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QUEST La Morte Viola [Golaroid]
12-07-2017, 03:13 PM
Messaggio: #1
La Morte Viola [Golaroid]
La morte viola
Colpisce le malelingue

Poco tempo dopo essersi stabilita nei pressi di Godal, una cittadina abbastanza tranquilla che fa da principale centro abitato della sua zona di competenza, Diana ha ricevuto un messaggio dall'Organizzazione. Il contenuto è molto semplice: 
C'è stata una richiesta di intervento da parte di Godal. Risolvi il problema. La gente del posto dovrebbe saperti dare i dettagli.
Perciò alla guerriera non rimane altro da fare che recarsi in città e capire cosa esattamente deve fare.

Citazione:Sfrutta il post introduttivo per spiegare dove esattamente si è stabilita Diana. Dev'essere un luogo abbastanza lontano per non infastidire gli umani ma abbastanza vicino da metterci giusto un paio d'ore ad arrivare in città; a parte quello hai completa libertà di descriverlo, a patto di rimanere verosimile per la zona. Descrivi anche le sue reazioni al messaggio e il viaggio verso Godal, e poi cosa vorrebbe fare una volta in città. La descrizione dell'abitato starà a Narratore. Se hai dubbi o domande, invia pure un MP a Ufizu. Grazie.
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13-07-2017, 10:03 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-07-2017 10:04 AM da Golaroid.)
Messaggio: #2
RE: La Morte Viola [Golaroid]

Non è passato molto dall'aver completato la sua ultima mission nelle aride terre dell'Est e la conseguenza di un aumento di grado, la portò a dover abbandonare la sua area di competenza che si era stabilita nel freddo Nord.

Sono passati solo pochi giorni dallo stabilirsi di Diana all'esterno dell'abitato di Godal, il quale ancora non ha avuto nè modo e nè tanto meno interesse a farvi una visita di piacere volta dalla curiosità.
La guerriera scelse di accamparsi in un posto isolato, lontano dalle principali strade di collegamento da e per Godal, ma oltremodo un posto non troppo impervio per essere raggiunta dagli uomini in nero in caso di nuove e future disposizioni.
La zona scelta era esattamente sulla sponda di uno dei vari ruscelli che attraversano le pianure della zona centrale, il quale con il suo scorrere veloce dell'acqua offriva un suono rilassante e tranquillo. All'interno del ruscello di tanto in tanto si potevano intravedere dei pesci d'acqua dolce nuotare rapidi per contrastare la corrente o scivolare veloci trasportati dalla stessa. In prossimità degli argini del ruscello v'è una grande abbondanza di pietre spigolose ed immediatamente oltre queste, inizia la verde distesa d'erba alta delle pianure.
Diana ebbe l'accortezza di scegliere dove accamparsi in un punto con un grosso albero di faggio, il quale con la sua grande e folta chioma offriva una ottima ombra. Tutt'attorno c'erano vari cespugli, ma nulla che potesse essere paragonato ad un sottobosco, così come gli alberi erano un po' distanti gli uni fra gli altri dando così un'ottima visibilità sulla lunga distanza.
Quando arrivò l'uomo in nero con i nuovi ordini per lei, si trova tranquillamente appollaiata e distesa di schiena su uno dei grossi rami situati più in basso, a non più d'un paio di metri da terra. Era tranquillamente rilassata, seppure indossava tutte le protezioni della propria armatura, mentre la claymore era piantata a terra vicino ad un piccolo focolare spento circondato da varie pietre poste in forma circolare, atte a contenere la cenere e le braci.
Data la posizione di vantaggio, ebbe modo di vedere l'arrivo dell'uomo ben prima che arrivasse a lei.
All'arrivo dello stesso, si limitò a piegare la testa per inquadrarlo con un'aria di sufficienza ed ascoltò le sue istruzioni, senza che i due si scambiarono altri commenti, bastò un tacito annuire con il capo della guerriera e lui si congedò.
Diana chiuse gli occhi, inspirò a fondo l'aria fresca e frizzante della mattina, prima di scendere dalla sua comoda sistemazione e dirigersi a Godal.

- Si riprende.. 

