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I'm not a slave [Victoria - Quest Veloce]
28-08-2018, 04:17 PM
Messaggio: #3
RE: I'm not a slave [Victoria - Quest Veloce]
Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Si avvicinò cauta ma con movimenti eleganti alla carovana e scostò la tenda con la mancina, spiando all'interno.
Ciò che trovò furono tanti occhi spaventati su volti sciupati di corpi tremanti. Uomini, donne, bambini. Tutti, dal primo all'ultimo, erano impauriti, alcuni si erano accucciati all'estremità più lontana da lei, appiattendosi contro le sbarre delle gabbiette troppo piccole per un adulto, a malapena accettabili per un infante. Erano alte circa un metro o poco più, lunghe appena per stendere le gambe, incastrate l'una sull'altra, un paio ospitavano due bambini che si stringevano traumatizzati.
Una decina di persone in tutto, né cibo né una misera borraccia per dissetarli dalla tremenda calura del deserto orientale. Tutti magri e scarni, ma nessuno pareva in condizioni gravi.
Crystal mostrò metà della sua figura restando fuori dalla carovana e, notando che ancora nessuno aveva aperto bocca, mostrò le mani in segno di pace e si presentò :-Tranquilli, non avete più nulla da temere. Io sono Crystal, una guerriera dell'Organizzazione, e voi siete stati attaccati dagli Yoma, ma ora non sono più una minaccia e i vostri aguzzini sono morti- spiegò accennando ai corpi che avevano caricato poco prima i mercanti :-O scappati- estrasse la spada provocando sussulti e mormorii preoccupati, in fondo chi poteva biasimarli?
-Ora vi libererò così potrete andare per la vostra strada e io per la mia-
Salì producendo sonori scricchiolii del legno, ma non se ne curò e si avvicinò alla gabbia a destra che rinchiudeva un uomo di mezza età.
-Stia lontano- l'ammonì infilando la lama tra le sbarre, prima di procedere con un colpo secco rompendo il lucchetto già arrugginito.
Aprì la porticina facendosi da parte a sinistra, lasciando l'uomo gattonare fuori :-Gra... grazie signorina, se non fosse stato per voi, noi...-

-Non si preoccupi, per fortuna degli Yoma vi hanno attaccato e io ero nei paraggi. Per una volta è finita bene- gli sorrise cordiale prima di rivolgere le proprie attenzioni alla seconda gabbia con una donna.

-Sì, chissà dove saremmo finiti se non fosse andata così!- esclamò quella mentre si accingeva a uscire, le lacrime a inumidirle gli occhi.

-Per favore mi dia una mano a far scendere i bambini- le chiese gentilmente.

-Oh, sì certo!-

Crystal ruppe entrambi i lucchetti delle due gabbie superiori e si rivolse con dolcezza ai suoi due bimbi, mentre la donna si occupava delle bambine.
-Non preoccupatevi, non vi farò nulla- li incoraggiò con un sorriso solare :-Avvicinatevi così posso farvi uscire, presto potrete tornare a casa-

-Ma noi non sappiamo come tornarci!- scoppiò a piangere il più piccolo con strilli acuti, che misero a dura prova la pazienza della guerriera che strizzò gli occhi :-Su, su non piangere, troveremo la strada e tutto andrà bene-

Forse intuendo lo sforzo della guerriera, il maggiore le si avvicinò sgridando il fratellino :-Piantala di piangere, torneremo a casa!-
Crystal lo resse mentre lui le stringeva le braccia attorno al collo con le manine calde morbide posandolo sul pavimento e facendo lo stesso col secondo.
-Per favore allontanatevi tutti, devo buttare fuori queste celle- tutti obbedirono immediatamente uscendo e allontanandosi dall'apertura della carovana, dalla quale vennero sbattute via le quattro gabbie, sicché poté occuparsi anche degli ultimi prigionieri.

-Grazie Claymore, grazie!-

-Se non fosse stato per voi...!-

-Non potremo mai sdebitarci!-

La ragazza annuì con un pallido sorriso prima di scendere anch'ella :-Posso sapere dove eravate diretti?-

Vi fu un attimo di silenzio, con qualcuno che storse la bocca ignorando la risposta, ma un ragazzo infine parlò, uno degli ultimi che aveva liberato :-Io li ho sentiti parlare del villaggio di Phedre, una volta, ma quel posto ormai è un cumulo di macerie, non so perché volessero portarci lì. In realtà non sappiamo nulla di questi mercanti di schiavi-

La donna di prima annuì :-Tutto ciò che so è che negli ultimi tempi, in queste zone, sono apparsi questi trafficanti, uomini senza alcuna pietà che si approfittano di persone sfortunate, pellegrini, emarginati o semplicemente di chi in quel momento si trova da solo-

-Io e mio fratello eravamo al fiume a raccogliere l'acqua...- ricordò amaramente il maggiore.

Phedre, un villaggio ormai di sole rovine. Mercanti di schiavi apparsi dal nulla che si accontentano di tutti. Potrebbe essere la loro base, il loro punto di scambio, oppure un punto di ristoro.

La guerriera si fece spiegare in che direzione era collocato il deceduto villaggio e, avuto tali informazioni, concluse :-Va bene, vi ringrazio. In cambio del mio gesto vi chiedo un unico favore- si fecero attenti, alcuni un po' perplessi :-Di aiutarvi l'un l'altro a tornare a casa. Usate pure la carovana e i cavalli, ci sono scorte di acqua e cibo a cui attingere, ma lavorate insieme di modo che tutti possano far ritorno alla propria vita, soprattutto i bambini-

Annuirono e fu il primo uomo liberato a parlare per il gruppo :-Sì, mia signora, sarà fatto, non abbandoneremo nessuno. Ma voi che farete, se posso permettermi?-

-Io? Io andrò a Phedre per chiudere questa faccenda, sperando che mi sia possibile. Se non sentirete più parlare di costoro, vorrà dire che sarò riuscita dall'impresa e non dovrete più temere di loro. Ed è ciò che mi auguro-

-Anche noi- rispose speranzosa una ragazza.

-Buona fortuna!-

-Buon viaggio!-

-Addio Claymore-

-Ci ricorderemo per sempre di voi!-

Li osservò allontanarsi a bordo della carovana, un sorriso a illuminare il volto di tutti.
In cuor suo, sperava che dopo quel salvataggio in extremis ognuno di loro sarebbe riuscito a tornare a casa, che non fosse stato un atto vano. Qualche arma l'avevano, se fossero stati astuti si saprebbero saputi difendere.
Si voltò in direzione di Phedre e riprese il suo cammino, alla ricerca di una buona azione che quella notte, magari, le avrebbe donato il sonno, dando silenzio per quella volta ai suoi tormenti.




Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 4/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: decisa delle sue azioni
Abilità utilizzate: Percezione e Lettura dello yoki (passive)

«ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»

[Immagine: claymore_priscilla_who_surpasses_the_aby...6b5fzm.jpg]
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RE: I'm not a slave [Victoria - Quest Veloce] - Victoria - 28-08-2018 04:17 PM

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