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TRAMA Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
26-01-2015, 06:17 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-01-2015 06:26 PM da Cort.)
Messaggio: #1
Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Il verde che non è speranza
Un colore familiare...



Terre del Sud, strada per Bose. 

Un uomo incappucciato attende ad un piccolo crocevia fra la strada maestra, che conduce alla piccola cittadina di Bose, e una via più piccola ed anonima, che la taglia da nord a sud.

Angela, sei arrivata dalle gelide terre di Pieta e hai percorso molta strada per giungere nel luogo della missione. Sayo, dopo essere stata assegnata alla regione di Doga hai anche tu ricevuto l'ordine di muoverti dal tuo territorio.

Siete state entrambe contattate da un uomo in nero alle dipendenze di Cort, uno dei maestri di Staph, con l'incarico di incontrarvi nei pressi di Bose. Ed ecco, appunto, il vostro nuovo contatto, l'uomo incappucciato, che vi attende seduto sopra un vecchio ceppo, al crocevia.


Descrivete le vostre impressioni e sensazioni durante il viaggio, e cosa provate ritrovandovi al crocevia, di fronte al vostro misterioso contatto, e a ciascun'altra.


Turnazione:
Sayo
Angela
Narratore
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27-01-2015, 10:45 PM
Messaggio: #2
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

Dopo aver superato con successo il test per diventare una guerriera, Sayo era stata assegnata alla regione di Doga nelle terre dell'Ovest. Quel luogo era decisamente più accogliente rispetto alla distesa sabbiosa, sede dell'organizzazione e in parte le ricordava il luogo in cui era cresciuta. Proprio per quella somiglianza, ogni tanto le scorrevano in mente alcune immagini del suo passato in cui era ancora una normalissima bambina. Quelle immagini erano molto chiare e nitide, al contrario invece ogni altro suo ricordo di quel periodo della sua vita era totalmente confuso e frammentato. Non riusciva a comprenderne il motivo, ma sembrava che in qualche modo la sua mente si ostinasse a non ricordare ed ormai, in ogni caso, il suo passato l'aveva lasciato ben dietro le spalle.

Si stava riposando all'ombra di un piccolo albero, quando vide un uomo avvicinarsi. L'uomo era stata inviato lì da Cort per informarla che aveva un incarico per lei e che si sarebbe dovuta recare nei pressi di Bose. Senza perdere tempo, la guerriera si mise in marcia verso le terre del sud dove il suo prossimo compito l'aspettava. Durante il viaggio non pensò a nulla di particolare, voleva semplicemente arrivare lì il prima possibile. Non conosceva l'oggetto dell'incarico ma in ogni caso sapeva che l'avrebbe portato a termine con successo.

Era passato del tempo da quando era partita e ormai doveva trovarsi vicina al punto di arrivo. Davanti a lei poteva vedere un crocevia e, avvicinandosi, poté vedere un uomo in attesa seduto su un vecchio ceppo. Quello doveva essere il contatto a cui faceva riferimento Cort e affrettò quindi leggermente il passo per raggiungerlo. Giunta vicino a lui, vide come non era stata l'unica ad essere stata contattata dall'uomo in nero. Oltre a lei infatti, era presente un altra guerriera e così a prima vista le sembrò una che non perdeva tempo in chiacchiere. Questa cosa le era certamente gradita e, se proprio doveva fare squadra con qualcuno, non avrebbe potuto chiedere di meglio.

Citazione:- Yoki utilizzato: 0%;
- Punti Limite: 0/10;
- Stato fisico: Ottimo;
- Stato psicologico:Tranquilla;
- Abilità utilizzate: Percezione dello yoki(Passiva).
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28-01-2015, 10:06 PM
Messaggio: #3
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

Prima di allora non aveva mai avuto l'occasione di recarsi nelle Terre del Sud e di conseguenza ne ammirò il paesaggio e il clima a lei del tutto sconosciuti. Tuttavia, la sua mente si trovava ad innumerevoli leghe di distanza. Mentre i suoi occhi argentei ammiravano il vasto mare di pianure che la circondava, Angela non riusciva a non pensare alla sua ultima e folle missione. Guerriere resuscitate, mostruose Risvegliate, grida e morte affollavano i suoi pensieri. Immagini e sensazioni del tutto contrastanti con la bellezza e la tranquillità di quel luogo.

