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[In Missione] Scheda di Luna (WolfSoul)
29-09-2013, 04:51 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-12-2016 01:18 PM da Semirhage.)
Messaggio: #1
[In Missione] Scheda di Luna (WolfSoul)
[Immagine: s618.png]

[Immagine: x4a6.png]




Nome: Luna
Eta: 21
Altezza: 1.78 m
Peso: 63 Kg
Arto dominante: Destro
Tipo: Attacco

Profilo Fisico: Luna è una ragazza formosa, capelli mossi e lunghi color argento con una frangia che copre l'occhio destro, l'occhio sinistro è attraversato diagonalmente da una cicatrice che termina poco prima dello zigomo.
I lineamenti del viso sono morbidi ma nonostante tutto lo sguardo di Luna sembra mostrare un volto privo di emozione, quasi spento.
Le spalle sono leggermente più larghe del solito corpo di una donna, un pò per il costante allenamento del corpo sin da piccola e per l'innesto del sangue demoniaco, una terza di seno e un fianco formoso. Le gambe sono lunghe e slanciate.

Descrizione Psicologica: Luna è una ragazza molto introversa, la sua natura l'ha resa molto diffidente nei confronti delle altre persone e quindi è molto distaccata da chi non conosce a fondo o che meriti il suo rispetto. E' spesso rude con chi si mostra superficiale come la maggior parte della gente comune che fa  solo il proprio interesse, per questo molte volte preferisce stare da sola. 
E' ossessionata dalla luna e dai lupi, quasi da lei venerati. Ha un carattere molto competitivo e ama le sfide, ha una grande forza di volontà  e autocontrollo che deriva da un proprio io interiore simboleggiato da uno spirito guida di un lupo, immagine che è sempre presente nei suoi pensieri quasi come un'altra se stessa con cui spesso si consulta.

Background: Luna nacque in un piccolo villaggio a nord del continente di nome Rakuen. 
Quest'ultimo era un villaggio situato proprio nel mezzo delle catene montuose innevate del continente, un luogo freddo e isolato con temperature rigide, abitato da molti animali feroci come orsi e lupi.
Particolarità  di questo piccolo villaggio, che contava non molto più di una dozzina di case, era il grande rispetto che gli abitanti provavano per i lupi, secondo loro erano portatori degli spiriti dei loro cari e dei loro antenati, creature tanto nobili quanto selvagge.
Probabilmente fu' proprio per questa lunga tradizione che Luna ereditò il suo nome, la musa che i lupi cantano nei cieli stellati con tanta devozione, fatto sta' che la giovane ragazza passava le ore a fissare quei animali per lei tanto incantevoli, anche la notte adorava starsene tutta sola in camera affacciata alla finestra per guardare la luna.
Un giorno, l'ossessione per i lupi, costò quasi la vita alla giovane Luna che vedendo un gruppo di cuccioli, volle a tutti i costi avvicinarsi per toccarli, per vederli da vicino, errore che pagò rischiando di perdere l'occhio sinistro, la madre dei cuccioli, i quali non perdeva mai d'occhio, al solo avvicinarsi di Luna non esitò un secondo, gli saltò addosso e con un artiglio gli lacerò la pelle sopra l'occhio. 
Luna, spaventata a morte, cercò di scansare la lupa e si rannicchiò spaventata sotto un albero, la lupa stranamente la lasciò e se andò con i suoi cuccioli, risparmiando la vita alla giovane ragazza.
I genitori di Luna le parlavano spesso dei lupi, le ripetevano sempre che l'uomo è una creatura infida e maligna, bisognava seguire l'esempio dei lupi, di cui evidenziavano spesso i vari pregi, la fedeltà , la nobiltà , la lealtà  e tanti altri valori.
Luna condivideva pienamente ciò che i suoi genitori le raccontavano, ed era proprio per quel motivo che spesso si sentiva emarginata, diversa dagli altri bambini. 
Loro erano viziati, piagnucoloni, bugiardi, falsi, facevano ognuno il proprio interesse, raramente riusciva a non litigare con qualche altro bambino.
Fu' proprio questo lento emarginamento ad accentuare il suo disprezzo nei confronti della gente comune, superficiale, dal quale scaturì un carattere freddo e distaccato, diffidente nei confronti delle altre persone, poteva quasi dire di odiare tutto il villaggio a parte i suoi genitori.

