La casa delle bambole [WolfSoul]

[Narratore]

Questa volta i tre uomini non si fecero pregare: come se il terrore avesse messo ora le ali, fuggirono subito gridando nella foresta.
La ragazza, lasciata libera, s'accasciò allora a terra e si mise a piangere.


Turnazione:

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Saphelia era sollevata dal fatto che i tre uomini non la avevano costretta ad usare la forza, la ragazza invece era ancora li, accasciata per terra a piangere.

Così Saphelia le si mise davanti, doveva essere terrorizzata, si chinò davanti alla ragazza e le disse:

Stai bene? Non dovresti andare in giro da sola sai, specialmente con quello che sta succedendo ultimamente in questa zona...



Condizioni Fisiche:Eccellenti
Condizione Psicologica:Tranquilla ora che i tre uomini sono fuggiti.
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[Narratore]

La ragazza era ancora tutta scossa da tremori, e parlò a singhiozzi.

«Io... credevo... che di giorno... non ci sarebbero... stati problemi...»

Pianse un altro poco, quindi alzò la testa rigata dalle lacrime verso Saphelia.

«... Ma che significa? Io... io credevo che si trattasse... d'uno Yoma...»


Turnazione:

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La ragazza era al sicuro, Saphelia era sollevata, ora doveva rimandare la ragazza al sicuro e continuare con le sue ricerche, così disse:

Non so cosa sta succedendo qui, indagherò a fondo, ora l'importante è che tu vada a casa al sicuro, evita di uscire d'ora in poi finche la faccenda non sarà risolta. Ok?

Condizioni Fisiche:Eccellenti
Condizione Psicologica:Tranquilla
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[Narratore]

La ragazza ti guardò con occhi impauriti.

«... E mi lasci così... da sola?...»


Turnazione:

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La ragazza guardò Saphelia con occhi impauriti e disse:


«... E mi lasci così... da sola?...»

Cosa fare? Lasciare la ragazza per andare nella direzioni dei tre uomini con la possibilità di scoprire qualcosa oppure aiutare la ragazza?

Dove abiti? Qui in zona?

Se la meta della ragazza fosse stata vicina magari Saphelia avrebbe potuto scortarla per poi riprendere le ricerche.

Condizioni Fisiche:Eccellenti
Condizione Psicologica:Tranquilla
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[Narratore]

La ragazza guardò Saphelia tra l'intimidito e lo speranzoso.

«Io... abito in una fattoria qui vicino. Mio padre è un contadino...»

Continuava a tremare, anche se i singhiozzi erano cessati: pareva davvero molto scossa dalla vicenda appena passata.


Turnazione:

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A quanto pareva la giovane ragazza abitava li vicino, così, Saphelia decise di accompagnarla per poi proseguire con le ricerche.

Va bene ti accompagno, ma finché la faccenda non sarà risolta ti consiglio di non allontanarti piu da casa.

Così Saphelia si alzò in piedi e disse con tono gentile:

Forza su, ti scorterò fino a casa, guidami tu.

una volta accompagnata la giovane avrebbe ripreso le ricerche.


Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Serena
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[Narratore]

La ragazza annuì sempre tremante, e dopo essersi alzata dovette appoggiarsi a Saphelia per camminare, non tanto per qualche ferita quanto per la paura che ancora la invadeva.
Le due camminarono per alcuni minuti lungo la foresta senza ulteriori problemi, e quando ne uscirono la giovane contadina guidò Saphelia per un'altra manciata di minuti fino ad un campo che un tizio stava coltivando; avvicinatesi quanto bastava, la ragazza si staccò da Saphelia correndogli incontro, le lacrime che tornarono a sgorgare sul momento.

«... Papà!!!»

L'uomo si volse al richiamo appena in tempo per incassare l'abbraccio terrorizzato della figlia, che cominciò a piangergli in spalla.

«... Nandine? Ma cosa è successo?»

Solo in un secondo momento l'uomo s'accorse di Saphelia, e s'irrigidì alla sua vista; la Guerriera potè invece constatare che si trattava d'un uomo grande e grosso con barba e capelli grigi e la pelle abbronzata.

«Ah... Le... Le... ha fatto qualcosa?»

La formula ossequiosa non rispecchiò gli atti: l'uomo avvolse la figlia tra le sue braccia nerborute come a proteggerla, nel dirlo.


Turnazione:

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Saphelia non se la prese per l'atteggiamento scontroso dell'uomo, tanto ci era abituata, e così tranquillamente rispose:

Non si preoccupi, non le ho torto un capello, piuttosto, stia attento a sua figlia e non la faccia allontanare da casa, tra mostri e mal intenzionati c'è poco da stare sicuri, specialmente con le voci che girano ultimamente.

Continuò poi rivolgendosi alla giovane:

Ora sei al sicuro, miraccomando stai attenda d'ora in poi.

Accennò un piccolo saluto e poi disse:

Tolgo il disturbo vi auguro buona giornata.

