La Mezzademone Misteriosa [Victoria-Wolfsoul-Bethesda_Fan]

[Narratore]

Luna decide per una situazione… di compromesso. Infatti si posiziona in  prossimità della porta della casetta, così da riuscire a sentire quanto viene detto all’interno, senza perdere d’occhio Rael e Abigail, tenendosi pronta a intervenire se le cose dovessero prendere una brutta piega.
Per ora però non sembra essere questo il caso. Infatti Rael, dopo aver studiato i biscotti che Abigail le aveva dato, inizia a sgranocchiarne uno con molta lentezza, salvo poi divorarli rapidamente quando si rende conto che non solo non sono pericolosi ma devono essere, evidentemente, anche molto buoni. Una volta finito, con i suoi occhi d’argento che mostrano un’evidente curiosità, Rael comincia a girare lentamente attorno ad Abigail, osservando con molta attenzione ogni singolo particolare della Numero 43, soprattutto la sua claymore e l’armatura, per poi fissare il suo sguardo sul viso della guerriera ma senza, per il momento, averla sfiorata neanche con un dito.
Nel frattempo, all’interno, il grosso e barbuto uomo zoppo inizia a rispondere alle domande di Crystal:
 
Il mio nome è Jon. Anni fa ero un accolito dell’Organizzazione e, siccome volevo sposarmi chiesi il permesso di potermi congedare. Non nutrivo molte speranze ma, con mia grande sorpresa, il maestro Araldus mi diede il suo benestare se, in cambio, avessi svolto un ultimo incarico per suo conto.
In poche parole, io e Myra, la mia futura sposa, avremmo dovuto allevare come figlia una bambina mezza demone che aveva subito il processo di trasformazione quand’era ancora molto piccola: come potete facilmente intuire, quella bambina era Rael. L’idea del maestro era vedere cosa sarebbe successo se la piccola fosse cresciuta in un ambiente diverso da quello di Staph. Per perseguire questo scopo, la nostra piccola famiglia venne fatta insediare qui nelle terre dell’Ovest e, regolarmente, inviavo i miei rapporti al Quartier Generale tramite un corriere che, di tanto in tanto, mi recapitava degli ordini, compreso quando somministrare alla piccola il farmaco inibitore dello yoki, in modo tale da renderla non rilevabile dalle altre guerriere che si trovavano in zona per svolgere i loro compiti.
Tuttavia, a mio modesto parere, credo che senza le strutture di Staph, l’esperimento si sia rivelato un sostanziale insuccesso, a causa soprattutto dell’inadeguatezza mia e di Myra a gestire la piccola, alla quale però entrambi volevamo bene. Rael divenne una ragazza selvatica e per lo più incontrollabile a causa del fatto che nonostante il farmaco inibitore il quale, con l’andare degli anni, perse progressivamente efficacia, il mondo degli umani era troppo debole per Rael. E lei l’aveva capito molto bene!
Come se non bastasse, forse a causa della sua natura mezza demone, mano a mano che cresceva Rael mostrava di avere tendenze sempre più aggressive. Solo Myra riusciva a farsi ubbidire, forse perché in qualche modo a Rael ricordava la sua vera madre, ma non sempre ci riusciva. A peggiorare la situazione, un paio d’anni fa, i contatti col maestro Araldus e il suo messaggero si sono interrotti e Myra si ammalò e morì poco tempo dopo. Io rimasi solo con Rael, oramai dodicenne.
Costretti poco per volta a nasconderci dalla gente comune e a tenerci lontani dai villaggi a causa della sua indole impulsiva e violenta, io e Rael ci nascondemmo qui, in questa casetta abbandonata costruita nella foresta più fitta, vivendo di caccia, pesca e frutta selvatica… Ma un giorno, quando Rael aveva oramai quattordici anni, ebbi un brutto incidente di caccia e ne rimasi azzoppato. Fu allora che Rael decise di “prendersi cura” di me a suo modo: iniziando a rubare al villaggio di Egon, approfittando del fatto che nessuno poteva competere con lei in quanto a forza e velocità, senza preoccuparsi di mantenere la sua presenza segreta. L’esasperazione della gente portò il villici a progettare una trappola nella quale Rael cadde, perdendo i sensi.
Quando si risvegliò, Rael si ritrovò in una cella, con delle lunghe catene fissate ai polsi e alle caviglie che la tenevano vincolata a una parete... in preda alla rabbia e preoccupata per me, liberò per la prima volta il suo yoki e questo le fu sufficiente per staccare le catene dal muro, abbattere la porta della sua cella e fuggire, lasciando nella sua scia alcune guardie e paesani feriti più o meno gravemente a causa delle catene che Rael impiegò come armi nonostante le stesse fossero ancora agganciate ai suoi polsi e alle sue caviglie, laddove sono tutt’ora. La ragazza in preda al panico e disperata ritornò da me, confidandomi non senza un certo sforzo quanto le era accaduto.
 
Jon si interrompe sospirando e guardando con gli occhi tristi fuori dalla porta aperta la sua figliastra intenta a “studiare” Abigail:

Rael non è cattiva sapete? E dopo la morte di Myra è diventata molto più affettuosa nei miei riguardi. Mi ubbidisce molto più di prima ma è molto testarda: se si fissa su un’idea è molto difficile, almeno per me, fargliela cambiare. Mi si spezza il cuore all’idea di separarmi da lei, in fondo è stata mia figlia per tanti anni, ma credo che il problema per voi sarà portarla via da me e penso che avrà grossi problemi ad adattarsi alla vita delle novizie di Staph. Forse il maestro Araldus avrebbe dovuto mandarvi prima a prenderla... è cresciuta libera per troppo tempo, secondo me…
Povera piccola mia…
 
La voce dell’uomo si spezza e lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi, mentre Luna sente nuovamente quel lontano latrato solo che, questa volta, ha l’impressione di udire due cani, anziché uno. Anche Rael sembra essersene accorta, infatti interrompe bruscamente lo “studio” di Abigail, per voltare la testa nella direzione dalla quale siete venute.
 
 
Turnazione
Crystal
Luna

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Crystal ascoltò tutta la prima parte del discorso dell'uomo con molta attenzione, soffermandosi su di un dubbio: chi era il Maestro Araldus? A giudicare dall'esperimento, forse qualcuno dall'indole simile a quella di Sicket? Non le pareva di averne mai sentito parlare, forse quando era novizia, ma non ne era certa.
La reazione da parte di Rael a ciò che aveva fatto a Egon per liberarsi era incoraggiante, significava che gli umani non le erano indifferenti, soprattutto la vita altrui.

-Rael non è cattiva sapete?- continuò Jon dopo una breve pausa nella quale si era perso ad osservare la figliastra :-E dopo la morte di Myra è diventata molto più affettuosa nei miei riguardi. Mi ubbidisce molto più di prima ma è molto testarda: se si fissa su un’idea è molto difficile, almeno per me, fargliela cambiare. Mi si spezza il cuore all’idea di separarmi da lei, in fondo è stata mia figlia per tanti anni, ma credo che il problema per voi sarà portarla via da me e penso che avrà grossi problemi ad adattarsi alla vita delle novizie di Staph. Forse il maestro Araldus avrebbe dovuto mandarvi prima a prenderla... è cresciuta libera per troppo tempo, secondo me… Povera piccola mia…-

-Sì- annuì Crystal :-Concordo su tutto ciò che ha detto, ma proprio perché si è rivelato un insuccesso Rael ha bisogno di tornare a Staph, deve imparare a conoscere meglio la sua parte Yoma o le si prospetta un futuro a cui nessuna di anela- si voltò verso Jon dopo aver osservato anch'ella la giovane :-Pensa di poter considerare l'idea di tornare a Staph? Non solo agevolerebbe a noi il compito di riportarla senza dover usare la forza, ma per Rael sarebbe più facile ambientarsi con almeno una faccia ben più che famigliare- tacque un attimo perdendo lo sguardo, vacuo e pensoso, oltre le spalle dell'uomo, salvo poi rivolgerglisi nuovamente :-Ha ancora i gli ordini arrivati da Staph?-

Ricevute le risposte che attendeva, la sua attenzione si posò sul trio all'esterno. Rael sembrava molto attenta a qualcosa...
-Luna- avrebbe richiamato la compagna :-Che cosa succede?-

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: pensierosa ma pur sempre attenta a ciò che accade
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, passiva)

[WolfSoul]

Narrato
Pensato
Parlato
Parlato da altri
Raaka


Mentre Rael studiava Abigail, l'uomo all'interno della baita cominciò a raccontare la storia sua e di Rael

Spoiler (Click to View)

