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La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
01-11-2012, 04:09 PM
Messaggio: #61
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Goffredo sembrò convinto dalle abilità recitative della novizia e si fece più vicino, cingendole le spalle con un braccio per consolarla.
Che succede, luce dei miei occhi? Perché pensi al lavoro in un momento simile? Non dovremmo lasciarci cullare dal canto degli uccellini e abbandonarci all'amore?
In effetti, incredibilmente, si sentiva il cinguettare di qualche uccello all'esterno. Ma vedendo che non riusciva a convincerla il giovane si fece serio:
E' così importante? Cosa posso fare per aiutarti? Lasciare una damigella sola nel momento del bisogno non è certo da me, specialmente se si tratta di voi, perla dell'Est.
A quanto pareva, c'era cascato come una pera cotta.
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04-11-2012, 04:09 PM
Messaggio: #62
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
Sembrava proprio che Goffredo avesse abboccato all'amo. Olivia si trattenne dal sogghignare, doveva continuare a recitare la parte della damigella in difficoltà dopotutto. Ora che ho la sua attenzione, è il momento di ottenere la sua collaborazione pensò la novizia. Allora, senza muoversi dalla sua posizione, ruotò il busto verso il giovane e poggiò delicatamente le sue mani sopra quelle di lui "Siete disposto ad aiutarmi? Oh, Goffredo, non so come ringraziarvi, siete veramente un'uomo straordinario..." disse la ragazza, con un'espressione di sollievo misto a gratitudine dipinta sul volto (si era persino fatta venire gli occhi lucidi, tanto per essere più convincente). "...ieri sera alla cena ho scoperto una cosa terribile. Quell'uomo che era lì con noi, quello che tutti credono un eroe, Enrico.... è uno Yoma!" aggiunse la ragazza, questa volta in tono allarmato. A quel punto, Olivia fece una pausa per osservare Goffredo dritto negli occhi e valutare la sua reazione di fronte a quella rivelazione. Prima di proseguire e chiedere al giovane di condurla da suo padre, era necessario che Goffredo fosse convinto di quello che lei gli stava dicendo. Ad essere onesti, Olivia si aspettava una reazione di incredulità da parte del giovane, quindi si preparò a rispondere alle domande che presumeva lui le avrebbe fatto...


Citazione:Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Calma e concentrata. Impegnata a cercare di convincere Goffredo
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Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva).

Join us, brothers and sisters. Join us in the shadows were we stand vigilant. Join us as we carry the duty that cannot be forsworn. And should you perish, know that your sacrifice will not be forgotten, and that one day we shall join you.
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07-11-2012, 05:04 PM
Messaggio: #63
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Olivia parlò tutto d'un fiato, con grande teatralità, tanto da lasciare Goffredo completamente spiazzato. Appena alzò gli occhi verso di lui, egli distolse lo sguardo, cercando una qualsiasi cosa da guardare. Sottrasse perfino una mano da sotto a quelle di lei per sistemarsi il colletto, nervosamente, con un gesto ben poco cavalleresco. Era evidente che non si aspettava nulla del genere e che non aveva la minima idea di come comportarsi.
Ehm... stella, senti, capisco che il tuo lavoro è duro... sei certa di non avere bevuto un bicchiere di troppo ieri sera? Eppure mi sembrava che voi due steste d'accordo... oh, se è per quello scherzo di ieri, io lo conosco bene, è un gran giocherellone... non faceva sul serio. Avanti, ammettilo, volevi anche tu mettermi alla prova, eh? Ma questo non è il momento per certi scherzi, tesoro... abbiamo poco tempo prima di colazione, ci conviene sfruttarlo....
E così dicendo allungò la mano ad accarezzarle dolcemente i capelli, senza però ancora osare volgere lo sguardo a lei.
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10-11-2012, 05:06 PM
Messaggio: #64
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
La reazione di Goffredo fu di incredulità, come del resto Olivia aveva previsto. In fin dei conti, non poteva andarle sempre tutto liscio come era successo con Roger, altrimenti sarebbe stato troppo facile. Era chiaro, invece, che avrebbe dovuto faticare per convincere quel damerino ad aiutarla.

