ClaymoreGDR Forum - Gioco di Ruolo di CLAYMORE

Versione completa: Lune [Majin] Quicksilver
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2

Majin

Situazione attuale di Lune (analizzando le missioni svolte fino ad ora e i margini di sicurezza presenti in scheda)

Al momento, l'uso dello yoki è relativamente sicuro fino all'80% (0-80%: verde, 81%+: viola); Lune ha bisogno di almeno un paio di turni per rilasciare il suo yoki senza rischiare ripercussioni fisiche, e viceversa, le serve lo stesso tanto per decrementarne l'uso dal valore massimo allo 0%. Non ha mai tentato di sprigionare da 0 a 80 in un solo turno, ma ha provato a fare il contrario ed è quasi svenuta.

L'uso del suo potenziale massimo è limitato a pochi turni di controllo, cessati i quali il corpo inizia a non essere in grado di reggere lo stress (nell'ultima missione che ha svolto ha combattuto all'80% per due turni consecutivi, a partire dal terzo sarebbe incorsa nel rischio di risvegliarsi)


Quicksilver

L'idea di base è quella di un'abilità che possa sfruttare pienamente l'alto valore di Spirito di Lune, per migliorare ciò che già sa fare e magari permetterle qualche extra.

[INDENT]3° livello (abilità sviluppata al 100%)

Lune può modificare liberamente lo yoki sprigionato, scegliendo turno per turno quanto rilasciarne, persino da 0% a 80% (e viceversa) e mantenere il valore desiderato, senza ripercussioni sul fisico e sulla mente. Il controllo sullo yoki è tale che il fisico non subisce alcuna modifica apparente (gli occhi restano argentati, il viso non si imbruttisce e il fisico non si deforma.), pur conservando ogni bonus e beneficio derivanti dall'uso di yoki. Questo può avvenire solamente grazie al perfetto dominio della volontà di Lune sul proprio corpo.

Durata massima: 15 turni. Quicksilver ha un limite di 15 turni consecutivi per combattimento, finiti i quali lo sforzo di concentrazione diventa eccessivo. Per ritrovare la concentrazione bisogna riposare la mente per qualche secondo, possibilmente a 0%.

2° livello (abilità sviluppata parzialmente)

Lune può sprigionare e ridurre yoki in modo sicuro fino a salti di 70% per turno e mantenere il valore desiderato senza ripercussioni sul fisico e sulla mente. Il controllo sullo yoki permette a Lune di non subire modifiche al colore degli occhi e all'aspetto del viso, ma il fisico si ingrossa come di consueto quando si raggiunge il 50% di yoki.

Durata massima: 10 turni. Quicksilver ha un limite di 10 turni consecutivi per combattimento, finiti i quali lo sforzo di concentrazione diventa eccessivo. Per ritrovare la concentrazione bisogna riposare la mente per qualche minuto, possibilmente a 0%.

1° livello (abilità sviluppata parzialmente)

Lune può sprigionare e ridurre yoki in modo sicuro fino a salti di 60% per turno e mantenere il valore desiderato, senza ripercussioni sul fisico e sulla mente. Il controllo sullo yoki permette a Lune di non subire modifiche al colore degli occhi, ma ogni altra modifica fisica dovuta all'uso di yoki agisce come di consueto (viso deformato al 30%, muscolatura rigonfia dal 50%).

Durata massima: 5 turni. Quicksilver ha un limite di 5 turni consecutivi per combattimento, finiti i quali lo sforzo di concentrazione diventa eccessivo. Per ritrovare la concentrazione bisogna riposare la mente per qualche ora, possibilmente a 0%. [/INDENT]


Note

"... e mantenere il valore desiderato" è da intendersi come: volendo può combattere a 80% di yoki senza rischiare il risveglio; Quicksilver, a prescindere dal livello, permette un controllo "sicuro", ma non di superare l'80% di yoki; un forte trauma che normalmente farebbe perdere il controllo a una guerriera che non possiede Quicksilver potrebbe farlo perdere anche a Lune; Quicksilver può aiutarla, ma in ogni caso non può rendere Lune immune " a prescindere" dal rischio di risveglio.


