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Breaking Bad - Claire83 - 05-04-2014 03:32 PM

[Immagine: Breaking-Bad.jpg]



Mi sembrava doveroso aprire un thread dedicato a questa serie che in America ,e non solo, ha riscosso un enorme successo.
Premetto che in genere, non seguo una serie solo perchè ha un largo seguito, ma cerco di valutarla e farmene un'idea personale.
Spesso sono anche molto incostante nel seguire i telefilm, ma questa volta è accaduto proprio l'esatto contrario, in poche parole: questa serie mi ha rapito.
Ma veniamo alla trama, nelle linee generali, giusto per dare un'idea della storia per chi ancora non ne avesse sentito parlare.
Siamo in America e precisamente ad Albuquerque. Il protagonista si chiama Walter White ed è un professore di chimica cinquantenne.
La sua vita scorre in maniera lente ed ordinaria, ha una moglie, incinta del secondo figlio, ha un figlio affetto da paresi cerebrale e  che per questo viene preso in giro dai suoi coetanei. Walter White nonostante il lavoro di insegnante che svolge con passione e dedizione, è costretto a causa di difficoltà economiche a lavorare in un autolavaggio, dove viene sottoposto alle continue angherie del titolare.
Walter è il classico brav'uomo e padre di famiglia esemplare. Insomma ha sempre rigato dritto nella sua vita. A questo si aggiunga che, suo cognato, un poliziotto sbruffone, non perde mai occasione di elogiare la propria virilità a danno di quella di Walter.
Tutto scorre in maniera uguale, fin quando il nostro protagonista non scopre di essere affetto da un cancro ai polmoni, per giunta non operabile.
Da quel preciso istante la sua vita è destinata a cambiare.
Il caso però ci mette lo zampino, e per un "fortuito" incontro con un suo ex allievo, Jesse Pinkman, Walter decide di dare una svolta alla sua vita.
Lasciando alle spalle l'uomo che è stato, si mette in società con Jesse, diventato nel corso del tempo uno spacciatore ed insieme decidono di produrre Mdma, in sostanza la metanfetamina.
Ok, non aggiungo altro. Se la trama ha suscitato il vostro interesse, vi dico solo una cosa: correte a guardare questa serie Wink

"You and me? That's right! You know the business, i know the chemistry."

(Era doveroso citare anche questa frase Tongue Chissà se sono riuscita a convincervi.)


RE: Breaking Bad - Anonimo Sulla Terra - 05-04-2014 10:23 PM

Guarda un mio amico me l'ha decantata tante volte questa serie, consigliata e leggendo la trama non posso certo che notare l'originalità e i possibili sviluppi che può prendere: certo che il pensiero di morire ha il potere di cambiare le persone in modo radicale. . . se poi costoro hanno delusioni mai superate o sogni mai dimenticati. . . scommetto che avranno pensato - tanto sto per morire, cosa ho da perdere? -
è molto probabile che in un futuro prossimo lo guardi anche se per ora ho in mente altro XD.


RE: Breaking Bad - Aurelio - 06-04-2014 10:40 PM

Sono venuto a conoscenza di questa serie tv da alcune meme trovate online... Meth not even once? Che roba è? Inizialmente pensavo si riferissero alla matematica!!! Big Grin mi sbagliavo, ma dopo una rapida googlata mi sono trovato catapultato ad Albuquerque, insignificante e poco conosciuta città nel New Mexico balzata alle cronache della mia memoria per essere stata meta di vacanza di Bugs Bunny.


Sei un professore di chimica dal passato di brillante ricercatore? Insegni in una scuola con uno stipendio da terzo mondo? Ti fai un mazzo così per sbarcare il lunario in una società che non ha mai premiato la tua onestà intellettuale? Hai un mutuo sulla casa che non potrai mai estinguere? Ti comunicano che ti rimangono pochi mesi di vita e le cure non te le puoi permettere?


Un tipico americano, ormai fottuto dalla vita, si sarebbe rassegnato, ma una persona sana di mente e di sani principi come Walter White in questo caso avrebbe “Rotto di testa”! Breaking Bad appunto.


