Il Circo [Nemas]

[Nemas]

-Parlato-

Parlato da altri

Pensato





-Si..un posto più tranquillo mi sembra un ottima idea-

Così Rebecca seguì il capovillaggio, andando infine in una locanda non troppo distante da dove si trovavano. Nel frattempo fece chiamare tutti quelli che avevano avuto a che fare col circo. In questo modo avrebbero subito sbrigato l'interrogatorio.

Prendi pure qualcosa, se vuoi. Offro io.

Rebecca si pensò sù. Non era tipa che beveva alcolici, e quelle che hanno gli occhi d'argento avevano, ben poco bisogno di mangaire e bere come gli umani. Però perchè non godersela un pò in una missione? Passare un pò il tempo, non era un male in fondo.

-Barista? Se questa taverna è conosciuta perchè ha un wisky speciale, voglio sentirlo- disse rivolta all'uomo dietro al bancone.

Mentre aspettava che gli portasse quello che aveva chiesto, Rebecca ascoltò quello che il capo villaggio aveva da dirgli.
Nel momento in tanto, altre persone erano arrivate e si erano unite alla tavola.

Per quanto ne so, il circo è composto da una mezza dozzina di persone. Una famiglia, forse, ma non sono stato a chiedere che relazione abbiano tra di loro. Due sono acrobati, uno è un forzuto, e poi ci sono un giocoliere e un mangiafuoco. Il sesto è il presentatore e quello che organizza il tutto. A me sembravano persone per bene, chiaramente un po' particolari ma quello è a causa del loro lavoro. Capirai bene che dopo quello che è successo non posso fare a meno di dubitare quella prima impressione.

Rebecca riflette su quel resoconto. Forse non era uno lo yoma, forse erano più di due. Magari tutti quelli del circo? No. Scacciò questa ipotesi dalla mente. Se fossero stati così tanti le persone morte sarebbero state molte di più.

-Non ti puoi fidare dell'aspetto- Rebecca guardò in faccio il capovillaggio. -Uno yoma può assumere l'aspetto delle persone a te più vicine dopo averle uccise. Il loro comportamento, il loro modo di pensare, potrebbe essere benissimo uno della tua famiglia e nemmeno te ne accorgeresti-

A Rebecca tornò in mente ricordi, che credeva avere dimenticato da tempo: il suo villaggio, suo padre. Il ragazzino di cui era innamorata, Mako. Lo yoma che era suo padre, la sua vita da umana che finì quel giorno.

Mako...voglio rivederti. Che Teresa e Claire mi possano portare da te.

Uno nodo allo stomaco si forme in quel momento dentro di lei. Cercando di mantenere il contegno continuò a parlare.

-Vista la situazione vi rivelerò un segreto- Disse guardando tutti i presenti.

-C'è una cosa che gli yoma non possono nascondere: il loro sangue. Anche se hanno forma umana, il loro sangue rimane dello stesso colore che hanno: un viola malato. Ora che sapete questo, se in futuro si dovesse presentare un altro yoma, potreste ideare qualche piano futuro per identificarlo e tendergli una trappola-

E dopo aver rivelato quel particolare, a Rebecca vennero in mente delle idee.

-Quello che ha detto il capovillaggio combacia a tutto quello che voi avete visto?- Domandò rivolta ai presenti. -Non avete visto...qualcosa di particolare? Se sono giocolieri c'è spesso la possibilità che uno si faccia male o si ferisca?-



Yoki: 0%

Fisico: ottimale

Psiche: i ricordi del passato di Rebecca si mescolano con quelli della missione in atto. Ciò nonostante non influiscono più di tanto, la guerriera rimane lucida e decisa a continuare la sua missione.

Abilità: percezione yoki passiva