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Lune [Majin] - Quicksilver, seconda parte
23-09-2014, 10:00 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-09-2014 12:02 AM da Majin.)
Messaggio: #13
RE: Lune [Majin] - Quicksilver, seconda parte
Citazione:Narrato.
Pensato.
«Parlato».

Kelsier continuò a infierire. Se prima Lune aveva avuto dei problemi a causa delle sue parole, non poteva non averne di nuovi quando la dose fu rincarata. Strinse con forza i pugni e sentì che presto, molto presto avrebbe perso il controllo ancora una volta. Sì sentì lasciare andare, arrancare nel vortice di emozioni contrastanti, ma comprese nello stesso istante di non dover ripetere lo stesso errore due volte. 

Camillah.

«Camillah non è la mia protettrice.»

Lune rispose gelidamente, ritrovando in quel nome tutto ciò di cui aveva bisogno per ritrovare il controllo. Il buon Kelsier l'aveva provocata abbastanza, e si era spinto molto oltre, ma lei non gli avrebbe permesso, prova o non prova, di mettere in dubbio la sua utilità né di minacciare la vita di Camillah. Quando i due scagnozzi l'attaccarono ancora, lei reagì evitando i loro attacchi.

Calmati. Calmati. Calmati.

Continuò a ripeterselo finché non divenne parte di lei. Lune il primo nome, calmati il secondo. Respirò profondamente, ignorando il dolore dei colpi ricevuti, fissando Kelsier negli occhi. Lui era l'Organizzazione, e l'Organizzazione poteva fare ogni cosa; sciocca nel pensare per un attimo che fosse buono, che la stimasse. Lei era un'arma, aveva ragione lui. Se non fosse stata in grado di accettare la verità come avrebbe potuto sopportare il fardello della menzogna, della crudeltà, della perdita? Lune fece di più: si accodò a Kelsier e immaginò la sua compagna morta e straziata, ai suoi piedi. Sentì il suo respiro farsi pesante, le lacrime gonfiarle gli occhi. Immaginò il proprio corpo ridotto a brandelli, dilaniato in più parti, i propri organi riversi al suolo. 

«Io. Sarò io a proteggerla d'ora in poi.»

Continuò a schivare, ma il corpo restò normale. Fu come se dopo aver vissuto nella propria mente la scena più terribile che potesse immaginare, tutto il resto fosse diventato improvvisamente più facile da sopportare, quasi insignificante. Si asciugò rapidamente le lacrime e si lasciò andare. Sentì il mostro dentro di lei domato, sotto controllo. Aveva infine capito il segreto: non uccidendo la propria emotività ma facendola scorrere nel modo giusto. Abbracciando il dolore. 

«Maestro Kelsier, grazie per il vostro aiuto. Sento di avere tutto sotto controllo. Vi prometto che sarò un'arma affilata, non avrete di che pentirvi.» 

Crudele e spietato, ma efficace. Lune sentì una profonda riconoscenza, nonostante tutto quello che lui le aveva detto. Lo guardò, nuovamente ammirata, pensando a quanto fosse difficile per un uomo in nero avere a che fare con delle guerriere come lei. Quanto fosse grande la responsabilità di doverle addestrare e aiutare a migliorarsi. Quante altre volte aveva dovuto farlo? E presa dai suoi pensieri, dalle immagini, dalla concentrazione, continuava a schivare.


Citazione:Yoki utilizzato: 80%
Stato fisico: Dolore alla caviglia destra e al fianco sinistro [Ferita Leggera]. Aspetto all'inizio instabile ma poi sotto controllo.
Stato psicologico: Kelsier la provoca in uno stato di nuova confusione, dal quale esce grazie al proprio sangue freddo e autocontrollo.
Abilità usate: Percezione dello Yoki (passiva). Quicksilver (passiva)

[Immagine: Turning-the-Tides-700x393.png]

«Turning the tides.»
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RE: Lune [Majin] - Quicksilver, seconda parte - Majin - 23-09-2014 10:00 PM

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