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[In Missione] Scheda di Seayne (Nardo)
07-03-2012, 03:54 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-01-2019 10:43 PM da Semirhage.)
Messaggio: #1
[In Missione] Scheda di Seayne (Nardo)
Nome: Seayne
Anni: 20
Altezza: 1,80 metri
Peso: 60 Kg
Arto dominante: Destro
Tipo: Attacco

Uniforme:
Citazione:
Spalle
Le spalle sono protette dagli spallacci a due pezzi concentrici, senza decorazioni e con la classica foggia a semiovale sia per la parte esterna più grande che per la parte interna più piccola, la quale  si congiunge con la prima internamente all’altezza dell’articolazione della spalla riparando il braccio fino a metà del bicipite della guerriera. La struttura è tenuta assieme da dei rivetti che ne permettono anche la mobilità per assecondare i movimenti della guerriera.

Petto
La “collana” che collega sul davanti i due spallacci è composta per ogni lato da tre piastre a forma di pentagoni irregolari con gli spigoli smussati le quali sono allineate e sovrapposte (due elementi sopra e uno sotto) le une alle altre. Esse sono agganciate lateralmente alla parte frontale degli elementi più grandi degli spallacci  e, centralmente sul petto, a una maglia di chiusura di foggia rettangolare ma vuota al centro. A parte i rivetti di fissaggio dei singoli elementi, non vi sono presenti decorazioni.

Braccia
I bracciali dell’armatura di Seayne si estendono dall’attaccatura del polso fino all’articolazione del gomito, in prossimità della quale presentano ciascuno un paio di evidenti ganci di chiusura i quali circondano tutto il bracciale, come delle vere e proprie cinghie metalliche, fungendo anche da decorazione, e si serrano alle estremità di una piccola piastra di fissaggio, posta nella parte del bracciale rivolta verso il corpo della guerriera. Una coppia di ganci simili, senza piastra di fissaggio, sono presenti anche all’estremità del polso ma queste ultimi hanno solo una funzione ornamentale, circondando il polso stesso.

Vita
Il “gonnellino” dell’armatura è composto da quattro piastre a forma di mezzaluna allungata poste a protezione delle parti anteriori e posteriori di ogni gamba, che partono dalla vita e arrivano fino a metà coscia. Esse sono rinforzate sui fianchi da una coppia di piastre (una per lato) sagomate per seguire la figura della guerriera senza crearle impedimenti nel muoversi, la cui lunghezza è pari a quelle delle piastre sulle gambe. La struttura è quindi collegata a una piastra di fissaggio quadrata centrale sulla schiena e a una sorta di piastra/fibbia anteriore rettangolare, la quale consente anche lo sgancio di questa parte dell’armatura. Anche in questo caso il tutto è tenuto assieme da dei rivetti che ne consentono la mobilità degli elementi.

Gambe
Gli stivaletti della guerriera arrivano fino all’altezza dell’articolazione del ginocchio. Presentano lo stesso sistema di chiusura dei bracciali, posto nella parte superiore degli stivali, con le piastre di fissaggio situate nella parte superiore dei polpacci, ma hanno in più delle piccole piastre supplementari, a forma di triangolo isoscele con le punte in basso, sagomate a seguire la forma degli stivaletti, poste nella parte anteriore degli stessi sopra le tibie, che svolgono la funzione di parastinchi. La “punta” degli stivali è fatta a foggia trapezoidale e sono inoltre presenti due piastre di rinforzo appositamente sagomate, una a protezione del collo del piede, l’altra a salvaguardia del tendine d’achille.

Mala
Seayne porta sempre con sé, nella mano sinistra o al collo come una collana una ”Mala” (nota ai giorni nostri come un rosario buddista o induista), come ausilio nelle sue pratiche spirituali.
Essa è composta da 108 grani, ricavati dai semi della pianta del Ricino, i quali nel loro aspetto ricordano delle piccole pietre ovali di marmo o granito rosso. La coroncina è chiusa da un grano più grosso degli altri (il grano del maestro), dal quale si dipartono due catenelle (dette: del dorje e della campana) composte da dieci grani più piccoli ciascuna, decorate entrambe all’estremità opposta con un ciuffo lungo circa cinque centimetri di colore arancio brillante.


