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QUEST Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Versione stampabile

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RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 14-02-2022 01:05 PM

Uscita senza problemi dalla locanda, Zireael si avvia per le strade di Doga in cerca della villa di Paval. I punti di riferimento non le mancano: una casa decorata con un disegno astratto sul muro, una taverna, una forgia... la città è relativamente grande e pittoresca, il che le consente di identificare numerose attrazioni. Ma non è certo qui per turismo! Dopo alcune svolte sbagliate e forse un attimo di panico, si trova finalmente nella parte alta della città. In effetti, qui le ville si sprecano, e la maggior parte sono piuttosto... pacchiane, sinceramente. Proprio quando la guerriera crede di aver individuato quella che cerca, viene richiamata da un colpo di tosse poco alla sua sinistra: una guardia, in armatura e con lancia in pugno, le rivolge un'occhiata che rende chiaro il fatto che non dovrebbe essere lì. O almeno, una viandante dall'aria povera è ben più sospetta in quest'area!


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 14-02-2022 01:48 PM


Camminare per Doga è tutt'altro che spiacevole, ci sono tante cose che meriterebbero una piccola distrazione dalla missione, ma lei non può soffermarsi troppo su questo aspetto del viaggio, quindi tira dritto, seppure lanci occhiate davvero incuriosite qui e lì.
Queste piccole distrazioni però le costano due svolte sbagliate e due bestemmie emesse sottovoce. Poi però sembra ritrovare la retta via e non la molla più. La città sale, ecco i quartieri alti dove alto è anche il tenore di vita. Il tutto le sembra molto familiare, dato che la sua infanzia l'ha vissuta in un ambiente molto simile a questo.
"Vero è che i soldi non sono sempre sinonimo di buon gusto…"
Aggrotta la fronte quando lo sguardo si posa su abitazioni piuttosto discutibili. Poi fa spallucce, perché contenti loro.
"Oh, deve essere quella? Adesso mi avvicino così lo scopro."
C'è un'abitazione che sembra distinguersi dalle altre per il suo aspetto meno pomposo. Le dimensioni sono giuste, appare più piccola delle altre. Insomma varrebbe la pena verificare se si stia sbagliando o meno quando qualcuno alla sua sinistra emette un colpetto di tosse. Lei si volta colta alla sprovvista. Già vuole atteggiare il viso in un genuino di stupore, perché effettivamente è così, all'interpretazione attoriale aggiunge una sorta di innocenza tutta femminile, così come si conviene a una giovane donna apparentemente indifesa. Ma allo stesso tempo non una pezzente qualunque. Raddrizza la figura assumendo un atteggiamento fiero. Come se i suoi abiti fossero solo un dettaglio che non dovrebbe minimamente spiegare alla guardia.
«Ebbene?»
Risponde con educazione e rispetto per l'autorità, ma con un contegno che dovrebbe far pensare ci sia qualcosa di più di una poveraccia sotto il mantello.
"Adesso mi gioco tutto. Se Paval è il tizio che mi ha assunta dirò a questa guardia che sono la sua nuova governante ed ho esperienza con signori di buona famiglia o pidocchi arricchiti. Sì, cioè evito di dire pidocchi arricchiti. Ho fatto un lungo viaggio e i miei abiti migliori non potevo rovinarli. Se la guardia vorrà accompagnarmi per verificare che io non menta Paval capirà e farà buon viso a cattivo gioco. Spero. E se va male… sono fottuta."
Durante queste rapide considerazioni sul da farsi abbassa lo sguardo sui vestiti che indossa e sospira. Come se ricordasse solo ora di aver indossato qualcosa di umile.
«Certo, avete ragione. Non sembro proprio il tipo di persona che dovrebbe aggirarsi nel quartiere più agiato di Doga. Ho fatto un lungo viaggio. Sono attesa per un colloquio di lavoro.»
Perché una domestica di un certo livello non parlerebbe di sé come una servetta qualunque, almeno così le pare. Il tutto lo accompagna con un sorriso gentile, o che quantomeno vorrebbe risultasse tale. E vuoi che in queste case non ci sia fior fiore di servitù? Quindi cerca di mostrare la sicurezza di chi è innocente e al di sopra di qualsiasi menzogna.


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RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 16-02-2022 05:25 PM

La guardia sembra essere abituata a raddrizzare gentilmente qualche vagabondo, o forse è semplicemente di buon'umore. Fatto sta che lascia alla guerriera in incognito il tempo di spiegarsi, anche se pare perplessa dalla scusa che Zireael sceglie di utilizzare. In effetti i servitori qui non mancano, e se ne vede perfino qualcuno passare lanciando occhiate incuriosite nella loro direzione. Tutti vestiti decisamente meglio, però.
Un colloquio di lavoro? E con chi, se posso permettermi?
Chiede l'uomo, con tono vagamente canzonatorio. Chiaramente sta cercando di essere civile, ma con un certo sospetto. La ragazza dovrà fare di meglio per convincerlo....


