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Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
29-07-2013, 08:58 PM
Messaggio: #121
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Pensato Parlato Testo normale

Alicia per l'ennesima e maledettissima volta fece nuovamente male i calcoli,infatti le gambe non ressero ulteriormente all'utilizzo dello yoki,e ciò causò un rallentamento nei movimenti della guerriera,che consentirono allo yoma di schivare il colpo,ma questa volta non abbastanza,infatti la lama della spada riuscì a ferirlo al polpaccio destro.

Tuttavia nella foga dell'attacco finì per ruzzolare nuovamente a terra,lasciando la schiena scoperta,sentiva in bocca il sapore della terra,sovrastato unicamente dalla bile che sentiva crescergli dentro,era stanca,odiava quell'essere che le faceva perdere tempo prezioso,maledetto essere,ti auguro di sprofondare in una voragine senza fondo.

Non poteva continuare a inveirgli contro,anche perché le parole non l'avrebbero scalfito,inoltre più aspettava più la creatura si sarebbe ripresa velocemente dallo shock,così fece nuovamente leva sulle braccia per rimettersi in piedi,la sua intenzione era quella di finirla una volta per tutte,una volta in piedi avrebbe spiccato un salto,ignorando il più possibile il dolore alle gambe,durante la discesa del salto avrebbe portato un fendente dall'alto verso il basso alla creatura,questa era la sua ultima possibilità,se non ce l'avesse fatta questa volta molto probabilmente si sarebbe diretta verso le compagne per aiutarle.

Il dolore alle gambe non doveva essere difficile da ignorare,dopotutto il suo apprendistato come guerriera gli aveva insegnato a resistere al dolore,e per questo non si sarebbe lasciata distrarre.

Yoki utilizzato:35%
Stato fisico:ferita al fianco,dolore alle gambe,iridi dorate e vene ingrossate a causa dello yoki
Stato mentale:stanca,davvero stanca di farsi prendere in giro dallo yoma
01-08-2013, 11:34 AM
Messaggio: #122
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]

La manovra "più grezza" di Saphelia in effetti non garantì un particolare autocontrollo nei movimenti alla Guerriera: lo sbalzo dallo spallaccio che toccò terra alla svolta per trovarsi a schiena a terra non permise infatti alla ragazza di tenere salda e alta la claymore.
Ma qualcosa lo ottenne comunque.
Nonostante il fendente non proprio perfetto, infatti, Saphelia riuscì a tranciare le due dita centrali allo Yoma, che udì grugnire per la mutilazione; dalla sua posizione a terra, la Guerriera si sentì gocce di sangue violaceo caderle sul volto, poi la scia purpurea seguì gli altri tre artigli che vennero subito ritirati d'istinto.
Un attimo dopo, un'ombra cadde su di lei.
Se avesse alzato gli occhi indietro (cosa tra l'altro molto naturale: era da lì che giungeva l'ombra), Saphelia... avrebbe visto: lo Yoma, con notevoli capacità di reazione al dolore, aveva infatti deciso di... buttarsi: era ora in aria, le braccia con le dita mutilate protese in avanti per afferrare Saphelia.
Era chiaro che, a questo punto, cercasse il corpo a corpo... Se Sapelia gliel'avesse permesso, ovviamente.




Con buon sangue freddo, Seayne una volta riavutasi dallo shock per il dolore optò per cambiare braccio dominante: doveva approfittare del fatto che lo Yoma non avesse ancora ritirato gli artigli, e quello era il modo più efficace.
In realtà, non le fu possibile usare il braccio destro come accompagnamento: l'artiglio nel bicipite, oltre che procurarle dolore, le ostacolava i movimenti: dovette per forza colpire col solo braccio destro.
Ma fu sufficiente: la bassa macelleria perdonava tagli rozzi e poco lineari.
Fu così che la Guerriera, facendo affidamento alla sua forza muscolare e alla sua intelligenza (alla provocazione, il mostro reagì contrito e non si rese conto per questo di dover ritirare le dita), calò semplicemente la lama di sinistro e... sì, riuscì a tagliare tutte le dita al mostro.
Che non la prese bene.

AH-AAAARRRRGGGGHHHHHHHHHH!!!!!!!!!

Seayne, alla fine dell'opera, si scoprì sbilanciata: non era infatti abituata a dare di sinistro, e lo sapeva.
Nel frattempo, la sua piccola trappola continuava a girare: lo Yoma, ripresosi, non aveva infatti dimenticato le parole della Guerriera. E, ansimando, le corse irato agitando i moncherini.

TU... TUUUU... STA' ZITTA!!!

Ora, lo Yoma più veloce fra tutti la stava caricando a breve distanza, mentre lei era curva sul suo lato destro lo sbilanciamento del fendente: che avrebbe fatto Seayne?





Più erano stupidi, più lentamente reagivano.
Fu per questo che Alicia, alle prese col mostro meno sveglio dei tre, scoprì una volta alzatasi che lo Yoma con la pelle di Bianca Whitby era ancora lì, dolorante e ringhiante per la pur circostanziata ferita.
E lei, Alicia, senza perdere altro tempo balzò.
Non fu un balzo perfetto - le gambe facevano ancora male -, ma lo Yoma se ne accorse troppo tardi; inoltre, la ferita alla gamba non gli permise di schivare con prontezza.
Fu così che la Guerriera, pochi istanti dopo, atterrò accanto a esso infliggendogli una profonda ferita alla spalla destra, che ruppe l'osso e i muscoli verticalmente. Il mostro, ovviamente, sentì molto dolore e si piegò istintivamente avanti e piegò le ginocchia, gridando la sua pena.

UAH-UAAAAHHHH!!!!!




Turnazione invariata
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05-08-2013, 01:12 PM
Messaggio: #123
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Narrato

L'attacco nonostante la sua poca eleganza era andato a segno, fatto sta, che lo yoma riuscì a reagire molto velocemente al dolore e a scagliare una controffensiva nei confronti di Saphelia cercando il corpo a corpo saltandogli addosso da dietro.

Saphelia non notò subito il movimento dell'avversario, quando si accorse dell'attacco guardandosi dietro era probabilmente troppo tardi per ogni schivata e contrattacco, anche perché le sue condizioni fisiche non erano certamente al meglio, così, fece l'unica cosa che avrebbe potuto fare velocemente per difendersi, guardare i movimenti dell'avversario per poi puntare la spada tra lei e lo yoma, cambiare la sua traiettoria in aria non sarebbe stato così facile.

Se Candice voleva raggiungere Saphelia, doveva prima conficcarsi nella sua spada.

