ClaymoreGDR Forum - Gioco di Ruolo di CLAYMORE

Versione completa: Warriors [Nemas]
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Già in lontananza e dal fetore che emanava si poteva dedurre lo stato del luogo, le sue scarse condizioni igieniche e a che razza di uomini potesse appartenere quel luogo; comunque, da quella distanza, Rebecca non poté percepire nulla a qualsiasi cosa potesse servirle percepire dello Yoki.

Ad ogni modo Roy si fa pensieroso, guarda in lontananza e con tono stanco risponde: Ho appena detto che non ci sono regole particolari, di solito si ammazzano sempre a vicenda ma se proprio vuoi risparmiare la vita di quei disgraziati...
...Sentiti libera di provarci.

Finalmente entrarono nel "villaggio" che i banditi avevano creato solo per massacrarsi e guadagnare soldi, il carro avanza titubante tra le viuzze fangose del posto; che quello fosse il Nord non importava a nessuno, la terra veniva calpestata così tanto che al posto del soffice candore della neve vi era solo sporco.
In lontananza si udivano delle grida animalesche di dolore, provenivano da una baracca più in lontananza, infine Roy ferma il carro mentre passa un gruppo di individui a dir poco spaventosi.
Uno di questi, dalla pelle scura e l'occhio sinistro cavo, vedendo la ragazza sorride malizioso mostrando i denti marci.
Nuova carne da macello? Chiese, un uomo alto dai capelli brizzolati e con una singolare... Sciarpa bianca di valore. 
Sì Capo. Risponde Roy.
Una donna?... Pensi di poter competere con Tina con questa disgraziata?
Ci si prova.
Hmm, trascinatela in gabbia.

"Capo" si allontana, l'uomo dalla pelle scura e Roy si avvicinano a Rebecca per portarla in gabbia evidentemente.
"Pensato"




L'odore intorno a Rebecca si fece insopportabile!
Prima si percepiva come sgradevole ma ora, divenne tremendo.
Rebecca pensò come fosse possibile che in un posto del genere qualcuno ci vivesse?
Gli uomini erano proprio una cosa strana.
E Rebecca non si sentiva partecipe del loro mondo.
Per quanto la guerriera infiltrata si sforzasse la sua percezione (che era solo nella media) non avvertì niente.

"Se avessi avuto una percezione più forte! Avrei risolto tutto già adesso"

Roy rispose infine che se Rebecca voleva risparmiare la vita degli uomini che aveva di fronte, poteva fare come voleva.
Questo sollevo un poco il morale di Rebecca.
Almeno non avrebbe violato la sua legge più importante.
Passare per quelle baracche che i banditi avevano messo solo per costruire il loro parco giochi era poco rassicurante.
Il nemico poteva nascondersi benissimo da qualsiasi parte.
Le strade erano pozze di fango melmoso dove la gente passava di continuo.
Senza farsi vedere Rebecca inghiottì il farmaco.
La pastiglia era insapore, ma il pensiero che avrebbe bloccato le sue abilità yoki questo la preoccupò.
Già era debole come Claymore: Pensare di diventarlo ancora di più, rovinò il morale di Rebecca.
Un ruggito animalesco irruppe improvvisamente da una baracca non poco lontano da lì.
Il morale negativo che prima aveva Rebecca si dissipò all'istante come una sferzata di vento, facendo sobbalzare Rebecca dalla sorpresa.
Che fosse già il bersaglio? 
Impossibile!
Roy fermò infine il carro. Un uomo dalla pelle scura, a cui mancava un orbita si avvicinò al carro.
Rispose a Roy domandando con fare divertito, guardando Rebecca, che era infine arrivata nuova carne da macello.
Roy rispose affermativamente chiamando quello: capo.
Rebecca cercò di rimanere impassibile a quel discorso.
Le sue orecchie tutta via scattarono, quando venne fatto il nome: Tina.
Così era questo il nome di quella che era la campionessa imbattuta!
Il capo di Roy ordinò infine di mettere Rebecca in gabbia.
Rebecca aspettò infine di essere scortata.


Yoki: 0%

Fisico: ottimo

Psiche: Il farmaco inibisce le sue capacità. Il pensiero di indebolirsi ulteriormente la demoralizza un po'.