Quicksilver, "mercurio", dà l'idea dell'equilibrio, del controllo. Poi, se scomponiamo la parola, "quick" ricorda la rapidità e "silver" il colore degli occhi di Lune, sempre invariato. Mi sembrava un nome suggestivo e allusivo, perciò ho scelto di proporlo come nome di battesimo per questa abilità.
Lune era delusa dal suo ultimo scontro, ma soprattutto abbattuta dalle parole di Hayez. Forse fu questo a spingerla in biblioteca, o forse la voglia di migliorarsi. Spinte le grandi porte di legno, si ritrovò nella zona in cui abitava tutto il sapere di Staph, la grande biblioteca. Inizialmente, vide solo gli altissimi scaffali carichi di centinaia di libri, i leggii appoggiati alle pareti, le pergamene diligentemente arrotolate e riposte. Poi vide anche Duran: l'accolito stava ricopiando da un tomo su una pergamena, fermandosi spesso a controllare di non aver commesso errori. Del resto, un errore avrebbe significato dover ricominciare tutto daccapo... un vero spreco. Non sembrava essersi accorto di lei, tuttavia. Sarebbe toccato a Lune compiere il primo passo.

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

Lune entrò a passi lenti e cadenzati, fermandosi poco distante dall'uomo. Ebbe un attimo di titubanza, ma poi si fece coraggio: non era venuta fin lì proprio per quel motivo?

[INDENT]«Chiedo perdono...»[/INDENT]

Si introdusse così, un tono di voce adeguato al luogo in cui si trovavano. Cercò di iniziare la conversazione in modo delicato, non avrebbe voluto far compiere errori allo scrivano.

[INDENT]«...»[/INDENT]

[INDENT]«...»[/INDENT]

[INDENT]«...»[/INDENT]

Attese di avere un po' di attenzione per poi accennare, sempre con educazione:

[INDENT]«Vorrei, se possibile, attingere al sapere dell'Organizzazione... desidero migliorare le mie doti per meglio servire Staph e i suoi ideali...»[/INDENT]

Lo desiderava veramente. Egoista, egocentrica, ma fedele per davvero, quasi ai limiti del fanatismo. Le ultime parole di Hayez echeggiavano silenziose nei suoi pensieri, difficili da scacciare... parole che suonavano come un invito a cercare risultati migliori... Era da molto che non si presentava nel luogo di studio dell'Organizzazione e si ricordava del suo primo fallimento... questa volta, si disse, avrebbe fatto di meglio.


Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimale
Stato psicologico: Pensierosa
Le prime, esitanti parole di Lune attirarono immediatamente l'attenzione dell'accolito, che non perse tuttavia la concentrazione. Terminò la parola e solo dopo aver rimesso accuratamente a posto penna d'oca e boccetta d'inchiostro si voltò a osservarla.
Desideri?
Chiese conciliante, levandosi con una mano gli occhialini da lettura. Ascoltò dunque la richiesta della giovane, per poi infilare gli occhiali in una tasca e alzarsi in piedi.
Mia cara, spero tu abbia un'idea vera e propria. Sembri un po' confusa. Vieni, cerca di spiegarmi meglio le tue intenzioni.
Mentre parlava così si avviò verso una scalinata nascosta e prese a scenderla. Lune non poteva che seguirlo, e intanto tentare di spiegare cosa aveva in mente....

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

Prese a seguirlo e nel frattempo, mentre chiariva le idee, gli espose le proprie intenzioni.

[INDENT]«L'Organizzazione è sempre stata molto chiara sui rischi che si corrono quando si fa ricorso allo yoki...»[/INDENT]

Esordì proprio in questo modo.

[INDENT]«... tuttavia non ho potuto fare a meno di usarne in grandi quantità, chiaramente secondo i miei limiti e tenendo conto di ogni dovuta precauzione...»[/INDENT]

Ci tenne a precisarlo, non voleva essere fraintesa: era sempre stata molto cauta nel dosare la forza della propria aura, mai aveva rischiato volontariamente di superare il proprio limite; una sola volta la situazione le era sfuggita di mano - una delle sue prime missioni - e aveva avuto bisogno dell'aiuto di Camillah per riprendersi. Non aveva più ripetuto quell'errore.

