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Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Svarta_Blixten] - Versione stampabile

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Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Narratore - 21-07-2012 12:26 PM

[SIZE="4"]Il Tredicesimo Rintocco[/SIZE]

Musica di sottofondo <div style="background: #f1f1f1; border: 1px solid #cccccc; margin: 6px 0px 0px 0px; padding: 6px 8px 6px 10px; width:65px;"><object width= "60" height="25"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Xiv1VNL-ozw?version=2&color1=0xF1F1F1&color2=0xF1F1F1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/Xiv1VNL-ozw?version=2&color1=0xF1F1F1&color2=0xF1F1F1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="60" height="25"></embed></object></div>
Le campane si esibirono in un ultimo rintocco quando Gaia spalancò le grandi porte, trovandosi faccia a faccia con la caposquadra, la quale riservò alla compagna un semplice ma duro ammonimento. Le parole di Terra riecheggiarono secche per tutta l'area in maniera particolarmente grave.

La luce proveniente dall'esterno rischiarò completamente la scena e l'intera navata centrale; lo sguardo delle due guerriere non poté fare a meno di posarsi su quello che pareva essere la fonte generatrice dell'immensa pozzanghera di sangue. L'odore acre si era ormai espanso per tutto quel luogo sacro che era stato profanato da qualcuno.

Appeso, a circa 14 piedi* dal suolo, il cadavere di un uomo completamente sventrato e grondante di sangue. Stava oscillando lievemente. Sotto di lui, le interiora in un bagno scarlatto. Le due guerriere si avvicinarono alla scena del delitto: la figura era tenuta sospesa da una corda che si perdeva nell'oscurità verso l'alto; un uncino era conficcato nella schiena, talmente in profondità che la sua punta acuminata fuoriusciva dal suo petto. Guardando più attentamente, però, vi erano schizzi di sangue ovunque, come se il corpo, una volta appeso, fosse stato strattonato più e più volte. Com'era possibile?

Le mani dell'uomo, oltre ad essere ricoperte di sangue erano prive di unghie e riportavano alcune strane macchie di colore diverso. Pittura? Era difficile stabilirlo. Il tempo di notare quest'ultimo particolare, che sul fondo della navata, dietro il grande altare di pietra illuminato dalla flebile luce proveniente dall'ingresso, un rumore sinistro richiamò l'attenzione delle due guerriere: era come se una grande pietra si stesse muovendo, concludendo il tutto con un tonfo sordo. Poi, una flebile traccia di yoki, proveniente dallo stesso punto da cui era scaturito il rumore. Si spense in pochi attimi, come se si fosse allontanata velocemente.

Quale segreto si nascondeva tra quelle mura antiche? Potrà davvero la luce far chiarezza su questo mistero o la vera soluzione si nasconde nella tenebra più oscura?

[SIZE="1"]*14 piedi equivalgono a 4 metri.[/SIZE]

[SIZE="1"]Note del master: siete di fronte ad un enigma. L'unico modo per proseguire... è risolverlo. Buona fortuna.[/SIZE]

Turnazione Invariata.


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Vick_Svarta_Blixten - 24-07-2012 12:01 PM

Parlato Pensato

Dopo aver aperto le grandi porte del monastero, Gaia ebbe sì più luce all'interno, ma si trovò davanti alla propria compagna. Sorrise amabilmente, nonostante una punta di irritazione e le rivolse un saluto.

Ciao Terra. Immagino tu abbia letto il mio messaggio...

La tizia si limitò a passarle a fianco, minacciandola di prendersi la sua vita a fine missione.

Cosa?!

Gaia perse il suo sorriso. Si voltò velocemente verso la compagna, che le dava la schiena e le si rivolse con voce determinata, anche se bassa.

Di testa mia?! Hai dato qualche ordine specifico, "Caposquadra"!? sottolineò con forza quella parola... La prossima volta potresti spendere più di un semplice "andiamo", per dare i tuoi "ordini", capisci? Se vuoi che faccia quello che vuoi, se vuoi "fare" la caposquadra, allora fallo e spiccica qualche parola, qualche ordine! Ti ho fatto una promessa prima di entrare al villaggio e volente o nolente la manterrò, poiché quello o quegli yoma, moriranno.

Fece dunque un passo indietro, per avere una panoramica più ampia di quello a cui si trovavano davanti. Il cadavere di un uomo, appeso al soffitto con un uncino. Pareva fosse stato strattonato dopo essere stato appeso, a giudicare dalle macchie di sangue presenti intorno.

Mmm... Che strana cosa. Perché non ammazzarlo, cibarsene e fine della storia?

Gaia si avvicinò dunque al cadavere, cercando di analizzare bene cosa fosse successo. Controllò i vestiti pieni di sangue del morto, poteva esserci qualcosa che desse loro un'identità. Quello poteva essere Kamu. Notò quindi che le mani dell'uomo, prive di unghie, erano macchiate di una sostanza di colori diversi... Poteva essere pittura, ma era difficile da stabilire. Fece segno a Terra di dare un'occhiata.

Forse è stato trascinato per i piedi e ha cercato di aggrapparsi contro qualunque cosa, in un ultimo barlume di speranza di salvare la propria vita... Istinto di sopravvivenza.

Poi un rumore. Proveniva da dietro un grande altare di pietra, come se fosse stata spostata una grossa pietra. E poi ancora. Quella flebile traccia di yoki sentita appena prima. Gaia quasi scattò verso quella direzione, senza pensarci. Quasi. Chiuse gli occhi e inspirò profondamente per calmarsi. La traccia di yoki era sparita.

Si voltò verso la compagna, quasi sicuramente aveva sentito anche lei quella traccia. Le sorrise amabilmente.

Dunque... Ordini?

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Non ferita, a parte un taglietto sul dito indice.
Stato Psicologico: Inizialmente quasi arrabbiata con la compagna.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)



Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Jurking1985 - 25-07-2012 12:41 AM

Musica di sottofondo <object height="25" width="60">

<embed src="http://www.youtube.com/v/Xiv1VNL-ozw?version=2&color1=0xF1F1F1&color2=0xF1F1F1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" height="25" width="60"></object>


Nessun fremito, nessuna reazione. Attese che la voce di Gaia si perdesse nella grande navata del monastero, e senza voltarsi ad osservarne il viso rispose lapidaria.

"Andiamo significa andiamo. Io e te."