La ragazza però non si perse d'animo, e proseguì imperterrita con la sua recita. "Lo so... lo so, sembra uno scherzo di cattivo gusto, non è vero?" disse la novizia, facendo precedere le sue parole da un eloquente sospiro che voleva significare "lo sapevo che non mi avresti creduta". "Ed è proprio questo il problema che mi affligge... anche se si tratta della pura verità, nessuno vorrà credere che il loro eroe non è altro che un orribile mostro che li sta manipolando. E' più facile pensare che si tratti solo delle menzogne di una guerriera pazza che si diverte a lanciare accuse infondate, che non accettare la cruda verità per qella che è." Olivia a quel punto fece una pausa, restando in silenzio per qualche secondo, prima di proseguire "Eppure, ieri sera credo di aver dimostrato di non essere il tipo di persona che apprezza questo genere di scherzi..., dunque ditemi, Goffredo, mi credete capace di mentirvi su di una cosa del genere?" La ragazza poggiò delicatamente la mano sinistra sul mento del giovane, e lo "costrinse" a rivolgerle nuovamente lo sguardo, avvicinado anche il suo volto a quello di lui così da poterlo guardare dritto negli occhi. "Guardatemi negli occhi... vi sembra lo sguardo di una bugiarda?" gli chiese.


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13-11-2012, 04:48 PM
Messaggio: #65
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Costretto nuovamente a guardarla, Goffredo si fece ancor più nervoso di prima. I suoi occhi cercavano evidentemente una via di fuga, senza tuttavia riuscire a trovarla. Così alla fine si arrese.
Hai indubbiamente ragione, luce dei miei occhi. Le tue parole suonano vere, e so che il tuo cuore non ti permetterebbe mai di mentirmi... tuttavia, devi capire che ciò che affermi è molto, molto pesante. E' un'accusa piuttosto grave che fai... devi esserne assolutamente certa, prima. Non è che per caso tu possa esserti sbagliata? Non metterei mai in dubbio le tue abilità, tesoro, ma... ecco... non riesco a immaginare come una cosa del genere sia possibile.
Evidentemente ancora non le credeva, ma forse era sulla buona strada per convincerlo. Almeno ora aveva la sua attenzione su quello che voleva. Sarebbe riuscita a ottenere anche la sua collaborazione?
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16-11-2012, 04:49 PM
Messaggio: #66
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
Goffredo continuava a non essere convinto, ma le parole della ragazza sembravano stare pian piano facendo breccia nel muro della sua incredulità (o almeno, questa era l'impressione). Olivia doveva dunque insistere per riuscire a convincere il giovane della verità, sforzandosi però al contempo di farlo nel modo più diplomatico possibile. Goffredo infatti si era mostrato molto nervoso nel corso della loro discussione e, per quanto la novizia comprendesse la necessità di non mollare la presa, metterlo troppo sotto pressione avrebbe potuto rivelarsi controproducente. Pertanto, Olivia tolse la sua mano sinistra dal mento del giovane, e si ritrasse leggermente da lui in modo da lasciargli un pò di spazio. "Non oserei mai lanciare un'accusa tanto infamante senza prima avere la certezza di avere ragione..." disse la ragazza, in risposta ai dubbi di Goffredo "... e se affermo che Enrico è lo Yoma, è perchè io, al di là di ogni dubbio, so che è così. Noi guerriere metà umane e metà yoma siamo in grado di avvertire la presenza dei demoni anche quando essi si nascondono sotto sembianze umane. E' per questo che noi siamo le sole che possono combatterli, nessun'altro ci riesce. Ed ecco perchè, alla cena di ieri sera, ho capito subito che quell'uomo che sedeva a tavola con noi non è un essere umano. Non mi sbaglio. Enrico è lo Yoma, ne sono certa." concluse Olivia.