[INDENT]«Ho sperimentato numerose volte, aumentando il mio yoki in modo graduale, via via superiore, fino a raggiungere un livello tale che potessi considerarlo il mio limite di sicurezza. Mi è capitato più di una volta di dover ricorrere a tale limite per poter avere la meglio sul mio avversario e mi sono resa conto di poterlo dominare sia nel corpo che nella mente e in modo discreto, persino durante un combattimento.»[/INDENT]

Non voleva vantarsene, chiaramente, ma fare un buon sunto della situazione a vantaggio dell'uomo; voleva essere il più dettagliata possibile, specialmente perché l'argomento era così delicato.

[INDENT]«Credo di possedere un'inclinazione naturale alla manipolazione del mio yoki ma mi serve poterlo controllare con maggiore libertà, limitando al contempo le trasformazioni fisiche che esso comporta...»[/INDENT]

Fece una piccola pausa, mentre con un po' di trepidazione si osservava intorno, studiando il percorso che stavano seguendo. Ultimamente si era abituata a cercare tutte le possibili vie di fuga dal momento in cui entrava in un nuovo ambiente; persino fra le mura di Staph, pur sentendosi al sicuro, non riusciva a farne a meno.

[INDENT]«Desidero riuscire a dominare il mio yoki come nessun'altra guerriera prima di me. Dallo stato di massima repressione a quello di massima forza possibile, da niente a tutto e da tutto a niente, in pochi istanti; mi rendo conto che possa sembrare una richiesta fuori dal senso comune, ma confido...»[/INDENT]

Soppesò bene le sue parole.

[INDENT]«... confido di riuscire ad apprendere questa forma di controllo... e credo di poter imporre la mia volontà al punto da impedire al mio corpo di trasformarsi... in questo modo potrei mantenere la mia forma, quella alla quale sono più abituata, pur migliorando tonificazione ed elasticità muscolare... diventerei più forte ma non necessariamente meno agile... Inoltre, se il corpo non mutasse, eviterei i contraccolpi fisici dovuti a questi improvvisi e radicali cambiamenti muscolari.»[/INDENT]

In sostanza desiderava tutto il potere del suo sangue demoniaco ma senza le odiose limitazioni che tanto ne limitavano lo sfruttamento. Lune puntava in alto, senza celare le proprie ambizioni al suo interlocutore.

[INDENT]«Ora come ora posso combattere vicina al mio limite per una manciata di secondi... se riuscissi a dominare la mutazione corporea e l'influenza dello yoki sulla mente con uno sforzo di concentrazione, credo che potrei riuscire a estendere questo tempo persino a qualche minuto.»[/INDENT]

Nessuno le aveva garantito che fosse possibile eppure si sentiva ottimista. Conosceva il proprio corpo meglio di chiunque altro e pur non potendo essere completamente certa delle proprie idee, sentiva dentro di sé che quel che stava domandando era fattibile. L'unica incertezza di Lune era, nella sostanza, il modo giusto di procedere: sì, era convinta di avere le carte in regola, ma se fosse andato storto qualcosa? L'aiuto dei suoi superiori non poteva che essere indispensabile; le servivano guida, consiglio e supervisione: con l'aiuto dell'Organizzazione poteva sicuramente riuscire nell'impresa.




Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Ottimale
Stato psicologico: Impegnata nell'esposizione della propria richiesta
Mentre scendevano, Duran non faceva che ascoltare il resoconto e poi l'esposizione di Lune. Giunsero infine in uno spiazzo abbastanza ampio che si apriva appena oltre il termine della scalinata. L'uomo in nero si fece da parte per lasciarla passare e si appoggiò contro un muro, meditativo. Osservandolo, però, la guerriera si accorse che non era un muro, bensì un tavolo posto verticalmente, con delle manette in altro. Numerosi altri strumenti di tortura punteggiavano l'area, ma erano stati posti sui bordi dell'arena.
Uhm. Ciò che chiedi è qualcosa di complesso. Ti renderai conto anche tu che vuoi apprendere tre cose diverse.
Duran parlava con voce atona, ma i suoi occhi la fissavano attenti, gelidi.
Usare molto Yoki, per molto tempo e senza conseguenze sul fisico. Soprattutto l'ultima richiesta mi lascia perplesso. Ma se credi di farcela, chi sono io per dirti che non puoi?
Si tormentò la barbetta a punta e proseguì.
Cominciamo dalle cose semplici. Voglio che rilasci la massima quantità di energia di cui sei capace in una volta sola. E questa volta, mettici tutta la tua concentrazione.
Era un'ordine, e Duran si scostò. Voleva assistere alla dimostrazione da una distanza di sicurezza.