Abilità: percezione yoki passiva - "Addormentata" in parte per via del farmaco.
Poiché Rebecca era stata, finalmente, abbastanza accorta da tenere chiusa la bocca i due uomini non dovettero far altro che prenderla per le spalle in modo poco signorile e trascinarla senza tanti giri di parole in una gabbia all'aperto non troppo distante da quell'edificio inquietante dal quale provenivano grida di dolore.
Era in compagnia all'interno della cella: un ragazzo, forse più giovane di lei, stava seduto rannicchiato in un angolo; non le rivolse mai nemmeno uno sguardo, continuò a fissare il terreno sporco. Aveva le nocche ricoperte di sangue ma guardando il suo stato fisico di certo non era il suo, di sangue.
La lasciarono lì chiudendola a chiave come un animale, non seppe quantificare per quanto tempo, ma prese a nevicare e le sbarre della cella divennero più fredde ancora; sicuramente il ragazzo vicino a lei se ne accorse perché si strinse in una posa fetale, sbuffando.

Improvvisamente tornò a farsi vivo Roy, le aprì la cella e con tono poco cortese le disse: Muoviti! A quanto pare, vogliono farti fuori subito per cui è il tuo turno.
L'altro ragazzo li guardò dapprima confuso e poi deluso, visto che sembrava che solo loro due stavano uscendo da lì mentre lui rimaneva chiuso a chiave.
Roy scortò la ragazza all'interno dell'edificio e con sua sorpresa Rebecca scoprì una certa folla nutrita ad aspettarla; erano tutti davanti a lei così la ragazza non poté studiare bene come fosse fatto l'edificio.
Tieni Disse Roy, dandole una daga arrugginita appena più lunga del suo avambraccio. 

Manca poco eh!? Sorrise, forse eccitato dall'imminente incontro.





Citazione:Suggerimento:

Non hai la percezione "Parzialmente" inibita dal farmaco, lo è del tutto. Non puoi rilasciare Yoki e non puoi percepire nessuna fonte di energia demoniaca.
 
"Pensato"



Rebecca non reagì quando la portarono in malo modo (anche se la cosa la faceva arrabbiare)
Per il momento, adesso bisognava stare in silenzio ed osservare ciò che accadeva intorno.
Era un luogo abitato da gente che non aveva alcun interesse per il prossimo.
Non valeva la pena di fare chissà quale sciocchezza.
I due uomini misero Rebecca dentro ad una gabbia all'aperto! Per strano caso, si trovava proprio vicino a quel edificio, da dove poco fa, erano provenute quelle grida di dolore.
Chiusa dentro, appoggiando le mani alle sbarre,  Rebecca fissò come ipnotizzata l'edificio.

"Troppo facile! E' troppo facile! Che sai davvero li dentro?"

Solo in quel momento Rebecca notò che c'era un altro inquilino dentro a quella gabbia insieme a lei.

"Un ragazzino?"

A giudicare dall' aspetto doveva essere più giovane di lei.
Rebecca non disse niente e si limito a guardarlo.
Lui  non la guardava, si limitava solo a fissare il pavimento sporco.

"Questo ragazzino non durerà molto stando qui!"

Abbassando lo sguardo si poterono vedere le nocche del ragazzo sporche di sangue, e quel sangue si vedeva non era suo.

"Ha già combattuto?"