Mormorò per spronarsi da sè, afferrando l'impugnatura della claymore per rinfoderarla dietro alla schiena, con il piede sinistro spense le ultime braci per poi iniziare il suo cammino: puntò in una direzione ben precisa, la quale le permetteva di raggiungere in una mezz'ora abbondante di cammino una delle strade che conducevano a Godal; data la mancanza di ulteriori istruzioni, scelse di percorrere la via più comoda e veloce per arrivare a destinazione, senza doversi districare fra i vari prati, cespugli e campi coltivati che anticipano la città.
Non molto oltre il tempo preventivato, arrivò ad incontrare la strada ed inizò a percorrerla lungo il ciglio della strada, per non essere d'intralcio più d'un comune viaggiatore e non doversi quindi preoccupare di eventuali carri di passaggio, potendosi permettere di rilassare la propria mente e perdersi nei propri pensieri durante la noiosa camminata di almeno un'ora che l'attende per raggiungere la città.
La mano destra si alzò ed afferro una delle ciocche di capelli biondo pallido che arrivano a sfiorarle la medesima spalla

- Dovrei dare una sistemata a questi capelli..


Pensò fra se e se; ed un raro sfoggio di femminilità mista a narcisismo probabilmente avrebbe passato buona parte del viaggio a cercare di sistemarsi la chioma alla ricerca di un nuovo taglio...
...sempre che nulla potesse disturbarla o attirarne l'attenzione.




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15-07-2017, 05:15 AM
Messaggio: #3
RE: La Morte Viola [Golaroid]
Diana si avviò senza esitare ma vagamente distratta verso Godal, e in breve la raggiunse: il borgo, sito ai piedi dei Monti Shire, era abbastanza fiorente grazie al commercio di pietra ricavata dai minatori al lavoro su tale catena montuosa, utilizzata soprattutto dal clero di Rabona. Dato che c'era materiale in abbondanza, poi, si potevano notare più case erette in solida pietra del normale, anche se quelle in legno rimanevano prevalenti. C'era perfino una cinta muraria semicircolare, per quanto non molto alta. La vera sorpresa per la guerriera, però, fu che al suo arrivo non solo fu fatta passare rapidamente e senza domande dalle guardie, ma anziché porte sbarrate e finestre chiuse al suo passaggio trovò un capannello di gente che doveva essere stata informata del suo imminente arrivo da qualcuno dei viaggiatori che l'aveva superata strada facendo. Fra i possenti taglialegna e minatori, v'erano anche parecchie donne e bambini: chiaro segno che più che un comitato di benvenuto era una folla di curiosi e forse disperati. Effettivamente, da come si accalcavano e chiedevano aiuto, era possibile che fosse più probabile la seconda... fortunatamente per Diana, non ci volle molto perché un uomo non più nel fiore degli anni ma ancora robusto si facesse largo a gomitate tra i compaesani, aiutato da un paio di energumeni.
Benvenuta!
La accolse a braccia aperte, ma mantenendo una distanza di sicurezza di due o tre metri. Nessuno osava avvicinarsi più di così.
Perdoni l'accoglienza... calorosa, ma purtroppo la situazione sta veramente degenerando... io sono il borgomastro, Morgund. La prego di seguirmi al municipio, in modo da poter parlare con la dovuta tranquillità.
Assumendo che lei lo seguisse, l'uomo fece cenno ai suoi due accompagnatori di aprire un varco e si avviò verso la piazza principale, su cui torreggiava un edificio a tre piani completamente in pietra: ovviamente il municipio, e infatti fu lì che Morgund si diresse. Una volta all'interno, accompagnò Diana in una sala adiacente l'atrio e chiese a uno degli energumeni un tè, rivolgendo poi un'occhiata di sbieco alla ragazza come a invitarla a ordinare qualcosa a sua volta. Che l'avesse fatto o meno, il borgomastro si sedette su una poltrona e le fece cenno di prendere posto su quella di fronte.
Da dove cominciare? Be', ecco... diciamo le cose come stanno. Signorina...?
Si interruppe, rendendosi conto di non aver chiesto il nome della guerriera. Se si era presentata, si era perso nella ressa di prima... sperò che volesse fargli la cortesia di dargli un nome, ma in ogni caso era di importanza relativa.
Lei è la nostra ultima risorsa. Ci siamo rivolti al cerusico cittadino, ma più che lenire il dolore non riesce a fare. Abbiamo chiesto soccorso alla Chiesa di Rabona, ma la piaga s'è presa il confessore... siamo disperati. E' da due mesi ormai che la Morte Viola ci affligge, e non sappiamo più da che parte sbattere la testa....
Pareva piuttosto giù, e un pochino delirava. Se non altro quando il tè arrivo poté calmarsi un poco sorseggiandolo. Nel frattempo Diana avrebbe potuto farsi un'idea di quel che stava succedendo... probabilmente aveva parecchie domande, e Morgund pareva disponibile ad ascoltarle. 
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15-07-2017, 02:27 PM
Messaggio: #4
RE: La Morte Viola [Golaroid]