Citazione:Stato Fisico: Illesa
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19-11-2012, 04:24 PM
Messaggio: #67
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Goffredo non sembrava del tutto convinto, ma quel che era certo è che la novizia aveva piantato in lui il seme del dubbio, seme che cresceva rapidamente. Quando lei si ritrasse, lui ne approfittò per levarsi dal bordo del letto, senza tuttavia la fretta nervosa che lo aveva caratterizzato durante il discorso.
Devi perdonarmi, stella delle stelle, ma questo è troppo per la mia testa che, come avrai notato, è piena solo di te. Devi darmi del tempo per rimettere in ordine i miei pensieri. Mi auguro che non ti dispiaccia....
Ma non aspettò risposta. Si avviò a lunghi passi verso la porta e la spalancò, dopo un attimo di sosta.
Prometto che avrai mie notizie entro l'ora di pranzo. Prima di allora, cerca di sopportare la mia lontananza, luce di Rabona.
E con questo, se ne andò. Olivia era di nuovo sola, e c'era ancora un po' di tempo prima di colazione. Poteva approfittarne per riordinare a sua volta le idee e fare un bilancio di quello che aveva ottenuto in quelle sedute di confronto verbale.

Citazione:Hai un turno libero di riflessione, poi andrai alla colazione.
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22-11-2012, 04:24 PM
Messaggio: #68
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
(Sospiro)... Non è andata proprio come speravo, ma non si può nemmeno considerare un completo fallimento. Pensò Olivia, dopo che Goffredo era uscito dalla stanza. La ragazza non era ancora riuscita a convincere il giovane che Enrico fosse lo Yoma, ma se non altro sembrava aver insinuato il tarlo del dubbio nella mente del damerino. Forse poteva ancora provare a convincerlo più tardi (del resto Goffredo le aveva promesso di rifarsi vivo prima di pranzo). In fondo c'era ancora del tempo prima dell'esecuzione. In caso contrario, avrebbe dovuto provare a rivolgersi direttamente ai Cinque.

Ricapitolando, fino a quel momento Olivia era riuscita ad ottenere l'aiuto di Roger, e, se lui si fosse dimostrato sufficientemente persuasivo, anche quello delle altre guardie. Goffredo era ancora da convincere, ma pian piano ci stava arrivando. Mancavano ancora i pezzi più importanti, vale a dire i Cinque, ma sperava ancora di poter arrivare a loro tramite Goffredo.

Beh, per il momento, non c'è altro che io possa fare. Tanto vale andare a far colazione. Pensò a quel punto la novizia, avviandosi verso la porta...


Citazione:Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Calma e concentrata. Per il momento va a fare colazione.
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25-11-2012, 11:21 AM
Messaggio: #69
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Olivia decise che tanto valeva andare a colazione e si avviò. Raggiunse la sala da pranzo sotto indicazione di una cameriera, poi mangiò giusto un boccone dal buffet imbandito su tre grandi tavolate, nonostante le insistenze della servitù per offrirle altro. Sfuggita alle cameriere, aveva libertà di decidere se aspettare che le cose che aveva messo in modo andassero avanti per inerzia oppure se cercare altri modi per bruciare le tappe.

Citazione:Muoviti come preferisci nel palazzo, ricorda solo che non puoi entrare nella sala dei Cinque. Questo è forse un post superfluo, ma non si sa mai che tu abbia qualche idea geniale.
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28-11-2012, 11:21 AM
Messaggio: #70
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
Olivia raggiunse la sala da pranzo (non senza aver dovuto chiedere indicazioni ad una cameriera) e fece colazione. Beh, "colazione" forse è un termine esagerato, dal momento che la ragazza mangiò giusto un boccone nonostante avesse davanti agli occhi tre grandi tavoli riccamente imbanditi. Non è che il cibo non fosse di suo gradimento, anzi... è che semplicemente, il suo corpo di mezza yoma era in grado di sostentarsi perfettamente anche con una quantità di cibo tanto ridotta da apparire del tutto insufficiente ad una qualsiasi persona normale. Certo, poteva costringersi a mangiare di più, se la situazione lo richiedeva (come aveva fatto alla cena), ma visto che in quel momento nella sala da pranzo non c'era nessun'altro a parte lei e la servitù, non era necessario mantenere le apparenze. Spero solo che non si offendano pensando che non apprezzo la loro cucina. Pensò la novizia.