Rebecca tornò a riporre la sua attenzione su quell'edificio.
La sua percezione non funzionava così come il suo yoki.
Quel maledetto farmaco aveva già iniziato a fare effetto.
Se ricordava bene l'effetto durava circa ventiquattro ore.
Ora bisognava cercare di mantenere il controllo.
Ma facile a dirsi essendo bloccata lì dentro.
Forse avrebbe potuto uscire da lì.
Ma Rebecca non sapeva niente di quel luogo.
Purtroppo era meglio aspettare.
Non seppe quanto tempo rimase lì, ma improvvisamente iniziò.
Rebecca guardò meravigliata i candidi fiocchi di neve cadere.
Portando fuori una mano li osservò posarsi sulla sua mano per poi sciogliersi lentamente.
Sentì nella sua pelle lievi gocce di fresco.
Il farmaco non le aveva tolto la sua incapacità nel provare freddo.
Il ragazzino si rannicchio su se stesso, e questo voleva dire che la temperatura si stava velocemente abbassando.
Roy comparve improvvisamente. Aprì la cella e la portò fuori.
Non c'era nemmeno il bisogno di chiederlo. A quanto pare, il momento era già arrivato.
Il ragazzo parve deluso. Forse sperava che lui potesse uscire. Invece toccò solo a lei.
Entrando dentro all'edificio, Rebecca si accorse che c'era una moltitudine di persone ad attenderla.
Tutti lì davanti attorno a lei, le impedirono di studiare bene l'edificio.
Roy porse infine una Daga arrugginita che lei prese delusa.
Ecco il primo attrezzo con cui combattere, uno spadino piccolo e arrugginito.
Bel modo per cominciare.
Rebecca rimase infine in attesa.



Yoki: 0% bloccato per il farmaco.
Fisico:ottimo
Psiche: Rebecca sta valutando la situazione.
Abilità: Percezione inibita per il farmaco.
Finalmente zitta, eh?
Visto che Rebecca non aveva nulla da dire e nessuna richiesta da fare prima che fosse gettata in pasto a qualche barbaro assetato di sangue, Roy la spintonò verso l'arena mentre gli altri villici le lasciavano spazio per passare.
In breve vide, finalmente, l'arena che li avrebbe accolti; era circolare del diametro di circa una decina di metri, aveva delle alti pareti chiodate per impedire ai malcapitati di fuggire incolumi.
Le aprirono la porta, la gettarono dentro, senza troppi giri di parole lasciando che cadesse di faccia nella polvere; dopo di ciò, la piccola platea che si era riunita a guardare qualche massacro iniziò a vociferare, probabilmente erano iniziate le scommesse.
Guardando invece il terreno di gioco, oltre le già citate dimensioni, Rebecca poté notare delle inconfondibili macchie di sangue sparse un po' ovunque; sembrava che i corpi fossero poi trascinati via, com'era ovvio che fosse.
Ah, giusto, il suo contendente.

Un uomo di due metri, pancia in fuori, capelli biondi lunghi e crespi di certo non sembrava una montagna di muscoli ma la sua massa poteva certo permettergli di sollevare pesi non indifferenti.
Tra le mani reggeva una mazza di ferro dall'aria molto pesante delle dimensioni di... beh quasi un braccio completo dell'uomo, sicuramente riceverne un colpo in testa sarebbe risultato fatale.

L'uomo, ricoperto di pellicce, da un colpetto al terreno con la sua arma; se la carica in spalla e inizia ad avvicinarsi alla sventurata Guerriera.
Parlato

Pensato


Giunta infine al centro dell'area, Rebecca poté vedere chiaramente come era l'arena:
Era circolare del diametro di circa una decina di metri, con delle alti pareti chiodate. Sicuramente Rebecca pensò che serviva per non scappare!
Un bel problema se lei fosse stata lì con lo yoma.
Aperte le porte la gettarono infine dentro con un calcio facendola finire distesa a terra.

Bastardi!

La ragazza si rimise in piedi con qualche difficoltà.

Il farmaco! Non credevo mi privasse di così tante energie! Ma per un manipolo di umani non credo possano fermarmi!

L'area era disseminata di macchie di sangue! Chissà quanti malcapitati venivano uccisi al giorno?

Infine comparve un uomo alto due metri. Grasso coi capelli biondi, ricoperto di pellicce.
Non era certo uno pieno di muscoli, ma la sua massa faceva capire che poteva sicuramente sollevare pesi enormi.
Teneva tra le mani una mazza enorme, e si capiva che un colpo solo, avrebbe potuto ucciderla.
Il grassone biondo si avvicinò infine a Rebecca.
Lei si preparò a scattare via.
Nessuno aveva dato il via, ma per sicurezza era meglio prevenire, se ci fosse stato o no poi questo via.