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

Lune non aveva ancora mai provato a portare il proprio yoki dal minimo al massimo in una sola volta ma non dubitava di potercela fare; tuttavia temeva per le ripercussioni fisiche: se per portare il proprio yoki dal massimo al minimo era quasi svenuta, cosa sarebbe successo facendo l'esatto opposto? Per fortuna l'uomo le aveva dato un po' di libertà - la quantità di energia di cui Lune era capace: insomma, poteva scegliere lei. Di certo, anche considerando la propria indole prudente, non avrebbe rischiato più di quanto non avesse avuto totale certezza.

Per prima cosa stabilizzò il respiro e sgomberò la mente da ogni pensiero futile, rimasero lei e lei soltanto, e questo fu facile per una Lune solitamente silenziosa e meditativa. Era in un luogo sicuro, protetta dalle alte mura di Staph, senza nessun nemico che la minacciasse... era una condizione ideale e priva di stress, inoltre c'era un superiore a supervisionare l'addestramento speciale, meglio che provare da sola, perciò si sentiva già molto tranquilla. Chiuse gli occhi e distese i muscoli, cercò uno stato di massima serenità possibile e si impegnò per mantenerlo.

Attese una manciata di secondi, chiusa nella sua silenziosa realtà, per poi rilasciare una grande quantità di yoki, tutta quella che sentiva di essere in grado di dominare. Fu un rilascio immediato e perentorio, non dissimile da quello del suo combattimento contro Fortune: se allora e in condizioni di stress aveva potuto controllarlo senza problemi, perché doveva andare diversamente in quel momento?

L'aura demoniaca la avvolse e la compenetrò, deformandone l'aspetto fisico, deturpandone il volto e le forme armoniose; il petto si gonfiò, i muscoli di braccia e gambe si irrobustirono e il volto assunse un'espressione mostruosa.

Strinse i pugni e poi li distese, "ascoltando" quella sensazione di potere che si agitava in lei. Riaprì gli occhi e ne spedì lo sguardo sull'uomo in nero: ovviamente le iridi si erano fatte dorate... ma risplendevano ancora di intelligenza.

[INDENT]«Posso controllare un'aura maggiore, se lo desidero. Non ho mai provato a rilasciare più di questa quantità in una sola volta.»[/INDENT]

E dopo quell'ultima dichiarazione, il tono di voce leggermente disturbato dalle modifiche che le corde vocali avevano subito, attese la reazione di Duran.


Citazione:Yoki utilizzato: 0%>>>>>50%
Stato fisico: Iridi dorate, viso grottesco, muscoli rigonfi [rilascio di yoki].
Stato psicologico: Tranquilla, concentrata.
Duran la osservava con sguardo critico, valutando le modificazioni subite dal suo corpo in seguito al rilascio dello Yoki. La analizzava come si analizza un animale che si vorrebbe comprare, senza nemmeno una punta di pietà negli occhi freddi.
Se non ti spingi oltre quello di cui sei certa, come potrai migliorare?
La sua voce era sferzante, dura.
Se non ti metti alla prova cercando qualcosa che non sei mai riuscita a fare, come potrai riuscire in quello che vuoi? Hai troppa paura, mia cara. Troppa paura di fallire.
Si avvicinò, le si pose ad appena un passo di distanza.
Torna indietro. Voglio che lo fai da capo. E stavolta spingiti oltre. Rilascia una quantità di energia superiore a quella che stai usando ora. Non serve che arrivi al massimo... devi semplicemente andare oltre il limite. Se fallirai... sarò solo la tua prima vittima.
La guardava negli occhi, ma adesso aveva un'espressione convinta, sincera. Voleva che ce la mettesse tutta, e si stava esponendo personalmente... toccava a Lune ora decidere che fare.

