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QUEST In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
17-03-2014, 11:16 AM
Messaggio: #1
In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
In fondo al pozzo
Lancia una moneta e vedrai avverati i tuoi desideri.


Le fredde segrete di Staph, un luogo oscuro e tetro dove raramente si riuniscono le guerriere prima di partire. Questa volta sono state convocate da Cort, l'uomo in nero, proprio fra gli angusti e tortuosi corridoi, in una piccola cella sotterranea il cui odore sa di chiuso e di marcio. 

Il motivo della convocazione è ancora sconosciuto ma è presumibile si tratti di un nuovo incarico.



Nel vostro prossimo post descrivetevi, così che ogni altro giocatore sappia come siete fatte, e descrivete il vostro attuale stato d'animo prima e dopo la convocazione. Potete aggiungere al post introduttivo quello che più desiderate, ad esempio ciò che stavate facendo prima di ricevere l'invito, qualche considerazione sulla precedente missione, previsioni per la prossima... vedete voi. Questo è insomma un post di riscaldamento.

Turnazione:
Dua
Camilla
Anna
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17-03-2014, 12:46 PM
Messaggio: #2
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Citazione:
"Pensato"
-Discorso- 






[Immagine: 430749_223605774439205_373174493_n_by_lo...6tsijr.jpg]



Gli occhi erano chiusi ma era come se si muovessero freneticamente, come a voler seguire il sogno turbinante che stava avendo luogo nella mente della giovane ragazza.
Che il sogno fosse in realtà un incubo, lo si poteva intuire dalle espressioni contorte di Dua, la quale pareva stesse soffrendo oltre ogni immaginazione nella fantasia degenera creata dalla sua stessa mente.
Non si sorprese quindi di svegliarsi di scatto, con il cuore che le spaccava in due il petto.
Sussultò preoccupata da una minaccia che non era affatto reale e solo in un secondo momento realizzò di non ricordare quasi niente dell'incubo che l'aveva appena spaventata. Guardando gli oggetti di quella stanza austera e priva di senso, nella fervida immaginazione di Dua, si accendeva solo una piccola scintilla che le ricordava un'azione particolare del sogno senza però riconoscere tutta la storia che l'aveva portata a svegliarsi in malomodo.
Cercò di calmarsi e ci riuscì in poco tempo, rispetto ai suoi standard, abbastanza poco da permetterle di riconoscere che qualcuno la stava cercando; fu un uomo che non aveva mai visto ad avvisarla di quanto stava succedendo, sul fatto che un certo "Cort" -che nome fosse, Dua non lo sapeva- l'aveva appena convocata in un determinato luogo di quelle segrete spiacevoli alla vista e all'olfatto.
L'uomo fu molto frettoloso nelle spiegazioni, si limitò a dirle di sbrigarsi, senza però aggiungere il motivo di tale convocazione "urgente".

Dua poteva solo immaginare cosa volessero da lei, poiché la Cerimonia del Rango era già avvenuta doveva essere uno spiacevole compito che la portava in giro per quell'ingrato mondo ad uccidere... Cose
Non ci voleva una fervida immaginazione per capirlo, visto che era il loro compito, serviva piuttosto una forte immaginazione per accettare l'idea che lei -Dua- fosse stata promossa al rango 37 dopo solo il test.
Pensava di aver agito molto male, specialmente date le ferite riportate, ma il numero assegnatole in graduatoria era quello e doveva ancora capire se era un modo per darle fiducia o se fosse invece un vile mezzo per farla cadere talmente in fretta da non farglielo nemmeno capire.
Ed ora che aveva escluso tra i motivi della convocazione la Cerimonia del Rango, aveva tutto il diritto di rivestirsi con le vestigia tipiche di una guerriera graduata: prima di tutto, i piedi scalzi non sarebbero più stati infastiditi da sassi o sabbia ma sarebbero stati ricoperti da calzari in ferro per proteggerla; anche i suoi avambracci avrebbero ricevuto lo stesso trattamento, la stessa protezione, senza però lasciare a stretto contatto la pelle con il freddo metallo.
Le forme della sua vita sottile e femminile venivano accentuate anch'esse da protezioni metalliche che Dua, personalmente, riteneva fortemente necessarie dopo l'ultima esperienza avuta con le lucertole ed infine ad incorniciare il suo stemma, unico mezzo di riconoscimento tra quelle come loro, i pesanti spallacci.

Riflettendo la propria immagine sulla sua spada, ora anch'essa marchiata dal suo simbolo, non poteva fare a meno di pensare di avere esattamente l'aspetto e l'equipaggiamento di una Guerriera; non si sentiva tale, nell'animo, ma sapeva di poterlo essere e doveva agire in base a ciò.
E riflettendo le immagini del suo volto su quel pezzo di metallo non poté fare a meno di fare considerazioni sul taglio infantile dei suoi occhi, dei capelli lunghi che portava sciolti e del mezzo sorriso delle sue labbra che la distinguevano dalle altre.
Sembrava, forse, avere meno anni di quanti ne dimostrasse e anche mentalmente a volte voleva regredire allo stato di bambina; non poteva, però, perché come molte la sua infanzia le era stata strappata via.
Non poteva farlo pesare a nessuno, né lo desiderava, e chiedendosi cosa avesse provato Elise rivedendosi rivestita come una Guerriera graduata come lei stava facendo in quel momento, uscì dalla stanza alla ricerca del luogo di ritrovo.
I nodosi corridoi traspiravano e trasudavano umidità, un'umidità che Dua non si sarebbe mai attesa dato il luogo arido su cui sorgeva Staph, ed il cattivo odore di legno marciscente le penetrava oltre che le narici la stessa gola.
Irrequieta non poté fare a meno di pensare a cosa le avrebbero detto, a cosa lei invece avrebbe dovuto rispondere e come agire nel caso in cui una determinata situazione sarebbe succesa; in poche parole, con la mente andava a vagliare ogni possibile variante di quella stramba situazione in modo analogo a quando aveva incontrato Kelsier la prima volta.
Tossicchiò, entrando in una stanza sotterranea dove l'umido pareva così forte da far venire la pelle d'oca alla ragazzina.

Ripensando alla cerimonia del rango avvenuta da poco, realizzò solo in quel momento la gravità della situazione; aveva già intuito si potesse trattare di un nuovo incarico ma sperava che così non fosse: aveva le vesti di una Guerriera eppure sentiva essere passato troppo poco tempo dal test per poter uscire nuovamente in luoghi a lei sconosciuti.
Dato il luogo angusto e soffocante, nella mente di Dua si riaccese la scintilla dei suoi incubi, ricordando di aver sofferto molto l'oscurità e la solitudine in quel sogno maledetto ma con un sospiro cacciò di mente il pensiero.
Cercando di sorridere tentò di rimanere positiva, non le riusciva semplice ma voleva riporre fiducia nel domani: aveva già dimostrato di aver saputo reagire dove altre avevano fallite, doveva però rimanere concentrata.