Yoki:0% Soppresso

Fisico:ottimo

Psiche: studia l'avversario

Abilità: inibite
In effetti Rebecca aveva fatto bene a tenersi pronta, nessun via era stato dichiarato eppure nel momento stesso in cui lei si era rialzata l'uomo le era praticamente corso in contro, a quel punto il brusio di sottofondo cessò.
Le scommesse erano dunque concluse, seppur nel loro "modo" di essere confusionarie e poco chiare, non appena il "grassone" fece per muoversi verso la malcapitata ragazza e appena Rebecca fu alla portata delle sue grandi e lunghe braccia caricò il colpo.

Non troppo velocemente alzò il pezzo di metallo verso l'alto per poi scagliarlo con una certa brutalità verso il basso, colpendo...
...Il nulla.
Rebecca, appunto, si era preparata in anticipo così poté evitare tranquillamente il potente ma lento colpo dell'avversario. 
A essere precisi, ovviamente, la mazzachiodata dell'uomo colpì qualcosa che era il pavimento del posto; la polvere si alzò disturbata dall'impatto ma nel complesso non successe nulla.
L'uomo sbuffa, non sembra sorpreso da come gli eventi avevano iniziato ad evolversi; alza le spalle come disinteressato e si carica la sua arma sulla spalla destra.

Bene, ora la situazione era statica, cosa avrebbe fatto Rebecca?
Parlato

Per fortuna di Rebecca che si era già predisposta a scansarsi se non avessero dato il via.
La prima osservazione che fece la guerriera, fu; che quel grassone nonostante colpiva forte con la mazza, i suoi erano attacchi lenti. Un primo punto a favore di Rebecca. Ora bisognava vedere quanto quel omaccione era veloce.
Forse sarebbe bastato farlo sfinire per poi mollargli un cazzotto sul suo brutto grugno.
E a giudicare dal suo aspetto non sembrava molto intelligente.
La prima strategia di Rebecca fu questa:
Lo avrebbe attirato a se ancora una volta per vedere quanto sarebbe stato veloce a raggiungerla, per poi scansare di nuovo un suo colpo di mazza ferrata.. poi la prossima mossa l'avrebbe pensata in seguito.

Sono qui! Lo canzono lei.

Sei già stanco? Andiamo! Abbiamo appena cominciato.



Yoki: 0% soppresso.

Fisico: ottimo

Psiche: studia l'avversario accuratamente.

Abilità: inibite.
L'uomo pare pensarci un po', non è certo di volerla seguire ma forse, a causa delle grida che arrivano dagli spettatori, si lascia trasportare dall'idea di una vittoria facile.
Con la mano destra decide di impugnare la sua arma più come un ariete che come un oggetto contundente, dunque corre verso Rebecca e una volta a portata realizza un colpo che sarebbe potuto essere definito come un affondo, con la differenza che la mazza-chiodata non ha una punta acuminata.
Il colpo punta, ovviamente, al petto di Rebecca.
Il grassone biondo carico contro Rebecca come un' ariete.
Lei, si preparò tempestivamente per evitare il colpo diretto al suo petto.
Schivato il colpo, Rebecca avrebbe dato un poderoso pugno diretto alle suo costole per poi allontanarsi subito dopo.
Il suo avversario praticamente le stava facendo un affondo. Quindi sarebbe stato scoperto su entrambi i lati.
Dato che poi non sapeva quanta forza gli era rimasta visto il farmaco inibitore, era il caso di testarla.
Poi vista la mole dell'avversario, non credeva che un singolo pugno avrebbe risortito un qualche tipo di effetto su quella montagna di ciccia.


Yoki: soppresso.

Fisico: ottimo   

Psiche: cerca di battere l'avversario con la strategia.

