La Belva [Nemas]

[Narratore]

Rael
Sfortunatamente per lui, lo yoma allarga le gambe nel tentativo di puntellarsi meglio per tentare di afferrarti le braccia così, nel momento esatto in cui ci riesce, il tuo calcione nei genitali lo costringe a mollare la presa e a urlare:
 
UUUAAARRRGGGHHH!
 
Svuotando così i suoi polmoni dell’aria residua che ancora contenevano.
Era la mossa che aspettavi: a bocca aperta per l’urlo e per il tentativo di inspirare aria, stordito dal dolore lo yoma non può impedirti di infilare la tua mano nella sua bocca spalancata né tantomeno quello che ne consegue.
Il tuo crudele strappo lacera letteralmente lo yoma: un’esplosione di sangue viola ti investe e, quando passa, ti ritrovi in mano la mascella del demone, con attaccata tutta la lingua e parte dell’esofago e della trachea che penzolano inerti.
Lo yoma orrendamente mutilato, emettendo dei suoni gorgoglianti,si affloscia lentamente ai tuoi piedi mentre il suo yoki rapidamente si estingue del tutto.
È morto! Missione compiuta!
 
 
Rebecca
Lo yoma bulimico non è uno sprovveduto: non sarebbe diventato quello che è altrimenti. Così non gli sfugge la tua mossa di scambio delle armi tra mano destra e sinistra e, istintivamente si prepara all’oramai prossimo lancio dei coltelli. Il demone però non aveva messo in conto il tuo tentativo di abbagliarlo:
 
AGH! Maledetta!
 
Impreca, portandosi una mano alla fronte e chinando il capo in modo tale da parare il riflesso e vedere le tue gambe per capire quando ti saresti mossa.
Il tuo lancio dei coltelli va molto meglio rispetto al tentativo precedente, tuttavia non puoi evitare di muoverti per bilanciare meglio il tuo corpo, ulteriormente gravato dal peso della claymore… e questo allo yoma basta per capire quando chinarsi sulle sue ginocchia, facendo volare nel vuoto i tuoi due coltelli i quali, se il tuo nemico non si fosse mosso, avrebbero trovato il bersaglio:
 
Troppo scontato…
 
Continua a provocarti il demone e, quando lo carichi direttamente, lui non fa altro che saltare il più in alto e in avanti possibile, vanificando la tua carica e facendo in modo che il tuo fendente colpisca solo aria mentre lui ti scavalca.
Tempo di fermarsi e girarsi e vi fronteggiate nuovamente: questa volta tre metri di prato vi separano ed è lui a essere leggermente più in alto sulla collinetta. In pratica, vi siete scambiati di posto!
 
Che ne dici di finirla con questi giochetti e di lottare sul serio? O hai troppa paura per attaccarmi direttamente?
 
Queste le parole che il tuo avversario ti rivolge mentre i tuoi occhi, all’ultimo istante prima di girarti, catturano un’immagine inquietante: Rael in piedi, parzialmente coperta di sangue viola, con in mano un… pezzo dello yoma?
Non ne puoi essere sicura a meno di non guardare di nuovo. Tuttavia di una cosa sei certa: lo yoki dell’altro yoma non c’è più!
 
 
Turnazione
Rebecca
Rael