Citazione:Stato Fisico: Pelle d'oca per il cattivo odore dato dall'umidità. Sta bene.
Stato Psicologico: Turbata ed agitata, irrequieta. Cerca di rimanere calma e positiva.
Yoki: 0%
Abilità: Percezione (passiva)

[Immagine: tumblr_nwk6rtcmjP1uhzkrko1_1280.gif]
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18-03-2014, 11:34 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-03-2014 11:34 PM da Narratore.)
Messaggio: #3
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Per motivi personali PiccolaYuzuzu non può postare per qualche giorno, per il momento la nuova turnazione è:

Dua
Anna
Camilla

Perciò ora tocca ad Anna.
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19-03-2014, 02:15 PM
Messaggio: #4
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
narrato parlato pensato

Anna era seduta sul pavimento della sua cella, occhi chiusi, sava pensando. Pensava al giorno in cui sarebbe riuscita a trovare suo padre, che era diventato uno yoma e le aveva sterminato la famiglia, e a cosa sarebbe riuscita a fargli quando l'avrebbe trovato. Mi vendicherò....ecco cosa farò...
In quel momento però un uomo la chiamò dicendole che Cort aveva una missione per lei, anche se Anna non aveve idea di chi potesse essere questo Cort .chisa che tipo è...
Prese il nastro e si rifece la treccia che aveva disfato e si affretto a raggiungere in fretta il luogo in cui le avevano indicato. chi sa cosa dovrò fare...

Stato Fisico:Sta bene.
Stato Psicologico: calma e tranquilla poi un attimo agitata per la convocazione
Yoki: 0%
Abilità: Percezione (passiva)

[Immagine: 27xqu5f.jpg]
Le emozioni sono solo disturbi mentali
 
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19-03-2014, 03:53 PM
Messaggio: #5
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Anche Camilla si reca all'appuntamento e arriva in contemporanea alle altre due. Le segrete sono un posto buio e sporco e non certo piacevole, specialmente a causa dei gemiti che ogni tanto si levano in lontananza. 

C'è una grata, dietro la quale un uomo si dimena sul pavimento di una cella dall'aspetto sgradevole. Cort osserva dalla sicurezza del corridoio. Non è l'unica cella, ma all'uomo in nero pare piacere particolarmente la vista di quella specifica persona.

Quando giungete a distanza di voce Cort si volta verso di voi. E' nerboruto, sudaticcio, con il volto porcino e lo sguardo ferino. Non perde tempo, digrignando verso di voi un inconsueto saluto:

«Razza di bastarde.»

Sputa per terra - in direzione del poveraccio dall'altro lato della grata - prima di voltarsi completamente dalla vostra parte.

«Siete in ritardo, vermi. Odio chi non arriva puntuale. Siete state addestrate a obbedire, vi riesce così difficile? Che scuse avete?»

Vi osserva con fare cattivo, aspettandosi le vostre scuse, anche se voi sapete perfettamente di non essere né in ritardo né in anticipo. Camilla per il momento non sembra voler rispondere.


Turnazione:
Dua
Anna
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19-03-2014, 08:51 PM
Messaggio: #6
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
[Immagine: medieval_jail_by_yonglin-d64qgvx.jpg]




Una volta arrivata a destinazione, Dua poté immediatamente analizzare il luogo in cui era stata chiamata a fare rapporto: avrebbe desiderato che l'unica preoccupazione che si potesse avere in quel posto fosse la polvere e l'olezzo; suo malgrado scoprì presto che non era così.
Lo stato di degrado e di sporcizia di quelle celle era allarmante, forse una latrina sarebbe stata più curata, e le persone costrette in quei luoghi erano anime in pena che probabilmente desideravano la morte anziché la vita incatenati là dove si trovavano.
E Dua di certo non si sentiva di poterli biasimare.

Un'altra novità che subito notò la Guerriera, difficile a non vedersi, era la presenza di altre due ragazze della sua stessa "razza"; non conosceva né i loro nomi né la loro storia e dato il loro silenzio, anche la loro voce era un mistero.
Erano entrambe, ovviamente, altissime e magrissime ed entrambe con i capelli raccolti; per un breve istante Dua temette fossero sorelle ma subito cacciò dalla mente quella bizzarra idea.
Poiché nessuna delle due ebbe intenzione di aprire bocca, non lo fece nemmeno lei per non disturbare e specialmente perché la presenza dell'uomo in nero che si faceva pressante.
Lo osservò un po' perplessa mentre sembrava trarre forza dalla sofferenza dei prigionieri (erano tali?) e quando le insultò credette che si riferisse a qualcuno che non erano loro.
La domanda seguente le fece capire che invece i soggetti con cui se la stava prendendo erano proprio loro tre.

Abbassò timida lo sguardo, cercando le parole, e con voce flebile riuscì solo a dire: -Fo-forse l'uomo che è andato a chiamarci ci ha messo troppo- Azzardò lei, sentendosi realmente in colpa per il ritardo inestente che ci aveva impiegato.
Con quel rude incontro, Dua ripensò a Kelsier e al suo... Non premuroso ma sicuramente più dolce rispetto a quello di Cort ma erano tutte apparenze: lei in particolare, non era nessuno per quelle persone.




Citazione:Stato Fisico: Pelle d'oca per il cattivo odore dato dall'umidità. Sta bene.
Stato Psicologico: Turbata ed agitata, dalla situazione e dalle grida (sono tali?) che provengono dalle celle. Preoccupata da Cort
Yoki: 0%
Abilità: Percezione (passiva)

[Immagine: tumblr_nwk6rtcmjP1uhzkrko1_1280.gif]
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20-03-2014, 03:55 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-03-2014 10:28 AM da Teresa01.)
Messaggio: #7
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Appena arrivata Anna osservo il luogo dove si trovava.  che strano posto...
Poi noto altre due ragazze come lei e gli diede uno sguardo veloce per poi osservale l'uomo, il cuale le incuse subito terrore
che sia lui Cort?...
L'uomo inizio a parlare e, quando ebbe finito  Anna non seppe se fosse meglio rispondergli o tenere la bocca chiusa
che faccio? rispondo o resto ritta? forse è meglio rispondere...ma se dessi la risposta sbagliata?
Poi una delle due ragazze parlò e decise che forse era meglio che stesse zitta e che non disse una parola.

