altro lato rispetto ai due manigoldi.

Turnazione invariata.
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18-04-2015, 12:20 AM
Messaggio: #49
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

La polena della nave raffigurava una ragazza bellissima con la parte inferiore del corpo a forma di coda di pesce e con le braccia spalancate come a voler abbracciare il mare. Dal ponte della nave scendeva una passerella di legno che la collegava al molo, e su questa transitavano delle persone intente a caricare dei barili. Fino a quel momento la ragazza non aveva notato nulla di strano, quindi non le restava che provare a parlare con qualcuno.
Avvicinatasi maggiormente alla nave, la guerriera notò subito il capitano che dal ponte controllava l'operato dei suoi marinai. Appena fu a distanza tale da sentirlo, l'uomo le domandò cosa ci faceva una guerriera come lei da quelle parti.

"Dolce e bella... Se solo sapesse cosa ho fatto poco fa non si rivolgerebbe a me in questo modo."

Stavo passando per il molo quando ho notato la sua nave e ho sentito il bisogno di osservarla più da vicino. Posso salire a bordo per farle qualche rapida domanda?

Citazione:- Yoki utilizzato: 0%
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21-04-2015, 07:03 PM
Messaggio: #50
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

"Sono solo di passaggio."

Fissò la ragazzina, secondo il suo parere troppo giovane per lavorare in un posto del genere, e con la coda dell'occhio analizzò la clientela in cerca della persona con la giusta informazione.
Visto che era alla ricerca di un gruppo di yoma, creature solite ad agire nell'ombra e nei vicoli bui, quei brutti ceffi potevano aver visto qualcosa di interessante dato che frequentavano gli stessi luoghi. Dall'altro lato della locanda, ed anche dall'altro lato della società, un uomo e una donna benestanti potevano saper qualcosa dalle voci del quartiere residenziale della città. Entrambe scelte sensate, ma optò per incominciare dalla terza scelta; l'oste. Personaggio noto per essere al corrente di tutto quello che accade nella città e con cui poveracci e ricchi condividono le informazioni.

Si diresse quindi verso l'oste che continuava a fissarla sin da quando aveva messo piede nel suo locale, come del resto metà dei presenti. Una volta faccia a faccia con l'uomo, sistemò un gomito sul legno del grande bancone ed incrociò i piedi per poter conversare comodamente e per non allarmare ulteriormente l'uomo.

"Salve. Che si dice in giro?"

Si mostrò appositamente troppo confidenziale per una Strega dagli Occhi d'Argento che conversa con l'oste di una locanda come se fosse una cliente abituale, ma voleva testare l'umore e la personalità dell'oste per capire che atteggiamento avrebbe funzionato su di lui per ottenere qualche preziosa informazione.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
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22-04-2015, 11:47 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-04-2015 11:47 AM da Narratore.)
Messaggio: #51
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Sayo. L'uomo aggrotta un sopracciglio ed esclama: «Certo... certo che no! Una donna a bordo porta sfortuna! Vi chiedo perdono, madamigella, ma preferisco non portare sfortuna sulla mia nave.»
Nel frattempo vedi uno degli uomini del capitano far rotolare un barile su per la passerella, diretto verso il ponte. Ti passa vicino, e dal barile senti provenire un cattivo odore. Un odore che però ti ricorda vagamente qualcosa, anche se non sai dire con esattezza cosa. Il capitano gli grida contro: «E voi, uomini, vedete di muovervi, non abbiamo tutto il tempo! Dobbiamo partire!»
Gli uomini reagiscono accelerando i lavori, come se le sue parole fossero state una frustata. Improvvisamente il marinaio perde la presa sul suo barile, che rotola giù dalla passerella, diretto proprio verso di te! Se non fai nulla ti si schianterà addosso!