Abilità: inibite.
Il colpo dell'uomo è molto lento, anche rispetto ai suoi standard, infondo sta usando solo il braccio destro, così ancora una volta per Rebecca non c'è nessuna difficoltà nell'evitare l'affondo ed era persino riuscita ad assestargli quel terribile pugno che aveva programmato prima ancora che lui finisse il suo primo attacco...
...Fu fastidioso e il brigante emise un uggiolato infastidito ma nulla più, forse perché Rebecca non aveva usato il suo arto dominante ma il destro, disarmato.
Piuttosto Rebecca aveva ignorato diversi particolari dell'azione: prima di tutto, schivando il colpo si era spostata in una zona "chiusa", alle sue spalle infatti si chiudeva il recinto nel quale era stata gettata insieme al suo avversario e là dov'era le sarebbe stato molto difficile evitare i prossimi attacchi, ed infatti si trovò "incastrata" e vulnerabile.
E poi aveva dato per scontato che l'uomo fosse scoperto da entrambi i lati ma non era così, aveva usato solo la forza del braccio destro per "l'affondo" (motivo della sua lentezza esasperante) ma aveva tenuto appositamente il braccio sinistro libero e la Guerriera, per una triste coincidenza, si trovava proprio alla sinistra dell'uomo.

La prese per il braccio destro, colpevole di averlo colpito, e cercò di strapparle la spalla attirandola a sé ma ci rinunciò subito, trovando inadatte le loro posizioni, e si limitò dunque a tirarle un forte pugno in faccia che le procurò oltre un taglio sul sopracciglio destro da cui uscì copiosamente sangue e ovviamente un forte gonfiore, ematomi e lividi su tutta quella porzione di faccia [Ferite  da contusione LEGGERE].
Lentamente l'uomo riprese l'arma con entrambe le mani, il pubblico era in visibilio.




Citazione:Suggerimento:

Hai dichiarato che Rebecca vuole schivare il colpo del suo avversario, e fin qui nessun problema, l'unica cosa è che non hai specificato da che parte Rebecca avrebbe tentato la fuga per cui ho dovuto supporlo io.
Stessa cosa per il pugno, ha avuto successo ma ho dovuto concludere diversi particolari io: con che braccio e con quale "equipaggiamento".
Ultimo particolare, che infondo non conta molto ed è giusto per chiarire ma vedo che ci fai estremamente affidamento, il "grassone". Ha la pancia scoperta e di fuori, ok, ma non l'ho mai descritto come una palla di ciccia come invece sembra che lo sia per te.
Non ho voluto descrivere l'uomo come una montagna di muscoli ed un palestrato perché è un uomo come tanti altri e magari non è in forma ma da qui a descriverlo come una palla di ciccia mi pare esagerato.
Questo non è un vero e proprio errore, è solo confusione generata da una mia descrizione forse poco chiara.
Per cui ti pregherei di scrivermi in privato se qualcosa dovesse risultare poco chiaro.
Pensato

Parlato



Come aveva previsto, il colpo non aveva risortito alcun effetto sull'omone, se non un muggito che poteva essere di dolore.
Ma Rebecca non constatò con le sue mosse dove sarebbe finita e si ritrovò infine con le spalle al muro.
L'omaccione per rimediare al gesto subito la prese per il braccio. Forse voleva staccarglielo con uno strattone, ma poi cambiò strategia e le diede un pungo in faccia.
Rebecca non se lo aspettò così forte.
Per un attimo vide le stelle, il giramento di testa per poco non la fece cadere, ma si sforzò di rimanere in piedi.
Questo era per avere


Del sangue cominciò ad uscirgli dal sopracciglio destro.
Senti metà della faccia gonfiarsi.


Schifosa balla di fieno! Ringhiò


Sta calma!


L'avversario aveva preso la mazza con entrambe le mani. Probabilmente sta volta per colpirla ancora più forte.
Prima che l'avversario avesse il tempo di attaccarla di nuovo Rebecca cercò di uscire nel vicolo cieco in cui era, scattando dal lato sinistro, il più sguarnito dell'avversario.
Approfittando di quell'attimo avrebbe usato la daga per ferirlo al fianco.
Non voleva trafiggerlo, o infilzarlo, ma semplicemente passare leggermente la lama sopra la sua pelle. 
Doveva riprendere le distanze.




Yoki: inibito

Fisico:  [Ferite  da contusione LEGGERE] parte destra del volto.

Psiche: il pungo alla faccia la stordisce per un attimo, ma Rebecca stringe i denti. Non intende mollare! Mantiene lucidità.