Stato Fisico:Sta bene.
Stato Psicologico: spaventata daCort, poi indecisa su che risposta dare all'uomo
Yoki: 0%
Abilità: Percezione (passiva)

[Immagine: 27xqu5f.jpg]
Le emozioni sono solo disturbi mentali
 
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25-03-2014, 10:22 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-03-2014 10:56 PM da Aurelio.)
Messaggio: #8
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Narrato~Parlato~Pensato

Camilla si diresse nelle segrete, come le era stato indicato da Cort.
Ancora non sapeva il motivo della convocazione, ma già supponeva che si trattasse di un nuovo incarico.
La giovane ragazza in vesti di guerriera, aveva appena terminato facilmente un'altra missione nelle terre centrali, la quale le era stata fornita da colui che per la seconda volta l'aveva chiamata Chissà...magari il mio comportamento freddo e distaccato l'ha compiaciuto, insomma, non mi pare una persona di molte parole e di conseguenza una guerriera di altrettante poche parole non dovrebbe dargli troppi fastidi Camilla continuava a camminare con lo sguardo dritto verso la direzione che stava percorrendo.


Appena giunta nelle segrete la reazione di Camilla non fu delle migliori. Il posto in cui non si trovava era all'altezza di colui che l'aveva convocata. Maleodorante, colmo di sporcizia, un posto perfettamente adatto ai dimenticati da Dio. Tutto quello che le si presentò davanti agli occhi le provocò un incredibile disgusto.
Nonostante ciò, evitando inutili commenti, Camilla spostò lo sguardo su altre due guerriere, poco distanti, che erano arrivate in contemporanea con lei. Non sapeva chi fossero, ma era quasi certa che l'avrebbero accompagnata durante la nuova missione.


Dalle segrete si alzò una voce facilmente riconoscibile per Camilla. Era Cort.
Sul viso della giovane spuntò un sorrisetto compiaciuto, per certi versi ironico Naturalmente l'unica volta in cui si degna di aprire quell'orrenda bocca che si ritrova non fa altro che riempirci di insulti...Ma d'altronde, il lupo perde il pelo ma non il vizio Appena udì una delle due ragazze rispondere a Cort, Camilla si voltò di scatto continuando la sua risatina iniziata poco prima A quanto pare c'è ancora qualche guerriera che possiede la faccia tosta da rispondere a Cort, ed io, di sicuro, non sarò da meno


Rivolta verso colei che aveva avuto il coraggio di aprir bocca, Camilla cominciò a parlare La faccia tosta non ti manca, cara, e ciò è una bella cosa poi abbassò per un attimo lo sguardo alzandolo ,poco dopo, nella direzione in cui era situato l'uomo Per l'appunto, siamo state puntuali, ma ora dicci perchè ci hai convocate... Non hai forse una nuova missione in serbo per noi, o sbaglio?Stava giocando con il fuoco, e lo sapeva, ma le piaceva troppo stuzzicare quella persona, le dava troppe soddisfazioni.


Citazione:Stato fisico: Perfetto
Stato psicologico: Divertita da Cort e dalla risposta della compagna. Pronta a sapere quale sarà il suo nuovo incarico.
Yoki utilizzato: 0%
Abilità utilizzate: Nessuna

[Immagine: Elsa-disney-frozen-34989624-500-200.gif]

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26-03-2014, 09:46 PM
Messaggio: #9
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Cort sbuffa e vi guardia con odio, apostrofandovi poi con fare pungente:

«Brutte schifose, non siete che vermi insignificanti e pensate di potervi permettere un simile atteggiamento?»

Fissando Dua:

«Io do la colpa a te e tu la scarichi su un altro?»

Spostando lo sguardo su Anna:

«E tu cosa sei, deficiente? Non rispondi? Ti hanno morso la lingua o hai qualche deficit mentale che ti impedisce di parlare quando un tuo superiore ti interpella?»

Infine, verso Camilla:

«E tu, razza di sfrontata, come osi usare quel tono supponente con me? Lo sai chi sono io? LO SAI CHI SONO IO?! CHI TI HA AUTORIZZATO A PARLARE CON COSI' TANTA LIBERTA'?! O pensavi che questo fosse un salottino per te e le tue amichette?!»

Il suo tono di voce si alza sempre più fino a diventare un ringhio sostenuto, abbassandosi nuovamente a un lento digrignare di denti.

«Vi avevo mandato a chiamare per la vostra prossima missione, ma non penso che partirete, non prima di avermi nuovamente dimostrato la vostra obbedienza. Dovrete pagare per la vostra miserabile predisposizione alla ribellione.»

Si lecca il labbro. E grugnisce, quasi "sensualmente", pregustandosi ciò che sta per dirvi.

«Impugnate la vostra spada con la mano del vostro arto dominante e tagliatevi l'altra. Voglio che lo facciate subito, voglio che ricordiate cosa significa obbedienza totale. Per l'Organizzazione non siete che strumenti, e come tale dovete comportarvi. Quando un Uomo in Nero vi dice qualcosa, fosse anche di uccidervi, voi lo fate. Senza scaricare su altri, senza rifiutarvi di rispondere e senza sorrisini.»

Incrocia le braccia e attende. Sogghigna, attendendo di leggere il dolore sui vostri occhi e la vostra mano che cade in terra.


Turnazione:
Dua
Anna
Camilla
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29-03-2014, 01:59 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-03-2014 02:27 PM da Lachesi.)
Messaggio: #10
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
[Immagine: wurvno.jpg]


Inizialmente Dua non sapeva se avesse fatto più o meno bene a dire quel che aveva detto, dopotutto una Guerriera era stata zitta e silente per tutto il tempo come se fosse imbarazzata da quel che era uscito dalle sue labbra e l'altra aveva un risolino a dir poco ambiguo: molto probabilmente avrebbe dovuto lavorare con quelle due ragazze e lei ci teneva molto a fare bella figura. 
Era la prima volta che si relazionava con persone con più esperienza di lei nel fare ciò che le Guerriere facevano e non poteva fare a meno che sperare che quelle due fossero sue amiche, presto.
Ma sapeva anche che era un po' patetica e, come lei, la sua risposta; temeva dunque di aver dato una pessima impressione alle sue compagne.
Ed inizialmente era convinta che così fosse ma, poi, ebbe l'impressione opposta da parte proprio di quella ragazza che teneva quel sorriso quasi testardo; era felicissima, contenta. 
Uno stato destinato a non perdurare nel tempo.
Uno stato d'animo effimero e che sarebbe restito pochi attimi, quei pochi attimi in cui Cort non rispose.

