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Versione completa: Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
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Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

La sua voce produsse un potente eco che ben presto si diffuse in tutto il cunicolo, e forse fu proprio questo a insinuare dei dubbi nei nuovi arrivati. Sentì chiaramente la voce di uno di essi esitare, anche se le parole che pronunciò furono alquanto strane: disse che “non era possibile morire”. Cosa stava blaterando? Certo che era possibile, e quel villaggio ne aveva viste fin troppe, di morti, e molto probabilmente pure per mano loro.
Un’altra voce, diversa dalla precedente, a momenti le urlò contro che il dio oscuro non poteva morire e sentenziò infine che la frase della ragazza era un’eresia.
Anche quelle parole le suonarono davvero, davvero prive di senso. Prima di tutto, con “il dio oscuro” si riferiva all’uomo vestito di nero seduto sul trono, no? Era la spiegazione più logica, ma che voleva dire che era immortale?

Syhlvia rimase perplessa. Ciononostante, doveva insistere nel suo bluff: uno dei nuovi arrivati stava tentennando, di fronte alle sue parole, e forse poteva convincerli a sgomberare con le buone.
E inoltre, visto che in quel cunicolo non si vedeva assolutamente nulla, non aveva idea di dove si trovassero i nemici: continuare a farli parlare, perciò, era un modo per conoscerne la posizione.

~ Ah, dunque non potete morire? Se non tenete alla vostra pellaccia, allora fatevi avanti!

Continuò ad avanzare mentre parlava, la spada sempre puntata in avanti: ma non era che una mera precauzione. Distendere la lama era un modo come un altro per orientarsi nelle tenebre di quell’angusto e oscuro passaggio segreto. Nel momento in cui la punta avesse trovato un ostacolo, allora avrebbe avuto chiara la loro posizione: all’incirca un metro e mezzo da lei. E, una volta determinata la distanza che li separava, sarebbe stato relativamente semplice sferrare un bel sinistro, che credeva avrebbe steso almeno il primo della fila.


Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Convinta.

Nemas

"pensato"

Syhlvia aveva urlato troppo forte, e il suo eco rimbalzò per il cunicolo amplicifandosi, risuonando per tutta la sala!

il cerchio degli uomini nel salone si irrigidì e tre di loro facendo un breve inchino al grassone seduto al centro si diressero in tutta fretta verso la rampa di scale.

Ambrosia imprecò a bassa voce. L'avevano sentita! E Adesso?

"E ora? che faccio?"

A questo punto non c'era altro da fare. Bisognava ritirarsi.

Afferando Fobos con un braccio e con l'altro la spada, Ambrosia si buttò nel cunicolo a tutta velocità.
Appena fu certa che le ombre la ricoprissero si girò in direzione da dove era entrata.
Meglio non esagerare con le distanze o sarebbe finita addosso a Syhlvia.
La sua compagna era indaffarata a liberare la strada per uscire, lei invece si assicurò che nessuno le potesse prendere le spalle.
Le due vie così, erano infine bloccate.
Portando la spada in avanti, Ambrosia si preparò a respingere gli inseguitori attendendò che Syhlvia liberasse al più presto la strada.

Yoki:0%
Fisico:Ottimo
Psiche: indaffara a pensare alla fuga.
Abilità: percezione yoki attiva (passiva)
I due uomini di fronte a voi scappano a gambe levate, ripercorrendo i loro passi fino alla porta segreta e defilandosi di gran carriera per il sistema fognario! Insomma, non c'è voluto poi così tanto! Ma nel frattempo sentite i passi provenienti dal salone farsi sempre più vicini... i tre uomini hanno probabilmente accelerato il passo dopo aver sentito gli schiamazzi provocati dai loro compari in fuga. Avete una via di fuga, se lo desiderate, oppure affronterete in qualche modo gli incappucciati in arrivo?

Turnazione invariata.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Insistere con le minacce diede presto i suoi frutti: i due uomini fuggirono, terrorizzati dalla voce della Guerriera, e in un batter d’occhio avevano già lasciato il tetro cunicolo. Syhlvia sogghignò, soddisfatta d’aver eliminato il problema senza ricorrere alla violenza - che sugli umani non era mai la scelta migliore – ma subito udì dei passi dietro di sé. Erano pesanti e veloci, quasi come se stesse correndo verso di lei, ma soprattutto erano metallici: ed erano inconfondibili. Era Ambrosia, sicuro, e stava venendo verso di lei a gran velocità; ma perché? Cosa era successo là sotto tale da farla scappare così?
Si girò verso la compagna istintivamente, per poi accorgersi che non riusciva comunque a vederla oltre le tenebre.