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 16-02-2022 07:37 PM


Carpita la diffidenza della guardia cerca di tornare indietro nel tempo, a quando abitava con la sua famiglia e di servitù in casa ne girava, in primis la sua balia. Tuttavia mentre la guardia la osserva lei prova a mantenere sempre un contegno tranquillo, onde evitare dei sospetti fondati.
"Beh, direi che o la va o la spacca..."
La prevedibile domanda della guardia arriva e lei indica la dimora del buon Paval.
«Sono diretta lì, dal signor Paval.»
Comincia, sempre con un tono disponibile ma con una parvenza di perplessità sul perché proprio lei debba spiegarsi con una guardia, lei che è innocente, lei che sta solo cercando di fare ciò che deve, di guadagnarsi la pagnotta.
«In qualità di governante. So solo che al momento il signore è un po' in difficoltà e serve una mano in più a casa. Del resto ... anch'io lo sono... in difficoltà...»
La prima affermazione è la verità, la seconda è una bugia. Cioè vero è che (forse) Paval è il suo datore di lavoro, falso che si tratti di fare la governante a casa sua. Che lei ne sappia, o meglio stando a ciò che il suo istinto le dice, è sempre meglio mescolare una piccola verità alle bugie, dovrebbe aiutare a rendere il tutto più credibile. Il tremore sulle ultime sillabe di quelle parole fa sì che escano come se le costassero un enorme sforzo.
Comincia ad avviarsi in direzione dell'abitazione, come a voler mostrare che con tutto il rispetto per l'autorità lei ha una certa urgenza.
«Se arrivassi in ritardo farei sicuramente una cattiva impressione... e io ho una nomea di tutto rispetto.»
Il passo cerca di muoversi in direzione dell'abitazione, se lui la vuole seguire bene. Se la ostacolasse ovviamente lei non farebbe nulla per provocarne il fastidio o allarmarlo, si limiterebbe a fermarsi docile.
«Già come avete giustamente notato il mio abbigliamento non è il massimo. Ma sono una donna sola, volevo attirare meno possibile l'attenzione durante il viaggio. Ci sono molti malfattori in giro che potrebbero aggredirmi se mi ritenessero un po' più danarosa di una comune viaggiatrice.»
Incalza, il capo che si inclina appena da un lato, l'espressione sul viso che si raddolcisce nel tentativo di muovere il tipo a compassione.
«Credo sappiate quali siano le mansioni per mandare avanti una casa...»
Prosegue poi, accigliandosi leggermente, come se si aspettasse che quello le chiedesse cosa deve fare a casa di Paval.
"Insomma, ti levi dalle palle, sì o no?"
Il via vai di qualche membro della servitù delle abitazioni viene notato dalla Guerriera, che almeno su questo punto si sente più coperta e giustificata.


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RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 18-02-2022 09:53 PM

La guardia segue il discorso di Zireael senza interromperla né fermarla, ma si assicura di affiancarla. A quanto pare è convinta solo fino a un certo punto.
Molto bene, signorina...?
Per quanto posta con rispetto, la domanda le fa capire che non presentarsi per nome è certamente motivo di sospetto.
Con tutto rispetto, per quanto possa dirmi d'accordo con il suo ragionamento, devo assicurarmi che non ci siano... inconvenienti. Sa, è una zona ricca, e sono pagato per assicurarmi che non succeda nulla che disturbi la quiete. Quindi se permette la accompagnerò da Mastro Paval, così potremo assicurarci entrambi che le cose vadano nel modo giusto.
Insomma l'uomo non accenna a lasciarla andare da sola, ma se non altro rimane un passo dietro di lei, con l'aria di essere pronto all'azione ma senza troppe preoccupazioni. In fondo, anche ammettendo che sia una spia, questa è pur sempre una giovane donna, no? Cosa potrà mai fare contro un uomo armato? Almeno questo sembra essere il ragionamento. Ora sta alla guerriera in incognito decidere se queste condizioni sono accettabili.


