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The Gravedigger [Lachesi]
25-09-2016, 07:19 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-09-2016 07:20 PM da Lachesi.)
Messaggio: #1
The Gravedigger [Lachesi]
The Gravedigger

C'è del sangue sulle tue mani.









[Immagine: ruins_of_the_nameless_city_by_demondream...6jivey.jpg]



Dua stava rientrando tranquillamente dalla sua ultima missione, era diretta a Staph perché per qualche motivo era stata richiamata alle Terre dell'Est; non sapeva cosa gli uomini in nero volessero da lei di preciso ma se le dicevano di andare da loro, lei ubbidiva. 

Dopo le rivelazioni riguardo sua sorella e Ludwing, ora più che mai la guerriera era alla ricerca di una forte indipendenza; voleva un'identità, tutta per sé, per emergere finalmente dall'ombra di Elise.
Era molto soddisfatta da sé stessa, doveva ammettere che per aver ricevuto una notizia del genere lei era riuscita ad assorbire tale nozione senza crollare, specialmente dopo aver chiuso ufficialmente i suoi rapporti con la sorella i suoi fantasmi del passato avevano smesso di intralciarle il cammino.
Aveva un obbiettivo ma non era ostacolato da Elise; ora era concentrata sui suoi propri traguardi ma doveva ancora dimostrarlo, aveva bisogno di prove.

Forse fu proprio per questo che, presa da malinconia, ripercorse la stessa via che la condusse tempo addietro sul luogo della sua prova: esattamente, nei pressi della Citta Senza Nome, la stessa in cui Kelsier l'aveva abbandonata per una notte.
Il suo primo Yoma, vero e proprio.

Con il senno di poi, doveva ammettere che non aveva svolto una performance brillante e che per distruggere l'avversario aveva sfruttato l'ambiente circostante... o in quel caso, le bestie circostanti.
Fu un'arma che si rivelò essere a doppio taglio ma quella è un'altra storia; aveva potuto svolgere la prova molto peggio di quanto lei avesse fatto ma anche molto meglio di così.

Dua arrivò nei pressi della Città Senza Nome al calar del sole, quando il globo infuocato colorato di un rosso vermiglio tingeva con i suoi raggi le pareti delle case abbandonate; gli intonaci chiari delle abitazioni rifletterono i colori sgargianti sopra tutta la valle, lasciando la placida illusione che in quelle terre si trovasse un rubino più che un luogo dimenticato e maledetto dai fantasmi.

La Guerriera gettò uno sguardo disinteressato sull'ammasso di rovine stando sullo stesso promontorio da cui aveva osservato quelle rocce la prima volta; sapeva che ormai non avevano più nulla da offrirle, nessuna anima viva era lì ad aspettarla, con uno sbuffo fece per riprendere a camminare ma proprio in quell'istante si accorse che la città non era poi così abbandonata come pareva.
In effetti, una piccola fonte di Yoki, poteva essere percepita.

Di chi era, di preciso?




Citazione:Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Calma e soddisfatta da sé, in seguito incuriosita.
Yoki Utilizzato: 0%
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

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25-09-2016, 09:19 PM
Messaggio: #2
RE: The Gravedigger [Lachesi]

Ad attirare la sua attenzione fu una, seppur flebile, forza demoniaca che vagava tra le rocce; era talmente debole che all'inizio non ci fece nemmeno caso, più che uno Yoki quella pareva una semplice fiammella in procinto di spegnersi sotto la pioggia.
Doveva per forza trattarsi di una Novizia, inevitabilmente si chiese se anche lei era così debole da percepire agli inizi; anzi, si chiese se fosse così debole sotto ogni punto di vista. 

"Strano."

Pensò.
In effetti, era strano che un'altra guerriera novizia si trovasse da quelle parti da sola; quello era il luogo del suo addestramento, non distava troppo da Staph per cui i motivi per cui la ragazzina si doveva trovar da quelle parti erano due: o stava fuggendo, oppure si trattava di un test. 
Dua si sentì immediatamente coinvolta nella faccenda: da una parte era preoccupata, perché non poteva concedere ad una ragazza di fuggire dall'Organizzazione e disertare come se nulla fosse... 
Era disposta ad ucciderla, se fosse stato necessario.
Dall'altra parte, avvertì quella presenza come una sua estensione: era come lei, persa come lei, da sola come lei, in un luogo che non conosceva per sopravvivere e passare dall'età adolescenziale a quella adulta.
Come lei.

