Crossing Swords [Hankegami - WolfSoul]

[Hankegami]

Citazione:"parlato"
pensato

La metà del cranio mozzata volò via per poi riversarsi a terra assieme al suo contenuto, a parte alcuni frammenti che schizzarono sul volto di Divina. La piccola novizia era davvero soddisfatta, e come già altre volte per un attimo le parve bene stirare i muscoli facciali per la contentezza. Ma, come le altre volte, alla fine non lo fece.
Terminata quindi la pratica, Divina sentì un fastidioso senso di dolore provenire dalla ferita: forse era il caso - usando il termine utilizzato da quelli in nero - di Rigenerarla.

De' spalla la ferita sì dà noia: bene sarìa d'empedir che proseguìa.

Deciso così, Divina si guardò intorno e, dopo qualche attimo, trovò un cumulo di macerie abbastanza compatto da sedercisi sopra: lo fece, ed appoggiò quindi la claymore sul polpaccio sinistro.

Ordunque, portiamo a mente tanto: como regenerar l'umano manto?

Lei finora s'era procurata cose del genere durante i lavori in giornata, e la sera andavano via mentre si leggeva il suo libro. Ma ora non aveva il libro con sè: che fare?

Forse...a recordar li probi versi provando podrìa co' memoria porre me como sfogliarlo.

In effetti poteva fare così - anche se leggerli sul libro era meglio, ovvio -. Divina quindi si ripassò vari passaggi in testa, ed infine scelse uno dei suoi preferiti.

"La gloria di Colui che tutto move
per l'Universo penetra, e risplende
in una parte più e meno altrove.

Nel Ciel che più de la Sua luce prende
fu' io, e vidi cose che ridire
né sa né può chi di là sù discende;

perché appressando sé al Suo disire,
nostro intelletto si profonda tanto,
che dietro la memoria non può ire."1

Nel sentirsi in bocca queste parole, come se si trovasse davanti al libro, Divina si rilassò e le vene sul suo volto iniziarono a pulsare meno; di contro, cominciarono ad igrossarsi le vene attorno al taglio alla spalla.

"Veramente quant'io del Regno Santo
ne la mia mente potei far tesoro,
sarà ora materia del mio canto.

O sì buona Clara, a l'ultimo lavoro
fammi del Tuo valor sì fatto vaso,
come dimandi a dar l'amato alloro.

Infino a qui l'un giogo di Teresa
assai mi fu; ma or con amendue
m'è uopo intrar ne l'aringo rimaso."1

Citazione:Yoki utilizzato: 20% [diminuito del 10%]
Stato fisico: Ferita superficiale da taglio alla spalla sinistra [Bassa - in Rigenerazione]
Stato psicologico: soddisfatta per l'omicidio compiuto, s'affretta a Rigenerarsi per il fastidio provato alla spalla ferita; il recitare i versi del libro la fa molto rilassare, portando ad una spontanea soppressione dello Yoki

Spoiler (Click to View)

1 il testo è tratto dalla Divina Commedia, Paradiso I, 1-18. Ci sono alcune manipolazioni per ripresentarlo come il testo fittizio I Racconti Celestiali che Divina è solita leggere; è un pezzo noto (come il relativo di Dante nella realtà), e chiunque abbia letto Aldiger saprebbe riconoscerlo.