Le ci volle poco più di un'ora lungo la strada per arrivare alla città di Godal, distratta dai suoi stessi pensieri non si rese conto di essere arrivare, fin quando non si trovò praticamente in procinto di varcare l'ingresso della cinta muraria, senza neppure essere bloccata dai piantoni di guardia.
Si destò quindi dai suoi pensieri e dalla sua distrazione e si fermò poco prima di varcare l'ingresso, dando uno sguardo alle guardie, le quali non sembravano intenzionate a volerla bloccare; senza esitazione e senza curarsi di chiedere molte spiegazioni, riprese il passo per superare la cinta muraria ed entrare quindi all'interno della città.
Diana inizò a piegare lentamente il capo da entrambi i lati più e più volte, iniziando a guardare la struttura degli edifici e la forma della città in cui le era stato detto di andare; successivamente lasciò perdere gli edifici per dedicarsi alle persone che sporgevano dalle finestra ed a quelle in strada attorno a se che sembravano aumentare ed ammassarsi, piuttosto che dileguarsi o schernirla in preda alla paura come erano solite reagire.
Nell'espressione smorta della guerriera fece capolino una smorfia di fastidio nel trovarsi ad essere così al centro dell'attenzione e prudente, non essendo a conoscenza del motivo per cui sia stata convocata, attivò la percezione dello Yoki in favore delle zone dove si andava a posare il proprio sguardo, volendo evitare di essere colta di sorpresa e per assicurarsi che non vi potessero essere pericoli nelle immediate vicinanze.
La ragazza non avanzava molto velocemente e quando udì quel "Benvenuta" fra il coro di bisbiglii, si fermò completamente per osservare il vecchio omone farsi strada fra la gente ed avvicinarsi velocemente verso di lei.
Fissò tacitamente Morgund presentarsi ed accoglierla, invitandola a seguirla verso il municipio cittadino per poter parlare con la dovuta calma e tranquillià.

- Fatemi strada.

Ribattè tranquilla per andare a seguire Morgund e la coppia di omaccioni, non curandosi troppo di doversi creare un varco nella folla, dato che solitamente gli umani s'allontanano da loro in maniera automatica, come fossero cariche di repellente.
Null'altro avrebbe detto se non interpellata direttamente e l'unico rumore che si poteva udire dalla guerriera, era il suono metallico prodotto ad ogni passo dall'armatura indossata.
Arrivarono infine davanti ad un grosso edificio in pietra di tre piani, la guerriera alzò lo sguardo fino ad osservare la sommità dell'edificio stesso e senza rallentare il passo entrò dentro il municipio sempre seguendo il trio, una volta superato l'ingresso, entrò all'interno di una sala adiacente allo stesso venendo successivamente invitata a prendere posto in una poltrona davanti al borgomastro.
Nel frattempo, la percezione dello Yoki venne assopita, non ritenendo più necessaria al momento la ricerca di eventuali minacce.

- Io non prendo niente. 

Disse all'energumeno in attesa dopo la richiesta di tè da parte di Morgund e portatasi davanti alla poltrona, piegò il braccio destro oltre alla spalla per afferrare l'impugnatura della claymore e con un lento gesto sfilarla dalla placca metallica porta fra le scapole, si sedette, poggiando il piatto della claymore orizzontalmente sopra le proprie gambe, mantenendola sempre stretta sull'impugnatura con la mano destra, mentre la sinistra si sarebbe andata a poggiare aperta sopra la lama.

- Sono stata mandata qui dall'Organizzazione, poichè avete chiesto i nostri servizi.

Disse con tono piatto e fermo, volendo anticipare l'uomo e prendere in mano la situazione, volendo chiarire in un istante la sua posizione.

- Il mio nome è Diana. Se potete pagare quanto pattuito, sono pronta ad ascoltarvi.