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 19-02-2022 11:26 AM


La guardia le si mette accanto e lei resta calma, avendo calcolato questa evenienza. Quindi non si ribella né compie movimenti bruschi, dando a vedere all'uomo che non ha nessuna cattiva intenzione. Alla domanda sul suo nome si acciglia, come se non dovesse giustificarsi ulteriormente con qualcuno, lei che è l'aspirante domestica di un importante signore.
«Marie, signore. Può chiamarmi signorina Marie.»
Gonfia il petto dandosi un poco d'importanza e gli esplica la sua condizione di nubile, forse per dargli l'impressione di essere ancora più indifesa, sola, bisognosa dunque di un lavoro. Il nome della sua balia le viene fuori naturalmente, manco ci pensa più di tanto. Sempre quel pizzico di verità che va a mescolarsi con una realtà fittizia che si plasma attorno a lei man mano che la guardia procede nel suo interrogatorio. Rassetta le vesti umili come se fossero broccato pregiato e raddrizza busto e spalle.
«Ma certo, buon uomo.»
Annuisce, mantenendo un contegno impeccabile, o quantomeno ci prova!
«Sapere che vi sono persone come voi, ligie al dovere, mi fa sentire molto più al sicuro. Deve essere un lavoro rischioso, una città come questa può nascondere pericoli in ogni angolo.»
Lo asseconda e lo elogia, nel tentativo di distrarlo un pochino e addolcirne il contegno nei suoi confronti. Mantiene il tono di voce naturale, senza calcare con il sussiego e le lusinghe, per risultare sincera.
«Andiamo, dunque.»
Acconsente a farsi accompagnare dinanzi la dimora di Paval. La guardia le resta dietro, quindi lei comincia ad avanzare con calma, fino alla porta. Osserva la figura in divisa cercando il suo consenso, metti che questi vuole bussare al posto suo, quindi se le consentirà di farlo sarà lei a bussare, oppure glielo lascerà fare. Poi tornerà composta, in attesa.
"Ok, se ho fatto cilecca sono nei guai. Ma intanto speriamo di averci preso e che 'sto Paval sia abbastanza sveglio di mente."

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RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 22-02-2022 02:52 AM

La guardia è abbastanza colpita dalle lusinghe, e Zireael riesce a mettere un po' di rossore sul volto dell'uomo, che però sembra essere ancora abbastanza sospettoso da non farsi distrarre... troppo. Un'occhiatina a quel petto gonfiato gli cade, ma solo per un momento! L'uomo appunta il nome datogli su un pezzo di pergamena e poi segue la guerriera in incognito fino alla porta della dimora di Paval. Dopo un attimo di imbarazzo quando la ragazza aspetta la sua approvazione per bussare, le concede di farlo personalmente. Poco dopo, un uomo viene ad aprire: a occhio e croce dev'essere sui quaranta, ma li porta bene. Per quanto sembri essersi lasciato tentare dal cibo negli ultimi tempi, dimostra un fisico ben allenato e ben tenuto, con però l'aria di aver dormito male negli ultimi giorni e una barba incolta a sottolinearlo. Ad essa si aggiungono occhiaie abbastanza evidenti e un vestiario chiaramente messo insieme alla svelta, che per quanto elegante non è... coordinato. Insomma la giacca blu con i calzoni magenta lascia un po' a desiderare in quanto a scelta stilistica. Nel tempo che Zireael ci mette a registrare tutto questo, il padrone di casa la osserva con attenzione, poi dà un'occhiata alla guardia, poi torna a concentrarsi su di lei.
Se cercate Paval, sono io. Come posso aiutarvi?
Nonostante l'aspetto un tantino trasandato, i modi sono cortesi al punto giusto. Tuttavia non è chiaro se abbia già intuito la situazione....


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 22-02-2022 11:44 AM


Registra il rossore della guardia come un segnale positivo. Almeno un pochino è riuscita a scalfirne il rigore, anche se deve continuare ad essere prudente, perché il tipo è sveglio e non basta qualche moina per averlo ai suoi piedi.
"Ammazza quanto è preciso questo…"
La guardia segna anche il nome fittizio che lei ha fornito. Però le consente di bussare e quindi lei dopo pochi istanti si ritrova davanti a Paval, finalmente. In quel breve lasso di tempo ha modo di farsi un rapido quadro della situazione e del soggetto che apre la porta. Giovane ma non troppo, trascurato e benestante. Però quelle occhiaie potrebbero essere dovute al tormento di aver perso sua figlia e non sapere dove si trovi. Gli abiti scoordinati in un'altra circostanza la farebbero ridere, ma adesso non può farlo, quindi cerca di mantenere un contegno credibile e soprattutto di capire se ha fatto un buco nell'acqua o meno. Quando il proprietario di casa torna a guardarla dopo aver dato un'occhiata alla guardia lei alza lo sguardo in quello di Paval, non avendo mai preso la pillola di soppressione prima non può sapere se i suoi occhi siano tornati verdi come quando era ancora umana o se siano rimasti grigi, però i capelli sono sempre gli stessi, finge di sistemare il cappuccio sulla testa dando modo a Paval di scorgere una ciocca molto chiara, come primo innocente indizio.
«Salve, signor Paval. Sono Marie, e giungo qui per aiutarvi con le vostre faccende, al vostro servizio. Come avete richiesto. Spero di non avervi fatto attendere troppo, per la mia sicurezza non volevo attirare l'attenzione di malintenzionati. In modo da raggiungervi incolume… come speravate, no?»
Il tono è molto educato, quasi remissivo come ci si aspetterebbe da una serva, ma la Guerriera calca in particolare qualche parola: faccende e richiesto. Accompagna il tutto con un piccolo inchino. Fa riferimento al suo arrivo in incognito voluto da colui che l'ha ingaggiata, se è Paval dovrebbe capire cosa intende dire la fanciulla.
«E per fortuna la guardia che è con me mi ha scortata per assicurarsi che nessuno facesse del male a me o a voi e tutti gli onesti cittadini che qui risiedono.»
Ovviamente non si pone nella posizione di essere lei l'impostora, di essere lei la fonte dei sospetti della guardia, si finge più candida e ingenua di quanto non sia. Inoltre con quella frase cerca di fare una rapida sintesi della situazione e del perché sia giunta lì accompagnata, e soprattutto se Paval fosse l'uomo giusto sarebbe il caso le reggesse il gioco, altrimenti addio copertura.
"Beh, incrocio le dita per me."

