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[Nuova] Scheda di Synapse (Light Sword)
28-08-2020, 03:10 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-08-2020 03:14 PM da Light Sword.)
Messaggio: #1
[Nuova] Scheda di Synapse (Light Sword)
Nome: Synapse Avatar Simbolo

Età: 19 anni


Peso: 61 Kg

Altezza: 170 cm

Tipo: Guerriera d`attacco

Arto dominante: Destro

Abilità innata: -



Punti Limite: 


Profilo fisico: Capelli lunghi lisci colore della luna in una notte d`inverno,liberi e delicati portati ai lati degli occhi, questi ultimi invece originariamente erano lillà ma già spenti e freddi privi di ogni speranza, occhi di chi ha versato lacrime di dolore, di chi si è disperato e di chi odia il mondo intero.

Il suo viso leggermente allungato presenta forme dolci tipiche della sua origine, labbra sottili e rosate, tutto incastonato in una pelle bianchissima e candida quasi di porcellana.

Ha un corpo sinuoso con arti proporzionati che muove con estrema delicatezza, un corpo magro ed esile, quasi a vedersi, debole, che in realtà dissimula la sua forza e agilità nei movimenti forse non nato per combattere ma adattatosi piuttosto bene a tale scopo.


Profilo psicologico: Nessuna curiosità, nessuna voglia di scoperta, nessun impulso a saperne di più sul mondo che la circonda se non quelle informazioni utili solo per il suo lavoro. Apatica verso il mondo e verso le persone, quasi un automa che non trasuda molte emozioni, solo fermezza e compostezza. Risulta totalmente diversa quando affronta prove ardue o impegnative, trasforma se stessa in una vera espressione pura di aggressività forse con anche leggera sconsideratezza, è spietata, cinica, di grande acume tattico,sicura di se, ama ridicolizzare chi ha di fronte se lo ritiene inferiore. 

Solitamente non esprime molto i suoi pensieri se non volutamente richiesti oppure se viene "costretta" dalla situazione in cui si trova; non ama le amicizie perchè le ritiene fragili anche se dentro di se, una piccola parte di quella sua infanzia distrutta ancora chiede di essere assecondata. 

Preferisce notevolmente la solitudine sia interiore che esteriore cosi che non possa rischiare di essere ferita da qualcuno che, ormai sicuramente nelle sue convinzioni, finirà per abbandonarla lasciandola di nuovo a soffrire per quello stesso motivo per cui oggi combatte. 

Non è una persona particolarmente brava nell`ambiente sociale ma anzi, non presenta molta empatia ne è in grado di reggere una conversazione quando ne diventa il protagonista e, con abili sotterfugi perfezionati nel tempo, evade da ogni minimo momento che, sempre a detta sua, può trasformarsi in possibile turbamento.

Se sottoposta a forti carichi emotivi però, nonostante la sua granitica e lapidaria apparenza calma, può spezzarsi quella barriera che contiene le sue emozioni a lungo represse dando libero sfogo ad un turbine di contraddizioni che si manifestano con risposte taglienti, velenose e maleducate, atteggiamenti ostili ma volutamente manifesti, rabbia e disappunto si alimentano vicendevolmente in maniera esponenziale nutrendosi delle reazioni che vengono, con profetica prevedibilità, suscitate in chi ignaramente ha dato il via a questo scatto imprevedibile dei lati più reconditi e sopiti di Synapse. 

Questa sua incapacità di controllare con la ragione le sue azioni qualora venisse messa alle strette sono sicuramente il suo tallone d`Achille che spesse volte le ha causato incredibili sofferenze perchè sfogato con la persona sbagliata o nel momento sbagliato, probabilmente non riuscirà mai a controllarsi del tutto ma la sua strada come guerriera sicuro la porterà ad accumulare esperienze tali da obbligarla indirettamente ma inevitabilmente a limitarsi ancora di più per non finire vittima di se stessa.


Background: Synapse nasce in una famiglia di contadini dediti alla coltivazione dei campi e alla vita rurale semplice e tranquilla nella periferia della ormai distrutta Himiflen. Fin da piccola la bambina era considerata una specie di benedizione per il paese tanto era bella nei suoi primi mesi di vita; le persone che incrociavano Liliana, sua madre, spesso si fermavano a guardare il viso di questa bambina, pelle bianca e capelli blu quasi dipinti che teneva corti sul suo viso.
Le giornate trascorrevano felici mentre Jhoans, suo padre, e Liliana, si dedicavano ogni giorno alle loro attività quotidiane: arare i campi nella stagione della semina, passare per la raccolta delle mele nei frutteti, portare al pascolo il bestiame e tutta una serie di piccole ed umili azioni che impegnavano la vita degli abitanti del paese di Ninthium, questo è il nome della casa natale della ragazza.Il sole sorse e si spense per lunghi anni e la bambina crebbe felice nella sua casa, un’abitazione comune senza particolari comodità, un paio di vecchi letti scricchiolanti uno leggermente più alto nelle stanze da letto, un salottino, un bagno e una cucina. Un camino vicino alla stanza dove si mangiava e dove si trascorreva la maggior parte del tempo libero quando si era a casa.


