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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
23-04-2013, 08:37 PM
Messaggio: #59
Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
Narrato/pensato
Parlato

Bene, Olivia sembra aver detto quello che doveva dire e ora mi segue senza fare storie. Ottimo, di perdere tempo proprio non avevo voglia. Ci mettiamo pure poco a trovare la stanza: cazzo, dire "stanza" non è giusto, questa è tutta una fottuta casa nella casa! Cioè, va bene, da fuori sembrava grande, ma non COSI' grande! Cosa positiva: è come combattere in campo aperto, se non c'è qualche imbecille che si mette in mezzo. Con stanze grandi almeno venti volte la mia casa non avrò il minimo problema a muovermi. Questo è buono. Allora, questo posto è pieno di tavoli con strane robe sopra, tutte incasinate e tutte diverse. Sembra che abbiano un loro ordine, ma io non lo capisco. Non importa, son tutti vuoti meno che uno, e lì sta il Signor Baffo con il suo vecchietto al fianco. Direi che bisogna andare lì, c'è pure una sedia libera... sediamoci. E Olivia può restarsene in piedi, la... come si dice... madamigella - no? - qui sono io, o sbaglio? Bene, e allora mi siedo sulla sedia libera. Sembra che ci siamo tutti, e infatti ecco che il Signor Baffo riparte con le sue parole che non capisco. Almeno, guardandomi intorno, posso vedere con piacere che c'è poca gente. Bene, due volte bene: primo, se qualcuno di loro è lo Yoma, è più facile beccarlo, anche se credo che sia nella stanza chiusa quel bastardo. Secondo, meno gente c'è meno problemi ho io a fare a pezzi tutto se serve. Ma allora... vediamo cosa cazzo sarebbe 'sto "gioco delle carte". Il Signor Baffo intanto dice il mio nome, e io sorrido inebetita abbassando un attimo la testa, più che altro per vedere se sul tavolo c'è qualcosa. Ma niente. Che diamine, le famose "carte" non saranno tavoli? Sarebbe divertente... ma non ho tempo di perdermi a immaginare un gioco coi tavoli: continuano le presentazioni, quello sono. Allora, bastano i nomi, spero. Il Signor Baffo li indica, quindi non devo tirare a indovinare chi è chi. Bene. Vediamo, un altro coi baffi è Louis. Louis. Ci sono. Poi c'è una puttana. Una donna. Una... insomma, una. Henri... Hen... sua cugina. Basta. Quella bionda. Poi uno pelato con la barba, è... bo, suo zio. Del Signor Baffo. Sì, il papà della cugina. Sto già facendo casino. Lo zio pelato. Poi un'altra... be', è troppo grossa e brutta per essere una troia. Comunque uh... Jeanne, credo di farcela. Louis il Baffo, sua-cugina, zio Pelato, Jeanne la... la... cicciona, ecco. Poi uno coi capelli neri, un po' vecchio, Claude. Non è difficile, posso farcela. Un'altra bagascia, Amalìe credo. Sì, Amalìe. Ripassiamo: Louis, la cugina, zio Pelato, Jeanne, Claude, Amalìe. Ci sono. E' andato veloce, ma tutto sommato con i nomi non me la cavo malaccio. Il suo manco si è degnato di ripeterlo, come se dovessi ricordarmelo dopo che l'ho sentito una cazzo di volta sola. Idiota. Ma un attimo... ce n'è un altro. Uno senza barba, con i vestiti neri, i capelli neri, tutto fottutamente nero, troppo nero. E poi, il nome. Hayez. Mi sono girata verso tutti uno alla volta, squadrandoli in fretta e cercando anche di capire con quel poco che ho di Percezione se sono dei bastardi - degli Yoma - loro o i tizi che gli stanno dietro, che figurarsi se quell'ebete del Signor Baffo li presenta. Vabbe', dicevo: nero, nero e ancora nero e... Hayez? Lo guardo meglio, anche perché non ha nessuno a fare il palo dietro: cazzo, è lui! Che ci fa lì Hayez? Come l'ha chiamato il Signor Baffo? Ma chi se ne frega? COSA CAZZO CI FA LI' HAYEZ? Cosa ha in mente quel figlio di... ecco che ne arriva un altro, in nero pure questo: sarà Brera, non sto nemmeno a guardarlo in faccia. Dice che ci vogliono aiutare... bo, può funzionare, ma COME? Neanche il tempo di chiederlo che va dietro ad Hayez. Brera, appunto. Bene, due nomi che posso ricordarmi senza troppe difficoltà... mi basta ricordarmi di non chiamarlo "bastardo". Ora... avvisare Olivia? Non c'è tempo, devo fare attenzione a che dice il Signor Baffo. Capirà da