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Stato psicologico: incuriosita dall'aspetto di Paval, impaziente di sottrarsi alla guardia, concentrata e lucida
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RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 25-02-2022 01:43 PM

Paval sembra essere in condizioni leggermente... compromesse, come sottolineato dal suo aspetto, ma non manca di notare la ciocca di capelli praticamente bianchi e le parole calcate. Dopo qualche secondo di ragionamento, si rivolge alla guardia anziché alla guerriera.
Molte grazie, buon uomo, ma credo che adesso non sia più necessario accompagnare la signorina. Come può vedere, ha raggiunto la sua meta.
C'è un attimo di esitazione, ma poi l'uomo inchina la testa e, con un'ultima occhiata a "Marie", si allontana scuotendo la testa. Evidentemente rispetta gli ordini di un superiore ma ha dei dubbi riguardo la situazione. Paval attende che si sia allontanato, poi praticamente trascina la ragazza all'interno.
Sei la Claymore, vero? Dannazione, speravo ci mettessi di meno. Non è stato facile gestire la situazione per due intere settimane....
Grugnisce chiudendo la porta: non sembra avercela con lei, ma è chiaro che ha i nervi a fior di pelle. Squadra Zireael con attenzione, aspettando di avere conferma... d'altra parte, non è intenzionato a parlare con una vera serva.


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 25-02-2022 05:45 PM


Paval non sembra molto in sé, la Guerriera già teme il peggio, poi questi smentisce i suoi timori e sembra capire il giochino messo in atto con la Guardia. Si calma, la fanciulla, rilassa le spalle tenute rigide dalla tensione e si affretta a fare come dice Paval. Anzi piuttosto quest'ultimo se la tira dentro la sua casa senza darle modo di dire o fare alcunché. Si sbilancia appena in avanti senza resistergli, una volta al sicuro nella dimora lascia cadere la "maschera" della finzione e assume una postura marziale.
«Sì sono io, signore. Sono la vostra Guerriera, Zireael. Adesso sono qui. Ditemi tutto.»
Risponde riassumendo compostezza. Lui la squadra e lei abbassa il cappuccio, permettendogli di guardarla meglio. Sa perfettamente che un cliente deve poter controllare la merce per cui ha pagato. I capelli chiarissimi legati in una lunga treccia incorniciano il volto e lei scosta una ciocca mettendo in mostra un orecchio appuntito, per poi ricoprirlo con nonchalance.
«Completa di spada e tutto il resto. Ma dovevo giungere da voi in incognito, come avete chiesto.»
Appoggia la borsa per terra aprendola quanto basta per far vedere a Paval la divisa appallottolata lì dentro e poi chiude il tutto rimettendosela in spalla. Quanto alla spada, ora che ha abbassato il cappuccio se ne intravede la lunga impugnatura poco dietro la sua nuca.
«La guardia mi ha rallentato, non è stato difficile capire a chi rivolgermi invece.»
Risponde mansueta ma seria come sempre. Le labbra si arcuano in un sorrisetto fugace. Quando sparisce torna alla solennità che le è propria e che contrasta con la giovinezza un po' acerba di tutta la sua figura. Non dice altro, intuendo che Paval voglia parlarle e renderle chiaro il motivo della sua presenza in casa sua.
"La situazione dello Yoma e di sua figlia hanno qualcosa a che fare, c'è qualcosa di grave. Poveraccio, è in uno stato davvero pietoso."


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Stato psicologico: più calma ora che ha scoperto di aver interpellato la persona giusta, propensa ad ascoltare Paval, preoccupata dallo stato in cui versa l'uomo
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RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 28-02-2022 01:06 PM

Paval non ci mette molto a capire che Zireael non mente: i capelli chiarissimi e le orecchie a punta sarebbero prova sufficiente, ma la spada è inconfondibile. Del resto, non le chiamano Claymore per niente.
Sì, bene... spero non ti abbia notata nessuno. Credo che quell'uomo stesse solo facendo il suo lavoro... senza sospettare la cosa giusta, ecco.
Il padrone di casa afferra un bicchiere da una mensola, prende una bottiglia e si versa da bere, accasciandosi su una poltrona.
Se hai saputo venire da me senza problemi, immagino avrai anche sentito le voci.
Borbotta sorseggiando la sua bibita.
Ebbene sì, mia figlia è "sparita" da un po' di tempo... circa due settimane, per essere esatti.
L'uomo calca il tempismo oltre a far intendere che sa benissimo dove si trovi la ragazza. I suoi occhi si soffermano a lungo su Zireael, valutandone la reazione. Chiaramente intende parlare, ma sembra voler anche farsi un'idea di quanto la guerriera sia in grado di mettere insieme per conto proprio....


