ClaymoreGDR Forum - Gioco di Ruolo di CLAYMORE

Versione completa: Il Calice di Sangue [Vick_Svarta_Blixten-Xyz10]
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L'espressione di Stan non cambiò durante il discorso di Gaia, pur essendo i suoi occhi fissi solo su di lei piuttosto che su lei e Syhlvia. Le reazioni del resto della gente furono invece disparate. La vecchietta sembrò rimpicciolire, come se desiderasse essere dimenticata. Le guardie portarono le mani alle spade, in caso di necessità, pur senza estrarle, e iniziarono a far scorrere gli occhi fra Gaia, Stan e la folla. E anche Syhlvia, ovviamente. La folla... esplose. Fu un enorme ruggito, come di una fiera gigantesca, a levarsi da decine di bocche contemporaneamente. Ognuno diceva la sua, ognuno voleva farsi sentire, ognuno ringhiava la propria opinione. E la maggior parte erano d'accordo sul dare addosso a Gaia. Stan si avvicinò alla guerriera piumata mantenendo immutata la propria espressione. Era quasi minaccioso, non fosse stato che era più basso di lei e, in fondo, solo un normale umano. Poi arrivò Syhlvia, a intimare la calma. Ebbe successo, anche se un brusio di fondo piuttosto rumoroso rimase. La folla si stava già spegnendo da sola, lo sguardo duro di Syhlvia contribuì come acqua sulle braci. Anche il discorso di Syhlvia fu ascoltato in silenzio dall'uomo. Alla fine, il mormorio continuava, ma le guardie si erano rilassate e la vecchietta pareva voler di nuovo stare al mondo. E finalmente Stan rispose.
Gradirei conoscere i vostri nomi, guerriere. Tuttavia capisco che il tempo scarseggi. Purtroppo, l'ipotesi di quella con le piume è corretta. Mia figlia ci ha lasciati.
Squadrava ancora Gaia, ma nei suoi occhi non c'era sospetto o disprezzo, solo quell'espressione rigida, dura.
Mia figlia aveva sedici anni. Era pronta a sposarsi, ma era ancora pura. Quell'uomo se l'è portata via. E sì, non gliel'avremmo ceduta se non ci fosse riuscito. Ha ucciso lo Yoma in modo magistrale. Abbiamo perfino atteso alcuni giorni per assicurarci che avesse avuto successo prima di passare alla ricompensa.
Quindi, nessun dubbio, pareva. Si era rivolto a Syhlvia, stavolta, dato che era lei ad aver posto la domanda.
E' stata una decisione dura. Ma dovevamo rispettare i patti. La ragazza è stata scelta a caso, ed è toccato a lei. Era orgogliosa di essere stata la nostra salvezza.
Tornò a parlare con Gaia, senza tradire alcun sentimento nel dire ciò.
Forse hai ragione, guerriera con le piume. Forse è stato un atto di puro egoismo, per salvare i nostri soldi e le nostre vite. Ma noi pensavamo che valesse la pena fare un tentativo. Se fosse morto, avremmo potuto ricorrere a voi. Se fosse sopravvissuto... be', l'avremmo pagato. Per quanto doloroso sia separarsi dai propri cari, penso siate a conoscenza del fatto che i vostri servigi non sono affatto economici. Pagare voi poteva salvarci dallo Yoma, ma condannarci a morire di fame. Chiamatemi cinico, ma preferisco che una sola persona muoia piuttosto che il suo intero villaggio. Inoltre, la gente è superstiziosa. Quante volte vi hanno chiamato streghe? Quante volte siete state insultate, emarginate, e non vi è stato dato modo di compiere le vostre ricerche? Con un umano è molto più facile. Ci si può fidare di un umano. Gli si possono dare informazioni.
Fece una pausa, mentre la folla gli dava ragione a gran voce. Perfino la vecchia annuì debolmente.
Questi sono stati i nostri, i miei, pensieri. Inoltre il mercenario era disponibile qui, subito, mentre per voi avremmo dovuto aspettare. E nel frattempo altra gente sarebbe morta, altre bambine sarebbero rimaste orfane, e una volta che voi foste arrivate avremmo dovuto cedere loro ai vostri capi per ripagarli, trasformandole in... in quello che siete voi ora. Non ho idea di cosa proviate, ma posso immaginare che io, in condizioni di emarginazione e isolamento come le vostre, sarei tentato di suicidarmi. Tuttavia, ora abbiamo convocato voi. Perché? Perché farlo, dopo tutto quello che vi ho detto? So che probabilmente non rivedrò mai più mia figlia. E quindi, perché mandarvi alla ricerca del nostro salvatore?
La vecchietta gli mise una mano su un braccio, scuotendo la testa. Ma lui proseguì.
Lui non ci ha salvati. E' questo che credo. E' questo che tutti noi crediamo. Continuiamo a guardarvi con disprezzo, è vero, ma se i nostri sospetti si riveleranno esatti non potremo che ringraziarvi. Fate questo per noi. Ve lo stiamo chiedendo, anche se per i vostri servizi paghiamo profumatamente. Fate questo per noi, e avrete anche la nostra riconoscenza.
Il discorso sembrava concluso. La vecchietta fece cenno alle due di seguirla, poi ci pensò ed estese il gesto a Stan. Lui rimase fermo, in attesa che le guerriere si muovessero per prime.

Turnazione invariata
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Parlato Pensato

Esattamente come pensavo.

Gaia ascoltò le varie lamentele provenienti dalla folla di persone là riunite e la spiegazione di Stan, mantenendo un'espressione di silenziosa soddisfazione. Quando concluse, la guerriera piumata eseguì un piccolo inchino, sorridendo leggermente, quindi, prima di muoversi, si voltò verso Syhlvia, alzando un sopracciglio e guardandola con sguardo annoiato; usò il labiale, dicendole Visto?

Gaia in effetti era rimasta un attimo stizzita, quando Syhlvia aveva osato mettere in discussione la sua teoria, specie davanti a tutti, ma se aveva capito bene come ragionasse la sua compagna, un semplice sguardo esplicativo sarebbe bastato, piuttosto che piantarle un manrovescio educativo.

Poi si parlerà anche di questo atteggiamento, però.

Nonostante fosse vicinissima a Stan, la guerriera piumata non gli rivolse neppure un altro sguardo, si limitò a spostarsi e passare oltre. Quell'uomo poteva dire, pensare, provare ciò che voleva, ma era solamente un sassolino in più sul percorso di Gaia, uno che, una volta risolta la missione, non avrebbe probabilmente mai più rivisto.

Ripensò a quanto successo appena prima. La reazione della folla era stata la prova che le sue parole avevano colto nel segno e toccato tasti dolenti; le pura e semplice verità non piaceva a nessuno ed essere messi davanti al fatto di aver sacrificato, probabilmente almeno, una giovane vita invece che il proprio denaro aveva fatto sì che, sentendosi forti in gruppo, reagissero con rabbia. Rabbia mitigata dalla vergogna e probabilmente, dal sollievo che non fosse stata scelta la propria figlia o sorella.

Quanto sono deboli... Quanto sono stupidi.

Si rivolse alla vecchia dunque, con tono quasi annoiato, nonostante fosse rimasta soddisfatta da come s'era evoluta la "discussione".

Andiamo? E ricordatevi il latte fresco, per cortesia.

Oltretutto, il racconto di Stan aveva aperto la questione ad altre domande, domande che avrebbero atteso il trovarsi in un posto tranquillo ove parlare.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Estremamente soddisfatta
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Vai a capire come, la guerriera con le piume c'€™aveva azzeccato in pieno, anche se le sue parole non troppo gentili avevano fomentato, finché non era intervenuta lei, gli animi della gente lì riunita. L'€™uomo che rispondeva al nome di Stan rispose, finalmente, poco dopo: era lo sfortunato padre dell'ancor più sfortunata ragazza che era stata scelta come premio per il mercenario, che a quanto pareva aveva eliminato lo Yoma "in modo magistrale". Ciò che fece storcere il naso a Syhlvia fu quando egli accennò al motivo per il quale avevano scelto di ingaggiare quel mercenario, invece che loro, ma non si trattava del denaro; era perché, testuali parole, di un umano ci si poteva fidare, a lui si potevano fornire tutte le informazioni.
Alternò lo sguardo da lui alla vecchia, e le sembrò evidente che le belle parole che lei stessa aveva appena pronunciato non erano servite a molto, come sempre. Ogni volta c'era tutta questa diffidenza nei loro confronti, al che una qualsiasi persona di buon senso si sarebbe chiesta perché continuassero a svolgere i loro servizi, se tali erano i ringraziamenti.