sola, anzi, probabilmente ha capito già tutto. Mica stupida, lei. Spero. Allora, vediamo. Siamo in dieci... dieci? Io, il Signor Baffo, Louis, sua cugina... meglio mettere sua cugina prima, faccio confusione. Io, il Signor Baffo, sua cugina, zio Pelato, Louis, Jeanne, Claude, Amalìe... e, porca miseria, Hayez. Uno, due, tre... cinque... nove. Nove? Uno... quattro... sette... nove. Che imbecille. Anche io ne conto nove qua, se non c'è qualche bastardo che si nasconde dietro il muro siamo in nove. Vabbe', non importa. Cos'è che dobbiamo fare? Abbiamo una di 'ste "carte" a testa e dobbiamo... dobbiamo? Mi sono persa la parola. Credo prenderle tutte, avrebbe senso. E insomma... dobbiamo fare degli... indovinelli? INDOVINELLI? Ma vuole farmi incazzare? E' completamente rimbecillito! Che cazzo di gioco è? Va bene, va bene, devo stare CALMA. Prendo un profondo respiro e intanto mi arriva quella che deve essere una carta. Un maledetto pezzo di carta, proprio, con un disegnetto. Due... uh... cosa sono? Non importa, due specie di cerchietti. Mentre ancora tento di non mettermi a urlare contro la bastardaggine pura del Signor Baffo, questo dice che chi vince gli può chiedere quello che gli pare. Lo sapevo. Sennò mica partecipavo, ebete. Poi... poi in qualche modo decide che comincio io. Ma che... fortuna, eh? Dannazione, non ho la minima idea di che fare.
A questo punto, quando sto per rovesciare il tavolo e prendere qualcuno per il collo, arriva Olivia. Non lo sa, ma ha salvato da una brutta fine il Signor Baffo, sua cugina, zio Pelato, Louis, Jeanne, Claude, Amalìe e pure quel bastardo di Hayez. Mi rispiega che dobbiamo prendere tutte le carte - mi sento intelligente, l'avevo capito - e poi tenta di spiegarmi cos'è un indovinello. Ehi, calma. Sarò stupida, ma non fino a 'sto punto!
Carina, lo so cos'è un indovinello.
Grugnisco in risposta, ma non la fermo. E allora mi rispiega tutto, ma stavolta sembra che abbia capito più o meno tutto: il Signor Baffo ha usato parole decenti, non troppe cose incasinate. Ho imparato perfino quasi tutti i nomi.
Va bene, ho capito. Però non sono capace a far 'ste robe.
Ovviamente, penso l'avesse già capito. A questo punto scopre che tocca a noi e allora mi dice che devo ripetere tutto quello che dice.
Ci sto, ma piano con gli ordini, non sono mica io la schiava qua. Finché mi aiuti però vabbe'.
Dopo la serie di mormorii finalmente si decide a dirmi cosa devo dire e io mi guardo intorno... vediamo, a chi cacchio chiedo? Lasciamo perdere Hayez, troppo bastardo. Il Signor Baffo anche, non mi piace. Uhm... prendiamo a casaccio. Diciamo... lo zio Pelato, dai. Gli punto un dito contro e facci direttamente l'indovinello: se c'erano regole per chiedere, me le sono perse.
"Ho due teste, ma un solo corpo. Più sto ferma, e più veloce corro. Chi sono?"
Dovrei aver fatto giusto. Se stiamo su 'ste parole facili posso dire qualsiasi cosa. Solo... non ho la minima idea di cosa voglia dire. Cioè, non sono mai stata brava con 'ste cose. Chi sarà mai 'sto tizio con due teste? Mah.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Occhi verdi e leggero intontimento derivati dalla pillola.
Stato psicologico: Variabile. All'inizio soddisfatta di aver trovato un accordo con Olivia, poi sempre più concentrata nel seguire il discorso, e ancora stupita dall'arrivo inaspettato di Hayez nel bel mezzo del gioco. Per un attimo divertita persino dall'errore del Conte, poi però si fa sempre più arrabbiata e nervosa man mano che capisce in cosa consiste il gioco. Olivia salva la situazione, pur scatenando una reazione stizzita per l'ordine effettivamente dato ad Andrea, e lei si calma, tentando di rispettare le regole e di stare al gioco... per ora.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (attiva a turno su tutti i giocatori e relativi servi, esclusi il Conte e Hayez che non ne hanno bisogno; inficiata dal farmaco e perciò meno efficace).

[Immagine: 2j0cw1s.jpg]


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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric] - Hotenshi - 23-04-2013 08:37 PM

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