Descrizione fisica
Seayne è una bella ragazza alta e slanciata, con curve non troppo pronunciate. Prediligendo la velocità alla mera forza fisica, i suoi muscoli sono ben delineati ma non troppo prorompenti. Il processo per diventare una Claymore ha privato i suoi capelli (nonché ciglia e sopracciglia) biondi di ogni colore, lasciandoli bianchi come la neve della sua terra natale. La ragazza li ha lasciati crescere fino all'altezza del fondoschiena e li porta normalmente sciolti, a parte la frangia sul volto che regola puntualmente. Come quasi tutte le ragazze del nord, la sua pelle era già molto chiara ma la trasformazione ha eliminato ogni traccia di pigmentazione dalla stessa, rendendo la giovane completamente albina il che le conferisce, unito ai suoi capelli bianchi e ai suoi innaturali occhi argentei, un aspetto quasi spettrale.

Modifiche descrizione fisica (EDIT)
Dopo gli eventi di Rabona, gli occhi argentei di Seayne erano - a parte i momenti in cui la guerriera era concentrata in battaglia oppure focalizzava la sua attenzione su qualcosa - quasi sempre offuscati da un velo di malinconia e di tristezza (dovute al trauma della perdita dell’uomo che ama) ma da quando Seayne ha intrapreso il suo cammino di crescita spirituale, essi hanno iniziato a perdere quella malinconia che verrà sostituita da uno sguardo che ostenta calma e serenità. Inoltre la ragazza non si preoccupa più di regolare la lunghezza dei suoi lunghi capelli candidi, oramai cresciuti incolti oltre le ginocchia il tutto, unito al suo fisico esile e albino e alla sua uniforme bianca, ha accentuato il suo aspetto già vagamente spettrale a prima vista, facendo rassomigliare la sua figura a quella di uno spirito delle leggende popolari delle foreste del Nord noto come “La donna delle nevi”. Seayne è cosciente di questo cambiamento, ma non gli dà importanza.


Descrizione psicologica (01)
Il desiderio di Seayne di vendicare i suoi genitori e la gente del suo villaggio è la molla che la fa andare avanti; vuole diventare forte per riuscire in questo compito ma sa che dovrà avere molta pazienza, tenacia e… molta fortuna. All'inizio dell’addestramento desiderava soltanto annientare qualunque yoma le si fosse parato davanti, ma le severe lezioni dei suoi istruttori l’hanno costretta a riflettere e ad apprendere, non senza ulteriori sofferenze, la disciplina.
Vorrebbe farsi delle amiche tra le compagne, per le quali ha il massimo rispetto indipendentemente dal loro grado, sapendo quanto dolorosa sia la strada che tutte hanno percorso, ma poche volte riesce a fare lei il primo passo, bloccata dal timore che, a causa del suo aspetto quasi albino, le altre la vedano diversa da loro.
Seayne è una persona gentile con gli altri, umani compresi, ma cova dentro di lei una rabbia, dovuta a tutte le sofferenze fisiche e psicologiche che ha dovuto sopportare negli anni, che le rende difficili da sopportare le ingiustizie e le cattiverie gratuite, che rischiano di far uscire allo scoperto quella rabbia.
Pur non avendo bisogno di mangiare molto, Seayne ogni tanto apprezza gustare un buon piatto, soprattutto se si tratta di cibi da lei mai provati prima, così come le piace apprezzare un delicato profumo. Sono occasioni che, data la vita che conduce, le si presentano raramente e per questo da lei molto apprezzate. Sono un riflesso del suo desiderio inconscio di normalità che non potrà mai essere soddisfatto in pieno.