Presto l'€™ometto venne al punto cruciale del discorso, quello che le riguardava in prima persona: perché erano là? Ormai non c'€™era più nessuno Yoma da eliminare, e nemmeno dovevano correre in soccorso della povera fanciulla: sembrava che nemmeno lui lo sapesse con certezza, ma credeva di non essere stato realmente salvato.
Non capì, al momento, che cosa volesse dire. Se il mostro era stato ucciso, gli abitanti non avevano più nulla da temere, no? Le sembrava una cosa così ovvia. Forse avevano paura di ulteriori attacchi? O che non fosse l'unico Yoma stanziato in quella città? Ma in quel caso, non avrebbero potuto affidarsi nuovamente a quel mercenario, visto che chiamare "le Streghe" era così di cattivo gusto?
Incuriosita, Syhlvia si preparò ad ascoltare con più attenzione le parole che sarebbero seguite, ma non ce ne furono più. Il discorso sembrava terminato là, sul più bello, in attesa, sperava, di riprendere in un luogo più consono.
Sempre che decidessero di fornire tutte le informazioni anche a chi non era del tutto umano.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Un po' irritata dalla diffidenza della gente
Seguendo la vecchia, con Stan che chiudeva la fila, il gruppetto raggiunse una casa a due piani - incluso il terreno - di legno chiaro, con imposte più scure e un tetto di mattonelle rosse. Le guardie aiutarono la moglie del sindaco a salire la corta rampa di scale che conduceva alla porta, ma rimasero a sorvegliarla per suo ordine una volta che gli altri furono entrati. Attraversato un modesto atrio con alcuni vasi di fiori e un tappeto verde acceso a terra, entrarono nella sala principale, adibita probabilmente a ricevimenti di ben più persone. La vecchia sedette a capotavola nel lungo tavolo rettangolare, su uno scranno più grande degli altri. Stan si accomodò alla sua sinistra, lasciando che le due guerriere decidessero dove prendere posto. Quando furono tutti seduti, la vecchia iniziò.
Molto bene. Qui possiamo parlare senza essere disturbati. Mi auguro che vogliate prestarci i vostri servizi....
Si interruppe, gettando un'occhiata stanca a Stan.
Siamo a vostra disposizione. Chiedete pure, cercheremo di rispondervi in maniera esauriente.
Lasciava quindi a loro il compito di individuare i punti importanti... compito forse arduo, date le informazioni relativamente scarse a loro disposizione. Un attimo dopo parve ricordarsi qualcosa e suonò un piccolo campanello posto accanto a lei sul tavolo. Una ragazzina emerse da una stanza adiacente, sparendo di nuovo dopo che la vecchia le chiese di portare bicchieri, una caraffa di latte e una d'acqua. Gaia era stata accontentata, infine.

Turnazione invariata
[Immagine: stampogayco.png]
Parlato Pensato

Se avessero pagato noi per uno Yoma, sarebbero morti di fame, eh? Certo, Stan, ripetimelo all'interno di questa casa.

Gaia seguì le vecchia all'interno della casa a due piani, quindi, una volta dentro, si sedette in una delle sedie libere, accavallando le gambe e cominciando a toccarsi delicatamente una delle piume a destra. Attese pazientemente in silenzio, mentre la sua espressione si irrigidiva sempre più...

Dov'è il mio latte? Spero che la vecchia non se lo sia dimenticato.

Ma ecco la fine dell'attesa, la moglie del Sindaco parve farsi tornare in mente la precedente richiesta di Gaia, quindi chiese ad una ragazzina di portare una caraffa di bianco latte, una d'acqua e qualche bicchiere. Avrebbe quindi atteso ancora un pò il suo latte, ma almeno aveva la certezza che sarebbe arrivato.

Oh, bene...

L'espressione della guerriera piumata si addolcì, quindi si rivolse alle persone presenti nella stanza, con tono di voce suadente, alzandosi delicatamente ed eseguendo un leggero inchino.

Passiamo alle presentazioni ufficiali. Il mio nome è Gaia, la mia compagna è Syhlvia. Siamo state mandate dall'Organizzazione in risposta alla richiesta dei cittadini di Caloma di eseguire un'indagine nei confronti di questo mercenario che uccide, apparentemente, gli Yoma, in cambio di una ragazza vergine; ciò che già sappiamo è che le ragazze pare scompaiano prima del suo arrivo nella successiva città.

Parlare in questo tono ufficiale dovrebbe denotare una certa professionalità, che dovrebbe quindi portarli a darci informazioni in modo pratico, senza perdersi in chiacchiere e futili richieste personali. Spero che Syhlvia non rovini tutto con il suo rozzo modo di parlare. Questi qui non hanno bisogno di sentirci vicini a loro, ci guardano con disprezzo e timore; d'altronde, è la più grande debolezza dell'essere umano, temere ed odiare ciò che non si comprende... O in questo caso, ciò su cui non si ha controllo.

Fece una piccola pausa, rimettendosi a sedere delicatamente ed accavallando nuovamente le gambe. Sorrise leggermente, quindi ricominciò a parlare.

Ora passiamo alle informazioni di cui necessitiamo per la corretta esecuzione del lavoro contingente. Avreste potuto cominciare col dirci il perché il Signor Stan ha espresso forte dubbio riguardo il fatto che questo detto "mercenario" vi abbia effettivamente salvato, anzi, stando alle sue parole il dubbio è generale, ma possiamo cominciare noi con i nostri quesiti.

Fece un'altra piccola pausa, in cui il suo sorriso si accentuò appena, nonostante non fosse sua intenzione; semplicemente, trovava divertente che LEI parlasse in quel modo. Non era certo il suo stile, ma poteva essere utile in quel caso.

Hahaha è divertente parlare così! Non l'ho mai fatto, nonostante siamo addestrate a fare questo e altro...

Ricominciò a parlare, tornando ad avere un'espressione appena più seria; guardò soprattutto Stan, poiché si rivolse a lui.

Stando alle vostre parole, tralasciando per ovvie motivazioni temporali i vostri tentativi di giustificare a me e a voi stesso la vostra egoistica scelta, mi è parso di capire che nessuno di voi abbia visto il corpo dello Yoma. Mi spiego meglio; avete detto che l'uccisione dello Yoma è avvenuta in modo magistrale, vostre testuali parole, ma che avete successivamente atteso qualche giorno, prima della consegna del premio pattuito, per avere conferma dell'effettiva riuscita del suddetto mercenario. Ciò mi ha lasciata perplessa, potreste dirci effettivamente come sono andate le cose?

Gaia fece scorrere velocemente lo sguardo tra Stan e la moglie del Sindaco, quindi continuò a parlare.

Noi abbiamo qualche ipotesi, ma ci serve sapere qualche dettaglio, prima di partire alla ricerca di questa persona, persona del quale ci piacerebbe conoscere il nome, se lo ha fornito. Anzitutto, ci potreste raccontare quando e come cominciarono gli attacchi dello Yoma, procedendo a dirci qualche dettaglio in ordine cronologico? Dopo quanto tempo si presentò, quindi, questo mercenario? Avete avuto qualche contatto o informazione da altri villaggi cui ha reso servizio?