¬ Ma che succede? Non le avevo detto di restare dov’era? Possibile che.. si stia ritirando?

Se Ambrosia stava fuggendo, vuol dire che laggiù c’era qualcosa tale da farla fuggire. Sembrava semplice come considerazione, eppure non lo era.
La via verso la porta segreta era stata appena liberata, ed era chiaro che la Numero 39 si stava dirigendo verso di essa.

Non ebbe molto tempo per riflettere. Rinfoderò la spada, ora che non ne aveva più bisogno, e incominciò a correre verso l’uscita.
Non sapeva che diavolo stava succedendo, ma una cosa era certa: le avrebbe chiesto spiegazioni, una volta fuori da lì. E avrebbe fatto meglio a dirle che era una ritirata strategica, perché Syhlvia non fuggiva davanti a niente.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Confusa, e anche se non accetta la fuga, si fida della compagna.

Nemas

"Pensato"
-Parlato-


Ambrosia sentì un rumore incessanti di passi uscire dalla parte opposta dove era Syhlvia.
Dunque la sua strategia aveva funzionato! Quegli intrusi che avevano rovinato il loro piano, si stavano ritirando.

"non mi sarei aspettata che funzuionasse" Pensò Ambrosia compiaciuta per la sua compagna.

La guerriera voltò lentamente il capo verso la sala.

"Meglio se non ci facciamo scoprire, per ora!"

Con fobos sotto braccio, Ambrosia corse a tutta velocità verso l'uscità.
L'oscurità era totale, sperò che Syhlvia non fosse in mezzo e che fosse uscita, altrimenti le sarebbe andata a sbattere contro.

-Sto arrivando sta attenta!- esclamò Ambrosia nel buio.

Improvvisamente le venne un idea:

"Se dovessimo tornare qui, meglio lasciare una scia per riconoscere la strada"



Yoki:0%
Fisico:Ottimo.
Psiche: impegnata a scappare, ritiene necessario non farsi vedere dalla setta!
Abilità:percezione yoki-passiva.
Uscite dal corridoio, doppiate la porta segreta e vi ritrovate nuovamente nella piccola anticamera. I due uomini di prima sono ormai lontani, ne sentite i passi che si allontanano di corsa, diretti verso chissà dove. Ma allo stesso tempo sentite il rumore di stivali degli altri tre che si fanno sempre più vicini: anche loro hanno accelerato il passo e vi saranno addosso in brevissimo tempo... inutile dirvi che siete state scoperte, avete fatto troppo baccano per poter sperare in un'azione furtiva. Potete approfittare di questa manciata di secondi per parlarvi e decidere che fare... e farlo velocemente!

Turnazione invariata.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

La Numero 29 continuava a correre alla cieca. Non sapeva perché lo faceva; sapeva solo che Ambrosia, che aveva potuto osservare la scena nel salone ancora per qualche minuto, aveva improvvisamente deciso di darsela a gambe.
Un rumore di passi concitati veniva dalle sue spalle: qualcuno le stava inseguendo. Anzi, a giudicare dalla frequenza dei rumori, avevano più d’un uomo alle calcagna.

Syhlvia finalmente uscì dal corridoio, giungendo di nuovo alla porta segreta; superatala, si trovò ancora nella stanzetta vuota. Subito la biondina si scostò dall’entrata del cunicolo, spostandosi contro la parete laterale, per permettere il passaggio dell’altra Guerriera.
Il suo sguardo glaciale si posò in quell’attimo sulla scala a pioli, quella che dava verso il condotto fognario, poi verso il buio cunicolo, poi di nuovo sulla scala. Non sapeva che diavolo fare.
Ma non era il momento adatto per considerare tutte le possibilità: piuttosto, quello era il momento giusto per le decisioni istintive, quelle che ti fanno pentire qualche secondo dopo averle prese.

~ Spostati!