Terminata la colazione, Olivia si alzò da tavola e lasciò la sala ignorando le proteste delle cameriere che insistevano affinchè mangiasse di più. A quel punto, la ragazza doveva decidere che cosa fare: Goffredo le aveva promesso di rifarsi vivo prima di pranzo, ma visto che era appena passata l'ora di colazione, ci sarebbe voluto un pò prima di veder riapparire il damerino. Roger, dal canto suo, probabilmente era impegnato a cercare di convincere le altre guardie (o almeno, lei si augurava che lo fosse). Olivia avrebbe potuto semplicemente attendere che gli eventi che aveva messo in moto facessero il loro corso, ma non le andava di starsene seduta con le mani in mano per ore. Così, le venne un'idea: decise di andare a far visita al prigioniero (o quantomeno di provarci, non era affatto sicura che le avrebbero permesso di avvicinarsi a lui). Non che pensasse di ottenere chissà che cosa. Più che altro, voleva portare un pò di conforto a quel poveraccio che sicuramente era disperato, sapendo che presto lo avrebbero giustiziato per dei crimini che non aveva neppure mai commesso. Essendo qualcuna che aveva vissuto per anni rinchiusa in una cella di un oscuro sotterraneo, la ragazza sapeva fin troppo bene che cosa si prova ad essere imprigionati ingiustamente, quindi pensò che all'uomo avrebbe dato conforto sapere che non tutti lo avevano abbandonato al suo destino, e che c'era qualcuno che si stava adoperando per salvargli la vita. Se non altro, era un modo più costruttivo di ingannare l'attesa che non tornarsene nella sua stanza a fissare il soffitto.

Olivia dunque si avviò. Non aveva idea di dove fossero le celle dei prigionieri a dire il vero, ma ripensando al giorno precedente le tornò in mente la porta chiusa sorvegliata dalla guardia, nella stanza dove aveva parlato con la donna delle pulizie. Poteva essere la via per raggiungere le prigioni? Forse, sì, forse no, ma valeva la pena di provare. Se si fosse sbagliata, magari la guardia poteva darle le giuste indicazioni. Sempre che si fosse degnata di rivolgerle la parola, non aveva un'aria molto simpatica...



Citazione:Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Calma e concentrata. Ha deciso di provare a far visita al prigioniero, in attesa che arrivi l'ora in cui Goffredo dovrebbe rifarsi vivo.
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30-11-2012, 03:48 PM
Messaggio: #71
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Olivia trovò la porta che ricordava piantonata senza alcuna sorveglianza. Fra lo stupito e il grato, vi si infilò non vista. Come aveva previsto, conduceva alle celle. Vi giunse scendendo una lunga scala a chiocciola, poi si trovò davanti a una lunga serie di sbarre, separate da muri divisori piuttosto spessi. Erano tutte piene, ma solo una ospitava un prigioniero soltanto: probabilmente lo "Yoma". Cosa gli avrebbe detto la novizia?
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03-12-2012, 03:48 PM
Messaggio: #72
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
Oh? Non c'è nessuno di guardia? Pensò Olivia, un pò sorpresa, notando come quella mattina la porta chiusa che aveva notato il giorno precedente non fosse sorvegliata. Che strano. Forse la guardia si era allontanata per fare colazione? In ogni caso la sua assenza era un colpo di fortuna, dal momento che la ragazza si sarebbe risparmiata la seccatura di doverlo convincere a farla passare.

Olivia dunque approfittò del momento favorevole per intrufolarsi oltre la porta. Come aveva ipotizzato, quella era davvero la via per le prigioni. Ottimo, almeno non era andata lì per niente. La novizia discese una lunga scala a chiocciola, che la condusse infine nell'area dove si trovavano le celle di detenzione. Giunta sul posto, Olivia osservò le celle stipate di prigionieri, con le loro sbarre robuste e le spesse mura di pietra, e non potè fare a meno di avvertire un brivido correrle lungo la schiena: quel posto le faceva tornare alla mente dei brutti ricordi di un passato che non desiderava ricordare. Forse non sarei dovuta venire quì... si disse la novizia, esitando. Poi però, si disse che visto che era voluta arrivare fin lì, tanto valeva fare ciò per cui era venuta, e così cercò con lo sguardo quella che poteva essere la cella dell'uomo che stava cercando. Alla fine notò che una sola delle celle era occupata da un singolo prigioniero: facile pensare che si trattasse proprio dell'uomo accusato di essere uno Yoma. Del resto, chi mai metterebbe degli uomini nella stessa cella di un divoratore di uomini? Olivia allora si diresse verso la cella dell'uomo, e quando ci fu davanti, cercò di richiamare l'attenzione del prigioniero: "Ehi, sei ancora vivo, lì dentro?" chiese la ragazza, cercando di usare un tono di voce rassicurante...