Poi, come in un baleno di furia, solleticata nel profondo dalla voce ruggente di Dissidia, si girò appena verso la guerriera piumata con un volto quasi improvvisamente bestiale.

"Questa non è la tua caccia personale, ci sono delle vite in gioco e il tuo comportamento rischia di metterle in pericolo. A partire dalle nostre. Ti sei lanciata qui senza nemmeno abituarti all'aria di queste altitudini, presa dalla furia di incontrare la tua preda. E allora lascia che ti spieghi il concetto in maniera più chiara: prendi ancora iniziative come l'ultima, e ti assicuro che la preda molto presto diventerai tu."

Fu quasi trasfigurata, in quel momento, e se ne accorse in tempo per voltarsi nuovamente e non continuare quella spiacevole conversazione. Iniziò quindi a posare lo sguardo sull'intera scena che le si parava davanti, ben più importante dell'astio verso la compagna per i suoi comportamenti. Non era solo la pozza di sangue a preoccuparla, c'era qualcosa che non quadrava in tutto il dipinto che stava osservando. Nel mezzo dei suoi pensieri, Gaia tentò di trovare una spiegazione, ma erano tutte parole che non la convincevano per nulla.

Peccato che tu voglia subito concentrarti sulla missione, Terra. Mi stavo divertendo con quella guerriera.
Dissidia, non è il momento di distrarsi. Non noti anche tu nulla di strano?

Si avvicinò di qualche passo, andando a chinarsi verso l'orrenda macchia rossa sul pavimento di quel luogo sacro. Spostò lo sguardo in varie direzioni, alla ricerca degli schizzi che riusciva a cogliere sparsi qua e là nelle vicinanze del cadavere. Cadavere che guardò poi dal basso, osservando l'uncino che lo sorreggeva come fosse un'estensione naturale di quella lunghissima corda. Quindi, con passo lento, fece un giro intorno al tutto, cercando di memorizzare quanti più particolari possibili.

Non ho idea di cosa possano essere quelle macchie, nè perchè questo corpo sia privo di unghie. Tuttavia...

Non ebbe il tempo di continuare il proprio ragionamento, perchè il rumore di una grossa pietra che veniva trascinata si unì in un fastidiosissimo grido ad una traccia di yoki ben definita. Lo yoma era lì con loro, e doveva conoscere molto bene l'ambiente. Non si lasciò prendere dalla frenesia, anzi, qualcosa le brillò all'improvviso nella mente.

Dunque le mie ipotesi non erano così sbagliate...

Si fermò poco distante da Gaia, rivolgendosi a lei alternando lo sguardo tra il rosone infranto e l'oscurità nella quale si perdeva quella corda di notevole spessore.

"Chiunque fosse, non è stato ucciso qui. Il sangue è circoscritto in una superficie limitata, segno che è stato appeso a questa corda volontariamente. Non può essere stato ucciso nemmeno al di fuori, perchè la neve sarebbe stata insanguinata. E' stato portato qui dentro di proposito."

Quindi si soffermò con maggiore decisione sulla corda.

"Ci può essere una sola ragione per quegli schizzi di sangue ovunque: questa corda deve essere quella usata per suonare le campane, e di rintocchi ne abbiamo sentiti a sufficienza da quando siamo qui. Questo pover'uomo non deve essere stato ucciso da molto."

Sospirò.

"Ma il vecchio custode non poteva suonare la campana da questa altezza, deve esserci una scala che conduce alla sommità, dove avrebbe potuto sporgersi e farle suonare senza problemi. E se costui non è stato ucciso qui fuori, allora deve essere morto proprio in quella zona."

Dovevano stare attente, quel mostro aveva dimostrato di saper giocare con il luogo sfuggendo ad ogni tentativo di individuarlo. Era elusivo, silenzioso, e soprattutto scaltro. Le aveva attirate in un luogo che conosceva bene.

"Non voglio saltare a conclusioni affrettate, ma lo Yoma sembra davvero conoscere molto bene questo posto. E' riuscito persino a recuperare un uncino per il suo orrendo gioco, e ad attirarci qui con il semplice rintocco di una campana. Potrebbe essersi nutrito dei ricordi del marito della donna che abbiamo incontrato a valle, il che lo renderebbe ancora più pericoloso. Oltretutto non abbiamo notizie di Kamu, e saremo costrette a brancolare nel buio."

Quindi, con disinvoltura, fece calare il sipario sulle proprie analisi e diede il primo ordine vero alla sua compagna.

"Restiamo unite, e troviamo il passaggio per raggiungere la cima."

Si diresse, accompagnata dalla musica dei propri passi, verso la direzione da cui le era parso provenisse il rumore. E lì, concentrandosi al massimo, cercò di ascoltare il canto della roccia di cui era fatto il monastero. Se ci fosse stato un passaggio, probabilmente, si sarebbero sentite delle stonature al suo coro. Come sibili di vento.

Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Decisa a muoversi con prudenza, dopo aver evitato lo scontro personale con la compagna.
Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki [Passiva], Armonia [Attiva a livello di percezione]


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Narratore - 31-07-2012 12:33 PM

Il metallico incedere di Terra si fermò una volta raggiunta la parete; era illuminata dalla fredda luce proveniente dall'esterno, oltre le grandi porte, luce che disegnava l'ombra demoniaca della guerriera sulla nuda e sobria roccia vulcanica; con la forza della suggestione persino l'ombra della ragazza più dolce ed innocente sarebbe apparsa mostruosa in quel luogo.

Lo sguardo attento di Terra, dopo un rapido sopralluogo oltre l'altare, scorse una sottile interruzione sul muro ruvido, interruzione che, gettata nella tenebra, proiettava della luce sul corpo della guerriera. Una fenditura che era troppo stretta per essere sfruttata, troppo sottile per forzare quella che sembrava la porta di un passaggio segreto. Probabilmente dietro a quella parete si celava qualcosa, ma come aprirla? L'odore di yoma era presente ed inconfondibile.

Prima dell'apertura delle grandi porte, un ultimo rintocco; poi, il cadavere di un uomo, appeso e grondante sangue. Tutto pareva essere collegato. Che ci sia una sorta di marchingegno dietro a tutto questo? Un antico congegno riadattato per le esigenze? Senza dubbio la chiave del segreto era lì da qualche parte ed aspettava solo di essere... scoperta, o magari... semplicemente riavvolta nella tenebra.

Le due guerriere sarebbero riuscite a proseguire prima che il demone potesse strappare alla terra una nuova creatura?

