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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
19-05-2013, 09:34 PM
Messaggio: #72
Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
Narrato/pensato
Parlato

Bene, nessuno è stato tanto idiota da provare a fermarmi. Forse stavolta ho recitato bene. Bo, comunque mi ritrovo in un giardino... bene, se volevo dell'aria l'ho trovata. Inspiro profondamente, stiracchio il braccio e afferro l'elsa della spada... ah, no, cacchio, non c'è. Non importa. Mi sento già meglio, l'aria là dentro era una cosa schifosa. Sto ancora sbollendo che il bastardo comincia a parlarmi. Aspetta... quand'è che è venuto qua? Non importa.
"Sempre"? Che sei stato qua altre volte?
Questo tizio mi da veramente ai nervi. Che diamine di gioco sta facendo? Ogni volta che lo guardo so che sta pensando qualcosa che non capirò mai, e che probabilmente mi darà fastidio. Argh, che rabbia. No, devo calmarmi. Giro la testa dall'altra parte e tiro un lungo respiro. Meglio non guardarlo.
Uhm?
Miseria! Non me ne ero accorta. Afferro la pillola senza guardarlo - almeno, cercando di non farlo - e me la infilo in gola. Fa veramente schifo, ma non è il momento di venire scoperte. Se ci beccano ora chissà che casino ne viene fuori. La cosa positiva è che non sembra dare fastidio ai miei muscoli, 'sta roba.
Tch. Lo sai: c'eri pure te. Maledetto coso, se non faceva gli scherzi la battevo, Serena.
Ma che, è scemo? Io sto tentando di controllarmi e lui mi punzecchia? Potrei sfasciargli la testa... ma meglio lasciar perdere, per ora.
Bravo, hai vinto un pugno.
Borbotto quando lo sento dire che ha capito. Non ci voleva 'sto gran genio. Un pugno glielo allungo sul serio, ma mi fermo prima di colpirlo. Un tocco appena non dovrebbe dare problemi, no? Comunque se lo merita. Poi parte a spiegarmi tutta una gran stronzata sui nomi.
Non capisco che cosa fa un nome o un altro. Non è che se io mi chiamo Andrea o Hayez cambia, son sempre io. Solo che mi devi chiamare in un modo diverso.
Veramente non capisco. Però parlare mi sta calmando un poco... bene, ci voleva. Basta che non ritiri fuori Serena, sennò stavolta lo colpisco davvero.
Vabbe'. Alla fine io non devo capire, neh?
Lo so. Non sono tipo da usare la testa, mai stata. Sono una tutta muscoli che non capisce niente di niente. Almeno capisco che a far 'ste cose non son capace. Datemi uno Yoma, un umano, un... un... non lo so, un'altra guerriera! Chiunque, datemi uno qualsiasi e lo spezzo. Quello lo so fare. Ma io di soldi non ne ho mai avuti, e lezioni neanche. 'Sta gente qua ne ha fin troppi. Colpa tua, Hayez, se mandi una come me a fare una recita in un posto come questo. Non negarlo.
Però almeno potevi prendere un'altra. Perché io?
Ora voglio saperlo. Ce ne sono di ragazze "nobelle" o come si chiamano fra di noi o no? Insomma, che cazzo era quella... Aphroqualcosa? Mica era una come me, no? O Olivia. Manda loro, cretino. Prima di rispondermi ecco che mi spiega perché cavolo dovevo starmene zitta. La cosa onestamente mi fa incazzare: se non posso fare le cose per bene, se non sto vincendo io, lascio che vinca chi sta facendo tutto. Manco questo posso fare. Allora va bene, farò come devo. Ma poi non sta a dirmi su se sfascio tutto. A proposito, devo ancora pensare a un indovinello. Poi, incredibile, eccolo che parte a spiegare: sono la copia di una di queste tizie - puttane? - che girano e quindi non aveva scelta. Che, crede che me la beva? Seriamente c'è una uguale a me, così grossa e pure senza un braccio?
Che mi prendi per il culo?
Ma in fondo, non lo fa per soldi? A noi non danno mai un cazzo, a me va bene, ma so che li pagano per 'ste robe. Non è che sarebbe furbo a mandare tutto a puttane per rompere i coglioni a me.
Uhm. Be', presentamela 'sta Toilette un giorno. Sarà divertente.
Insomma, alla fine mi tocca ricominciare tutto come prima? Fantastico. Ci si mette pure Olivia a farmi la ramanzina adesso. Ma non la ascolto nemmeno: mi farebbe solo venire i nervi. Ho già capito che non abbiamo tante scelte. Mi tocca proprio. Passo il tempo a prendere respiri profondi, a occhi chiusi, tentando di calmarmi. Be', qualcosa ottengo: almeno non sento Olivia blaterare. Solo l'ultima frase non mi sfugge, perché ho avuto la cattiva idea di pensare di essere calma appena prima che finisse.
Olivia. Forse non siamo "amiche" e forse mi prendi per una cretina. Magari lo sono anche, per gente come voi.
Includo anche Hayez e Brera nel "voi" con gli occhi che dovrebbero essere tornati normali. Spero.
Ma arrivo a capire che se tu non sei capace a combattere io non sono capace a 'sta roba. Non hai sentito un cazzo di quello che ho detto prima? Tu stai vincendo, non io. La cosa mi da sui nervi, sì, ma non posso farci niente. Quindi stai zitta e continua a dirmi quello che devi. Mi farò venire in mente qualcosa, ma falla finita di rompere, perché sennò ti chiederò io se vuoi combattere gli Yoma tutta da sola.
E con questo, penso di aver finito. Se non sono stata abbastanza chiara, vorrà dire che gli Yoma mi arriveranno con qualche graffio... se sono sfigati. Scrocchio il collo e mi avvio verso la stanza.
Finiamo 'sto gioco in fretta e andiamo a pestare qualche Yoma.
Direi che sono tornata di buon umore.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Occhi verdi e leggero intontimento derivati dalla pillola; inizialmente gli occhi erano argentati, ma l'assunzione della nuova pillola dovrebbe aver sistemato il problema.
Stato psicologico: Inizialmente piuttosto irritata e esasperata, raggiunge il picco quando Hayez la stuzzica ma poi pian piano riesce a controllarsi e riacquistare la calma. Non capisce moltissimo che stia succedendo ma ha capito le cose fondamentali ed è decisa a concludere al più presto il gioco e a trovare lo Yoma.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva, inficiata dal farmaco).

[Immagine: 2j0cw1s.jpg]


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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric] - Hotenshi - 19-05-2013 09:34 PM

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