Sibilò, quando Ambrosia le fu vicina. Non sapeva chi diavolo la stava inseguendo, né tantomeno quanti fossero: ma lei non sarebbe scappata, nemmeno se avesse avuto di fronte un esercito.
In più, ora aveva spazio a sufficienza per destreggiarsi: per Syhlvia, la ritirata strategica terminava qui. Ambrosia, se lo desiderava, poteva fuggire. Lei avrebbe combattuto. Come se tutto ciò non bastasse, era anche quella con il Numero più basso, tra le due, e tagliare la corda sarebbe stato come compiere un disonore.
Non poteva. Prima avrebbe abbattuto gli inseguitori, e solo dopo, forse, avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di ritirarsi.

Si era spostata di lato, una volta doppiata la porta segreta, e ciò le permetteva di tendere una sorta di imboscata agli inseguitori*: correndo a tutta velocità, probabilmente essi non si sarebbero accorti fin da subito della sua presenza, mentre uscivano dal passaggio segreto; lei avrebbe colpito il primo che gli capitava a tiro proprio in quel momento.
Non era certo il massimo, come strategia, ma era tutto ciò che si poteva permettere in quella situazione.
Aspettando il momento propizio, Syhlvia caricò il colpo, chiudendo il pugno destro. Mirava all’incirca all’altezza del volto d’un uomo comune: un pochino più in su della sua testa, dunque.
Gli avrebbe fatto male. Oh, se gli avrebbe fatto male!

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Avverte la fuga come un disonore, e perciò non può scappare oltre.

*Nota per Cort: non hai narrato esplicitamente che ci fosse uno spazio tra la porta e la parete, lo so bene: ma se la stanza è 3x3 e il corridoio tale da non poterci passare in due (un metro scarso, dunque), ne deduco che vi sia almeno un metro di spazio vuoto su almeno uno dei due lati.

Nemas

-Parlato-



-Che stai facendo?- esclamò Ambrosia sconcertata.
Appena fu uscita dal corridoio eccola di nuovo messa da parte che Syhlvia rientrava nel cunicolo.
portanodosi dietro al muro, Ambrosia intui che il suo intento era quello di tendere un' imboscata agli inseguitori.
Che cavolo le era successo così all'improvviso?

-Cosa vuoi fare?- Sibilò fra i denti.

-non farlo! se agisci in maniera così avventata potresti pentirtene!- Come parlare al vento.

Ambrosia imprecò. Se Syhlvia si metteva nei guai le conseguenze sarebbero state enormi.
Fissando il cunicolo buio dalla quale Ambrosia era appena uscita, avvertì che presto le sarebbero state addosso.

"maledizione! Non c'è scelta spero di non pentirmene"


Giunti a questo punto non c'era alternativa. Ritirarsi era inutile ormai.
Ora sarebbe stato meglio cercare di dare una mano a Syhlvia (sempre che non facesse tutto da sola)

-Augurati che il tuo orgoglio non ci abbia messo in un guaio- esclamò agitata.



Portandosi di lato, nascondendosi alla vista dal passaggio segreto, Ambrosia si preparò ad accogliere gli inseguitori.
Poi un pensiero le fece accennare un lieve sorriso sul volto.
La palla di lardo seduta sul trono era ancora la sotto, e grasso com'era avrebbe avuto difficoltà a muoversi.
Se non era umano, la festa si sarebbe fatta molto intensa.


Yoki:0%

Fisico:Ottimo.

Psiche: La avventatezza di
Syhlvia la costringono a riorganizzare le proipie azioni, Decidendo infine di darle una mano. Sperando che la situazione non degenerasse.

Abilita: Percezione yoki-passiva
E' molto difficile tendere un'imboscata quando nel più completo silenzio qualcuno si mette a parlare. Pur sibilando, Ambrosia non si sforza particolarmente di facilitare le cose alla sua compagnia, per non parlare del povero cane; spinto forse dal nervosismo delle due ragazze non è a suo agio e digrigna i denti sommessamente.

Sentite i passi degli uomini farsi vicini, ma non così vicini come speravate. Improvvisamente un tonfo sordo, secco, prende il sopravvento. L'imboscata era una buona idea ma purtroppo fallisce completamente; ve ne accorgete nel momento in cui la porta segreta che conduce al tunnel si chiude repentinamente; è un attimo e non fate in tempo a reagire: siete state tagliate fuori dall'unica via di accesso che conduceva al salone... l'unica che conoscevate. Probabilmente, in quel lungo e buio cunicolo, c'era un qualche meccanismo per chiudere il passaggio dall'interno, voi ovviamente non potevate saperlo. Se non aveste fatto troppo rumore non avreste messo così in allarme gli incappucciati, i quali, potete arrivarci con una breve deduzione, devono aver preferito proteggersi piuttosto che rischiare uno scontro.