Con tutti quei pensieri in testa quasi non si accorse di essere arrivata a destinazione, se non fosse stato per il losco individuo incappucciato avrebbe proseguito finendo chissà dove.
Di lì a poco vide arrivare anche un'altra guerriera dal volto anonimo che chiaramente sarebbe diventata la sua prossima compagna di missione.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
Stato fisico: perfetto;
Stato psicologico: pensa ai terribili fatti accaduti durante la sua ultima missione;
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva).

[Immagine: 29bfx5d.jpg]
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01-02-2015, 03:59 PM
Messaggio: #4
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
L'uomo incappucciato vi vede arrivare e vi saluta con un cenno della mano. Quando siete a portata di voce esclama «Benvenute e ben arrivate.» con tono di voce distaccato e freddo. «La vostra missione» comincia subito l'uomo «consiste nel recarvi nella cittadina di Bose e contattare un magistrato locale, un tale di nome William Carson. L'uomo è il nostro cliente e vi darà informazioni più accurate su ciò che dovrete portare a compimento.»

Conclude, incrociando le braccia e osservandovi. «Potete andare.»


Descrivete le vostre reazioni e partite per Bose. Avete due turni per parlare fra di voi, presentarvi o chiacchierare, e nel frattempo descrivete il vostro viaggio fino alle bianche mura della città.


Turnazione:
Angela
Sayo
Angela
Sayo
Narratore
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03-02-2015, 08:36 PM
Messaggio: #5
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

"William Carson. Annotato."

Con quel nome stampato in mente, Angela si congedò dall'uomo incappucciato con un semplice cenno del capo per poi rivolgersi alla nuova compagna di missione, curiosa di sapere qualcosa sul suo conto.

"Molto bene, direi di incamminarci subito per Bose. Ad ogni modo, io sono Angela, Numero 11. Il tuo nome?..."

Mentre era in attesa di una risposta, Angela proseguì il cammino seguendo la strada che conduceva al villaggio di Bose guardando dritto davanti a sé.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
Stato fisico: perfetto;
Stato psicologico: pronta per iniziare una nuova missione | curiosa di sapere qualcosa riguardo alla nuova guerriera;
Abilità utilizzate: percezione dello yoki (passiva).

[Immagine: 29bfx5d.jpg]
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03-02-2015, 11:10 PM
Messaggio: #6
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

Sayo ascoltò attentamente quello che aveva da dire l'uomo e, una volta che quest'ultimo ebbe finito, annuì col capo. Ancora non sapeva in cosa consisteva quell'incarico ma in ogni caso era eccitata dal tornare in azione, anche se guardandola si sarebbe potuto dire tutto il contrario.

Poco dopo la sua compagna le rivolse la parola. Il suo nome era Angela ed era la numero 11, cosa che lasciò leggermente sorpresa Sayo. Infatti, la ragazza non si aspettava minimamente di essere stata affiancata ad una guerriera di tale calibro. In ogni caso questo rendeva le cose ancora più interessanti, visto che avrebbe potuto confrontarsi con lei e anche osservarla per apprendere qualcosa.

Io mi chiamo Sayo e sono la numero 41. le rispose mentre si incamminavano verso Bose.

Citazione:- Yoki utilizzato: 0%;
- Punti Limite: 0/10;
- Stato fisico: Ottimo;
- Stato psicologico: Tranquilla, incuriosita;
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05-02-2015, 07:45 PM
Messaggio: #7
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

"41, ah? Spero allora che tu abbia più fortuna delle altre. Ho perso molte compagne che avevano un rango ben più alto del tuo."