Così tornò indietro dirigendosi verso il luogo dell'aggressione per poi continuare a cercare nella direzione in cui i tre uomini erano scappati.


Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Serena
Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

Saphelia, lasciati il contadino con la figlia, se ne tornò nel luogo dell'aggressione, e da lì proseguì nella stessa direzione presa dai tre umani.
Camminò per svariati minuti, addentrandosi nel folto bosco, ma non trovò traccia dei tre: evidentemente, aveva dato loro troppo vantaggio.
Che avrebbe fatto, ora?


Turnazione:

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Saphelia proseguiva per la stessa direzione, ma dei tre uomini nessuna traccia, così, decise di continuare a vagare per la foresta senza perdere l'orientamento, sapeva che la città era all'incirca alle sue spalle e così decise di dirigersi questa volta alla sua destra, in quel caso, la città si sarebbe trovata sulla destra.

Avrebbe continuato per un pò in quella direzione, la sua intenzione era quella di cercare un pò dappertutto finché non avrebbe fatto sera, al calare del sole sarebbe tornata in città per aggiornamenti nel caso fosse successo qualcosa.


Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Serena
Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

Dopo un pò di minuti passati a vagare, sentisti all'improvviso un fruscio alle tue spalle: potesti subito riconoscerlo per uno degli uomini che avevano aggredito la ragazza prima.

«...Per carità di Dio, Claymore, non farmi del male! Io... vorrei parlarti, se posso.»


Turnazione:

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Dopo un pò di tempo passato a camminare senza meta, Saphelia improvvisamente avverte un rumore alle sue spalle, un fruscio, si girò velocemente e con stupore notò che era uno dei tre uomini che aggredirono la ragazza.


«...Per carità di Dio, Claymore, non farmi del male! Io... vorrei parlarti, se posso.»

Saphelia era irritata al sol vedere quell'essere rivoltante, un uomo che se la prende con una povera fanciulla indifesa, se non fosse stato per le ferree regole dell'organizzazione lo avrebbe già fatto a pezzi, ma volle comunque ascoltare cosa l'uomo voleva dirgli, forse avrebbe potuto darle delle informazioni sui strani avvenimenti che affliggevano quella zona.

Cosi con tono irritato disse:
Cosa vuoi da me delinquente? Parla pure.

Cosa spinse l'uomo a tornare indietro da Saphelia dopo essere scappato con tanto terrore?

Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Irritata alla vista dell'uomo.
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[Narratore]

«Delinquente...»

L'uomo rantolò come ferito l'epiteto con cui Saphelia lo aveva apostrofato, ed un attimo dopo crollò a terra sulle ginocchia, due lacrime che gli cadevano sul viso.«Io... immagino che tu abbia ragione a definirmi così. Però, io... noi... abbiamo paura, comprendici.»

L'uomo soffocò due singhiozzi, quindi riprese a testa bassa.

«Lem e Mop... i miei due compagni... non approvavano, ma... Dio sa quanto abbiamo bisogno di te, Claymore! Per questo son rimasto indietro e ti ho cercato!»

Nel dirlo, l'uomo alzò la testa lacrimante e disperato nell'espressione, gli occhi lucidi nei tuoi.

«Vedi... Alcuni mesi fa, uno straniero gentile di nome Tussauds divenne il nuovo falegname del nostro villaggio. Fin qui, tutto bene... finchè, una notte, tutte le nostre figlie scomparvero!!»

L'uomo allora si coprì gli occhi, piangendo disperato, e solo dopo alcuni minuti di pianti e singhiozzi tornò a parlare roco.

«... La mia Erina... Ed anche Janet, la figlia di Lem... e Malitia, quella di Mop... tutte... quel Tussauds era uno Yoma! Il giorno dopo ci disse che le teneva in ostaggio, e che se volevamo che vivessero dovevamo portargli altre ragazze come cibo, finchè... finchè "qualcosa" che stava facendo sarebbe giunto a termine...»

Quindi erano i padri di famiglia di questo villaggio a rapire le ragazze della Piana di Parthen, per risparmiare le proprie figlie: orribile, e chiaro.
L'uomo, che oltre a piangere s'era ora pure messo a tremare, solo dopo un altro pò riprese a parlare, abbassando le mani dal volto.

«Noi... siamo stati orribili, mi rendo conto. Ma comprendici... era la vita delle nostre figlie contro quella di altre ragazze: avevamo scelta? Tantopiù che Tussauds ha minacciato di ucciderle se mai avessimo avvisato qualcuno...»

Dopo aver rantolato queste parole, con il cipiglio del disperato l'uomo alzò di nuovo la testa.

«... Ebbene ora io l'ho fatto: per carità di Dio, Claymore, non abbandonarci! Uccidi quel mostro! Ti pagheremo quello che vorrai, sono certo che nessuno dirà di no!!»

Cosa avresti fatto, Saphelia?