Sentite un suono sommesso di voci dall'altro lato del muro, e poi niente. Questo passaggio è completamente bloccato e non potete fare più nulla per forzarne l'apertura: deve essere stato sigillato dall'interno. Cosa fare, a questo punto?

Turnazione invariata



@Warning Nemas: Occhio, Syhlvia non era rientrata nel cunicolo, era rimasta fuori, nascosta dietro l'angolo. Dopo averti fatto persino editare il post, perchè pieno di errori, continuo a trovarne di questo genere, insieme ad altri di vario genere - lettere minuscole per maiuscole, frasi scritte in fretta e in furia e via dicendo. Per favore, facci più attenzione.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

~ Tsk.

La Numero 39 le disse qualcosa riguardo al suo carattere, e di come le avrebbe fatte finire nei guai, ma Syhlvia non l’ascoltò nemmeno. Si limitò a risponderle con un semplice verso, come se non le importasse nulla.
Notò con estremo compiacimento, comunque, che anche Ambrosia seguì il suo esempio, mettendosi nella sua stessa posizione: anche lei aveva optato per tendere un’imboscata.

¬ E allora perché diamine si lamenta, se poi fa ciò che faccio io?

Ma non le interessava nemmeno questo: non abbastanza da degnarlo di più d’un rapido pensiero, comunque. Tutto ciò che voleva, in quel momento, era affondare il proprio pugno chiuso nel volto di qualche incappucciato. Erano umani, è vero, ma un pugno non li avrebbe di certo uccisi. Certo, più umani combatteva, più il rischio diventava alto. Ma avrebbe sistemato solo i tre che la seguivano, promesso.
Li sentiva, udiva i loro passi, ormai erano vicinissimi. Si preparò; ma poi, per qualche ignota ragione, gli uomini si bloccarono.
Si udì un forte colpo sordo, dopodiché la porta segreta iniziò a chiudersi su sé stessa.
Non poté far nulla per impedirlo, e non aveva nemmeno un oggetto da frapporre per fermarne la chiusura.

¬ Cosa?!

L’entrata al cunicolo si chiuse in fretta, tornando ad essere una semplice parete vuota. Gli umani si erano asserragliati là dentro, garantendosi – se non altro – di avere salva la propria pellaccia.

Tirò un pugno laterale al finto muro, doveva sfogarsi.
Maledetti! L’avevano ingannata! Cominciavano a farle saltare i nervi. Non è che potevano prenderla per i fondelli in questo modo e sperare di farla franca. Oh, ma non l’avrebbero passata liscia: aspettate soltanto che Syhlvia trovi un modo per rientrare.
Incominciò a tastare la parete più o meno nella zona dove ricordava ci fosse il meccanismo d’apertura.

¬ Dov’è quella maledetta pietra?

Irritata, la premette più volte. Non successe nulla. L’entrata dalla camera era stata preclusa: era chiusa dall’interno, e ora come ora non vedeva modi per riaprirla.

Tirò un lungo respiro. Arrabbiarsi ora non avrebbe portato a nulla, e in più doveva essere lucida per analizzare al meglio la situazione.

¬ Allora.. di qui non si passa, è chiaro. Se anche ci fossero altre entrate, e non è nemmeno detto, non ho idea di come fare a trovarle. Fin qui ci ha guidato il cane, forse se gli diciamo di trovare un’altra pista potrebbe scovare anche l’altra entrata. Eh ma, una volta dentro, che facciamo? Muoio dalla voglia di prendere a sberle quello che mi ha ingannata, ma non posso rischiare di ucciderlo, o faranno lo stesso anche a me. Sarebbe meglio avere qualche guerriero umano per liberarsi di loro, cosicché noi possiamo puntare direttamente al capo. Comunque, non sono nemmeno sicura che tra di loro vi sia veramente uno Yoma, non ho fatto in tempo a Percepire..
Dovremmo.. sì, credo che dovremmo almeno fare rapporto, intanto. Però, anche così, una volta parlato col sindaco, che facciamo..?

Più pensava, più sembrava che il bandolo della matassa le sfuggisse di mano.

~ Hai qualche idea?