Angela voleva solo augurarle buona fortuna dato che molto probabilmente per Sayo quella era una delle sue prime missioni, ma suonava più come un avvertimento della serie "mi dispiace ma ci lascerai la pelle". Lasciò comunque a Sayo la scelta dell'interpretazione.

Come due puntini bianchi in un vasto sfondo verde, le due guerriere si avvicinavano sempre più alla loro meta, finché in lontananza comparvero le bianche mura della città di Bose. Fu allora che arrestò il passo e si rivolse nuovamente alla compagna.

"Ci siamo. Pronta?"

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
Stato fisico: perfetto;
Stato psicologico: pronta per iniziare una nuova missione;
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[Immagine: 29bfx5d.jpg]
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05-02-2015, 10:35 PM
Messaggio: #8
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

Le parole di Angela volevano essere probabilmente benauguranti ma sembravano aver già deciso il destino della guerriera. Sayo non sapeva cosa fosse accaduto alla sua compagna nelle missioni precedenti e da quel che diceva, sembrava che non fossero andata bene per quelle che l'avevano accompagnata. Non poteva certo biasimarla se pensava che anche lei non sarebbe sopravvissuta, visto il suo attuale rango, ma Sayo era di tutt'altro avviso. Era vero che era inesperta ma certamente non si sarebbe fatta uccidere così facilmente.

Non ti preoccupare, avrò certamente più fortuna delle altre. disse con un tono abbastanza gelido e mantenendo sempre lo sguardo fisso davanti a lei.

Durante il viaggio gli unici suoni che si sentivano erano quelli della natura circostante e quelli dei loro passi. Nessuna delle due proferì parola mentre percorrevano la strada che le avrebbe portate alla città. Si erano incamminate da qualche tempo, quando in lontananza notarono le bianche mura della loro meta. Proprio in quel momento Angela si fermò e le parlò.

Ci siamo. Pronta?

Pronta!


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- Stato psicologico: Tranquilla, pronta per la missione;
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06-02-2015, 04:49 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-02-2015 04:49 PM da Narratore.)
Messaggio: #9
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
La città di Bose è circondata da un alto muro di cinta completamente bianco. L'ingresso è un ampio doppio portone spalancato, presidiato da due guardie in livrea bianca. Quando siete sufficientemente vicine, la guardia alla vostra destra vi saluta con fare austero.

« Salve. Chi siete, e quali affari vi portano a Bose? »


Turnazione:
Sayo
Angela
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07-02-2015, 12:06 AM
Messaggio: #10
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

Le due avevano ormai terminato il loro viaggio e davanti a loro si trovava l'ingresso della città che consisteva in un ampio doppio portone spalancato, presidiato da due guardie. Non appena furono sufficientemente vicine, una delle guardie chiese loro chi erano e cosa le portava a Bose. Sayo non aveva alcuna intenzione di perdere tempo a parlare con le guardie ma senza una risposta, probabilmente, non le avrebbero fatte passare.

Siamo qui per incontrare una persona. disse mentre manteneva lo sguardo fisso sull'uomo quasi volesse pietrificarlo. Oltre a quello non aggiunse altro, dato che la risposta alla prima domanda doveva essere ovvia dato il loro aspetto.

Citazione:- Yoki utilizzato: 0%;
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09-02-2015, 09:14 PM
Messaggio: #11
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

Con la speranza di risparmiare tempo che sarebbe andato speso alla ricerca del cliente, Angela intervenne non appena Sayo finì di parlare.

"L'uomo che stiamo cercando è il magistrato locale, un tale William Carson. Sa dove possiamo trovarlo?"

Mentre le parole le uscirono di bocca non potè fare a meno di notare il modo in cui Sayo fissava la povera guardia, quasi lo volesse pietrificare. Probabilmente il fare austero e le domande prettamente personali l'avevano in qualche modo infastidita.

"Quanto la capisco, ma d'altronde è il suo lavoro."