Fù proprio durante l'ultimo dei suoi litigi, quando Luna aveva 11 anni, che i genitori, preoccupati per le lamentele delle altre famiglie del villaggio riguardo il comportamento di Luna, ebbero una leggera discussione con Luna che su tutte le furie si andò a chiudere in soffitta.
Passò una notte intera chiusa là, si sentiva sola. Si chiedeva perché nonostante lei applicasse giorno dopo giorno gli insegnamenti che aveva ricevuto, nulla andava per il verso giusto.
E fu' li, che nella solitudine della soffitta, lei trovò se stessa, senti una voce dentro di se, chiuse gli occhi e non seppe il perché, forse il miracolo di un qualche dio, forse il suo sub-conscio, o forse solo la sua immaginazione lo vide, un lupo che le parlava con voce femminile.
Luna rimase incantata da tale apparizione, era convinta che quello fosse uno spirito guida che era venuto a tirarla fuori dal profondo e oscuro oblio nel quale si era ritrovata.
Parlò tutta la notte al chiaro di luna con lo spirito o forse solo con se stessa, le diede persino un nome, Raaka.

La notte passò più veloce del previsto, ma quando Luna decise finalmente di uscire dalla soffitta qualcosa in lei si manifestò, una strana curiosità. 
Nonostante non era la prima volta che andava in soffitta stranamente ebbe la voglia di dare un'occhiata in giro, c'erano alcune casse, i soliti attrezzi e roba posata dai genitori. 
Levò qualche telo qui e li quando qualcosa attirò la sua attenzione.

Una lettera macchiata di sangue con sopra scritto: Diario di Sophia

Presa dalla curiosità  lesse la lettera, ma ciò che vi era scritto all'interno cambio per sempre la sua vita.
Korth e Iria non erano i veri genitori di Luna, Luna era figlia di Devon e Sophia, due giovani sposi di un villaggio vicino a Rakuen, la lettera era stata scritta 10 anni prima, nel periodo invernale e riportava ciò:

"Ormai non c'è più nulla da fare, quella bestia, quello yoma, sta uccidendo ognuno di noi pian piano, il villaggio è nel panico, la gente si accusa l'un l'altra, non ho mai visto tanta cattiveria nelle persone. L'uomo, se vuole, sa  essere la più brutta delle bestie, a volte non so chi temere di più, se gli yoma, o gli uomini.

Siamo rimasti in pochi, una dozzina, ci siamo chiusi nella casa del capo villaggio per difenderci a vicenda, ma cosa possiamo contro quel mostro?! Stanotte sarà  forse l'ultima notte in cui potrò abbracciare la mia amata Luna... se il mostro è abitudinario questa notte verrà  per il suo prossimo pasto. 

Li fuori c'è un silenzio di tomba, sembra che persino la montagna d'innanzi a tanta malvagità  se ne stia in silenzio. C'è paura in casa, lo vedo nei loro volti. Devon non teme per la sua vita, e nemmeno io sarò sincera. Temo per la vita di mia figlia, ha solo un anno... non merita una fine così macabra... ECCOLO! ARRIVA!"


La lettera finì li, Luna aveva il cuore in gola, possibile che per 11 anni gli era stata nascosta la verità ?

Scese sconvolta in cucina, Korth e Iria stavano facendo colazione. Luna appoggiò la lettera sul tavolo e i due genitori, o meglio quelli che lei credeva fossero i suoi veri genitori si guardarono rassegnati negli occhi.

Iria con voce preoccupata disse subito: "Te l'avremmo detto quando sarebbe stato il momento giusto... ultimamente hai già avuto molti probl-"
Luna replicò furiosa: "Problemi con cosa?! la mia vita è stata un'immensa bugia per 11 anni! Proprio voi che tanto mi parlavate dei valori che gli uomini tanto dimenticano, la lealtà , la sincerità , la fedeltà !"