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

La guerriera annuì e riassorbì il suo yoki, ritornando normale. Prese un profondo respiro e annuì nuovamente. Troppa paura di fallire? Lei pensava che fosse la dovuta prudenza. Se l'uomo in nero le chiedeva di superare la sua "paura" lei non voleva deluderlo! Perciò dopo aver ritrovato una nuova condizione di tranquillità interiore, contrasse nuovamente i muscoli e sprigionò ancora più yoki di quanto non avesse fatto precedentemente.

[INDENT]«...»[/INDENT]

Sentì il sangue scorrerle più veloce nei vasi sanguigni, il cuore battere più forte nel petto, gli occhi si accesero di una luce dorata mentre tutto il suo corpo, nuovamente, cambiava e si trasformava e si deformava. Conoscendo il proprio limite di sicurezza, aveva volutamente rilasciato più yoki, come ordinato dall'altro; dubitava di perderne il controllo ma non poteva nemmeno essere certa del contrario... il suo ottimismo, per fortuna, la aiutò a restare rilassata.

Anche se il suo nuovo aspetto poteva forse suggerire diversamente, dato il viso aggrottato e i muscoli pieni e gonfi.


Citazione:Yoki utilizzato: 50%>>>>>0%>>>>>>60%
Stato fisico: Iridi dorate, viso grottesco, muscoli rigonfi [rilascio di yoki].
Stato psicologico: Tranquilla, concentrata.
Lune sprigionò una quantità ancora maggiore di Yoki, spingendosi a livelli mai raggiunti prima, o almeno mai raggiunti in una volta sola. L'effetto fu impressionante, il suo corpo si deformò rapidamente e divenne sempre più mostruoso, ma quando ebbe raggiunto il livello che desiderava la guerriera si fermò. Non un'altra goccia di potere demoniaco venne rilasciata.
Vedi?
Duran, immobile al suo posto, annuì, soddisfatto.
Devi spingerti oltre ciò che sai di poter fare, o non migliorerai mai. Ora, con calma, arriva al massimo. Rilascia tutto quello che puoi.
Tornò quindi ad allontanarsi, evidentemente ritenendo di non essere più necessario nelle vicinanze.
Considera intanto se sarai veramente in grado di fare lo stesso in combattimento.
Suggerì, dandole le spalle, per poi tornare ad appoggiarsi a uno strumento di tortura e osservarla con i suoi occhi freddi.
Prego.
Fece un cenno ampio d'invito con la mano per incitarla a proseguire, ad eseguire l'ordine.

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

Annuì. Ovviamente era certa di riuscirci in combattimento, ne era prova il suo duello contro Fortune. In una lunga serie di terribili istanti di pericolo e stress psicologico era riuscita a tenere a bada la sua avversaria il tempo necessario per permettere a Camillah di darle il colpo di grazia.

[INDENT]«Nella mia ultima missione, contro un avversario temibile, ho sprigionato più o meno metà del mio yoki e qualche istante dopo l'ho portato al culmine. Ora vi mostro il mio livello massimo di yoki...»[/INDENT]

Chiuse gli occhi e mantenendo sempre un livello alto di concentrazione aumentò la propria aura, portandola al massimo possibile. Non aveva mai superato quella soglia, il rischio era troppo alto, ma dopotutto non aveva mai avuto bisogno di portarsi oltre. L'effetto fu una leggera curvatura in avanti, in una posa leggermente ferina. Il potere che stava gestendo era tale che il suo corpo veniva naturalmente spinto ad assumere quella forma.

Non volendo perdere tempo, pensava già a come controllare quella mutazione; Duran stava testando le sue capacità ma nello stesso tempo anche Lune lo stava facendo: mentre utilizzava la propria forza di volontà per tenere a bada il mostro dentro di lei, riuscendoci finora abbastanza bene, cercava anche di "ascoltare" il proprio corpo per capire da dove iniziare a lavorare.