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Stato Psicologico: Calma e concentrata. Ha raggiunto le prigioni, e ora si appresta a scambiare qualche parola con il prigioniero.
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04-12-2012, 04:13 PM
Messaggio: #73
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Nonostante le urla e le preghiere che le venivano rivolte da tutte le celle, Olivia sapeva di doversi dirigere a quella d'isolamento. Le sue parole furono un toccasana per le orecchie doloranti dell'uomo, che stava rannicchiato contro le sbarre con gli occhi fissi nel vuoto, aspettando la morte. Si vedeva che non gli avevano dato da magiare - c'era da aspettarselo - e anche che l'avevano picchiato a sangue. Era ricoperto di lividi, e pareva privato della voglia di vivere. Vedendo la novizia si ritirò in tutta fretta verso il fondo della cella, non poi così lontano. Alle sue parole però osò farsi un po' meno cauto e chiese con voce roca:
T... tu... tu sei una Strega dagli Occhi d'Argento, vero? Vero?
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07-12-2012, 03:58 PM
Messaggio: #74
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
"Sì, lo sono." rispose Olivia, mantenendo un tono di voce gentile e rassicurante. "Sono giunta sin quì da Staph su richiesta dei Cinque, allo scopo di giustiziare lo Yoma..." spiegò la ragazza, raccontando al prigioniero perchè si trovava in città "...tuttavia non devi avere paura di me, perchè io so che non sei tu." disse la novizia. Olivia allora rimase in silenzio per diversi secondi, ad osservare le condizioni pietose in cui si trovava il prigioniero. Era palese che fosse a digiuno da giorni, il che era piuttosto logico, in realtà: dal momento che pensavano che lui fosse lo Yoma, allora nutrirlo avrebbe significato dargli qualcuno da mangiare. Ovvio che non potessero fare una cosa del genere. Meno logico invece il fatto che lo avessero chiaramente torturato. Voglio dire, avevano chiesto a lei di fungere da boia perchè temevano che il prigioniero si ribellasse durante l'esecuzione e dunque avevano paura ad avvicinarlo (così avevano detto i Cinque), eppure non si erano apparentemente fatti alcun problema ad avvicinarsi a lui per riempirlo di botte?? Ma che diamine! Non si erano chiesti come mai non avesse reagito alle percosse se davvero era tanto pericoloso? Sul serio, a volte veniva da chiedersi se per caso gli abitanti di quella città non fossero altro che dei perfetti idioti. Guarda quei lividi. Lo hanno pestato a sangue, poveraccio, come se... aspetta. Aspetta un momento... Il sangue?! nella mente di Olivia d'un tratto si accese una candela* Forse... forse c'è un modo per dimostrare che Enrico è lo Yoma, dopotutto! Come ho fatto a non pensarci prima? Non sarà facile ma, se me la gioco bene, potrebbe funzionare! Pensò la ragazza. In effetti, poteva essere la carta decisiva per chiudere la partita, l'asso nella manica per smascherare Enrico, anche se appunto avrebbe dovuto giocarsela bene. Comunque, il semplice fatto che le fosse venuta l'idea era di buon auspicio. Era scesa nelle prigioni senza un'idea precisa in testa, e invece forse ne sarebbe uscita con in tasca la chiave per sconfiggere il demone. E, ironia della sorte, tutto grazie all'uomo che proprio lo Yoma intendeva sacrificare per salvarsi la vita. "Sappi questo: non sei solo. Io so che sei stato accusato ingiustamente e so chi è il vero Yoma che ti ha incastrato. Ti prometto che farò tutto ciò che è in mio potere per fermarlo e far si che paghi per i suoi crimini, perciò non cedere alla disperazione, uomo, quest'incubo presto sarà finito..." aggiunse la novizia al termine del suo silenzio, prima di concludere dicendo "...questo è tutto ciò che volevo dire. Ora devo andare, non posso trattenermi a lungo." A quel punto Olivia, attese giusto un paio di secondi per vedere la reazione del prigioniero alle sue parole, dopodichè, senza dargli il tempo di replicare (in ogni caso era persuasa di essere riuscita a portargli un pò di conforto), gli rivolse un cenno di saluto e si allontanò dalla cella dirigendosi rapida verso la scala a chiocciola. Meglio svignarsela da lì prima che la guardia facesse ritorno alla sua postazione, altrimenti le sarebbe toccato dare delle spiegazioni e la situazione poteva farsi difficile. Se fosse riuscita ad uscire dalla porta in cima alle scale senza farsi vedere, si sarebbe diretta senza indugi verso la sua stanza...


