Mi ha seguito fino a casa [DarkGreen-Nemas]

[DarkGreen]

Parlato | Pensato | Parlato da altri

Semiramide sentì la sua spada entrare dentro le carni dello yoma. L’aveva preso in pieno. L’espressione della guerriera passò da uno stato di perfetta concentrazione e rancore, ad uno di sorpresa. Ma ne era soddisfatta, la missione era terminata… o forse..
Il corpo, mentre cadde a terra, rilasciò una dose abbondante di sangue, non completamente viola. Un color rosso si mesceva insieme a quello del sangue impuro del mostro. “Come rosso?!” si chiedeva, fino a che si rese conto della situazione.
“Ghaaaaaa!!!”
La lama, oltre a spezzare in due Tom, aveva trapassato, in parte, le cosce di Cerezya. Semiramide si sentì perplessa.
“CEREZYA!”. Si precipitò da lei, ora gettatasi in ginocchio per il dolore, scaraventando da parte la propria Claymore.
“Stupida inconsciente!!! Guarda come mi hai ridottooo!!” le gridava contro, fissandola con profonda avversione.
“Senti, mi dispiace, ma non potevo fare altro! Forse preferivi morire pateticamente, uccisa dallo yoma?!” le rispose contro.
Si sentiva sia maledettamente in colpa, nonostante fosse dalla parte del giusto (almeno secondo lei). “Ma è possibile che qualsiasi cosa io faccia, anche se giusta, debba rimpiangerla?” pensava irritata, stringendo i pugni e mordendosi le labbra.
Sin da piccola, tutto dipendeva da lei. Non poteva permettersi di fare errori e se ne commetteva uno, poteva risultare gravoso per ella, ma soprattutto per gli altri. Soffriva per questo, che aumentava di volta in volta la sua insicurezza.
E adesso, anche questo era dipeso da lei. Una cosa del genere le fece rivenire in mente i tristi rancori del passato.
Ad ogni sua mancanza, doveva esserci un rimedio, per forza. Era una regola, anche se in questo caso, non poteva di certo essere applicata.
Cerezya si alzò da terra, facendosi forza sulla spada, tentando probabilmente di rigenerarsi la ferita. Le sputò in faccia la minaccia di fare i conti con lei, dopo.
Anche lei si issò da terra, mettendosi accanto alla "vittima", prendendole un braccio e girandoselo intorno al collo, come per sostenerla. Un gesto stupido, a parer suo, ma che almeno dava segno di solidarietà, ma anche di pentimento. Sopprimeva la sua voglia di prendersi a pugni.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Buono
Stato psicologico: Rimorsa dall'aver trafitto anche Cerezya, oltre che allo yoma
Abilità utilizzate: Percezione yoki (passiva)