Alba di Sangue [Nemas]

[Narratore]

Un attimo passò, e Rebecca poté sentire voci dall'interno: una conversazione breve e concitata, che si concluse con l'apertura della porta da parte di una signora di mezz'età con gli occhi semichiusi a fessura e l'aria sospettosa.
La guardia cittadina non ha fatto nulla. Nulla!
Si lamentò in tono duro.
Non hai tutti i torti. Strega o non Strega, potresti fare quel che loro non hanno saputo fare. Entra.
Con un gesto veloce, la donna invitò la guerriera all'interno di una casa non grande ma ben tenuta, con un salottino dove potersi sedere su dei seggi di legno. Un uomo aspettava su uno di essi con volto preoccupato.
Possiamo davvero fidarci di una Claymore? E se volesse ammazzarci?
Allora riposeremo con Clara.
La signora gli rispose con un sibilo, evidentemente alterata. Poi si rivolse a Rebecca.
Non abbiamo molto da dirti. Ci sono entrati in casa, hanno ucciso nostra figlia. Yoma? Io non lo credo. Bastardi e stupratori, il genere di feccia che ha invaso la nostra bella periferia, ecco cosa penso. E il sindaco non fa nulla al riguardo. Codardo e senza cuore.