Un certo senso protettivo si impossessò di lei, se era davvero un test era facile immaginare che da qualche parte si nascondesse anche una minaccia.
Forse era ancora in tempo per aiutarla...

Ma a parte la Novizia, non percepiva nulla di rilevante e comunque realizzò fosse molto meglio non intervenire: doveva verificare le sue capacità in quel fatidico momento, anche se Dua avesse ucciso lo Yoma al posto della cadetta, quella sarebbe morta sicuramente il giorno dopo perché non avrebbe mai capito cosa volesse dire compiere un atto del genere.
Avrebbe soltanto fatto perdere tempo a più persone, forse non avrebbe fatto perdere solo quello ma anche la vita.

Era una cosa che doveva portare a termine la Novizia da sola, lei soltanto.
Dua poteva solo osservare dall'alto sperando che il suo spirito potesse in qualche modo infondere forza nella giovane ragazza.




Citazione:Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Molto curiosa, combattuta se intervenire o meno in favore della novizia.
Yoki Utilizzato: 0%
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

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26-09-2016, 11:10 AM
Messaggio: #3
RE: The Gravedigger [Lachesi]
"Curioso"
Era in effetti molto curioso che gli Yoma finissero con il ritrovarsi tutti in quelle zone, proprio nella stessa città del test di Dua per di più; chissà cosa poteva esserci di così bello in quelle zone del deserto! 
No, lei lo sapeva... O meglio, lo intuiva: non era di certo stupida.

Ovviamente, per ora, erano tutte speculazioni a vuoto visto che lo Yoma non pareva essersi ancora presentato ma forse era perché Dua non si stava concentrando a sufficienza per individuarlo; il sole doveva ancora calare, ad ogni modo, e se gli Yoma agivano tutti allo stesso modo molto probabilmente avrebbe colpito di notte.
Per cui Dua si sedette sull'orlo del precipizio, ed attese osservando dall'alto ciò che avveniva con una morbida curiosità.

Esattamente come la prima volta, si addormentò, questa volta certa che non erano presenti minacce davvero incombenti e se davvero lo fossero state, lo erano soltanto per la Novizia e non per lei.
Dopotutto sapeva di meritarsi del riposo dopo aver viaggiato in lungo ed in largo senza sosta fino a quel momento; Dua non seppe di preciso in che momento ciò avvenne ma scivolò pian piano in un dolce sonno ristoratore.

La luna brillava come un diamante, alta in cielo, e faceva risplendere d'argento ogni chicco di sabbia.
Aprì lentamente gli occhi e con la percezione ricominciò a sondare la Città Senza Nome, e sorpresa non avvertì nulla; sbarrò gli occhi, impressionata dalla faccenda, ma decise di controllare in modo più approfondito.
...Lentamente si rasserenò, la Novizia era ancora viva ma il suo Yoki era così debole che era difficile percepirlo e forse si era spostata in una zona limitrofa del villaggio. 

Ma dello Yoma ancora nessuna traccia.

"Una perdita di tempo prezioso..." 

Con uno sbuffo si rialzò, lentamente; si pulì le gambe dalla sabbia e con un colpo di tosse fece per incamminarsi nuovamente verso la sede dell'Organizzazione.
Era delusa, forse fu per quello che iniziò a muoversi in modo svogliato: perché la sua curiosità non era stata soddisfatta.

Sospirando, diede le spalle alla Città.

Fu in quel momento che avvertì un secondo Yoki, flebile, in arrivo da Ovest.
In un piccolo istante, la sua attenzione fu ricatturata; sapeva che ciò che sarebbe successo nei prossimi minuti sarebbe stato determinante per una guerriera che ancora non apparteneva alla Classifica.