A quel punto si zittì per lasciar nuovamente parola al borgomastro ed ascoltare quale sia la problematica. Questa volta non lo avrebbe interrotto, fin quando non si sarebbe messo a sorseggiare il tè portato dall'energumeno. 

- Non m'è di molto aiuto quanto mi state dicendo. Ho bisogno di maggiori dettagli. (inspirò a fondo) Cos'è esattamente che vi sta affliggendo? Chi? E sopratutto, dove?


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17-07-2017, 03:50 PM
Messaggio: #5
RE: La Morte Viola [Golaroid]
Il borgomastro si irrigidì quando vide la guerriera estrarre la spada, ma una volta capito che non intendeva distruggere nulla - anzi, l'aveva fatto per evitare che si conficcasse nella poltrona - tornò a rilassarsi. Naturalmente "rilassarsi" in termini relativi: era chiaramente ancora nervoso, e infatti Diana non riuscì a capire bene la sua spiegazione. Effettivamente, si rese conto il pover'uomo, era stato piuttosto vago... assumeva che lei sapesse cose che non le erano state dette, forse perché le aveva incluse nella lettera all'Organizzazione. In ogni caso, dopo alcune sorsate di tè per riordinare le idee, prese un bel respiro e parlò di nuovo.
Non è un chi, signorina Diana. La Morte Viola è una terribile malattia, che da settimane imperversa sulla nostra città. Chi viene colpito inizia a tossire senza controllo, ed entro breve muore soffocato. Perfino i più robusti dei miei minatori, abituati all'aria viziata delle miniere, non sopravvivono più di qualche giorno. Morti, tutti morti, col volto viola per la mancanza d'aria... da cui il nome.
Dopo un sospiro e un'altra sorsata di tè, Morgund riprese.
Naturalmente so che lei non è un medico. Non l'avremmo chiamata se si trattasse di una semplice epidemia. Ma abbiamo notato che la sua diffusione è insolita... non è chiaro come avvenga il contagio. E nessun'altra città ne è affetta, nonostante gli scambi commerciali non siano stati chiusi. Non sono un esperto, ma... è sospetto. E poi, giusto una settimana fa, abbiamo scoperto alcuni dei cadaveri....
Il ricordo doveva essere terribile, perché il borgomastro si interruppe nuovamente, chiuse gli occhi e si passò una mano sul volto prima di concludere.
Sventrati e mutilati. Erano nascosti in un vecchio tunnel minerario oramai inutilizzato, forse in attesa di essere distrutti. O... o divorati, che il Dio di Rabona ci aiuti. A questo punto c'è la possibilità che si tratti di uno Yoma... ma non abbiamo idea di come si comporti. Potrebbe semplicemente star banchettando sulle vittime, ma anche se fosse siamo già abbastanza provati... se dovesse stancarsi dei cadaveri e passare ai sopravvissuti, presto non rimarrebbe nessuno in città!
A questo punto la spiegazione era probabilmente ben più chiara. Naturalmente Diana poteva ancora fare domande, oppure... be', l'alternativa più ovvia era mettersi in caccia immediatamente. 
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21-07-2017, 01:44 PM
Messaggio: #6
RE: La Morte Viola [Golaroid]

Non sfuggì a diana la reazione del borgomastro quando sfliò la claymore ed in tutta risposta inarcò il sopracciglio destro e l'espressione si fece più sinistra, in una tacita ma fin troppo evidente domanda "C'è qualcosa che non va?!" stampata sul viso.
Tuttavia non fiatò, aspettando di ricevere le risposte alle sue domande appena poste.

- Entro breve quanto?

Interruppe l'uomo durante la sua spiegazione, tornando a zittirsi per ascoltare il resto delle spiegazioni.

- Comprendo. Quindi supponete che questo contagio sia derivante dalla presenza d'uno Yoma. 

Si bloccò per riflettere qualche secondo sul da farsi.

- Portatemi nel tunnel dove avete rinvenuto i cadaveri, voglio iniziare da lì. Poi, ditemi se c'è qualcuno affetto da questa "Morte Viola"

Si zittì per un paio d'istanti fissando a fondo Morgund con i suoi occhi argentei, per coglierne ogni reazione.

- In caso, voglio vederlo, a distanza.

Puntualizzò in ultima battuta.
Diana rimase immobile, accomodata nella poltrona e sempre mantenendo la claymore poggiata sulle proprie cosce, serrando ben stretta la man destra sull'impugnatura, mentre la sinistra cessò quel gesto involontario ed automatico dell'accarezzare il piatto della lama.