Ovviamente, Gaia era ancora convinta che questo tizio collaborasse con uno Yoma, se non con un gruppetto organizzato; d'altronde, aveva già avuto prova che uno Yoma poteva usare anche il cervello, sia da solo che in gruppo. Poteva anche essere uno Yoma lui stesso, non era da escludere, ma la guerriera piumata aveva la sensazione che non fosse quella la soluzione. Comunque sia, le sue domande non erano certo finite, ma la sua compagna poteva aver qualcosa da dire, la vecchia e Stan potevano aver bisogno di rispondere immediatamente alle sue domande e nonostante tutto, la guerriera piumata non vedeva l'ora di assaggiare il latte che le avrebbero offerto, cosa che avrebbe fatto non appena avessero posato caraffa e bicchieri.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Un pò infastidita inizialmente, per via del latte, poi si diverte a parlare in modo piuttosto formale. Non perde comunque l'occasione di tirare una discreta frecciatina a Stan.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Al colloquio, proprio come aveva predetto la vecchia, non era presente suo marito il sindaco, ma solo lei, che però probabilmente era lì in sua vece; anche l'€™uomo chiamato Stan non doveva essere il primo sempliciotto che passava, visto che vi presenziava pure lui, ma pensandoci, poteva soltanto esser dovuto alla sua sfortunata condizione di padre della "vittima".
C'è da dire però che per avere dei risentimenti verso le Streghe dagli Occhi d'Argento, le avevano ricevute proprio in una bella sala, anche se forse stavano soltanto tentando di apparire cortesi. Lo stesso fece Syhlvia, sorridendo gentilmente, quando sentì la compagna pronunciare il suo nome, prima di dar via ad un interminabile fiume di parole che avrebbero sicuramente confuso i due ascoltatori.
Parlò in modo decisamente troppo formale, talmente formale da sembrar quasi finta, ma evidentemente alle lezioni di recitazione era stata particolarmente attenta; quanto a lei, preferiva non ostentare tutta quella pomposità con le parole, anzi quando parlava con gli umani tentava di apparire più terra terra possibile, seppur conservando il giusto tono. Scelte.
Pensò a questo, mentre la voce di Gaia continuava a farsi sentire, ma anche ascoltando giusto una parola qua e là le sembrò che avesse posto gran parte delle domande più importanti: notò con piacere che non le era sfuggito il particolare del cadavere dello Yoma 耓 che, tra l'™altro, non aveva convinto nemmeno Syhlvia quando aveva ripensato al discorso di Stan.
Presa com'era dal suo monologo, però, la compagna si era dimenticata di porre certe domande, che poi erano quelle secondo lei più utili, ad esempio sull'aspetto del mercenario -€“ e come lo trovavano sennò? -€“ o una descrizione dei villaggi più vicini, per sapere dove andare a cercarlo; ma di tutta quella conversazione, l'unica cosa che non aveva ben afferrato, erano state le ultime parole della vecchia, che la ragazza piumata aveva semplicemente ignorato: la donna aveva parlato di "prestare i loro servigi", con tanto di sguardo d'€™intesa con l'uomo, ma sfortunatamente per loro non era sfuggito anche alla Numero 17.

Avrebbe atteso che rispondessero a Gaia, giusto per non inondarli di domande che magari, data la quantità, potevano anche non essere risposte tutte, ma poi avrebbe chiesto le cose che mancavano, ponendo una particolare enfasi sul suddetto prestito.

~ Prima ha parlato di, uhm, "œprestarvi" i nostri servizi, ma forse ho capito male..

Cercò di sembrare più naturale possibile, ma poteva aver realmente frainteso: dopotutto non era stata molto attenta.

~ In ogni caso, non è con noi che deve discutere la questione. Del pagamento si occupa sempre l'€™uomo vestito di nero che arriverà qui tra qualche giorno.. anche se ho sentito dire che non è solito far sconti..

Buttò lì l'€™ultima frase apparentemente a caso, ma in realtà era una specie di avvertimento.

~ Ma tornando a noi, ci piacerebbe avere qualche dettaglio in più sulla persona che dobbiamo cercare: non so, aspetto fisico, segni particolari, ecco. E se per caso ha lasciato intendere, o credete di sapere, dove si è diretto in questo momento, ecco, ci sarebbe di grande aiuto.

Sorrise, chiedendosi poi se anche lei era sembrata così finta come le era apparsa Gaia.

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Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Cerca di essere più naturale, più "umana" possibile
La guerriera piumata non perse certo tempo, e iniziò a far scorrere un fiume di domande sui suoi ospiti. Rendendosi conto di non poter chiedere tutto subito, diede loro modo di rispondere, interrompendosi dopo l'ennesimo quesito. Syhlvia, per parte sua, volle aggiungere a sua volta un paio di richieste, che vennero ascoltate sempre in silenzio dai due seduti con loro. Nel frattempo la ragazzina era tornata con le caraffe e quattro coppe di legno, depositando le prime al centro del tavolo e le seconde davanti a ciascun occupante delle sedie, per poi ritirarsi. La vecchia si versò una ciotola d'acqua e la sorseggiò durante l'interrogatorio di Gaia, per poi procedere a riempirla alla fine del medesimo.
Andiamo con ordine.
Esordì una volta che entrambe le guerriere fecero silenzio.
Innanzi tutto, le presentazioni, certo. Mi scuserete se non mi alzo ma sono vecchia e ho già camminato a sufficienza per oggi. Io sono Regy, moglie del sindaco Georg. Lui è Stanley, ma lo chiamiamo Stan.
L'uomo si alzò, fece un rapido inchino e tornò a sedersi. La vecchia prese un sorso d'acqua.
Le vostre informazioni sono esatte, ho scritto di mio pugno la lettera da inviare a Claymore.
Si riferiva ovviamente all'Organizzazione.
Avete ragione nel dire che condividiamo un dubbio sull'operato di questo mercenario. Stan, potresti spiegare tu, per favore?
Mentre l'anziana Regy beveva, Stan parlò.
Quest'uomo dichiara di uccidere Yoma e pare che faccia un ottimo lavoro: ogni volta che viene chiamato, entro breve il mostro sparisce, ed è confermato che non ci sono più omicidi per giorni. Tuttavia, ciò che insospettisce è che questo tizio arriva sempre in un villaggio poco dopo l'apparizione di uno Yoma, due settimane, tre al massimo, e sa dove cercare... so che voi siete in grado di distinguere gli Yoma dalle persone normali, ma lui? A quanto ne so, è una capacità tipiche delle mezzosangue. Inoltre il mostro viene affrontato di notte, senza pubblico, dichiarato morto il mattino seguente... e il cadavere non viene mai trovato, per quanto effettivamente una persona scompaia e sia bollata come Yoma. Questo è ciò che ci ha portato - non solo noi, ma anche altre città e altri villaggi - a pensare che ci possa essere una qualche frode.
Così rispondeva a due domande di Gaia in un colpo solo, evitando accuratamente di parlare ancora delle vergini.
Nel nostro caso, ci sono state quattro sparizioni nelle prime due settimane, tutte morti confermate. Tre nei primi quattro giorni della terza settimana, due morti confermate e un disperso. Il mercenario... sì, si fa chiamare Bryn... E' arrivato il quinto giorno, e il sesto aveva compiuto ciò che doveva. Abbiamo confermato la sparizione dello "Yoma" quel pomeriggio e l'abbiamo trattenuto una settimana. Non è accaduto nulla, quindi l'abbiamo lasciato andare con la... ricompensa.
Citare la "ricompensa", vale a dire sua figlia, pareva aver imposto un peso sula capacità di parlare di Stan. Regy riprese il suo posto.
Abbiamo contattato ogni villaggio in cui si è presentato finora, ogni città e borgo. Come ha detto Stan, abbiamo raccolto informazioni prima di contattarvi. La modalità sembra essere sempre la stessa, con variazioni in base alla zona e alla grandezza del posto, ma con gli stessi risultati.
Fece una pausa, osservando Syhlvia.
Ho parlato di prestare i vostri servizi, certo. Da dove vieni, signorina, per caso dalle Terre del Sud? Si parla qualche dialetto strano nella tua zona d'origine? E' prassi comune usare quest'espressione nella lingua, che io sappia. O sono troppo vecchia e la lingua ormai si è evoluta a mia insaputa?
Suonava sarcastica, e voleva esserlo.
In ogni caso, state certe che vi pagheremo. Abbiamo i soldi di intere comunità a disposizione, tutti vogliono scoprire la verità su quel... Bryn. Ecco... per il suo aspetto. Ha addosso un'armatura di cuoio e una cotta di maglia, una spada... e una daga, credo, o due.
Porta due spade, entrambe sul fianco sinistro. E una serie di coltelli da lancio.
Si intromise Stan, che dunque proseguì la descrizione.
Ha un mantello tutto sporco, credo fosse grigio ma ormai è solo marrone. Ha il cappuccio, e lo tiene sempre alzato. La faccia sta in ombra, ma ha i denti marci e la barba, questo si vede. Una cosa particolare... ha un teschio appeso alla cintura. Un teschio di Yoma. E sembra sempre sporco di sangue. Di Yoma, credo, ma non ci giurerei.
L'uomo tacque di nuovo, lasciando la parola alla vecchia.
Non ha detto dove fosse diretto, ma abbiamo saputo che da qualche tempo la vicina cittadina di Festus ha problemi con uno Yoma... probabilmente si troverà là, se non ora, a breve.
Avevano abbastanza informazioni? Se sì, era il caso di avviarsi verso Festus.