Il volto di Luna si fece lentamente triste, la voce gli cominciò a tremare in un pianto trattenuto: "Cosa ne è stato dei miei genitori? Dove sono? Cosa gli hanno fatto questi yoma?"

Korth ormai rassegnato girò la sedia verso Luna e le disse: "Siediti... ti racconterò tutto..."

"Devi sapere che in questo mondo esistono delle creature malvage e mostruose, noi li chiamiamo yoma, sono dei... demoni diciamo.
Sono delle creature spregevoli, si cibano di... ecco... si cibano di noi... delle nostre interiora principalmente... Ma non finisce la... quelle maledette bestie possono camuffarsi nelle loro vittime, acquisirne sembianze e ricordi, un camuffamento perfetto con cui ingannano le persone per poi divorarle al momento adatto.

Bene cara Luna... 10 anni fa ... c'era un villaggio non molto lontano da qui, il villaggio di Raska, era un villaggio poco più grande del nostro. 
E' da li che vieni... ed era li che vivevi con i tuoi veri genitori... si chiamavano Devon e Sophia.

Una tragedia volle che una di quelle bestie, uno yoma, prese di mira quel villaggio, era famelico, nel giro di pochi mesi divorò tutto il villaggio che cadde nel panico totale, alcune persone si uccisero a vicenda incolpandosi di essere quel mostro. 
Bene... non sa per quale miracolo tua madre si salvò da quell'inferno, la notte in cui il villaggio fu' raso al suolo da quel mostro... il giorno dopo precisamente... una donna si presentò qui... era Sophia... tua madre... portava con se una bimba di appena un anno e una lettera... era ferita... gravemente... non superò la notte... ma prima di morire chiese al capovillaggio di trovare qualcuno che si sarebbe preso cura di quella bambina e... noi accettammo... "


Korth si avvicinò a Luna e la abbracciò

"Mi dispiace se ti abbiamo nascosto tutto ciò così a lungo, volevamo solo proteggerti..."

Luna rimase immobile per qualche istante, evidentemente sconvolta dalla notizia e poi chiese:

"E mio padre? che fine ha fatto mio padre?"

Korth rispose:

"Mi dispiace piccola... ma credo non sia sopravvissuto quella notte..."

Luna, al sentire della sua triste storia, rimase da sola tutto il giorno nella sua camera confortata da Raaka che era sempre con lei, passò una notte insonne e piena di pensieri.

Il giorno dopo fu' svegliata da un gran chiasso nella piazza del villaggio. 
Incuriosita usci di casa e andò a dare un occhiata. 
Al suo arrivo un raccapricciante spettacolo accolse i suoi occhi, Ven, uno dei ragazzi del villaggio era steso per terra senza vita, la pancia era sventrata e le interiora erano completamente assenti.

Luna non collegò immediatamente il fatto finché non udì qualche bisbiglio dei più grandi, una parola invase la sua mente come in quell'incubo di 10 anni prima, YOMA.

Non volle crederci, possibile che quell'incubo che gli era stato raccontato era divenuto realtà ? Proprio li a Rakuen? 

Non ci volle molto affinché cominciarono a volare le prime accuse, parole del tipo...

"E se fosse tra di noi ora?!"

"Come faremo ora? E' la fine!"

"Non ci si può fidare più di nessuno!"

Fu' proprio in quel momento in cui il caos diventava sovrano che la madre della vittima, in preda al dolore, urlò tali parole:

"Devi essere stata tu! Piccolo diavolo! Chi mi dice che lo yoma non è lei e si sia vendicata su Ven per il litigio dell'altro giorno!"

Luna si guardò intorno evidentemente in preda al panico farfugliando delle parole:

"Ma io... io... io non ho fatto niente! Cose volete da me!"

Fu' così che tutto cadde nel dubbio:

"Ma no dai non è possibile, la figlia di Korth!"

"E se fosse vero? Io credo che sia lei!"

La situazione andò per il peggio velocemente giacché si incominciarono a udire parole del tipo:

"Banditela dal villaggio!"

"Rinchiudiamola in qualche gabbia!"

"Uccidete il mostro!"

Al sentir tali parole Korth si fece vivo tra la folla mettendosi dietro Luna abbracciandola e dicendo:

"Nessuno torcerà  un capello a Luna, vi assicuro che lei non centra niente."

