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CACCIA Grosso Guaio a Bose! [Hotenshi, Clayfax, Victoria, Ophelia]
06-10-2017, 10:39 PM
Messaggio: #25
RE: Grosso Guaio a Bose! [Hotenshi, Clayfax, Victoria, Ophelia]
Camillah e Juliet alla porta mentre Andrea e Crystal attendono fuori, questo sembra essere il piano della Caposquadra e così, le Numero 9 e 26 si avviano nella luce di metà pomeriggio, rassegnandosi all’idea di mettersi in fila ma, non appena le due compagne si appropinquano alla piccola folla in attesa di entrare, un bel giovanotto sulla ventina d’anni, sbarbato e con i capelli biondo paglia che gli arrivano alle spalle, vestito con degli abiti dalla foggia semplice sbuca dalla porta e si avvicina a loro:
 
Buongiorno… ehm… signorine! Io sono Josif e sono stato mandato dal Giudice William per incontrarvi e condurvi da lui, dal momento che il Sindaco non è in paese al momento e noi non vogliamo farvi aspettare  finché non torna, giusto?
 
Josif vi strizza un occhio, sorridendo sornione, mentre con la coda dell’occhio notate un’altra figura, avvolta in un mantello, la quale porge un sacchetto alle due guardie all’ingresso:
 
Ma venite, venite! Non sarebbe giusto lasciare fuori le vostre compagne!
 
Josif sembra un tipo allegro, mentre trotterella verso Andrea e Crystal e, dopo essersi presentato alle altre due, rimanendo sbalordito dalla stazza di Andrea, vi dice:
 
Venite con me… sarà meglio passare da un’altra parte. Sarà difficile non dare nell’occhio ma… ci proveremo! Le domande a dopo, per favore!
 
E, senza dire altro, il giovanotto parte con passo deciso percorrendo verso destra la circonferenza delle mura  finché, in un punto dove gli alberi arrivano a ridosso del muro esterno, vedete penzolare dalla cinta una corda con dei grossi nodi a intervalli regolari, alla quale Josif si aggrappa:
 
Purtroppo non abbiamo delle porte secondarie ma credo che non sarà un problema per voi arrampicarvi, no?
 
Detto questo, svelto come un gatto e agevolato dai nodi presenti sulla corda, il giovanotto si arrampica fino alla cima delle mura, aspettandosi ovviamente che lo seguiate. Sia pure scricchiolando sinistramente, la corda riesce a reggere anche il peso di Andrea e della sua armatura e il men che non si dica, o salendo tramite la corda o scavalcando il muraglione sfruttando i rami degli alberi, siete tutte dentro Bose.
La brezza marina, carica dell’odore della salsedine e dai fruscii delle onde vi arriva alle narici e alle orecchie, mentre Josif vi conduce velocemente tra una fitta rete di vicoletti, stranamente deserti, fino alla parte posteriore di una grande abitazione non troppo lontana dalle porte della città, in un quartiere che sembra essere una zona prettamente residenziale. Le case sono basse e dai tetti spioventi, muri bianchi e tegole di terracotta, prevalentemente:
 
Eccoci qui, siano arrivati.
 
Dice Josif bussando a quella che ha tutta l’aria di essere una porta di servizio. Dall'interno della casa sentite delle urla: una voce autoritaria che rimprovera un servo, probabilmente. Una porta si apre ed esce un uomo vestito di nero, elegante e dal portamento austero:
 
Siete qui per incontrare il giudice Carson?
 
Esordisce, riconoscendovi.
 
Accomodatevi, prestò sarà da voi...
 
Vi fa dunque entrare in un piccolo salone raffinato e ben arredato. Ci sono un tavolo, delle sedie e due divanetti.
L'attesa dura meno di cinque minuti. La porta del salotto si apre. A fare la sua comparsa è un uomo alto dal fisico asciutto e dal portamento austero. Ha i capelli grigi e due baffetti dello stesso colore. Veste di nero e di bianco, una lunga giacca di pelle a sovrastare una camicia di seta. Si fa avanti e vi guarda con attenzione prima di presentarsi:
 
Benvenute signorine. Io sono il giudice William Carson.
Non desidero farvi perdere tempo perciò vengo subito al dunque: sono stato io a ingaggiarvi per conto di alcuni cittadini che contribuiranno al pagamento per il vostro incarico il quale è presto detto.
Nonostante una prima volta vi avessimo chiamati per liberarci da uno Yoma che infestava la città e una vostra seconda incursione anomala e, per nostra fortuna, gratuita, che ha eliminato uno… come lo avevate chiamato? Ah, sì: un Divoratore, qui continuiamo a trovare corpi di persone uccise e private delle viscere. Siccome però queste persone sono stranieri o, comunque, persone che vengono da fuori città, il Sindaco sostiene che non ci dobbiamo preoccupare e che chiamarvi un’altra volta sarebbe troppo caro per le casse cittadine: purtroppo la maggior parte degli abitanti è d’accordo con lui. Pur avendo paura, sembra che la gente qui abbia più paura di perdere il proprio denaro. Bah!
Comunque, non dovete preoccuparvi di questo: trovate lo yoma e sarete pagate, avete la mia parola. E, se mi posso permettere un suggerimento, muovetevi di notte: sarà più difficile che vi scoprano.
Ah, spero che questa volta riuscirete a farcela: mi sembrate più… sveglie di quelle che sono venute il mese scorso…
 
Conclude il giudice fissandovi con molta attenzione, soprattutto Andrea e Camillah, senza mostrare apparentemente timore reverenziale nei vostri confronti.  
 
 
Citazione:Ho accelerato un po’ le cose. Siete libere di porre al giudice Carson tutte le domande che vi vengono in mente e, se vi servono dei chiarimenti mandatemi pure un MP.

 
 
Turnazione
Juliet
Camillah (Sono le prime a incontrare Josif)
Crystal
Andrea
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RE: Grosso Guaio a Bose! [Hotenshi, Clayfax, Victoria, Ophelia] - Narratore - 06-10-2017 10:39 PM

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