Turnazione invariata

Citazione:Se desiderate mettervi in marcia, sappiate che non serve perdere un turno a chiedere dove stia Festus: lo sapete grazie alle vostre nozioni di geografia. E Regy vi farà comunque il piacere di dirvelo nel mio prossimo post in caso la vostra decisione sia quella. Ovviamente, se avete altre domande da porre nessuno ve lo impedisce.
[Immagine: stampogayco.png]
Parlato Pensato

Mentre Gaia finiva di parlare, arrivarono finalmente le caraffe e i bicchieri, portati dalla ragazzina a cui era stato chiesto dalla moglie del Sindaco. La guerriera piumata sorrise, quindi sussurrò un Grazie alla ragazzina, riempiendosi poi un bel bicchiere di latte, che bevve avidamente in pochi istanti.

Aaah, splendido.

Nel frattempo, la vecchia cominciò a parlare, presentandosi come Regy e presentando il suo assente marito e Stan, cui nome completo rispondeva a Stanley. Gaia annuì leggermente, quindi ascoltò con attenzione le successive parole della vecchia Regy e di Stan, che si sobbarcò gran parte della spiegazione e delle risposte alle domande della guerriera piumata.

Esattamente come pensavo. Probabilmente, questo tizio è in combutta con uno o più Yoma, se non lo è lui stesso... Ma a questo punto, non lo credo.

Tuttavia, anche Syhlvia aveva fatto le sue domande; una furba, ovvero chiedere che aspetto avesse questo mercenario, ma l'altra lasciò Gaia stupefatta. La compagna chiese spiegazioni riguardo il 'prestare i propri servizi', frase detta da Regy in precedenza. Come ovvio, si guadagnò una risposta sarcastica dalla stessa, mentre Gaia chiudeva gli occhi e scuoteva il capo.

Non intervenne, per non umiliare ulteriormente la sua compagna, quindi appoggiò la mano sinistra alla guancia e guardò ancora in direzione di Stan e la vecchia Regy, ascoltando con attenzione le ultime cose che avevano da dire.

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Bene, abbiamo la sua descrizione, abbiamo una probabile traccia che ci indica dove potrebbe trovarsi... Direi che non abbiamo altro tempo da perdere, qui. Questo ha pure i denti marci, tra l'altro... Un incrocio tra Duncan, Ufizu e Comodino? Se avesse anche qualche cicatrice, ci sarebbe un pò di Faccia Crepata anche... Io non potrei mai vivere se avessi un aspetto del genere.

Il sorriso di Gaia di accentuò quando sembrò che i due avessero concluso le loro risposte, quindi ricominciò a parlare con tono suadente, mantenendo comunque un profilo formale.

Suppongo di possedere abbastanza informazioni utili atte al corretto svolgimento del nostro attuale mandato. Ci dirigeremo a Festus a pieno ritmo, con l'assoluta certezza di cosa dobbiamo cercare, grazie alla vostra efficiente collaborazione.

Prima, però...

La guerriera piumata scavallò le gambe, quindi si appoggiò entrambe le mani sotto al mento, col palmo verso il basso, sorridendo calorosamente e rivolgendosi a Stan.

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Signor Stanley. Datemi una veloce descrizione di vostra figlia. Se ho ragione, sarà  difficile che sia ancora viva, ma nel caso, faremo in modo che lo rimanga.

Gaia fece un attimo di pausa, per permettere a Stan di risponderle, quindi ricominciò a parlare.

Non fraintendete, la nostra missione consiste nello svelare i metodi e probabilmente gli inganni di questo Bryn, mentre salvare vostra figlia, o la figlia di chicchessia non rientra nel nostro attuale incarico. Se, come penso, ci fosse uno Yoma di mezzo, lo ucciderei, uccideremmo, per il mio, nostro personale piacere, assicurando questo mercenario alla vostra giustizia; ma vi assicuro, nulla mi procurerebbe più piacere che riportarvi indietro vostra figlia.

Nuovamente qualche istante di pausa, in cui il suo sorriso si addolcì, quindi ricominciò.

Vedete, ora siete quasi completamente arreso all'idea di averla ormai perduta, anche se è normale che manteniate una piccolissima speranza, speranza ora riposta in noi... Ma immaginate il rivederla, il riabbracciarla... Per poi convivere per sempre con la consapevolezza di averla deliberatamente sacrificata; sacrificata, senza una reale prova che questo sacrificio fosse realmente necessario. Lei si sarà  pure detta orgogliosa, ma immaginatela dopo aver lasciato il villaggio. Be', Signor Stanley, con tutto il dovuto rispetto, non vi reputo molto diverso da quei genitori che vendono le proprie figlie agli uomini di Staph; si tratta sempre di anteporre la propria vita a quella dei figli.

La guerriera piumata smise di sorridere, quindi si alzò in piedi ed eseguì un leggero inchino, rivolto ad entrambi.

Mi sa che questa gli rimarrà impressa... Per parecchio.

Parlò quindi in tono neutro, questa volta.

Se la mia compagna non ha altre domande, credo che possiamo prendere congedo. Festus ci attende e dobbiamo valutare come smascherare questo Bryn. Grazie ancora per le informazioni, avrete presto nostre notizie. Nel remoto caso in cui ciò non succedesse, vorrà dire che avremo fallito, dunque non dovrete pagare alcunché.

Gaia aveva più o meno in mente come avrebbero potuto fare per smascherare il mercenario, ma ciò avrebbe richiesto un approccio meno diretto di quello a cui era solita. Prima di tutto, poiché voleva vedere che fine facessero le ragazze prese come "ricompensa", secondo perché, se non era un completo idiota, Bryn doveva aspettarsi che l'Organizzazione facesse la sua mossa, quindi poteva essere premunito a questo riguardo.

Bryn, Bryn, Bryn... Non sarà piacevole. Stanne certo, non sarà per nulla piacevole.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Contenta e soddisfatta per il latte, poi la sua soddisfazione aumenta nel sentire che le sue ipotesi erano tutte corrette. Incredula per la stupida domanda della compagna, poi decide di andare via, ma non prima di aver detto a Stan ciò che nessun ipocrita vorrebbe sentirsi dire... La verità.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

¬ Sì sì adesso fai la finta sarcastica, ma so benissimo che stavi provando a fregarci, eheheh

Sorrise, ignorando con nonchalance il commento ironico della vecchietta, visto che secondo lei la domanda che le aveva appena posto era tutt’altro che ovvia; ma l’importante era che ne fosse convinta.

Ascoltò comunque in silenzio tutto ciò che Regy, la vecchia, e Stan avevano da dire, dondolandosi sulla sedia per ammazzare un po’ il tempo – il monologo fu piuttosto lungo.
In sostanza, avevano dei forti dubbi sull’operato di questo mercenario, tale Bryn, e sospettavano di esser stati ingannati: questo perché, ad esempio, appariva sempre al momento giusto, si decideva ad uccidere il mostro soltanto di notte – e qui Syhlvia aggrottò le sopracciglia – e, non si sa bene come, riusciva a distinguere lo Yoma tra la gente comune.

¬ E ci credo che sospettano di essere stati truffati! Percepire gli Yoki, ma cavolo!

Ebbe l’istinto di portarsi il palmo al viso, tanto per esprimere visivamente ciò che pensava, ma decise di trattenersi, e scuotere soltanto lievemente la testa con evidente sarcasmo.
Oltretutto, aggiunse poi, il cadavere non veniva mai ritrovato, anche se per completezza l’ormai più che presunto truffatore faceva sparire una persona, probabilmente a caso pensò lei, e diceva a tutti che costui era lo Yoma che li tormentava. In pratica, quella storia aveva due vittime.

¬ Qui la cosa mi puzza. Per me non c'è mai stato nessuno Yoma, ma il tipo si diverte ad ammazzare la gente e ad ottenere delle vergini gratis. Di gente del genere ne è pieno il mondo.

In effetti non le giungeva proprio nuova: aveva già combattuto bande di loschi figuri che ammazzavano umani, anche se entrambe le volte erano capeggiata da un demone; ma comunque fosse, non era così strano che quando non era uno Yoma a farlo, gli esseri umani si uccidessero tra di loro. C’era un modo per accertarsene, comunque, visto che i tempi e il numero di uccisioni non aiutava – sembravano infatti rientrare nei normali “standard” yomeschi*: bastava guardare lo stato dei cadaveri, dettaglio a cui i due mandanti non sembravano aver fatto caso.
Mentre rifletteva, guardando svogliatamente un punto non meglio identificato del tavolo e reggendosi la testa con la mano, la compagna aveva già riniziato a parlare, e se ne accorse quando il filo dei suoi pensieri ebbe raggiunto più o meno questo punto.
La sentì nominare la figlia di Stan, ma avendo perso gran parte del discorso fece fatica a capire di cosa stava parlando. Forse cercava di rassicurarlo sul fatto che l’avrebbero riportata a casa, o forse no, visto che poi lo accusò di essere uguale a quelli che vendevano le proprie bambine a Staph.
Ad ogni modo, si sentì chiamata in causa quando Gaia accennò di aver terminato le domande.