Il mio nome è Jon. Anni fa ero un accolito dell’Organizzazione e, siccome volevo sposarmi chiesi il permesso di potermi congedare. Non nutrivo molte speranze ma, con mia grande sorpresa, il maestro Araldus mi diede il suo benestare se, in cambio, avessi svolto un ultimo incarico per suo conto.
In poche parole, io e Myra, la mia futura sposa, avremmo dovuto allevare come figlia una bambina mezza demone che aveva subito il processo di trasformazione quand’era ancora molto piccola: come potete facilmente intuire, quella bambina era Rael. L’idea del maestro era vedere cosa sarebbe successo se la piccola fosse cresciuta in un ambiente diverso da quello di Staph. Per perseguire questo scopo, la nostra piccola famiglia venne fatta insediare qui nelle terre dell’Ovest e, regolarmente, inviavo i miei rapporti al Quartier Generale tramite un corriere che, di tanto in tanto, mi recapitava degli ordini, compreso quando somministrare alla piccola il farmaco inibitore dello yoki, in modo tale da renderla non rilevabile dalle altre guerriere che si trovavano in zona per svolgere i loro compiti.
Tuttavia, a mio modesto parere, credo che senza le strutture di Staph, l’esperimento si sia rivelato un sostanziale insuccesso, a causa soprattutto dell’inadeguatezza mia e di Myra a gestire la piccola, alla quale però entrambi volevamo bene. Rael divenne una ragazza selvatica e per lo più incontrollabile a causa del fatto che nonostante il farmaco inibitore il quale, con l’andare degli anni, perse progressivamente efficacia, il mondo degli umani era troppo debole per Rael. E lei l’aveva capito molto bene!
Come se non bastasse, forse a causa della sua natura mezza demone, mano a mano che cresceva Rael mostrava di avere tendenze sempre più aggressive. Solo Myra riusciva a farsi ubbidire, forse perché in qualche modo a Rael ricordava la sua vera madre, ma non sempre ci riusciva. A peggiorare la situazione, un paio d’anni fa, i contatti col maestro Araldus e il suo messaggero si sono interrotti e Myra si ammalò e morì poco tempo dopo. Io rimasi solo con Rael, oramai dodicenne.
Costretti poco per volta a nasconderci dalla gente comune e a tenerci lontani dai villaggi a causa della sua indole impulsiva e violenta, io e Rael ci nascondemmo qui, in questa casetta abbandonata costruita nella foresta più fitta, vivendo di caccia, pesca e frutta selvatica… Ma un giorno, quando Rael aveva oramai quattordici anni, ebbi un brutto incidente di caccia e ne rimasi azzoppato. Fu allora che Rael decise di “prendersi cura” di me a suo modo: iniziando a rubare al villaggio di Egon, approfittando del fatto che nessuno poteva competere con lei in quanto a forza e velocità, senza preoccuparsi di mantenere la sua presenza segreta. L’esasperazione della gente portò il villici a progettare una trappola nella quale Rael cadde, perdendo i sensi.
Quando si risvegliò, Rael si ritrovò in una cella, con delle lunghe catene fissate ai polsi e alle caviglie che la tenevano vincolata a una parete... in preda alla rabbia e preoccupata per me, liberò per la prima volta il suo yoki e questo le fu sufficiente per staccare le catene dal muro, abbattere la porta della sua cella e fuggire, lasciando nella sua scia alcune guardie e paesani feriti più o meno gravemente a causa delle catene che Rael impiegò come armi nonostante le stesse fossero ancora agganciate ai suoi polsi e alle sue caviglie, laddove sono tutt’ora. La ragazza in preda al panico e disperata ritornò da me, confidandomi non senza un certo sforzo quanto le era accaduto.

Rael non è cattiva sapete? E dopo la morte di Myra è diventata molto più affettuosa nei miei riguardi. Mi ubbidisce molto più di prima ma è molto testarda: se si fissa su un’idea è molto difficile, almeno per me, fargliela cambiare. Mi si spezza il cuore all’idea di separarmi da lei, in fondo è stata mia figlia per tanti anni, ma credo che il problema per voi sarà portarla via da me e penso che avrà grossi problemi ad adattarsi alla vita delle novizie di Staph. Forse il maestro Araldus avrebbe dovuto mandarvi prima a prenderla... è cresciuta libera per troppo tempo, secondo me…
Povera piccola mia…

Dopo aver finito il suo racconto l'uomo cade in un pianto con la voce spezzata mentre le sue parole riecheggiavano nella testa di Luna

"E' cresciuta libera per troppo tempo, secondo me…
Povera piccola mia…"


Libera, per troppo tempo, libera...
Libera per troppo tempo per tornare in gabbia.

Anche noi eravamo libere un tempo, forse per troppo poco, troppo poco per apprezzarlo.

Come possiamo pretendere di far tornare quella ragazza in quell'inferno, ora che comincia ad assaporare la vita, ora che è libera, che ha corso per boschi e colline.

Si è libera, ma credi sia pronta per affrontare le difficoltà che la sua natura le causerà? Reietta e discriminata, è solo una ragazza, se si risvegliasse in preda alla collera? Perderebbe comunque la sua libertà e umanità.

Già... Eppure l'idea di privare questa ragazza della sua vita, seppur turbolenta e della sua libertà mi uccide, vorrei che lei sapesse tutto ciò che le serve per poter scegliere, sarei disposta ad affrontare le responsabilità di un fallimento se necessario, non ho scelto di diventare una guerriera per questo, non per distruggere una vita già travagliata, dopotutto lei ne ha passate come noi.

Fai ciò che ritieni giusto.

Luna si incantò su Rael vedendo in lei forse quella che lei sarebbe voluta essere, non felice e con una bella vita di certo, ma libera, la guardava con uno sguardo un po' invidioso ma anche con compassione, vedeva un po' di lei in quella ragazza, improvvisamente si sentì addosso anche lei delle catene, per quell'istante ne sentì addirittura il peso.

Ad interrompere i pensieri di Luna però, nuovamente quel latrato di un cane, questa volta però sembravano due, si chiedeva se fosse di nuovo uno scherzo del vento o se vi fossero davvero.

Guardandosi intorno con aria incuriosita si accorse però che anche Rael era girata nella direzione del suono.

Quindi non me lo sono immaginato...

Dalle sue spalle una voce familiare.

Luna, che cosa succede? Chiedeva la caposquadra.

Chissà... Rispose Luna tra se e se a voce non troppo alta.

Strani pensieri riempirono la testa di Luna, dal semplice aver udito due cani randagi al peggiore, nemmeno tanto improbabile, pensiero che fossero state seguite dai cittadini per potersi vendicare su Rael.

Non lo so Crystal, non vedo nulla di strano ma ho un brutto presentimento...

In cerca di risposte Luna si riavvicinò abbastanza spedita all'inizio della vegetazione da dove erano venute cercando di odorare qualcosa in cerca di risposte al suo cattivo presentimento.



Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Un po' turbata.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Attivo]
Yoki in uso: 0%

[Narratore]

Crystal ( 1 )
Jon si asciuga le lacrime con la manica destra della sua camicia e poi sorride tristemente:
 
Tornare… a Staph? Heh, anche se volessi non credo che sia una buona idea. Non mi sarebbe più permesso di vederla e lei non potrebbe sicuramente vedere me e il fatto di essere così vicini si tradurrebbe in un’ulteriore, enorme sofferenza per entrambi… Mentre così ci rimarrebbe almeno una speranza che, un giorno, noi ci si possa ritrovare.
Per il viaggio non vi dovete preoccupare, credo. Ho da tempo spiegato a Rael che, prima o poi, una o più ragazze come lei sarebbero arrivate e l’avrebbero presa con loro per farla diventare una di loro e credo… spero… che l’abbia capito.
Purtroppo gli ultimi ordini che ho ricevuto li ho bruciati prima di trasferirmi qui con Rael, del resto si trattava solo di disposizioni e di consigli. Il messaggero del maestro Araldus invece si annotava tutto per filo e per segno: forse aveva paura di dimenticare qualcosa, in fondo il maestro era una persona molto meticolosa.
 
Poi, dopo la tua richiesta a Luna e, soprattutto, dopo la sua risposta, Jon si irrigidisce e, istintivamente, rivolge lo sguardo verso Rael...
 
 
Luna
In cerca di risposte, ritorni più o meno nello stesso punto dove tu e Abigail vi eravate separate da Crystal, quando quest’ultima era scesa in esplorazione della casetta e dove avevi udito il latrato la prima volta.
Osservando il bosco nella direzione dalla quale siete venute, noti effettivamente del movimento al limitare del tuo campo visivo: uomini e alcuni cani, dei quali oramai senti distintamente il latrato, anche se sono ancora lontani…
 
EHI! Torna qui!
 