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22-07-2017, 02:17 PM
Messaggio: #7
RE: La Morte Viola [Golaroid]
Era solamente naturale che il povero borgomastro non fosse esattamente tranquillo alla vista di una spada di quelle dimensioni, soprattutto se sguainata nel suo studio. Tuttavia riuscì a nasconderlo quasi bene dopo un primo attimo di stupore, e puntualizzò che:
Tre, quattro giorni al massimo. Dipende da quanto robusta è la persona... donne, anziani e bambini purtroppo soccombono più rapidamente.
Con un lungo sospiro. Dopo aver terminato la propria spiegazione e ascoltato le richieste di Diana, si prese un attimo per riflettere prima di risponderle.
Lo Yoma - se di quello si tratta - potrebbe essere la causa o una sventurata conseguenza. Ma la farò accompagnare al tunnel da uno dei miei ragazzi, io... io non me la sento di tornare laggiù.
Ammise, scuotendo la testa con fare afflitto: evidentemente non doveva essere stata una bella esperienza.
E sì, ci sono una mezza dozzina di persone... posso dire di portarla da loro dopo la... ehm... visita alle miniere.
Avendo finito il tè e assumendo che la guerriera volesse darsi una mossa, Morgund si alzò e chiamò ad alta voce:
Morel! 
Al che uno degli energumeni di prima fece capolino.
Accompagna la signorina Diana al tunnel dove... dove abbiamo trovato i cadaveri. Poi portala all'ospizio. Mi raccomando, sii gentile e... fate attenzione.
Morel annuì con decisione e si mise in attesa fuori dalla porta mentre il borgomastro rivolgeva un sorriso spento a Diana e le offriva una mano.
Buona fortuna.


Citazione:Evito di velocizzare per darti modo di fare altre domande al borgomastro se vuoi. Puoi anche considerare che ci vorrà un po' per arrivare al tunnel, quindi se vuoi rivolgere qualche questione anche a Morel suggerisco di inserirle nel prossimo post. Se hai dubbi, manda pure un MP a Ufizu. Grazie.
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26-07-2017, 07:28 PM
Messaggio: #8
RE: La Morte Viola [Golaroid]

Rimase silente ad ascoltare la risposta del borgomastro alle due domande, non compiendo alcun cenno particolare che possa far lui recepire il fatto che stesse facendo attenzione alla discussione. Quando lui ebbe terminato e prima che potesse chiamare Morel, si limitò a dare una pacata risposta

- Bene.

Voltò lo sguardo in favore dell'energumeno che entrò nuovamente nello studio dopo essere stato chiamato dal borgomastro e mentre Morgund dava le istruzioni al suo uomo, la guerriera si rialzò in piedi andando a riporre nuovamente la claymore dietro alla schiena, con un secco stridio metallico. 

- Quando avrò terminato di ispezionare le miniere andrò all'ospizio. 

Concluse e lo sguardo si abbassò per osservare la mano del borgomastro tesa verso di lei nel chiaro offrirle una stretta. Diana rimase immobile e si limitò ad alzare capo e sguardo per andare a fissare direttamente in volto l'uomo con il suo freddo sguardo argenteo.
Si voltò su se stessa per dirigersi con passo lento e ben cadenzato in direzione della porta dove l'energumeno Morel era appena uscito e l'attendeva.
Uscì senza dir null'altro Morgund all'interno e non preoccupandosi nemmeno di andar a richiudere la porta dietro di se.

- Muoviamoci. Durante il tragitto mi spiegherai come sono fatte le miniere e se c'è qualche dettaglio che sia degno di nota.

Sarebbe andata a dire una volta uscita dalla stanza, aspettando d'essere condotta alle miniere.


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31-07-2017, 08:20 PM
Messaggio: #9
RE: La Morte Viola [Golaroid]
Citazione:Perdona il ritardo, weekend impegnato.