Ciò che mi ha fatto appassionare di questa serie è il completo stravolgimento del sogno americano, che se sei bravo (Walter White è letteralmente un genio della chimica) allora vieni premiato dal sistema.
La continua lotta interiore del protagonista sulle proprie scelte, sino ad accettare se stesso ed raggiungere una sorta di illuminazione diabolica della propria vita.
Il dissacrante, quanto attuale, raggiungimento dei propri scopi con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo.
Tutto ciò rende l'evoluzione del protagonista unica per una serie tv di questo livello: da emerito sfigato amato e sfottuto da tutti, a sanguinario uomo con le palle e signore della droga.


La storia di Walter si lega poi a quella di Jesse Pinkman, spiantato ragazzo nato per fallire, che pur avendo una famiglia facoltosa si invischia nel giro della droga.
Il suo personaggio è paradossale e decisamente all'antitesi del metodico Walter White, ma l'accoppiata funziona e la serie rulla come poche in un susseguirsi di disavventure, decisioni e comportamenti sempre più spregiudicati e discutibili.


Personalmente ho trovato la serie molto ben diretta, il regista è metodico quanto il protagonista e non mette mai un indizio o un enigma senza che poi abbia un peso, un senso all'interno della storia. La prima serie è senzaltro la mia preferita, quella dove c'è molta più frizione mentale/morale/etica rispetto alla via intrapresa da Walter.

Anche questo è un telefilm che merita e mi sento di consigliarlo a chi non lo ha ancora visto.


RE: Breaking Bad - werty85 - 07-04-2014 06:43 PM

beh si non è male...e poi è finita, che per me è molto, visto che su molte serie Tv, anime etc s'inizia ma quando si finisce? e.e

carini i vari richiami non sempre scontati...come quella del nonno/zio di Tuco o taco insomma il boss fra la prima e la seconda serie...ricorda assai il Conte di Montecristo...così per dire che quando ci sono questi dettagli, c'è qualità