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Finalmente tutto era chiaro, i tre uomini rapivano le giovani ragazze per conto di uno yoma che aveva come ostaggio le figlie dei tre uomini, i tre uomini avevano fatto qualcosa di orribile, ma si sa, gli uomini sono deboli, manipolabili, così Saphelia decise di farsi accompagnare dallo yoma.

Vi aiuterò... sono stata mandata qui per questo... Tu scortami, nel frattempo escogiterò un piano, ah... distiamo molto dal rifugio dello yoma?

Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Contenta di aver risolto il mistero delle sparizioni e impaziente di incontrare lo yoma.
Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

Il volto dell'uomo s'illuminò quando Saphelia accettò d'aiutarlo. Alzandosi, la ringraziò tra i singhiozzi.

«Grazie! Grazie!»

Ci volle qualche attimo perchè si calmasse, e solo allora rispose alle domande della Guerriera.

«Il villaggio... diceva? E' un pò distante: noi abbiamo scelto la Piana di Parthen proprio perchè... ecco... non era collegabile a noi. Ci vorrà un'ora di cammino, credo.»

L'uomo indicò un punto vagamente a nord con la mano, dopodichè s'addentrò nella foresta seguito da Saphelia.

«Kyma... il mio villaggio... è arroccato sul colle Kymos, in piena zona collinare appunto... Come le ho già detto, non possiamo chiedere aiuto, quindi non potrò accompagnarla fin dentro, mi comprenda.»

Intimorito, l'uomo in quella si volse.

«Ma se vuole qualsiasi informazione, ben volentieri...»

Nell'intanto, continuavano il cammino.


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L'uomo avrebbe guidato Saphelia fino al villaggio dove lo yoma si trovava, l'uomo dava ovvi segni di paura mentre parlava dello yoma, infatti, avrebbe accompagnato Saphelia solo fino ad un certo punto, per far si che lo yoma non capisse che il tradimento dell'uomo lo avesse fatto scovare.

Finalmente per Saphelia sembrava arrivare un pò di azione, dopo tante ricerche e seccature il momento del duello si avvicinava.

Non conoscendo il villaggio di destinazione Saphelia chiese qualche informazione all'uomo che silenziosamente la precedeva.

Una volta in vista del villaggio dove potrò trovare lo yoma? Avete un qualche rifugio? Una casa, una caverna o qualsiasi altra cosa sia...

Non conoscendo il villaggio qualche informazione la avrebbe di certo avvantaggiata nell'imminente scontro.

Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Impaziente di incontrare lo yoma.
[COLOR="#0000ff"]Yoki in utilizzo:[/COLOR] 0%

[Narratore]

L'uomo esitò, quindi rispose senza guardarla.

«Un rifugio... sì, lo ha, anche se non so quanto possa essserlo... Si tratta della bottega del falegname: come le ho detto, Tussauds sarebbe il falegname del villaggio.»

L'uomo taque di nuovo, come inorridito da quello che aveva detto: ma gli faceva orrore l'averlo detto, o che lo Yoma fosse il loro falegname?
Dopo alcuni attimi di silenzio, però, riprese.

«Ad ogni modo... ad ogni modo, la bottega si trova nella piazza centrale del villaggio: è piena di manichini e bambole, si nota...»

L'uomo non aggiunse altro, ma tacque definitivamente. Dopo alcuni minuti di silenzio, i due raggiunsero il limitare della foresta, ed allora il villico alzò il braccio e con un dito indicò un borgo fortificato sopra un piccolo colle, a qualche chilometro di distanza da lì. Il Sole in alto indicava che era appena iniziato il pomeriggio.

«Kyma... è quello. Come ti ho detto, non posso guidarti oltre, ma non puoi sbagliare: la bottega di Tussauds è nel centro del villaggio, e lui è sempre lì dentro, pronto... pronto ad ammazzare le nostre ragazze, alla minima ribellione.»

Queste ultime parole le disse con voce roca ed amara.
Riposto il braccio, l'uomo quindi guardò Saphelia timoroso: evidentemente aspettava che tu te ne andassi.


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L'obiettivo era lì, non molto lontano, nel villaggetto fortificato su un colle che l'uomo dopo essendo usciti dalla foresta indicava.

Il rifugio era una falegnameria nella piazza del villaggio, così, Saphelia non avendo altro da chiedere disse:

[COLOR="#ff0000"]Se riuscirò ad uccidere il responsabile potrai dire di aver fatto, anche se in minima parte, una buona azione, ma non credere che il sangue di tutte le giovani ragazze che hai portato alla morte si lavi così facilmente.

Rifletti su ciò che hai fatto, e se potrai, prega che i tuoi peccati vengano perdonati.
[/COLOR]

Detto questo se ne andò, diretta con buon passo verso il villaggio mentre il sole si levava sù in cielo annunciando il pomeriggio.

Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Impaziente di incontrare lo yoma.
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