Angela. L'oste ti guarda sospettoso. All'inizio fa finta di non notarti ma quando sei abbastanza vicina è costretto a rivolgerti la sua attenzione. Non sai se si comporti così perché sei una strega dagli occhi d'argento o perché è semplicemente il suo modo di fare.
«Salve a te, mia cara!» esclama in modo disinvolto, nonostante il primo momento di distacco. «Si dicono tante cose, e non tutte belle...» e poi riprende a pulire un largo e alto boccale con il suo grembiule. «Che cosa mai potrebbe interessare a una claymore bella come te?»
Si sporge in avanti e sussurra: «Forse le recenti sparizioni, nevvero? »

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24-04-2015, 10:24 PM
Messaggio: #52
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
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La guerriera non riceve il permesso di salire a bordo, visto che a quanto pare una donna a bordo porta sfortuna, e si limita a lanciare un'occhiataccia verso il capitano. Poteva essere un motivo più o meno valido, anche se lei in effetti non era una normalissima donna, ma in ogni caso non voleva creare trambusto e quindi accetta la cosa. Alla fine avrebbe potuto fare le sue domanda anche da lì.

Nel frattempo i marinai stavano continuando a caricare i vari barili. Uno di essi le passò vicino e sentì un cattivo odore provenire dal barile. Quell'odore non le era del tutto estraneo, era sicura di averlo già sentito da qualche parte ma non riusciva a ricordarsi dove. I suoi pensieri vengono interrotti dalle grida del capitano che richiama i suoi uomini, incitandoli a sbrigarsi.

"Come mai tutta questa fretta così improvvisamente? Di certo non li farò andare via senza prima aver scoperto cosa c'è in quei barili."
Immediatamente i marinai reagiscono accelerando i lavori, quando quello che le era passato vicino poco prima, perde la presa sul barile che finisce col rotolare giù dalla passerella. Il barile è diretto verso di lei e se non si muove in fretta, finirà col centrarla. La guerriera non aveva molto tempo per agire e decise di provare a saltare il barile, evitando così di farsi colpire da quell'oggetto impazzito.

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28-04-2015, 08:40 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-04-2015 08:41 PM da BlackGhost.)
Messaggio: #53
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

"Più collaborativo di quanto sperassi."

L'oste era già arrivato al punto senza che Angela dovesse aprir bocca. Buon inizio.

Mimò l'azione dell'oste avvicinandosi e chiedendogli a bassa voce di continuare l'interessante argomento.

"Esattamente. Che cosa sai dirmi al riguardo?"

Mentre attendeva la sua risposta dette delle rapide occhiate nei dintorni per tenere sotto controllo le azioni della clientela del locale.

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30-04-2015, 03:13 PM
Messaggio: #54
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Sayo: Salti il barile con agilità e quello continua a rotolare. Si ferma solamente quando va a sbattere, svariati metri più in là, contro la parete di un edificio. Il capitano impreca contro lo sbadato marinaio, e quest'ultimo corre per andare a recuperare il contenitore. Sembra che qualche goccia sia fuoriuscita dal barile nel momento dell'impatto.
«Signorina, chiedo perdono» ti urla il capitano. «State bene?»

Angela: Ti rendi conto che due brutti ceffi stanno venendo verso di te, alle tue spalle. Li hai notati con la coda dell'occhio. Sono grandi, brutti e sicuramente non bene intenzionati. L'oste pure se ne accorge, e ti sussurra: «Non voglio guai nella mia taverna... se vuoi saperne di più recati nei vicoli. Lì sapranno di sicuro qualcosa.»




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30-04-2015, 09:20 PM
Messaggio: #55
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
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La guerriera riuscì a saltare il barile senza difficoltà, evitando così di farsi colpire. L'oggetto continuò la sua corsa fino a quando non andò a sbattere contro la parete di un edificio. Immediatamente il capitano imprecò contro il marinaio che, senza perdere tempo, si mise subito a correre per recuperare il barile. Dopo aver redarguito il marinaio, l'uomo passò a scusarsi con la ragazza e a sincerarsi della sua condizione.

"Devo scoprire cosa contiene quel barile. Uhm ... nell'impatto sembra che qualche goccia sia fuoriuscita. Meglio andare a controllare."

Inizialmente la guerriera ignorò completamente l'uomo, dandogli le spalle mentre continuava a fissare quel barile. Intenzionata a scoprire cosa contenesse, cominciò a camminare verso la zona dell'impatto con l'edificio e decise di vedere se il capitano era intenzionato a dirle cosa conteneva quell'oggetto.

Gentilmente, potrebbe dirmi cosa contengono questi barili?

La ragazza si sarebbe mossa con passo lento in modo da poter sentire la risposta dell'uomo per poi accelerare per andare ad osservare bene la zona dove si era fermato il barile. In ogni caso avrebbe fermato il marinaio che stava andando a recuperare il barile per sicurezza e sopratutto, per poterlo aprire in caso avesse ancora dei dubbi sul suo contenuto.