~ Sì, ho un altro paio di domande, anzi curiosità  più che altro, ma questa volta riguardano lo Yoma.

E non era deformazione professionale, aveva veramente dei dubbi.

~ Questa persona, che è stata additata come lo Yoma.. chi era? Solitamente, sapete, è parente stretto delle sue vittime, o ha molto spesso contatti con loro. Questo potrebbe aver aiutato tale Bryn nelle sue indagini. Coincide?

Fece una pausa, dando loro il tempo di risponderle.

~ E anche, uhm..

Voleva chiederle se i cadaveri erano stati realmente sbudellati o soltanto uccisi, e il secondo caso avrebbe proprio confermato la sua ipotesi della non esistenza dello Yoma, ma non sapeva come porre la domanda mantenendo un certo, come dire, tatto. Un problema a cui non trovò soluzione.

~ No, nulla. Ci dirigeremo presto verso Festus e me ne accerterò là.

Dopotutto, se ci fosse stato uno Yoma, l’avrebbero percepito in un attimo.

¬ Ancora però non riesco a capire perché dovrebbe volere delle vergini come ricompensa.. cioè, se agisse da solo tornerebbe, ma se fosse in combutta con uno Yoma, perché dovrebbe decidere lui? E poi perché mai lo Yoma vorrebbe allearsi con questo tizio?

Insomma, rimanevano ancora dei misteri irrisolti, e di certo chiedere a quei due non l'avrebbe aiutata.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Sorpresa dalla stupidità degli abitanti, dubbiosa sull'effettiva presenza di uno Yoma. Ha inconsciamente scartato l'ipotesi che questo tizio ammazzi realmente gli Yoma

*passatemi il neologismo, LOL
Stan rimase perplesso dalla richiesta di Gaia, ma rispose ugualmente dopo un attimo di incertezza.
Una ragazza giovane, bella, anche se tutti i padri direbbero lo stesso della propria figlia... capelli corti, castani, occhi azzurri. Ha preso molto da me, quindi è... un po' sotto la statura media. Ma....
Fu interrotto dalla guerriera piumata, che gli propinò un duro discorso sul fatto di averla ceduta come ricompensa. La sua espressione si indurì, ma non mostrò altre sensazioni. Replicò con calma glaciale.
Se pensi che abbia ceduto volentieri mia figlia, ti sbagli. Non so cosa tu ne sappia, se anche tu sei stata venduta, e non mi interessa. Nessun padre consegna volentieri la propria figlia. Tuttavia, avevamo un debito. Un debito con uno sterminatore di Yoma, o almeno con un presunto tale. Opporci avrebbe portato alla mia morte, oltre che al rapimento di mia figlia... e lei non avrebbe voluto morire sapendo di non aver salvato suo padre e il suo villaggio. E' stata coraggiosa. Non... so se la rivedrò mai. E se dovessi riabbracciarla, so che probabilmente non sarà più la stessa. Potrebbe odiarmi per quello che l'ho costretta a fare? Forse, anche se si è offerta lei. Ma io continuerò ad amarla come un padre.
Forse dietro quello sguardo duro si nascondevano lacrime inespresse, ma nessuna delle due guerriere poteva capirlo. Certo era che dopo quelle parole Stan non avesse più intenzione di rivolgere loro la parola: si alzò, fece un meccanico inchino e se ne andò curandosi di sbattere la porta alle proprie spalle. Reazione comprensibile, in effetti. Regy sospirò, ascoltando le domande di Syhlvia.
Parenti? Vediamo... no, quell'uomo aveva solo una sorella, e lei ne è uscita illesa... fisicamente. Mentalmente è stato un duro colpo... non penso che vi sarebbe utile interrogarla, è impazzita per il dolore. Il fratello era la sua unica famiglia. Per il resto, le vittime sono state sue conoscenti, ma non saprei dirvi i rapporti esatti che intercorrevano tra loro... avrei chiesto a Stan, lui è più informato, ma....
Ovviamente a Stan non si poteva più chiedere alcunché. La vecchia sospirò nuovamente.
Festus è a tre giorni da qui, a Nord-Ovest. Se vi serve vi procurerò una guida.
Non si mosse, attendeva la replica.

Turnazione invariata

Citazione:Che chiediate o meno la guida, avete libertà di descrivere la prima mezza giornata di viaggio (fino a sera di quello stesso giorno). Lasciate stare l'eventuale guida, la gestirò io; voi dite solo che vi farà strada.
[Immagine: stampogayco.png]
Parlato Pensato

Gaia, dopo aver mantenuto un'espressione neutra alla sua risposta, sorrise leggermente quando Stan uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Direi che le mie parole hanno colto nel segno.

Successivamente, la vecchia rispose alle domande poste da Syhlvia, quindi offrì alle due guerriere la possibilità di avere una guida. Gaia conosceva la strada per Festus, così come probabilmente anche Syhlvia, quindi avrebbe rifiutato, con garbo, l'offerta, siccome una guida umana non avrebbe mai potuto mantenere il loro passo, rallentandole quindi. Sorrise dolcemente, quindi parlò con voce suadente.

Vi ringrazio, ma no. La direzione la conosciamo, così come grosso modo sappiamo come arrivare a destinazione... Un'eventuale guida probabilmente rallenterebbe il nostro passo, quindi ringraziamo per l'offerta, ma la rifiutiamo.

In effetti, la preoccupazione di Gaia concerneva soprattutto il tempo a loro disposizione; se Festus si trovava a soli tre giorni di marcia, chissà dove si trovava Bryn in quel momento, considerando i quasi nove giorni impiegati ad arrivare da Staph a Caloma, senza considerare quanto tempo poteva aver richiesto l'arrivo dell'incarico a Staph... Insomma, improbabile che Bryn si trovasse ancora a Festus, sempre che vi ci fosse fermato.

Forse, prima di partire, è meglio se cerco di farmi un'idea precisa di quanto vantaggio possiede su di noi.

La guerriera piumata quindi si riempì nuovamente il bicchiere di latte,  svuotandolo poco dopo con avidità, quindi lo appoggiò e si rivolse nuovamente alla vecchia.

Signora, prima di partire ho due ultime domande da porvi. Quanto tempo è passato dalla partenza di questo Bryn da Caloma, al nostro arrivo? E, perdonate se lo chiedo, i corpi delle 'vittime' dello Yoma, come erano ridotti? Mancavano le budella? Le ferite, sembravano ferite da morso o da taglio? Necessitiamo di saperlo per essere sicure di cosa dobbiamo affrontare, in caso.

Una volta avute le risposte, Gaia avrebbe rivolto un altro leggero inchino, quindi avrebbe fatto un cenno affermativo alla compagna e sarebbe uscita dalla casa, per partire quindi alla volta di Festus, verso Nord-Ovest.

Se aveva ragione, a Festus avrebbero trovato una situazione simile a quella di Caloma, con Bryn già ripartito. Ma forse, essendo passato meno tempo, avrebbero trovato tracce di Yoki. In quel caso, l'ipotesi sarebbe diventata certezza.


Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Soddisfatta della reazione di Stan, quindi preoccupata per il vantaggio che pensa Bryn abbia su di loro.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Di nuovo, la risposta che le diede la vecchia non quadrava. O meglio, era diversa da quelle che le sue precedenti missioni l’avevano abituata ad aspettarsi. Non che mentisse, certo, non ne avrebbe tratto alcun guadagno, né tanto meno aveva un motivo per farlo; anzi, dava per assodato che le loro risposte fossero tutte vere, e proprio per questo quando si sentì dire che lo Yoma non aveva ucciso una sua parente stretta, e nemmeno dei suoi conoscenti, storse il naso.
Forse era soltanto una sua convinzione, e probabilmente toppava clamorosamente, ma da quel colloquio l’ipotesi che si era fatta era che non c’era mai stato nessuno Yoma, e che semplicemente quel Bryn li aveva truffati alla grandissima.
Oltretutto Gaia aveva fatto incazzare l’unico che poteva darle informazioni precise, Stan. Grazie tante, potevi stare buona e non sarebbe cambiato nulla, anzi magari avrebbe avuto più fiducia nella prossima Guerriera che avrebbero visto, cosa che almeno a lei faceva sempre comodo.

