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Ritorno a Casa [Autogestita - Nardo]
05-03-2018, 09:59 PM
Messaggio: #13
RE: Ritorno a Casa [Autogestita - Nardo]
[Immagine: yp10m.jpg]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

I giorni che seguirono furono molto impegnativi per Seayne. Mentre il cielo si manteneva fortunatamente sereno, la guerriera albina esplorò innanzitutto la miniera d’oro abbandonata, ritrovando ciò che sperava: due anfratti dei quali uno ampio come una grande stanza, abbastanza vicino all’ingresso, il quale una volta fungeva da magazzino, mentre l’altro si trovava più all’interno nella montagna, molto più ampio, ed era in realtà un nuovo scavo della miniera, iniziato da poco e interrotto bruscamente a causa dello sterminio dei minatori da parte degli yoma.
A quel punto, indossata la sua uniforme “di fatica”, ovvero quella rovinata nello scontro avvenuto a Scramen e che aveva conservato proprio per quello scopo, Seayne iniziò il compito che si era prefissa dal giorno nel quale aveva saputo che le guerriere come lei sarebbero state dislocate sul campo: dare sepoltura ai suoi concittadini! Per giorni la guerriera albina batté a tappeto ogni anfratto rudere, giardino, prato di Edoras, recuperando le ossa di coloro che furono i suoi abitanti, strappandoli alle erbe incolte e alle piante infestanti, per ricomporli nel secondo spazio della miniera che aveva deciso di trasformare in una cripta, mantenendo ove possibile la composizione delle famiglie, cercando di ricordare tutti i particolari che le permettessero di mettere vicini i resti dei congiunti.
Per ultimi, Seayne recuperò quel che restava dei suoi genitori, mentre in uno sfogo di rabbia, grazie alla forza del suo corpo ibrido, fece a pezzi le ossa degli yoma che avevano sterminato il villaggio, uccisi poi da altre guerriere, prima di gettarne i frammenti nello stesso burrone dove aveva lanciato i corpi dei demoni che avevano prese prigioniere Ragnhild e Freya.
Alla fine di una settimana di duro lavoro, quando fu sicura che non vi fossero più resti in giro, Seayne si raccolse in preghiera davanti all’ingresso della cripta che aveva ricavato all’interno della miniera e poi, alla fine, utilizzando “Gùrthang”, la sua tecnica, fece crollare parte della volta sopra l’ingresso della camera mortuaria, sigillandola e seppellendo i resti al suo interno. Ripresasi dallo sforzo e ricordando un’altra leggenda del Grande Nord, come quella che le aveva ispirato il nome della sua tecnica, usando il pomo acuminato della sua claymore, Seayne incise sopra l’ingresso della miniera le parole:

La via è chiusa. Fu fatta da coloro che sono Morti e i Morti la custodiscono. Fino a quando giungerà l’ora

Sperando che superstizione popolare, paura degli spiriti e la consapevolezza della presenza di una Claymore a Edoras, motivo per il quale aveva chiesto a Ragnhild di raccontare quanto era successo, fossero sufficienti dal dissuadere chiunque a tornare a cercare l’oro da quelle parti e a profanare la tomba dei suoi compaesani.
Soddisfatta della sua opera, Seayne iniziò a pensare a se stessa e a come sistemarsi: l’anfratto vicino all’ingresso della miniera, tiepida d’inverno e fresca in estate a causa del fenomeno dell’inversione termica, presentava in alto uno sfiatatoio il quale sembrava tirare come un camino ed era quindi perfetto per aspirare il fumo di un fuoco acceso sotto di esso, poi Seayne recuperò dalla locanda la struttura, pagliericcio, cuscino e coperte di un letto, portandoseli nel suo nuovo rifugio. Alcuni piccoli mobili e accessori, più un tappeto dove sedersi per meditare e pregare presi in giro per il villaggio, completarono l’allestimento del suo nuovo alloggio:

-Indubbiamente, meglio della mia celletta al Quartier Generale!-

Fu il commento compiaciuto della Numero 11 mentre, dopo essersi lavata e aver indossato l’uniforme nuova, si sedeva sul tappeto preparandosi a meditare: Seayne ebbe l’impressione che la vicinanza al luogo di sepoltura dei suoi cari e compaesani le donasse una pace e una tranquillità che, almeno in quel momento, ottenebravano anche la sofferenza per la separazione da Stephan. Mentre scivolava lentamente verso il suo consueto stato di enstasi, la guerriera albina ebbe la sensazione di udire la voce dei suoi morti che le sussurravano in coro:

Verranno tempi difficili e altre tragedie ma, per ora, noi siamo qui con te… Grazie Seayne!

Un ultimo pensiero si affacciò nella mente della Numero 11, prima che la stessa si quietasse del tutto:

-I miei compaesani, Saphelia, Alicia e il maestro Tahzay… insieme fanno… centootto persone!-

Poi, Seayne raggiunse lo stato di pace e la sensazione di beatitudine che sempre la meditazione le donava e lei rimase lì, immobile nella Posizione del Loto, con un’espressione serena sul viso, sottraendosi agli occhi del mondo tranne a quelli di chi, come i suoi superiori, sapeva dove guardare, mentre all’esterno iniziava a cadere la neve la quale, in breve tempo, ricoprì col suo candido manto il villaggio di Edoras, finalmente in pace.


Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 11/35
Stato Fisico: Ottimale.
Stato Psicologico: Commossa e soddisfatta per aver finalmente dato sepoltura alla sua gente.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).



QUEST CONCLUSA

I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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RE: Ritorno a Casa [Autogestita - Nardo] - Nardo - 05-03-2018 09:59 PM

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