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 28-02-2022 01:39 PM


Paval non ci mette molto a capire che lei non sta mentendo.
"Almeno non è del tutto impazzito e mi sembra reattivo. Sarebbe un doppio problema avere a che fare con un cliente fuori di sé."
Si ricompone, eccetto che per il cappuccio, lasciato sulle spalle perché non ha più bisogno di nascondersi, almeno lì. Intanto non muove un dito e continua a osservare l'uomo, seguendone i gesti per procurarsi da bere. Non risponde a voce ma annuisce vigorosamente quando egli menziona le voci che girano in città. Vorrebbe dire di più ma ha abbastanza tatto ed empatia da tacere, anche se è difficile classificarla come un essere empatico visto che la sua faccia è immobile come uno stagno tranquillo. Lo lascia fare, per quanto ne sa delle persone questo sembra uno sfogo e non c'è bisogno di interromperlo. Difatti dopo pochi istanti Paval fornisce più spiegazioni di quanto non faccia la quantità di parole che usa. Non sembra molto sorpresa la Guerriera, dall'espressione che le appare sul viso è come se avesse la conferma ai timori che si facevano strada nella sua testa mentre usciva dalla locanda.
"L'ho detto io che c'era una cacata di vacca grossa quanto una casa."
Inclina la testa leggermente da un lato, gli occhi fissi su Paval, annuisce di nuovo, molto molto seria.
«Signore, io i mostri li uccido.»
Così tanto per ricordargli che lei non potrà fare eccezioni, anche se stiamo parlando del fatto che lo Yoma potrebbe essere la fanciulla che tutti credono sparita. Deglutisce dopo aver fatto quell'affermazione. Non ne prova piacere, ma è il suo destino e il suo nuovo ruolo nel mondo. E se questo la fa sopravvivere abbraccia in pieno questa missione di vita. Quelle parole, per quanto la sua voce non tremi, sono impregnate di un leggero velo di scuse. Le dispiace sinceramente, ma non può fare altrimenti.
«Come avete fatto a gestire tutta la situazione…»
Per quanto riconosca il dramma che sta vivendo quell'uomo è anche incuriosita dal come abbia fatto a nascondere un mostro tanto a lungo.
"Che devo dire, che devo fare. Mi sento una stupida."
Sembra qualcuno a cui abbiano appena svelato una festa a sorpresa, cui non aveva minimamente intenzione di partecipare.
«Avrete delle… richieste particolari, suppongo. Viste le circostanze.»
Cerca di fargli capire che in ogni caso non è una macellaia e se richiesto potrà affrontare la missione con un minimo di sensibilità e rispetto. Detto questo infatti non parla più e si predispone ad ascoltare. Un silenzio che dovrebbe incoraggiare l'altro a parlarle.

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Stato psicologico: oppressa dalla consapevolezza che lo Yoma dovrebbe essere la figlia di Paval, combattuta, emotivamente partecipe
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RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 03-03-2022 12:47 PM

Paval tira un lungo sospiro alla reazione della guerriera. Chiaramente Zireael ha centrato il punto e le sue parole non gli sono andate a genio. L'uomo la lascia continuare prima di prendere un altro sorso e, dopo un attimo di riflessione, tornare a parlare.
Marika va spesso in giro per la città, ma io sono notoriamente riservato. Non è stato difficile dire che è malata e che come tutti ben sanno le mie conoscenze di medicina sono sufficienti a non impiegare un cerusico... almeno per i primi due o tre giorni. Poi hanno iniziato a insistere che se era qualcosa di così grave da tenerla a letto per una settimana forse avrei dovuto cercare aiuto. Ho negato, disimpegnato, buttato lì scuse. Poi mi sono semplicemente chiuso in casa e ho lasciato che la gente parlasse. Da quel poco che ho sentito, le teorie sono ancora campate in aria... nulla che si avvicini alla tua deduzione. Che però purtroppo è quella corretta.
Paval finisce il suo bicchiere e lo appoggia sul tavolo.
Ascoltami bene. Quella che ho chiuso in cantina era ancora mia figlia. Ne sono certo. Avrà anche provato a uccidermi, ma chiamalo istinto paterno, ho capito che non ci si è messa d'impegno. Ci dovrà pur essere un modo per... guarirla. Capisco che tu non sia un'esperta, ma se non altro saprai di più di qualsiasi ciarlatano possa chiamare per prendere i miei soldi e farsi ammazzare. Quindi... sei assunta come medico, non come Strega. Prova a darmi la tua opinione considerando tutto questo.
L'uomo la osserva con sguardo penetrante, in cui si nasconde un'ombra di speranza.


