L’Innocente [DarkGreen]

[Narratore]

E così ti avvii lungo la strada che porta al porto di Duchamp… Come puoi facilmente constatare, nessuno ostacola la tua marcia e così giungi indisturbata alla tua nuova meta.

Il porto in realtà è composto da due banchine, le quali si trovano una alla tua destra e una alla tua sinistra. Quella a destra è la più larga e robusta delle due e il motivo è presto detto: infatti su di essa è ormeggiato un grosso natante basso e largo sul quale vengono caricati dei blocchi di pietra di varie dimensioni ma che sembrano aver già subito delle lavorazioni di squadratura. Questi blocchi sembrano provenire direttamente dalla zona della cava tramite una apposita strada che non incrocia le vie cittadine e sulla quale i blocchi di pietra vengono spinti a viva forza dagli uomini aiutati facendo rotolare sotto i blocchi stessi dei piccoli tronchi arrotondati allo scopo.
L’altra banchina invece sembra adatta all’ormeggio di imbarcazioni di piccole o medie dimensioni e, effettivamente, su di essa è ormeggiata una piccola nave a due alberi. In testa alla banchina, separate da essa da una stradina che corre lungo il profilo della riva, noti cinque costruzioni miste in legno e pietra, tutte uguali che hanno tutta l’aria di essere i magazzini del porto.

Ovunque tu volga lo sguardo vedi degli uomini indaffarati a svolgere il proprio lavoro e che, per ora, non ti degnano di uno sguardo o, più probabile, non si sono ancora accorti di te. Ma è proprio guardando in direzione dei magazzini che la tua attenzione è attratta da una minuta figura che fa capolino da una di quelle strutture e sembra guardare nella tua direzione: a una prima occhiata diresti che sembra indossare una sorta di giacca tutta rattoppata e portare un berretto calcato sulla testa e, ti sembra, entrambi un po' troppo larghi per quella che sembra essere la sagoma di un… ragazzino?

Già, si direbbe proprio un ragazzino il quale, quando sembra rendersi conto che lo stai fissando, si ritrae di colpo sparendo, per ora, dalla tua vista…