Ma perché a lei doveva importare così tanto la cosa?
Forse voleva un'ulteriore conferma della sua superiorità, alla fine lei aveva superato quel Test e se fosse stata cosa da tutti... Allora forse, forse non era così importante chi lei fosse.

...Forse, forse, sperava che la novizia non superasse la notte ma quel pensiero era talmente terribile ed atroce che lo cacciò subito dalla propria mente.
Da quando il suo animo era divenuto così oscuro? Era stato davvero merito di Morgana e Angelica?






Citazione:Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Quasi spera che la novizia muoia, leggermente impaurita dal suo nascente animo oscuro. Estremamente curiosa.
Yoki Utilizzato: 0%
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva - Novizia)

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26-09-2016, 06:08 PM
Messaggio: #4
RE: The Gravedigger [Lachesi]
Per quanto lo Yoki fosse debole, era chiaramente ostile; non poteva che trattarsi di uno Yoma.
Questo bastò per attirare nuovamente le attenzioni di Dua che, senza perdere tempo, si risedette là dove era prima utilizzando la propria spada come poggia schiena.
Ancora non sapeva spiegarsi perché aveva questo desiderio morboso di scoprire come se la sarebbe cavata la Novizia da sola, senza aiutarla, ma non sapeva resistere alla tentazione.

Seguì quindi le due tracce di Yoki, una a Nord e l'altra ad Ovest; erano abbastanza distanti da non potersi vedere ma forse la ragazza poteva percepire la minaccia. 
Non lo sapeva, poteva solo presupporre il suo stato d'animo agitato dai suoi movimenti convulsi; da Nord la ragazza si mosse verso Est per qualche metro ma improvvisamente si fermò.
Nel frattempo, lo Yoma, andò verso Sud-Est... Sembrava aver trovato delle tracce della Novizia, in effetti stava seguendo i suoi movimenti ma stava cercando di restare lontano. 
Forse voleva tenderle una trappola.

La ragazza, ancora ferma, pareva incerta sul da fare: continuare verso Nord le era impossibile perché c'erano le mura della città e se gli ordini erano gli stessi che furono per Dua, lei doveva restare in quel luogo ad ogni costo fino all'alba. 
Quindi, incauta, iniziò a muoversi verso Sud; era questione di tempo prima che i due si incontrassero.
Lo Yoma si spostò, verso Nord per qualche metro, forse voleva aggirarla ma la Novizia fece altrettanto eppure il demone si trovava comunque alle spalle della cadetta, questo perché si era mosso molto più velocemente della ragazza.
Prima l'aveva raggiunta, giungendo alla stessa longitudine, ed in seguito aveva ideato un percorso con cui colpirla alle spalle.

La cosa curiosa fu che la Novizia aveva provato a seguire i movimenti dello Yoma, per intercettarlo, quasi volesse scontrarsi immediatamente contro di lui.
Quindi la ragazza era determinata a vincere e a combattere, Dua non poteva negare che la ragazza aveva avuto fegato da vendere, riconosciuta la minaccia fece qualcosa che lei al suo posto non si sarebbe mai sognata.

La cosa la irritò un poco, come mai una novizia pareva essere più in gamba di lei nonostante tutti i suoi sforzi? 
Che non si fosse impegnata abbastanza?
Con una smorfia pensava a quanto si sarebbe sentita meglio se... No, non poteva pensarlo di nuovo; silenziosamente continuò ad osservare la scena.

I due Yoki si scontrarono finalmente.

Dua non capì molto del combattimento, non da quella distanza almeno, ma avvertì la Novizia in difficoltà dopo qualche minuto... Forse era stata ferita, in qualche modo lei poteva percepire la sua fatica ed il suo dolore.

Il combattimento non durò ancora a lungo, alla fine lentamente uno degli Yoki si spense e si perse nell'oblio; a Dua fu chiaro che la Novizia non avrebbe avuto un numero in graduatoria.
La cosa la colpì, non la conosceva ma si sentì in qualche modo... Triste.

Ma specialmente, si sentiva in colpa per aver tifato contro di lei: doveva sentirsi orgogliosa perché l'approccio ai nemici della ragazza era stato fallimentare mentre il suo no?


