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TRAMA Carenza di materia prima [Golaroid-Mordred]
01-12-2015, 11:51 AM
Messaggio: #4
RE: Carenza di materia prima [Golaroid-Mordred]


Una delle migliori fortune di essere una Strega dagli occhi d’Argento, è una particolare insensibilità ai cambiamenti climatici. E’ rimasta un giorno abbondante in attesa sul quel muretto davanti l’ingresso di Gonar, senza soffrire particolarmente il caldo di punta del giorno, così come la tipica escursione termica serale durante la notte; anche perché lei, figlia delle fredde terre del Nord, il freddo non l’ha mai sofferto particolarmente.
Nel pieno della seconda giornata, la propria percezione dello yoki inizia a venir solleticata da una nuova presenza in avvicinamento; tuttavia non essendo lei particolarmente ferrata nella percezione, il proprio raggio di percezione è ridotto ed Iside sarà oramai quasi prossima a raggiungerla nel momento in cui viene colta la sua presenza.
Diana non si scomporrà particolarmente dalla propria posizione, semplicemente il capo ancora poggiato con il mento sulle mani unite, roterà in modo da poter inquadrare con lo sguardo la fonte di tale emanazione di yoki.
Osserva a lungo Iside, durante tutto quel tragitto che la piccola guerriera compirà per avvicinarsi maggiormente a lei ed alla città di Gonar, rimanendo impassibile nel momento in cui la compagna balzerà indietro, sconcertata alla vista della claymore piantata a terra al proprio fianco.
Diana inspirò profondamente, chiamando a se una dose elevata di pazienza per ignorare la frase lasciata a metà da parte di Iside, ma senza successo.

-      Irresponsabile?

Domandò ad Iside, con il proprio consueto tono calmo e piatto, così fastidiosamente inespressivo ed anonimo.
Anche lei la riconobbe, ricordandosi della Cerimonia dell’assegnazione del Rango di neanche una settimana addietro, dove assieme erano state ufficialmente “numerate”. 

-      Sei in ritardo.  

Commentò ancora, con il medesimo tono pacato quanto accusatorio nei confronti della compagna.
Ed ancora… 

-      Sono due giorni che ti aspetto qui.

Una piccola folata di vento accompagnò le sue ultime parole, facendo ondeggiare delicatamente la mantellina che dalle spalle scendeva fino all’altezza del muretto, così come le due ciocche di capelli lasciate libere di scendere lungo ambedue le guance.
Di certo il benvenuto che Diana riserva ad Iside non è dei migliori, come dei più caldi. Tutte le frasi avevano la stessa calma, pacatezza ed anonimità, così come lo sguardo serio ed i lineamenti piatti del viso non avevano subito la benché minima variazione espressiva; probabilmente potendo già tranquillamente infrangere le speranze della piccola guerriera nel non ritrovarsi una “scimmia taciturna” come compagna di missione.
Lo sguardo abbandonò la figura di lei, puntandosi verso il basso prima di alzarsi da quella seduta mantenuta per un giorno e mezzo abbondante.
S’allungò la gamba destra, sfilando il piede da sotto la coscia opposta per poggiarlo a terra; il tutto seguito da schiocchi delle giunture rimaste immobili così a lungo.
Poco dopo, fu il turno dell’altra gamba, con i medesimi rumorini.
Piegò il capo lateralmente verso destra, ennesimo schiocco, poi a sinistra ed ancora una volta la giuntura schioccò. S’andò a stiracchiare completamente per poi infine di darsi una spinta con un colpo di reni ed alzarsi in piedi, con il suono del metallo dell’armatura ad accompagnarla.
Il braccio destro si allargò lateralmente per poter afferrare saldamente con la mano l’impugnatura della propria claymore, così da poterla rinfoderare dietro alla schiena con un lungo rumore metallico; lasciando sul terreno unicamente un profondo solco.
Tutta la prassi venne eseguita senza curarsi troppo della presenza, sguardo o giudizi della compagna, così come di eventuali passanti, se non fossero stati troppo terrorizzati da passare lungo la via, dato il lungo sostare di Diana immediatamente fuori dalle porte della città senza alcuna motivazione apparente.
Ora era pronta.

La differenza d’altezza fra lei ed Iside era tale da obbligarla a tenere il capo piegato in basso per poterla osservare in viso e d’improvviso riprende parola:

-      Capisco perché mi hanno dato l’incarico di farti da balia. E’ ora di andare, qualunque sia la tua missione.

Sputa sentenze, giudizi, ma la cosa più difficile nel parlare con Diana è proprio comprendere quali siano i suoi veri sentimenti ed emozioni, trattenuti così saldamente dentro di se, come se fossero una debolezza da sopprimere costantemente.




Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Punti Limite: 0/10
Stato fisico: Ottimale.
Stato psicologico: Tranquilla, seccata dal ritardo di Iside. 
Abilità usate: Percezione dello Yoki (passiva) - Genio (Innata - passiva)
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RE: Carenza di materia prima [Golaroid-Mordred] - Golaroid - 01-12-2015 11:51 AM

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