*Nel mondo di Claymore non esistono le lampadine, quindi... XD


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Stato Psicologico: Calma e concentrata. Ha parlato col prigioniero per rassicurarlo che la sua sorte non è segnata, e ha avuto un'intuizione che forse potrebbe rivelarsi decisiva per la partita contro Enrico.
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09-12-2012, 12:27 PM
Messaggio: #75
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
L'uomo non disse una parola per tutto il tempo del discorso di Olivia, ma progressivamente il suo volto si rilassò e negli occhi apparve la speranza. Evidentemente le parole della novizia avevano fatto effetto, e forse in cambio di quella speranza restituita lei aveva ottenuto qualcosa. Temendo il ritorno della guardia, Olivia si affrettò verso l'uscita, ma i suoi timori si rivelarono fondati: l'uomo era infatti tornato alla sua postazione e, vedendo la porta aperta, ora stava scendendo le scale. Non appena vide la novizia venirgli incontro, le intimò di fermarsi:
Alt! Nessuno può entrare qui dentro, nemmeno lei! Mi dia subito una spiegazione per la sua presenza, altrimenti sarò costretto a portarla al cospetto dei Cinque per ricevere un giudizio. E posso assicurarle che non saranno clementi solo per il suo stato!
Olivia si era cacciata nei guai, ma pareva avere mille risorse: cosa avrebbe inventato stavolta?
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12-12-2012, 12:31 PM
Messaggio: #76
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
Tsk! Non poteva proprio starsene lontano per qualche altro minuto?! Pensò Olivia quando, mentre risaliva la scala a chiocciola per tornare al piano superiore, si trovò di fronte la guardia della porta che le veniva incontro. La novizia aveva cercato di affrettarsi verso l'uscita sperando proprio di scongiurare quell'eventualità, ma stavolta le era andata male. Come era facilmente prevedibile, l'uomo non era per niente contento di trovarla lì, e subito pretese da lei delle spiegazioni minacciandola persino di trascinarla in giudizio davanti ai Cinque, se ella non fosse stata abbastanza convincente. E adesso, che gli racconto? Mentre pensava freneticamente a quale spiegazione fornire, la ragazza meditò per un istante di dire semplicemente la verità: ovvero che era scesa nelle prigioni per incontrare il prigioniero. Tuttavia, scartò l'idea immediatamente. Se avesse detto alla guardia di essere scesa apposta per incontrare il prigioniero, poi avrebbe dovuto necessariamente spiegare il perchè, e ciò avrebbe voluto dire raccontare all'uomo tutta la storia partendo dall'inizio. Questo avrebbe richiesto diverso tempo, ed oltre ad essere una seccatura, non c'era alcuna garanzia che l'uomo sarebbe stato disposto ad ascoltarla pazientemente fino alla fine, ne che le credesse. Anzi, considerato il suo atteggiamento, era quasi certo il contrario.