Turnazione
Jurking1985
Vick_Hetki_Pureva



Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Jurking1985 - 03-08-2012 11:29 AM

Osservò l'apertura con attenzione, cercando ogni punto che potesse sembrare più debole in modo da poterla forzare. Nulla. Era una parete solida, probabilmente troppo anche per due guerriere dotate di una notevole forza. Forza di cui per altro Terra non poteva vantarsi, e dall'aspetto nemmeno Gaia sembrava in grado di abbattere la roccia. Ci doveva essere una soluzione diversa.

Ma quale?

Lo spiraglio lasciato poteva significare diverse cose, forse anche una certa fretta da parte dello Yoma nel nascondersi nelle ombre, ma più probabilmente era segno di una sorta di marchingegno ben studiato ma mal realizzato. Del resto, in un posto tanto assurdo e lontano dalla civiltà, non sarebbe stato nemmeno facile completare i lavori con la massima precisione. L'odore del nemico, poi, rendeva tutto più pesante.

Se non facciamo qualcosa in fretta, potrebbe coglierci alla sprovvista. O scappare verso il villaggio.

La situazione, tuttavia, era terribilmente complicata. Se il meccanismo di apertura fosse stato collegato alle grandi porte, come sembrava dai pochi indizi in possesso delle due guerriere, non sarebbe stato per nulla facile venirne a capo. L'altezza cui era posta la fune era decisamente troppo elevata per poterla tirare, e anche salendo l'una sulle spalle dell'altra non avrebbero potuto verosimilmente raggiungerla e tirarla con la forza necessaria senza perdere l'equilibrio.

Potremmo provare, ma se falliamo? Avremmo perso solo del tempo.

C'era poi la possibilità che le porte avrebbero dovuto rimanere chiuse, per aprire il passaggio, gettando nuovamente il monastero nell'ombra e rendendo ogni operazione ancora più complicata di quanto già non fosse. Un bel dilemma, non c'è che dire. Tirò un sospiro, allora, e si voltò verso la propria compagna con un'aria mista tra divertimento e rassegnazione.

"Non credevo che sarebbe mai arrivato il giorno in cui uno Yoma mi avrebbe messa di fronte ad un enigma da risolvere. E' un nemico scaltro, Gaia, non credi anche tu?"

Quasi le sfuggì un ghigno.

"Potremmo provare a chiudere le porte e suonare le campane nell'oscurità, sperando che gli eventi al contrario rispetto a quelli che abbiamo visto servano a riaprire il passaggio. Ma quella fune è abbastanza in alto, dovremmo salire l'una sulle spalle dell'altra, cercare di raggiungerla e mantenere un equilibrio sufficiente per poterla tirare con la forza necessaria. Non so quali siano le tue doti fisiche, ma non è un'impresa semplice. Oltretutto dovremmo farlo al buio, prestando il fianco ad un eventuale attacco a sorpresa"

Quindi, facendo nuovamente riecheggiare i propri passi in tutta la navata, si diresse verso la pozza di sangue, facendosi illuminare dalla luce e diventando la protagonista di una macabra e surreale scena del crimine.

"Tredici rintocchi. Te la senti?"

Passò le dita in quella pozza rossastra, come a voler entrare in contatto con la vittima e chiedere perdono per non averla salvata.

"Perchè altrimenti c'è solo una alternativa. Scalare questa fune, e sperare di trovare l'altra uscita di questo passaggio. In questo modo potremmo cogliere il nemico alla sprovvista, e attaccarlo proprio dalla direzione verso la quale sta fuggendo. Ma non è detto che quella porta sia quella che conduce alle campane come ipotizzavo, potrebbe essercene un'altra in un luogo che non abbiamo ancora esplorato. E non avremo tempo di farlo, dovremo agire in fretta."

Flettendo lievemente la gamba destra, per poi appoggiarsi sulla spada che nel frattempo aveva estratto, attese la risposta della compagna.

Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Inizia a prepararsi alla battaglia, preoccupata per la pericolosità dell'avversario.
Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki [Passiva], Armonia [Attiva a livello di percezione]


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Narratore - 08-08-2012 06:02 PM

Vick_Hetki_Pureva salta il turno [1/3]

Terra non ottenne alcuna risposta nè cenno di vita dalla compagna che pareva essere incantata, persa nel vuoto o nel turbinio dei suoi pensieri. Nonostante ciò, dopo qualche istante, un cenno del capo un po' distratto a confermare la proposta di Terra. La prima opzione proposta sembrò essere la migliore.

Se le supposizioni della caposquadra erano corrette, probabilmente la soluzione dell'enigma era più vicina di quanto avessero pensato le due streghe.

Note del master: Jurking è autorizzato a muovere il personaggio di Gaia in quanto la situazione richiede necessariamente un'interazione tra le due guerriere; Vick è assente, quindi, non può dare il proprio contributo.

Turnazione
Jurking1985
Vick_Hetki_Pureva



Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Jurking1985 - 08-08-2012 11:08 PM

"Al mio segnale."

Tutto intorno alle due guerriere, all'improvviso, calò il silenzio più gelido ancora della neve stessa. Lo Yoma che si era dileguato, il cadavere dilaniato, la luce fredda da un portone che voleva star chiuso per nascondere il proprio dolore. La sola traccia di un passaggio che taceva, e la natura stessa inorridita da tutto il sangue che era stato versato.

Ma non possiamo fermarci adesso.

Anzi, forse il buio le avrebbe aiutate a non vedere. Terrà alzò il braccio destro con un gesto rapido ed elegante, per poi abbassarlo di netto, decidendo di prendere definitivamente in mano le redini dell'azione. La soluzione più logica, a quel punto, era ripercorrere al contrario gli eventi che avevano portato alla chiusura del passaggio, sperando che questo portasse al risultato migliore: la strada verso il nemico. La caposquadra corse velocemente verso le porte, iniziando a chiuderle con foga per guadagnare quanto più tempo possibile. Nel frattempo, Gaia, si posizionò invece al di sotto della lunga corda che sembrava condurre al campanile.

Veniamo a prenderti!
E se non fosse come credi tu?
Scalerò questa cima anche a mani nude, se necessario, ma troverò quel maledetto mostro!

Pervasa finalmente da un furore di odio e di pressione per le promesse fatte, aumentò la presa sul portone arrivando a serrarle completamente in pochi secondi. A quel punto, si voltò verso la compagna, dicendole soltanto:

"Arrivo!"

