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QUEST Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
12-09-2015, 04:20 PM
Messaggio: #22
RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Il Borgomastro chiama una giovane cameriera, ordinandole di provvedere a quanto richiesto prima di rispondere a Rebecca:
 
Un sacco? Uhm… Beh… Non credo sarà un problema procurarne uno. Ve lo farò portare.
 
E poi rivolge un leggero inchino a Elenwen:
 
Capisco la vostra urgenza signorina, ma vi chiedo di pazientare ancora un po’: non ci vorrà molto.
 
Infatti, la vostra attesa non dura a lungo: giusto il tempo di sorbire il the che sentite un leggero bussare alla porta della stanza. Gareth Murn, dopo aver socchiuso l’uscio per vedere di chi si trattasse, apre la porta e fa entrare i nuovi arrivati, tre persone in tutto: due uomini e una donna:
 
Signorine, vi presento Hassan Jared, la vedova Hamyn e Gustàv Jocelin, i rappresentanti della Corporazione dei Mercanti. Signori, queste sono le claymore inviate dall’Organizzazione come da nostra richiesta.
 
I tre nuovi arrivati sono molto diversi tra di loro. Hassan Jared è il più alto dei tre: la sua pelle è color del bronzo e la sua corporatura robusta; indossa una camicia dl lino chiara, pantaloni e una giacca senza maniche di color sabbia e un piccolo turbante dello stesso colore gli avvolge la testa, incorniciata da una barbetta ben curata, appuntita sul mento; calza degli stivali di pelle con la punta ricurva verso l’alto. Un paio di orecchini d’oro, un rubino che orna il turbante e un grosso anello d’oro all’anulare della mando destra sono gli unici segni della sua ricchezza. I suoi occhi neri vi fissano con intensità e attenzione una a una e, prima di passarvi davanti per accomodarsi su di una poltrona libera, Hassan congiunge le mani all’altezza del petto e, chiudendo gli occhi, inclina leggermente la testa verso di voi, rivolgendovi uno strano saluto:
 
Possiate sempre trovare acqua e ombra lungo il vostro cammino, signorine!
 
La vedova Hamyn è completamente avvolta da un lungo e raffinato abito color blu notte, stretto in vita da una larga fascia dello stesso colore, semplice nella fattura ma ornato da sottili e delicati ricami in filo d’argento, che lo fanno risplendere quasi come fosse un cielo stellato. Dal cappuccio tirato sopra la testa della donna fa capolino un volto dalla pelle rosea con  lineamenti dolci, anche se inizia a essere segnato da qualche ruga, con degli occhi grigi che vi guardano con gentilezza, ma nei quali potete intravvedere una traccia di malinconia; i capelli che sbucano fuori dal cappuccio sono d’un nero corvino, tuttavia non è difficile vedere più di qualche filo bianco in mezzo a essi. Non potete fare a meno di notare, sul dito anulare della sua mano sinistra, una semplice fede in oro.
Subito dopo il saluto di Hassan, un leggero sorriso si apre tra le sue labbra, scoprendo due file di piccoli denti bianchi come perle, mentre la sua voce gentile vi saluta a sua volta:
 
Ben arrivate mie care! Spero che il vostro viaggio fino alla nostra città sia stato piacevole!
 
Dopodiché anche lei si accomoda su una poltrona libera.
Dei tre mercanti, Gustàv Jocelin sembra il più giovane e quello più a disagio in vostra presenza: educatamente sembra fare di tutto per non farlo notare, tuttavia il linguaggio del suo corpo lo tradisce. Il mercante è vestito con una camicia ad ampie maniche con i polsi a sbuffo; porta pantaloni neri e stivali di pelle nera lucidissimi, a parte le suole impolverate per aver camminato in strada. Un panciotto in pelle nera completa il suo abbigliamento. Il suo viso affilato e col mento a punta è ornato da un paio di baffi impomatati le cui estremità, arricciate verso l’alto, sono spesso tormentate dalle mani dell’uomo. Gli stretti occhi castani sembrano guizzare nervosamente dall’uno all’altro dei vostri volti e i suoi capelli castani e lunghi sono raccolti dietro la nuca in una coda di cavallo che gli arriva a metà della schiena. Un grosso anello in oro all’anulare della mano destra è l’unica traccia ostentata della sua ricchezza.
 
Buongiorno a voi…
 
È l’unica cosa che si limita a dirvi Gustàv, mentre prende posto a sua volta sull’ultima poltrona rimasta libera.