[INDENT]«EcCo, QuEsTo è Il MiO MasSiMo. NoN CReDo Di PoTeRMi SpiNGErE OlTrE. OltRE QuESto LiVeLlO dI YoKi PErDErEi Il ConTRolLo.»[/INDENT]



Citazione:Yoki utilizzato: 60%>>80%
Stato fisico: Iridi dorate, viso grottesco, muscoli rigonfi, schiena curva [rilascio di yoki].
Stato psicologico: Concentrata.
Duran continuava a osservarla come se fosse un cavallo a cui si osservano i denti. La squadrò dalla testa ai piedi, lentamente, deliberatamente, poi fece un cenno annoiato:
Ottimo. Ora... rimani così. Vediamo quanto tempo reggi senza alcuna intromissione dall'esterno. E mi raccomando, non tornare indietro appena senti che sia giusto, ma quando pensi di non poter resistere oltre. Altrimenti i tuoi sforzi saranno vani.
Detto questo, semplicemente tornò a osservarla, e attese.

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

Ovvio, prima o poi doveva arrivare a quello stadio dell'addestramento in cui doveva cercare di resistere il più a lungo possibile. Lune non aveva mai testato il restare per lunghi periodi di tempo a quel livello, ma non perché non ci potesse riuscire ma per la paura di sbagliare. Tuttavia, essendo supervisionata da Duran, la bionda si sentiva più tranquilla. Non che il suo si potesse davvero definire stato di tranquillità, c'era pur sempre un mostro dentro di lei! Tuttavia, fino a quel momento era stata in grado di conservare la propria umanità senza problemi.

Rimase con gli occhi chiusi per concentrarsi meglio e continuò a sopprimere il mostro, pensando a qualcosa che la aiutasse a concentrarsi. All'inizio non riuscì a focalizzarsi su qualche cosa in particolare: cercò di ricordare le montagne dove era cresciuta, le prime soddisfazioni ottenute a Staph, l'ambizione di essere una guerriera fedele e devota... infine le venne in mente Camillah, e se non fosse stata tanto impegnata a non muovere neppure un muscolo, avrebbe persino sorriso.

Camillah, che Lune non si era fatta scrupolo di usare come esca o scudo per più di un'occasione; eppure, nel corso di quegli ultimi mesi, non aveva avuto altra compagna altrettanto vicina. Decise di focalizzare dunque la propria mente su quella immagine: l'avrebbe aiutata a tenere cosciente e consapevole la propria coscienza umana.

E avrebbe resistito fino a quando non si sarebbe sentita incapace di proseguire, proprio come ordinato. Perciò tenne duro e si preparò, studiando con attenzione il proprio io per capire fin dove riusciva a spingersi. Non voleva rischiare più di quanto il proprio buon senso le suggeriva, perciò avrebbe represso il proprio yoki non appena si fosse resa conto di aver osato abbastanza - ma non prima di aver effettivamente raggiunto il proprio limite, altrimenti, come aveva detto Duran, non avrebbe mai imparato.


Citazione:Yoki utilizzato: 80%
Stato fisico: Iridi dorate, viso grottesco, muscoli rigonfi, schiena curva [rilascio di yoki].
Stato psicologico: Concentrata; focalizzata su un'immagine alla cui la sua umanità è legata.
Bene.
Duran si fece sentire dopo quasi un minuto, quando Lune era già oltre quello che aveva mantenuto fino ad allora. La guerriera non era però ancora al limite delle sue capacità.
Ma puoi fare di meglio. Non dovrai semplicemente stare ferma, dovrai combattere, altrimenti tutta quell'energia non ti servirà mai a nulla.
Fece qualche passo verso una macchina e poi fischiò. Un accolito emerse dalle ombre.
Al mio segnale, lancia.
Gli ordinò, e quello caricò la catapulta in miniatura.

Citazione:Sei libero di gestire come credi le reazioni di Lune e anche il lancio della pietra. Non lo considererò autoconclusivo, ma resta nei limiti del verosimile.

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

Fu soddisfatta dal piccolo complimento di Duran ma rimase leggermente sorpresa quando si rese conto di non essere da sola con lui. Ma in fondo cosa c'era di strano? Anzi, forse l'accolito non stato il solo a osservarla di nascosto.