RE: Breaking Bad - Anonimo Sulla Terra - 23-11-2014 10:24 PM

Dopo tanto ho cominciato, otto numerosi consigli ammetto XD, a vedere la ''serie migliore di tutti i tempi''. . . . cioè Breaking Bad. Non parliamo della trama perché ormai la sanno pure i sassi ma sono qui per esporre la mia opinione: Breaking Bad è decisamente una serie fuori dal comune per l'originalità della trama e la creazione di ottimi ma soprattutto personaggi in cui facilmente immedesimare causa l'estremo realismo delle loro reazioni. Ma andiamo per gradi e diciamo subito che si nota fin dal primo episodio una sceneggiatura non solo originale ma curata minuziosamente (basti sapere che hanno chiesto consiglio a docenti universitari di chimica e agenti della DEA), il tutto ''condito'' da un'altrettanta ottima regia: mi sono particolarmente piaciute le inquadrature che evidenziavano le riunioni della famiglia White; i primi piani dei personaggi in dialoghi significativi; le scene iniziali pre sigla che avevano un senso solo alla fine. I temi portanti di questa serie sono certamente la moralità, meglio dire il peso della propria coscienza nell'affrontare situazioni sempre più rischiose, ma soprattutto sempre più le conseguenze di scelte ''immorali''; l'influenzabilità che certi fattori esterni hanno sulle persone, scatenando cambiamenti radicali in persone che però avevano già una predisposizione; il concetto di famiglia stessa: vedremo serie dopo serie come le conseguenze delle azioni di Walter influiranno la sua famiglia, il dolore che recherà, la scoperta di nuovi sentimenti che albergano in essa, e come essa sia importante per mantenere un certo equilibrio nella psiche della persona. Nella visione ho notato che più la sua famiglia si disgregava, più veniva corrotta, più il timido e gentile professore moriva dando spazio a qualcosa di più pericoloso: la sua moralità e coscienza si disgregavano di pari passo con la sua famiglia.
Ma ora parliamo del nucleo di questa serie: i personaggi specialmente uno. . . . . Walter White.
Egli per me rappresenta l'incarnazione del genere umano. . . o almeno una parte: fondamentalmente buono ma causa di certi fattori esterni (la consapevolezza che sta per morire in anticipo) causeranno una serie di cambiamenti comportamentali tali da far nascere una nuova persona: il freddo, manipolatore, egocentrico e crudele Heisenberg. Walter è una risposta alla fatidica domanda '' Cosa faresti nel poco tempo che ti è rimasto? '', una risposta influenzata dalla sua vita finora vissuta: un uomo con una donna forte e decisamente autoritaria; un figlio handicappato; un lavoro per nulla gratificante per le capacità che possiede; umiliazioni, prese in giro, rimpianti. . . . e adesso che tutto sta per finire, in lui nasce quel profondo desiderio di riscatto, di lasciare qualcosa ai suoi cari (fisico e non) ma soprattutto saziare un ego che ha dormito per tutto questo tempo. La sua vita non è un esempio da emulare, ma da riflettere: tutto ciò deve far capire allo spettatore che di fronte a tale situazione chiunque (o quasi. . . dipende anche da come hai vissuto e dalla tua predisposizione) può imboccare la strada che ha scelto, e dove si può arrivare.
Dire che Breaking Bad è solo Walter sarebbe una bestemmia, visto che possiamo trovare molti altri personaggi interessanti  che hanno reso tale serie grande:
Jesse Pinckman. . . un ragazzo sbadato con una gran voglia di affermarsi, di essere un vero uomo e di mostrare il proprio valore agli altri. Personalmente non mi piace questo personaggio per le sue ''qualità'' prima descritte e per la facilità con cui lo si può manipolare, ma non posso negare che sia un personaggio ben costruito: lui è la spalla di Walter, o meglio colui che lo mette sempre nei guai fin dal primo episodio causa inesperienza e stupidità. Eppure loro due staranno sempre insieme, litigheranno (facendomi fare parecchie risate) e il loro rapporto si evolverà fino a diventare più un rapporto più ''padre - figlio'' che tra colleghi. Da sottolineare che lui forse è l'unico personaggio che ha una coscienza, visto che andrà molto spesso in crisi per le sue azioni o quelle degli altri; si noterà che nel profondo è una brava persona: adora i bambini, tiene ai suoi amici, odia uccidere. . . Fino alla fine ho avuto il presentimento che lui non sia portato per il genere di vita che ha scelto, per il semplice fatto che è buono ed ha scrupoli e una coscienza. . . . cose inesistenti nella malavita.
Ora parlerò del personaggio più odiato della serie, visto che ne ho sentite di cotte e di crude, tante parolaccie su di lei e cose peggiori: si parlo di Skyler White, la moglie di Walter. Personalmente non provo un così tale disdegno ed odio per tale personaggio, poiché certi suoi atteggiamenti sono ''comprensibili'' (diventar complice per salvaguardare la famiglia, certe reazioni isteriche o depressive dopo aver scoperto altri segreti del marito). . . . semplicemente la reputo ottusa e senza un briciolo di ''comprensione'': il suo problema è, per me,  che ha condannato Walter per le sue azioni troppo in fretta e senza minimamente capire i profondi rimorsi e dubbi del marito o la sua situazione. Sembra un giudice che spara sentenze senza ascoltare nessuno. . . . sfortunatamente la verità è un tantino complicata, tanto che reputo che il suo atteggiamento freddo verso Walter è uno dei catalizzatori che porteranno il marito nell'abisso, per il motivo della famiglia come stabilità che ho prima enunciato. Tradire il marito è una reazione umana ed abbastanza prevedibile ma
.
Ed ora il mio personaggio preferito. . . . Gustav Fring: freddo, calcolatore, posato, intelligente, controllato, abilissimo attore, manipolatore, tutti attribuiti per cui Walter inizialmente stima (per poi temerlo), Gus è decisamente un personaggio di gran impatto, carismatico e capace di suscitare anche sentimenti di ammirazione e rispetto per il suo modo di agire. . . . sapendo che è un malavitoso molto potente e straordinariamente crudele. Eppure non posso negare che è un personaggio ''figo''
.
In generale tutti i personaggi sono ben caratterizzati, con ognuno un proprio ruolo preciso in questa storia dove ognuno verrà contaminato dal profondo cambiamento caratteriale di Walter, e ci sarebbe tanto da dire, ma ammetto che non ce la faccio più a scrivere XD.
Concludo nel dire che Breaking Bad è un'ottima serie, con punte sublimi di regia e sceneggiatura, con un Bryan Cranston mostruoso che ci ha regalato un'intensa interpretazione, della discesa irreversibile di un uomo non radicale, ma passo dopo passo, dubbio dopo dubbio. Certe parti forse erano un po' troppo lente, tipo la prima parte della quarta serie, ma non influenza troppo il mio giudizio. Consigliatissima ed allacciate le cinture: ci sarà da ridere. . . e da piangere.
Voto 9/10