Quel che accadde poi fu un delirio per Dua.
Non poteva credere alle parole che sentiva, si chiedeva perché tanta ostilità nei loro confronti da parte di quell'uomo, e con una molto improbabile innocenza d'animo la ragazza arrivò persino a pensare che nella sua vita Cort avesse visto morire troppe di loro per affezionarsi ed essere gentile. Forse ne aveva amata una, che l'aveva tradito, ed ora ne soffriva ancora e si vendicava su quelle come lei.
Un'ipotesi che durò molto poco, che venne spezzata dalle urla selvagge e scimmiesche dell'Uomo in Nero: come poteva aver amato una che definiva "strumenti".
Quando chiese loro di impugnare la spada, lei lo fece, ma quando le fu chiesto di tagliarsi la mano si bloccò interdetta.
"Cosa?" Pensò.

Era combattuta: ubbidire ciecamente all'Organizzazione o farsi apprezzare dalle sue compagne come paladina di libertà estraendo dal fodero una risposta arguta?
"Uff..."
Anche volendo, non aveva il coraggio per essere il soldato senza macchia che voleva essere, quindi no: non avrebbe risposto in modo arguto ma ubbidire le sembrava altrettanto assurdo.
"Se sono uno strumento, perché dovrebbe volermi "rotta"? 
...O forse sa che sono un tipo di difesa, perdere una mano non dovrebbe comportare gravi perdite per una come me.
Ma..."

Tremò un po', si puntò la lama alla mano sinistra ed osservando l'uomo un po' timidamente disse: 
-La mia era solo un'ipotesi... Se necessario mi amputerò la mano.-
Forse sperava in un ultimo ripensamento, anzi, sicuramente ci sperava ma anche solo con un cenno avrebbe eseguito ma dopotutto Cort era stato chiaro: dovevano farlo e per quanto avesse paura del dolore che presto si sarebbe inflitta, non vedeva altra soluzione: se quella era la punizione per aver anche solo ipotizzato che la colpa non fosse loro ma dell'uomo che era andato a chiamarle... Non osava immaginare che fine avrebbe fatto fare loro se non si fossero amputate la mano sinistra.

Prese un bel respiro profondo, infondo aveva già sofferto i dolori infernali di ferite, morsi e tagli durante il Test ma quello era diverso: stava per farsi male da sola e sapeva esattamente quando sarebbe successo. Aveva paura, la povera Dua, ma con un profondo respiro... Tagliò.
Inizialmente non fece male, la lama affilata della spada aveva fatto sì che il taglio fosse talmente liscio da non farle dolere il polso; poi iniziò a sanguinare e a bruciare. Ora sì che faceva male.
Cadde in ginocchio con le lacrime agli occhi a recuparare la mano monca, voleva riattaccarsela il prima possibile.




Citazione:Stato Fisico: Pelle d'oca per il cattivo odore dato dall'umidità. Trema di paura. Mano amputata entità GRAVE
Stato Psicologico: Turbata ed agitata, dalla situazione; sentimenti altalenanti, ci tiene all'opinione delle compagne ma il terrore nei confronti di Cort è forse maggiore. Molto dolorante.
Yoki: 0%
Abilità: Percezione (passiva)



[Immagine: tumblr_nwk6rtcmjP1uhzkrko1_1280.gif]
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02-04-2014, 04:32 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-04-2014 06:07 PM da Cort.)
Messaggio: #11
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Dato che il 1° Aprile il pesce malvagio ha impedito a tutti di postare, estendo il tempo ultimo di Teresa01 per postare fino alle 00:00 di questa notte. 

EDIT: PiccolaYuzuzu sarà assente, perciò metto in pausa la missione fino al 5 Aprile (compreso). Teresa01, hai tempo per postare fino al 5 Aprile.

EDIT: Teresa01 salta il turno. Tocca a PiccolaYuzuzu
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09-04-2014, 09:50 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-04-2014 09:51 PM da PiccolaYuzuzu.)
Messaggio: #12
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Non se la sarebbe mai aspettata. La reazione isterica sicuramente, ma la richiesta che seguì quest'ultima, no di certo. Non sapeva come reagire, cosa dire ma soprattutto cosa fare.

Amputarsi la mano o sviare l'attenzione di Cort su qualcos'altro permettendole di salvare l'arto ?

Sicuramente avrebbe preferito la seconda opzione, ma aveva già rischiato grosso poco prima, di conseguenza non poteva lanciarsi a capofitto in un impresa come quella, già di suo, per l'appunto, Cort era particolarmente irritato.

Continuò a riflettere. Le giravano nella testa mille e più pensieri. Sapeva benissimo che avrebbe potuto riattaccare la mano al braccio, ma non voleva dare una così grande soddisfazione a quell'essere. Ma nonostante tutto ciò era pur sempre obbligata.

Vedendo la compagna estrarre la spade ed tagliarsi la mano, Camilla prese la sua fatale decisione. Impugnò la spada, e poco prima di abbassarla cominciò a parlare Faccio ciò solo poichè, come proprio tu hai detto, io, e le mie due compagne, siamo miseri burattini dell'organizzazione. Siamo nelle vostre mani e di conseguenza dobbiamo fare ciò che a noi ordinate... iniziò a respirare sempre più profondamente Ma comunque, non tutte le guerriere vi saranno per sempre fedeli, non tutte accetteranno la sottomissione da parte vostra... Detto questo chiuse gli occhi e abbassò velocemente la spada.


Provava dolore, tanto dolore, ma cercava di non darlo a vedere. Più le vedeva soffrire, più Cort si divertiva. Ma era una cosa pressochè impossibile nascondere il dolore da lei provato in quell'istante. Notò una delle compagne, quella che aveva avuto il coraggio di rispondere, gettarsi a terra, piangendo. Camilla non avrebbe mai dato quella soddisfazione a Cort, trattenne perciò le lacrime, facendone sgorgare sulle candide guance, soltanto una. 


Poco dopo si abbassò a terra nell'intendo di raccogliere la sua mano. Non voleva perdere tempo, doveva subito riattaccarla.



Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Inizialmente illesa. Perde la mano poco dopo, su ordine di Cort.
Stato Psicologico: Scioccata, scandalizzata. Non sa che fare, non sa come reagirà, e come reagiranno Cort e le compagne lì presenti.
Abilità utilizzate: Nessuna

[Immagine: Elsa-disney-frozen-34989624-500-200.gif]

No right, No wrong, No rules for me... I'm Free
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09-04-2014, 11:35 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-04-2014 09:04 PM da Cort.)
Messaggio: #13
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Cort annuisce, soddisfatto, ma non del tutto. Una delle tre non si è ancora mossa. 