Gaia inclinò in avanti la gamba destra e lievemente indietro quella sinistra, per darsi stabilità. La sua caposquadra spiccò un salto direttamente sugli spallacci che ne proteggevano parte del torso, e con la posizione assunta la guerriera piumata fu in grado di sopportare la forza d'urto provocata dai movimenti della Guerriera dell'Armonia. Terra si era data un punto di riferimento preciso, e sfruttando la propria abilità non le fu così complicato raggiungere la compagna anche al buio. Aveva ben chiaro ormai l'ambiente circostante, si trattava solo di focalizzare l'attenzione su un punto preciso. E nel buio del monastero solo lievemente sfiorato dalla luce che filtrava da un rosone infranto, ascoltò la natura cantare.

"Un abbraccio per ogni cento pianti. E una speranza per cento sogni infranti."

Nel mezzo di quel coro insanguinato, un pendolo a scandirne il ritmo morente. Le lievi vibrazioni della fune, inconfondibili e dannate. La giovane guerriera alzò le braccia, trovando il contatto con il suo obiettivo. Tredici volte ancora, suonò quel campanile.

Campane a morto.

Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Sempre più decisa a scovare il suo nemico.
Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki [Passiva], Armonia [Attiva a livello di percezione]


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Narratore - 12-08-2012 11:49 AM

Vick_Hetki_Pureva salta il turno [2/3]

La tenebrosa melodia vibrava le sue note nell'oscurità sacra e profanata, con la sua orchestra che sapeva di morte. Tredici rintocchi quelli che risuonarono, mentre dall'alto pulviscolo e detriti piovevano come neve dal cielo, ricadendo sulle due guerriere. Terra era appesa alla corda vibrante mentre assisteva alla realizzazione del suo piano: al tredicesimo suono, tutto ricadde nel silenzio più assoluto, silenzio che venne squarciato dal rumore della grande pietra. Si stava muovendo! Piano piano, la grande pietra stava rivelando un passaggio, illuminando la navata centrale con la luce proveniente dal suo interno.

Era fatta. Le due guerriere potevano iniziare la vera e propria caccia al nemico, ma... dove le avrebbe condotte? Il cunicolo, alto almeno due uomini, era illuminato da una serie di fiaccole incastonate nella nuda pietra; un passaggio in discesa a quanto pare, la cui fine non era ancora visibile. L'odore che trasudava dalle pareti era di umido e marcio, come se quel luogo fosse tutt'altro che asciutto. Gaia si avvicinò all'ingresso cautamente guardando dritto davanti a sé, quando i suoi stivali metallici calpestarono qualcosa che scricchiolò. La guerriera piumata tolse il piede colpevole, svelando sotto la sua suola alcuni pezzi di unghie e dei solchi nel terreno, come se qualcuno avesse opposto resistenza aggrappandosi inutilmente al terreno argilloso. La stessa cosa notò Terra una volta raggiunta la compagna.

Ora non restava che continuare e portare a termine l'incarico.

<img style="float: left; padding-right: 6px; padding-bottom: 0px;" title="L'Enigmista [Terra - 50PE]" src="http://www.claymorefan.org/ClaymoreFAN_GDR/Immagini/obiettivi/icona_neve01.png" alt="L'Enigmista [Terra - 30PE]" />
<div style="background: #fef6d2; border: 1px solid #efe3ae; margin: 6px 0px 0px 0px; padding: 6px 8px 6px 10px;">Obiettivo Sbloccato: <strong>L'Enigmista</strong> [Terra - 20PE]<br />[SIZE="1"]Risolvi l'antico mistero custodito nelle mura del monastero e riapri il passaggio.[/SIZE]</div>

Turnazione
Jurking1985
Vick_HetKi_Pureva



Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Jurking1985 - 14-08-2012 10:54 PM

Atterrò il più lontano possibile dalla fune, cercando di rimuovere dalla sua mente l'immagine di quel cadavere che le oscillava sotto gli schinieri, in preda agli spasmi del monastero e in balia della morte che l'aveva colto. Un trattamento di così poco riguardo, per un morto, eppure necessario.

A quanto pare, non era un meccanismo poi così complesso.

La nuda roccia che a poco a poco stava facendo spazio a qualche timido bagliore di luce le arrivò alla testa come un enorme coro di anime morenti, come se quel luogo stesse custodendo tutto il dolore e lo strazio delle vittime dello Yoma.
E' molto peggio di quanto mi aspettassi.

Non poteva negare la rabbia che le stava crescendo dentro, per ogni corpo caduto per mano della sua preda designata. Non poteva negarla, e allora scelse di confinarla nel posto che le sembrò più naturale. Dissidia.

Te la affido. In fondo voi parlate la stessa lingua.
Potresti pentirti di questa scelta, ne sei consapevole?
In questo momento nemmeno tu vorresti avermi come avversaria.

Quando lo strisciare imponente del passaggio aperto cessò il suo frastuono, Terra ci si diresse con passo deciso. Un solo ordine, perentorio, per la sua compagna.

"D'ora in avanti, resta 5 passi indietro. Dovrebbe essere uno spazio sufficiente per evitare attacchi che colpiscano sia me che te."

Passò oltre senza regalarle altri sguardi, assimilando soltanto altro dolore nel sentire le unghie di quell'uomo sbriciolarsi sotto i propri piedi. Il passaggio l'avrebbe portata nel profondo, contrariamente alle aspettative, ma a quel punto non faceva differenza.

Se la temperatura dovesse aumentare, questo posto sarebbe da celebrare come la strada verso l'inferno.

L'altezza di quel cunicolo non era affatto di poco conto, la struttura del monastero era molto più solida e ben studiata di quanto potesse apparire dal di fuori, e forse anche di quanto quel posto potesse permettersi. La guerriera dell'Armonia memorizzò ogni centimetro di quel percorso, e dopo qualche secondo si fermò per tentare di recuperare una fiaccola dalla nuda roccia. Di lì a poco, con o senza una fonte di luce, avrebbe comunque ripreso la marcia inesorabile verso il nemico.

Sto venendo a prenderti, bestia. Ho una promessa da mantenere.

Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Cerca di controllare la rabbia, rimanendo concentrata sull'ambiente circostante.
Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki [Passiva], Armonia [Attiva a livello di percezione]


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Vick_Svarta_Blixten - 17-08-2012 04:13 PM

Parlato Pensato

La strategia di Terra aveva funzionato, così ora la loro caccia poteva cominciare. Un pensiero che rinvigorì Gaia, resa quasi apatica per la noia derivata dalle ultime recenti vicende di quella caccia. Perché doveva essere tutto così complicato? Quel dannato Yoma non poteva semplicemente provare ad attaccarle, oppure in caso fosse troppo debole, almeno farsi vedere e poi scappare? No, doveva nascondersi per forza dietro un meccanismo del genere...

Poco male, ora almeno possiamo rincorrerlo...

Ma la caposquadra avanzò, ordinando alla guerriera piumata di rimanere dietro di lei di cinque passi per evitare di essere colpite entrambe da un eventuale attacco. Reprimendo a fatica una rispostaccia, Gaia rispose con un sorriso.

Agli ordini, caposquadra...

Speriamo non vada alla velocità di una camminata, altrimenti chissà dove arriverà la nostra preda...

Seguì dunque Terra, standole a circa cinque passi di distanza.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Non ferita, a parte un taglietto sul dito indice.
Stato Psicologico: Quasi rinvigorita dal meccanismo risolto e dall'inizio dell'inseguimento, poi seccata per l'ordine della caposquadra.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)



Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Narratore - 19-08-2012 11:32 AM

Gaia era riuscita a tornare nel mondo dei vivi dopo qualche istante di completa apatia che non le si addiceva. I passi decisi di entrambe, condussero le due guerriere oltre quel grande masso che rivelò il lungo cunicolo rischiarato da alcune torce accese, incastonate nella roccia. Dal fatto che fossero avvolte dalle fiamme, chiunque avrebbe capito che quel passaggio non doveva essere poi così in disuso...

Avanzarono, lungo l'unica strada percorribile, proiettando ombre danzanti come demoni sulle pareti, quando, all'improvviso, la strada si fece più ripida e i loro corpi si ritrovarono immersi in acqua, acqua calda, termale. La temperatura stava salendo e, con essa, anche il livello dell'acqua che ora bagnava le due ragazze fino all'altezza delle ginocchia. Proseguire stava diventando sempre più difficile, anche per via delle torce, che in quel punto giacevano spente. L'acqua calda ed oscura in cui erano immerse poteva diventare un serio problema.

Sui loro volti la concentrazione per una missione che le stava conducendo direttamente all'inferno, non prima, però, di passare per il purgatorio. Vagarono nell'oscurità, accompagnate dal rumore dei loro spostamenti che copriva persino i loro pensieri, fino a quando una luce, alla fine del cunicolo, face brillare l'acqua intorno a sé. Si accorsero di come il livello dell'acqua stesse calando man mano che il loro istinto le stava portando verso quell'unica fonte di speranza, fino a quando finalmente riuscirono ad uscire dall'angusto luogo, sfociando come un fiume all'interno di una grande grotta, rischiarata dal forte e caldo bagliore di alcune lunghe torce accese tutte intorno, conficcate direttamente nel terreno. ora l'acqua arrivava loro alle caviglie e il rumore, riconducibile a quello tipico di una cascata, attirò l'attenzione delle due giovani combattenti, che rimasero colpite dalla bellezza del luogo.

[Immagine: erfthe.png]

Una serie di insenature e passaggi erano stati ricavati direttamente dalla roccia e, dalla loro fattura grezza, sembravano risalenti a tempi antichi. L'acqua faceva da padrona allo scenario, mentre una leggera nebbiolina di vapore rasentava il livello dell'acqua, regalando alla scenografia un aspetto misterioso ma allo stesso tempo rilassante. Il tepore si trasformò ben presto in fastidioso caldo, che stava mettendo a dura prova anche le due guerriere, che riuscivano fortunatamente a regolare la propria temperatura interna. Un umano, non avrebbe sopportato a lungo questo clima.

Mentre lo sguardo delle due guerriere vagava lungo il perimetro di quel fantastico luogo abbandonato dal genere umano, quello della guerriera piumata si posò su una leva posta poco fuori l'uscita del cunicolo, mentre quello di Terra, si accorse di un piccolo varco sopra le loro teste dal quale riusciva a filtrare luce e dal quale penzolava anche un lembo di corda recisa. Probabilmente lo yoma era fuggito da quella parte e in quelle condizioni era impossibile raggiungerlo, visto che quell'unico lembo era sospeso a più di 16 piedi* da terra. Intanto, sul fondo della grotta**, una grande cascata continuava ad intonare la sua naturale melodia corredata da continui applausi scroscianti che risuonavano solo per lei; ecco l'unica colpevole di sprigionare tutto quel vapore. All'apparenza sembrava essere addirittura ustionante. Scrutando ancora il paesaggio, le due guerriere di Staph si accorsero anche della presenza di una grande fenditura alla loro destra, un grande varco*** che generava un'altra cascata, la quale si gettava direttamente nell'oscurità più nera. Tutto intorno sembrava completamente chiuso; era come se quella grande grotta fosse una specie di enorme bacino...

Come rincorrere lo yoma?

Turnazione
Vuck_Hetki_Pureva
Jurking1985

[SIZE="1"]*Sono 6 metri
**La grotta è alta 6 metri e lunga ben 20.
***Il varco è grande 2 metri[/SIZE]


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Vick_Svarta_Blixten - 22-08-2012 11:14 AM

Parlato Pensato

Dopo aver cominciato il percorso d'inseguimento, fatta un pò di strada, il percorso si fece più ripido, immergendo piano piano le due guerriere in acqua calda. Le torce si spensero, ma Gaia fu lieta di questa situazione, poiché in quel modo, anche se non poteva godersela come avrebbe voluto, poté lavarsi via la sporcizia accumulata fino a quel momento.

Mano a mano che avanzarono nell'oscurità e immerse quasi completamente, Gaia si rese conto che il livello dell'acqua stava di nuovo calando, mentre poco dopo arrivarono in una grande grotta, rischiarata da torce conficcate a terra e dalla bellezza mozzafiato. Peccato che la temperatura presente in essa, risultava quasi insopportabile pure per le guerriera piumata, nonostante potesse controllare la sua temperatura corporea.

Luogo di rara bellezza questo, i miei occhi non si sono mai posati su nulla di simile... Peccato tutto ciò sia rovinato da questo caldo, probabilmente un normale essere umano non riuscirebbe mai a sopravvivere qui dentro, per godere di questa meraviglia. Sei d'accordo, Terra?