¬ Vediamo se ha fatto i miei stessi ragionamenti o è arrivata a qualche altra soluzione.


Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Dapprima irritata; ora calma e pensierosa.

Nemas

-Parlato-
“pensato”

Il passaggio segreto si era richiuso improvvisamente.

“bene! Osa siamo fregate”

Ambrosia osservò Syhlvia frugare fra i muri cercando di nuovo l'interruttore.
Lo trovò. Premette il pulsante, ma stavolta non accadde niente.
A quanto pare erano chiuse fuori e di entrare non c'era più verso.
Osservando Syhlvia che si arrabbiava, Ambrosia ricordò quei momenti dove anche lei a volte perdeva il controllo.

“forse è una cosa umana che c’è rimasta” penso con una nota di serenità.

Alla fine non potendo più riuscire ad aprire il passaggio, Syhlvia si rivolse ad Ambrosia domandando cosa fare ora.

Ambrosia ci riflette un momento infine parlò.

-Ritengo strano che ci possa essere un’ altro passaggio segreto, altrimenti perché darsi disturbo a creare un altro interruttore per chiudere la porta da dentro senza permettere di riaprirla da fuori?- sperò con questa spiegazione di essere riuscita almeno in parte di avere chiarito le incertezze di Syhlvia.

Ambrosia osservò una pausa. Poi continuò.

-Io penso di andare dal sindaco e tu cosa vuoi fare? Rimani qui oppure vieni anche tu? Ricordati che se vieni via anche te, c’è il rischio che possano scappare e quindi non risolveremo nulla alla fine-

Ambrosia aspettò una risposta da Syhlvia infine avrebbe agito.

Yoki:o%
Fisico:Ottimo
Psiche: pensierosa. Cerca di calmare la sua compagna.
Abilità:Percezione yoki-passiva
Evidentemente siete entrambe d'accordo. Entrambe, infatti, avete espresso l'opinione di andare dal sindaco a fare rapporto. Ma fra dire e il fare c'è di mezzo il mare... perciò... mettetevi d'accordo con un altro giro di turnazione e siate chiare. Se volete andare, andate. Se volete restare, restate. Però concludete, in qualche modo, così che il buon, povero Narratore sappia con certezza cosa volete fare.

Turnazione invariata.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Ambrosia era praticamente giunta alle sue stesse conclusioni: anche lei sosteneva che tornare a fare rapporto era la soluzione migliore, almeno per il momento. Espresse però un dubbio, dicendo che se fossero andate entrambe, avrebbero permesso agli incappucciati di fuggire. Syhlvia non era della stessa opinione.

~ Sappiamo dove si trova la loro base: sono sicura che li ritroveremo qui anche fra qualche ora. Non mi pare che quella specie di cerimonia sia finita. E comunque, se davvero possedessero un’uscita d’emergenza, non credi che l’avrebbero già usata?

Nessuno garantiva che ci fosse davvero un altro passaggio segreto – esattamente come sosteneva la Numero 39; ma, allo stesso modo, nessuno garantiva che quella che ora era sbarrata fosse l’unica via di fuga. Avevano creato un bello scompiglio, là dentro, e gli umani probabilmente se la sarebbero data a gambe il prima possibile; se disponevano di un’altra uscita, era difficile che il salone fosse ancora così affollato.
Di una cosa era certa: in qualunque caso, i misteriosi uomini sarebbero ritornati per terminare quella specie di rituale, o per compierlo un’altra volta. Recandosi lì più tardi, o magari il giorno successivo, era sicura che sarebbero di nuovo stati lì dentro: forse, inoltre, avrebbero anche sbloccato l’entrata del passaggio segreto.

Recarsi a fare rapporto sembrava dunque la soluzione più conveniente.

~ Andiamo, allora.


Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Tranquilla.

Nemas

-Parlato-

Syhlvia non sembrava preoccuparsi.
Era certamente sicura che se fossero tornate qui avrebbero potuto ritrovare la setta al completo.
Eppure, Ambrosia non sembrava tranquilla. Ma tanto valeva muoversi perdere altro tempo propio non le andava.

-D'accordo! Muoviamoci- prentendo Fobos sotto un braccio, con l'altra tenendo in pungo la spada Ambrosia si preparò a scattare.