«E tu cosa fai, non vuoi forse farti la bua?»

Grugnisce il suo disappunto all'indirizzo di Anna.

«Vedi di muoverti o scorrerà molto, molto sangue.»

Di fronte al prolungato silenzio della ragazza l'uomo in nero diventa glaciale. Schiocca le dita e sentenzia, secco:

«Minerva, dai una lezione a questa mentecatta indisciplinata.»

E quasi come a voler cogliere in pieno la provocazione di Camilla, punta il suo volto porcino su di lei. Il suo è uno sguardo che vuole dire: osserva bene cosa sta per succedere.


Avvertimento per Teresa01. Non hai avvisato per segnalare la tua assenza e non hai risposto ai miei messaggi di sollecito. E' un comportamento sleale nei confronti del tuo master ma anche delle tue compagne. Ti do tre giorni per postare, se non lo fai prenderò provvedimenti molto severi.

EDIT: Teresa01 mi ha avvisato, mancherà fino alla fine di Aprile. Purtroppo non posso bloccare la quest per venti giorni, perciò Anna lascerà momentaneamente la missione. Riprenderà dopo, in un modo o nell'altro. Ci aggiorniamo per fine Aprile.

Nuova Turnazione:
Minerva
Cort
Dua
Camilla
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10-04-2014, 11:57 PM
Messaggio: #14
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
- Ai vostri ordini, Maestro Cort. - Rispose la numero 10, in tono ossequioso, emergendo dall'oscurità delle segrete alle spalle delle tre guerriere, quasi come se fosse improvvisamente apparsa dal nulla. In realtà ella era già lì sin dall'inizio, in quanto era stata proprio lei la prima ad essere convocata dall'uomo in nero che poi le aveva detto di restare nascosta tra le ombre, ma probabilmente Dua, Camilla, ed Anna non si erano rese conto di essere osservate. 

Minerva si avvicinò ad Anna, che nel frattempo si era voltata verso di lei così come le altre due, e la squadrò dalla testa ai piedi con un'espressione glaciale sul volto, prima di rivolgerle giusto poche parole in tono accusatorio: - Tu, eretica! Come osi disobbedire al Maestro?! - Un istante più tardi, la numero 10 colpì Anna al viso con il dorso della mano destra, con forza sufficiente da slogarle la mascella e da buttarla a terra con violenza.

La numero 47 ebbe a malapena il tempo di gemere per lo shock e per il dolore, che subito le arrivò anche un calcio in piena faccia mentre era a terra, che provocò la frattura del naso e la lasciò stordita. Ma Minerva non aveva ancora finito. Mentre Anna era ancora frastornata per i colpi ricevuti, la numero 10, implacabile, estrasse la spada e con un movimento fulmineo della lama mozzò il braccio sinistro della numero 47! In pratica, Minerva fece ad Anna ciò che Anna si era rifiutata di fare a se stessa. Beh, a voler essere pignoli, il Maestro Cort aveva parlato della mano, non di tutto il braccio, ma la numero 10 pensò che così sarebbe stata una punizione più adeguata.

Solo a quel punto Minerva si fermò, per rivolgere lo sguardo verso l'uomo in nero in modo da sapere se doveva continuare ad infierire su Anna o se invece quel livello di punizione poteva essere considerato accettabile. - Desiderate che continui, Maestro? - Chiese, attendendo quindi in silenzio la risposta dell'uomo in nero.



Citazione:Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Assolutamente calma e concentrata nell'infliggere ad Anna la punizione per la sua disobbedienza. Attende di sapere se deve continuare oppure no.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva).
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11-04-2014, 02:06 PM
Messaggio: #15
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Cort sogghigna, sembra felice e finalmente può compiacersi della crudele autorità che gli ha permesso anche quest'ultima ingiustizia: le lacrime di Dua e l'espressione di Camilla non sono che zucchero per il severo uomo in nero. Minerva, non come quelle novizie, è una vera guerriera, capace di obbedire e di rendere fiera l'Organizzazione! Cort non perde tempo a farlo notare alle altre ragazze:

«Questo è quello che succede a chi si ribella, mia cara Camilla. E ringrazia che il mio ottimo umore mi abbia spinto a non prendere il tuo commento come un accenno di ribellione. Osservate piuttosto Minerva e sperate di diventare come lei: un'arma affilata e fedele.»

Il ghigno beffardo si spegne, diventando un accenno di fastidio, rivolto a Dua e a Camilla:

«Meritate di peggio, ma mi servite intere. Riattaccatevi quel pezzo di carne e partite subito verso le Terre del Sud. Lungo la strada troverete uno dei miei uomini ad attendervi per consegnarvi le istruzioni per la  vostra prossima missione. Nel frattempo...» spostando il discorso verso Minerva «Provvedi a questo scarto, fa che non muoia dissanguata e procurati che al suo risveglio io ne sia avvisato. Voglio essere la prima cosa che vede quando riaprirà gli occhi...»


Turnazione:
Dua
Camilla

Nel vostro prossimo post siete autorizzate a rigenerarvi completamente - ma descrivete la vostra rigenerazione secondo i limiti che il regolamento vi propone! - e poi partite. Le terre del Sud sono soleggiate e relativamente ridenti, inventatevi una descrizione del vostro viaggio e se volete parlare fra di voi postate fino a quando non avete esaurito ogni discorso. Quando tocca di nuovo a me - ovvero quando pensate di aver finito le occasioni per ruolare fra di voi - allora mandatemi un PM.
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11-04-2014, 08:45 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-04-2014 08:52 PM da Lachesi.)
Messaggio: #16
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
[Immagine: Proudmoore-610x339.jpg]




Il dolore era talmente intenso da far pentire a Dua di essere nata, e lei aveva sempre creduto che qualcosa di bello per cui vivere in quelle lande desolate fosse rimasto. Aver perso la mano era un dolore che difficilmente poteva essere paragonato ad una qualsiasi altra sensazione, anche se forse essere morsa e mangiata molto lentamente da quei rettili in quella Città Senza Nome poteva raggiungere lo stesso male.
Difficile paragonare in quel momento, a mente poco lucida. 
Probabilmente, a sconvolgerla più di ogni altra cosa, era sapere di essersi autoinflitta quella mutilazione; il trauma dell'autolesionismo accentuava quei picchi improvvisi di dolore seguiti dallo scorrere incessante del sangue. Avrebbe rischiato il dissanguamento, se fosse stata la mano sinistra ma questo era meglio che lei non lo sapesse; istintivamente si limitò a stringersi il moncherino con l'arto rimasto, come a voler lenire in quel modo il dolore.
Inutile dire che a poco servì quel gesto patetico; inginocchiata a terra in una posa poco dignitosa annaspava in quella polvere per tentare di contenersi in qualche modo.

La seconda Guerriera, di cui onestamente Dua non ricordava il nome (si erano presentate? Troppo traumatizzata per ricordare.), sembrava incurante dei suoi mali ma dopo un discorso di cui lei non capì molto, impegnata a fermare l'emorragia come meglio poteva, eseguì la stessa azione scellerata che era stato chiesto loro di fare. 
Sentire il troncarsi delle ossa del polso e dello scorrere del filo di lama con cadenza precisa ed implacabile fece rabbrividire Dua, che mugugnò qualcosa poco contenta di ciò che stava avvenendo.
In un secondo momento Dua si chiese se le sue compagne la stessero disprezzando per ciò che aveva fatto, forse volevano essere protette da lei ma in fin dei conti in quel momento le sue priorità erano altre.
Respirando affannosamente aspettò la reazione della terza ed ultima compagna presente in quella stanza. Immobilizzata non disse né fece nulla, esattamente come prima.
Allora Dua attese.
Attese.
Attese.
Attese.
Anche Cort attese.
Attese.

Cort fu meno paziente, invero. 

L'uomo, se poteva essere così definito, chiamò a sé uno dei suoi mastini da battaglia; nient'altro che un'altra guerriera dall'aspetto marmoreo, grazie anche al particolare effetto che la sua pelle diafana le donava.
Per Dua guardare Minerva, così si chiamava, fu come vedere un lampo di luce in una notte buia e tempestosa: qualcosa di maestoso ma pericoloso al tempo stesso.
Un brivido le percorse la schiena, i peli delle braccia si alzarono quando percepì il suo Yoki... In troppi modi superiore a tutto ciò che lei era sempre stata! In quel momento Dua realizzò la sua piccolezza e mise da parte il suo dolore per sorprendersi sempre più di quella presenza eterea.
"Ma come... Come ho fatto a non accorgermi di lei prima?!"
Era stata troppo nervosa, si era preoccupata di ciò che gli altri pensavano di lei e la sua mente era stata troppo piena di pensieri futili per anche solo immaginare la presenza di Minerva. Senza contare l'inesperienza. 
Di fatto però, l'idea di averla sempre avuta alle spalle, la terrorizzò: poteva fare qualsiasi cosa senza che loro tre dicessero niente. 

Dua accennò ad un sorriso, una di loro più forte forse poteva aiutarle.
Piccoli desideri che si infransero subito, quando vide Minerva percquotere con violenza la ragazzina muta o che Dua riteneva essere tale. 
Con quale crudeltà!
"Ma... Ma... Lei è come noi! Noi dovremmo aiutarci, essere amiche!"
Vedere la ragazzina pestata a sangue le fece tornare in mente tutto il dolore che stava provando, quindi con fare remissivo chinò il capo e tremò per il sangue perso.
Cercò, nei limiti del possibile, di non guardare e di non ascoltare. 

Alla fine anche quelle violenze cessarono, la ragazza fu portata via e come un mendicante affamato da tre settimane che vede un tozzo di pane Dua si gettò sulla mano che si era amputata.
I discorsi di Cort la fecero sentire in colpa ma aveva priorità più impellenti per piagnucolare su quanto lei si sentisse uno schifo ad essere qualsiasi cosa lei fosse e facesse... Non come Minerva, non come Elise.
-Ugh...-
Afferrò la mano e cercò di farla combaciare alla sua posizione originale, non voleva qualcosa di sbagliato in lei, non più del normale, e tremando con le lacrime sul volto iniziò lentamente a far scorrere nel suo corpo Yoki.
Quando le lucertole avevano provato a mangiarla viva, aveva liberato una quantità di Yoki che non pensava nemmeno di possedere ma si accorse che era stata un'eccezione dovuta al fatto che altrimenti sarebbe morta.
Doveva quindi rilasciarne meno.
In un primo momento liberò quindi liberò circa il 40% di Yoki ma dopo la riflessione sopracitata, lentamente soppresse la quantità per qualcosa di più moderato e controllato. 
Qualcosa che le desse abbastanza energie per riattaccarsi la mano come una bambola di pezza ma che non fosse così poca da farla cadere di nuovo in pezzi. 
Il 30% doveva essere una quantità adeguata e per diversi minuti cercò di concentrarsi solo ed esclusivamente sul "ripararsi". E mentre i suoi occhi felini erano contornati da venature in rilievo ed i suoi denti erano aguzzi, lentamente il dolore spariva. Altre volte questo tornava con più rabbia di prima; era così difficile mantenere la stessa quantità di Yoki costante nel tempo...
...Era un'energia difficile da padroneggiare ma ormai, dopo circa un quardo d'ora di tempo, il più era stato fatto. 
Le fibre muscolari si ricollegarono tra loro, i tendini si saldarono nuovamente e le ossa crebbero e si fusero nella mano che era sempre stata. 
Affascinata dal processo, Dua si guardò  la mano destra sorpresa, sorridendo per il piccolo successo e piangendo ancora per i recenti traumi subiti; non pensava infatti che le Guerriere tra loro arrivassero a questo.
Era qualcosa di brutale.

Tirando su con il naso si voltò nella direzione della sua compagna, Dua era un tipo di difesa per cui la rigenerazione era stata in qualche modo agevolata ma non sapeva se la sua compagna avesse gli stessi privilegi.
Un po' timorosa di ciò che la compagna avrebbe risposto chiese: -Tutto a posto?- 

Dua sapeva solo che dovevano dirigersi a Sud, non voleva impiegarci troppo tempo per non far adirare ulteriormente Cort, per cui se l'altra ragazza stava bene avrebbe desiderato fuggire con la coda fra le gambe nella direzione indicata. 





Citazione:Stato Fisico:  Occhi dorati e felini, denti aguzzi, venature attorno agli occhi. Trema di paura. Provata ed affaticata per la quantità di Yoki rilasciato in un ampio lasso di tempo. Dolorante, e molto.
Stato Psicologico: Parecchio scossa, quasi traumatizzata sia dal dolore che dalle azioni di Minerva. Vuole fuggire da quelle segrete e dirigersi a Sud per non sprecare altro tempo e subire altre punizioni.
Yoki: 40% > 30%
Abilità: Percezione (passiva) Rigenerazione yokiyori (attiva)

[Immagine: tumblr_nwk6rtcmjP1uhzkrko1_1280.gif]
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15-04-2014, 08:19 PM
Messaggio: #17
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Alla vista di Minerva, questo il nome della nuova guerriera spuntata dalla penombra, lo sguardo di Camilla raggelò.
Io...Non mi sono minimamente accorta della sua presenza, eppure lei è sempre stata qui, ad osservarci da lontano mentre rifletteva, spostò lo sguardo sulla compagna, che fino a quel momento non aveva osato aprir bocca. Le stavano infiggendo la punizione, che secondo Cort si meritava. E Minerva, fedele e obbediente, anche a costo della vita, eseguiva tutti gli ordini che le venivano imposti dall'uomo in nero. Fu una scena a dir poco raccapricciante, che turbò per pochi attimi Camilla Devo ritenermi fortunata se al suo posto non ci sono io, insomma, ho rischiato un bel po' mostrando la mia faccia tosta ed ora come ora...mi conviene starmene zitta, come un burattino nelle mani di Cort.


Ascoltò Cort con attenzione. Lei e la compagna doveva dirigersi verso sud, ma non prima di essersi riattaccate gli arti.
Camilla si abbassò, colse la sua mano da terra, la fece combaciare perfettamente col braccio ed iniziò l'operazione con cautela, in contemporanea dell'altra guerriera, liberando il 30% del suo yoki. Voleva rimettersi in sesto al più presto nonostante la difficoltà impostale dal suo tipo.
Era una guerriera d'attacco e, come qualunque altra guerriera di questo genere, la rigenerazione non era per nulla il suo forte.


Dopo poco tempo la compagna si era già riattaccata la mano, era più che evidente che lei era di difesa. Anche nel caso di Camilla, però, si iniziavano a notare dei progressi.
Pian piano la mano, grazie all'ingente quantità di yoki rilasciata, iniziava a risaldarsi al resto del braccio.


Appena udì la richiesta della compagna, Camilla si consolò. La compagna, per l'appunto, si era preoccupata per lei, una cosa che nella sua vita pochi avevano fatto Tutto a posto ti ringrazio...sono d'attacco ma nonostante ciò penso che fra poco sarò apposto anch'io...Grazie per la preoccupazione Infatti, alcuni e per certi versi, eterni minuti dopo, anche la mano di Camilla era apposto e finalmente, quest'ultima, poteva riportare il suo yoki alla normalità. Era un po' affaticata dall'uso prolungato della sua forza demoniaca ma nonostante ciò si alzò e rivolta verso la compagna iniziò a parlare Che ne dici se partiamo? Anche se prima vorrei sapere il nome di colei che combatterà al mio fianco...E dato che sono in vena di presentazioni, il mio nome è Camilla e sono la numero 38 dell'organizzazione ... Dopo qualche secondo abbassò lo sguardo in attesa di una risposta.



Citazione:Yoki utilizzato: 30%-0%
Stato Fisico: Occhi dorati, vene sul volto e denti pronunciati. Affaticata dalla quantità di yoki da lei utilizzata, riottiene infine la mano che poco prima si era amputata.
Stato Psicologico: Turbata dalla presenza di Minerva, e pronta a dirigersi a Sud con la compagna.
Abilità utilizzate: Rigenerazione yokiyori.(attiva)

[Immagine: Elsa-disney-frozen-34989624-500-200.gif]

No right, No wrong, No rules for me... I'm Free
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15-04-2014, 09:28 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-04-2014 09:29 PM da Lachesi.)
Messaggio: #18
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
[Immagine: stretta-di-mano.jpg]



Dopo aver soppresso completamente il suo Yoki, osservò la compagna in attesa di una risposta.

Restare in quel luogo putrido e maleodorante nel quale erano state compiute empietà di vario genere non era certo nei desideri e nelle intenzioni di Dua, per cui ancor prima di presentarsi semplicemente fece per avviarsi alla porta della cella.
Il tono della compagna le parve distaccato ma il suo era infantile per cui non era nella posizione di criticare,
Per come aveva parlato a Cort prima, durante e dopo la punizione sembrava una ragazza che coglieva la palla al balzo quando c'era da 
andare contro a qualcosa come un'istituzione ma dopo pochi scambi di parola Dua credeva di potersi ricredere: semplicemente accettò con gioia che Camilla -così si era presentata- avesse accolto le sue preoccupazioni positivamente.

Ciò che invece la stupì fu sicuramente il fatto che lei fosse la Numero 38. Insomma, lei era la neo N.37, da poco numerata; con chi stava avendo a che fare: con una Novizia inesperta come lei?
Da come si era posta non sembrava ma se lei, lei!, dopo appena una missione era in graduatoria là dove si trovava voleva dire che anche Camilla aveva da poco affrontato le sue prove di iniziazione.
Anche se solo di un numero inferiore, le responsabilità crollarono addosso a Dua come un muro rotto..
Guardò un po' intontita Cammila prima di risponderle, porgendole la mano rispose timidamente: -Spero di combattere il meno possibile- Ammise, alludendo al fatto che avrebbe piacevolmente evitato inutili spargimenti di sangue, ed aggiunse: -Ma visto che sei in vena di presentazioni il mio nome è Dua! Sono... Sono la numero 37.-
Disse un po' incerta; ancora non si sentiva di appartenere a quel rango ma doveva iniziare ad accettarlo e ad immedesimarsi in tale numero benché i numeri dispari non le fossero mai piaciuti.

Deglutendo rumorosamente e cercando di apparire sicura alla compagna da poco conosciuta, indicandole il corridoio ed abbozzando un sorriso aggiunse ancora: -Se vuoi iniziare il viaggio... Iniziamo, apri pure tu la strada!-
Sicuramente quella gioia nel modo di porsi era fuori luogo ma Dua si stava sforzando di piacere ad ogni costo a Camilla, la sua nuova compagna di viaggio e, come aveva fatto notare lei, compagna di battaglie future. 
Inoltre andava detto che quello non era certo solo un gesto di cortesia, le lasciò aprire la strada perché semplicemente Dua non ricordava la strada in quei corridoi stretti ed ammuffiti... Voleva arrivare nelle Terre del Sud in fretta, dopotutto. Nonostante la rigenerazione fosse stata stancante voleva partire.

"Vuoi vedere che siamo arrivate in ritardo perché qui i corridoi sono tutti uguali?!"







Citazione:Stato Fisico:  Stanca e un po' provata per l'impiego di energie utilizzato per la rigenerazione.
Stato Psicologico: Cerca di non pensare a quanto è successo in quella stanza, si sforza di piacere alla sua nuova "amica" senza fare brutte figure.
Yoki: 0%
Abilità: Percezione (passiva) 

[Immagine: tumblr_nwk6rtcmjP1uhzkrko1_1280.gif]
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18-04-2014, 10:26 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-04-2014 10:28 AM da PiccolaYuzuzu.)
Messaggio: #19
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
Il nome della compagna era Dua e il 37 era il suo numero nella classifica. Camilla sospirò, non le sarebbe affatto piaciuto essere il "comandante" della missione, poichè non aveva mai avuto buoni rapporti con nessuno.


Con un cenno del capo che invitava Dua a seguirla, Camilla si avventurò negli intricati corridoi di quello che era definibile inferno.
Dopo qualche minuto, riuscì ad uscirne indenne e a rivedere la flebile luce del sole. 
Senza indugi e senza ulteriori ripensamenti, Camilla iniziò il viaggio verso sud con passo svelto, sperando che alla compagna concordasse la scelta di non cadere più in eventuali ritardi, scatendando così, nuovamente, l'ira di Cort.


Più si avventuravano nelle terre del sud, più il sole picchiava ed il caldo aumentava.
Nella sua ultima missione, nelle terre centrali, Camilla aveva attraversato un fitto bosco verde che donò, a lei e Lykos, un viaggio fresco totalmente diverse da quello che in quel momento stava affrontando.
Era vero, faceva caldo, ma era pur sempre una guerriera addestrata per resistere e per combattere mostri di qualunque genere, come mai potrebbe una condizione climatica scalfire una guerriera ?


Mentre camminava le giravano per la testa mille e più pensieri. Era curiosa di sapere qualcosa di più sulla compagna, anche se non sapeva come "aprire" degnamente un discorso.
Si fermò ed iniziò a parlare. Riuscì a pronunciare qualche frase, ma sempre in tono distaccato e poco amichevole  Spero collaboreremo bene...sai io ho già affrontato un'altra missione, oltre al test ... e in entrambi avevo la stessa compagna a combattere al mio fianco. Però, oggi ho una nuova compagna che voglio conoscere meglio, con cui voglio combattere con onore... Abbassò lo sguardo, il quale fino a quel momento era rivolto verso Dua e ricominciò a camminare.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa
Stato psicologico: Curiosa di conoscere la compagna anche se non sa come approcciarsi.
Abilità utilizzate: percezione ( passiva)

[Immagine: Elsa-disney-frozen-34989624-500-200.gif]

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19-04-2014, 01:38 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-04-2014 01:39 PM da Lachesi.)
Messaggio: #20
RE: In fondo al pozzo [Dua, Camilla, Anna]
[Immagine: 25hftiw.jpg]






Una giornata radiosa e splendente, il sole baciava la terra che le due Guerriere calpestavano ma nonostante il tempo fosse dei migliori che potessero desiderare, Dua non sembrava essere così allegra come avrebbe dovuto.
Prima di tutto, per quanto si sforzasse di non pensarci, la sensazione della lama che  solcava le sue stesse carni era una sensazione che non avrebbe mai dimenticato; rabbrividiva al solo pensiero.
Seconda cosa, la compagna e la loro instabile relazione fino a quel momento. Aveva dichiarato di essere la numero 37 in graduatoria e non sembrava che Camilla avesse digerito tale notizia con gioia; era stata anzi zitta e dopo pochi attimi l'aveva semplicemente portata nel mondo selvaggio in cui si trovavano in quel momento.
Certamente Dua non sospettava che avrebbe dovuto occuparsi lei delle decisioni Tattiche, essendo la più bassa in graduatoria, e d'altra parte nessuno le aveva ordinato o anche solo spiegato la cosa.
Era la sua prima missione, escludendo la prova a cui l'avevano sottoposta alla Città Senza Nome.

Il paesaggio era abbastanza monotono, essendo composto da vaste pianure dove i cittadini erano soliti coltivare, e le poche colilne che Dua aveva visto ornate di bellissimi e verdi alberi erano state lasciate alle spalle da ormai troppo tempo per anche solo osservarle all'orizzonte. E a dire il vero, non ci erano passate neanche vicine.
La terra di Mucha era così ma non si erano ancora addentrate in profondità tanto da poterle riconoscere nella loro descrizione classica; certo era che era una terra assolata e calda. Un caldo diverso da quello torrido di Staph, in qualche modo era più umido... Meno soffocante.
Dua avrebbe voluto commentare questo o quello ma il silenzio greve di Camilla la fece desistere, tanto da non parlare mai per tutte le ore di viaggio che percorsero assieme.
Alla fine fu lei, proprio la compagna, ad aprire il discorso mentre Dua guardava un piccolo sbuffo bianco nel cielo: una nuvola solitaria che attraversava l'arco azzurro che stava sopra le loro teste.

Il discorso che le fece Camilla preoccupò un poco la guerriera perché, insomma, aveva appena scoperto che una guerriera a cui stava sopra aveva già svolto missioni in nome dell'Organizzazione; ciò avrebbe creato tensioni tra loro?
Non voleva iniziare con il piede sbagliato benché, dopo l'incontro con Cort, ormai si poteva dire che fosse così ma non poteva negare che l'idea di essere sopra ad una guerriera con più esperienza era... Era.. Appagante. Sì, appagante.
Allora aveva qualcosa di buono, migliore di altre, doveva solo impegnarsi.
Con gli occhi fissi al cielo si fermò un secondo realizzando di avere più forza di quanta credesse e solo in secondo momento, quando Camilla tacque, capì di dover parlare.
Non c'era nessuna domanda nella frase della compagna, se c'era era implicita e così Dua dovette sforzarsi molto di capire come rispondere.
Ovviamente così si creò un certo ritardo tra domanda e risposta.
-Io?
Ho svolto il mio primo compito, il test credo che fosse, da sola. Senza compagne... Tu effettivamente sei la prima compagna che io abbia!

Deve essere stato bello compiere le proprie missioni con la stessa persona, credo si sia creata una certa sinergia.-

Fu molto vaga nella risposta ma dopotutto, anche la domanda era stata piuttosto vaga e Dua non aveva idea di cosa volesse sapere di preciso Camilla.
Ed in tanto il paesaggio scorreva alle loro spalle, sempre più vicine alla loro meta.





Citazione:Stato Fisico:  Sta bene.
Stato Psicologico: Piuttosto pensierosa, teme che la compagna possa "offendersi" per essere seconda a poco più che una Novizia come lei. Sotto sotto però la cosa le piace.
Yoki: 0%
Abilità: Percezione (passiva) 

[Immagine: tumblr_nwk6rtcmjP1uhzkrko1_1280.gif]
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