Non si preoccupò della risposta, siccome notò una leva, all'uscita dal cunicolo. Si rivolse alla compagna, che pareva non averla notata.

Ehi Terra, qui c'è una leva! Forse è collegata al meccanismo di apertura e chiusura di quella roccia nel monastero!

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Non ferita, a parte un taglietto sul dito indice.
Stato Psicologico: Lieta per essersi potuta lavare, anche se non in modo convenzionale.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)



Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Jurking1985 - 27-08-2012 11:39 AM

Rapita dalla bellezza innaturale di quel luogo, Terra si fermò ad osservare l'ambiente circostante con gli occhi della bambina che aveva cessato di esistere ormai da diversi anni. Era una grotta infernale e paradisiaca al tempo stesso, una gioia per lo sguardo e un dolore per il corpo che doveva sopportare gli improvvisi cambi di temperatura imposti dalla guerriera per non cedere al caldo rovente di quelle acque.

E' come temevo, dannazione.

Lo Yoma le stava portando verso un ambiente terribilmente ostile, in cui combattere sarebbe stato anche più difficile. Era fuggito indubbiamente verso l'alto, da un'apertura tra le rocce irraggiungibile anche con la forza nelle proprie gambe. Gaia, nel frattempo, aveva notato una leva, e probabilmente si trattava dell'altro versante del congegno utilizzato per entrare nel monastero e raggiungere poi il passaggio roccioso.

Attivarlo però potrebbe non essere una buona idea. Questo luogo sembra un grande bacino di raccolta, se la conformazione dovesse cambiare potremmo ritrovarci sommerse dalle acque.

Eppure, parve non esserci altra scelta.

"Proviamo a tirarla. Non potremmo comunque raggiungere quel varco lassù, almeno non in due. E lo Yoma probabilmente è fuggito proprio lassù, non posso pensare che si sia gettato in quelle cascate roventi."

Si guardò ancora attorno, preoccupata.

"Occhi aperti, e nervi saldi. Tutta questa massa d'acqua potrebbe schiacciarci se non saremo pronte a reagire."

Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Preoccupata.
Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki [Passiva], Armonia [Attiva a livello di percezione]


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Narratore - 01-09-2012 11:26 AM

*TACK*

Nella sinfonia generale eseguita senza sosta dalla grande cascata, un rumore sinistro ed inconfondibile riuscì ad elevarsi, facendo capire alle due donne che qualcosa, lì dentro, stava iniziando a cambiare. Al suono dell'attivazione del congegno, dopo aver tirato la leva, proprio dove la seconda grande cascata si gettava nel vuoto e nell'inferno più nero, una grande roccia si stava muovendo, da destra verso sinistra, provocando un fracasso che riecheggiò furioso all'interno di quella grotta. L'acqua, che dapprima scorreva imperterrita, ora impattava con violenza sulla nuda e ruvida parete di quell'enorme pietra che, a quanto pare, stava intrappolando le due guerriere, in quella che si rivelò essere davvero un bacino. L'area venne avvolta dal vapore più fitto, tanto che le due si ritrovarono come avvolte da una fitta nebbia, sole. Grazie alla potenza della cascata rovente poco lontana, in poco tempo quel luogo si sarebbe ritrovato completamente sommerso e con un'unica via di fuga, quel varco di speranza sul soffitto.

L'acqua stava scorrendo ed innalzando il proprio livello repentinamente, così veloce che Terra e Gaia si ritrovarono ben presto l'acqua alla cinta. Muoversi poteva risultare difficoltoso, anche per via del peso della propria armatura e, nel giro di qualche istante, l'acqua avrebbe raggiunto un livello tale da impedire alle due, di muoversi completamente. Infine, il tempo di pensare ad una strategia, l'acqua era arrivata già alle loro spalle, trovando difficoltoso persino il galleggiare; la pesantezza dell'armatura riusciva quasi ad ancorare le due al fondale.

Le fiaccole che prima illuminavano tutta la paradisiaca grotta erano state inghiottite dalla furia dell'acqua bollente, che iniziava a farsi sentire sulla loro pelle. I vapori roventi erano vicino ai loro visi e, questo, non era di certo un buon segno. La caposquadra doveva prendere una decisione e alla svelta, o sarebbero morte, bollite od annegate.

Se lo yoma aveva usato una corda per fuggire, probabilmente non era stato così astuto da trovare la leva del congegno, oppure... aveva semplicemente assunto che due mezze demoni non fossero in grado di nuotare, esattamente come lui. L'Organizzazione non insegna alle proprie reclute quest'abilità, purtroppo... magari, riuscirete a cavarvela grazie a qualche ricordo d'infanzia, sempre che non siate nate in mezzo ai monti...

Turnazione
Jurking1985
Vick_Hetki_Pureva



Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Jurking1985 - 04-09-2012 02:20 PM

Non aveva scelto di provare a tirare la leva per una casualità o per disperazione. Pur tra i ghiacci di una terra desolata, diverse volte aveva avuto modo di immergersi in qualche lago nei giorni più caldi, quelli in cui sovente gli affari di suo padre andavano per la maggiore. Era ancora una volta la sua famiglia a venirle in soccorso, il suo passato.

Per non dimenticare mai.

Sapeva, comunque, che non sarebbe stato facile. Da quando aveva iniziato ad addestrarsi, nuotare non era mai rientrato tra gli esercizi richiesti dall'Organizzazione, e di certo quando fu raccolta e trasformata non poteva definirsi una grande nuotatrice. Man mano che l'acqua saliva, rendendo tutto più ovattato e insopportabile, sorse in lei la consapevolezza che non v'era rimasta altra via. Aveva bisogno dell'aiuto anche della sua seconda madre.

Per non tradirla mai.

Mentre il bacino si andava riempiendo, Terra lasciò andare gli schinieri e i paraspalle, per rendersi quanto più leggera possibile. Non si curò di guardare se la compagna stesse facendo altrettanto, il tempo stringeva e a quel punto doveva per forza fidarsi di lei. Quando ebbe finito, e l'acqua era ormai alle spalle, le prese la mano.

"Noi non moriremo qui."

Poi, dirompente, arrivò la marea alla testa. Le onde, e la furia di quella cava dannatamente bella. Tra i vapori e le crepe, tra il calore e il dolore, Terra aprì gli occhi ora di lucido oro. I suoi muscoli, molto più ben delineati, si lasciarono andare al grande ballo, mentre i suoi denti aguzzi strinsero nel palato il sapore della concentrazione più totale. Eccola, Terra dell'Armonia.