Lasciata poi la questione guida al capitano, visto che uno non toccava a lei fare queste scelte, e due non le importava poi molto, Syhlvia fece per congedarsi, quando Gaia pose proprio la domanda che non era riuscita a verbalizzare per mancanza di tatto: i cadaveri erano sbudellati o no? Prese un appunto mentale su come lo disse, così magari in futuro ci avrebbe ripensato.

[…]

Ripartirono subito, ma d'altronde non che ci fosse molto altro da fare, a Caloma. Il viaggio fino a Festus, purtroppo per loro, durava altri tre giorni, e anche accelerando il passo non sarebbero riuscite ad accorciarlo di molto.

¬ Dannati umani che costruiscono città così lontane fra loro..

Se non altro, almeno, il paesaggio era godibile: pianure, erba verde, ruscelli e tante cose belle, e anche se le piaceva il silenzio che, tra loro, regnava sovrano da un pezzo, si vide costretta ad interromperlo.

~ Ti sarai già fatta un’idea della situazione, immagino.

Non avrebbe nemmeno avuto senso scommettere, avrebbe vinto a colpo sicuro.

~ Secondo me, hanno ragione: sono stati truffati alla grande. Ci sono troppe cose che non tornano, non ti pare?

Non c’era bisogno che gliele elencasse, attenta com'era le aveva sicuramente già trovate. Attese le sue opinioni a riguardo, ma più che altro era soltanto un modo come un altro di intavolare una conversazione.

[…]

Camminarono fino a sera, poi quando trovò un posto gradevole Syhlvia accennò a Gaia se volesse fermarsi. Non che fosse particolarmente stanca o altro, ma se voleva mantenere la stessa routine che avevano tenuto i giorni scorsi, lei avrebbe accettato.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Nulla di particolare
Gaia stabilì che una guida le avrebbe solo rallentate e Syhlvia non si oppose. Prima di partire, la guerriera piumata pose però alcune altre domande alla vecchia Regy, che rispose con tono stanco.
Vediamo... tre settimane, all'incirca. Quasi un mese, ormai.
Prevedibile, considerando che ci erano voluti nove giorni per loro ad arrivare, più almeno altrettanti per la lettera e qualche giorno per decidersi a spedirla.
I corpi... erano privi delle interiora. Era l'opera di uno Yoma, ne sono - ne siamo - certi: una lama non lascia segni simili. No, posso assicurarvi che è stato uno di quei mostri.
Ecco fatto, ora avevano tutte le risposte. O almeno quelle alle domande che avevano posto. Potevano quindi avviarsi: salutata la moglie del sindaco partirono alla volta di Festus tra gli sguardi sospettosi della gente. La sera si accamparono in una radura tra gli alberi, mentre i loro ragionamenti le portavano a cercare un senso a tutto ciò. Ma l'avrebbero trovato?

Turnazione invariata

Citazione:Numero di turni libero, ma fatene un numero uguale per ciascuno. Giusto per non sballare la turnazione. Avete a disposizione i due giorni fino a Festus per discutere, fermatevi in vista della città.
[Immagine: stampogayco.png]
Parlato Pensato

Gaia e Syhlvia proseguirono velocemente, finché non venne proposto dalla seconda di fermarsi in una piccola radura tra gli alberi. Gaia piantò la spada a terra e si sedette con la schiena contro la propria Claymore, guardandosi intorno e contemplando l'ambiente circostante.

Non mi abituerò mai al deserto di Staph, tutto questo è decisamente meglio...

La guerriera piumata aveva sentito chiaramente la compagna, quando le aveva posto quelle che avevano tutta l'aria di essere domande retoriche; aveva deciso di non risponderle, aspettando che trovassero un posto dove fermarsi, come in quel momento.

La guardò attentamente, quindi cominciò a parlare, in tono pacato.

La tua domanda mi ha lasciata un pochino perplessa... Ovvio che ho chiara la situazione, è da quando siamo partite da Staph che ti ho resa partecipe delle mie ipotesi... Ipotesi che hanno trovato la maggior parte delle conferme, grazie alle risposte che abbiamo avuto.


Fece qualche secondo di pausa, qualche secondo in cui si accarezzo delicatamente una piuma della fascia, mentre inspirava ed espirava profondamente l'aria pulita delle terre centrali, socchiudendo gli occhi.

Syhlvia, dovresti capire da sola che le domande da me poste avevano solo bisogno di conferma, poiché già  intuivo ogni risposta; ciò lo puoi comprendere se ripensi a quanto fossero specifici i miei quesiti.

Un istante si pausa, in cui la guerriera piumata sorrise.

Tuttavia, hai svolto un buon lavoro a chiedere che aspetto avesse questo Bryn, brava. Ora conosciamo il suo aspetto, sempre che lo mantenga inalterato, vestiti inclusi e sappiamo che molto probabilmente coopera con almeno uno Yoma, se non lo è lui stesso.

Gaia, fermandosi nuovamente, osservò le reazioni della compagna, quindi ricominciò a parlare, senza distogliere lo sguardo, pur continuando a sorridere.

E qui, arriviamo al punto. La nostra missione sta nel raccogliere informazioni su questo tizio, come abbiamo già fatto, trovarlo e poi prendere i dovuti provvedimenti; vedi, potremmo effettivamente limitarci a questo, ma si da il caso che l'illustre sottoscritta sia estremamente curiosa di vedere che fine fanno le ragazze che vengono prese come pagamento.

La guerriera piumata alzò il dito indice e un sopracciglio, esponendo i suoi candidi denti in un sorriso che poteva sembrare malvagio, quindi parlò con tono sicuro.

Tenteremo di agire indirettamente, senza entrare in contatto diretto con questo mercenario, in modo da osservare da lontano le sue mosse, quindi in modo da permettergli di portare a termine il suo 'lavoretto', prendersi il premio e andarsene. Poi, agiremmo al momento giusto. Due piccioni con una fava.

Gaia giocherellò un attimo con una ciocca di capelli, quindi la sua espressione sorridente venne sostituita da un'espressione seria, ma non dura.

Se ti chiedessi il perché, è semplice; se davvero questo Bryn collabora con uno Yoma, o se lo è lui stesso, si aspetterà  sicuramente una nostra visita. Di conseguenza, avrà preparato un alibi o un modo che gli permetta di non essere in alcun modo collegato ad uno Yoma, anche se temporaneamente. In fondo, se lo accusassimo pubblicamente, sarebbe la parola di due streghe dagli occhi d'argento, contro quella di un buon uomo che offre i suoi servizi alle comunità anche povere, per un piccolo prezzo, nel collettivo. Queste sono ipotesi, seppur probabili; d'altro canto, questo qui potrebbe essere un povero idiota che non ha minimamente pensato a questa eventualità , ma preferisco pensare al peggio. In ogni modo, se lo smascherassimo prima che lui abbia ritirato la sua ricompensa, probabilmente non sapremmo mai che fine fanno le ragazze che prende ogni volta, quindi attenderemo il momento giusto. Se non è uno stupido, i suoi incontri con quello che penso essere il suo collaboratore Yoma dovrebbero essere limitati a pochissimi nell'arco dei giorni. Per tutta queste serie di motivi, non voglio che siano allarmati dalla nostra presenza e voglio prenderli al momento giusto, insieme.

E tutto questo è davvero duro per me, che vorrei semplicemente arrivare, fiutare lo Yoma e andare ad ucciderlo... Ma la soddisfazione di dire a Stan che fine ha fatto sua figlia, se non addirittura riportargliela indietro, godendomi il suo sguardo felice ma tormentato dai sensi di colpa... Troppo allettante.

La guerriera piumata chiuse gli occhi, incrociando le braccia sotto al seno e sollevando appena il ginocchio destro. Parlò nuovamente, con tono condiscendente.

Tranquilla, abbiamo ancora tempo per parlarne. Con tutto il tempo che è passato, quel tizio se ne sarà già bello che andato da Festus. In caso contrario, meglio.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Un pò perplessa dalle domande ovvie della compagna, ma sicura delle proprie ipotesi e dei propri piani.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

~ Ne abbiamo discusso DIECI giorni fa, davvero pensi che io ricordi cosa mi hai detto?

Rispose così all'eccesso di presunzione di Gaia, non nascondendo un certo tono sarcastico. Quella ragazza ogni tanto le dava sui nervi, lei e il suo enorme ego, che era talmente grande che probabilmente fra poco avrebbe avuto vita propria. Quella volta c’era riuscita benissimo, ad esempio.
Prima di tutto, l’aveva bellamente ignorata quando quel pomeriggio le aveva rivolto la parola, finendo poi per risponderle solo quando si furono fermate.