Modifiche descrizione psicologica (EDIT)
Dopo gli eventi di Rabona, la debole speranza, mai sopita di poter rivedere un giorno l’uomo che ama è uno stimolo ulteriore che la spinge ad andare avanti, cercando di migliorarsi sempre di più, per sopravvivere.
Nonostante i traumi subiti, il dolore mai sopito per la brusca separazione dall'uomo amato e l’incertezza riguardo il suo destino, nonché la convinzione maturata di essere considerata una parìa dagli uomini, Seayne si sforza per cercare di vincere la sua malinconia e continuare ad essere una persona gentile con gli altri umani, soprattutto se bambini, ma la rabbia che cova dentro di lei è diventata più difficile da controllare, nonostante la ragazza si sforzi di contenerla, per non diventare un pericolo per le persone innocenti.
Per questo Seayne cerca di fare il possibile, non sempre riuscendoci, per scaricarla in battaglia, alimentando così la sua furia guerriera, gettandosi in combattimento senza troppi preamboli, combattendo istintivamente, improvvisando la sua strategia momento per momento a seconda del nemico che si trova davanti, cercando di non farsi distrarre, rimanendo silenziosa e concentrata finché l’avversario, che cerca di eliminare il più rapidamente possibile, non giace morto ai suoi piedi.
Seayne sa che il suo cuore rimarrà per sempre legato al suo perduto amore e per non sentirsi sola in questo mondo oscuro, ha sentito la necessità di farsi delle amiche tra le compagne, vincendo la sua irrazionale timidezza nel confrontarsi con loro, in quanto ritiene che, ormai, soltanto tra le sue simili possa trovare l’amicizia e l’affetto di cui sente di aver bisogno. Seayne assumerà con le altre guerriere l’atteggiamento gentile e, a volte, protettivo, tipico del suo carattere. Avendo deciso di votarsi completamente all'Organizzazione, Seayne, spera che non le tocchi mai l’ingrato compito di epurare un’amica perché sa che, alla fine, ubbidirebbe e questo le costerebbe ulteriore sofferenza, facendole rivivere il trauma d’essere la causa della perdita di una persona a cui vuole bene, come l’uomo amato, del cui destino si sente responsabile, in mancanza di notizie certe su di lui.