Odi distintamente la voce di Abigail alle tue spalle e non è difficile capire che quel grido non era indirizzato a te. Infatti, pochi istanti dopo, un caotico tintinnio ti avvisa che Rael ti ha raggiunto al limitare della conca e ti si affianca alla tua destra, osservando in direzione del manipolo di uomini con lo sguardo molto attento e i denti stretti tra le labbra socchiuse, dalle quali hai la netta impressione di udire come una sorta di basso ringhio…
 
 
Crystal ( 2 )
Non appena Rael corre via, scomparendo dalla vostra vista e lasciando sul posto un’attonita Abigail, Jon cerca con un certo sforzo di rialzarsi, supplicando nel contempo:
 
Oh, no! Qualunque cosa stia succedendo, vi prego, fermatela! Solo voi potete riuscirci!
 
 
Turnazione
Crystal
Luna

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



-Non lo so Crystal, non vedo nulla di strano ma ho un brutto presentimento...-

La capo squadra decise di non attendere oltre e, con scioltezza, si erse in piedi riportando la spada dietro la schiena. Si fidava del fiuto di Luna.

Per quel che riguardava Jon e un suo ritorno a Staph... chissà, forse per la gestione di Rael, per il suo bene, le avrebbero permesso di vederlo, ma non aveva mai creduto che l'Organizzazione tenesse loro più che per il loro scopo. In fondo erano carne da macello, una guerriera andava e un'altra ne veniva, come nel ciclo della vita.
E, per quanto Semirhage le fosse parsa gentile e misericordiosa, non poteva avere la certezza che si sarebbe schierata dalla loro parte, tuttavia volle dare a Jon un ultimo incoraggiamento :-La speranza è l'ultima a morire, signore-

Un istante dopo la voce di Abigail irruppe anche nella baita :-EHI! Torna qui!-

-Oh, no! Qualunque cosa stia succedendo, vi prego, fermatela! Solo voi potete riuscirci!-

Crystal, fredda, annuì :-Restate qui, ci pensiamo noi- aggiunse prima di voltargli le spalle e affacciarsi alla situazione esterna.
Abigail era rimasta nel punto di prima, Luna e Rael invece la superavano di qualche metro. L'abbaiare di alcuni cani e i rumori ben poco aggraziati che stanno scuotendo il bosco non le lasciavano dubbio sui loro artefici: umani. Abitanti di Egon. Quei ragazzotti che le avevano infastidite all'arrivo e il loro capo banda.
Avrebbe dovuto immaginarlo da certe teste calde, ma questa volta non era più ora delle parole, già in precedenza era stata paziente, adesso sarebbe andata diversamente...

-Abigail stai vicina a Jon- ordinò affiancandola e poi superandola, continuando a camminare con fermezza in direzione di Luna, Rael e gli umani.

-Rael stai tranquilla- parlò con voce quasi materna :-Non permetteremo loro nemmeno di sfiorarti- detto ciò, avrebbe superato anche loro ponendosi a metà strada tra le compagne e gli umani. Se anche fossero avanzati lei non si sarebbe mossa, non avrebbe indietreggiato innanzi a loro, certo la cosa si sarebbe rivelata purtroppo necessaria se quei cani l'avessero attaccata.

-Mi sembrava avessimo raggiunto un compromesso- avrebbe detto tenace, inflessibile.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: rigida ma spazientita
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, passiva)

[WolfSoul]

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato da altri


Quello che per Luna era solo un cattivo presentimento ora era realtà, effettivamente in lontananza si scorgeva del movimento e qualche latrato, erano state seguite.

Anche Rael, che aveva percepito il rumore insieme a Luna, si affianca alla destra di Luna mentre Abigail cercava di richiamarla.
Osservava con attenzione i movimenti in lontananza e teneva i denti stretti e la bocca chiusa, stava ringhiando.

Maledetti stupidi, speriamo la situazione non precipiti.

Non ci volle molto affinché Crystal le raggiunse, si avvicinò a Rael cercando di rassicurarla:

-Rael stai tranquilla, non permetteremo loro nemmeno di sfiorarti.-

Detto questo avanzò ulteriormente piazzandosi tra la folla in arrivo e Rael.

-Mi sembrava avessimo raggiunto un compromesso-

La situazione era delicata, Luna non sapeva le vere intenzioni della folla e reagire era molto complicato in caso di aggressione, bisognava mantenere la calma.

Tese lentamente il braccio verso Rael facendo notare il suo movimento, un po' come si fa con gli animali per non spaventarli come movimenti bruschi, cercando di prenderle la mano per poi stringerla sul suo fianco cercando di rassicurarla.

Sai, nemmeno a me piacciono gli umani, non preoccuparti, non ti faranno nulla finché ci sarò io qui accanto a te.

Nonostante tutto Luna avrebbe comunque tenuto d'occhio i movimenti della folla, in caso di aggressione avrebbe pensato a come agire.



Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Leggermente nervosa.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Attivo]
Yoki in uso: 0%

[Narratore]

A differenza di quanto pensava Crystal, la piccola turba, composta da una dozzina di uomini e cinque grossi cani, non è guidata da Jagger, anche se la guerriera ha l’impressione che alcuni uomini del suo gruppo siano lì presenti, bensì da Alan, il fratello di Charlie, il ragazzo della milizia rimbambito a causa del colpo ricevuto da Rael anzi, nel gruppo, Jagger non si vede da nessuna parte.
Tuttavia la cosa non sembra promettere bene. Oltre ai cani ringhianti, quattro uomini, tra i quali lo stesso Alan, indossano l’uniforme delle guardie cittadine: un corpetto di cuoio, un elmo sempre di cuoio rinforzato con strisce e borchie metalliche, armati di lunghe picche e con dei lunghi coltelli appesi alla cintura; altri sei portano con sé degli archi e gli ultimi due delle lance dalla foggia strana appese alla schiena e in mano delle torce accese, nonostante sia pieno giorno:
 
Non me ne importa niente degli accordi che hai fatto con quell’idiota di Jagger o con quel buono a nulla del Capovillaggio, claymore!
 
Dice, quasi gridando, Alan:
 
Quella strega ha commesso dei crimini molto gravi nel nostro villaggio, ha ridotto mio fratello a un idiota e solo per puro miracolo non lo ha ucciso! Deve rispondere dei suoi crimini davanti alla nostra giustizia, perciò tu e le tue compagne consegnatecela oppure fatevi da parte!
 
Dopo un attimo di silenzio, Alan ordina ai suoi:
 
Andiamo avanti e troviamola!
 
Detto questo, il gruppo si rimette in marcia, con i cani davanti che fiutano il terreno ringhiando.
 
Non appena il gruppo si muove, Rael, prima che Luna possa dire o fare qualcosa, scatta velocemente sulla sua destra, ignorando completamente la Numero 28 e muovendosi velocemente nel bosco nonostante le catene che le gravano sui polsi e sulle caviglie. La mezzademone si ferma solo un istante in bella vista, per poi lanciarsi verso una zona del bosco dove la vegetazione sembra più fitta…
 
Eccola lì! E’ lei, l’Incatenata!
 
Grida qualcuno della turba di Alan e, a un cenno di quest’ultimo, i cani vengono sciolti e si precipitano immediatamente sulle tracce della ragazza, seguiti da tre quarti degli uomini del gruppo, Alan compreso. Gli ultimi tre invece, dei quali uno con la torcia, passando a debita distanza da Crystal, sembrano proseguire in direzione della casa…
 
 
Turnazione
Crystal
Luna

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Oh ma guarda, proprio chi sembrava tranquillo è colui che porta maggior rancore.

Pensò fra sé e sé Crystal vedendo schierarsi innanzi a sé niente poco di meno che una dozzina di uomini che, a giudicare dal vestiario rinforzato, appartenevano alla milizia cittadina, non che la cosa la preoccupasse in alcun modo: era sopravvissuta a ben 4 risvegliati nelle ultime settimane e degli umani non erano neanche lontanamente paragonabili a quelle creature. Certo, non poteva prevedere le loro mosse poiché privi di yoki, ma era convinta di aver sviluppato buone capacità. In fondo anch'ella era un soldato ed era stato cresciuto e allenato nell'inflessibile fortezza di Staph. Oh, non aveva modo di temere quei guerrieri.

-Non me ne importa niente degli accordi che hai fatto con quell'idiota di Jagger o con quel buono a nulla del Capovillaggio, claymore!-

Claymore?