Abilità: inibite.
Rebecca riuscì a ferire l'uomo come desiderava schivando facilmente il colpo, il taglio procurato dalla ragazza segnava tutto il costato già precedentemente contuso dal pugno di prima, non era una ferita mortale ma sicuramente era fastidiosa e non si risparmiava di sanguinare.
Di certo la Guerriera non aveva progettato quell'attacco per uccidere ma per indebolire l'avversario, giusto?

Sgrunt.
L'uomo non sembra dell'umore di attaccare ancora, ha lasciato la ragazza correre verso il centro dell'arena ma si limitò a stare in una posizione difensiva in attesa della prossima mossa di Rebecca.
Parlato.



Il contro attacco era riuscito più di quanto Rebecca credesse.
Essendo una guerriera di difesa, aveva sempre constatato di essere una che supporta gli altri, non che si butta in mezzo alla mischia.
Ma nonostante ciò, lei continuava a crederlo.
E ora? cosa si doveva fare?
l'omone non sembrava intenzionato ad attaccare Rebecca di nuovo, e si limito a mettersi in posizione di guardia.
Rebecca dal canto suo non aveva intenzione di andargli incontro di nuovo.
Lo aveva ferito al fianco come aveva desiderato, ma era meglio stare attenti, non poteva rischiare di ucciderlo.
Ma come si fa a vincere una battaglia dove non puoi uccidere l'avversario mentre lui lo può fare???
Un vero dilemma!
L'avversario era ferito al fianco, questo stava ad indicare che sicuramente i suoi movimenti sarebbero stati più lenti.


Meglio se ti fermi! Non puoi continuare, sarà solo questione di tempo prima che tu cada.

Ma nel caso il biondone avesse ignorato il suo avvertimento, Rebecca mise in posizione pronta a reagire.
Lui si trovava ancora attaccato al muro lei invece stava al centro dell'arena.
Non era sicuro avvicinarsi a lui per poi rifinire in quell'angolo morto.
Rebecca raccolse un sasso da terra e lo tirò al biondo corpulento, mirando al punto in cui era stato ferito.
L'intento della guerriera era quello di costringerlo a muoversi ed inseguirla.
Sicuramente,  la ferita che aveva il biondone non si sarebbe chiusa se prima non fosse stata medicata. 
Ora! Secondo l'opinione di Rebecca! Era una gara di resistenza.
Bisognava vedere quanto sarebbe durato l'avversario prima di crollare.



Yoki: inibito.

Fisico: tiro del sasso forza media di un essere umana. [Ferite  da contusione LEGGERE] parte destra del volto.



Psiche: concentrata sull'avversario.

Abilità: inibite.
Rebecca trova un sasso per terra, in modo del tutto casuale, forse gli astri celesti avevano deciso di assisterla quel giorno con quel piccolo ed unico dono; avrebbe dovuto usarlo in modo più accorto, forse, perché decise di lanciarlo contro il suo avversario prima che lui avesse preso una decisione su quella loro infantile contesa e questo lo fece infuriare più del dovuto.

Dunque, ricapitolando: Rebecca chiede all'uomo di fermarsi, questo abbassa la guardia confuso ed alla fine viene colpito da un sasso lanciato dalla ragazza sulla ferita già dolorante.
Il sasso vola via, tra gli spettatori di quel maledetto gioco, comunque è l'ultima preoccupazione per la Guerriera perché dopo un gemito di dolore non sommesso da parte dell'uomo, arriva subito la reazione del suo avversario.
Irato com'è verso la piccola nemica, tale reazione è piuttosto violenta e repentina; corre letteralmente verso Rebecca, rapidamente considerando che è solo un umano, la raggiunge e la aggredisce con un fendente obliquo da destra a sinistra.