Morgund rimase leggermente spiazzato dal fatto che Diana avesse bellamente ignorato la sua offerta di stringerle la mano, ma poi realizzò che forse non era un atto comune per le guerriere. In ogni caso poco importava: ormai l'aveva passata in consegna a Morel, il quale si diresse a passo spedito verso le miniere, facendo mente locale per un momento prima di rispondere alla richiesta della ragazza.
Be', deve sapere che le miniere sono abbastanza ampie, al contrario di quanto potrebbe pensare. In fondo, abbiamo bisogno di lasciar passare due uomini della mia taglia e svariati vagoni di minerale, per cui... non credo che avrà problemi di spazio. 
Dopo una breve risata, come se avesse fatto una battuta, riprese.
Tuttavia, per chi non è abituato è facile perdersi nei cunicoli: è un labirinto, là sotto, mi creda. Noi ci abbiamo ormai fatto il callo, ma le consiglio di seguirmi sempre per evitare di smarrirsi. Anche una come lei rischierebbe di non uscire mai più se dovesse finire dispersa laggiù.
Dal tono di voce triste che usava, pareva che Diana non sarebbe stata la prima a fare una fine del genere. 
E' stato per puro caso che abbiamo trovato i cadaveri.
La informò poi, ormai vicini all'entrata delle miniere.
Il borgomastro l'avrà informata che erano in un tunnel ormai abbandonato. Era però abbastanza vicino a quelli che utilizziamo ancora, per cui uno dei nostri si è avventurato lì credendo di trovarci qualche minerale residuo. Probabilmente anche chi li ha nascosti lì l'ha fatto per timore di perdersi se fosse andato più a fondo.
All'ingresso, Morel le consegnò una torcia e si fermò qualche momento a discutere con altri uomini prima di accompagnarla all'interno, vagando per diversi cunicoli - ma come previsto piuttosto larghi e dotati di rotaie per i vagoni di minerali - fino a raggiungerne uno privo di torce ai muri, chiaramente in quanto non utilizzato. La guerriera poté presto accorgersi che c'era un tanfo di morte ancora abbastanza forte e anche un residuo di Yoki, debole ma indubbiamente presente. Entrambi provenivano da un buco nella parete di fondo, dove c'erano stati i cadaveri.
Mezza dozzina di persone.
Precisò l'energumeno con aria desolata.
Le abbiamo sepolte, ma erano state menomate e sventrate dalla prima all'ultima. Si sente ancora l'odore... ma è chiaro che se è stato uno Yoma deve aver cambiato nascondiglio per le sue vittime. 
A questo punto, Diana poteva avere il buco nel muro tutto per sé, a meno che non preferisse dirigersi immediatamente all'ospizio dai malati. Purtroppo non avrebbe potuto esaminare i cadaveri, dato che erano stati trasferiti al cimitero....
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05-08-2017, 11:26 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-08-2017 11:29 AM da Golaroid.)
Messaggio: #10
RE: La Morte Viola [Golaroid]

Diana seguì Morel lungo il tragitto che dalla città li avrebbe condotti fino all'ingresso delle miniere, la guerriera sarebbe spesso andata ad osservarsi attorno alla ricerca di qualche eventuale dettaglio che potesse richiamare la sua attenzione, così come qualche traccia di Yoki che potesse venire rilevata dalla la sua percezione dello Yoki, nella speranza di riuscire a trovare qualche eventuale pista o inizio che possa lasciar intendere l'effettiva presenza o passaggio di uno Yoma.
Tornò a fissare Morel nel momento in cui cominciò a ridere alle sue stesse parole e la reazione di lei fu semplicemente quella di inarcare il sopracciglio destro, non trovandovi alcunché di comico, ma preferì non commentare, limitandosi ad annuire in risposta.

- Capisco. Un'ottima occasione per eliminare una Strega, non trovi?

Ribatté in quella che apparentemente poteva passare per una battuta, se non fosse per il tono piatto e freddo con cui aveva pronunciato le parole, il che lasciava presagire una certa serietà in quanto appena detto.
Non attese la riposta di Morel, riprendendo la parola.

- Ci sono solo cunicoli all'interno? Oppure anche cavità come grotte, depositi.. via dicendo. 