Mi chiedi aiuto, dolce fanciulla, e io ti aiuterò. Arriverai lontano, e non ti muoverai. Danza tra le correnti come se fossero tue amiche, resta in questo posto e guardale scontrarsi. Le rocce e le mura daranno il ritmo, e detteranno i passi. Quando il mio canto avrà raggiunto l'apice, un'onda ti farà saltare. Afferra la speranza, e vola via con lei.

Trattenere il respiro, sperando che la presa della sua compagna fosse salda. E poi saltare fuori dall'acqua quando la corda fosse abbastanza vicina.

Yoki Utilizzato: 40%.
Stato Fisico: Perfetto.
Stato Psicologico: Concentrazione massima.
Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki [Passiva], Armonia [Attiva]


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Vick_Svarta_Blixten - 05-09-2012 12:28 PM

Parlato Pensato

Il suono del meccanismo che si attivava. Poi il suono naturale della cascata sotterranea interrotto.

Oh-ho.

Gaia si rese conto subito del problema. Una roccia si stava muovendo, chiudendo il canale di sfogo dell'acqua della cascata... In questo modo, la stanza si sarebbe presto allagata completamente, sommergendole. Normalmente non sarebbe stato un grosso problema, durante la sua vita con Rejnark le erano state insegnate le basi del nuoto, anche se non avendo più avuto occasione di farsi una bella nuotata in questi anni, magari avrebbe avuto bisogno di qualche secondo per abituarsi; il problema era il peso dell'armatura e della spada.

Terra! Dobbiamo...

Stava per avvertire la compagna di togliersi l'armatura, ma questa aveva capito la situazione e stava già provvedendo, per cui la guerriera piumata non perse altro tempo e si prodigò a togliersi velocemente le parti dell'armatura più pesanti e ingombranti.

Tutto ciò era increscioso. Certo, questa risultava essere una bella prova, interessante e per niente noiosa, ma questa preda cominciava ad essere un pò troppo sfuggente. Avrebbe assaporato ogni singola goccia del suo sangue sulla sua pelle e sulla sua spada, una volta che l'avesse versato.

Quando poi l'acqua arrivò alle spalle di Gaia, lei si sentì prendere la mano. Era la sua compagna, a quanto pare stava pure liberando una grande quantità di yoki, per saltare fuori insieme a lei.

Ci sono, quando vuoi!

Tenne salda la presa sulla sua spada, tenendola attaccata al petto e sulla mano di Terra, mentre i suoi occhi assumevano il colore dell'oro e lo yoki veniva lasciato libero di scorrere nel suo corpo. Se la sua compagna non fosse stata abbastanza forte, Gaia avrebbe cercato di darle man forte, magari utilizzando le pareti del buco in cui Terra voleva saltare.

Citazione:Yoki Utilizzato: 20%
Stato Fisico: Occhi dorati. Non ferita, a parte un taglietto sul dito indice.
Stato Psicologico: Concentrata nell'aiutare la compagna di caso di bisogno, durante il salto.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)



Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Narratore - 10-09-2012 10:50 AM

Unite per raggiungere lo scopo finale, le due guerriere si ritrovarono ben presto sommerse, danzando in un vortice la cui forza inarrestabile avrebbe potuto dividerle o, peggio ancora, ucciderle; ma non quel giorno, non in quel momento. Le loro mani si strinsero in una morsa ferrea, danzando a passi di valzer della morte, in quel mulinello che continuava a farle girare in cerchio, trasportate dalla corrente. Nonostante gli screzi, le due erano riuscite a collaborare, ma ora dovevano fare il salto di qualità. La corda era lì, mossa dal turbinio acquatico, ed il braccio di Terra, proteso in avanti, sempre più vicino. Ancora uno sforzo e sarebbe riuscita ad afferrarla. La forza dell'acqua, però, rendeva difficile qualsiasi movimento ed in pochi istanti aveva raggiunto il soffitto, incanalandosi in quella voragine, unica via di salvezza per le due ragazze; il gioco non era ancora finito. Ora era una lotta contro il tempo.

Il calore dell'acqua stava diventando sempre più vivo, davvero insopportabile, ma questo, probabilmente, era l'ultimo dei problemi per le due demoni di Staph. Dovevano raggiungere quella voragine e farsi trasportare dalla corrente al più presto, o sarebbero morte annegate e... ustionate.

Turnazione Invariata.


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Jurking1985 - 13-09-2012 12:24 AM

All'improvviso, le sembrò di essere finita in un gigantesco paradosso. Più il canto dell'acqua si faceva assordante, meno lei riusciva a sentirlo. Come se una nuova consapevolezza stesse penetrando sotto la sua pelle, attraverso ogni segmento di arteria. Una strisciante convinzione che comprendere i movimenti caotici e voraci di quel vortice non l'avrebbe salvata, e non avrebbe salvato la sua compagna.

"Continua a danzare con noi. Non ti fermare mai."
La voce della cascata si era fatta seducente, come una sirena che aspetta di avere a tiro la propria vittima per poi suaderla con una melodia dolcissima e mortale. Come poteva prevedere, Terra, che un contatto così profondo con la Madre in una situazione tanto disperata rischiasse di farle perdere il controllo di sè stessa per sempre? Non a Dissidia, no. Ma alla stessa Grande Madre.

"Non rimane che l'ultima spirale"
NO!

Fu un battito, un battito soltanto. Di ciglia, di cuore, un impulso che le arrivò dal profondo come mai era successo.

Io non voglio morire qui. Arrenditi a questo canto e a queste acque, e giuro che prima che tu muoia farò provare l'inferno alla tua anima.

Quando gli occhi si chiusero, li riaprì istantaneamente con ritrovata vigoria. La mano di Gaia stretta nella propria, la responsabilità di salvare sè stessa e un'altra speranza per il genere umano. E il desiderio di vivere che le aveva gridato Dissidia. La consapevolezza di poco prima, certo. La consapevolezza che solo insieme, la Bestia e lei, avrebbero potuto combattere il nemico che si erano portate fin dentro l'animo. In un istante, Terra focalizzò il fulcro di tutto, lo immaginò fino a dargli una forma. E un nuovo canto da ascoltare.

