Storia di tre fratelli [OMEGA_BAHAMUT]

[Narratore]

Clade quindi rimase lì, nascosta dall'ombra della viuzza, cosicchè le due ragazze continuarono a parlare ignare della sua presenza.

«Beh... chiaramente, finchè quella rimarrà in paese dovranno stare nascosti.» rispose Cedora all'amica «Sabina... ma ci pensi se il capovillaggio le avesse detto che son tornati qui solo pochi giorni prima dell'inizio degli omicidi? Ho troppa paura per loro!»

«Non può essere così sciocco.» sentenziò l'altra «Venivano da un pellegrinaggio da Rabona: tutti sanno che stare nella Città Santa protegge dal malocchio!»

«Sì, è vero... ma io sono preoccupata comunque per Mat. E per il tuo Jon, certo. E per Ned.»

«Se lo sapessero le nostre madri...» ridacchiò Sabina, un pò rossa in faccia «Ma non m'hai più detto che intendete fare: nasconderli sì, ma dove?»

«Melissa pensa che è meglio accordarci con loro: dobbiamo incontrarci tutti e sei in cima alla collina prima che faccia buio. Sai che, ormai, dopo è pericoloso farlo...»

«Dio ci protegga!» sibilò Sabina facendo gli scongiuri «Andiamoci subito, allora: aspettami che esco.»

Sabina s'allontanò quindi dalla finestra, e Cedora se ne andò quindi nel retro della casa; pochi attimi dopo, da lì dietro Clade potè udire - grazie allo straordinario udito delle Claymore - flebilmente quest'ultima parlare di nuovo: chiaramente Sabina era uscita.

«Meglio andarci per le strade interne, oggi: quella di certo starà pattugliando le principali, ne sono certa.»

Il flebile Yoki che le due ragazze emanavano s'allontanò quindi senza che le due tornassero visibili: probabilmente avevano imboccato una strada che partiva dal retro della casa.



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