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03-05-2015, 03:24 PM
Messaggio: #56
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

"Mh, capisco."

Quei ceffi impedirono ad Angela di scambiare quattro chiacchere con quell'oste così disponibile, per cui ora, in un modo o nell'altro, le dovevano un grosso favore.

"Grazie comunque."

Congedatasi dall'oste del Porco Infilzato, si avviò verso l'uscita fissando apertamente i due ceffi che l'avevano scortesemente interrotta, sperando di attirarli fuori dalla locanda per riscuotere il debito.

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05-05-2015, 12:30 PM
Messaggio: #57
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Sayo: Il capitano ti risponde: «Non ne ho idea. I miei clienti mi pagano per trasportarli, tutto qua. Che ne so, sarà vino, oppure...» ma ti sei già allontanata e non senti quel che viene dopo. Ti avvicini verso il barile ma il marinaio lo ha già risollevato e lo sta facendo rotolare verso il ponte della nave. Sono rimaste giusto due gocce verdi sul selciato.

Angela: I due brutti ceffi ti seguono all'esterno. Appena sei fuori dalla locanda uno di loro sputacchia: «Perché sei interessata alle sparizioni, eh?!» Sono uno più brutto dell'altro, e puzzano di vino e tabacco. L'altro, lo stesso tono di voce, esclama: «Rispondi in fretta!»


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08-05-2015, 11:49 AM
Messaggio: #58
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
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La risposta del capitano non risulta essere di molto aiuto infatti, l'uomo si limita ad ipotizzare cosa potessero contenere quei barili. La guerriera era riuscita a sentire solo una parte delle parole dell'uomo perché ormai si era allontana quel tanto che bastava per non essere in grado di sentirlo parlare.
Il marinaio che era corso a recuperare il barile l'aveva preceduta e lo stava già riportando verso la nave. In un primo momento la ragazza aveva pensato di fermarlo per controllarne il contenuto ma, avvicinandosi al luogo dell'impatto, notò la presenza di due gocce verdi a terra. Quelle gocce verdi da subito le ricordarono la sostanza con cui era entrata in contatto poco prima. Quei barili dovevano essere pieni di quella sostanza e quindi i clienti di cui parlava prima il capitano dovevano essere collegati con gli uomini che le avevano attaccate in precedenza. Certamente non avrebbe potuto impedire alla nave di salpare con il carico, almeno per ora, ma sicuramente avrebbe potuto chiedere due ultime cosette al capitano in modo da reperire informazioni che si sarebbero potute rivelare essenziali.

Avrei due ultime domande da farle. Dove siete diretti con questo carico? E a proposito di questi suoi clienti, potrebbe dirmi chi sono e dove posso trovarli? Spero che mi risponda o sarò costretta a mettere a soqquadro la sua nave. disse con uno sguardo glaciale dopo essersi riavvicinata alla nave.

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11-05-2015, 07:20 PM
Messaggio: #59
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

"Siete voi che mi dovete delle risposte, riguardo le sparizioni avvenute qui in città. Avete visto nulla di strano aggirarsi nei vicoli della città?"

Angela osserva i due ceffi così ansiosi di guai. Difficilmente sarebbero stati disposti a collaborare, ma dopo qualche cazzotto o due la loro lingua si sarebbe sciolta come neve al Sole, se fosse stato necessario.

Nonostante la situazione e la percezione dello yoki ko, Angela sente di avere la situazione sotto controllo.

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12-05-2015, 07:48 PM
Messaggio: #60
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Sayo: «Come osi, ragazzina impudente?!» Il capitano è visibilmente infuriato dal tuo modo di fare. «Questa nave è mia e non permetterò a una sfrontatella di metterla a soqquadro.» Indica lontano con il dito. «Ti consiglio di andartene prima che mi veda costretto a far intervenire le guardie cittadine e fidati che lo farò se continui a tediarci mentre lavoriamo!»

Angela: I due tipi loschi si fanno ancora più avanti. «Tesorino, abbiamo chiesto noi per primi, quindi vedi di rispondere!» L'altro annuisce e ripete, quasi fosse il gemello: «Prima noi, prima noi!» Evidentemente non hanno intenzione di rispondere alle tue domande.

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