Camillah [clayfax] Velo di Lame

[Hughes]

Forza, coraggio!

L'uomo nero si mise ad incitare la donzella a sfruttare le sue ultime energie per dimostrare che il raggio della sua tecnica fosse sufficiente e idonea allo scopo: in quegli istanti non aveva tempo per ripensamenti o dubbi, un minimo ripensamento e avrebbe mandato all'aria tutto il lavoro che aveva fatto fino a quel momento.

Lentamente ma inesorabilmente Camillah si avvicinò ai manichini: i primi nel raggio di impatto erano quelli laterali e la guerriera se ne accorse perché sentì resistenza contro la sua lama.
A tratti era una cosa alquanto fastidiosa ma non poteva fermarsi; quindi proseguì in avanti, fronteggiando in uno scontro diretto l'ultimo e temibile manichino: aveva una faccia dipinta di rosso sopra, sembrava arrabbiato.

Non durò molto, perché ovviamente fu fatto a pezzi.

Dopo aver superato anche quell'ostacolo, Camillah non riuscì più a proseguire con la sua tecnica e dovette fermarsi con il sudore della fronte che le costellava la fronte; ripreso il fiato poteva voltarsi ed ammirare il suo operato: come già detto, di quello centrale era rimasto poco o nulla.
Quello che, ad inizio esercizio, si trovava alla sua destra manteneva intatta giusto la base mentre quello a sinistra era stato orribilmente fatto a pezzi... Ma di lui una porzione del busto era rimasto in piedi.

Considerando che il tuo arto dominante è il destro, è normale che tu non possa raggiungere la stessa estensione sia a destra che a sinistra ma è comunque un successo: sarà una piccola imprecisione di qualche centimetro, insignificante quasi.


Ora riposati qualche minuto, medita su ciò che hai appreso; non ho ancora ricevuto una risposta dalla Numero Uno quindi sarà meglio che io vada a tirarla giù dal letto personalmente.

Senza neanche aspettare una sua risposta, Hughes si dileguò: sarebbe presto tornato per, sperava, la fase finale dell'allenamento di Camillah.