Condizione Fisiche:Leggero dolore alla spalla destra per l'impatto per la maggior parte assorbito dallo spallaccio, ferita da perforazione al bicipite destro e lieve lacerazione sulla coscia destra, occhi color oro, vene sul volto e denti aguzzi.
Condizioni Psicologiche: Concentrata sul suo avversario.
Abilità in utilizzo: Percezione dello yoki [Attiva]
Yoki in utilizzo: 40%

05-08-2013, 06:26 PM
Messaggio: #124
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[Immagine: yp10m.jpg]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

L’urlo proveniente dalla gola dello Yoma annunciò a Seayne che, questa volta, era riuscita a fare quel che si era preposta: infatti, nonostante avesse dovuto alla fin fine utilizzare solo il braccio sinistro, poiché l’artiglio conficcato nel bicipite del destro ne limitava di parecchio i movimenti, le cinque dita superstiti dello Yoma erano state adeguatamente potate…

Hai visto? Ci hai rimesso anche le dita dell’altro braccio! Sei proprio un incapace!

Tuttavia, insulti rivolti al nemico a parte, vuoi per l’impeto del colpo sferrato con il braccio “sbagliato”, vuoi per le fitte di dolore che le percorrevano il corpo, la guerriera albina non era riuscita a rimettersi in piedi come sperava, finendo sbilanciata sul suo lato destro.

TU... TUUUU... STA' ZITTA!!!

Le sbraitò contro lo Yoma Arthur il quale, agitando istericamente quel che rimaneva delle sue braccia ed evidentemente in preda all’ira che gli insulti gli avevano causato, partì alla carica contro di lei…

-Ah… Ombre! Ancora… uno… sforzo…-

Seayne valutò che lo Yoma-Arthur aveva, probabilmente, ancora un paio di armi a sua disposizione: la prima e più pericolosa era costituita dalle sue zanne, con le quali il mostro poteva avventarsi su di lei cercando di morderla. Non era però da escludere che il mostro cercasse, sfruttando l’impeto della carica, di assestarle un forte calcio per cercare di stordirla o disarmarla…

A Seayne invece non rimanevano molte opzioni anzi, ad essere onesti, le venne in mente una sola: sapendo di non avere tempo, cercò di accompagnare lo sbilanciamento, lasciandosi cadere sulla schiena, tentando così di non offrire un bersaglio verticale all'avversario in carica, e cercando comunque a tenerlo d'occhio... Stringendo i denti la guerriera albina avrebbe poi tentato di sferrare, quando l'avversario fosse stato a tiro, un altro fendente, stavolta da destra a sinistra, inclinando nuovamente il busto in avanti se necessario - come quando gli aveva amputato il braccio - seguendo i movimenti dello Yoma-Arthur per tentare di capire quale tipo d’attacco il mostro avesse portato e stabilire così a quale bersaglio cercare di mirare: una gamba, al corpo o (meglio ancora) la testa sperando che, se lo Yoma-Arthur avesse voluto morderla, avrebbe dovuto rallentare e inclinarsi di molto in avanti, esponendo il cranio...

Citazione:Yoki Utilizzato: 50%
Stato Fisico: Ferita seria al ventre con danni allo stomaco. Ferite media alla gamba sinistra e al bicipite destro. Leggere ferite da taglio nelle pieghe degli avambracci sanate. Occhi felini e dorati, viso alterato da vene ingrossate e dai denti tramutatisi in zanne. Muscoli ingrossati dall’effusione di Yoki
Stato Psicologico: Cerca di sfogare la sua rabbia insultando l’avversario per cercare di indurlo a commettere degli errori, tentando di mantenere la mente lucida. Conscia del rischio che sta correndo, tenta di attingere alle sue forze per uccidere lo Yoma-Arthur prima di essere costretta a ridurre lo Yoki, per non perderne il controllo a causa delle ferite subite.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).
12-08-2013, 07:51 PM
Messaggio: #125
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Pensato Parlato Testo normale

Alicia riuscì ad alzarsi dal terreno,e con gioia trovò che lo yoma era ancora lì,fermo a lamentarsi,che stupido pensò Alicia,e senza esitare ulteriormente la guerriera spicco il salto in direzione dello yoma,le gambe le dolevano ancora,ma non poté farci niente.

Il salto non fu uno dei migliori,soprattutto per il dolore alle gambe,per fortuna la creatura era ferita e non fece in tempo a schivare l'attacco,il quale andò a segno,o quasi,infatti la lama calò sulla spalla destra dello yoma,frantumandogli l'osso della spalla e lacerandogli i muscoli;Alicia gli atterrò da parte e quando si voltò rso la creatura la ritrovò inginocchiata in avanti e urlante,e con un'orrenda ferita dalla quale fluivano fiotti di sangue violaceo,che aveva iniziato a colorare il terreno e la pelle della creatura.

Finalmente mostro sei in ginocchio bene,Alicia si alzò velocemente e senza esitare strinse l'elsa della spada con entrambe le mani e menò un fendente verso il collo della creatura,che in quel momento era in totale stato confusionale,o così gli sembrava,fatto sta che quel fendente doveva porre fine alla vita di quell'ignobile creatura,direi che è sublime avere come sottofondo per la sua esecuzione le sue stesse grida di dolore,si,avanti urla di più stronza!i suoi occhi dorati in questo momento brillavano di una luce sinistra,che se vista dalla stessa Alicia l'avrebbe probabilmente spaventata,non riconoscendola come parte della sua persona,infatti questi non erano i suoi soliti pensieri di Alicia,ma quell'essere l'aveva portata al limite della pazienza e lei non intendeva sprecare un attimo di più con lo yoma,doveva andare ad aiutare le compagne.

Yoki utilizzato:35%
Stato fisico:ferita al fianco di lieve entità,ma non ha ancora avuto tempo di conttrollarla,dolore alle gambe,iridi dorate e vene ingrossate a causa dello yoki
Stato mentale:inebriata dal successo del suo attacco che sta facendo urlare lo yoma di dolore,questo la sprona a finire in fretta per aiutare le compagne,delle quali non ha notizie
03-09-2013, 01:06 PM
Messaggio: #126
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]

Lo Yoma dentro la pelle di Candice Whitby non sembrò sorprendersi nel vedere contro di se quella lama che Saphelia riuscì a metterle contro: forse lo aveva messo in conto.
E, infatti, calando sulla Guerriera... il mostro s'infilzò. Senza emettere gemiti né tantomeno urla, lasciò che il suo corpo infilzato all'altezza dello stomaco scivolasse lungo la lama, mentre le sue dita più o meno monche si stringevano contro il collo di Saphelia con forza.
Ma certo: gli Yoma dovevano perdere la testa - letteralmente - per essere uccisi. Una spada in pancia non costituiva un vero pericolo per la loro vita.
A questo punto, Saphelia doveva al più presto ovviare l'inconveniente, prima di morire strozzata.



Seguendo il suo istinto di Guerriera, Seayne si sdraiò veloce sulla schiena senza tentare di resistere allo sbilanciamento, sperando in cuor suo che lo Yoma volesse morderla, così da avere il suo collo su un piatto d'argento.
Purtroppo, il mostro era meno razionale - e bestiale - del previsto: forse non ancora del tutto conscio delle sue mutilazioni, la bestia infatti non protese in avanti il collo, ma gli arti: voleva strozzare Seayne (sì, anche lui); la Guerriera, impossibilitata a prendergli la testa protetta dal braccio teso, dovette fendere dove meglio le capitò.
E il suo fendente da destra a sinistra s'inserì allora nel fianco sinistro esposto dello Yoma. Per quel che le riuscì.
Seayne sapeva infatti benissimo di non essere esattamente la più forte Guerriera dell'Organizzazione, e probabilmente non la stupì il vedere che il suo fendente di sola mano sinistra a dispetto della gran quantità di Yoki che fluiva in lei... riuscì a malapena a incidere la lama nella carne fino a vedere le ossa delle costole.
Lo Yoma grugnì, più per la sorpresa che per il dolore, e... perse l'equilibrio nella corsa: inciampò, e crollò letteralmente su Seayne.
La Guerriera ora doveva senza dubbio agire perima che il mostro si riprendesse dalla sorpresa.



Al contrario che per le sue compagne, per Alicia fu facile decidere che fare: puntò alla testa del mostro.
E, almeno lei, ce la fece.
Era come aveva sperato: confuso, lo Yoma non reagì per tempo, e il collo fu facile da tagliare anche per la non esattamente fortissima Alicia: un colpo netto, e la testa rotolò via in una scia violacea che si depositò sulla neve, mentre il corpo decapitato crollò davanti a lei. Aveva vinto.
La Guerriera ansimò, stanca e dolorante soprattutto alle gambe, pure ferita a ben pensarci. Ma ora, che fare? Riposarsi, o soccorrere le compagne? Le altre due si trovavano sul versante della collina, più in basso di lei, e non sarebbe in nessun caso riuscita a raggiungere immediatamente i due duelli in atto. E poi, chi soccorrere? Meglio andare a vedere chi era messa peggio, forse.




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04-09-2013, 03:29 PM
Messaggio: #127
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Narrato
Parlato

Lo yoma di candice era iracondo, non si fermò nemmeno d'innanzi alla spada di Saphelia facendosi trafiggere in pieno stomaco pur di ucciderla.

Si gettò addosso alla giovane con la spada nello stomaco cercando di strangolarla, Saphelia doveva agire subito senza farsi prendere dal panico o sarebbe morta nel giro di pochi secondi.

Di primo istinto provò a togliere le mani dello yoma dalla sua gola, senza riuscire nell'intento, ma fù proprio lì, nel momento in cui rischiava la morte, che il suo istinto di sopravvivenza prese il controllo di Saphelia.

Impugnò di nuovo la spada che pendeva dallo stomaco dello yoma e in un impeto di rabbia e adrenalina con un gran urlo cominciò a tirar sù la spada dallo stomaco in un fendente verticale aiutandosi con un movimento avanti e dietro della spada in modo da tranciare ogni cosa che avrebbe trovato contro la lama, puntava a tranciare in duo il mostro.

aaaaaaaAAAAAAAAAAAA MUORI BESTIA!!! disse con la voce che gli rimaneva a causa della stretta alla gola.


Condizione Fisiche:Quasi in mancanza di ossigeno a causa dello strangolamento, leggero dolore alla spalla destra per l'impatto per la maggior parte assorbito dallo spallaccio, ferita da perforazione al bicipite destro e lieve lacerazione sulla coscia destra, occhi color oro, vene sul volto e denti aguzzi.
Condizioni Psicologiche: Quasi fuori controllo per il pericolo in cui si trova.
Abilità in utilizzo: Percezione dello yoki [Attiva]
Yoki in utilizzo: 40%




04-09-2013, 04:28 PM
Messaggio: #128
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[Immagine: yp10m.jpg]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Lo Yoma-Arthur continuava a non “collaborare”…
Infatti, contro ogni aspettativa di Seayne, anziché tentare di morderla o di prenderla a calci, forse perché completamente accecato dall’ira che gli insulti della guerriera albina gli avevano provocato, aveva attaccato protendendo le braccia in avanti, come se volesse cercare di strangolarla… fortuna per lei e peccato per lui che quest’ultimo non aveva più le dita per farlo!
Tuttavia, questo gesto inconsulto e totalmente inaspettato da Seayne, fece in modo che il moncherino di una delle braccia intercettasse il fendente mancino sferrato, deviando la lama la quale, nonostante lo Yoki profuso dalla guerriera, non riuscì a fare un gran danno, se non quello di far perdere l’equilibrio allo Yoma, che franò su Seayne, la quale non ebbe tempo di rammaricarsene… Nella caduta, infatti, lo Yoma esitò per un momento, forse sorpreso lui stesso dalla piega presa dagli eventi e, d’istinto, la guerriera albina sapeva che doveva in qualche modo approfittarne…

-Ombre! Ancora… uno… sforzo…-

Fortuna volle che il braccio che reggeva la claymore fosse ancora libero di muoversi ma, non potendo a quel punto menar fendenti, Seayne scelse una soluzione diversa: serrò la presa sulla lunga impugnatura dell’arma, cercando di tenere la mano il più vicino possibile alla guardia dell’elsa dopodiché, sfruttando la punta acuminata del pomo della stessa, avrebbe cercato di utilizzarla come un pugnale, tentando di conficcarla con tutta la forza che le rimaneva nella testa dell'avversario, mirando preferibilmente o in una delle orbite oculari dello Yoma-Arthur, oppure nella sua bocca, passando nella parte molle del palato, volendo così evitare, se possibile, la resistenza ossea della scatola cranica, cercando in questo modo di far penetrare la punta suddetta fino al cervello del mostro, nell’auspicato tentativo di ucciderlo…

Citazione:Yoki Utilizzato: 50%
Stato Fisico: Ferita seria al ventre con danni allo stomaco. Ferite media alla gamba sinistra e al bicipite destro bloccato da una scheggia di artiglio. Leggere ferite da taglio nelle pieghe degli avambracci sanate. Occhi felini e dorati, viso alterato da vene ingrossate e dai denti tramutatisi in zanne. Muscoli ingrossati dall’effusione di Yoki
Stato Psicologico: Frustrata dal non riuscire a piazzare il colpo finale sullo Yoma-Arthur ma determinata a non arrendersi.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).
08-09-2013, 08:36 PM
Messaggio: #129
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Pensato Parlato Testo normale

La lama della spada di Alicia calò sul collo dello yoma senza problemi,infatti lo yoma era talmente confuso da non fare nulla nemmeno quando la spada iniziò a lacerare la prima carne del collo;dalla ferita iniziò a sgorgare un liquido violaceo,e con un rantolo la testa della creatura fu separata dal corpo,finalmente aveva ucciso quella bestia.

Il corpo della creatura gli crollò davanti,spandendo sul terreno una chiazza viola che si allargava a vista d'occhio,finalmente sei crepata creatura infernale,la guerriera non fece nemmeno in tempo ad assaporare la vittoria che un forte dolore alle gambe la fece crollare in ginocchio,maledizione,ho usato troppo il rilascio improvviso dello yoki,non ne sono abituata,e ora le mie gambe mi stanno uccidendo,e con un sospiro Alicia,fece defluire via lo yoki,le vene si sgonfiarono lentamente e le iridi tornarono d'argento,nel mentre si ricordò della ferita al fianco,infatti prese con la mano sinistra l'elsa della spada e con la destra si tastò la ferita,al tatto faceva male,certo niente di apocalittico,ma per fortuna era solo superficiale,sarebbe bastato poco per curarsi.

Ma improvvisamente si rese conto che la battaglia non era ancora finita,le sue compagne probabilmente stavano ancora lottando,per cui si rimise in piedi ignorando il dolore,speranzosa che il dolore diminuisse a poco a poco;aveva perso ormai da tempo i contatti con le compagne,ma i rumori di battagli l'attirarono verso il versante basso della collina,e vi si diresse,con l'idea di aiutare chi si trovava in difficoltà,ragazze resistete!

Yoky utilizzato:35%-->0%
Stato fisico:dolorante alle gambe e ferita al fianco che curerà una volta conclusasi la battaglia
Stato mentale:felice di aver finalmente ucciso quella creatura,ma,non potendosi godere la vittoria,determinata ad andare ad aiutare le sue compagne,o almeno quella più in difficoltà alla sua vista.
11-09-2013, 10:42 AM
Messaggio: #130
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Citazione:IMPORTANTE: Hayez è assente, perciò lo sostituirà Ufizu temporaneamente. Vi verrà notificato in seguito se il cambiamento si manterrà o meno. Grazie.

Saphelia, dopo la reazione istintiva, tentò di riprendere in mano la spada con l'intenzione di tagliare in due lo Yoma-Candice: impresa non facile, data la sua posizione, ma cominciò ad aprire intanto un notevole foro nel suo ventre, da cui piovve un fiotto di sangue viola che inzuppò spada e armatura della guerriera. Guerriera che sentì la presa sul collo allentarsi per un attimo, probabilmente perché l'essere, forse più per la sorpresa che per il dolore, aveva reagito a sua volta d'istinto. Non fu però sufficiente a convincerla a mollare definitivamente: "Candice" sapeva che ormai era una questione di chi sarebbe morta per prima. La sopravvissuta avrebbe probabilmente potuto Rigenerarsi in seguito... ma non ci si Rigenera da morte. Così strinse ancora di più, allungando le dita ormai monche per esercitare ancora maggiore pressione sulla gola dell'avversaria: Saphelia doveva sbrigarsi o da quello scontro non sarebbe più uscita.

Caduta a terra con lo Yoma più agile sopra di lei, per fortuna confuso, Seayne non perse l'occasione: aveva la mano sinistra - quella in cui reggeva la spada - ancora libera, e dato che a quella distanza un attacco di lama era impensabile tentò di colpire con il pomolo, sperando di centrare un punto molle e di penetrare fino all'interno della testa del nemico. La prima parte riuscì, il pomolo colpì lo Yoma-Arthur. La seconda fallì, anche perché egli non era rivolto verso la spada, cosa che non poteva che complicare l'azione: venne colpito sul lato della testa, con scarsa potenza data la forza di Seayne e la distanza ravvicinata, ma fu comunque sufficiente a spostarlo lateralmente. Seayne ora poteva scivolare di lato, approfittando del fatto che non si fosse ancora ripreso... forse. Il mostro infatti sembrava sul punto di tornare lucido - se così si poteva definire - e i suoi occhi parevano fissi sul collo scoperto della guerriera, proprio davanti alle sue fauci....

Alicia raggiunse un punto da cui poteva avere una visuale completa del "campo di battaglia". Ciò che vide... non fu probabilmente ciò che si aspettava, e fu abbastanza drammatico: Saphelia era a terra, uno Yoma sopra di lei - Candice? sembrava quello piccolo - con una lama infilzata nella pancia ma le mani strette attorno al collo della guerriera. Seayne versava in condizioni simili, sempre con uno Yoma addosso ma con la claymore libera - seppur inutile a quella distanza - e dava l'impressione di star tentando di levarselo di dosso. Lo colpì infatti col pomolo della spada, spostandolo, ma Alicia non aveva tempo di stare ad osservare ulteriori sviluppi: se voleva agire, era meglio che lo facesse subito, e avrebbe dovuto scegliere la compagna da aiutare.

Turnazione invariata
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12-09-2013, 07:44 PM
Messaggio: #131
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Narrato
Pensato
Parlato

Era ormai chiaro che nulla avrebbe fermato quella bestia nel suo intento, morte o no era decisa a uccidere Saphelia.

Non importava quante ferite Saphelia gli infliggesse ma nulla avrebbe fermato Candice, come fermarlo?

Devo levarmelo da sopra non penso di resistere ancora a lungo!

Se ferirlo non lo avrebbe fermato l'unica cosa da fare era quella di impedirgli di continuare, tagliargli le braccia.

Cosi Saphelia decise di giocarsi il tutto per tutto, cambiò direzione del fendente, questa volta avrebbe fatto scendere la lama verso il basso per qualche centimetro, in modo da far prendere velocità e potenza al colpo che non avrebbe trovato resistenza a causa dello squarcio precedentemente inflitto, successivamente, avrebbe curvato il fendente verso l'esterno del corlpo dello yoma in modo da far uscire la spada nella parte più semplice, sopra il bacino dove non vi sono ossa.

Una volta fatta uscire la spada dal corpo del mostro Saphelia avrebbe caricato con tutta la sua forza un fendente facendo roteare la spada tra lei e lo yoma dove avrebbe incontrato le braccia di Candice che puntava a mozzare.

L-levati di mezzo m-mostro! Disse Saphelia con quel poco di voce che gli era rimasta.

Il fendente avrebbe mirato alla parte più semplice da mozzare, il gomito dove si congiungono l'omero e l'avambraccio.

Condizione Fisiche:Quasi in mancanza di ossigeno a causa dello strangolamento, leggero dolore alla spalla destra per l'impatto per la maggior parte assorbito dallo spallaccio, ferita da perforazione al bicipite destro e lieve lacerazione sulla coscia destra, occhi color oro, vene sul volto e denti aguzzi.
Condizioni Psicologiche: Quasi fuori controllo per il pericolo in cui si trova.
Abilità in utilizzo: Percezione dello yoki [Attiva]
Yoki in utilizzo: 40%

13-09-2013, 02:44 PM
Messaggio: #132
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[Immagine: yp10m.jpg]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Anche questa volta, l’azione di Seayne risultò inefficace, almeno per quel che riguardava l’obiettivo principale, cioè uccidere lo Yoma…

-Ombre… ma perché… non… muore?-

Fosse stata un po’ più lucida, la guerriera albina avrebbe compreso che, nonostante l’abbondante flusso di Yoki che le scorreva nelle vene, colpire col braccio sinistro, per quanto la mossa era, tutto sommato, semplice, non si era purtroppo rivelata efficace a causa della posizione per lei svantaggiosa dell’avversario.
Però, a guardar bene, un qualche risultato Seayne era riuscita comunque a ottenerlo: la giovane sentì che il peso dello Yoma che gravava su di lei, probabilmente a causa dell’impatto, era scivolato un po’ sulla sua destra, liberando il lato sinistro del corpo della guerriera albina la quale, se teneva cara la pelle, avrebbe dovuto cercare di approfittarne il qualche modo…
Così, sapendo di non poter muovere in maniera precisa il braccio destro offeso da un artiglio dello Yoma, Seayne decise di sfruttarlo per darsi solo una spinta verso la sua sinistra, nel tentativo di sfilarsi da sotto lo Yoma, lasciando comunque la maggior parte dello sforzo della mossa alla gamba destra, l’unico suo arto inferiore ancora sano, sperando che lo Yoki che aveva in corpo le desse la forza necessaria allo sforzo e l’aiutasse a contenere il dolora ancora per un po’. Se il tentativo fosse andato a buon fine e se fosse riuscita ad allontanarsi dallo Yoma-Arthur quel che bastava per ritornare a portata di lama, determinata a non arrendersi Seayne, cercando di approfittare della confusione del nemico, avrebbe tentato di calare un fendente sul collo dello Yoma, provando ad aggiungere alla forza garantitale dallo Yoki ma limitata dall’uso del braccio “sbagliato”, una rotazione verso destra del suo corpo, che potenzialmente poteva forse aggiungere un po’ di forza centrifuga, dovuta al peso della claymore, in più.
Nel caso il tentativo di scivolare via dall’avversario non fosse andato bene o se Seayne non fosse riuscita ad allontanarsi a sufficienza dallo Yoma-Arthur la guerriera albina, avendo notato che, sia pure ancora stordito, lo Yoma sembrava voler puntare al suo collo, avrebbe tentato di frapporre la sua claymore di taglio tra se e il suo nemico, in modo tale da esser pronta a proteggersi, provando a infilare il filo della lama nelle fauci dello Yoma quando e se questi avesse tentato l’attacco…

Citazione:Yoki Utilizzato: 50%
Stato Fisico: Ferita seria al ventre con danni allo stomaco. Ferite media alla gamba sinistra e al bicipite destro bloccato da una scheggia di artiglio. Leggere ferite da taglio nelle pieghe degli avambracci sanate. Occhi felini e dorati, viso alterato da vene ingrossate e dai denti tramutatisi in zanne. Muscoli ingrossati dall’effusione di Yoki
Stato Psicologico: Le sue mosse sono oramai quasi del tutto guidate dall’istinto, anche se conserva ancora un po’ di lucidità. La sua rabbia e l’energia demoniaca che le scorre in corpo rafforzano la sua determinazione a non arrendersi.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).
16-09-2013, 10:20 PM
Messaggio: #133
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Pensato Parlato Testo normale

Alicia finalmente riuscì a raggiungere un punto dal quale aveva una buona visuale del campo di battagli,e la scena che gli si parò di fronte agli occhi fu drammatica,entrambe le sue compagne erano a terra,Saphelia era a terra,con la claymore conficcata nello yoma,mentre quest'ultimo gli stringeva la gola,mentre Seayne ara anch'essa a terra con uno yoma che la teneva ferma.

Maledizione,pensò,chi delle due aiuto?non posso essere in due posti contemporaneamente,mentre decideva vide che Seayne si era liberata dalla stretta della creature,per cui Alicia non esitò oltre,sapeva chi aiutare,ovvero Saphelia,di fatto si fiondò immediatamente in soccorso della sua compagna,non era chiara la sua strategia,aveva solo in mente di uccidere la creatura,per cui avrebbe portato un fendente alla testa della creatura,tentando di evitare di ferire la compagna.

Non aveva molto tempo a disposizione,per cui ignorò come poteva il dolore alle gambe e aumentò lo yoki,per imprimere più velocità alla corsa e maggiore forza nelle sue braccia,sentì infatti nuovamente scorrergli nelle vene lo yoki,che le ingrosso e le fece divenire le iridi dorate.

Yoki utilizzato:0%-->30%
Stato fisico:ferita al fianco di lieve entità,e gambe doloranti,tutto ciò ignorato per aiutare le compagne,le iridi sono dorate e le vene ingrossate a causa dello yoki
Stato mentale:concentrata nel voler aiutare Saphelia
19-09-2013, 09:51 PM
Messaggio: #134
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Seayne, anche se non subito, si accorse di avere il fianco sinistro parzialmente libero e decise di sfruttare la cosa a suo vantaggio: si spinse via da sotto allo Yoma-Arthur, scivolando alla propria sinistra per poi risollevarsi. Non contenta, approfittò della posizione favorevole per menare un deciso fendente al collo del suo avversario che... non reagì. O meglio, non abbastanza in fretta: la lama cadde sul suo collo scoperto prima che potesse accorgersene, spiccandogli la testa dal corpo. Con un ultimo sussulto inconsulto, il corpo dello Yoma si accasciò a terra, mentre la testa rotolava poco più in là.

Alicia, notando che Seayne se la stava cavando tutto sommato bene - quando l'aveva vista lei - anzi, a conti fatti egregiamente, preferì aiutare la caposquadra che pareva invece in seria difficoltà. Arrancando sulle gambe doloranti, cercando di aiutarsi il più possibile con lo Yoki senza esagerare, caricò il demone che stava addosso a Saphelia, raggiungendolo mentre la spada della compagna usciva da poco sopra il bacino di quella che doveva essere Candice Whitby. L'essere rantolò e urlò, sollevandosi d'istinto e offrendo così un ottimo bersaglio ad Alicia, che non esitò a sferrare un potente attacco che staccò la testa dello Yoma, ponendo finalmente fine alla sua fin troppo lunga esistenza. Quell'ultimo colpo privò Alicia delle ultime forze, costringendola a crollare in ginocchio al fianco di Saphelia. Saphelia....

Saphelia aveva stabilito che non avrebbe fatto in tempo a segare in due lo Yoma, il cui sangue già si riversava a fiotti su di lei. Non aveva tempo nemmeno per aspettare che si dissanguasse, però. Così invertì la rotta e tentò di uscire dal basso, per poi tagliare una delle braccia del mostro e liberarsene. Lentamente, troppo lentamente, la lama si fece largo tra la carne e le ossa - poche - del torace di "Candice", tranciando e facendo uscire altro sangue. Ma a ogni centimetro, la stretta sul collo della guerriera si stringeva. Quando credette di essere al punto giusto, o semplicemente di non avere più tempo, Saphelia fece uscire la lama con un colpo diagonale secco. Lo Yoma-Candice gridò, levando in alto la testa in uno spasmo di dolore e offrendola così involontariamente alla lama di Alicia.
Saphelia avrebbe potuto, avrebbe dovuto tirare un sospiro di sollievo. Ma si scoprì a non poterlo fare. Per un attimo, non capì. Poi sentì il dolore atroce morderle il collo. Lo Yoma non era stupido, e nemmeno accondiscendente. Quando si era accorto di essere finito, oltre a levare la testa aveva estratto gli artigli. Otto affilati artigli che si erano conficcati uno dopo l'altro nella gola di Saphelia, tessendo al suo interno una letale ragnatela di carne. La giugulare era stata tranciata in più punti, per non parlare del fatto che sarebbe stato pressoché impossibile estrarre gli artigli, aggrovigliati com'erano. Il sospiro di sollievo di Saphelia si trasformò in un rantolo agonizzante.

Turnazione
Nardo
sagaraluca21
WolfSoul


Citazione:Saphelia sta morendo. Potete provare a salvarla, certo, ma non funzionerà. Tuttavia concedo il turno a WolfSoul per descrivere gli ultimi momenti della sua guerriera. Al prossimo turno di Narratore, la caposquadra vi abbandonerà per sempre.
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20-09-2013, 10:45 AM
Messaggio: #135
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
[Immagine: yp10m.jpg]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

La tenacia, la determinazione e, sicuramente, l’istinto di sopravvivenza di Seayne le permisero alla fine di aver ragione dello Yoma-Arthur…
Infatti, dopo essere riuscita, non senza qualche pena, a sgusciare da sotto l’avversario, il suo fulmineo fendente mancino aveva colto di sorpresa il mostro il quale, nonostante la sua declamata velocità, non ebbe il tempo di sottrarre il suo collo dal fendente della pesante spada della guerriera albina.
Fu quindi con estrema soddisfazione che Seayne vide il corpo del nemico afflosciarsi, mentre la sua testa rotolava via… La giovane si abbandonò per qualche istante all’inebriante sensazione della vittoria, poi i dolori diffusi attraverso il suo corpo la riportarono alla realtà: le sue orecchie non percepivano più rumori dello scontro; che la battaglia fosse finita? E, se era finita, con quale esito?

-Alicia! Saphelia!-

Fu l’unico pensiero coerente della guerriera albina, che si sforzò di muoversi ma prima, rendendosi conto di aver ancora troppo Yoki in circolo nelle vene, ne abbassò drasticamente il livello, mantenendone solo una piccola parte per cercare di anestetizzare il dolore fino al momento in cui avrebbe potuto dedicarsi alla rigenerazione.
Lentamente i suoi muscoli si sgonfiarono, smettendola di premere contro l’armatura e immediatamente Seayne sentì il sapore caldo e dolciastro del suo stesso sangue, proveniente senza dubbio dal suo stomaco bucato, salirle fino alla bocca e il dolore farsi comunque più forte. Lentamente ruotò su se stessa e usò il braccio sinistro e la gamba destra per mettersi in ginocchio, dopodiché diede un’occhiata in giro…
Non ci mise molto a individuare Alicia, a poca distanza da lei, inginocchiata vicino a un groviglio informe, da sotto al quale spuntavano gli stivaletti metallici di un’altra guerriera, che non poteva essere altri che Saphelia.

SAPHELIA! ALICIA!

Gridò Seayne col poco fiato che le rimaneva, compiendo uno sforzo supremo per rialzarsi in piedi, usando la sua claymore, sempre tenuta nella mano sinistra, come bastone per puntellarsi e dirigersi verso le compagne. Il suo istinto le suggeriva che c’era qualcosa che non andava, ma lei era troppo esausta e dolorante per capirlo a quella distanza… Lentamente, troppo lentamente secondo lei, a causa della sua gamba ferita, Seayne raggiunse le compagne e le bastò un’occhiata per comprendere la terribile realtà: lo Yoma-Candice era stata decapitata, ma aveva fatto in modo di trascinare con sé la sua avversaria!

No! No! NO! Perché…?

Con orrore Seayne vide che la carcassa dello Yoma, ancora sopra il corpo della caposquadra, prima di morire aveva piantato gli artigli che le erano rimasti nel collo di Saphelia, lacerandone tutte le vene… Il respiro gorgogliante della compagna lasciava pochi dubbi: Saphelia stava morendo…

-E io non so cosa fare per aiutarla!-

Pensò disperata la guerriera Albina. L’addestramento delle guerriere insegnava come praticare una medicazione sommaria, in attesa di guarire dalle ferite usando lo Yokiyori e, al limite come riattaccare arti tagliati, ma certe ferite erano al di là delle capacità di una guerriera, soprattutto una di basso rango come Seayne la quale, con il petto stretto dall’angoscia e gli occhi che le si stavano riempiendo di lacrime di disperazione, tentò quantomeno di estrarre dal collo della caposquadra gli artigli conficcati in esso… Fu tutto inutile: Lo Yoma-Candice aveva fatto in modo di incastrare i suoi artigli in maniera inestricabile e Seayne, il cui braccio “buono” era ancora limitato nei movimenti dalla ferita e dall’artiglio conficcato nel bicipite, capì ben presto che non poteva fare nulla… e cedette alla disperazione!
Iniziò a piangere senza più riuscire a trattenere le lacrime, cercò di prendere una mano di Saphelia, per stringerla a se e, sperando che la compagna potesse ancora sentirla, si rivolse a lei

Perdonami, Saphelia! Io ero la più veloce tra noi, avrei dovuto aiutarvi! Avrei dovuto proteggervi! E invece… invece… io…

La sua voce venne rotta dai singhiozzi e non potè più continuare.
Seayne sperava solo che Saphelia potesse rendersi conto che le sue compagne le erano vicine…


Citazione:Yoki Utilizzato: 10%
Stato Fisico: Ferita seria al ventre con danni allo stomaco. Ferite media alla gamba sinistra e al bicipite destro bloccato da una scheggia di artiglio. Leggere ferite da taglio nelle pieghe degli avambracci sanate. Occhi felini e dorati. Dolore riacutizzato dalla diminuzione dello Yoki, ma ancora sopportabile.
Stato Psicologico: Inizialmente euforica per l’uccisione dello Yoma-Arthur, cede poi alla disperazione quando si rende conto che Saphelia sta morendo e di non poter fare nulla per aiutarla. Sentendosi responsabile per quanto accaduto alla caposquadra, spera almeno di darle un po’ di conforto prima della fine.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).
25-09-2013, 06:23 PM
Messaggio: #136
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
SAGARALUCA21 SALTA IL TURNO

[1/3]: tre assenze ingiustificate consecutive comportano l'esclusione dal gioco. Alicia sembra shockata, rimane perfettamente immobile.

Citazione:P.S.: scusate se non ho fatto saltare prima, ma ci sono stati problemi gestionali.
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27-09-2013, 07:43 PM
Messaggio: #137
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
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Era una battaglia dura per Saphelia, forse la più dura che aveva mai affrontato. L'avversario era forte e furbo e il gioco di squadra non era mai stato il suo forte. Però questa volta qualcosa era andato storto.

Saphelia si era ritrovata in una situazione forse troppo complicata, provò di tutto per tirarsene fuori, ma fù proprio nel momento in cui credeva di avercela fatta che in realtà si rese conto che tutto stava per finire.

Finì col sangue, molto sangue, tra il suo e quello di Candice.

Un dolore acuto ed improvviso come mille spine nella gola, fù così che Candice decise di portarsi Saphelia con se nelle braccia della morte.

Fù così che la giovane guerriera, nel momento in cui Alicia era giunta ad aiutarla mozzando la testa a Candice per finirlo, si arrese.

Lasciò cadere la sua spada e si guardò lentamente intorno, Alicia aveva sconfitto il suo avversario e anche Seayne ci era riuscita, era finita.

Il corpo dello yoma senza vita si scrollò finalmente di dosso a Saphelia e anche lei si sdraiò completamente per terra sovrastata dal dolore.

Il sangue cominciava ad entrare nella trachea, sangue che Saphelia cercava di non inghiottire tossendo con violenza, il campo di battaglia ora era avvolto da un silenzio di tomba che solo il vento spezzava, improvvisamente però una voce a Saphelia familiare ristagnò nell'aria.

SAPHELIA! ALICIA!

Ma Seayne dopo poco si rese conto della situazione.

No! No! NO! Perché…?

Saphelia cercò in quei ultimi momenti di tranquillizzare la compagna.

*Tossisce e sputa sangue* C-ce l'hai f-fatta Seayne, s-sei a-andata meglio della tua caposquadra, a-nche te Alicia *Tossisce*

Seayne cercò di aiutare la compagna togliendo qualche artiglio senza riuscirci

L-lascia stare Seayne, v-va bene cosi *tossisce*. S-se voi ve la siete cavata va bene.

Nonostante il suo stato Saphelia fù comunque in grado di capire che Seayne scoppiò in lacrime, come era possibile che nonostante si conoscessero da così poco Saphelia aveva qualcuno che avrebbe pianto per lei?
Fù inevitabile, nonostante Saphelia volesse dimostrarsi fredda e insensibile dentro di se era una ragazza molto sensibile, cominciò a piangere anche lei, le lacrime che scendevano si mischiavano col sangue che aveva sparso a terra.

[COLOR="#ff8c00"]Perdonami, Saphelia! Io ero la più veloce tra noi, avrei dovuto aiutarvi! Avrei dovuto proteggervi! E invece… invece… io…
[/COLOR]

NO! rispose come per riprendere la compagna.

*tossisce* n-non permetterti di d-dire cose del genere S-seayne

S-siete voi che d-dovete p-perdonare me, n-non sono s-stata forte ab-bastanza per difendere v-voi. N-non s-sono mai stata b-brava nel gioco di s-squadra...

Seayne prese la mano della compagna e la strinse standogli accanto, Saphelia si sentì rincuorata, capì che il suo compito li era finito, poteva lasciarsi andare..

*tossisce* G-grazie ragazze, g-grazie a-amiche.

Distolse lo sguardo da Seayne e alzò gli occhi al cielo

Perdonatemi m-mamma, p-papa, f-fratellone.

Detto questo sospirò e si lasciò andare.









29-09-2013, 11:50 AM
Messaggio: #138
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
Seayne e Alicia rimasero accanto alla caposquadra nei suoi ultimi momenti, ma purtroppo non c'era più nulla da fare: anche Saphelia, rendendosene conto, cercò di rassicurare le compagne prima di spirare. Ci volle ancora qualche tempo perché le due sopravvissute smettessero di piangere la loro amica e cominciassero a pensare al da farsi. Gli Yoma erano morti, la missione completata. Una sepoltura per Saphelia sarebbe stata un'idea quantomeno gentile, prima di tornare a comunicare il risultato. La scelta stava a loro, in ogni caso.

Turnazione
Nardo
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Master


Citazione:NOTE: avete libertà di descrizione di come e dove seppellite Saphelia (se la seppellite, ovviamente) e del ritorno. Vi fermerete però fuori dal villaggio, dove incontrerete Wit. Potete descrivere le vostre reazioni quando lo vedete, ma sarà il Narratore a dovervi dire le sue. E per concludere, il master rimane per il momento Ufizu, quindi inviate eventuali MP a lui. Grazie.
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30-09-2013, 01:32 PM
Messaggio: #139
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[Immagine: yp10m.jpg]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Nonostante le sue condizioni disperate a dir poco, tossendo e sputando sangue Saphelia ebbe comunque la forza di rincuorare le compagne e di lodarle per il lavoro svolto, al punto di dar loro il merito di essersela cavata meglio di lei. Alle parole di autoaccusa di Seayne, che si sentiva responsabile per la fine della sua caposquadra, Saphelia replicò con un secco “NO!”, cercando di scuotere la compagna e di deviare su se stessa la piena responsabilità di quanto accaduto, assolvendo le compagne.
Quando Seayne le prese la mano, Saphelia sembrò rasserenarsi, tossì un’ultima volta e disse alle compagne:

G-grazie ragazze, g-grazie a-amiche…

Poi, rivolgendo lo sguardo al cielo, ebbe ancora la forza di dire

Perdonatemi m-mamma, p-papa, f-fratellone…

Dopodichè emise un ultimo, lungo sospiro, mentre Seayne sentiva che la mano della caposquadra, ancora stretta tra le sue, diventava inerte… Saphelia era morta!

NOOOOOO! SAPHELIAAAA!

L’urlo di angoscia di Seayne spezzò il silenzio del bosco, mentre Alicia era rimasta silenziosa e immobile, probabilmente sconvolta da quanto accaduto. La guerriera albina pianse la compagna ancora per alcuni minuti, finché un pensiero le balenò in testa, come un fulmine che squarcia il cielo durante un temporale:

-Non posso… Non devo lasciarla qui… non così! Le devo almeno una degna sepoltura!-

Così Seayne appoggiò lentamente a terra la mano della caposquadra, le chiuse delicatamente gli occhi e le si sedette a fianco, poi si rivolse alla compagna sopravvissuta, cercando di essere gentile:

Se sei ferita, cerca di rigenerarti Alicia! Abbiamo ancora qualcosa da fare qui…

Seayne esaminò rapidamente le sue condizioni: la ferita allo stomaco era la peggiore ma, comunque, prima di procedere, la guerriera albina si strappò di dosso l’artiglio ancora conficcato nel bicipite destro, causando un nuovo zampillo di sangue e un sibilo di dolore che le uscì dalle labbra. Ma comunque era fatta, poteva cominciare.

-Forza! Forza! L’ho già fatto a Rabona e stavo molto peggio! Cerchiamo di fare bene almeno questo!-

Tentando quindi di rammentare le istruzioni ricevute in addestramento, Seayne alzò nuovamente il suo Yoki e iniziò a rigenerarsi, procedendo a chiudere per prima la ferita allo stomaco, poi quella nel bicipite e infine quella alla gamba. La questione richiese molto tempo poiché Seayne, provata a livello fisico e sconvolta a livello emotivo, non si fidava a alzare troppo il livello dello Yoki, per paura di perderne il controllo ma, in un modo o nell’altro, ci riuscì e le ferite si chiusero una dopo l’altra.

-E adesso…-

Seayne si rimise in piedi e si guardò attorno, alla ricerca di un posto adatto dove seppellire Saphelia e, alla fine lo trovò: la sommità del rilievo dal quale erano sbucati gli Yoma; lo stesso rilievo che, dall’altro lato, degradava verso la palude. Seayne vi si diresse senza indugio e, dopo aver nuovamente alzato un po’ lo Yoki, iniziò a scavare una fossa, utilizzando la claymore come pala, non avendo altri attrezzi a disposizione.
Seayne lavorò freneticamente, con rabbia…

La guerriera albina non avrebbe impedito ad Alicia di darle una mano, anzi avrebbe accettato volentieri il suo aiuto ma in ogni caso era determinata ad andare avanti anche da sola, qualora la compagna non avesse ancora superato il trauma della morte della caposquadra, senza badare a quanto tempo ci sarebbe voluto, tanto gli Yoma erano morti e il villaggio di Lore era al sicuro. Nessuno avrebbe avuto da ridire se le guerriere rimaste avrebbero dato degna sepoltura alla compagna.
Quando fu soddisfatta del lavoro svolto, Seayne tornò indietro, raccolse il corpo di Saphelia e lo adagiò delicatamente sul fondo della fossa, le tolse il mantello e, dopo averle dato un ultimo sguardo al suo viso, avvolse delicatamente il telo attorno alla testa come un sudario, per evitare che ingoiasse la terra; quindi uscì dalla tomba e ricoprì il corpo dell’amica, finché la fossa fu chiusa. Infine prese la claymore della compagna e, utilizzando tutte le forze che le venivano dal suo corpo ibrido e dallo Yoki in circolo, conficcò la lama nel terreno, a perenne ricordo del luogo dove Saphelia era sepolta.

Dopodiché, estinto lo Yoki, si raccolse in silenzio davanti alla tomba: fissò il simbolo di Saphelia impresso sulla sua claymore, poi rivolse lo sguardo al cielo…

-Oh, Grande Stella del Nord! Ti prego, accogli la sua anima nell’immensità del tuo cielo…-

E, mentre sentiva nuovamente le lacrime scorrerle sulle guance, Seayne sentì il bisogno di dire qualcosa, qualcosa che ricordasse Saphelia, qualcosa che accompagnasse l’anima dell’amica nel suo viaggio verso i suoi cari, verso la pace eterna. La guerriera albina non era mai stata un bardo, tuttavia le venne in mente una canzone che aveva sentito molto tempo addietro, che la sua mente rapidamente riadattò alla circostanza.
Fu così che dalle labbra di Seayne uscirono queste parole: (*)

Dormi sepolta in un posto lontano, non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei dossi ma son tre o quattro abeti rossi

Come un lupo vagavi durante l’inverno e come le altre verso l'inferno
andavi triste come chi deve, il vento ti sputava in faccia la neve
E mentre marciavi, spada sulle spalle, vedesti i demoni in cima alla valle
che avevan d’odio intriso l’umore, e pelle e occhi di un altro colore
Cadesti in terra senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato un ritorno
E mentre una compagna invano chiamava, dentro alle mani stringevi la spada
dentro alla bocca stringevi parole, troppo gelate per sciogliersi al sole

Dormi sepolta in un posto lontano, non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei dossi ma son tre o quattro abeti rossi


Seayne non avrebbe saputo dire per quanto tempo avrebbe voluto trattenersi lì ma la vita, anche quella delle guerriere, continua e così volse le spalle alla tomba dell’amica e si costrinse a concentrarsi sulla conclusione della missione. Tornò nel punto dove avevano allestito la trappola per gli Yoma all’inizio e recuperò il suo mantello, dopodiché passò al setaccio il campo di battaglia, raccogliendo le teste dei tre mostri, avvolgendole nel mantello e facendone un fagotto…

Gli abitanti di Lore hanno la zucca dura! Non crederanno che abbiamo ucciso gli Yoma a meno che non forniamo loro delle “prove”… Non ti pare?

Spiegò Seayne alla compagna. A quel punto la guerriera albina prese alcune manciate di neve e, con queste, prima si sfregò le braccia e il volto, nel tentativo di ripulirsi dal sangue suo e dello yoma, e poi l’ultima manciata la utilizzò per scioglierla in bocca, per placare un accenno di sete che l’aveva colta. Quindi prese il fagotto e rivolse un ultimo sguardo al rilievo dove Saphelia era sepolta…

-Addio Saphelia! Riposa in pace! Non ti dimenticherò mai!-

Vieni, Alicia?

Pensò prima e disse poi, rivolgendosi all’amica, mentre i suoi passi iniziavano a scendere verso valle, ripercorrendo al contrario la strada che mastro Wit aveva loro indicato, portandole là.
Fu un ritorno mesto per Seayne, che comunque avrebbe conversato o consolato Alicia, se la compagna e amica ne avesse avuto voglia o bisogno. Il fruscio degli alberi, nella mente sconvolta della guerriera albina sembrava ripetere le ultime parole della caposquadra, acuendo la sensazione che aveva Seayne, di non aver fatto abbastanza per proteggere le compagne. Persa poi nei suoi pensieri, la ragazza si accorse quasi all’ultimo momento di aver raggiunto il limitare del villaggio di Lore e, accanto alle case, una figura tozza sembrava aspettarle, la figura di

“Wit!”

Per un istante, la rabbia mai completamente sopita di Seayne la colse: la tentazione di scaricare sull’ubriacone la responsabilità di quanto accaduto fu forte, ma fortunatamente la ragione prese rapidamente il sopravvento sui bassi istinti della guerriera albina… per quanto fosse irritante, l’estrattore di torba le aveva comunque aiutate a svolgere la loro missione.
Così, senza perdere tempo, Seayne puntò direttamente verso Wit, fermandosi a circa tre metri di distanza da lui e poggiò a terra il fagotto con le teste degli Yoma quindi, ostentando la sua consueta espressione triste e il suo tono di voce senza rabbia e senza gioia, si rivolse a lui:

Gli Yoma sono morti, mastro Wit! In questo sacco ci sono le prove! Vi ringrazio per il vostro aiuto…

Citazione:Yoki Utilizzato: 30% durante la rigenerazione e lo scavo della tomba per Saphelia, poi 0%
Stato Fisico: Ferite sanate dopo la rigenerazione. Occhi felini e dorati, denti aguzzi durante le fasi di utilizzo dello Yoki. Ha un po’ di sete.
Stato Psicologico: Sconvolta dalla morte di Saphelia, trova un po’ di conforto nelle ultime parole della caposquadra e dopo averle dato sepoltura. Tentata di scaricare su Wit la rabbia e la frustrazione per quanto accaduto, rinsavisce in tempo e cerca di non farsi irritare dalla presenza dell’umano, riconoscendone comunque i meriti.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva). Rigenerazione (Attiva fino al risanamento delle ferite).
(*) = Adattamento de: “La guerra di Piero” Di Fabrizio de Andrè
03-10-2013, 07:18 PM
Messaggio: #140
Urla, torce e forconi [WolfSoul - Nardo - sagaraluca21]
SAGARALUCA21 SALTA IL TURNO

[2/3]: alla terza assenza verrà escluso dalla quest. La sua guerriera verrà condotta al termine della quest come PNG, data la vicinanza di tale termine.

Alicia aiutò Seayne a scavare la fossa di Saphelia e tornò con lei verso il villaggio, ma sembrava in uno stato catatonico. Che la morte della compagna l'avesse scossa a tal punto?

Citazione:Narratore posterà a breve per far procedere la missione.
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