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La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
28-09-2012, 04:15 PM
Messaggio: #44
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
Avevo ragione. E' LUI! Olivia lo aveva sospettato fin dall'inizio, ma ora finalmente ne ebbe la certezza: la sua teoria era corretta, l'informatore era lo Yoma. Non poteva sussistere il minimo dubbio al riguardo. Malgrado la sua capacità di percepire le auree demoniache fosse molto poco sviluppata, nell'istante in cui aveva provato ad indirizzarla verso l'uomo seduto a capotavola non aveva potuto fare a meno di avvertire lo Yoki che proveniva dal suo corpo. Alla fine ti ho beccato... Pensò la ragazza, con soddisfazione.

Tuttavia, la novizia non potè godersi a lungo la soddisfazione di aver trovato la conferma dei suoi sospetti, poichè proprio allora accadde qualcosa di totalmente inaspettato: in risposta alla domanda di un giudice, il demone prese la parola, e rivolgendosi ai magistrati lì presenti affermò di aver scoperto che "lo Yoma" che era stato incarcerato aveva un complice, e che quel complice altri non era che lei, Olivia! Lo Yoma accusò lei, una guerriera, di essere un demone sotto mentite spoglie, giunto lì con il solo scopo di liberare il suo compare!

COSA??!! La mossa dello Yoma colse Olivia totalmente di sorpresa (l'espressione sconcertata che le si stampò immediatamente sul volto ne era una prova lampante). Non si sarebbe mai aspettata un'accusa del genere. La ragazza sapeva di avere a che fare con un avversario intelligente (il fatto che si fosse preso la briga di organizzare tutta quella messinscena per ingannare i magistrati e far arrestare qualcun'altro al posto suo lo dimostrava) e per questo confidava nel fatto che il demone avrebbe continuato a recitare la parte del cittadino modello anche dopo averla vista comparire a sorpresa alla cena (dal momento che rivelare la sua vera natura e aggredirla davanti a tutti sarebbe stata una mossa piuttosto stupida da parte sua), e lei dal canto suo aveva avuto tutta l'intenzione di lasciarglielo fare. Se Olivia era andata a quella cena infatti era solo per poter incontrare di persona l'informatore così da avere la conferma che si trattasse veramente dello Yoma, tuttavia non aveva in programma di affrontare la bestia in quella occasione. Piuttosto, il suo proposito era stato quello di cercare di convincerlo di essere caduta nel suo tranello come tutti gli altri, per poi potergli tendere con calma una trappola da far scattare quando fosse arrivata l'ora dell'esecuzione del prigioniero. La ragazza si aspettava dunque che quella sera lo Yoma avrebbe mantenuto un basso profilo, per cercare di non dare troppo nell'occhio ed evitare così di mettere a rischio la sua copertura. Ma che il demone invece decidesse di giocare d'anticipo e addirittuta accusasse proprio lei di essere uno Yoma, questo no, non lo aveva previsto.

Dannazione... l'ho sottovalutato... si disse Olivia, mentre la stanza si riempiva di guardie e gli occhi di tutti i presenti si erano puntati su di lei. Dunque, è così che vuoi giocare questa partita, eh? E va bene allora, giochiamo! pensò, recuperando la sua compostezza. "Sono scioccata..." disse Olivia, rivolgendosi allo Yoma (ma anche a tutti i presenti) in tono calmo "...ero così contenta di essere stata invitata quì, stasera, dal quì presente Goffredo, perchè avevo sentito dire che l'eroe della città sarebbe stato presente a questa cena, ed io desideravo tanto incontrarlo perchè ero curiosa di scoprire che tipo di persona egli fosse... ma adesso, sentendomi rivolgere un'accusa tanto ingiusta proprio da quella stessa persona, il mio cuore si riempie di tristezza e non so proprio che cosa pensare..." la novizia fece una pausa drammatica, nella quale le sfuggì un sospiro malinconico, poi continuò "... Perchè state dicendo queste cose? Perchè, tra tutte le persone, accusate proprio me di essere uno Yoma? Io sono arrivata in questa città solamente questa mattina. Non sapevo neppure cosa stesse succedendo quì, finchè i Cinque non mi hanno messa al corrente. Non ho parlato con nessuno da quando sono quì, eccetto che con la guardia, Roger, e con una donna delle pulizie con la quale ho avuto una breve chiacchierata nell'atrio questo pomeriggio. Per il resto del tempo, sono sempre rimasta nella stanza che mi è stata assegnata. Io e voi non ci siamo mai neppure incontrati prima di questo momento, quindi come potete affermare di aver scoperto un presunto segreto che mi riguarderebbe?" Olivia fece un'altra brevissima pausa, poi proseguì "E comunque, se io fossi uno Yoma venuto a liberare un suo compare, perchè mi sarei dovuta prendere il disturbo di indossare un'abito da sera e farmi persino acconciare i capelli solo per venire quì, stasera, sotto gli occhi di tutti? Non sarebbe stato forse meglio restarmene buona e defilata per non destare l'attenzione su di me, in attesa che arrivasse l'ora dell'esecuzione del prigioniero per poi mettere in atto il mio diabolico piano di fuga?" un'ultima pausa, e poi concluse dicendo "Voi mi offendete, signore. Le vostre accuse sono del tutto infondate ed ingiuste, e a questo punto credo proprio sia mio diritto chiedervi su quali basi le state muovendo". A quel punto, Olivia tacque, in attesa di sentire la replica dello Yoma. Non posso accusare l'eroe della città di essere uno Yoma subito dopo aver ricevuto da lui la stessa identica accusa, altrimenti sembrerò una colpevole che tenta di discolparsi... pensò la ragazza ...del resto i magistrati si fidano di lui e non di me. Qundi devo cercare di farlo parlare, per trovare un modo di coglierlo in fallo e ritorcere le accuse contro di lui...


Citazione:Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Calma e concentrata. L'accusa a suo carico formulata dallo Yoma l'ha colta di sorpresa, ed ora sta ingaggiando un duello verbale con il demone.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva).

Join us, brothers and sisters. Join us in the shadows were we stand vigilant. Join us as we carry the duty that cannot be forsworn. And should you perish, know that your sacrifice will not be forgotten, and that one day we shall join you.
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