¬ Cos'è, mi ignora o non è capace di parlare mentre cammina?

Si chiese se sentisse due occhi d’argento premerle sulla nuca, perché in quel momento si impegnò veramente per guardarla male. La rabbia passò camminando, in realtà, e per ora di sera aveva già lasciato scorrere tutto, se non che la guerriera piumata volle rincarare la dose con tutta quella specie di predica il cui riassunto poteva tranquillamente essere “io già sapevo tutto, perché io ho sempre ragione, che domande inutili”. Anzi, altro che io, quella avrebbe sicuramente detto l’illustre sottoscritta, come aveva giustappunto fatto. Che nervi quando si dava tutte quelle arie, come se avesse un valido motivo per vantarsi. Tra l'altro, obiettivamente, era il bue che diceva cornuto all'asino, perché anche lei stessa faceva di tutto per apparire, ma se non altro solo quando aveva un buon motivo per farlo.
Persino quando le fece dei sinceri complimenti, Syhlvia non riuscì ad accettarli come si deve, perché le parvero una sorta di presa in giro. Quasi ci fosse bisogno di tessere le sue lodi in quel modo, come se non avesse fatto altro di utile e stesse cercando di darle un contentino. Di certo lei non era andata a dirle “Oh, tesoro, come sei stata brava a dire quelle cose e a far incazzare Stan”, sorridendo. Forse però avrebbe dovuto farlo, chissà la reazione.

Poi quando iniziava un discorso, non esisteva nulla al mondo che la potesse trattenere dal ripetere cose che personalmente trovava decisamente inutili. Tipo la missione: sapeva benissimo in cosa consisteva, perché quelle sì che erano informazioni importanti, e non c’era bisogno che gliele ricordasse.
E pure quando disse l’unica cosa che le interessava veramente, e cioè come avrebbero agito nei prossimi giorni, si sentì in dovere di spiegarle perché aveva preso quelle decisioni, esibendosi in un monologo talmente fitto di parole che le fece venire il mal di testa.

~ Ascolta, sono la Numero Diciassette, non la Quarantadue; non c'è bisogno che mi spieghi il perché di tutte le decisioni che prendi, ci arrivo. Davvero.

Disse in tono svogliato quando finalmente smise di sentire la sua voce, massaggiandosi le tempie. Sarebbe tranquillamente bastato dirle la prima frase, e ne avrebbe prima o poi capito il motivo, come se poi ci volesse una scienza per farlo, e proprio se le fosse risultata un'impresa così ardua gliel'avrebbe domandato; inoltre, a dirla tutta, si trovava anche in disaccordo, ma dopo tutti quei vocaboli perse veramente la voglia di ribattere.

¬ Quanto mai le ho rivolto la parola! La prossima volta me ne sto zitta, o se proprio voglio fare conversazione le parlo del tempo!

Fece seguire qualche decina di secondi di silenzio, poi ad un certo punto si alzò.

~ Mi è venuta fame, è tanto che non metto qualcosa sotto i denti. Vado e torno.

Mentì.
La verità era che voleva stare un po’ da sola.

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Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Irritata dalle manie di protagonismo di Gaia; il suo troppo parlare le ha fatto venire un leggero mal di testa.
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Parlato Pensato

Al sentire la prima risposta di Syhlvia, l'occhio destro di Gaia ebbe una piccolissima contrazione, quasi impercettibile. Si stava arrabbiando, parecchio. Aveva lasciato perdere al villaggio, aveva ignorato la sua stupida domanda a casa del Sindaco di Caloma, ma rivolgersi a LEI con quel tono?

Calma Gaia, calma... Lei ti serve.

La guerriera piumata resistette all'impulso di saltare addosso alla compagna, quindi prese un respiro profondo, calmandosi. Quando però sentì le ultime parole di Syhlvia, quasi ci rimase male. In effetti, pareva averla trattata come una stupida. Forse era stata condizionata proprio dai fatti incorsi a Caloma, ma effettivamente non aveva trattato Syhlvia da propria pari, tutt'altro.

In effetti non ho a che fare con una come Semiramide... Non mi dovrebbe sorprendere che si sia irritata...

Gaia sentì la compagna alzarsi, quindi riaprì gli occhi e si alzò a sua volta, avvicinandolesi e parlando con voce addolcita.

Ti chiedo scusa, hai ragione. Non ti ho trattata col dovuto rispetto, ho sbagliato.

Accetta le mie dannate scuse.

Le guerriera piumata sorrise gioiosamente, continuando a parlare con tono sbarazzino.

A volte mi faccio prendere troppo la mano, ma non posso farci nulla! Nel senso, tu non faresti così se fossi fantastica quanto me? Dai, l'unica differenza è che io non mi vergogno nel farlo... Nemmeno mi viene in mente di farlo! Il Sole forse si vergogna di splendere in quel modo? Non credo proprio.

Tutto vero!

Non scherzava, nonostante il tono, era seria. Gaia aveva sempre avuto un'infinita opinione di sé stessa, le era sempre stata sopra la media. Ma il semplice sentirsi superiori non bastava, no; bisognava distinguersi, sempre e comunque! Be', in quello era la migliore.

Non succederà più, te lo prometto.

Spero ne valga la pena.

Gaia tornò al suo posto, non prima di aver dato un'amichevole pacca sullo spallaccio alla compagna, quindi le si rivolse nuovamente con voce allegra.

Ricordati una cosa, Syhlvia... Il Sole non si vergognerà mai di splendere... Non tenerti nulla dentro!

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Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Inizialmente furiosa, quasi sul punto di arrivare alla mani, si calma. Poi dispiaciuta per aver trattato Syhlvia come una stupida, almeno apparentemente. Preoccupata di aver rovinato tutto, si prodiga per mettere a posto le cose.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Le aveva già voltato le spalle, e si stava già incamminando per andarsene, quando sentì delle parole che quasi le fecero cambiare idea: delle scuse. Gaia si stava scusando.
Non poté fare a meno di girare la testa, incredula, quando la sentì dire che aveva sbagliato nel non trattarla da propria pari.

¬ Finalmente..!

Sorrise compiaciuta; purtroppo, però, era troppo presto per cantar vittoria, giacché la ragazza piumata si esibì nuovamente in uno sproloquio auto-elogiante, paragonandosi nientemeno che al Sole: il tono quasi scherzoso questa volta però riuscì a divertirla, strappandole una piccola risata somigliante più ad uno sbuffo, anche se scosse comunque la testa. Era proprio senza speranza.
Con la promessa che non sarebbe più risuccesso, Gaia le elargì un consiglio spassionato - "non tenerti tutto dentro" - e di nuovo un sorriso arrivò ad increspare le sue labbra, anche se stavolta non aveva l'™aria di essere divertita.

¬ Ah, se non mi tenessi tutto dentro non so cosa potrebbe succedere..

Ed era vero: ad esempio, se avesse confessato a qualcuno l'™odio che provava nei confronti di Cort, sarebbe stata uccisa all'™istante; se avesse detto alla stessa Gaia quello che le era passato per la mente qualche minuto prima, probabilmente ora si starebbero azzuffando, e via dicendo.
Ma tanto per non far finta di averla ignorata, le rispose semplicemente con un

~ Me ne ricorderò.

detto mentre, già di spalle, le faceva una sorta di saluto militare con due dita, e s'™incamminava verso la foresta, alla ricerca di un posto più tranquillo -€“ il che equivaleva a dire senza Gaia. Se nel frattempo avesse trovato un qualche albero da frutta, magari si sarebbe anche fermata per mangiare veramente qualcosa.

Non aveva intenzione di restare via molto, giusto una mezz'€™oretta, ma nel frattempo avrebbe cercato di riflettere sulla proposta che le aveva fatto ormai giorni prima, quella che realmente aveva importanza.

¬ Davvero mi andrebbe bene lasciare l'Organizzazione con una così? Non la manderei a quel paese dopo venti secondi, rovinando tutto?