Duran diede il segnale e quello azionò il meccanismo. Lune era pronta. Il suo corpo le ordinò di muoversi ondeggiando verso la propria destra, magari curvandosi al punto da potersi aiutare con le mani... ma lei, che desiderava comportarsi da donna e non da bestia, piegò solamente le ginocchia e si preparò al salto.

La catapulta scagliò dunque il piccolo ma pesante sasso verso di lei; Lune avrebbe forse potuto schivarlo anche senza aver rilasciato il suo yoki, perciò con quella potenza che le scorreva dentro non ebbe difficoltà a scartare di lato con sufficiente tempismo e forza. Il sasso la sorpassò - non di tanto quanto avrebbe voluto - e si infranse rumorosamente contro qualcosa dietro di lei - un muro?

Lo scatto era stato piuttosto semplice, ma dopo essere restata immobile per quasi un minuto non era facile riprendere il movimento e restare concentrate allo stesso tempo. Per aiutarsi continuava a pensare alla sua compagna, ma doveva tenere gli occhi aperti per tenere sotto controllo l'accolito che maneggiava la catapulta. Era comunque soddisfatta, perché sembrava che l'esercizio potesse davvero esserle utile. Doveva solo resistere ancora, ancora, ancora, e forse un po' di più...

Ora cosa avrebbe ordinato l'uomo in nero? Altre sassate? O avrebbe cambiato l'esercizio?

E nel mentre cercava di visualizzare il sorriso di Camillah e di tenerlo stampato nei suoi pensieri.



Citazione:Yoki utilizzato: 80%
Stato fisico: Iridi dorate, viso grottesco, muscoli rigonfi, schiena curva [rilascio di yoki].
Stato psicologico: Concentrata; focalizzata su un'immagine alla cui la sua umanità è legata.
Con uno scarto laterale Lune schivò senza alcun problema il lancio. Duran per tutta risposta schioccò le dita e altri tre accoliti emersero dalle ombre e misero mano ad altre catapulte. I macchinari vennero caricati, erano posizionati a coppie opposte tra loro, quindi uno a sinistra, uno a destra, uno di fronte e uno alle spalle della guerriera. Prima che lanciassero, l'uomo in nero diede un avvertimento a Lune:
Sarà meglio che eviti che i miei ragazzi si colpiscano a vicenda... non vogliamo qualche ferita troppo grave, no?
Il suo sorriso era in ombra, il che lo rendeva piuttosto lugubre. Stavolta schivare non sarebbe stato sufficiente... e c'erano quattro pietre in arrivo. Duran aveva aumentato esponenzialmente la difficoltà.

Citazione:Come prima, sei libero di gestire tutto tranne Duran e gli accoliti nel prossimo turno, con l'unica condizione di restare credibile.

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

Sollevò la spada e senza troppo riflettere cercò di colpire i quattro sassi - non poteva spostarsi o avrebbe rischiato di mettere in pericolo qualcuno degli umani.

Gli attacchi erano più o meno in contemporanea, perciò doveva in qualche modo colpire su quattro lati... oppure aspettare le pietre nel punto in cui dovevano per forza passare. Si inginocchiò e sfruttando la forza superiore derivante dal suo yoki abbondante cercò di colpire in rapida successione i sassi che passavano sopra di lei. Lo scopo era non tanto di fermarli quanto di deflettere la loro traiettoria, così che nessuno fosse colpito, inclusa lei. Strinse con forza l'elsa della spada con tutte e due le mani e diede quattro fendenti in rapida successione, subendo ogni volta un forte contraccolpo; un umano non sarebbe riuscito a mantenere la presa sulla spada! Alcuni sassi caddero vicini a lei, altri poco lontano, producendo un forte rumore.

Trasse un profondo respiro e fu costretta a fermarsi per riprendere fiato, cercando di mantenere lucida la propria concentrazione - e le immagini che stava cercando di tenere in mente per farlo. Rimase in ginocchio, in attesa di altre istruzioni da Duran - o forse di una pausa? - mentre si riposava, anche se non era facile, con tutto quel potere demoniaco dentro di lei che le gonfiava i muscoli... cercava, in quel breve momento, di rilassare il più possibile il proprio corpo, in modo da dominare la trasformazione, o di capire se e quali metodi c'erano per riuscirci.