Rebecca è agile, per cui può schivare facilmente, ma sicuramente non si aspettava quella reazione repentina del nemico per cui anche se non subisce direttamente il colpo, subisce "l'onda d'urto" visto che viene sfiorata dal freddo metallo della mazza chiodata.
Finisce in terra, a pochi passi dall'uomo, ma almeno sono ancora al centro dell'arena; niente di grave comunque, qualche escoriazione al gomito sinistro [FERITA LEGGERA] ma ora come avrebbe reagito?
L'uomo si buttò contro Rebecca dopo che questa gli tirò il sasso.
Il biondone mostrò una notevole velocità.
Per contrattaccare il sasso lanciato da Rebecca, l'omone sventolò la mazza colpendola da destra a sinistra.
Rebecca riesce facilmente ad evitare il colpo, ma l'onda d'urto la colpì in pieno buttandola a terra.
Un lieve bruciore passò per il gomito sinistro di Rebecca.
La questione andava per le lunghe.
Trovandosi in quella situazione, Rebecca si mise in posizione di scatto.
Afferrò una manciata di terra e polvere e si preparò a tirarglielo in faccia. Se avesse funzionato, avrebbe colto quel attimo di distrazione per rialzarsi in piedi, aggirarlo di schiena il più velocemente possibile, per poi rifilargli un calcio dove sa che farà molto male.
Se non avesse funzionato la prima strategia, avrebbe comunque approfittato di quell'attimo per rimettersi in piedi. Sarebbe scattata contro di lui. Appena la loro distanza si sarebbe ridotta di circa un metro e mezzo, Rebecca, avrebbe abbassato istintivamente la testa, -per  schivare il colpo della mazza ferrata se lui poi l'avesse usata- per procurargli infine un taglio superficiale sulla pelle che partiva in diagonale dall'alto alla sua sinistra per poi finire in basso a destra. Un altra ferita superficiale come l'altra, solo per stancarlo prima.


Yoki: inibito
Fisico:   Ferite  da contusione LEGGERE] parte destra del volto.
escoriazione al gomito sinistro [FERITA LEGGERA]

Psiche: Cerca di tenere testa all'avversario.

Abilità: inibite.
Rebecca ha tutto il tempo di reagire dopo la sua prodigiosa schivata, si guarda attorno ed elabora un secondo e sofisticato piano: prende a raspare per terra e lancia in faccia all'uomo...
...Niente.
Sul terreno ligneo e parzialmente sporco di sangue della così detta arena non c'è sabbia, Rebecca avrebbe dovuto controllare prima ed agire dopo ma non lo ha fatto ed ora ne pagherà le conseguenze.

Comunque, qualunque cosa volesse fare dopo aver accecato il proprio nemico non può ovviamente avere successo poiché erano tutte tattiche che si basavano sulla prima azione che aveva messo in moto e che era fallita.
Forse sbigottita da queste novità, Rebecca spreca il vantaggio che aveva rimanendo immobile a fissare l'avversario; quest'ultimo però, scoperto il momentaneo congelamento della Guerriera, carica un altro colpo verticale.
Diretto alla testa di Rebecca.



Citazione:Avvertimento:
Questa è la seconda volta consecutiva che mi chiedi se esiste qualcosa che vuoi utilizzare attivamente nel tuo Post per MP per poi rispondere alla quest senza che io abbia avuto il tempo di dire niente.
La prima volta, quando hai trovato dal nulla un sasso, ho chiuso un occhio e vedendo che avevi già risposto prima che io potessi dirti niente non te l'ho fatto notare fiducioso del fatto che non sarebbe più capitato e tenendo conto del fatto che infondo era solo un sasso -anche perché avevo altri grattacapi di cui tenere conto dal tuo post-.
Ma questa volta hai creato appositamente un tipo di terreno (che non potrebbe nemmeno esserci nelle Terre del Nord) che ti fosse utile ai fini della quest forzando qualunque cosa, chiedendo prima il consenso a me e poi ignorando completamente qualunque risposta io avessi da darti...
Non ho fatto in tempo a risponderti che tu avevi già il post pronto, avevi già deciso che avresti lanciato della Sabbia contro il tuo avversario anche se questa sabbia per quanto potevi saperne tu poteva non esserci. 



Io ripeto: se hai dubbi o vuoi sapere qualcosa, la mia casella della posta è sempre aperta a chiunque, però mi piacerebbe che poi non mi si ignorasse o non mi si chiedessero le cose solo per farmi contento per poi fare comunque quello che vuoi tu.


