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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
27-09-2013, 08:28 PM
Messaggio: #86
Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
Narrato/pensato
Parlato

Hayez alza le sopracciglia, e la gente ride. Io no. Sono in tensione, dannazione. In tensione. Nessun combattimento mi ha mai resa tanto ansiosa. A combattere mi diverto, mi arrabbio forse, ma non divento ansiosa. Ma adesso non sto combattendo. Lo fisso con decisione, cercando di capire se ha indovinato. Se ha indovinato il MIO indovinello. Poi sorride. E per un attimo, ho l'impressione che la vecchia ferita al petto, quella del mio primo Yoma... o forse la tetta strappata da quell'altro... facciano male. Mi sento perduta. Sono sicura che indovinerà. No, non può indovinare. E' impossibile. Nessuno conosce il MIO indovinello. DEVE sbagliare. Parla. Un sacco di cose idiote, lo ignoro. A me interessa una cosa sola: la fottutissima risposta. E la dà. E dà quella che mi aspettavo, quella che volevo, quella SBAGLIATA.
A questo punto, è il mio turno di sorridere. Un sorriso pieno di sfida, gioia e orgoglio. Un sorriso col quale posso dirgli in faccia, in modo che sentano tutti:
No, invece. E' il rastrello.
Con una voce che non sembra neanche la mia tanto è cambiata dal trionfo. Come mi è venuto in mente? Be', io aravo campi. E le foglie cadono, nei campi, nelle foreste, dappertutto. C'avevamo un solo attrezzo, noi, nei campi. Nel mio campo, almeno. Il fottuto rastrello. E guardando il mio braccio, ci somiglia proprio. E così, se io spazzo via tutti gli Yoma, quello spazza via tutte le foglie. O almeno, dovrebbe. In realtà il mio, di rastrello, era rotto, con due dita in meno, tutto pieno di macchie rosse e quasi spezzato. Ma più o meno serviva. Più o meno. Ad ararci il campo invece no, facevo prima a scavare. Comunque, mi ha veramente salvato il culo, stavolta, anzi, ha fatto molto di più. Se torno al Nord, a casa mia... uhm. No, be', lasciamo perdere. Quella specie di tenda di legno è andata a fuoco, probabile che anche il rastrello sia bruciato. Magari me ne faccio uno. O magari spazzo con la spada. Ora combatto, mica coltivo. Ma comunque... giusto. Hayez... ha sbagliato. E io, IO ho vinto. Certo, metà del gioco l'ha vinto Olivia. Ma IO ho vinto tutto con questa domanda. Col cazzo che mi dice ancora che sono stupida, adesso. Se lo fa, le arriva un pugno. E anche il bastardo lì, che ci godeva tanto a rompere con 'sta cosa delle carte. Vedo il suo sorriso sparire e non posso che allargare il mio. Scoppiare a ridere è una tentazione, ma mi trattengo. Forse sto imparando il... come si chiama? Marameo? Uhm, no... be', qualunque sia il suo nome. Hayez sorride di nuovo e finalmente si dichiara sconfitto. GODO. E sì, non c'è altro da dire. Provo una soddisfazione a dir poco grande quanto me. Che non è piccola. Quasi come se avessi battuto Serena, quella volta, a braccio di ferro. Quasi. Perché sono sicura che la prossima volta le darò una lezione, e proverò ancora più soddisfazione. Ma per ora, credo che questo sia il massimo. Veramente una bella cosa. Combattere è più divertente, ma devo dire che questa è stata davvero una sfida. E sento di averla vinta, anzi, stravinta. Magari ho pure imparato qualcosa. Magari no. Ma ho battuto Hayez al SUO gioco - anche se era del Signor Baffo, il gioco - e la cosa non può che farmi piacere. Mentre tutti se ne vanno, su suo consiglio tra l'altro, il bastardo si avvicina e addirittura mi fa i complimenti! Questo è veramente troppo: scoppio a ridere della grossa, allungandogli una mano sulla spalla. Lui la scansa, ma non importa.
Lo stesso vale per me!
Non so come mi sia uscita, una cosa simile. Ma francamente non mi interessa. Sto ridendo troppo perché me ne freghi qualcosa. Però è vero: tutto sommato, Hayez non mi dispiace, per quanto sia un bastardo. Ammetto che mi ha messo alla prova, e vincere non mi ha mai dato tanta soddisfazione. E' stata una tortura per tutto il tempo, ma forse ne valeva davvero la pena. Pure Olivia sorride e mi si avvicina, facendomi i complimenti. Cerco di calmarmi, smettere di ridere, e ascoltarla. Un sorriso bello grande mi rimane comunque sulla faccia, non posso farci niente. Riesco a sentire l'ultima parte della frase di Olivia, quella sull'andare a prendere il fottuto Yoma.
Sì, certo. Il fottuto Yoma.
Borbotto, e il mio sorriso diventa un ghigno di attesa. Sembra che avrò una soddisfazione dietro l'altra. La mia giornata mi pare illuminarsi, devo dire. Mi giro verso il Signor Baffo, schiarendomi la voce.
Il premio, uh, Conte.
Anche se ho vinto, mi tocca ancora parlare come una dannata nobile. Voglio la mia spada, anzi no, mi basta lo Yoma. Voglio spaccargli la faccia. E magari dopo la smetteranno di chiamarmi "Capitano" o quel che è.
Quella f... ehm. La porta. La voglio aperta.
Poi ci ripenso, magari non ha capito.
Quella delle... stanze. Vostre.
Ricordo il vecchietto lì, credo ci stia pure lui nelle stanze.
Quella di cui abbiamo... discusso, prima.
Dovrebbe bastare. Sennò posso sempre indicargliela. E se non me la apre... credo che userò la sua TESTA per aprirla. Mi sembra un'ottima idea. Sì.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Occhi verdi e leggero intontimento derivati dalla pillola.
Stato psicologico: dapprima tesa come una corda di violino, in ansia per la risposta di Hayez. Poi mano a mano più soddisfatta e gaudente, fino a non poter trattenere le risa. Ha ottenuto ciò che voleva e la cosa l'ha riempita di orgoglio personale e soddisfazione. Sente di aver superato una sfida piuttosto ardua e se ne compiace, pur riconoscendo che è stato in buona parte merito di Olivia. La sfida finale l'ha in ogni caso vinta lei, e tanto le basta. Per alcuni momenti si abbandona perfino alle reminiscenze, ma le abbandona poco dopo. Il pensiero del premio e del combattimento la fa tornare a uno stato più "normale" (per quanto Andrea sia normale) e di aspettativa dello scontro. Non vede l'ora.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva, inficiata dal farmaco).

[Immagine: 2j0cw1s.jpg]


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