Synapse passava le giornate a casa di una zia mentre i suoi genitori lavoravano, spesso durante questi momenti usciva a giocare nel cortile dove incontrava alcune coetanee con cui si divertiva a giocare a nascondino oppure a inventare storie le cui protagoniste erano le piccole bambole di pezza che gli venivano regalate dal tessitore di Ninthium.

Questo paese era un posto tranquillo e spensierato, nell’estremo ovest, isolato dal resto del paese dove raramente giungevano visitatori o mercanti, un piccolo paradiso assolutamente puro e senza nessun tipo di problema se non quelli legati alla natura.

Finche …Un giorno, durante il solito momento di raccoglimento in preghiera che precedeva i pasti, un urlo lacerante di dolore e sofferenza, angoscia e orrore squarciò la tranquillità del piccolo paese dell’ovest.Nessuno capì la situazione, nessuno poteva capire la situazione, tutti corsero nella direzione delle urla che proseguirono ininterrotte per una decina di secondi per poi calare nel silenzio più totale; le guardie del villaggio accorsero per prime ma nessuna di loro avrebbe più avuto modo di vedere la luce del sole …
Erano passate circa due ore dal tramonto del sole e allora iniziò l’incubo: urla, grida e sangue, questo fu ciò che Synapse vide quella sera. Gli abitanti in preda al più completo panico iniziarono a correre verso le proprie case all’impazzata, nessuno capiva cosa succedesse tutti seguivano tutti e nessuno si fermò a riflettere perché capirono che qualcosa di terribile stava succedendo per le strade di Ninthium.<<figure alte il doppio di un uomo, con occhi gialli e lunghi arti che terminavano con mani, anzi no artigli che parevano bramare sangue, sangue umano >> Questo sentì la piccola mentre i suoi genitori fermavano una guardia che abbandonava il proprio posto e scappava gridando << Fuggite>> .Girò l’angolo gridando, poi si udì un grido più acuto più distante, poi uno più basso dalla casa di fianco e un’ancora da quella oltre la pizza, colpi di porte e muri sfondati da qualcosa di mostruoso e terrificante che non dava pace alle persone di Ninthium. Jhoans e Liliana afferrarono la bambina e si misero a correre verso il confine del villaggio, per strada corpi senza vita squartati, dilaniati, torturati e maciullati erano sparsi ovunque, persino contro le pareti, tutto era sprofondato nell’oblio, nulla più era chiaro, solo una cosa: fuggire per vivere e cosi fecero; giù per le stradine mentre una carneficina senza nome e senza motivo avveniva intorno a loro. I tre corsero e corsero a più non posso verso le porte del villaggio, ivi giunti lo scenario che si presentò, fu una scena dell’apocalisse: mucchi di cadaveri ammucchiati e strane figure che vi stavano chinate sopra intente a gustare una cena a base di carne umana; Liliana prese in braccio Synapse e le coprì gli occhi. Calò il buio, si sentiva solo uno strattone, forse Jhoans che trascinava sua moglie, poi una porta sbatté e si richiuse, e calò il silenzio; la bambina si rese conto di essersi trovata rannicchiata sotto un tavolo e sentì il padre dire a Liliana: <<prendi questo e blocca la porta!>> E la risposta <<con cosa!!??>>. Poi finì tutto in pochi istanti: la porta volò in pezzi, una figura entrò sfondando l’ingresso, istintivamente Jhoans si frappose tra Liliana e la creatura … fu inutile l’uomo fu trafitto al petto dalla mano del mostro che lo colpì, Liliana urlò e istintivamente corse verso suo marito gridando; fu afferrata dal mostro e nonostante si dimenasse e urlasse fu inutile. La creatura la tagliò a metà mentre la teneva per le gambe e il busto della madre cadde davanti al tavolo, dove stava nascosta, gli occhi della piccola si spalancarono e si paralizzò senza fiatare ne potersi muovere, la sua vita distrutta, i suoi genitori uccisi selvaggiamente davanti hai suoi occhi e tutte le speranze di salvezza svanite in un attimo quando il mostro alzò il tavolo …Ormai era sola di fronte alla creatura che le si parava dinnanzi, terrorizzata e immobile, non riuscì quasi a parlare, e quando le sue labbra si mossero tutto ciò che ne uscì fu solo una debolissima e tremolate parola: “A-a-aaiuto”. E la sua richiesta per quanto al limite dell’incredibile fu esaudita: come un fulmine che squarcia la notte una figura piombò nella casa recidendo la testa dal corpo del mostro, con una disinvoltura innaturale, si voltò per abbattere un'altra creatura e poi un'altra, senza sosta; il cuore della bambina sussultò mentre restava stupita di quello che succedeva, osservava questo suo salvatore con occhi spalancati e senza fiato, vide quei mostri che poco prima parevano invincibili essere uccisi con una facilità disarmante. Non riusciva a capire come potesse esistere qualcuno in grado di uccidere quelle creature ma dentro di se ne era felice perché capì che forse c’era ancora speranza.Quando tutto finì quel che rimaneva dei mostri e del paese erano solo un cumulo di rovine e di cadaveri, non vi era anima viva, così la piccola si alzò da sotto il tavolo, e si diresse barcollante verso la porta ormai scardinata, cercava disperatamente di non guardare sul pavimento dove stavano sparse le interiora della madre e il corpo ormai freddo del padre, passò oltre; non appena giunse allo stipite della porta dal quale un flebile fascio di luce della luna illuminava la stanza si rese conto di non essere sola, si voltò, e quello che vide fu un miraggio, i suoi occhi subito scorsero i lineamenti di quella strana figura, alta slanciata con una grossa spada appesa dietro la schiena, arma che maneggiava con una maestria incredibile. Rimase immobile, pensieri e paure le passarono per la mente, chi era? Come faceva ad uccidere quei mostri? Perché era li? E perché in quel momento esatto in cui i mostri erano comparsi? Non riuscì a trovare risposte alle sue domande, stava giusto per aprir bocca quando il silenzio fu spezzato dal passo della ragazza che saltò via. Synapse non poté domandare nulla perché la misteriosa ragazza uscì esattamente com'era entrata, nel silenzio e nel buio della notte, essa sparì.