-Se non ti spiace- disse rivolta a Syhlvia impassibile prima di partire -Parlerò io al sindaco-

Ambrosia scattò, senza badare se Syhlvia la stesse seguendo o meno.
Ogni tot di passi che faceva, Ambrosia faceva saettare la lama della spada facendo un taglio ben visibile sul pavimento o sulle pareti.
Questa sarebbe stata la traccia per ritornare al passaggio segreto nel caso sarebbero dovute tornare.

Yoki:0%
Fisico:ottimo
Psiche: frettolosa nel andare dal sindaco per raccontare quanto visto. Per precauzione decide di tracciare una scia per ricordare dove stava il passaggio segreto.
Abilità: percezione yoki-passiva
Dopo poco tempo uscite dalle fogne. Avete percorso a ritroso la strada fatta per arrivare fin qui, per giungere al tombino e risalire all'esterno, dove qualche passante non manca di lanciarvi un'occhiata un po' ambigua, tappandosi al contempo il naso. Raggiungete il palazzo del sindaco, dove venite accolte dal solito paggetto che con modo di fare timido e gentile, non troppo diversamente dalla prima volta, vi invita a seguirlo fino allo studio del sindaco. Il capo della città non è presente e purtroppo dovete aspettare quasi un paio di ore prima che si faccia vivo.

«Buongiorno!»

La sua voce è leggermente imbarazzata, così come il suo sguardo, che evita appositamente il vostro. Vi aggira, prende posto alla sua scrivania e appoggia qualche documento prima di rivolgersi nuovamente a voi:

«D... dunque... ci sono delle cose che dovrei dirvi... ma f...forse è meglio se iniziate voi.»


Turnazione:
Nemas
Xyz10

Nemas

Finalmente fuori!
Appena uscita Ambrosia tiro un grande sospiro assaporando l'aria aperta .

-Non ne potevo più di quel rancido di fogna!- disse disgustata.
Alcuni passanti nel avvicinarsi si tapparono la bocca passando oltre.

"dovrò farmi un bagno prima di andare via" l'odore impregnava tutti i vestiti della guerriera.

-Va bhe..- ora non era il momento di perdere tempo.
A passo svelto Ambrosia si diresse al palazzo principale seguita a poca distanza da Fobos.
Appena giunta davanti all'abitazione ecco spuntare il solito aiutante che cercava sempre di rendersi utile.

-Portaci immediatamente dal sindaco!-

Senza dire niente il paggetto le condusse in fretta nella sua stanza, che però risulto deserta.

-Dove è andato?- Ambrosia era irritata. Dato che era il capo della città forse, aveva anche de compiti importanti da svolgere.
L'attesa era snervante.
Ambrosia camminava avanti e indietro misurando a grandi passi la stanza.
Fobos guai osservandola.
Forse non gli piaceva vedere la sua padrona ridotta così.

-Scusa Fobos! Ma sai, non mi piacciono queste attese- Ambrosia si inginocchio grattandogli la testa. Almeno lui riusciva a capirla.

«Buongiorno!»

Il sindaco era finalmente arrivato. Sedendosi davanti alla scrivania in modo goffo si rivolse alla guerriere:

«D... dunque... ci sono delle cose che dovrei dirvi... ma f...forse è meglio se iniziate voi.»

"cose da dirci?" Ambrosia lo guardò interrogativa. Ma era meglio se parlava lei prima.

-Si- I discorsi lunghi non le piacevano, ma per un umano era meglio cercare di dire tutto.

-Avevamo gia il sospetto che ci fosse qualcosa di strano nelle vittime ritrovate. Le ferite che riportavano non sembravano quelle che di solito lasciano gli yoma. Loro divorano sempre in maniera grottesca le viscere delle vittime. E nell'ultima ritrovata era stata solamente lacerata non squartata- Ambrosia osservò una pausa poi continuò.

-le tracce che abbiamo seguito, ci hanno condotto nelle fogne. In quel labirinto abbiamo trovato un passaggio segreto nascosto in una parete che ci ha condotto in un piccolo sacrario.
Qui dentro abbiamo trovato una setta. Degli uomini incappucciati di nero pregavano in cerchio davanti ad un uomo lardoso seduto al centro su un trono di pietra che si mangiava degli arti umani che loro gli offrivano- -Non poteva essere uno yoma!-
disse in fretta Ambrosia per calmare subito il sindaco.