Crystal alzò un sopracciglio per poi un secondo dopo aggrottarli entrambi.
Se c'era una cosa che non sopportava era la mancanza di rispetto e quell'uomo non solo le aveva appena ringhiato contro in modo ben poco velato, ma l'aveva anche chiamata con un epiteto che non era suo.

-Quella strega ha commesso dei crimini molto gravi nel nostro villaggio, ha ridotto mio fratello a un idiota e solo per puro miracolo non lo ha ucciso! Deve rispondere dei suoi crimini davanti alla nostra giustizia, perciò tu e le tue compagne consegnatecela oppure fatevi da parte!-

Ora era davvero troppo, la sua sopportazione era al limite e forse oltre.
Allargò gli occhi furibonda e digrignò i denti lasciando poi la voce urlarle fuori dalla gola con un impeto che non era il suo, ben lungi dalla giovane controllata che generalmente era :-E allora dovevate evitare di farci chiamare, brutto idiota!-
Se quello di Alan era stato appena un ringhio, il suo era uscito come il più feroce dei ruggiti. Quei piccoli deficienti le avevano usate per arrivare a Rael! Non l'avrebbero passata liscia.

-Andiamo avanti e troviamola!- rispose l'uomo dopo una pausa silenziosa.

D'improvviso Rael uscì allo scoperto mostrandosi al gruppo, scappando subito dopo. Era ovvio che il suo intento fosse quello di allontanarli da quel luogo e soprattutto da Jon.
La Numero 22 non si preoccupò, sapeva che la ragazza sarebbe riuscita a resistere per un po' senza di loro, ma per sicurezza l'avrebbe controllata a distanza con la propria abilità innata per sentire se avesse liberato yoki.
Adesso loro dovevano occuparsi di mettere in salvo Jon e disarmare quei tre imbecilli rimasti.
Crystal, ripresa almeno una parte del suo autocontrollo, ma ben lucida, guardò con odio e disprezzo i tre uomini.

Fate bene a starmi lontano, ma questo non vi salverà.

Avrebbe coperto con un rapido scatto la distanza tra lei e l'uomo con la torcia, piombandogli alle spalle. Nel caso si fosse voltato, l'avrebbe aggirato. La sua azione sarebbe dovuta essere forte e veloce, perciò sarebbe ricorsa ad un 10% di yoki per non correre alcun rischio, facendo divenire i suoi occhi d'oro.

Dubitava che quella zona del bosco avrebbe potuto prendere fuoco così facilmente, dopotutto non era autunno, la vegetazione dunque era rigogliosa ed essendo così fitta, coperta dai raggi del sole, anche umida, ma meglio stroncare sul nascere qualunque iniziativa.

Avrebbe bloccato l'uomo facendogli passare il proprio arto sotto il braccio la cui mano non reggeva la torcia, e poi sotto l'ascella dell'altro afferrandolo con vigore. Fatto ciò avrebbe immediatamente preso la torcia, era quasi certa che l'azione improvvisa e nel caso il dolore che sarebbe stato procurato da un ulteriore strattonamento degli arti avrebbero fatto sì che la presa sulla torcia s'allentasse, permettendole di sfilargliela senza particolari problemi con la mano libera.
Per ripararsi da eventuali offensive dell'uomo, avrebbe tenuto la propria testa lontana e su un lato rispetto alla sua. Per quel che riguardava un calcione invece non era preoccupata, in quel caso i calzari avrebbero fatto il proprio dovere, almeno per una volta.

Nel frattempo, se Luna non l'aveva ancora fatto, l'avrebbe richiamata semplicemente gridando il suo nome e, con un cenno del capo, le avrebbe segnalato i suoi uomini.
Andavano messi fuori gioco tutti.

Dopodiché, si sarebbe avvicinata al piccolo corso d'acqua trascinando con sé l'uomo e lì vi avrebbe buttato la torcia.
Nel caso avesse opposto resistenza, avrebbe liberato un altro 10% di yoki.
Infine voleva anche disarmarlo, perciò, con una mano nuovamente libera, semplicemente avrebbe sfilato la lancia e buttata lontano. Per il momento non l'avrebbe mollato, accantonando così l'intenzione di fare a pezzi la sua arma. Voleva vedere la reazione degli altri e in fondo un ostaggio faceva sempre comodo, soprattutto ora che poteva afferrare la sua Shirley e appoggiargliela al collo, cosa che avrebbe fatto senza premure.
-Lanciate via le armi o il vostro amico si ritroverà senza qualche parte del corpo- avrebbe dichiarato.

E non scherzava.

Citazione:Yoki utilizzato: 10% (eventualmente 20%) - Punti Limite: 1/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: furiosa ma lucida
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, attiva su Rael)

[WolfSoul]

Narrato
Parlato
Pensato
Raaka

La situazione stava precipitando, Rael si stava allontanando seguita dal gruppo di uomini mentre tre soldati erano rimasti li per punire Jon probabilmente.

Luna stava per perdere la pazienza, aveva sempre disprezzato la superficialità e la stoltezza degli uomini comuni e questo atto di pura vendetta e violenza gratuita la mandava su tutte le furie.

Maledetti esseri inferiori, non gli permetterò di torcere nemmeno un capello a quella ragazza.

Stai attenta Luna per piacere, non uccidere nessuno, conosci le regole dell'organizzazione.

Colma di rabbia Luna quasi involontariamente arricciò il naso e digrignò i denti in un breve ringhio e non appena vide la caposquadra lanciarsi di gran fretta contro i tre uomini rimasti decise di prendere la sua iniziativa.

Abigail! Aiuta Crystal, sono sicura che tre pezzenti per voi due sono un gioco da ragazzi.

Detto questo rilasciò il 10% del suo yoki, un brivido le salì lungo la schiena, una scarica di adrenalina e gli occhi si allargarono cambiando colore e diventando dorati.

Luna annusò quindi l'aria e si lanciò di corsa nella direzione in cui era scappata Rael nell'intento di raggiungerla e proteggerla affidandosi al suo olfatto dove la vista non l'avrebbe aiutata, dopotutto ormai conosceva il suo odore, non sarebbe stato molto più difficile di prima sperava.

Adesso vi faccio vedere io. Pensava tra se e se mentre correva più veloce che poteva.



Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: In preda alla rabbia.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Attivo]
Yoki in uso: 10% - [1/27,5 PLM]

[Narratore]

Crystal
Hai le idee molto chiare sul da farsi e quindi ti avventi sull’uomo armato di lancia che regge la torcia, per cercare di sfilargliela di mano.
Quest’ultimo, persa la baldanza che gli derivava dall’essere in gruppo con gli altri, vedendoti arrivare con gli occhi da demone rimane praticamente paralizzato e sfilargli di mano la torcia si rivela tutto sommato molto semplice. Cominci quindi ad arretrare verso il ruscello per spegnere la torcia, trascinandoti dietro il tuo prigioniero, ma ti accorgi che Luna, anziché occuparsi degli altri due uomini, si getta nel boschetto, probabilmente per seguire Rael.
Approfittando della cosa, dopo alcuni attimi di smarrimento e dopo che hai preso una certa distanza “di sicurezza”, gli altri due uomini prendono un po’ di coraggio e, a scanso d’equivoci, incoccano una freccia nei loro archi, puntandoteli contro:
 
Lascia andare il nostro compagno, claymore, altrimenti…
 
Dice uno dei due. Peccato per lui che non riesca a portare a termine la sua minaccia perché in quel momento Abigail irrompe sulla scena e, con un preciso fendente, fracassa gli archi dei due:
 
Stare calmi! Vi conviene non fare gli idioti!
 
Minaccia a sua volta la tua compagna, puntando la sua claymore verso i due, che rimangono fermi permettendoti così di portare a termine quello che ti eri proposta di fare.
Subito dopo però, alle tue spalle, senti la voce di Jon:
 
Ti prego, Crystal! Dovete fermare Rael! Quegli uomini sono in pericolo!
 
 
Luna
Mentre corri dietro al gruppo, senti alcuni cani guaire di dolore e, subito dopo, una voce che urla a sua volta:
 
I miei caniii! Maledettaaaa!
 
