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TRAMA The Forgotten II [Nardo - Victoria - Ophelia]
01-01-2016, 08:26 PM
Messaggio: #97
RE: The Forgotten II [Nardo - Victoria - Ophelia]
Citazione:Narrato
"Parlato"
"Pensato"
"Sussurrato"
"Detto da altri"

Juliet osservò la reazione di Crystal.
"Perdonami comandante, ma non posso obbedire a questi ordini. Già una volta sono andata contro ai miei principi e non sono disposta a ripetere l'errore. Sarò sincera, ho ancora molto da fare in questa vita e mi seccherebbe lasciarla senza aver cominciato o terminato nulla...Ma se debbo scegliere tra il morire accanto a una sorella e il vivere abbandonandola, preferisco lottare. E lo farò, Seayne, lotterò con te fino alla fine"
Wow, belle parole. Juliet si chiese perchè lei non ne fosse stata capace. Nonostante il suo codice morale le imponesse di aiutare le compagne in difficoltà... Aveva esitato. Non aveva detto di sì, ma neanche di no. Aveva avuto paura.
Si sentiva abbastanza in colpa ora, quindi affiancò le due guerriere senza dire una parola - cosa strana da parte sua.
Fu la volta di maestro Duncan nel prender parola, il quale rimosse gli ultimi dubbi rimasti. "Hmph. Non essere ridicola. Apprezzo il tuo spirito di sacrificio, Seayne, ma quanta strada pensi possano riuscire a fare le tue compagne in meno di un minuto? Vi sarà addosso ancora prima che abbiate deciso da che parte scappare. Tra l'altro, se questa guerriera misteriosa che si sta avvicinando è davvero così potente come sostiene Crystal, allora a dividere le vostre già inferiori forze non otterreste altro che di renderle ancora più facile il compito di eliminarvi tutte. No, se volete avere una qualche speranza, dovete restare unite. E inoltre, voglio proprio vedere in faccia questa misteriosa guerriera, e non intendo andarmene senza esserci riuscito"
Bene, quindi le toccava, toccava a tutte loro. Dovevano restare lì, sperare che la nuova arrivata non avesse cattive intenzioni, ed in caso contrario attaccarla e morire.
"Beh", pensò la numero 37 per tirarsi su col morale, "Io il mio testamento l'ho fatto"

Alla fine l'ennesima guerriera misteriosa arrivò. Fece un'entrata in scena che avrebbe potuto fare a gara col famoso senso della scena della gente dell'Ovest citato da Juliet poco prima: con una serie di capriole, infatti, la ragazza atterrò nella piazza e le guardò. Indossava la comune divisa dell'Organizzazione e poteva gareggiare con la gente dell'Ovest di Juliet anche in quanto a chiome fluenti.
"Uhm no, non c'è storia. La mia è più fluente, anche se ora è ricoperta di sangue fino alle punte. Forse gli fa anche bene, ho sentito che nei posti più ricchi le donne usano degli unguenti sui capelli..." La mente della fin troppo ironica numero 37 aveva già iniziato a divagare, forse come reazione primitiva di protezione. Il cervello fa tante cose assurde quando si è in difficoltà.
Si aspettava che la guerriera iniziasse a parlare - non sembrava come le altre che avevano ammazzato - ma le prime parole in quel silenzio arrivarono dietro le sue spalle. "Matilda..." Juliet osservò Duncan, poi la guerriera, poi di nuovo Duncan. La conosceva?
"Non fate mosse avventate." suggerì il maestro.
"Voi... voi... brute! Ineleganti reiette del buongusto e della decenza! Come... come OSATE presentarmi un simile spettacolo? Che orrore...." ...Cosa? Juliet alzò gli occhi al cielo, mormorando alle compagne che le stavano vicino: "Oh no, un'altra pazza..."
La bizzarra nuova arrivata - "Matilda"? - cominciò a perdere la sua sicurezza dopo aver guardato bene le persone che le stavano davanti. Sembrava confusa, soprattutto dopo aver posato gli occhi sul maestro.
"Ah... chi... chi è? Mi... mi sembra familiare, ma...."
Dall'altra parte c'era la stessa confusione. Juliet, lei... non era la prima volta che si trovava di fronte ad una guerriera vestita come le ragazze dell'Organizzazione ma non facente parte di essa, e perdipiù anche matta da legare. Il ricordo le tolse ogni voglia di scherzare.
Non era facile parlare coi matti, lei lo sapeva bene. Seayne decise di prendere questo pesante compito. "Assecondatemi ragazze! Vi prego!" E poco dopo si rivolse a "Matilda".
"Avete ragione signora e vi chiedo perdono! Io sono Seayne, la caposquadra di questo gruppo: eravamo di ritorno dalla nostra missione quando abbiamo avvertito gli yoki delle Risvegliate e delle guerriere! Ci avevano avvisato che il villaggio aveva chiesto aiuto per sterminare gli Yoma e così abbiamo deciso di intervenire anche noi ma, quando siamo arrivate, le due guerriere erano già morte. Purtroppo, tutte noi eravamo alla prima esperienza di combattimento contro avversarie così forti per il nostro grado e il combattimento è risultato… caotico a dir poco! Vi chiedo ancora perdono a nome di tutte noi!"
Juliet detestava chiedere scusa per cose che non aveva fatto (e... okay, anche per cose che aveva fatto) e mostrare sottomissione, era un bene che fosse stata Seayne a recitare quella parte: lei non ci sarebbe mai riuscita. In ogni caso, sentiva che avrebbero scoperto presto le ragioni della bizzarra guerriera.


Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Perfetto
Stato Psicologico: Curiosa, confusa
Punti limite: 20,5/15
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna
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RE: The Forgotten II [Nardo - Victoria - Ophelia] - Ophelia - 01-01-2016 08:26 PM

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