Che tra l'€™altro, visto com'™erano andate le cose quel giorno, quelle occasioni potevano essere parecchio frequenti. D'€™altronde, considerò, rimanere all'™Organizzazione significava dover subire ancora per un tempo indeterminato le angherie degli Uomini in Nero, prima che potessero effettivamente darle l'™opportunità di cacciare uno di quei Risvegliati che tanto desiderava combattere. Se mai gliel'€™avessero data, s'€™intende.
Invece, Gaia le aveva fatto intendere che andandosene da Staph con lei avrebbe avuto subito quello che desiderava, ma anche lì, quanto di vero c'era in quelle parole? Che cosa voleva veramente, quella Gaia? Lasciare l'€™Organizzazione e darsi alla macchia non era una scelta facile, doveva sicuramente avere un motivo più che valido anche solo per arrivare a pensarla, una cosa del genere.
Come un lampo, in quel momento le tornarono alla mente le parole del suo superiore - "€œtienila d'™occhio" - e realizzò. Loro sapevano, sapevano di Gaia e delle sue più che probabili intenzioni, e questo significava avere immediatamente alle calcagna altre Guerriere, pronte a far cadere le loro teste. E, in tutto questo, avrebbero davvero avuto del tempo per cacciare uno di quegli esseri potentissimi, visto che poi era l'€™unica cosa che le importava?
Ne dubitava.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Se ne va per calmarsi, ma ne approfitta anche per riflettere sulla questione tradimento, e alla fine non sembra particolarmente convinta.
[Immagine: stampogayco.png]

Parlato Pensato

Gaia osservò la compagna allontanarsi, quindi si rilassò. Chiuse gli occhi, quindi si sdraiò a terra, sospirando.

Dannata Syhlvia! Parecchio lunatica, caratteristica pericolosa, troppo. Cosa posso fare o dirle, ancora, per convincerla a seguirmi?

La guerriera piumata si voltò su un fianco, riaprendo gli occhi. Non guardava nulla di particolare, fissava semplicemente il vuoto, mentre continuava a perdersi nei suoi pensieri.

Che sia meglio mantenere le conversazioni al minimo? Potrei provare così. Pare non essere proprio insensibile ai complimenti, magari se mi dimostrassi un minimo ruffiana, potrei attirare la sua simpatia. Ma convincerla a fare un passo del genere?

Si rivoltò a pancia in su, guardando il cielo stellato.

Essere costretta ad ucciderla sarebbe uno spreco. Tuttavia, meglio avere un potenziale e pericoloso nemico morto... Alla fine dipenderà da lei.

Gaia chiuse nuovamente gli occhi, sforzandosi di addormentarsi.

Deciderò a tempo debito.

La guerriera piumata ci mise del tempo, ma riuscì ad addormentarsi. Il viaggio, poteva continuare.


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Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Perplessa e spazientita riguardo Syhlvia, molto pensierosa.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)
Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Dicono che la notte porti consiglio, ma non era davvero sicura di cosa volesse dire.
Aveva pensato molto, in quegli interminabili giorni di cammino, alla domanda che le aveva posto Gaia, e non era ancora riuscita a venire ad una; per questo, quando quella sera si allontanò da lei, ne approfittò per rifletterci, forte della complicità del silenzio notturno, dell’umida erba e del cielo stellato.
Dopotutto, non che fosse una cosa così banale. Da quelle parole dipendeva il suo futuro, il resto della sua vita - anche se aveva accuratamente evitato di definirla tale, o sarebbe entrata in un turbine di pensieri che l’avrebbero trascinata giù verso l’abisso, e non è che fosse proprio tra i suoi hobby preferiti, ecco.

In fondo le piaceva essere quello che era, e le piaceva combattere, poco importava che ogni volta mettesse a rischio sé stessa per farlo. Era bello svolgere quelle missioni, e adorava il suono che faceva la spada quando la sguainava e l'agitava per aria, e anche quando veniva premiata salendo in Graduatoria, alla fine si sentiva orgogliosa. Perché lei era questo, una Guerriera, un Numero - e non era nemmeno vero, ora che ci pensava, perché il Numero cambiava in continuazione. Era un simbolo, la ‘S’ stilizzata sulla propria spada, l’unica compagna che la capiva veramente, e che non faceva inutili sproloqui.
Non aveva mai pensato a come sarebbe morta, perché tra le Guerriere ‘pensare’ non era proprio consuetudine, ma ora decise l’avrebbe fatto in battaglia, con la spada, la sua spada, stretta in mano, e contro un avversario troppo potente, ne era convinta. Non s’immaginava un’altra ragazza nel suo duello mortale, no, anche adesso che ci pensava era sicura che sarebbe stato uno Yoma bello grosso, talmente potente da farle venire i brividi, e soprattutto divertente da combattere. Allora sarebbe stata felice.

Ed erano tutte cose che non si sarebbero mai realizzate, lasciando Staph con Gaia e la sua misteriosa alleata. “Saresti libera”, le aveva praticamente detto l’altra. Già, ma libera di far cosa? Di vivere?
Non prendiamoci in giro, loro non potevano avere una vita normale. L’avevano già avuta, ed era finita male, non l’avrebbero mai ottenuta indietro.
Ma allora libera di far che, di combattere tutti i mostri che voleva? Anche qui, assai poco probabile: aveva sentito di Guerriere pronte a inseguire le “traditrici” – ma poi, immaginò, avrebbero definito così anche lei? Con quella parola così carica di disprezzo? Voleva esser ricordata per qualcosa di meglio, che diamine!
E se libertà voleva soltanto dire che non avrebbe più dovuto dormire in quelle orrende celle che i superiori definivano i loro alloggi, non avrebbe più dovuto marcire lì in attesa di esser chiamata per l’ennesimo incarico, e non avrebbe più dovuto subire le angherie di quelli vestiti di nero, allora, beh, erano cose che aveva imparato a sopportare già da un bel pezzo.

Dicono che la notte porti consiglio, insomma, e il consiglio che le aveva dato era di rifiutare, di lasciar perdere, e di continuare così fin quando poteva. Come aveva sempre fatto.

[...]

Era passato un tempo estremamente lungo – o almeno le era sembrato – quindi decise di tornare, sperando che la Numero 16 stesse già dormendo. Sulla strada le sembrava di aver visto un albero da frutta, e visto che quella era la sua scusa ufficiale, forse avrebbe fatto meglio a tornare con una mela, anzi due: alla fine non voleva inimicarsi Gaia, e gliene avrebbe lasciata lì una per l’indomani. Era un gesto da nulla, ma visto che a quanto pareva presto avrebbe dovuto dirle di no, meglio tenersela buona, se poteva.

Il giorno dopo sarebbero partite alla volta di "quella città di cui non le fregava nulla del nome" dove si supponeva ci fosse il mercenario che stavano cercando. Stando alle informazioni della vecchia, praticamente sarebbero arrivate in giornata, ed era un bene, perchè altrimenti si sarebbero arrugginite, lei e la sua lama.

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Stato Fisico: illesa
Stato Psicologico: turbata da tutti quei pensieri, ma crede di esser finalmente arrivata ad una soluzione, e spera sia quella giusta.

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Se Vick è d'accordo, credo che i turni liberi possano finire qui.
Vai tranquillo e posta quando hai tempo, Ufizu, tanto anche io non posso garantire per niente di esser sempre puntuale nel prossimo futuro, quindi non mi lamenterò di certo Wink (<-- Dio che faccina orrenda °_°)
[Immagine: stampogayco.png]
Parlato Pensato

Gaia dormì senza sognare, senza preoccuparsi di stare all'erta, come avrebbe invece dovuto. Si risvegliò dopo qualche ora, sentendosi la bocca impastata e sentendosi come se avesse dormito sulla nuda terra... Cosa che in effetti, era successa.

Yaaaawwnn!

Sbadigliò rumorosamente, alzando al cielo le braccia, come per stiracchiarsi, quindi si pulì un rivolo di saliva al lato della bocca con un braccio. Appoggiando una mano a terra, trovò quella che aveva tutta l'aria di essere una grossa mela succosa.

Oh ho...

Gaia guardò verso la sua compagna, sorrise e ringraziò con un cenno del capo, quindi addentò la mela, godendo appieno del dolce aroma naturale di quel frutto. Dopo aver finito la mela, la guerriera piumata si alzò agilmente, recuperò la propria Claymore, agganciandosela dietro, quindi ripartì verso Festus, a velocità sostenuta, aspettandosi che Syhlvia tenesse tranquillamente il suo passo.

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E' allo stesso tempo strano e interessante il fatto che durante un viaggio, la parte finale sembri non finire mai. Ma finalmente...

Finalmente, pareva che il loro viaggio verso Festus fosse giunto al termine. Gaia poteva quasi sentire l'odore di città, misto di spezie, pane appena sfornato, legna bruciata... E da lontano la vide, Festus. Si rivolse alla compagna con un sorriso compiaciuto, facendo muovere delicatamente le rosse piume della sua fascia, parlandole con tono soddisfatto.

Era ora. Ed è qui che il nostro lavoro comincia.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Tranquilla, poi soddisfatta di essere in vista di Festus.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)
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