"Sì!... O no?"




Citazione:Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Si sente dispiaciuta e si sente anche in colpa. Combattuta.
Yoki Utilizzato: 0%
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva - Novizia)

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27-09-2016, 02:39 PM
Messaggio: #5
RE: The Gravedigger [Lachesi]
Dua si sentiva leggermente in colpa, non essere intervenuta aveva significato la morte della compagna più debole eppure non poteva ignorare il fatto che se la sua fine non fosse arrivata oggi, ci sarebbe stata certamente in un giorno futuro.

La Guerriera graduata rifletté a lungo sulle sue azioni, e sulla ragazza che era un tempo: certamente, in passato, lei sarebbe intervenuta e lo avrebbe fatto senza nemmeno pensarci due volte.
Sarebbe morta pur di vedere un'altra come lei esserle riconoscente per qualcosa ma chiaramente lei era ormai cambiata.
In meglio o peggio era difficile a dirsi.

Ad ogni modo, a quel punto, Dua non poteva permettere allo Yoma di restare in vita; la ragazza si alzò in piedi, fece qualche passo verso la sporgenza tenendo lo sguardo fisso verso l'unica fonte di Yoki rimasta e, dopo un profondo respiro, si tuffò verso la Città.
Discese la duna come se stesse cavalcando le onde del mare, fino ad arrivare sulla pianura sabbiosa che la separava dalla città; a quel punto, incurante della sabbia sui suoi gambali, corse verso la meta.
Un altro ostacolo si frappose tra lei e lo Yoma: le mura della Città; Dua decise di saltare, letteralmente, l'ostacolo e in breve tempo si ritrovò di nuovo tra le vie in rovina che l'avevano accolta tempo prima.

Si guardò intorno, un po' spiazzata: poco o nulla era cambiato da allora, se non la sabbia; nelle sue vicinanze iniziò immediatamente a radunarsi un numero cospicui di rettili, di loro si ricordava bene e preferì non replicare le esperienze passate.
Cominciò a correre verso lo Yoma, dandogli la caccia.

Lo ritrovò non tanto distante dal corpo ferito e ancora caldo della Novizia, lo spettacolo fu meno osceno di quanto Dua avesse creduto ed in lei si formò una contrapposizione di sentimenti misti tra la sorpresa e la delusione; probabilmente la Guerriera era arrivata giusto in tempo per interrompere il pranzo dell'orrida creatura che aveva davanti.

Lo Yoma si voltò verso di lei, sorpreso; si mise immediatamente in guardia.

Ah! Un altro pezzo di carne da macello?
Sai cosa faccio io a quelle come te? 
Se aspetti il tuo turno te lo mostro! Non mi impressionano le armature!

Chiese, come a voler far innervosire Dua.
La Guerriera, però, riuscì a mantenere la calma e l'unica cosa che quel discorso sortì da parte sua fu un prolungato sospiro; senza perdere tempo Dua estrasse la spada, se doveva ucciderlo sarebbe stato meglio non perdere altro tempo.

Lo Yoma interpretò quello come un atto ostile, cosa che in effetti era, e decise quindi di passare all'attacco; con uno scatto rapido e veloce si scagliò contro Dua.
La Guerriera evitò l'attacco con un passo di lato, a quel punto con un balzo raggiunse il cornicione di un edificio aspettandosi che lo Yoma facesse lo stesso: non aveva ancora digerito l'aggressione di quelle maledette lucertole.



Citazione:Stato Fisico: Regolare
Stato Psicologico: Combattuta, leggermente in colpa; decisa ad uccidere lo Yoma.
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Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva - Yoma)

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28-09-2016, 03:36 PM
Messaggio: #6
RE: The Gravedigger [Lachesi]
Lo scatto dello Yoma fu talmente aggressivo e veloce, che quel poveretto non riuscì a fermarsi in tempo: si schiantò contro il muro dell'abitazione su cui era Dua; per evitare di crollare insieme alla casa, la Guerriera con un balzo cambiò posizione andando ad osservare la scena dall'alto di un altro tetto.
Lo Yoma era estremamente agile, Dua avrebbe osato dire che era quasi veloce quanto quello della scorsa missione ma al contrario dell'altro non sembrava avere un totale controllo sul proprio corpo. 
Era come un cucciolo che aveva imparato a camminare, in questo caso correre.