Pochi istanti dopo, avvisti quattro degli uomini, probabilmente rimasti in retroguardia: tutti e quattro stanno tendendo i loro archi in direzione di qualcosa che si trova più avanti…
 
Seguendo la direzione con lo sguardo, noti che Alan ha preso in mano la torcia mentre l’altro uomo con la strana lancia sta guardando sconvolto Rael, la quale ha ai suoi piedi le carcasse insanguinate di due dei cani, mentre gli altri si sono ritirati uggiolando dietro l’uomo, probabilmente il loro padrone. Gli ultimi tre uomini si trovano a metà strada tra gli arcieri e Alan con il padrone dei cani. Rael sta letteralmente ringhiando e il suo sguardo d’argento pare iniettato di furia: neanche il tempo di dire qualcosa che la ragazza selvaggia parte all’attacco.
Rael spicca un grande balzo in direzione dell’uomo con la lancia e i cani e, mentre è in volo, allenta la catena che ha agganciata ai polsi formando un anello che si infila al collo del padrone dei cani quando la ragazza gli atterra dietro le spalle. Con un movimento fluido Rael si gira su se stessa e pianta un piede tra le scapole dell’uomo: subito dopo afferra la catena con le mani e, sfruttando il puntello della sua gamba dà un violento strattone alla catena…
 
“CRACK”
 
E’ il rumore che senti provenire dal collo dell’uomo, il quale si accascia al suolo col collo spezzato, come un burattino al quale hanno tagliato i fili.
I quattro arcieri di retroguardia rimangono come paralizzati dalla paura di fronte allo spettacolo di quella creatura selvaggia che sembra combattere e uccidere senza alcun rimorso e, di fronte alla quale, i cani fuggono probabilmente perché percepiscono il pericolo. Gli altri tre uomini sembrano iniziare ad arretrare lentamente, quasi temessero che un movimento improvviso possa attirare su di loro la furia omicida della ragazza. Solo Alan sembra rimanere fermo al suo posto…
Perché? Viene da chiedersi. E’ rimasto terrorizzato dalla morte del compagno? O sta meditando una qualche mossa disperata? Non riesci a capirlo dal momento che, dal tuo punto di vista, Alan ti dà la schiena.
 
Di una cosa però sei sicura: Rael non ha ancora finito con i suoi aggressori…
 
 
Turnazione
Crystal
Luna

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Crystal semplicemente non poté fare alcun cenno a Luna poiché questa, lanciando un comando ad Abigail, sparì nella foresta all'inseguimento di Rael e dei soldati.
A quanto pareva non la pensavano allo stesso modo sulle capacità della ragazza o, forse, avevano diverse preoccupazioni.

Comunque, ciò che davvero importava, almeno al suo ego, era l'azione fisica perfettamente riuscita sull'uomo con la torcia.

-Lascia andare il nostro compagno, claymore, altrimenti...-

Altrimenti... cosa? Non vedeva forse che aveva in pugno il loro amico e che semplicemente si sarebbe coperta con esso? In fondo non sarebbe stato lei a ucciderlo, giusto? Più o meno.
Ad ogni modo Abigail reagì prontamente prendendo il posto di Luna e, con un fendente preciso, ruppe entrambi gli archi.

-Ottimo lavoro Abigail!- si rallegrò la caposquadra dopo aver lasciato cadere la torcia nel corso d'acqua :-Voi due!- alzò poi nuovamente la voce assumendo un tono molto duro :-Ho detto di buttare le vostre armi, siete sordi?-

Solo una volta che l'ebbero fatto avrebbe lasciato andare il suo prigioniero e impartito alla compagna di raccogliere i coltelli, riabbassando peraltro lo yoki, ormai inutile.

-Ti prego, Crystal! Dovete fermare Rael! Quegli uomini sono in pericolo!- irruppe d'improvviso Jon visibilmente e seriamente preoccupato.

-Lo so- annuì estraendo la Claymore e tagliando interamente la propria mantellina, conficcando, fatto ciò, la spada nella terra :-Abigail metti qui i loro coltelli- avrebbe detto tenendo a coppa il tessuto per poi chiuderlo con un nodo una volta fatto.

Ripresa la sua Shirley e lasciato il fagotto alla compagna, l'avrebbe puntata ai tre :-Sparite immediatamente dalla mia vista- il suo sarebbe uscito come un minaccioso sibilo e si sarebbe frapposta tra loro e la direzione in cui aveva buttato la lancia; non sarebbero stato così stupidi dal volerle passare dietro! Ma, per sicurezza, avrebbe impartito velocemente i prossimi ordini rinfoderando la Claymore :-Risolveremo la faccenda Jon. Abigail stai con lui per favore, non voglio che corra alcun tipo di pericolo. Raggiungici solo se strettamente necessario, ti farò un fischio nella speranza che tu lo senta se servirà-

Detto ciò, si sarebbe fiondata a recuperare la lancia e, tenendola con sé, sarebbe corsa in aiuto di quei poveri e disgraziati idioti.

Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 1/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: concentrata
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (attiva su Luna e Rael), lettura dello yoki (innata, passiva)

[WolfSoul]

Narrato
Parlato
Pensato

Luna riesce a raggiungere Rael, ma probabilmente leggermente in ritardo perché la giovane nonostante sia in netto svantaggio numerico si scaglia all'attacco dell'uomo con la lancia dopo avergli ucciso due dei cani.

Il suo movimento è veloce, gli balza dietro e tendendo la catena riesce a legargli il collo che viene rotto poco dopo facendo leva con la gamba in mezzo alle scapole.

Sembra aver preso dimestichezza nell'uso delle catene come armi...

Luna doveva agire o Rael oltre a mettere a repentaglio la sua vita avrebbe molto probabilmente ucciso tutti i presenti.

Non ci pensò due volte, aumentò notevolmente il suo yoki per essere il più veloce possibile e probabilmente anche per cercare di spaventare ulteriormente la folla.

Sarebbe corsa il più veloce possibile verso Rael cercando di tagliare le sue catene ancora legate al corpo dell'uomo senza vita in modo da privarla delle sue armi e liberarla parzialmente dall'oggetto che non solo l'aveva privata della libertà, ma le aveva affibbiato il nome di incatenata.

Se sarebbe riuscita nel suo intento si sarebbe quindi posizionata accanto a Rael dicendogli a bassa voce.

Lo so che odi queste persone, ma ora ci sono io e ti proteggerò io da loro. Non devi sporcarti le mani del loro misero sangue.
Sei libera, le tue catene sono rotte, sarai libera di vivere la tua vita come vuoi, libera come un lupo, lasciali a me.

Avrebbe inoltre detto alla folla a denti stretti e sguardo pieno di rabbia e disprezzo mettendo bene in mostra la sua massa muscolare innaturale e tendendo i muscoli.

Ascoltetemi bene pezzenti! Se volete tornare vivi dalle vostre famiglie e dai vostri cari stanotte farete meglio a sparire dalla mia vista, altrimenti vi giuro sulla mia vita stessa che farete tutti la fine del vostro compare qui a terra. La ragazza è sotto la nostra responsabilità e ogni altra vostra azione da questo momento in poi verrà considerata come un atto di aggressione all'organizzazione e l'accordo che il vostro villaggio ha stipulato.

Se non avrebbero lasciato in pace la ragazza quel gruppetto se la sarebbe vista contro Luna.



Condizioni fisiche: Occhi dorati e denti aguzzi. Massa muscolare raddoppiata e vene lungo tutto il corpo.
Condizioni psicologiche: In preda alla rabbia.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Passivo]
Yoki in uso: 50% - [3,5/27,5 PLM]

[Narratore]

Luna
Non riesci a tagliare la catena ai polsi di Rael perché, con una mossa molto strana – e veloce – vedendoti arrivare la ragazza selvaggia la fa sfilare via dal collo dell’uomo oramai morto e la raccoglie a sé, come se fosse per lei una cosa importante e non volesse che tu la spezzi.
Tuttavia, le tue parole rassicuranti non sembrano far breccia nell’espressione battagliera della ragazza e, quando distogli lo sguardo per minacciare gli uomini, essi improvvisamente si girano di scatto e iniziano a correre via urlando in preda al panico. E, forse, non solo a causa delle tue parole…
 
Pochi attimi dopo che hai parlato infatti, forse è una sensazione di formicolio alla base del collo, forse un riflesso che cogli con la coda dell’occhio o forse un avvertimento lanciato da Raaka, ma qualcosa ti induce a guardare verso Rael e, quando la vedi, noti che la ragazza si è impossessata della lancia che c’era sulla schiena del morto e, dopo averlo scavalcato per metterlo tra te e lei, ti punta contro la lancia stessa, la cui estremità acuminata si trova ora a circa due metri dal tuo petto.
La ragazza selvaggia ti fissa con uno sguardo che non promette nulla di buono: tutto il suo corpo appare teso e pronto a scattare, mentre Rael, per la prima volta, parla:
 
Tu… Yoma!
 
Ti ritornano subito in mente i due cadaveri degli yoma che avevate trovato prima nel bosco e capisci che, vedendoti col corpo alterato dallo yoki, Rael deve averti probabilmente scambiato per uno di essi.
Che fare?
 