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 03-03-2022 08:04 PM


Assiste in un certo senso impotente allo sfogo dell'umano davanti a lei. Stringe le mani in due pugni lungo i fianchi, sotto il mantello.
«Avete corso un grosso rischio. Se la situazione fosse sfuggita al vostro controllo il m- vostra figlia avrebbe potuto costituire un pericolo non solo per voi, ma per tutta Doga.»
Risponde non appena Paval fa una pausa appoggiando il bicchiere sul tavolo. Non c'è biasimo nella sua voce, solo un'esposizione fredda delle conseguenze in cui l'uomo avrebbe potuto incappare.
«L'amore per vostra figlia ha fatto sì che rimaneste saldo nei propositi e nessuno in città potesse sospettare alcunché. Potete stare tranquillo, almeno per ora.»
Gli conferma che al momento ancora nessuno ha intuito cosa si celi sotto la sparizione di Marika. La Guerriera tace non appena Paval prende parola di nuovo.
"Non si rassegnerà mai, a quanto pare."
Scuote la testa quando l'uomo smette di parlare, le mani ancora più saldamente serrate in pugni.
«So che uno Yoma divora la persona di cui prende le sembianze. Tramite questo atto ne assorbe anche i ricordi, per questo vi sembra che Marika nutra per voi ancora l'affetto di una figlia.»
Snocciola quello che sa sull'argomento. La versione che lei conosce.
«Pensate che io possa in qualche modo guarirla? Cosa ve lo fa pensare? Purtroppo quella non è più... lei, come ho detto.»
Gli domanda poi, lasciando che nella sua voce trapeli il proprio stupore misto alla compassione che prova per un padre disperato. Ne comprende l'attaccamento alla figlia. Questo accresce il proprio senso di colpa per il compito che le spetta portare a termine lì.
"Beh, non posso dirgli di farmela ammazzare così, a freddo. Posso darle un'occhiata, almeno per fargli capire che ci provo ad affrontare tutto questo schifo in modo umano. Ma più di questo… che altro posso fare?"
«Posso vederla?»
Propone quindi alla fine, in uno slancio di altruismo.
"Per il momento non voglio uccidere. Vediamo prima in che condizioni sta. Tanto l'esito è già scritto. Se sono qui è per evitare che gli umani vengano uccisi estirpando la minaccia. Ma posso farla morire con dignità, se avrò l'occasione di farlo."

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Stato psicologico: sorpresa dalle speranze che Paval ripone in lei, rattristata dal suo dolore, impotente davanti alla tragedia
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RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 06-03-2022 05:02 PM

Capisco il rischio che ho corso.
Annuisce Paval, rabbuiandosi.
Ma dovevo tentare. E d'altro canto ho dovuto pur aspettare che arrivassi, quindi non avevo molte scelte.
Con un lungo sospiro, l'uomo ascolta l'opinione della guerriera, aggrottando sempre più le sopracciglia.
Sei una Claymore. Il tuo compito sarà anche uccidere gli Yoma, ma già questa spiegazione che mi hai dato, per quanto non quella che speravo di sentire, è più di quanto potrei scoprire da un medico. Se c'è qualcuno in grado di ridarmi mia figlia, è una di voi.
Spiega Paval allo sconcerto di Zireael, per poi osservarla con sguardo penetrante alla richiesta di vedere sua figlia.
Sì. Ma fai attenzione. L'ho rinchiusa in cantina, e ho sbarrato la porta con un catenaccio, ma non ho potuto legare lei. Le ho portato da mangiare, ma non so se....
Si interrompe, scuotendo la testa.
In ogni caso, posso farti entrare, ma una volta dentro dovrai in qualche modo risolvere il problema... a meno che tu non riesca a rinchiuderla di nuovo. E non devo ricordarti che ucciderla è....
Sembra che voglia dire qualcosa, ma ci ripensa e sceglie una diversa opzione.
... l'ultima spiaggia.
Paval osserva la ragazza con l'aria di chi si aspetta un'esitazione o un'ulteriore domanda. Forse è lui stesso a sperare che ce ne sia una per rimandare ancora un po' l'inevitabile... ma in ogni caso, se Zireael ha qualcos'altro da aggiungere prima di "visitare" Marika, questo è il momento.