Korth era un uomo rispettato all'interno del villaggio e con il suo intervento le urla calarono a semplici bisbiglii tra la gente.

"Confido nel fatto che questa faccenda verrà  chiarita al più presto con una riunione del consiglio del villaggio."

"Torna a casa Luna, presto."  le sussurrò all'orecchio Korth

Luna fece come detto da Korth, fu' un pomeriggio molto turbolento per la giovane ragazza che, spaventata, non si mosse da casa.

La giornata sembrava non passare mai e fu' proprio per quello che Luna, per terminare li la giornata, andò a dormire presto. Ci mise molto per prendere sonno con tutto ciò che le passava per la testa, ma dopo un po' ci riuscì.
Il sonno della giovane ragazza fù interrotto improvvisamente da una serie di rumori in casa. Era notte fonda, possibile che Korth e Iria fossero ancora svegli?

Incuriosita Luna si alzò per andare a controllare, scese giù in cucina dove assistì a una terribile scena. Il pavimento era pieno di sangue, Luna non capì cosa era successo finché non accese una lanterna per illuminare la stanza. La scena la terrorizzò. i corpi senza vita di Korth e Iria giacevano lì a terra in un bagno di sangue, i loro corpi erano sventrati, lo yoma aveva colpito di nuovo.

Luna cadde nel panico e nel dolore più totale, cominciò ad urlare a squarcia gola, svegliò i vicini e presto tutto il villaggio. In non molto la gente giunse per testimoniare ciò che tutti sospettavano, il mostro aveva colpito di nuovo, e questa volta era stato colto sul fatto.

La ragazza venne immediatamente picchiata e rinchiusa in gabbia, ma non si oppose, non disse nulla per discolparsi, rimase in un silenzio di tomba come se la perdita delle uniche due persone che le volevano ancora bene si fosse portata con se la sua stessa vita.

Passarono giorni, chiusa in quella gabbia appesa a un palo nella piazza del villaggio, senza cibo, senza acqua, al freddo, coperta di soli stracci, come se la povera ragazza potesse campare degli insulti che la gente passando gli diceva.

Il terzo giorno Luna era in condizioni pietose, rischiava l'ipotermia, era disidratata e si stava ammalando. La vista cominciava ad affievolirsi, ma improvvisamente qualcosa all'orizzonte attirò l'attenzione dei suoi occhi stanchi. Un bagliore metallico che a mano a mano si avvicinava. Una persona o meglio, una donna dalla lunga chioma dorata e gli occhi d'argento si presento nel villaggio.

Al suo arrivo si riunirono tutti gli abitanti, alcuni sembravano spaventati, tra il mormorare alcune parole: Claymore, strega dagli occhi d'argento.

Quel poco di lucidità che gli era rimasta era tutta concentrata sulla quella misteriosa figura.

Alla fine fu' il capo villaggio a farsi avanti:
"Bene, finalmente sei arrivata, come saprai abbiamo chiesto il vostro aiuto per la faccenda yoma. Dicono che voi sapete come riconoscerli, persino nei panni di un umano!"

Alcune voci si levarono dalla folla:

"Ah si allora dai un'occhiata a quel mostro nella gabbia!"

"Si fagliela pagare strega!"

La guerriera rivolse il suo sguardo freddo a Luna, si avvicinò un po' e la guardò dritta negli occhi. Luna si sentì penetrata nell'animo e non poté fare altro che distogliere lo sguardo.

La claymore esordì così dicendo:

"Voi parlate di mostri... i veri mostri qui siete voi che avete rinchiuso per chissà  quanto tempo una bambina innocente in gabbia."

La folla rispose contestando:

"Ma cosa dice!? E' lei!"

"Bugiarda!"

La claymore con tono autoritario rispose:

"Non è lei quella che state cercando!"

Non appena finì di pronunciare quelle parole con una velocità  impressionante sguainò la spada, si mosse ad una velocità quasi impercettibile dietro a una donna e con un solo fendente le mozzò la testa in due. La folla cominciò ad urlare d'innanzi a tale gesto. Del sangue violaceo cominciò a schizzare con violenza dal quel corpo che a mano a mano prese una forma mostruosa mostrandosi per quello che era, lo yoma.