 
Crystal
Dopo aver preso la lancia, ti metti a correre in direzione lungo la quale hai visto dirigersi prima Luna: senti la voce della compagna dire qualcosa agli uomini in tono non molto gentile e, subito dopo, tante urla. Forse che la tua compagna sia uscita dai gangheri? Non ti resta che andare a vedere ma, mentre ti avvicini, tre cani, seguiti da sei uomini chiaramente in preda al panico quasi ti sbattono contro, evitandoti per un pelo e fuggendo spaventati via da te non appena si rendono conto della tua presenza: erano sei uomini armati di archi ma, per qualche ragione, non li hanno più con loro.
Pochi istanti dopo, il motivo del loro panico ti è chiaro: vedi poco più avanti due cani e un uomo a terra, Rael che sembra stia minacciando Luna con l’altra lancia, mentre altri quattro disgraziati, tra i quali lo stesso Alan, stanno cercando di mettere la maggior distanza possibile tra loro e le due mezze demoni.
Di fronte a quella scena, le parole di Jon ti tornano in mente:
 
Vi prego! Fermatela!
 
 
Turnazione
Luna
Crystal
 

Citazione:Turnazione invertita perché Luna è ovviamente più vicina all’azione e quindi ha la possibilità di agire per prima. Crystal ha comunque la possibilità di vedere le mosse della compagna e comportarsi di conseguenza.

[WolfSoul]

Narrato
Pensato
Parlato
Parlato da altri
Raaka

La situazione sembrava andare per le migliori, beh sembrava appunto, perché se da un lato Luna forse era riuscita ad intimidire alcuni uomini, non sembrava aver convinto per nulla Rael che ora la stava minacciando con la lancia dell'uomo che aveva ucciso poco prima.

La ragazza che fino ad ora non aveva mai parlato pronuncia due parole ben chiare:

Tu… Yoma!

Luna rimase interdetta per un istante, non di certo perché non sapesse di essere una mezza yoma ma bensì per lo stupore che Rael stessa sembrava provare.

La giovane guerriera si affrettò a ragionare ma non furono poche le ipotesi che le vennero in mente.

Probabilmente l'ho spaventata per le mie sembianze... Probabile che lei non abbia la minima idea di cosa siamo noi guerriere e di cosa ci viene fatto? E' quindi possibile che lei non abbia la minima idea di cosa sia lo yoki e che non lo abbia mai usato, almeno consciamente...

Fai molta attenzione a cosa stai per dire Luna, potresti far scoppiare una bomba in Rael.

Dannazione cosa faccio ora?

Colta alla sprovvista dalla reazione di Rael Luna cercò di trovare un compromesso tra la diplomazia e il non lasciarsi scoperta ad un eventuale attacco di Rael qualora non riuscisse a farla ragionare.

Avrebbe abbassato il suo yoki al 10% cercando di tornare il più "umana" possibile cercando anche di tranquillizzare Rael cambiando anche tono di voce.

Non sono uno yoma Rael, sono sempre io, se ti avessi voluto fare del male lo avrei già fatto.
Vedi Rael credo tu non sappia del tutto la verità su te stessa, io, te, Crystal e anche Abigail, la ragazza che ti ha dato quei biscotti, siamo tutte molto simili, siamo... sorelle diciamo, anche se non di sangue.

Siamo diverse dalle altre persone, per questo non gli piaciamo, eppure a volte siamo molto più umane di loro.
Vedi, io ti capisco, anche io da piccola ho avuto una infanzia difficile, ho parla la mia mamma e il mio papà e sono stata tanto sola, ma tu sei fortunata, hai Jon. Disse con voce inizialmente dolce, poi più triste e malinconica.

Guarda nei miei occhi mentre lo diceva chiuse gli occhi e cercò di sopprimere del tutto il suo yoki, anche se richiedeva uno sforzo psico-fisico non da poco ci mise tutta se stessa, voleva convincere Rael ed evitare che le cose andassero per la peggio.

Guarda nei miei occhi e vedrai che non ti sto mentendo, non sono uno yoma, sono semplicemente Luna. concludendo la frase Luna conficcò anche la spada nel terreno in segno di resa, non era nel piano iniziale rendersi così vulnerabile ad un attacco ma qualcosa le diceva di fidarsi, anche se non conosceva Rael, sentiva di esserne legata in qualche modo.

Proprio come una claymore riusciva a distinguere uno yoma camuffato da un umano, Luna sperava che anche se Rael non era stata addestrata, il suo istinto le avrebbe fatto fare la scelta giusta.



Condizioni fisiche: Momentaneamente spossata per lo sbalzo di yoki.
Condizioni psicologiche: Preoccupata per Rael
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Passivo]
Yoki in uso: 50% ---> 10%   10% ---> 0% - [6/27,5 PLM]

Spoiler (Click to View)

Mi sono permesso di interpretare a modo mio lo yoki questo turno, anche se l'obiettivo finale potrebbe essere uno yoki completamente soppresso e quindi non avrebbe comportato un aumento di punti limite mi sono permesso di contare il turno comunque come yoki al 50% e quindi aggiungendo 2.5 punti per lo sforzo nel sopprimerlo in modo repentino, spero di non aver fatto macelli

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Lancia in mano e forza nelle gambe, Crystal stava correndo verso Luna e Rael. Ciò che l'aspettava la preoccupava, Rael pareva davvero un animale feroce. Uno di quelli che finché non lo istighi o entri nel suo territorio si limitano a osservarti da lontano, ma che se toccato ti sbranano.

Oh, Shirley... speriamo la situazione non sia quella che temo...

Pensò tra sé e sé mentre compiva piccoli balzi e scarti per evitare gli ostacoli sulla sua corsa, mentre avvertiva i piedi leggeri, come se stesse correndo nel cielo.

Udì vagamente la voce della compagna ululare qualcosa, seguita immediatamente da grida e urla. Che poteva essere successo? A Luna non sembravano piacere troppo gli umani, ma non potevano permettersi di toccarli o almeno se ne temevano le conseguenze...

Sgranò gli occhi argentei quando, all'improvviso, vide sbucare fuori dalla vegetazione tre cani e degli uomini, una combriccola che per poco non le venne addosso.
Era vero che spesso per spaventare gli umani ci voleva poco, ma anche dei cani...?
S'affrettò a continuare per il suo tragitto e, non appena arrivò, ciò che vide la lasciò interdetta.

Un uomo e due cani riversi al suolo.
Morti.
Allucinata alzò lo sguardo dai cadaveri a Rael.

No. Che bisogno c'era di spezzare così delle vite? Non ve ne era motivo.
Rael non aveva regole né leggi, per questo era un'assassina, perché era incontrollabile e non conosceva il limite.

A lato Alan e gli uomini rimasti, inorriditi quanto lei, cercavano di allontanarsi senza fare movimenti bruschi, mentre Luna, con una corporatura da Yoma, si vedeva puntare contro la lancia dalla loro stessa simile.

Ricordò ciò che aveva detto Jon: era accaduto in quella cella che Rael aveva liberato per la prima volta il suo yoki. Più passava il tempo più si convinceva dell'importanza di portarla a Staph. Rael era un pericolo per se stessa e per gli altri.
Non conosceva la sua attuale natura né ne sapeva utilizzare le peculiarità.
Totalmente fuori controllo.

Conficcò la lancia a terra come aveva fatto prima con la sua spada e come Luna ora.
Non si sentì di aggiungere nulla finché non avesse scoperto la reazione alle parole della compagna, solo di una cosa era certa: sarebbe scattata in direzione degli umani se ne avesse intuito un attacco e l'avrebbe parato semplicemente ponendo a due mani Shirley innanzi a sé.
Basta morti.
Ce ne erano state già troppe quel giorno ed erano state inutili.

Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite 1/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: basita ma pur sempre ferma e concentrata sulla sua missione
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (attiva su Rael), lettura dello yoki (innata, passiva)

[Narratore]

Le parole di Luna sembrano aver avuto un certo effetto su Rael infatti, pur non abbassando la guardia, la ragazza abbassa un po’ lo sguardo e il suo volto assume un’espressione meditabonda.
Rael sembra per alcuni istanti lottare con dei concetti apparentemente troppo difficili per lei da comprendere ma poi, all’improvviso, scuote la testa e dice:
 
Io… voi… sorelle… NO! Non voglio!
 