"...Non ne vale la pena, di ucciderlo subito. Potrei sfruttarlo per verificare le mie abilità. Sarò migliorata?"

Mentre Dua si trovava sull'altura, si era chiesta come fosse stato possibile che lo Yoma avesse raggiunto così in fretta la novizia; ora non aveva dubbi, probabilmente aveva anche ignorato la collisione con altri edifici per arrivare a lei.
La Guerriera non sapeva ancora se la sua agilità di base sarebbe stata sufficiente per tener testa allo Yoma, la ragazza ancora non si fidava a rilasciare Yoki: dopo le disavventure dell'ultima missione era proprio l'ultima cosa che voleva fare; per quanto rischioso, sapeva di poter terminare la vita del mostro senza rilasciare alcuna forza demoniaca.

Lentamente lo Yoma si tirò fuori dalle macerie, con sguardo interrogativo cercò la Guerriera come se fosse stato un cane a cui avevano rubato la preda; appena la vide sorrise.

Che fai, scappi?


-No, perché dovrei? Ti sto aspettando!-


Ok!

Con un balzo lo Yoma raggiunse il tetto ed immediatamente caricò la Guerriera; Dua rispose all'attacco in modo molto simile a quello di prima: con un balzo, questa volta verso l'alto, evitò l'attacco atterrando esattamente dietro lo Yoma.
A quel punto, impugnando la claymore a due mani, tentò un diritto tondo (ovvero un taglio orizzontale da destra a sinistra) con lo scopo di aprire a metà lo Yoma.
Ancora una volta lo Yoma si dimostrò estremamente agile, evitò il colpo balzando a sua volta indietro (o nel suo caso in avanti).

Le cose avevano appena iniziato a complicarsi: il movimento sul tetto compromise la solidità dell'edificio, che iniziò inesorabilmente a crollare.
A quel punto Dua fu costretta a disimpegnarsi con il nemico per cercare di atterrare in un luogo sicuro; lo Yoma ne approfittò per tentare di sgozzarla con i suoi artigli mentre erano in caduta.
Visto che Dua stava osservando il terreno, non vide il mostro tentare di attaccarla e se non fosse stato per la sua percezione, estremamente sensibile, probabilmente sarebbe stata ferita mortalmente.

Caddero entrambi a terra, uno a qualche metro di distanza dall'altro.
Dua si rialzò immediatamente ed osservò l'entità della ferita: tre graffi sulla guancia destra; un po' seccata asciugò il sangue che colava dal volto e fissò con sguardo iracondo lo Yoma.

Tutto qua quello che sai fare?

Rispose quello, preparandosi ad un'altra carica.


-Questa volta ti conviene non mancarmi, o te ne pentirai.-






Citazione:Stato Fisico: Regolare, tre graffi sulla guancia sinistra [Lieve]
Stato Psicologico: Inizialmente si mette in gioco, non prende sul serio la battaglia, verso la fine è arrabbiata e vuole concludere in fretta lo scontro.
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03-10-2016, 07:58 AM
Messaggio: #7
RE: The Gravedigger [Lachesi]
I due si osservarono con sguardo intenso di sfida per tre secondi esatti, quasi l'uno stesse mettendo alla prova i nervi saldi dell'altro; la tensione era palpabile e quasi elettrica, per quella volta Dua decise di non spostarsi e di affrontare di petto lo Yoma.

Nessuno dei due pareva desideroso di iniziare il combattimento, una mossa falsa e per entrambi sarebbe stata l'ultima azione sbagliata della loro vita; ovviamente, se la Guerriera lo avesse desiderato, con una quantità di Yoki sufficiente avrebbe fatto a pezzi lo Yoma senza problemi ma Dua sentiva l'esigenza di non appellarsi alla sua forza demoniaca: non si fidava ancora dopo l'ultima missione.