Modifiche descrizione psicologica (EDIT 2)
L’aver raggiunto una maggiore padronanza del proprio Spirito ha portato Seayne a raggiungere un grado di coscienza di se stessa superiore e questo, unito alla sua oramai radicata convinzione di non essere più umana, le ha fornito un’ispirazione per cercare un modo per liberarsi dalla rabbia e dall’angoscia che gravano sul suo cuore: ben sapendo che nessuno avrebbe potuto aiutarla: avrebbe dovuto cercare le sue risposte da sola..
Da quel momento Seayne, grazie agli insegnamenti lasciategli dall’Eremita Yhazay, approfittando dei periodi di calma tra una missione e l’altra, inizierà un percorso di meditazione e riflessione interiore sulla sua natura di mezza demone, che la porterà a intuire e comprendere le cosiddette “Quattro Nobili Verità” sul dolore, ovviamente adattate alle condizioni di vita delle guerriere e, di conseguenza, a intraprendere autonomamente un parallelo percorso di disciplina e crescita spirituale. Questo cambio di mentalità della guerriera farà sì che anche il suo comportamento e stile di vita si allineino gradualmente con la filosofia suddetta.
Quindi Seayne adotterà uno stile di vita tendente all’ascetismo, si accontenterà di quello che le viene dato dall’Organizzazione o dagli altri, senza pretese (a esempio, non si lamenterà mai con nessuno della sua posizione in graduatoria), cercando di assumere un comportamento onesto e assertivo nei confronti di chiunque: compagne, superiori, umani…
Inoltre, anche in conseguenza della sua volontaria sottomissione all’Organizzazione, Seayne, si sforzerà di eseguire gli ordini cercando di distaccarsi emotivamente dalle conseguenze delle sue azioni, ritenendole niente di più e niente di meno che il suo dovere, anche in funzione dell’autodisciplina che il suo nuovo stile di vita le impone.
Come oggetto della sua meditazione, Seayne si focalizzerà su di se o, più precisamente, sull’innesto di carne e sangue Yoma effettuato nel suo corpo, nel tentativo di comprendere a fondo se stessa e la sua natura di mezza-demone, per riuscire ad accettarsi, liberandosi così dalla brama e dai desideri “umani” che tanto la fanno soffrire in quanto irrealizzabili e/o impermanenti, sperimentando quindi la gioia che da ciò ne consegue.
Dal momento in cui inizierà il suo “cammino spirituale” Seayne, indipendentemente dal territorio che le sarà assegnato, anziché vagabondare in giro tenderà invece a isolarsi come un’eremita per meditare in pace, immobile nella “Posizione del Loto”, indossando solo l’uniforme, in posti dove non arrecherà disturbo a nessuno, (N.B: ovviamente i superiori sapranno sempre dove trovarla); se invece Seayne si dovesse trovare al Quartier Generale, non sarà inusuale vederla meditare assorta in cima a un edificio disabitato della cittadella.
Da quando inizierà questo profondo processo interiore, a mano a mano che il suo percorso spirituale procederà, gli occhi di Seayne perderanno gradualmente il loro velo di tristezza e malinconia, per assumere via via una espressione calma e serena e, mentre la guerriera albina procederà nel suo “cammino spirituale”, la sua meditazione si farà sempre più profonda, cercando di realizzare in se una condizione di pace, calma e beatitudine, dettata dalla “comprensione” della sua natura, nella quale Seayne cercherà di ritirarsi ogni volta che le sarà possibile: condizione che sarà estesa anche allo stato di veglia quando e se la guerriera albina riuscirà a completare il suo percorso spirituale.
Seayne non si farà problemi a condividere questa sua esperienza spirituale con le compagne qualora queste, incuriosite dal suo strano atteggiamento, iniziassero a farle delle domande…