E rimettendosi nuovamente in guardia, comincia ad arretrare, mantenendo la lancia puntata contro Luna. Messi altri due metri circa tra lei e la Numero 28, Rael si gira e, sempre tenendo in mano la lancia ma solo per trasportarla, quindi senza minacciare nessuno, inizia a correre risalendo il terreno, trascinandosi dietro le sue catene sferraglianti.
Gli uomini rimasti in zona, i quali per elementare prudenza hanno sempre tenuto d’occhio la selvaggia mezza demone, deviano la loro fuga per evitare di trovarsela vicino, ma questa volta Rael li ignora, probabilmente avendo altro in mente.
Infatti, quando Crystal la vede avvicinarsi, anche se probabilmente le passerà a circa quattro metri sulla sua destra, la sente chiamare:
 
Papà!
 
Forse che Rael stia cercando di ricongiungersi con Jon? Cosa avrà in mente l’imprevedibile ragazza?
 
 
Turnazione
Luna
Crystal
 

Citazione:SUGGERIMENTO @WolfSoul: cos’è una bomba? Ricordati di non inserire nella narrazione elementi di cui Luna non può essere a conoscenza.

[WolfSoul]

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato da altri

Le parole di Luna avevano scatenato chissa quali strani pensieri nella testa di Rael che improvvisamente scuote la testa e dice:

Io… voi… sorelle… NO! Non voglio!

Rialzò nuovamente la guardia e cominciò ad indietreggiare per poi girarsi e correre via passando tra gli uomini rimanenti ignorandoli del tutto.

Dove corre adesso? Ah... non sarà facile...

Luna rimise la claymore nel fodero e cominciò a seguire Rael, mentre passava vicino ai presenti rimasti si fermò di colpo dopo averli superati di un metro scarso rimanendo di spalle e guardandoli con la coda dell'occhio.

Farete meglio a tornarvene dai vostri cari, se qualcuno di voi si azzarda a fare di nuovo uno scherzo del genere potreste non tornare più a casa.

Detto questo passò accanto a Crystal dicendogli:

Seguiamola Crystal.

Per poi procedere in direzione della ragazza prima che ne avrebbe perso le tracce.


Condizioni fisiche: Un po' affannata per lo sforzo precedente, ma in buone condizioni.
Condizioni psicologiche: Preoccupata per Rael.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Passivo]
Yoki in uso: 0% - [6/27,5 PLM]

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Mh? E adesso che le succede?

Si chiese Crystal allarmata vedendo Rael prima meditabonda e poi, d'improvviso, scuotere la testa.

-Io… voi… sorelle… NO! Non voglio!-

Per un istante la Numero 22 ebbe il terribile presentimento che il suo yoki stesse per scatenarsi, fortunatamente scongiurato dalla sua invariabilità. Rael tuttavia pareva tutto che calma, difatti la ragazzina si voltò correndo via.
Sebbene stesse venendo verso di lei ma con almeno 4 metri di distanza, ciò bastò per metterla sulla difensiva, flettendo un poco le ginocchia e afferrando l'elsa.

-Papà!-

Cosa?

Pensò bloccandosi. Che stesse ritornando da Jon? O si riferiva al suo padre naturale? Inoltre le parole di poco prima le sussurravano che la giovane non aveva alcuna intenzione di partire con loro. Ad ogni modo non c'era un momento da perdere.

-Seguiamola Crystal- le disse Luna al suo fianco.

-Sì!- esclamò correndo dietro alla compagna.

Quanto ancora le avrebbe fatte penare? E perché aveva un brutto presentimento?

Citazione:Yoki utilizzato: 0% - Punti Limite: 1/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: preoccupata, attenta
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (attiva su Rael), lettura dello yoki (innata, passiva)

[Narratore]

Correte dunque dietro a Rael e, come sospettava Crystal, la selvaggia mezza demone appare diretta verso suo padre adottivo. Abigail, che era rimasta indietro come da ordini, vedendola arrivare a rotta di collo d’istinto porta la mano all’elsa della sua claymore ma poi, comprendendo la situazione, lascia perdere e si fa da parte, consentendo alla ragazza selvatica di raggiungere il suo patrigno senza problemi.
Arrivata a pochi passi da Jon, Rael lascia cadere a terra la lancia e poi si getta ad abbracciare l’uomo, quasi sbilanciandolo a causa del suo impeto, guardandolo poi in faccia e dicendogli, con voce concitata:
 
Uomini cattivi… Donne Yoma… Andiamo via papà! Andiamo via! Ti proteggerò io ma andiamo via! Adesso!
 
Poi, indicando Abigail con un dito e con la voce nella quale risuona una nota di pianto, Rael prosegue:
 
Una di loro è diventata uno Yoma, poi è tornata normale e ha detto che sono come loro. NO! Non è vero! Io non sono come loro… Io non sono uno Yoma!
 
A questo punto, Rael nasconde la faccia nell’ampio petto di Jon e inizia a piangere, con il corpo allenato ma apparentemente un po’ troppo magro scosso dai singhiozzi. Jon poggia la sua grande mano sinistra sul capo della “figlia”:
 
E’vero Rael, tu non sei uno Yoma…
 
Le dice l’uomo, con voce gentile e rassicurante. Rael alza la testa per guardarlo negli occhi:
 
… ma è anche vero che tu sei come quelle ragazze. Guardale bene: loro hanno gli stessi tuoi bellissimi occhi. Loro, come te, non sono Yoma, ma possono diventare simili agli Yoma per diventare più forti di loro e riuscire a ucciderli. Se ti fiderai di loro come mi fido io e se andrai con loro, ti insegneranno a diventare ancora più forte e allora non dovrai avere più paura di nessuno…
 
Rael a questo punto lascia andare Jon, osservandovi una alla volta, partendo da Abigail. La diffidenza però non sembra aver ancora abbandonato del tutto il suo sguardo…
 
FERMI DOVE SIETE!
 
Urla all’improvviso da dietro le vostre spalle la voce carica di risentimento di Alan, che brandisce nella mano destra la lancia lasciata indietro da Crystal e con la sinistra regge ancora la torcia. L’uomo è assieme ai tre compagni che fino a poco prima fuggivano con lui, i quali hanno incoccato le frecce nei loro archi e li stanno puntando verso Rael, la quale si gira completamente in direzione dell’uomo e, pur mantenendo uno sguardo furente, allarga braccia e gambe cercando di fare da scudo umano al suo patrigno. Nel vedere quel gesto, un ghigno soddisfatto si apre tra le labbra di Alan:
 
Bene bene, cara la mia Incatenata… o dovrei dire Rael? Sembra che tu tenga molto a quel grassone zoppo, perciò se noi tiriamo contro di lui, tu lo proteggerai, non è vero?
 
Poi l’uomo si rivolge a voi:
 
Vi ringraziamo per il vostro intervento, claymore. Senza di voi non saremmo riusciti a stanare questa assassina, che ora pagherà per l’omicidio del mio amico e per tutto il male che ha causato a mio fratello e al nostro paese. Voi potete andarvene e non pensate di intromettervi. Avrete il vostro compenso ma se solo provate ad avvicinarvi a me, ai miei uomini o all’Incatenata, i miei compagni tireranno immediatamente a lei e al grassone.
 
Quindi Alan parla con gli uomini più vicini ad Abigail:
 
Voi due! Riprendete le vostre armi e state pronti  a prendere in custodia il grassone. Se quella pazza fa un gesto sbagliato ammazzatelo. In fondo è anche colpa sua se la “figliola” ha combinato tutti questi casini.
Ai figli va insegnata l’educazione, storpio!
 
Conclude Alan, rivolgendosi evidentemente a Jon il quale, per ora, non fa e non dice nulla, mentre i due uomini vicino ad Abigail si precipitano a recuperare i loro coltelli dal fagotto che la guerriera aveva posato a terra e la lancia lasciata cadere da Rael, senza perdere d’occhio quest'ultima la quale, peraltro, rimane perfettamente immobile tra il suo patrigno e la linea di tiro degli arcieri.
 
 
Turnazione
Crystal
Luna

Spoiler (Click to View)

Piccola descrizione della mappa: i numeri corrispondono agli uomini di Alan, mentre i personaggi sono contrassegnati dalla lettera iniziale del loro nome (es: "R" sta per Rael). AB è Abigai e AL è Alan. Le linee che stanno tra voi e Rael e tra voi e gli uomini rappresentano salti di livello: voi siete circa un metro più in alto di Rael & C, mentre gli altri uomini sono circa un metro più in alto di voi. La fascia azzurra corrisponde al torrentello che scorre vicino alla casa, che appare stilizzata sulla destra.

[Victoria]

Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri
flashback



Crystal e Luna tornarono di corsa alla casetta trovando una Rael che stringeva forte il patrigno.