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 06-03-2022 07:44 PM


A questo punto la perplessità della Guerriera raddoppia. Aggrotta la fronte e mette una mano sul fianco, con fare piuttosto battagliero.
"Ma io parlo la stessa lingua di 'sto tizio o no?"
«Signore, continuo a non comprendere cosa pensate che io possa fare per ridarvi vostra figlia. Vi ho detto quello che so, che ogni Guerriera vi direbbe. Provo molto rammarico nel trovarmi qui a cercare di risolvere questa brutta e triste situazione. Mi spiace per voi e per vostra figlia, ma… perché cosa pensate che vi avrei detto?»
Fa una pausa, il braccio che scivola via dal fianco, mentre il tono ruvido della sua voce si ammorbidisce.
«Voi avete già visto uno Yoma prima d'ora?»
Gli domanda poi, mentre un dubbio l'assale. Un medico è pur sempre un individuo che ha molte conoscenze, che indaga la natura e il mondo circostante per il bene della scienza e del progresso.
"È un padre dalla mente annebbiata dall'amore per sua figlia, ma il mondo è pieno di mostri, potrebbe averne visto già uno prima d'ora ed essersi fatto chissà quali balzane idee. Meglio chiarire anche questa cosa e togliergli ogni dubbio sull'irreversibilità di tutta la faccenda."
Annuisce sulla sistemazione della non più Marika, in cantina nascosta da tutti.
«Intanto fatemi strada, valuterò il da farsi.»
Gli concede, proprio per essere buona.
"Tra poco mi darà anche il pranzo da portare alla sua creaturina. Ah, potrei essere io il pranzo."
«L'unica cosa che Marika desidera più di tutto in questo momento sono interiora.»
Gli svela in tono cupo, attendendo che Paval le indichi la direzione della cantina.

Citazione:Yoki utilizzato: 0% | assunzione 1/3 pillole
Stato fisico: illesa
Stato psicologico: a tratti esasperata dall'insistenza di Paval, dispiaciuta per lui
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva)



RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 09-03-2022 01:47 PM

Paval tira un lungo sospiro mentre si alza, iniziando lentamente a guidare la guerriera verso la cantina.
No, non avevo mai visto uno Yoma... e so che forse il mio comportamento è quello di un pazzo. Ma se fossi nei miei panni, cosa faresti? Marika è l'unica famiglia che ho. Senza di lei....
L'uomo si interrompe, scuote la testa e continua ad avanzare in silenzio. Nasconde il volto a Zireael, impedendole di vedere la sua reazione all'annuncio che sua figlia desidera interiora. Finalmente la conduce davanti alla porta della cantina, come accennato chiusa da un pesante catenaccio. La zona sembra tranquilla, non ci sono rumori né odori strani... per un umano. Ma la Percezione di Zireael le fa immediatamente capire che Paval non l'ha portata qui per un qualche scherzo crudele: all'interno c'è indubbiamente uno Yoma. L'uomo comincia a rimuovere la catena, e dall'interno proviene una voce femminile, dolce e soave.
Papà? Cosa stai facendo? Per favore, lasciami andare... mi dispiace. Sono stata avventata e ti ho quasi fatto del male... ho tanta fame, ti prego, ho bisogno di qualcosa....
Paval dà un'occhiata alla guerriera, senza parlare. Bastano i suoi occhi a farle capire quanto è stato difficile non aprire mai quella porta, nonostante le continue suppliche della figlia. Ora finalmente può farlo, e la voce all'interno sembra molto felice.
Oh! La catena... l'hai tolta, vero? Grazie, grazie! Vuol dire che posso uscire, vero?
L'uomo non ha la forza di aprire la porta personalmente, e si rivolge a Zireael. Questo dà alla guerriera un'opportunità di scegliere come gestire l'approccio.


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 09-03-2022 05:01 PM


Scuote la testa alle parole di Paval, ancora più cupa. Forse sta maledicendo sé stessa per avere pietà di lui e tutti gli uomini in nero. Maledetti quelli di Staph. Ma che vogliono da lei? Perché affidare proprio a lei questo peso?
«Mmmhrrr»
Le sfugge un roco verso a metà tra un gemito animalesco e un mugugno. L'aria burbera è tornata sul volto da fanciulla. Tutta scorza probabilmente, ma lei ha sempre la sua reputazione da difendere. Soffia via dal viso un ciuffo di capelli chiarissimi. Un biondo talmente chiaro da sembrare bianco. Si limita a tacere e a seguire Paval. Giungono davanti la cantina dove c'è lo stramaledetto catenaccio. All'improvviso una sensazione ormai familiare stuzzica i suoi sensi di Guerriera e carpisce una traccia riconoscibile. Yoma.
"Oh cazzo."
Serra forte la mascella al risuonare della voce di Marika, mentre il padre comincia a rimuovere il catenaccio. Mette una mano davanti al busto di Paval quando egli ha finito, intimandogli di restare dov'è. Da qui in poi tocca a lei.
"Non è più Marika, è solo il mostro che cerca di trarci in inganno, di impietosirci."
Cerca di schermare i propri sentimenti con quelle considerazioni razionali. Lascia dietro di sé la sacca da viaggio tenendo il mantello e l'abito, forse per non dare subito al mostro la cognizione di chi lei sia davvero.
«È il caso che vi fermiate qui. Non posso permettere che vi accada qualcosa. Prima ancora di mangiare me lo farà con voi. La mia carne non è altrettanto - invitante.»
Lo dice a Paval e dal tono che ha non ammette repliche. Il mostro è affamato, questo potrebbe renderlo ancora più pericoloso e letale.
«Rimettete la catena quando sarò entrata. Se morirò manderanno un'altra ad occuparsene e avrete più tempo per mettervi in salvo.»
Gli ordina sempre in modo perentorio. Forse una catena non sarà sufficiente a fermare uno Yoma affamato, ma potrebbe rallentarne l'avanzata se le cose si mettessero più male del previsto, e lei non è la spada che l'umanità assolda per debellare i mostri? Quindi la prima cosa che fa è mettere in sicurezza l'umano. Solo se Paval darà segno di aver compreso la gravità della situazione e dell'importanza di eseguire gli ordini che gli ha impartito lei aprirà la porta della cantina per entrarvi. Si concentra sulla Percezione, onde comprendere se gli effetti della pillola stiano scemando o siano ancora attivi.