Musica di sottofondo <object height="25" width="60">

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Si tuffò dentro il proprio corpo ormai grondante di paura e impotenza, percorse ogni fiume di sangue nuotando furiosamente. Seguì quel canto fino al silenzio. E di fronte alla prigione di Dissidia, senza farle alcuna domanda, appoggiò le mani sulle sbarre.

Insieme!
Insieme!

Perfettamente divisa a metà, in quel gorgo fiammeggiante, tra la sè umana e la sè demoniaca. Il luogo in cui un errore l'avrebbe gettata nelle ombre per sempre. Ma non quel giorno, e non in quel momento. Insieme, trovarono la forza che mancava per raggiungere la corda. E con quella stessa forza, come se non importasse altro e non ci fosse altra scelta che quella, dopo averla afferrata, cercarono di lanciar fuori la propria compagna che nel frattempo aveva affidato loro la vita.

"La Saggia Guerriera che non si lasciò ballare."

Yoki Utilizzato: 50%.
Stato Fisico: Va intorpidendosi con il caldo, ma l'esplosione di Yoki le dona nuovo vigore.
Stato Psicologico: Pronta al tutto per tutto.
Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki [Passiva], Armonia [Attiva]


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Vick_Svarta_Blixten - 15-09-2012 03:32 PM

Parlato Pensato

No!...

Purtroppo lo sforzo di Terra non era stato. a quanto pare, sufficiente per raggiungere quella flebile speranza di salvezza, la corda tagliata dallo yoma. Vennero entrambe sommerse completamente dall'acqua bollente, mentre si sforzavano in ogni modo di non venire portate via dalla corrente che si era formata sotto al buco che risultava essere la loro unica via d'uscita.

Terra era quasi riuscita a raggiungere la corda, ma la forza della corrente e probabilmente anche l'intorpidimento causato dal calore dell'acqua non aiutava di certo.

No!... Non morirò certo... Bollita!

Gaia cercò di darsi più spinta che poteva con le gambe, utilizzando lo yoki che le scorreva in corpo in quel momento. I suoi occhi dorati splendevano di determinazione, i denti stretti in un ringhio. Voleva riuscire a darsi una spinta verso l'alto usando le pareti del buco in cui si trovavano ma ad un certo punto, si sentì tirare verso l'alto...

Ma cos...?! Terra?!

Era la sua compagna, che stava provando a lanciarla fuori dal gorgo!

Dannazione! Se mi dovesse tirare fuori da qui in questo modo, dovrei come minimo dare tutta me stessa per aiutarla... Odio essere in debito.

La forza della corrente però, era forte. Sarebbe riuscita Terra, a lanciarla davvero fuori?

Debito o no, speriamo ci riesca. Non mi sono mai nemmeno piaciute le pietanze bollite!

Citazione:Yoki Utilizzato: 20%
Stato Fisico: Occhi dorati. Non ferita, a parte un taglietto sul dito indice.*
Stato Psicologico: Concentrata nell'aiutare la compagna, poi speranzosa che il lancio di Terra abbia l'effetto sperato.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

*Master, non so se siamo ustionate o simili, per via della temperatura dell'acqua...


Neve Nera [Jurking1985 - Vick_Hetki_pureva] - Narratore - 24-09-2012 01:21 PM

[SIZE="5"]Brotherhood[/SIZE]

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Costrette in un vortice d'acqua ed emozioni, ustionanti e soffocanti, senza respiro, consapevoli che una mossa sbagliata avrebbe segnato le loro fragili vite. Unite da un destino che le ha volute insieme, l'una nelle mani dell'altra, come se avesse voluto tirare un brutto scherzo. Il demone di Terra era riuscito a liberarsi e a dare sfogo alla sua ira, aiutando la guerriera del nord a raggiungere quell'unico brandello di speranza, anch'esso avvolto dalle acque bollenti; uno sforzo immane quello della guerriera, che diede i suoi frutti. La mano si strinse attorno la corda, in una morsa che non lasciava più spazio all'esitazione.

Gaia iniziò la sua risalita verso l'alto, spinta da una forza disumana che veniva dalla sua compagna e che la stava aiutando a salvarsi la pelle. Sentiva la forte corrente costringerla in quel vortice, ma il desiderio di sopravvivenza era diventato più forte, più vivo, tanto da riuscire a trovare la salvezza. I suoi occhi iniziarono a bruciare, esattamente come le sue membra man mano che si avvicinava alla superficie, oltre quella voragine, fino a quando tornò a respirare. Si ritrovò ustionata in più punti, dal viso al torace, dalle braccia alle gambe, ma dinnanzi a sé uno spettacolo mozzafiato era riuscito ad alleviare il dolore.

[Immagine: 27y5r3s.png]

L'acqua che straripava da quella voragine arrivava a bagnare le caviglie della guerriera, per poi gettarsi in uno strapiombo, mentre dinnanzi a sé l'incandescente inferno del cuore del vulcano irradiava con i suoi colori accesi il paesaggio, il cui calore trasformava ogni goccia in vapore. Una sentiero dissestato e sospeso per centinaia di passi sopra l'impetuoso fiume che scorreva sotto di esso, univa la sponda su cui si trovava Gaia ed il cuore della montagna; dal suo stato, pare che in antichità fosse stato percorso spesso. In quel momento, la guerriera piumata percepì distintamente lo yoki nemico: dal vapore, esattamente dalla parte opposta, su quel sentiero, una figura alta almeno due uomini si ergeva impetuosa, la cui sagoma veniva resa ancora più demoniaca dal rossore infernale alle sue spalle.

«Alla fine ci sei riuscita... Claymore. Sei tutta sola?!»

Una risata roca e vibrante prese vita dalle fauci di quel mostro, che rimase immobile, avvolto dal vapore.

Cosa fare? Attaccare il fuggitivo o... tornare a salvare la compagna?

A Terra serviva un ultimo sforzo, ma l'abuso di Yoki stava diventando davvero notevole e in quelle condizioni non sarebbe riuscita a trattenere ancora per molto la bestia.

Fratellanza: se Gaia, in cuor suo, riusciva a sentire quest'elementare sentimento, probabilmente Terra sarebbe riuscita a salvarsi; in caso contrario, la guerriera sarebbe stata catturata dal vortice e dalla sua drammatica sinfonia di morte, avvolta dal calore ustionante dell'inferno acquatico.

Turnazione
Vick_Hetki_Pureva
Jurking1985