Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]

[Narratore]

Compreso di non potersi addentrare nel bosco senza una valida guida, Alicia e Saphelia assecondarono la proposta di Seayne di recarsi presso la casa incendiata di Whitby per cercare il tanto sospirato indizio richiesto da Wit.
Con Alicia che ancora non aveva ricevuto il suo resoconto riguardo i discorsi dell'ebbro villico, le tre Guerriere ebbero modo di parlare con padre Gerold in chiesa; il sacerdote, ascoltata la loro richiesta, rispose affermativamente.

«La casa... Sì, so dov'è: un misero cumulo di pietra, legno e cenere ai margini del villaggio. Vi accompagno io: alla chiesa ci baderà il sacrestano.»

Saphelia, Alicia e Seayne seguirono dunque il prete per le vie tristemente semivuote del villaggio, i radi passanti che rubavano loro occhiate impaurite.
Alla fine, dopo un pò di tempo, giunsero alla casa... o meglio, a quel che ne rimaneva: dalla pianta, pareva essere stata un'abitazione semplice, un'ampia cucina che faceva stanza unica col soggiorno, e due camere da letto, una più piccola e una matrimoniale, quaranta metri quadrati in tutto; di essa, rimaneva solo il basamento in pietra e qualche mattone, mentre il resto era coperto dalle tegole del tetto cadute nell'incendio, da legno carbonizzato e da mattoni crollati, più mezzo caminetto di mattoni rimasto miracolosamente in piedi.
L'odore di bruciato era ancora forte, e a prima vista non c'era alcun mobile né altri oggetti: la divisione degli ambienti era però intuibile per chiunque avesse familiarità con le abitazioni della popolazione minuta, ridotte all'essenziale.
No, non c'era alcun oggetto in vista... e nemmeno Yoki, o almeno la loro Percezione spontanea non avvertiva nulla.


Turnazione invariata

scusate il movimento, ma non volevo farvi fare un turno a vuoto