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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
12-08-2014, 06:20 PM
Messaggio: #9
RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
[Immagine: twin-sister-in-heaven-album-cover-hires-LST090291.jpg]







Angelica era una ragazza molto particolare, guardandola capiva perché il padre di lei fosse così affezionato: non aveva solo molte domande da porre ma sembrava avere una specie di energia interorie in più.
A quanto pareva era stata obbligata ad un ambiente ben difficile per lei ma si stava orientando con una certa integrità personale da ammirare; ora Dua capiva anche il perché l'Organizzazione preferisse Angelica a lei, a quel punto una ragazza per bene avrebbe accettato la cosa ma per Dua non fu così.
O meglio, Angelica era una brava ragazza e lei lo riconosceva ma l'invidia faceva brutti scherzi: infondo solo perché era più alta e a quanto sembrava più dotata di forza di spirito non voleva dire che dovesse per forza valere qualcosa in più di lei.
Forse l'unica differenza tra le due era che avevano avuto occasioni differenti per emergere e che lei, Dua, era più introversa di Angelica.
Per quanto ancora in Dua si insinuasse la terribile fobia che lei avesse qualcosa in meno alle sue compagne, una fiammella di rabbia iniziò ad ardere segretamente dentro di lei. 
Avrebbe dimostrato in un modo o nell'altro che non era affatto così, a quel punto Cort, Minerva e specialmente Kelsier non si sarebbero trattenuti oltre con i complimenti.
Sorrise.

Sorrise mentre le sue compagne si adagiavano tranquillamente nell'oasi, figurandosi nella mente i racconti terribili o piacevoli che andavano a narrare; provò ad immaginarsi il volto di Ufizo, pensò fosse un vecchio saggio seduto perennemente su uno scranno di legno intarsiato al centro di uno stanzino grigio, scarsamente illuminato e vuoto.
Dovette modificare e non di poco le sue fantasie poiché Morgana invece aveva parlato di quadri; ora Dua non aveva bene in mente come dei quadri potessero essere, se pieni di colori o meno, ma di fatto allargò la stanza immaginaria per appendere delle tele dipinte ed infine per far spazio ad un certo Pete.
Probabilmente un ragazzino alto quanto lei, sbarbato e dai capelli rossi; con un cappellino buffo in testa, le lentiggini sulle gote ed i tenti un po' storti. Angelica aveva come sputato quel nome, per cui Dua si immaginò il ragazzo mentre sputacchiava qua e là mentre parlava.
Rabbrividì.
In effetti una persona così doveva essere spiacevole da averci a che fare.
Morgana ad ogni modo aveva incontrato molti più uomini di loro due, un tale Duncan che non descrisse nemmeno quindi Dua non poté visualizzare nella sua mente la sua immagine e lo vide come qualcosa di oscuro.
O, e poi c'era Cort. Come dimenticarsi di lui e di Minerva? Il suo braccio destro ricordava eccome.

Tutte le fantasie mentali che stavano accompagnando la giovane si annullarono poiché Morgana si fece molto silenziosa; Dua non riuscì a capire il motivo ed iniziò a tormentarla il fatto che forse fosse colpa sua, che non aveva detto proprio niente di suo.
"Le catacombe?" Pensò rattristita.
"Oh certo, ha cambiato discorso pensando che io non volessi rispondere... Accidenti, sembro così... Così sciocca."
Allora ripensò ai colori, quelli che le aveva descritto la Caposquadra ed i suoi odori; i colori potevano avere un profumo tutto per loro? 
Non lo sapeva Dua ma trovava l'idea molto romantica.
Ed alla fine, ovviamente, tutto tornò a ruotare intorno ad Elise; non aveva mai pensato a cose dolci, era sempre stata ligia al dovere, e per di più nemmeno Morgana l'aveva conosciuta.
-Elise era... O meglio, è. Elise è mia...-
Era sua cosa? Sua sorella? Ma se un attimo prima aveva capito di come lei si fosse disfatta della sua famiglia, lasciandola in balia della madre-yoma!
No, non era sua sorella.
-Una mia amica di infanzia.- Aggiunse, in modo un po' titubante.
Raccolse la spada dalla sabbia e la rinfoderò con una mossa agile, cosa strana trattandosi di Dua, pensando che infondo le compagne volessero muoversi e dopo essersi avvicinata alla fonte d'acqua riprese.
-Abitavamo nello stesso villaggio, orfana di madre. Dopo che suo padre morì, l'Organizzazione la prese con sé e non ne seppi più nulla.

Io e mia madre ci trasferimmo e poi... Sapete com'è andata a finire. Mi chiedevo solo che fine avesse fatto.-
Disse, fissando il vuoto azzurro del laghetto.
Senza pensarci oltre bevve un lungo sorso d'acqua, bere per dimenticare.

Fece qualche passo verso Nord, non potevano restare lì per sempre: avevano un lavoro da svolgere ma nonostante tutto voleva scambiare qualche parola con le due, con Camilla non era stato affatto così e avere di nuovo persone con cui parlare ed aprirsi poteva esserle salutare...
...Per quanto le avessero rubato il suo "posto". 
-Paura degli spazi chiusi? 

Perché mai? L'ultima missione svolta l'ho svolta dentro un pozzo, stretto e profondo, riempito di resti umani.

Non è forse la stessa cosa di una catacomba?-
Il suo intento era scherzare ma si rese conto che aveva posto il concetto in modo un po' troppo cinico e forse non faceva ridere affatto.
Anche perché lo yoma che aveva fatto ciò era ancora vivo, quelli però erano dettagli.
No?
Cercò di cambiare imbarazzata l'argomento con un sorrisetto ebete e un certo accento balbuziente.
-Beh io ho conosciuto Kelsier alla mia prima missione e poi Cort, se volete un consiglio con lui è: non arrivate in ritardo o ve ne pentirete!

Ho conosciuto Camilla e... Minerva. Una tipa... Strana ma molto forte ed autoritaria.-
Sorrise, aspettando che le due la seguissero verso Nord.






Citazione:Yoki: 0%
Stato fisico: Condizioni regolari.
Stato psicologico: Confusa. Invidiosa per i riconoscimenti ottenuti da Angelica, che lei non ha avuto, un po' demoralizzata ed imbarazzata.
Non sa cosa aspettarsi da Morgana ed Angelica.
Cerca di stare positiva e di scherzare con le due.
Abilità utilizzate: Percezione dello yoki (passiva)

[Immagine: tumblr_nwk6rtcmjP1uhzkrko1_1280.gif]
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria] - Lachesi - 12-08-2014 06:20 PM

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