La piccola impaurita vagò per il paese alla ricerca di qualcosa, di una motivazione di vita, ormai aveva perso ogni cosa e non sapeva che fare o dove andare, lacrime bagnavano il suo viso ma lei continuò a camminare fino a che non giunse nella piazza principale, un tanfo di cadavere, di roba bruciata e di morte aleggiava nell’aria, tutto era immobile quasi surreale, un dipinto ove niente può sfuggire, il passato, il presente e il futuro non avevano più alcun senso.


Passò davanti alla chiesa del paese dove sentì una voce chiamare “Aiuto. Vi prego” non sapeva che fare ma andò nella direzione della voce solo per trovare padre Hobe schiacciato a pancia in giù dalle macerie che erano crollate su di lui. “Synapse sei tu… Grazie al cielo sei stata risparmiata” probabilmente l’espressione dell’uomo in quel momento cambiò in presenza della bambina “Scappa da qui scap-" disse con le ultime forze prima di spirare.


Fu in quel momento che, sul ciglio della strada, scorse una figura tutta vestita di nero, sapeva cosa doveva fare, girarsi e correre, ma non lo fece, quando costui gli tese la mano, lei la afferrò, guardò il viso dello strano uomo che le si parava di fronte, occhiali neri, capello nero e abiti neri, dopo averlo guardato nella sua mente comparvero una miriade di immagini e pensieri, ricordi felici vennero spazzati via dal dolore e dalla disperazione, ma ora non pianse, nella sua mente si focalizzò l’immagine di quella ragazza capace di rimanere impassibile davanti a tanta tragedia,e più di ogni altra cosa sentiva il desiderio di poter, anche per un istante, di essere come lei; le sue labbra si mossero da sole, e neanche sapeva perché stava chiedendo una cosa simile ad un estraneo che sicuramente non poteva saperne nulla, ma lei lo fece comunque e disse: “Chi era quella ragazza? Voglio diventare come lei”. Non si aspettava una riposta ma questa giunse: “Se questo è quello che davvero vuoi è possibile”, sussultò per un istante e poi disse: “Si”. Non capiva perché era affascinata da quella ragazza, forse vedeva in lei come una sorta di salvatrice o forse era semplicemente il modo di comportarsi di una bambina che si attacca dopo un violento trauma alla prima persona che vede, Synapse non lo sapeva ma voleva solo incontrarla di nuovo.


Allora l’uomo vestito di nero s’incamminò e mentre camminava, aggiunse con voce fredda quasi ultraterrena: “Milia ed è una nostra cacciatrice”.


Milia pensò la piccola, voglio diventare come lei e così lo segui …
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29-08-2020, 11:38 AM
Messaggio: #2
RE: [Nuova] Scheda di Synapse (Light Sword)
Scheda Approvata
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