Così, Olivia optò per una soluzione alternativa e decise di provare a recitare la parte della finta tonta, pregando che servisse a persuadere la guardia a chiudere un occhio. Innanzitutto, la ragazza si mostrò intimidita dalle parole dell'uomo nel tentativo di apparire come una fragile fanciulla, dopodichè assunse un'espressione mortificata, abbassando persino lo sguardo come un bambina colta sul fatto a rubare i biscotti. Quindi, si rivolse all'uomo con un tono di voce che tradiva vergogna e imbarazzo: "Le mie più umili scuse, Signore. Non era mia intenzione infrangere alcuna regola... E' solo che, non avendo nulla da fare fino a stasera, stavo gironzolando per il Palazzo curiosando in quà e in là, e quando ho visto questa porta mi sono chiesta dove conducesse. Non avevo idea che l'accesso fosse vietato, e, quando ho scoperto cosa c'era quì sotto, sono tornata indietro immediatamente. Avrei chiesto prima il permesso di entrare, naturalmente, ma voi non c'eravate e così... temo che la mia curiosità abbia avuto il sopravvento. Sono davvero mortificata per il mio comportamento, vi prego di perdonarmi..." disse Olivia. A quel punto tacque, incrociando le dita in attesa della reazione della guardia...



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14-12-2012, 04:55 PM
Messaggio: #77
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Olivia aveva una faccia veramente mortificata: evidentemente aveva imparato bene almeno una cosa, nei suoi anni di prigionia, ossia a supplicare i suoi aguzzini sembrando il più contrita possibile. Riuscì quindi a convincere la guardia, che con un'alzata di spalle e un rimbrotto la lasciò andare, proprio come un padre che scopra la figlia a combinare una qualche marachella. Ora che era libera la novizia tornò in camera sua, e davanti alla porta trovò Roger.
Dobbiamo parlare.
Disse semplicemente il soldato, con un'aria grave, poi entrò. Olivia probabilmente era della stessa opinione....
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14-12-2012, 05:52 PM
Messaggio: #78
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
Heh... sembra che se la sia bevuta... pensò Olivia, soddisfatta, dopo che con la sua piccola recita era riuscita a convincere la guardia a lasciarla andare senza farle rapporto. Scampato il pericolo, La ragazza decise di tornare subito nella sua stanza e lì, fermo in piedi davanti alla porta, trovò Roger ad attenderla. L'Uomo le disse che doveva parlarle, al che la novizia annuì con un cenno del capo prima di seguirlo all'interno della stanza.

Una volta all'interno, al riparo da occhi e orecchie indiscrete, Olivia si rivolse a Roger curiosa di sapere che cosa l'uomo avesse da dirle. Considerato il tono con cui si era espresso, doveva essere importante. "Dunque, ditemi... che notizie avete?" chiese la ragazza...


