Le radici della civiltà [Avatar - Nemas]

[Nemas]

-parlato-
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-sento che ormai siamo vicini, non manca molto-.<o></o>

Ambrosia lo percepiva chiaramente.<o></o>
Aveva avvertito una flebile energia di yoki provenire dal fondo di quel cunicolo e sentiva che la loro destinazione era ormai prossima.<o></o>
Corse con tutta la forza che aveva nelle gambe, attraverso le ombre del cunicolo.<o></o>
Sentiva che Eleanor era a pochi passi dietro di lei.<o></o>
Una flebile luce rossastra all’improvviso si accese davanti a loro.<o></o>
Era una luce sfocata e opprimente. <o></o>
Ambrosia si sentì terribilmente a disagio.<o></o>
Con passo felino Ambrosia si avvicinò lentamente.<o></o>
Avvicinatasi abbastanza si accorse che l’origine di quella luce proveniva dalla fessura di una porta leggermente accostata.<o></o>
Oltre quella porta, Ambrosia sentì un rumore decisamente insolito e sgadevole.<o></o>
Qualcosa in una parte profonda di se, ricordò di averlo gia sentito in passato, ma stranamente non riusciva a ricordarsi quando.<o></o>
Lievemente Ambrosia scostò la porta, e questa si spalancò cigolando.<o></o>
I suoi occhi d’argento assistettero ad uno spettacolo orribile e osceno.<o></o>
Decine di corpi mutilati, torturati, lasciati marcire, e alle cure dei ratti, erano incatenati al soffitto e pendevano dall’alto ormai esangui.<o></o>
Il nanerottolo che avevano incontrato prima, era lì, davanti a loro.
Era davanti al corpo di una donna appesa al basso soffitto di pietra.<o></o>
Ambrosia notò con riluttante orrore, che quel mostriciattolo di nanetto, aveva la sua mano destra conficcata nell’addome della povera sventurata e gli stava tirando fuori le interiora.<o></o>
La donna, sfortunatamente ancora viva, non riusciva nemmeno a gridare soffocata dal dolore.<o></o>
Il nanetto si voltò all’improvviso di scatto come accortosi della presenza d’Ambrosia ed Eleanor.<o></o>
Il mostro sogghignò orrendo e sul suo labbro pendevano ancora i resti sanguinolenti delle interiora della sventurata ragazza.<o></o>
Il nano disse qualcosa, ma Ambrosia a stento sentì cosa diceva.<o></o>
Al improvviso il suo corpo s’ingrandì velocemente e i suoi vestiti sporchi e logori si squarciano.<o></o>
Al suo posto ora c'era in tutto e per tutto uno yoma. <o></o>
La mente d’Ambrosia fu attraversata da una marea di ricordi orribili che mai avrebbe voluto ricordare.<o></o>
Un villaggio in fiamme, corpi umani a terra dilaniati. Tra quei corpi c’erano i suoi genitori. <o></o>
Mostri sopra di loro banchettavano con le loro interiora.
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-Yoma…yoma- disse con un lieve sussurro.<o></o>
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Ambrosia getto via la torcia e questa batte contro l’angolo della stanza.<o></o>
Estrasse la spada con una sferzata di vento per come farebbe normalmente una guerriera mezzo demone senza fare la minima fatica.<o></o>
I muscoli del suo corpo si contrassero e si tesero.<o></o>
I suoi occhi d’argento divennero due fiamme dorate nell’oscurità.
le pupille si strinsero diventando simili a quelle di un felino.<o></o>
Ambrosia cacciò un urlo terrificante.
Quell’ urlo terribile era inumano, qualcosa misto al ruggito di una bestia.<o></o>
Fissò lo yoma e le sorrise ferocemente.<o></o>
Tese avanti la spada e si preparò all’attacco. <o></o>
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~ Yoki Utilizzato: 15%

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~ Stato Fisico: illeso

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~ Stato Psicologico: disgustata alla vista dei corpi mutilati nella stanza, e presa dalla furia per aver visto il nanetto nel mangiare le interiora della donna e trasformatosi completamente in uno yoma.

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~Abilità Utilizzate: -Percezione dello yoki. <o></o>
-cambio del colore degli iridi, e restringimento della pupilla per il rilascio dello yoki. <o></o>