Fissò davanti a se la montagna che s'ergeva e con essa l'ingresso delle miniere che puntavano direttamente, fino a raggiungerlo in breve tempo.
Alzò la mano sinistra per afferrare la torcia che le stava porgendo Morel e lo sguardo si posò sul fuoco acceso che danzava placido.
Rimase in attesa quando l'uomo si perse via a discutere con qualche altro minatore là presente, cercando di cogliere qualche parola del loro discorso, ove fosse possibile.
S'addentrò all'interno de cunicolo principale delle miniere, seguendo l'energumeno a pochi passi di distanza; Diana osservò bene le pareti dei cunicoli e la stuttura delle miniere in se, essendo la prima volta che entrava all'interno di una di queste, camminando proprio al centro delle rotaie che scorrevano all'interno. 
Cercò pure di memorizzare qualche dettaglio che potesse aiutarla nel riconoscere il percorso intrapreso fino all'arrivo di quel tunnel privo di torce ed in disuso dove s'erano fermati.
Le prime due cose che attirarono la sua attenzione furono il puzzo di morte proveniente all'interno del tunnel buio, così come quella debole ma percettibile presenza di Yoki all'interno, che ne presagiva il passaggio o l'operato di uno Yoma, ma probabilmente non della sua presenza. 
L'espressione sul viso della guerriera da spenta e neutra divenne subito seria ed intensa, compiendo qualche passo all'interno del tunnel in disuso, mantenendo alzata la torcia accesa in modo da poter illuminare quanto più possibile l'area davanti ed attorno a se.

- Aspetta qui, devo controllare una.. cosa.

Disse in favore di Morel in modo da dirigersi da sola al buco dove si trovava la fonte di Yoki.

- Dove sono stati sepolti?

Domandò a Morel distratta, dato che la sua completa attenzione era in favore della traccia di Yoki, nel tentativo di cercare una eventuale scia della stessa che potesse indicare una direzione o movimenti della sua fonte.



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06-08-2017, 05:03 PM
Messaggio: #11
RE: La Morte Viola [Golaroid]
Morel si limitò a stringersi nelle spalle alla "battuta" di Diana, dopodiché rispose alla sua domanda con lieve incertezza.
Abbiamo trovato alcune grotte naturali, ma sono più in profondità. Quelle a cui siamo arrivati sono ancora molto usate perché ricche di minerali, per cui trovo difficile che qualcuno ci si possa nascondere.
Una volta arrivati al buco dove erano le vittime, la guerriera si addentrò in esplorazione - non per molto, dato che si trattava solo di una cavità nel muro che non portava da nessuna parte - e trovò qualche macchia di sangue residua e ancora quel vago sentore di Yoki, che però non lasciava tracce oltre quella zona. Era probabile che fosse rimasto semplicemente in quanto legato al sangue degli umani: forse erano vittime recenti, e lo Yoki non aveva avuto il tempo di dissiparsi. In ogni caso, nessun indizio su dove potesse trovarsi la fonte. L'energumeno, nel frattempo, replicò con un sopracciglio alzato.
Nel... cimitero, ovviamente. 
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14-08-2017, 05:39 PM
Messaggio: #12
RE: La Morte Viola [Golaroid]

- Capisco..

Risposte vagamente Diana, la cui attenzione era tuttavia portata completamente alla ricerca di altre scie do Yoki, senza tuttavia alcun esito positivo. Spostò la torcia sempre tenuta stretta in mano, così da poter illuminare al meglio la parete rocciosa di quella cavità, potendo osservare qualche macchia residua di sangue.

- Qui non c'è null'altro che possa interessarmi. Torniamo indietro..

Mormorò pensierosa in favore di Morel, voltandosi verso di lui e compiendo qualche piccolo passo in modo da potervisi riavvicinare. Il capo s'alzò in modo da osservare direttamente in faccia l'energumeno.


- Di chi lavora in miniera è mai scomparso qualcuno? Intendo durante il lavoro.

Precisò subito, proseguendo ancora subito dopo.

- Qui non c'è nessuna traccia che mi interessi. Per cui andrei a vedere prima i malati.. e poi il cimitero dove sono stati seppelliti i corpi delle vittime.