Tra la gente si levò un mormorio frastornante, ma la guerriera si liquidò in modo veloce:

"Non c'è nessun'altro yoma qui, ho finito il mio lavoro. Un uomo in nero passerà  per riscuotere il denaro."

Detto questo si girò incamminandosi verso l'uscita, ma si fermo dicendo:

"Vi conviene liberare quella povera ragazza, non ha fatto niente di male per meritarsi tutto questo."

La gente, evidentemente spaventata dalla claymore, esaudì subito la richiesta. Luna venne liberata e lasciata li per terra come uno straccio.

La giovane ragazza strisciando si avvicinò alla guerriera pregandola col poco di voce che gli rimaneva:

"T-ti prego.... portami con te... n-non c'è nulla per m-me qui.... q-questa g-gente non mi vuole..."

La guerriera rispose freddamente:

"Non posso, non è il mio dovere badare a una ragazzina, abbi cura di te."
Detto questo se ne andò allontanandosi all'orizzonte.

Non passò molto tempo che Luna, date le sue condizioni, perse i sensi li dove era stata lasciata dalla claymore.

I suoi occhi erano pesanti, le forze stavano per andare via, un suono particolare però le assillava le orecchie, uno scrocchio, degli stivali nella neve, qualcuno si stava avvicinando.

Col poco di forza che gli era rimasta, mentre tremava dal freddo con la pelle viola e le labbra quasi nere riuscì a denotare una sagoma nera. Si avvicinava, sempre più, e si fermò accanto a lei, aveva un paio di occhiali tondi e un cappello nero.

"Cosa ci fai li per terra? Santo cielo che brutto aspetto che hai!"

"T-ti prego a-aiutami..." Le disse Luna mentre tremava dal freddo

"Ti aiuterò... se tu mi dirai dove posso trovare il capovillaggio" Rispose l'uomo misterioso.

"T-ti ha mandato q-quella g-guerriera non è vero?" 

"Ahahahah, sciocchezze! Semmai siamo noi che mandiamo loro!"  disse l'uomo con tono ironico.

Luna con grande difficoltà  riuscì ad alzare il braccio destro indicando una casa vicino alla piazza all'uomo.

"E' l-li l'uomo c-che c-cerchi, o-ora m-mantieni la la p-promessa, s-sii l-leale, a-aiutami."

"E cosa posso fare per te signorina?"  Disse incuriosito l'uomo.

"P-portami c-con t-te, v-voglio diventare f-forte come q-quella guerriera."  Disse tendendogli la mano.

"Ah è questo che vuoi?Beh, certo, posso far avverare il tuo desiderio, ma ti avverto, non sarà  facile."  Rispose l'uomo con un ghigno sinistro.

Fu' così che dopo aver riscosso il pagamento, l'uomo si allontano da Rakuen portando con se la malconcia ragazza.


ABILITA’ INNATA

Citazione:Olfatto Straordinario [Abilità Innata]: Le Guerriere, si sa, hanno tutti i sensi superiori a quelli di normali esseri umani. Esistono però Guerriere dotate di sensi più sviluppati delle altre. Luna è capace di percepire odori di qualsiasi natura anche quando incredibilmente distanti, quasi un'eco nel vento. La distanza entro cui può sentire odori corrisponde al suo valore di Spirito calcolato secondo i parametri della Percezione. Vale a dire che la distanza entro cui Luna può riuscire a estendere le sue capacità olfattive è pari a quella corrispondente a quella in cui Percepirebbe se Percezione avesse il suo valore di Spirito (ad esempio, con Spirito E avrebbe un raggio di capacità olfattive pari alla distanza entro cui Percepirebbe Yoki con Percezione E).
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Messaggi in questa discussione
[In Missione] Scheda di Luna (WolfSoul) - WolfSoul - 29-09-2013 04:51 PM
RE: Scheda di Luna (WolfSoul) - WolfSoul - 15-12-2018, 01:06 AM
Scheda di Luna [WolfSoul] - Duncan - 30-09-2013, 01:20 PM

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