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
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[Immagine: 29bfx5d.jpg]
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09-02-2015, 09:45 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-02-2015 09:45 PM da Narratore.)
Messaggio: #12
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
«Carson, certo.»

La guardia ne chiama un'altra all'interno e le dice qualcosa sottovoce. C'è un dialogare veloce e infine la nuova guardia vi fa cenno di seguirla: «Prego, venite con me!»

Bose è una cittadina pulita e ordinata. Niente sembra essere fuori posto. 

La guardia vi conduce fino ad una grande abitazione non troppo lontana dalle porte della città, in un quartiere che sembra essere una zona prettamente residenziale. Le case sono basse e dai tetti spioventi, muri bianchi e tegole di terracotta, prevalentemente.

«Siamo arrivati.»

Dall'interno della casa sentite delle urla: una voce autoritaria che rimprovera un servo, probabilmente. Una porta si apre ed esce un uomo vestito di nero, elegante e dal portamento austero. «Siete qui per incontrare il giudice Carson?» esordisce, riconoscendovi. «Accomodatevi, prestò sarà da voi...»

Vi fa dunque entrare in un piccolo salone raffinato e ben arredato. Ci sono un tavolo, delle sedie e due divanetti. Che fate per ingannare l'attesa?


Turnazione:
Angela
Sayo
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11-02-2015, 07:53 PM
Messaggio: #13
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

"Questo Carson ha davvero buon gusto. Fare il giudice deve fruttare parecchio denaro qui."

Pensava mentre posava lo sguardo sui raffinati oggetti che arredavano il salotto dell'abitazione, quando la sua attenzione venne interamente catturata da quelli che sembravano essere due divanetti davvero comodi.
Quando era ancora umana la sua famiglia non viveva nel lusso e non ebbe difficoltà ad abituarsi alla vita spartana da guerriera dell'Organizzazione, ma perchè non sfruttare l'occasione? Quindi ne scelse uno, estrasse la sua spada poggiandola lì accanto e si sedette lentamente, godendosi l'attimo.

"Quasi, quasi me la porto via con me."

Disse scherzosamente mentre strofinava le mani su entrambi i bracioli del comodo divano.

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12-02-2015, 09:05 PM
Messaggio: #14
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

Dopo una breve attesa all'ingresso, le due furono accompagnate alla casa del loro contatto. Una volta arrivate, per prima cosa sentirono delle urla provenire dall'interno e successivamente un uomo vestito di nero, uscito dalla porta, le invitò ad entrare e ad accomodarsi. Le guerriere ora si trovano in un piccolo salone ben arredato, aspettando l'arrivo dell'uomo che stavano cercando.

"Certamente non deve essere un poveraccio."

Inizialmente Sayo compie un veloce 'giretto' della stanza, osservandola attentamente. Terminato il giro, vide come la sua compagna aveva deciso di sedersi su uno dei divanetti. Mentre Angela sembrava gustarsi quel momento di tranquillità, Sayo cominciava ad infastidirsi. Infatti, la guerriera era ferma in piedi con le braccia incrociate poco distante dal tavolo mentre scandiva ogni secondo di attesa con il battere del piede destro.

"Meglio che quel tizio si sbrighi, non abbiamo tutto questo tempo da perdere."

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13-02-2015, 02:48 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-02-2015 02:49 PM da Narratore.)
Messaggio: #15
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
L'attesa dura meno di cinque minuti. La porta del salotto si apre. A fare la sua comparsa è un uomo alto dal fisico asciutto e dal portamento austero. Ha i capelli grigi e due baffetti dello stesso colore. Veste di nero e di bianco, una lunga giacca di pelle a sovrastare una camicia di seta. Si fa avanti e vi guarda con attenzione prima di presentarsi.

«Salve guerriere, io sono il giudice Carson. È un piacere fare la vostra conoscenza.»

Aspetta una vostra reazione e che vi presentiate a vostra volta. Quali sono le vostre impressioni sull'uomo?