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14-08-2017, 11:51 PM
Messaggio: #13
RE: La Morte Viola [Golaroid]
Morel annuì brevemente, per poi avviarsi mentre rispondeva alle domande della guerriera: lei sembrava non voler perdere tempo, e l'uomo non le dava torto. In fondo, ogni minuto che passava era un'altra vita che rischiava di spegnersi. 
Purtroppo ogni tanto uno dei nostri sparisce. Anche i più esperti corrono il rischio di perdersi nei cunicoli più in profondità... fortunatamente non accade spesso, ma è un'eventualità da considerare.
Spiegò mentre uscivano dalla miniera e si avviavano verso un edificio molto ampio ma basso, che doveva essere un magazzino. In effetti, all'interno si potevano vedere anche da fuori numerose pile di pietre e minerali grezzi, probabilmente da trasportare altrove per essere lavorati. In realtà, però, l'obiettivo di Morel era un'altra costruzione, più piccola, poco lontano: una volta dentro anche la ragazza poté notare che era una specie di dormitorio per i lavoratori, momentaneamente adibito a ospizio. Metà della dozzina di letti era occupata dai malati, gli altri lasciati liberi. C'erano un paio di donne che si prendevano cura delle vittime, ma non pareva che avessero grandi risultati. Tutti i malati tranne uno, che era appena una ragazzina, erano maschi adulti, probabilmente minatori data la costituzione. 
Eccoci... non so bene cosa vuole fare, temo che non sia possibile interrogare i pazienti....
Disse Morel, lanciando un'occhiata dubbiosa alla guerriera: qual era, dunque, il suo piano?
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21-08-2017, 05:22 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-08-2017 05:23 PM da Golaroid.)
Messaggio: #14
RE: La Morte Viola [Golaroid]

Ripercorse seguendo Morel i cunicoli della miniera fino ad uscire nuovamente all'aria aperta e dovette sbattere un po' le palpebre e coprire parzialmente gli occhi con la mano destra per via del fastidio provocato dalla drastica differenza di luminosità.

- D'accordo, è chiaro. Quello che volevo intendere è se le sparizioni nel tunnel sono aumentate in questo periodo o meno.

Ribattè Diana in favore dell'energumeno, continuando a seguirlo in direzione di una prima costruzione grande e bassa, seppure non la condusse verso quella, ma piuttosto verso una seconda più piccola e poco lontana.
Entrò alle spalle di Morel dentro la costruzione ed andò ad osservare cosa e chi vi si trovava all'interno, fissando uno per uno i minatori (e la ragazzina).

- Ovvio che è possibile interrogare i pazienti. 

Rispose con un certo sarcasmo la guerriera all'omone che la accompagnava, osservandolo con la coda dell'occhio.

- Se volete che vi risolva il problema, ovviamente.

Concluse subito dopo Diana sempre in direzione di Morel.
Rimase là immobile in piedi per qualche minuto, in attesa di una eventuale risposta da parte di lui, per poi iniziare a muovere qualche piccolo passo in favore dei primi e più vicini letti occupati dai pazienti.
Man mano che si sarebbe avvicinata li avrebbe scrutati da capo a piedi per cercare eventuali indizi sulla contaminazione, come presenza di Yoki, oppure pustole, ferite o quant'altro possa fornirle un'idea più chiara di quello che sia questa "Morte Viola".



Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Punti Limite: 0/17.5
Stato fisico: Ottimale.
Stato psicologico: Tranquilla.

Abilità usate: Percezione dello Yoki (Attiva - sulle persone dello ospizio) - Genio (Innata - passiva)
 
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23-08-2017, 07:24 PM
Messaggio: #15
RE: La Morte Viola [Golaroid]
Morel si limitò a scuotere la testa quando Diana specificò la sua domanda riguardo le sparizioni: chiaramente non ce n'erano state più del previsto. Una volta nell'ospizio, però, l'uomo le rivolse un'occhiata incredula: a lei parevano in condizione di rispondere a delle domande, quelle persone? Erano tutti - compresa la ragazzina! - alti e forti, ma era ovvio che non stessero affatto bene. E infatti, sebbene l'energumeno non l'avesse fermata, lo fece una delle donne lì presenti in qualità di "infermiere".
Cosa credi di fare? Non vedi che stanno male? Lasciali riposare. Non vorrai accelerare i sintomi?
La signora, di mezz'età e con un'aria arcigna, aveva un tono materno ma del tipo usato con una bambina che sta cercando di fare una marachella e viene colta sul fatto. Se non altro, la guerriera era in grado di Percepire... nulla. E aveva buone ragioni per credere che, se non sentiva nulla da pochi metri, non avrebbe avuto reazioni diverse da più vicino. Insomma, questa era una malattia bella e buona, e non pareva esserci Yoki di mezzo. D'altra parte, non parevano esserci pustole né altre imperfezioni sul corpo: doveva essere qualcosa di interno. I pazienti erano tutti indeboliti e in preda alla febbre, e interrogarli pareva impossibile: se avesse insistito, avrebbe rischiato di farsi cacciar via dalle donne....
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