BACKGROUND
Seayne è nata nella città di Pieta, nelle fredde terre del Nord. Poco dopo la sua nascita, i suoi genitori si trasferirono in un piccolo villaggio più a nord, dove suo padre Pyotr, assieme ad alcuni amici era riuscito a trovare una piccola vena d’oro in prossimità di un vicino torrente.
La comunità si sviluppò rapidamente, grazie alla caccia, al commercio delle pelli e, soprattutto alla ricerca e scambi di oro con Pieta e altri paesi. Seayne crebbe felicemente in quel villaggio, circondata dall'affetto di suo padre e di sua madre Nyara, che aveva capelli biondo chiari come i suoi e occhi verdi come due smeraldi, diversi da quelli della piccola, infatti quelli di Nyara erano grigi come quelli del padre. Seayne li trovava bellissimi.
Un giorno, mentre giocava con altri bambini, la ragazzina vide una pallida donna bionda con inquietanti occhi color argento, che indossava uno strano vestito chiaro rinforzato da metallo e con una enorme spada legata alla schiena. La donna si fermò a scambiare alcune parole con il capo del villaggio e con suo padre e poi se ne andò per la sua strada. Uno dei bambini si lasciò sfuggire la parola “Claymore”, affermando che aveva sentito raccontare da suo padre che erano delle streghe che combattevano contro i demoni. Quella sera Seayne raccontò tutto ai suoi genitori, ma loro le risposero di lasciar perdere e non pensarci più: non c’erano demoni in paese o nelle vicinanze e quella donna se n’era andata e non sarebbe più tornata. Fu così infatti ma negli anni a seguire, ogni tanto qualcun’altra di quelle strane guerriere faceva la sua comparsa, per sparire poi subito dopo, come se non fosse mai esistita.
La vita di Seayne cambiò radicalmente il giorno in cui compì dieci anni. Mentre stava festeggiando a cena con i suoi genitori, il villaggio venne attaccato da mostri orribili, che la gente nel panico chiamava “Yoma”: tutto era caos, tutto era paura, Pyotr, suo padre, si gettò contro uno degli yoma che era entrato in casa, sfondando la porta, solo per essere fatto a pezzi da quel mostro in pochi istanti. Seayne urlò disperata ma, all'improvviso, mamma Nyara era lì con lei! I suoi vestiti erano strappati e aveva in mano un’accetta, che usò per sfondare una finestra, gettandosi fuori con la figlia in braccio...
Quello che le attendeva fuori era peggio di quello da cui erano sfuggite: là c’erano altri due yoma in agguato, che aspettavano al varco eventuali fuggitivi…
“Mammaaaaa!” pianse disperata Seayne, paralizzata dalla paura. Nyara era immobile, come paralizzata dal terrore, ma il pianto della figlia la riscosse, spinse Seayne dietro di sé, afferrò più saldamente l’ascia e attese i mostri che scattarono contro di lei: uno le afferrò le braccia, mentre l’altro la sventrò. Il suo sangue sprizzò anche addosso alla piccola Seayne, che ormai non aveva più voce per urlare e lacrime per piangere. Gli yoma stavano per avventarsi su di lei ma, all'improvviso un bagliore d’acciaio si frappose tra i due e la bambina condensandosi in una grande spada che si era posta a protezione della piccola. Un istante dopo due guerriere Claymore attaccarono i mostri, facendoli a pezzi con pochi, precisi fendenti. Improvvisamente tornò la calma, ma il villaggio era distrutto, tutti i suoi abitanti erano morti; le guerriere avevano ucciso tutti gli yoma ma erano giunte troppo tardi.
“Bambina mia… ascoltami… non mi rimane… molto tempo…” Seayne alzò la testa e, tremando, fissò Nyara, che riprese “Perdonami, non ho saputo proteggerti… Ti voglio bene… A…ddio…”
Dopodichè Nyara esalò l’ultimo respiro, gli occhi verdi divenuti vitrei rivolti al cielo grigio piombo. Seayne ritrovò le lacrime e pianse disperatamente, mentre grossi fiocchi di neve iniziarono a cadere, ricoprendo quella scena tragica come un sudario di morte. Alla fine la bambina, capendo che non poteva fare nulla, si staccò dal corpo della madre, si alzò e cominciò a camminare come un automa sulla strada, dirigendosi istintivamente verso Pieta, che era però molto lontana. Non si vedeva nessuno, anche le guerriere Claymore erano scomparse. Alla fine, l’adrenalina che aveva in corpo smise di sostenerla e Seayne, sfinita, cadde nella neve alta e si addormentò.
Quando riaprì gli occhi era avvolta in una coperta, sdraiata vicino a un grande fuoco scoppiettante, riparato da una grande roccia. Un misterioso uomo vestito di nero era seduto dall'altro lato; quando si accorse che Seayne si era mossa le si avvicinò per controllare come stava e le disse semplicemente: “So cosa ti è successo! Vieni con me, se vuoi vivere e vendicarti!” Seayne lo seguì e l’uomo in nero la condusse a sud, presso una grande città con pochi abitanti, scavata nella roccia in mezzo a un deserto.
Otto anni sono passati da quel giorno; Seayne ha subito il processo che l’ha trasformata in una recluta Claymore e, desiderando più di ogni altra cosa distruggere gli yoma che avevano ucciso i suoi genitori e distrutto il suo villaggio, divenne una guerriera d’attacco.


ABILITA' APPRESE:

Genio dello Stealth (Abilità Innata)

Polaris (Abilità - Livello III)

Gùrthang - Ferro di Morte (Tecnica - Livello II)
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