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I Demoni del Lago [Hankegami, QUEST VELOCE]
20-06-2015, 07:40 PM
Messaggio: #7
RE: I Demoni del Lago [Hankegami, QUEST VELOCE]
Narrato
"Parlato"
Pensato

Parlato NPC

______________



La miriade di rocce affioranti, illuminate dalla luce lunare, a prima vista non sembravano celare anfratti entro cui nascondersi; eppure, Teresa la Divina Percepiva chiaramente i cinque Yoki degli Yoma più avanti.
Avanzò allora per balzi tra un masso e l'altro, scegliendo i più alti e asciutti in modo da non rischiare di scivolare; salto dopo salto, la numero 12 si guardava accuratamente intorno per scovare anche visivamente le sue prede. Non che volesse essere prudente - contro simili buoni a nulla? -, al contrario la stupiva che non reagissero minimamente alla sua presenza.
E infatti presto reagirono.
Un grido a pieni polmoni di fatto annunciò un inedito attacco a distanza da parte di uno Yoma, riparato dietro a un masso: l'attendevano eccome - difficile non accorgersi della barca -, e a quanto pareva avevano cambiato strategia. Probabilmente a causa del nuovo terreno di combattimento, congetturò.
Teoricamente, essendo in equilibrio su un masso circondato da altre rocce affioranti e acque profonde, le cinque dita scagliatele contro sarebbero dovute essere un serio pericolo per la Guerriera.
Se non fosse stato che erano ridicolmente lente per i suoi standard.
Una volta compresa la provenienza dell'attacco, la numero 12 nemmeno provò a schivare; semplicemente, attese che fossero abbastanza vicine, quindi tentò di mozzarle con un fendente da destra a sinistra, la lama tenuta alzata sui 60 gradi e non più. Ovviamente ebbe successo, e mentre lo Yoma mutava ora il grido in una reazione di dolore, due altre bestie si sollevarono in volo, e a distanza di sicurezza scagliarono a loro volta tutte e dieci le dita contro di lei, venti artigli in totale.
In contemporanea, un urlo selvaggio partì alla sua sinistra, e voltandosi Divina vide un terzo Yoma volare a bassissima quota verso di lei, le braccia protese; fu facile intuire la tattica: volevano bloccarla tenendola per le caviglie, riuscendo così a infilzarla.
Teresa la Divina sorrise.

... Non malo.

Se fossero stati un po' meno casi disperati, quegli Yoma sarebbero potuti essere un problema.
Ma lei aveva già ampiamente compreso i loro evidenti limiti.
La piccola Guerriera piegò allora le gambe, e balzò subito - questa volta a tutta forza - verso i due Yoma alati, ovviamente in modo da passare sopra gli artigli lanciati.
Facile come rubare fichi a un bambino.
Questa volta però i due mostri erano distanziati, e Divina poté tagliare la testa con un ascendente solo a quello più a sinistra che aveva adocchiato, prima di ricadere assieme al cadavere.
A quel punto, poteva farsi male.
Cercò dunque di mantenere il sangue freddo: tenendo la spada salda in mano, si concentrò ad individuare la roccia su cui sarebbe caduta, in modo da scivolare - grazie anche agli stivali metallici - dolcemente, e quindi finire in acqua senza subire particolari danni, e...
Uno stridìo acuto proveniente dalla sua sinistra bloccò il flusso dei suoi pensieri: dato che la velocità di caduta era normale, il secondo Yoma in volo aveva ben pensato di tagliarle la strada, intercettandola.
Divina si sentì stupida.

"... Son mentecatta, sì."

Non aggiunse altro: prese d'improvviso il polso destro del mostro, e con un deciso strattone lo obbligò a porsi sotto di lei, mentre con un rapido fendente gli mozzava le ali.
Fu così che lo Yoma le fece da cuscino nell'impatto contro la roccia, rompendosi costole e schiena al posto di lei.

... GGGWWWWAAAAHHHHHHH!!!!!!!!

Ma le sue urla d'agonia non durarono a lungo: scivolando verso l'acqua, la numero 12 si assicurò di mozzargli la scatola cranica con un ultimo fendente, dopodiché si lasciò cadere in acqua.

... Mancan proprio di savio intelletto.

Era un po' scocciata dalla situazione, ormai: quegli Yoma così facili da uccidere sembravano ora fin troppi, e il lavoro da divertente si stava facendo noioso.
Un motivo in più per terminarlo quanto prima.
Teresa la Divina si concentrò sulla propria Percezione, e così le fu chiaro che lo Yoma "addetto alle caviglie" era rimasto nella sua postazione, verosimilmente indeciso sul da farsi.
Ottimo.
La numero 12 nuotò allora sott'acqua a tutta forza, facendo tesoro delle esperienze di nuoto passate; fu sua cura allora riemergere proprio sotto lo Yoma in questione, e... afferrarlo per una caviglia, trascinandolo con se nell'acqua.
Una piccola vendetta indiretta verso un suo simile assai più anfibio e coriaceo.
Lo Yoma Alato infatti risultò non essere proprio a suo agio in acqua - forse complice pure la sorpresa -, e fu pertanto facile per Divina trapassargli la gola e quindi decapitarlo con un secco movimento di polso.
Servito anche quel cliente, la Guerriera dunque si arrampicò sulla roccia col solo ausilio della mano destra e delle sporgenze naturali, zuppa di acqua.
Ma con un beato sorriso in volto.

"... Ancor due."


Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa, macchie di sangue di Yoma lavate via dall'acqua
Stato Psicologico: Divertita, a tratti annoiata
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva, poi attiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna

___________

Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
E’ il mio cuore
Il paese più straziato
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RE: I Demoni del Lago [Hankegami, QUEST VELOCE] - Hankegami - 20-06-2015 07:40 PM

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