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17-12-2012, 04:35 PM
Messaggio: #79
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Roger chiuse la porta alle spalle della novizia e si diresse a passo controllato alla finestra. Chiusa anche quella, vi appoggiò la schiena e rimase a osservare Olivia con lo sguardo perso nel vuoto. Ci mise quasi un minuto a riprendersi e a cominciare a parlare, con voce bassa e grave:
Mi ascolti bene. Ho svolto le mie ricerche, parlato coi miei contatti, convinto i miei uomini. Sono pronto a confermare che solo voi Claymore siete in grado di sentire chi è uno Yoma e chi no. Io e una ventina di soldati. E in caso non vi credano, avrete le nostre spade.
Fece una pausa, si passò una mano sul volto tormentandosi per un attimo la barba, le lanciò un'occhiata obliqua.
Tuttavia riprese venti spade non saranno mai sufficienti a ottenere l'approvazione dei Cinque. Non lo sarebbero nemmeno mille. Qui comandano loro, le decisioni che prendono sono inquestionabili. Perciò, capite bene che quello che io e i miei uomini stiamo facendo è un atto che rasenta il tradimento.Se le vostre ipotesi si rivelassero sbagliate, o anche solo indimostrabili, le nostre teste rotolerebbero insieme a quella del presunto Yoma stasera stessa. Quindi vi chiedo, solo questa volta: siete assolutamente certa di quello che dite? Siete certa di poterlo dimostrare? Se non lo siete....
Roger si interruppe, la fissò per alcuni secondi con uno sguardo penetrante, la esaminò. Poi concluse:
Se non lo siete, uccidete quel pover'uomo. I Cinque saranno soddisfatti e nessun altro dovrà pagare. So che è un discorso cinico ed egoista. Ma siete stata mandata qui per portare a termine un'esecuzione, e onestamente avete già fatto ben più di quello che dovevate.
Il soldato pronunciò quelle parole con una punta di amarezza ma anche con la speranza che Olivia non lo deludesse. Poi tacque, attendendo la risposta.
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19-12-2012, 04:10 PM
Messaggio: #80
La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"
Una volta all'interno della stanza Olivia andò a sedersi sul letto, e da lì ascoltò attentamente tutto ciò che Roger aveva da dirle, parola per parola, prima di replicare dopo un minuto di silenzio. "Dunque... vorreste che io assassinassi un uomo innocente, solo per salvare le apparenze? Sarebbe questo il concetto di giustizia che avete da queste parti?" disse la ragazza, fissando l'uomo dritto negli occhi con uno sguardo severo. Pronunciò le parole con la consueta calma, ma sia il tono della sua voce che l'espressione sul suo volto esprimevano chiaramente tutta la sua disapprovazione. Anche la sua scelta delle parole non fu casuale: usò di proposito il termine "assassinare" al posto di "giustiziare", per sottolineare quanto quell'idea per lei fosse semplicemente oltraggiosa. "E poi, che cosa vorrebbe dire che nessun altro dovrà pagare? Lo Yoma sarebbe ancora quì, in agguato, pronto a mietere nuove vittime alla prima occasione. Credete forse che smetterà di nutrirsi, dopo che me ne sarò andata? Credete forse che i Cinque saranno contenti, quando verrà ritrovato il prossimo cadavere sventrato? Senza contare che la prossima volta la vittima potrebbe essere uno di loro, oppure chissà, potreste anche essere voi... E' davvero questo, quello che volete?" chiese inoltre la novizia, mettendo in luce le ragioni per le quali il "suggerimento" di Roger non era soltanto oltraggioso, ma anche perfettamente inutile. Oltretutto, se dovessi mai davvero uccidere quel povero diavolo, per qualunque ragione, ciò equivarrebbe a firmare la mia condanna a morte. Non esiste al mondo che faccia una cosa tanto stupida, men che meno per assecondare l'ottusità di un branco di magistrati idioti... Pensò la ragazza.

A quel punto, Olivia fece una pausa. Quando poi riprese a parlare, la sua espressione si era addolcita ed anche il suo tono di voce tornò ad essere cordiale. In fin dei conti, era persuasa di aver espresso la sua opinione con sufficiente chiarezza, dunque non non era necessario continuare a rimproverare Roger per la sua idea malsana. "Comunque, rilassatevi... sapevo fin dall'inizio che l'approvazione dei Cinque era fondamentale, perciò quel che mi dite non è una novità per me..." disse la ragazza "... come convincere i magistrati è un problema che anche io mi sono posta, dal momento che non c'è garanzia alcuna che si fidino solamente della mia parola. Però, a questo riguardo credo proprio di aver trovato una soluzione." aggiunse poi, prima di concludere, dopo una breve pausa, dicendo: "E' vero che solo noi possiamo avvertire la presenza degli Yoma, indipendentemente da quale identità o travestimento essi decidano di assumere, semplicemente avvicinandoci a loro. Ed è vero che questa è una cosa che nessun'altro è in grado di fare. Tuttavia, a pensarci bene in effetti esiste un modo, uno soltanto, mediante il quale è possibile dimostrare in maniera inconfutabile che Enrico è uno Yoma anche a chi, diversamente da me, non può percepire la sua aura demoniaca. Con una simile prova, sarebbe impossibile per i Cinque continuare ad essere ciechi di fronte alla verità. Probabilmente non sarà facile ottenerla, ma sono convinta di poterci riuscire." A quel punto, Olivia taque. Prima di aggiungere altro, attese di vedere la reazione di Roger alle sue parole...


Citazione:Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Calma e concentrata. Ha rifiutato il "suggerimento" di Roger, e gli ha rivelato che esiste un modo per smascherare Enrico, per quanto complicato da realizzare.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva).

Join us, brothers and sisters. Join us in the shadows were we stand vigilant. Join us as we carry the duty that cannot be forsworn. And should you perish, know that your sacrifice will not be forgotten, and that one day we shall join you.
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