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[Aurelio]

American Sniper

American Sniper è un film appena uscito nelle sale e diretto da Clint Eastwood, basato sull'omonima autobiografia di Chris Kyle, spietato cecchino americano dei Navy SEALs con all'attivo più di 255 morti.

Pur amando Clint Eastwood sia come attore, sia come regista (Million Dollar Baby,  Lettere da Iwo Jima, Gran Torino...) questo suo ultimo film mi ha lasciato molto nel limbo.

Dal punto di vista della regia, America Sniper scorre bene: alterna scene di vita quotidiana di Chris (arruolamento, matrimonio, congedi, ritorno a casa) a altre in cui il protagonnista è in missione in Iraq con il compito di proteggere i suoi commilitoni Marines.

Le azioni in guerra sono molto realistiche e raccontano uno spaccato inquietante di un conflitto lontano dall'Italia ma che comunque ci ha convolto nell'ultimo decennio.

Chris Kyle è interpretato maniacalmente dal bravissimo Bradley Cooper, vi ricorderete di lui per film come The Hangover, e il mitico Limitless (che vi invito a guardare, è ormai un film cult!)


Per i contenuti del film ho invece diversi distinguo. Il protagonista ci viene presentato come un super-cecchino dall'abilità sopraffina che, nonostante gli orrori della guerra, mantiene una mente fredda e una certa "imparzialità" nell'uccidere l'infido nemico finanche bambino.

La solita paternale del soldato americano "Giusto" (questa volta non Buono ma Giusto) che attacca per difendere il proprio paese.
Per alzare i contenuti morali e dare enfasi all'eroe, il regista ha inserito diversi momenti di debolezza nella mente di Chris, ma che non risquotono l'effetto voluto! Anzi mi sono sembrati contraddittori! Tipo: ti ammazzo con freddezza per difendere i miei compagni, ma se sbaglio?, ma anche no... (per farvela breve eh)

Inoltre vi posto anche un interessante articolo su "La Stampa" tratto da "The Guardian":

Citazione:Il giornale “The Guardian” va controcorrente negli elogi al film di Clint Eastwood “American Sniper”. In un articolo di Lindy West, si ricorda che il Navy Seal Chris Kyle, sulle imprese del quale si basa il film, non era affatto un eroe, ma un fanatico killer che nelle sue memorie ha descritto l’uccidere altre persone “un divertimento”, qualcosa che “amava fare”. Non aveva dubbi sul fatto che chiunque lui uccidesse era “un ragazzo cattivo”; odiava “quei dannati selvaggi” e dopo l’uragano Katrina si dice si fosse offerto per andare a uccidere i saccheggiatori quando uscivano dai negozi.  

Voto: 7 (132 minuti di film valgono il biglietto)