Prigione di Ghiaccio [Majin - Clayfax]

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Narrato Pensato “Parlato” “Parlato da altri” «Ricordi»

Quell'improvvisa scossa e quello squarcio che si era appena aperto nel terreno furono una trappola perfetta. Camillah perse l'equilibro e volò dentro quell'apertura. Se non fosse stato per i suoi riflessi la sua vita si sarebbe spenta in quel fiume in piena di lava che scorreva sotto di lei. Era aggrappata ad un appiglio di fortuna, che forse, non avrebbe ancora retto a lungo. I suoi pensieri non si erano ancora delineanti ed ordinati nella sua mente. Si era salvata perché il suo corpo si era mosso da solo, quasi con volontà propria. Mentre era appesa la paura ed il panico crescevano sempre di più.
[INDENT]Non voglio morire...non posso morire!!!
[/INDENT]Era terrorizzata a quel solo pensiero. La sua missione, il suo dovere, tutto il resto era stato dimenticato completamente. Solo una cosa contava: la voglia di vivere!
Le ustioni, provocate dall'armatura divenuta ormai incandescente per via della vicinanza del magma, iniziarono a farsi sentire sul suo corpo. Doveva resistere al dolore, non poteva mollare. Non sapeva cosa fare e impulsivamente perse il controllo sul suo yoki.. questo iniziò a crescere a dismisura. Si rendeva conto di questa cosa, ma non riusciva a controllarlo. Sembra che il suo corpo non rispondesse più a lei. Il calore intenso iniziava a offuscarle la testa...Questioni di pochi attimi. Sentiva che il suo corpo iniziava a deformarsi, poteva avvertire le vene che le affioravano sulla sua pelle. In quel momento tutto era sparito intorno a lei. Era catapultata nell'oblio più profondo e scuro.
[INDENT]"... Aiutami! Tirati su! Muoviti!"
[/INDENT]L'immagine della sua migliore amica, Giada, prese forma.
[INDENT]Giada! ...
[/INDENT]Da quella rivelazione Camillah prese nuova grinta e determinazione
[INDENT]... Non voglio morire... Non posso morire... Non succederà qui!!!
[/INDENT]Lo yoki intanto continuava a crescere e questa volta Camillah non cercava più di porvi un freno... forse la sua forza demoniaca era l'unica speranza che le rimaneva per sopravvivere. Quando riprese coscienza era al limite e i suoi occhi bagnati dalle lacrime, ma qualcosa di inaspettato stava accadendo. Lune l'aveva afferrata e cercava di tirarla su e le gridava
[INDENT]"Non mollare, Camillah!"
[/INDENT]Gli occhi demoniaci fissi su i suoi e lo sforzo che si materializzava sul suo volto erano tali da comunicare una determinazione tale per salvarla. Per tirarla fuori di lì. In quel momento Camillah scoprì che non era più sola, aveva un'amica. Un'amica su cui poter contare e che non l'avrebbe lasciata lì a morire. La voglia di vivere era tale ma questa volta la testa di Camillah aveva ripreso a funzionare e per il rotto della cuffia riuscì a frenare la crescita irresistibile dello yoki. Ora non rimaneva che far qualcosa per tirarsi su. Sfruttando la presa sicura della mano di Lune, con l'altra mano cercava di appigliarsi a qualcosa e stessa cosa cercava di fare con le gambe. La forza d'animo ora non le mancava, ma doveva resistere al dolore delle ustioni.
[INDENT]...Ce la posso fare!
[/INDENT]

Citazione:[SIZE=2]Yoki Utilizzato: 0%~60%[/SIZE]
[SIZE=2]Stato Fisico: Ustioni doloranti sulle gambe, braccia e vita [Medie].
Stato Psicologico: Spaventata.
Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki.
[/SIZE]