Turnazione:
Sayo
Angela
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13-02-2015, 10:48 PM
Messaggio: #16
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

L'attesa alla fine si rivelò abbastanza breve e, dopo nemmeno cinque minuti, le due guerriere furono raggiunte dal giudice. L'uomo era alto, dal fisico asciutto e portava una lunga giacca di pelle sopra ad una camicia di seta. Nonostante l'arrivo dell'uomo, Sayo non cambiò posizione e si limitò a scrutarlo con lo sguardo proprio come lui stava facendo con lei in quel momento. Poco dopo l'uomo si presentò, aspettandosi che le due guerriere facessero lo stesso.

Io sono Sayo. disse senza aggiungere altro, reputando qualsiasi altra parola non necessaria.

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16-02-2015, 08:52 PM
Messaggio: #17
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

Si alzò in piedi per presentarsi al giudice non appena questi entrò nel salotto, dimenticandosi della comodità del divano per tornare concentrata sulla missione da svolgere.

"Io invece Angela. Ci è stato riferito che siete in possesso di informazioni che ci potrebbero interessare. Vogliamo quindi scambiare due chiacchere?"

Fissò il giudice in attesa di una risposta, studiandone la figura.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
Stato fisico: perfetto;
Stato psicologico: concentrata sui suoi doveri;
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16-02-2015, 10:02 PM
Messaggio: #18
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
«Certamente.»

Il giudice si schiarisce la voce con un colpo di tosse e si avvicina a voi non prima di aver chiuso la porta dietro di sé. 

«Andrò subito al dunque. Nella zona portuale della città ci sono state già diverse sparizioni. Alcuni testimoni affermano di aver visto delle persone dall'aspetto mostruoso aggirarsi per i vicoli del porto. Ecco, quello che io vorrei da voi...»

Sta ancora parlando quando i vetri delle due finestre vanno in frantumi, mentre all'interno della stanza sciamano quattro individui mascherati armati di pugnali e vestiti con lunghi mantelli grigi. Le loro maschere sono bianche e prive di espressione. Entrano proprio dalle finestre e sembrano decisamente ostili.

I primi due lanciano due pugnali, uno verso di te, Angela, e uno verso di te, Sayo. Il giudice urla il suo sbigottito sconcerto.


Turnazione:
Angela
Sayo
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19-02-2015, 10:06 PM
Messaggio: #19
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]

I due pugnali erano diretti alle due guerriere, ma quegli individui mascherati potevano trovarsi lì per uccidere anche il loro contatto, così tentò di afferrarlo e di gettarlo a terra.

"Giù!"

Lo avrebbe gettato a terra assieme a lei, cercando di trovare riparo dietro il divano su cui si era seduta poc'anzi, scansando così il pugnale. Avrebbe poi contrattaccato spingendo quel divano con un calcio verso l'aggressore, sperando di mettero al tappeto.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%;
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19-02-2015, 11:00 PM
Messaggio: #20
RE: Il verde che non è speranza [Angela, Sayo]
Narrato | "Pensato" | Parlato | Parlato da altri

Il giudice aveva appena cominciato a riferire alle due il motivo per cui erano state mandate lì, quando nella stanza irruppero quattro uomini sfondando i vetri delle finestre. Nessuno dei presenti si aspettava una cosa del genere. Tutto accadde molto velocemente e, in meno di un secondo, si passò dalla tranquillità al caos. Sayo dopo un primo attimo di sorpresa, spostò lo sguardo subito verso gli intrusi.
Erano in quattro e portavano delle maschere bianche prive di espressione.
Non sapeva chi fossero o perché stessero attaccando, ma al momento non aveva il tempo di porsi certe domande visto che uno dei quattro uomini mascherati le aveva appena lanciato contro un pugnale. Istintivamente, Sayo provò a spostarsi verso sinistra il più velocemente che poteva, cercando così di evitare il pugnale. Dato il poco tempo che aveva avuto per reagire, non aveva preparato alcuna contromossa quindi, in caso fosse riuscita a schivare quel primo attacco, avrebbe atteso la successiva mossa dei nemici.

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