A questo punto Gareth Murn richiama l’inserviente, ordinando altro the e altri pasticcini per i nuovi arrivati, dopodiché recupera una sedia da una stanza vicina e si siede a braccia conserte dietro i tre mercanti. I due uomini fissano a turno la vedova Hamyn e annuiscono. La donna si schiarisce la voce e prende la parola:
 
Mie care ragazze, credo sia inutile perdere tempo nell’attesa che arrivi il nostro the, perciò direi di iniziare subito. Immagino che i vostri superiori vi avranno informate che vi abbiamo assunte per sorvegliare la nostra grande fiera ed evitare che degli Yoma si mescolino alla folla per entrare indisturbati in città. Ora, sappiamo che la nostra città è molto grande e non sappiamo se le vostre… capacità siano tali da poterla tenere tutta sotto controllo. Quello che ci aspettiamo da voi è che se, disgraziatamente, uno o più Yoma iniziassero a mietere vittime, voi interveniate per stanarli e eliminarli il più in fretta possibile!
 
La donna si interrompe quando la giovane cameriera bussa alla porta ed entra portando un vassoio nel quale notate subito che vi sono due teiere e sei tazze, con altrettanti pasticcini. Prima di ritirarsi la ragazza prende il vassoio che aveva portato prima per voi tre ed esce dalla stanza. A quel punto Gareth Murn sposta la sua sedia e si accomoda con lo schienale appoggiato alla porta, la quale si apre verso l’interno, bloccandola. La vedova Hamyn si versa del the, imitata poco dopo dagli altri due mercanti; la donna attende educatamente un attimo per vedere se anche voi fate altrettanto, per poi continuare il suo discorso:
 
Tutto ciò in realtà è una storia di copertura, che abbiamo raccontato alla gente anche se, effettivamente, sarà comunque parte del vostro incarico. Di fatto però, sospettiamo che nei dintorni della città ci siano già uno o più Yoma, solo che non hanno ancora mietuto vittime tra gli abitanti di Cezanne!
 
Mentre la donna beve un sorso di the, Hassan Jared prende la parola:
 
E’ già da qualche mese che, sulle strade che conducono a Cezanne, sia quelle principali che quelle secondarie, vengono rinvenuti dei cadaveri privati delle budella, ma talmente straziati da risultare irriconoscibili. Si direbbe che qualcuno ne abbia volutamente devastato i volti per impedirne il riconoscimento. Sulle prime non ce ne preoccupammo, non essendoci state vittime tra i nostri concittadini, ma poi…
 
Gustàv Jocelin si inserisce nel discorso:
 
Un mese fa, grazie a un particolare tatuaggio che aveva su un braccio, riconobbi in uno dei morti un mio caro amico, nonché uno dei miei fornitori e, conoscendo il genere di merce che trattava, ci accorgemmo che uno dei mercanti della città, Lei Kung, aveva iniziato a trafficare con delle mercanzie… esotiche, diciamo così; comunque erano mercanzie che non è facile trovare da queste parti e questo gli portò dei grandi benefici: in poco tempo divenne uno dei più ricchi mercanti della città. “Buon per lui” si pensò in un primo momento: nel nostro mestiere può capitare benissimo che una improvvisa e buona intuizione faccia la tua fortuna, così come un investimento sbagliato ti mandi in disgrazia…
 
Hassan riprende la parola:
 
Il punto è che nessuno dei nostri informatori è riuscito a scoprire attraverso quali canali Lei Kung si procura queste mercanzie: due di loro sono improvvisamente scomparsi senza lasciare tracce e, facendo due più due, abbiamo scoperto che i suoi più grossi affari Lei Kung li ha fatti quando sono avvenute le morti misteriose!
 
La vedova Hamyn poggia la sua tazza sul vassoio:
 
In pratica, ragazze mie, noi sospettiamo che Lei Kung sia in combutta con gli Yoma o comunque con chi sia il responsabile di quelle morti. Temiamo che le vittime fossero mercanti stranieri che venivano in città per vendere le loro mercanzie o per aprire nuove linee di scambi commerciali! Certo, non possiamo negare che togliere di mezzo Lei Kung ci farebbe un immenso piacere ma, se i nostri sospetti sono fondati, non possiamo nemmeno lasciarlo fare, non trovate? E visto che chiunque abbia provato a indagare più a fondo è sparito, ecco che abbiamo pensato di rivolgerci a voi!
 
Per la prima volta prende la parola Gareth Murn:
Tutto ciò era già stato concordato con i vostri capi ma, se dovesse costarci qualcosa di più, ditecelo pure: non ci saranno problemi a pagare quanto dovuto! Se avete delle domande da fare, chiedete pure liberamente!
 
Turnazione:
Angelica
Rebecca
Elenwen
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade] - Narratore - 12-09-2015 04:20 PM

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