-Uomini cattivi… Donne Yoma… Andiamo via papà! Andiamo via! Ti proteggerò io ma andiamo via! Adesso! Una di loro è diventata uno Yoma, poi è tornata normale e ha detto che sono come loro. NO! Non è vero! Io non sono come loro… Io non sono uno Yoma!-

La giovane caposquadra dischiuse la bocca. Quella scena le riportava alla mente qualcosa...


Si ritrovò piccola, il mondo era grande grande e imbiancato attorno a lei, avvertiva le guance che le pizzicavano, fredde e bagnate e un mantello pesarle sulle spalle.
Le piccole braccia stringevano le gambe di un grande uomo di oltre mezza età e gli occhioni lo guardavano gonfi di lacrime.

-Nonno!- esclamò la piccola tra i singhiozzi :-I bambini del villaggio sono cattivi! Mi prendono in giro perché non ho la mamma e il papà! Non ci voglio più tornare!- si lamentò scoppiando in un altro pianto.

L'uomo si abbassò ridendo piano e appoggiandole consolatorio una manona sulla testolina per accarezzarla :-Suvvia Crystal, piccola mia, tu sei più forte di così. Mamma e papà non ci sono più, ma non per questo sei diversa, questo di rende solo più speciale, perché un giorno arriverai lontano e l'avrai fatto tutto da sola-

La bambina scosse forte il capo poi gli si rivolse con un timido ma incoraggiato sorriso :-Io non sono sola! Io sono con te e faremo tante belle cose insieme nonno!-

L'uomo sorrise ancora, caloroso, prima di abbracciarla.
D'improvviso il suo cuore si era riempito, la gioia aveva preso il posto del dolore e sembrava le stesse per scoppiare in petto, ma poi quel calore nel suo cuore e di quell'abbraccio cominciò a scemare, così come il freddo e i bianchi contorni del paesaggio...


-FERMI DOVE SIETE!-

Crystal trasalì colta di sorpresa, ma digrignò i denti non appena rivide Alan e il seguito rimasto, peraltro armato della lancia che aveva lasciato.
Credeva che se ne sarebbero andati, invece ancora non demordevano.

-Bene bene, cara la mia Incatenata… o dovrei dire Rael? Sembra che tu tenga molto a quel grassone zoppo, perciò se noi tiriamo contro di lui, tu lo proteggerai, non è vero? Vi ringraziamo per il vostro intervento, claymore- continuò poi rivolgendosi direttamente a lei e le sue compagne :-Senza di voi non saremmo riusciti a stanare questa assassina, che ora pagherà per l’omicidio del mio amico e per tutto il male che ha causato a mio fratello e al nostro paese. Voi potete andarvene e non pensate di intromettervi. Avrete il vostro compenso ma se solo provate ad avvicinarvi a me, ai miei uomini o all’Incatenata, i miei compagni tireranno immediatamente a lei e al grassone-

-Luridi pezzenti- sussurrò Crystal. Ormai non riusciva più a stupirsi di quanto fossero idioti. Santo cielo, erano guerriere mezze Yoma! Le loro capacità andavano ben oltre a quelle di un umano, pensavano sarebbe bastato così poco per fermarle?

-Voi due! Riprendete le vostre armi e state pronti a prendere in custodia il grassone. Se quella pazza fa un gesto sbagliato ammazzatelo. In fondo è anche colpa sua se la “figliola” ha combinato tutti questi casini. Ai figli va insegnata l’educazione, storpio!-

All'ordine gli altri due ripresero le loro armi, accidenti aveva sacrificato il suo regale mantello per nulla! Crystal non poté non redimersi dal rispondere a quel buffone :-Ah! Se è così allora i tuoi non hanno fatto un gran lavoro!- esclamò con un gran sogghigno dipinto sul volto, prima di rifarsi seria :-Tuttavia, se davvero volete che ce ne andiamo, noi esigiamo il doppio della ricompensa. Mi sembra il minimo per averci sfruttate così meschinamente, non trovate? E con delle signore, per giunto! Che villania!- Avrebbe aggiunto con tono a metà tra l'offeso e il melodrammatico :-Abigail tu non muoverti, qui stiamo trattando!- si sarebbe assicurata l'immobilità della compagna con un ordine.
-Luna- sussurrò poi a labbra strette, con il capo volato di 1/4 verso la sua sinistra, nel verso opposto alla posizione degli uomini :-Io mi occupo di loro, tu e Abigail ponetevi a difesa di Jon e Rael per coprire entrambi i fronti e coordinatevi per un eventuale contrattacco, ma voglio che tu rimanga sempre a loro difesa, d'accordo? Ci muoveremo insieme al mio segnale-

Avrebbe atteso ancora solo un paio di secondi, giusto per ristudiare la situazione, poi, che Alan le avesse risposto o meno o che non avesse ancora finito di parlare, sempre a voce bassa avrebbe esordito con un :-Pronta? Via!-

Sarebbe scattata liberando immediatamente un 20% di yoki, rendendo gli occhi di un oro luminoso ma inquietante per le vene ricolme, e nella corsa un altro 30%, mentre procedeva correndo alla sua sinistra, per darsi più spinta e, sperando, che il suo volto, divenendo mostruoso, avrebbe colpito gli umani.
Era vero che aveva posto Luna a difesa, ma era anche vero che era lei la più vicina al tiro delle frecce e, seppur Luna fosse in discesa, preferiva non correre rischi buttandosi con la sua Shirley a portata di tiro.
Era rischioso, lo sapeva, ma doveva tentare; i primi passi le sarebbero serviti per liberare lo yoki e darsi la spinta necessaria a compiere un salto dritto avanti a sé, mantenendo in quell'ultima azione le gambe ben piegate per evitare che fossero colpite.
Il salto sarebbe stato più lunga che alto, poiché gli uomini si trovavano in salita rispetto a loro. In teoria sarebbe dovuta riuscire a prevedere, a grandi linee, se le frecce le sarebbero cadute sulla zona della testa o del busto, nel caso di ritardo da parte degli umani, e avrebbe regolato la spada di conseguenza, ponendola a difesa del capo, parallelamente al terreno e all'indietro, ovvero tenendo avanti le mani che stringevano l'elsa, o a difesa del busto mettendola parallela e davanti ad esso per coprire le parti più vitali.
Se si fosse accorta invece che sarebbe giunta in tempo o lei in ritardo, avrebbe semplicemente posto le braccia in avanti tenendo la lama verso l'alto per cercare di tagliarle o pararle col piatto.

Nel caso poi, finita l'azione, che Alan l'avesse presa di mira con la lancia, l'avrebbe deviata con una semplice spazzata, ovviamente dopo essersene accorta una volta tornata coi piedi per terra ed essersi girata verso gli uomini.
Se ciò non fosse accaduto tanto meglio, una volta giratasi avrebbe potuto immediatamente partire per eliminare la distanza tra lei e il gruppo liberando un ulteriore 10% per essere più veloce, schivando con movimenti a zig zag eventuali colpi e ingrossando la sua corporatura un poco la sua corporatura, rendendola più resistente.
Con un balzo, questa volta alto, avrebbe preso di mira il guerriero più esterno (5) e gli sarebbe piombato sulla faccia con una pedata sinistra ben assestata, assicurandosi però di atterrare prima col destro, il dominante, per non fracassargli il cranio.
Se tutto fosse andato per il verso giusto, e sarebbe stato davvero ottimo, inginocchiata a terra avrebbe compiuto una spazzata con la spada ai danni di quello di fianco, col piatto diretto ai popliti per farlo cadere.
Essere inginocchiata, dopo aver colpito il primo, le avrebbe consentito di proteggersi da eventuali attacchi e avrebbe usato la lama per proteggersi sia prima che dopo la spazzata poiché, ancora in ginocchio, avrebbe usato la forza delle sue gambe per spiccare un ennesimo balzo, con tanto di capriola, per posizionarsi alle spalle di Alan e, voltatasi verso di lui, gli avrebbe rivolto contro la punta di Shirley con uno sguardo infuocato.

Sperava che gli altri due rimasti, quelli vicino ad Abigail, non avrebbero avuto la prontezza di reagire e, una volta messi momentaneamente al tappeto due (5 e 4), di quelli se ne sarebbe occupata la compagna.

Citazione:Yoki utilizzato: da 0 a 20%, da 20% a 30%, da 30% a 40% - Punti Limite: 2,5/30
Stato fisico: ottimo; occhi dorati, vene in rilievo sul volto e denti affilati, muscolatura che inizia ad ingrossarsi
Stato psicologico: in collera con Alan, rimane concentrata per difendere Rael e Jon e stenderli tutti
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva), lettura dello yoki (innata, passiva)