Citazione:Yoki utilizzato: 80%
Stato fisico: Iridi dorate, viso grottesco, muscoli rigonfi, schiena curva [rilascio di yoki]; riprende fiato.
Stato psicologico: Concentrata; focalizzata su un'immagine alla cui la sua umanità è legata.
Lune riuscì a deviare tutti gli attacchi efficacemente,ma Duran non era ancora soddisfatto.
Abbiamo capito che sei capace di schivare e colpire tenendo sotto controllo lo Yoki. Ora vediamo se sei in grado di non reagire.
Un cenno con la testa e i quattro accoliti la attaccarono insieme, ciascuno impugnando un bastone lungo circa un metro e mezzo, di solido legno... niente pause per Lune, a quanto pareva.

Citazione:Questa volta non sarai libero. Hai la prima mossa, considerando però che gli accoliti ti stanno caricando da quattro direzioni. Decidi che fare, ma sarò io a stabilire i risultati. Tieni presente che Lune comincia a sentire la fatica per il lungo mantenimento del livello di Yoki.

Majin

Citazione:Narrato.
«Parlato»
Pensato.

Non voleva né poteva far del male agli accoliti, perciò, per non rischiare il peggio, decise di fuggire. Cercò di allontanarsi dai quattro, schivando come poteva, per poi allontanarsi e girare in cerchio all'interno della sala per evitare di essere circondata e privata di possibilità di scampo. Lo yoki le dava dei muscoli resistenti e tonificati ma la rendeva più goffa, perciò cercò di darsi buoni slanci in modo da sollecitare maggiormente i tendini e i muscoli veloci.

Non si era mai spinta così lontano. Da quanto tempo stava reggendo quel ritmo? Quanto sarebbe durata? Ma finché sentiva di poterlo controllare, l'avrebbe controllato; come aveva detto Duran, non doveva avere paura di usare lo yoki se voleva migliorarsi, e se voleva capire qual'era il suo vero limite doveva studiarsi a fondo... e duro allenamento.

Con questi brevi istanti di riflessione, cercando di tenersi fortemente ancorata alla propria umanità - non voleva rischiare nemmeno per un attimo di perdere il controllo, neppure di andarci vicino! - avrebbe cercato di mantenersi in movimento e di schivare ogni colpo, o la maggior parte.

Era stanca, iniziava a sentire qualche cedimento, ma sentiva di poter reggere ancora un po', perciò non si sarebbe arresa fin quando non avesse avuto dubbi sull'incapacità di proseguire quella prova. Esattamente come Duran le aveva fatto capire.


Citazione:Yoki utilizzato: 80%
Stato fisico: Iridi dorate, viso grottesco, muscoli rigonfi, schiena curva [rilascio di yoki]; una certa stanchezza fisica.
Stato psicologico: Concentrata; focalizzata su un'immagine alla cui la sua umanità è legata.
Duran non fu clemente, e gli accoliti non ci andarono piano, ma Lune era decisamente troppo potente per loro: fu a malapena sfiorata un paio di volte dai loro bastoni, evitando così le "carezze" del duro legno. Man mano che continuava, però, si rese conto di starsi stancando molto di più che se avesse combattuto normalmente, e iniziò a perdere colpi... e a prendere botte. Prima un tocco lieve su un fianco, poi uno più forte alla spalla, per arrivare a una forte bastonata alla coscia... non riusciva più a schivare i colpi. Dopotutto, usava molto Yoki da oltre un minuto quand'era cominciata, e a quel punto dovevano esserne passati almeno quattro... un colpo alla testa particolarmente crudele la fece addirittura sanguinare, e lo Yoki minacciò di sfuggire al suo controllo. Fu appena un attimo, ma fu come se Duran se ne fosse accorto: alzò una mano e gli accoliti si bloccarono.
Torna indietro. Azzera lo Yoki. Ora.
Ordinò l'uomo in nero, brusco.
Pagine: 1 2
URL di riferimento