Scrivere MP di chiarimento è uno strumento importante, non ignorarlo per favore. Se hai posto delle domande così importanti aspetta la risposta.
Per come stavano andando le cose Rebecca iniziò ad essere in ansia.
Per combattere contro un misero umano si era ridotta male.
Sapeva di essere debole, per questo pensò che contro un branco di yoma non ci avrebbe pensato due volte a scappare. Ma contro un mano!? Era il colmo!!
Maledisse quegli uomini in nero! Come si può fare una missione in cui consiste uccidere umani e che le regole lo vietano? 
Il biondo caricò il colpo pronto a spappolare il cranio di Rebecca.
La guerriera scattò all'indietro con tutta la forza che aveva per evitare quel colpo che l'avrebbe uccisa.
Usare quella mazza, doveva essere molto stancante, soprattutto nelle condizione in cui era l'avversario.
Rebecca doveva allontanarsi quanto bastava per evitare che quel colpo la prendesse in qualsiasi punto del corpo.
Non appena la mazza avrebbe colpito terra, avrebbe approfittato di quel attimo prima che l'avversario riuscisse a risollevare la mazza, per scattare a sinistra, sferzando la daga mirando alla sua spalla.
Una ferita superficiale niente di più, solo per indebolirlo ulteriormente.
Se invece l'avversario l'avrebbe inseguita tenendo la mazza in alto per non lasciarsela sfuggire, Rebecca avrebbe comunque sfruttato la distanza che li separava per rimettersi in piedi il più in fretta possibile, per prendere le distanze da lui evitando, accuratamente, di rifinire con le spalle al muro.
In seguito avrebbe pensato a come uscire da quel maledetto casino.

Yoki: inibito.
Fisico: Ferite  da contusione LEGGERE] parte destra del volto.
escoriazione al gomito sinistro [FERITA LEGGERA]

Psiche: Le difficolta in cui si trovano la mettono in ansia
Abilità: Inibite
Ancora una volta l'agilità di Rebecca riuscì a consentirle un'ampio margine di reazione e il suo bersaglio colpì il terreno anziché lei e quel che era peggio, per lui si intende, era che la ragazza fosse riuscito a ferirlo al braccio sinistro.
Non sapendo assolutamente cosa Rebecca intendesse fare in quel momento e non sentendosi pronto per un ulteriore contrattacco, l'uomo retrocede lasciando la Guerriera respirare.

Bene, forse la ragazza stava prendendo vantaggio ma il peso della stanchezza iniziava a farsi pesare anche su di lei; doveva iniziare a concludere qualcosa con quelle ferite che stava creando, in modo più o meno casuale, sul corpo del suo avversario.
Parlato.
"Pensato"




Stanchezza!?

Rebecca stava cominciando ad indebolirsi!

"Non posso crederci! Dopo così poco.. mi sto stancando!?"

Rebecca considerò che forse, ciò era dovuto al farmaco che aveva assunto.
Questo non poté fare altro che preoccuparla più di quanto non fosse già.
Date queste circostanze era chiaro che doveva concludere! E anche subito.
Aspettando almeno cinquanta secondi per riprendere fiato Rebecca disse infine, rivolta al suo avversario:

Ti do una possibilità! Esclamò con un tono di avvertimento. Getta la mazza e non ti attaccherò più! Tienila e accetterai quello che ti accadrà! E sta sicuro che non lo gradirai. Guarda già le ferite che hai?
Ti sto offrendo la salvezza. 

Rebecca rimase immobile mantenendo le distanza aspettando una reazione dell'avversario.
Se avesse gettato la mazza non lo avrebbe attaccato, se invece avesse provato ad attaccarla in qualsiasi modo, Rebecca avrebbe cercato di aggirare il suo avversato, per prenderlo alle spalle, per poi infine tracciargli un taglio obliquo sulla sua schiena. Non profondo, ma lungo abbastanza perché sanguinasse.
Dopo una ferita del genere non c'è l'avrebbe fatta di certo a continuare.
Comunque Rebecca sperò che l'avversario rinunciasse. 


Yoki: inibito
Psiche: Rebecca cerca di mantenere il sangue freddo.
Fisico: Ferite  da contusione LEGGERE] parte destra del volto.
escoriazione al gomito sinistro [FERITA LEGGERA]

Abilità: inibite.
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