Citazione:Yoki utilizzato: 0% | assunzione 1/3 pillole
Stato fisico: illesa
Stato psicologico: prova a fare muro contro il senso di colpa che l'attanaglia nel ritrovarsi coinvolta in questa difficile situazione, cerca di rimanere lucida e concentrata sul da farsi
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Attiva > Cantina)



RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - Narratore - 11-03-2022 06:06 PM

Paval si incupisce alle parole della guerriera. Sembra che voglia controbattere con un qualche ragionamento, ma alla fine si limita ad annuire e fare due passi indietro. Forse non la risposta decisa che Zireael sperava di avere, ma date le condizioni psicologiche dell'uomo le toccherà accontentarsi. La pillola sembra essere ancora attiva, infatti la ragazza non è in grado di utilizzare il proprio Yoki. Tuttavia a questa distanza e con una stanza che ha ospitato un demone per diversi giorni la sua pur soffocata Percezione non può sbagliare: perfino con gli occhi chiusi qualche variazione di luce la si vede, e questo è un caso simile. All'interno, Zireael non dispone di illuminazione, ma i suoi sensi sovrumani la aiutano a riconoscere lo spazio che la circonda. Come previsto è in una cantina, dove aleggia l'odore di alcool e legno. Due file di barili costeggiano i muri laterali, mentre verso il fondo della stanza c'è uno scaffale presumibilmente pieno di bottiglie. A metà strada tra questo e la porta si muove una figura umanoide, esile, quasi smunta: Marika. Dietro alla guerriera, la porta si chiude con un tonfo e un rumore di catena.
Papà?
La voce della fanciulla si spezza, piena di confusione.
Perché chiudi la porta? Chi è entrato? Papà, rispondimi! Papà!
Il panico è evidente, ed è anche ovvio che lo Yoma non ha una chiara visuale su Zireael. D'altra parte, nemmeno lei è in grado di vedere i dettagli, solo la figura generale. C'è un silenzio teso per alcuni secondi, la creatura non osa avvicinarsi ma è ovvio che sta squadrando la guerriera tentando di capirne l'identità e le intenzioni.


RE: Demoni nell'Armadio [GingerAle] - GingerAle - 11-03-2022 09:52 PM


Fa un bel respiro profondo, la catena scatta dietro di lei dopo che la porta si è chiusa. Paval ha fatto quanto gli ha detto.
"Non volevo essere così dura, ma poi mi avrebbe ascoltata? No! Perché non è consapevole del pericolo che corre. E chi deve metterci la pezza? Io."
Annusa l'aria, lo Yoki è ancora inutilizzabile, ma la vicinanza allo Yoma fa sì che la Percezione dia alcuni flebili segnali. Meglio di niente. La cantina è impregnata dell'essenza inconfondibile che ognuna di quelle creature si porta addosso. Si prende un attimo per capire anche la dimensione dello spazio che la circonda: ci sono i barili lungo i muri laterali e in fondo uno scaffale con delle bottiglie, forse. L'unico ostacolo è Marika, proprio lei, che si sta muovendo. La Guerriera riesce a distinguere la sua figura esile e smagrita dalla permanenza in cantina, ma niente di più. Nell'oscurità è una sagoma appena percettibile.
"Cazzo, stai zitta."
Stringe le mani in due pugni di nuovo, colma di tensione, poi con un sospiro si rilassa, ma tiene la mano sinistra pronta a scattare sull'elsa della spada che porta dietro di sé nell'apposito alloggiamento sotto al mantello.
«Un'amica che ti libererà.»
Risponde guardinga, senza muoversi da dove si trova.
«Come ti senti? Devi avere fame.»
Le chiede, cercando di dare una parvenza di normalità a quella conversazione che le sembra assurda.
"E fatti vedere, così almeno ti ammazzo a cuor leggero. Fammi vedere quel brutto muso che hai."
Per il momento studia Marika tanto quanto l'apparente ragazza studia lei.

Citazione:Yoki utilizzato: 0% | assunzione 1/3 pillole
Stato fisico: illesa
Stato psicologico: intenta a studiare Marika, cauta, guardinga
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva)