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My Sweet Shadow [Quest Autogestita - Lachesi]
29-08-2015, 10:25 PM
Messaggio: #5
RE: My Sweet Shadow [Quest Autogestita - Lachesi]
[Immagine: unfinished_tavern_by_dawnelainedarkwood-d5kth34.jpg]









IV 
It's Time



-Ma io veramente...-
Anche il Sindaco guardò di traverso il mingherlino, Dua non aveva nemmeno avuto bisogno di guardare la punta delle sue frecce: le era bastato estrarre quella che aveva trovato nella foresta e la reazione dell'uomo era stata più che eloquente.
Insomma, un ragazzotto forte che riusciva a puntare un coltello ad una Strega dagli Occhi d'Argento perdeva il lume della ragione per così poco?...
Evidentemente aveva capito da solo la gravità della situazione, ergo con tono sottomesse ammise: -E va bene, potrei saperne qualcosa...

...Ma non ho idea di dove sia la tua spada! O meglio, conosco qualcuno.-

-Potrò mai darti un nome?-

-Bjorn, se proprio ci tieni, Strega; il sindaco è Ruthgard ma dovresti già saperlo e i due che hai salvato sono... O erano, Aya e Nore.-

-Chiaro.-
L'arciere la portò un po' fuori dal villaggio, vi era una grossa cascina che fungeva anche da segheria, e diceva che il suo contatto era lì; Dua era leggermente alterata, tutto quanto si sarebbe risolto molto prima se non avessero deciso di intralciarla ma specialmente non le era stato spiegato assolutamente niente di ciò che era successo.
Durante il tragitto, silenzioso, i due si scambiarono ben poche parole e molto spesso Dua ebbe forti mal di testa lampo che andavano a ricordarle qualcosa in più riguardo quei luoghi... Era un buon segno, certo, ma quelle scene la confondevano e fingere che non le stesse accadendo nulla era uno sforzo notevole.
Iniziò a sudare freddo e a tremarle la mascella, certe scene erano troppo forti così senza un contesto.
Bjorn bussò tre volte al pesante portone di legno massiccio, probabilmente il laboratorio più che l'abitazione in sé, ed infine lo stesso ragazzo biondo che Dua aveva avvistato nei pressi della Taverna; non appena la vide, chiuse di scatto la porta.
Dua sentì dei movimenti come se fosse stato alla ricerca di qualcosa tra i suoi strumenti ma non fece nulla, ad intervenire fu Bjorn accanendosi sulla porta: -Aspetta! Aspetta! Un uomo, Riko, è stato trovato morto! C'è uno di quei cosi, abbiamo bisogno di quella spada!-
Improvvisamente tutto divenne muto, i secondi che parevano secoli, il tempo che si era arrestato, la neve aveva smesso di cadere.
La guerriera si schiarì la voce, debole: -Abbiamo?- 

Il biondo aprì la porta nuovamente, in modo lento e rassegnato, facendoli entrare; il capannone era grande e proprio grazie a queste dimensioni, sebbene ci fossero numerosi strumenti, legni, un tavolo, delle sedie e anche numerosi armadi pareva vuoto ma subito, Dua, fu catturata da un luccichio a lei familiare: la sua spada.
Si avvicinò al tavolo da lavoro con passo spedito, avvertendo un certo giramento di testa, sforzandosi di trattenersi; prese l'elsa della claymore tra le mani, studiò il simbolo e la appoggiò immediatamente sul piano in legno...
...Le tremava la mano destra e di sicuro non voleva che gli altri due lo notassero; fissando il tavolo notò una faretra piena delle frecce seghettate che l'avevano ferita.
-Ora hai la tua spada, puoi andare no?- Disse il biondo, con un tono stranamente calmo.
-Non così in fretta signor...?-

-Cristian.-

-Cristian, sì, vorrei delle spiegazioni; è il minimo, me le dovete!-
Il tono di Dua era alquanto sbrigativo ma era normale, in quello stato voleva soltanto sedersi e bere un po' di acqua fresca, la testa le stava letteralmente esplodendo. Prima la questione si sarebbe conclusa e meglio sarebbe stato.
-Cosa vuoi sapere? Perché lo abbiamo fatto o come?-

-Mmhh, entrambe.- Disse lei, vagamente sofferente: era stata ferita nelle catacombe, più di una volta, alla schiena e forse alla gamba e aveva litigato con le compagne.
I cadaveri, poi... Quanti cadaveri?
-Volevamo venderla- Tagliò corto Bjorn. -Io, Riko lui e altri due dovevamo tenderti un agguato e ucciderti, rubarti la spada ed in seguito Cristian avrebbe dovuto rivenderla al mercato nero.

Certe cose valgono!-

-Siete incredibili!- Disse lei, piena di collera e ansante -Noi veniamo qua a salvarvi la vita e il vostro ringraziamento è uccidermi per guadagnare qualche soldo!?-

-Qualche soldo? Ti rendi conto di quanto ci costate, quanto l'Organizzazione ci abbia portato via!?-

-Ha ragione Bjorn- Intervenne con tono più pacato Cristian -Con quei soldi avremmo potuto ripagare i debiti del villaggio e con quelli io sarei tornato nelle Terre Centrali ma...

...Ti senti bene? Mh, siediti per favore.-
Il biondo volle porgerle una sedia e Dua non rifiutò, poco dopo chiese a Bjorn di prendere dell'acqua dalla sua abitazione; ci fu un attimo di incertezza come se l'altro volesse chiedergli qualcosa ma ciò non avvenne.

Ripreso fiato Dua strinse l'elsa della sua spada, attendendo che dell'acqua le fosse portata, tra un flash back e l'altro si ricordò di qualcosa che era stato detto di Cristian: la fidanzata.
-Ho una domanda- Chiese lei -Tu saresti andato nelle Terre del Centro ma lei? Aya.-
L'uomo abbassò lo sguardo.
-Mi vergogno a dirlo ma è irrecuperabile, temo, stavo organizzando per riportarla dalla sua famiglia io non ho idea di come prendermi cura di lei.-

-Ma la devi sposare!-

-Sì ma è un matrimonio combinato, deciso dai nostri genitori, sono molto affezionato a lei ma non chiamerei mai questo sentimento in altro modo che non sia amicizia...-
Bjorn tornò con una caraffa piena d'acqua, le porsero un bicchiere che lei bevve avidamente e dopo qualche attimo di pausa riprese: -Terre del Centro?

Non devi averle scelte per caso e Cristian non è un nome di queste zone, avresti voluto tornare da dove tutto era iniziato sì?

Hm, dovrai trovare un altro modo che non sia vendere la mia spada-
-Sì ma perché non ce la cedi? Suvvia, l'Organizzazione ne fabbricherà delle altre per te, no?- 
L'idea di Bjorn era interessante, avrebbe anche potuto farlo dopotutto loro ci avrebbero vissuto per mesi, forse un anno, vendendo la sua mentre a lei una spada valeva l'altra...
...Fu quasi sul punto di dire di sì quando si ricordò perché quella era la sua spada, perché con quella non aveva fallito e perché fosse lei la sua  migliore compagna di viaggio più delle sue compagne e perché di lei si potesse fidare mentre delle altre no.
Da quando era così cinica?
Si avvicinò a Bjorn e gli tirò uno schiaffo, attese che si fosse ripreso e glie ne tirò un altro.
-Questa storia non ti ha insegnato niente?! E ora raccontatemi come vi è venuta in mente questa idea.-
-Beh- Intervenne Cristian, divertito -L'idea è stata di Tyr, uno degli uomini che avevano tratto in salvo Aya e Nore; era una cosa che doveva rimanere tra noi, non so come abbia convinto gli altri ma a quanto pare le mie frecce erano fondamentali per il suo piano...
...E se non lo avessi fatto avrei avuto sulla coscienza Aya per il resto della mia vita. Lo stavo aspettando alla Taverna quando ti ho visto e...
Forse è ancora lì.-
Dua fissò negli occhi Cristian e questo fece lo stesso, come se avessero voluto studiarsi per capire quanto l'altro fosse affidabile; la Guerriera nutriva i suoi dubbi ma in quel momento non aveva motivi per dubitare del ragazzo.
Almeno ora sapeva dove andare; prese la sua spada e la rinfoderò come era solita fare e quanto pareva i due volevano proprio seguirla.

Avvicinandosi alla Taverna avvertì quella strana sensazione che le trapanava la testa che aveva provato anche al suo rientro, questa volta però non si sarebbe lasciata distrarre da Cristian.
Cercò di pulire la sua mente da pensieri di troppo e mondare il suo spirito cercando di capire cosa fosse quella sensazione...
...E le fu subito chiaro essere Yoki.
Avvertì i due di stare indietro ma per tutta risposta le dissero che non ci pensavano minimamente. 
Cristian estrasse il suo arco corto da caccia e incoccò una freccia, Bjorn estrasse il coltello.
Dua si avvicinò alla porta della Taverna e con decisione l'aprì; il silenzio e l'aria gioconda che si avvertiva dall'esterno cessò in fretta, in pochi attimi Dua individuò la sua preda.
Ora, con la sua spada, non aveva timori.




Citazione:Yoki: 0%
Stato Psicologico: Inizialmente tormentata da mal di testa e flash back, ora pare essersi ripresa. In pace con sé stessa avendo ritrovato la sua arma.
Stato Fisico: Regolare
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva)

[Immagine: tumblr_nwk6rtcmjP1uhzkrko1_1280.gif]
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RE: My Sweet Shadow [Quest Autogestita - Lachesi] - Lachesi - 29-08-2015 10:25 PM

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