Finalmente un suono, un movimento rapido e il più debole dei due scattò in avanti; si trattava dello Yoma.
La Guerriera non esitò ed anche lei scattò verso il proprio nemico, pochi attimi dopo i due si scontrarono sebbene il semplice occhio umano non avesse potuto osservare gli esatti movimenti.

Il risultato fu però chiaro agli occhi di tutti, lo Yoma era stato trafitto all'altezza del petto dalla spadona di Dua; la lama era stata affondata fino a metà.
Lo Yoma stava versando quantità di sangue inimmaginabili dalla bocca, vomitando di fatto una cascata purpurea dalle labbra mentre con sguardo attonito fissava la lama conficcata nella sua carne.
Il mostro alzò lentamente lo sguardo, ansimando dal dolore, e lentamente allungò le mani verso la Guerriera; Dua temette che il mostro volesse allungare le proprie dita verso di lei ma non lo fece.
Cercò, invece, di avvicinarsi a lei lasciando che la lama scorresse dentro il suo corpo ferito ma non provò mai a ferirla.
Quello strisciare patetico non durò più di qualche secondo, lentamente lo Yoma iniziò ad accasciarsi a terra e Dua accompagnò il corpo a terra semplicemente abbassando la punta della spada.

Non la estrasse dal corpo dello Yoma, la tenne conficcata al centro del suo petto, per... Evitare qualunque sorpresa.

Ugh... Ahaaaiaa..... I-Io non voglio morire... Ho paura di... Di... No, ti prego...

Le parole le suonarono familiari, probabilmente echi lontani trovati infondo ad un pozzo ma questa volta la Guerriera non si fece intenerire troppo; con il calzare del metallo schiacciò il volto dello Yoma e con un colpo secco della spada, recise la sua vita.

Rimase in silenzio per diversi secondi, meditando su quanto fosse mutato profondamente il suo carattere... Lei non pensava che fosse realmente successo, si sentiva la stessa ragazza di sempre, imbranata ed impacciata, con troppi pensieri per la testa ma come poteva negare di aver ucciso quello Yoma quando, poco tempo prima, lo avrebbe risparmiato?
Aveva anche assistito all'uccisione di una compagna, senza reagire.
Cosa l'aveva resa in quel  modo?

A bassa voce, sussurrò:

-Te lo avevo detto che te ne saresti pentito...-

Lentamente la sua attenzione fu proprio catturata dal corpo della novizia, accasciata a terra a pochi metri di distanza da lei.



Citazione:Stato Fisico: Regolare, tre graffi sulla guancia sinistra [Lieve]
Stato Psicologico: Pensierosa e malinconica, quasi le spiace per aver fatto ciò che ha fatto ma non è così, si chiede perché la sua natura è più fredda e spietata rispetto ad un tempo.
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05-10-2016, 10:27 PM
Messaggio: #8
RE: The Gravedigger [Lachesi]
Dua, lentamente, si inginocchiò al fianco del cadavere; era dispiaciuta, non poteva negarlo, e in parte la colpa era sua che non l'aveva aiutata quando poteva ma che aveva deciso di lasciare la prova finale unicamente a lei.
Ed ora la Guerriera era seduta vicino a lei ad osservare la persona che aveva condannato a morte.

Il volto della ragazza era ancora giovanile, labbra carnose e ancora rosse, gli occhi argentati erano rivolti verso il cielo; la pelle bianca ed opalescente era ancora tiepida al tatto ma aveva un alone di pallore spettrale che lasciava alludere alla sorte che le era toccata.
Un rivolo di sangue le usciva dalla bocca per riversarsi gentilmente sul terreno, il forte contrasto tra l'amaranto e la pelle bianca e marmorea era quasi poetico; la luce della luna rendeva il volto della ragazza quasi iridescente, la visione aveva qualcosa di surreale e quasi magico come se fosse appena scomparsa una fata dal mondo umano.
Per finire, ad incorniciare il tutto, i capelli mossi e biondi che come fiori andavano ad impreziosire il volto della novizia.

Dua non aveva dubbi, sul fatto che quella ragazza un tempo fosse bellissima ma ora era come se tale bellezza venisse assorbita dal terreno.
"Una punizione, visto che l'ho lasciata morire questo mondo non è più degno di lei... Mmmh."

Si fece pensierosa, chissà se un giorno qualcuno sarebbe stato dispiaciuto per la sua morta tanto quanto lei lo era per quella della novizia.


"Ne dubito fortemente."

Rifletté, triste.

Passò ad osservare le ferite che l'avevano portata alla morte, non erano difficili da individuare: aveva diversi graffi e segni di artigli ma ciò che l'aveva portata alla morte era l'enorme squarcio nel petto che si trovava all'altezza del cuore.
La mano sinistra della ragazza era stata portata sull'addome mentre la destra stringeva ancora forte l'elsa della spada.

Ammirevole.


"...So cosa devo fare con te."

Pensò, con un sospiro, e aveva anche un luogo. 
Con una vecchia compagna.
Il vecchio cimitero improvvisato.



Citazione:Stato Fisico: Regolare, tre graffi sulla guancia sinistra [Lieve]
Stato Psicologico: Rattristita dalla cosa ma ammira la giovane. Dubita che a qualcuno possa dispiacere per una sua eventuale morte prematura.
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11-10-2016, 06:58 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-10-2016 06:59 PM da Lachesi.)
Messaggio: #9
RE: The Gravedigger [Lachesi]
Dua prese tra le sue braccia il corpicino senza vita della novizia, con delicatezza lo sollevò e stringendolo al proprio con dolcezza, lo trasportò  nello stello luogo in cui tempo addietro aveva seppellito la novizia senza vita che aveva trovato nel suo Test.

In lontananza il sole stava per risorgere ma dato il greve compito che spettava a Dua, fu come se la natura stessa avesse deciso di stendere un velo pietoso sulla questione; in effetti, una delicata bruma mattutina iniziò ad ingrigire il panorama dell'Est.

La Guerriera giunse infine nelle vicinanze della piccola chiesetta che un tempo era abitata e con calma ripose il corpo della novizia morta per terra; fu a quel punto che notò immediatamente qualcosa di strano.
Laddove un tempo aveva seppellito il cadavere trovato durante il suo test, vi era niente di più che una buca con della terra mossa; la stessa claymore era scomparsa.

Inizialmente Dua pensò subito ad un lavoro di qualche tombarolo pazzo ma la cosa le parve ugualmente strana: con l'avversione che gli umani provavano per le guerriere come lei, perché avrebbero dovuto disseppellire una di loro?
A quale scopo?
Non portavano nessun indumento pregiato addosso, non potevano averlo fatto solo per un mero bisogno economico.
Forse, l'unica cosa che poteva avere un grande valore era la spada ma a quel punto perché raccogliere anche i resti della donna? 

Era tutto molto strano, a Dua preoccupava molto il fatto che qualcuno avesse recuperato il cadavere e la spada insieme; aveva qualche scopo in mente, solo che lei non sapeva quale potesse essere.
Si chiese se fosse davvero sicuro seppellire anche quella ragazza nello stesso punto...
C'era da dire che solo un pazzo si sarebbe inoltrato così tanto nelle terre dell'Est solo per vedere come fosse fatta una guerriera morta.

"Mmh..."

A conti fatti non c'era molto altro che lei potesse fare, sicuramente si era verificato un evento quantomeno particolare ma non era sicura di voler andare dai propri superiori a riferire il tutto.
Poteva essere solo una brutta coincidenza, sicuramente la sua decisione finale sarebbe rimasta quella di tenere entrambi gli occhi aperti nel caso qualche altro evento del genere si fosse verificato.

Lentamente quindi prese a scavare una nuova fossa nel terreno, questa volta più profonda, adagiandoci infine il corpo della cadetta morta.
La seppellì velocemente e come d'usanza utilizzò la sua spada, senza marchio, come pietra tombate... Priva di epitaffio.

Che fine amara.


Fine?





Citazione:Stato Fisico: Regolare, tre graffi sulla guancia sinistra [Lieve]
Stato Psicologico: Malinconica, in seguito impensierita da ciò che ha appena scoperto. 
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