-I nostri poteri non hanno avvertito niente quando li abbiamo visti. Non emanavo nessuna aura. Forse quel tizio era solo un cannibale.
Ho fatto abbastanza missioni per scoprire che i responsabili di certe sparizioni erano solo degli essere umani non del tutto sani di mente-

Ambrosia ripensò alla missione del villaggio di Ghial.

-Avremmo voluto indagare più affondo, ma non ci è stato permesso. Certe circostanze hanno dovuto farci cambiare i nostri piani.
La nostra legge ci vieta di uccidere esseri umani.

Comunque, ho lasciato una traccia nel qual caso avreste voluto vederlo.
Questo è quello che siamo riusciti a scoprire fino ad ora. E voi che cosa avete scoperto?- disse infine

Yoki:0%
Fisico:ottimo
Psiche:spiega la situazione al sindaco.
Abilità:percezione yoki-passiva

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

La scattante Ambrosia la precedette all’interno condotto fognario: sembrava avesse intenzione di prendere in mano lei il discorso, una volta faccia a faccia con il sindaco. Syhlvia non aveva nulla in contrario, perciò tacque. Non le piaceva spendere parole quando non era necessario, e quindi non era adatta per questo genere di colloqui; che la Numero 39 si facesse carico del rapporto, dunque, avrebbe reso le cose più semplici a tutti.
Ambrosia, che appunto la precedeva tenendo sottobraccio il suo cagnolino, ogni tanto estraeva la propria spada e fendeva la parete, lasciandovi un piccolo solco: ripetendo questo gesto a distanze quasi scandite, si assicurava di lasciare una traccia ben visibile per quando sarebbero dovute ritornare. In questo modo, sarebbe stato più semplice raggiungere nuovamente la stanza vuota, che prima avevano trovato soltanto grazie all’olfatto di Fobos.

¬ Bell’idea.

La Numero 29 approvò la pensata della compagna con un’espressione di stupore eloquente, che tuttavia l’altra probabilmente non vide, dato che era troppo avanti per accorgersene.

Giunsero al municipio passando, inevitabilmente, per le vie della cittadina: evidentemente, le due ragazze puzzavano, e non poco; qualche abitante addirittura si tappò il naso al loro passaggio, e perfino Ambrosia se ne lamentò. Syhlvia invece tacque: non era piacevole, ma non era nemmeno così insopportabile. Non che potessero fare qualcosa per quello, comunque. Pur volendo, erano nel bel mezzo d’una missione, per cui non avevano altra scelta.
Il ragazzino nell’ufficio del sindaco non fece nemmeno una smorfia, comunque, mentre le conduceva nello studio, che però si rivelò essere vuoto. Il capo villaggio al momento era assente.
Non poterono far altro che attendere.

Passò fin troppo tempo: ancora qualche decina di minuti e sarebbe andata a prenderlo personalmente, ‘sto sindaco. Dal tono di voce che aveva quando le salutò, ad ogni modo, si poteva intuire che almeno era dispiaciuto. Syhlvia si sforzò di perdonarlo. Di certo avrebbe aiutato se le notizie che doveva riferire sarebbero state quantomeno buone, ma dal modo in cui esitava probabilmente non lo erano. Pazienza.
Ambrosia, come stabilito, riferì tutto quanto. Un resoconto completo, forse anche fin troppo: per esempio, Syhlvia avrebbe preferito glissare sul divieto di non uccidere umani; avrebbe preferito un più generico “preferiremmo non doverlo fare”. Meno persone erano a conoscenza delle loro debolezze, meglio era, no? Dopotutto, era grazie a sotterfugi come questo che durante l’ultima missione se l’era cavata in una situazione problematica, causata appunto da questa arcinota legge, ma tant’è: un uomo più non avrebbe fatto tutta sta gran differenza.


Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Tranquilla.
«Oh. Oh oh! Ma anche noi... ecco... eravamo arrivati alla stessa conclusione!»

Il sindaco si stringe le mani e le poggia sul tavolino.

«Era proprio questo quello che volevo dirvi! In effetti, se non si tratta di yoma, la vostra presenza non è più necessaria e perdunque ora potete fare ritorno da dove siete venute. E' con dispiacere che vi congedo, perché pensavamo fosse uno yoma ed è solo per questo che vi abbiamo fatto perdere tempo, ma ora che sappiamo non trattarsi di un mostro del genere, preferiamo recidere il contratto con l'Organizzazione... che prevedeva un pagamento solo nel caso lo yoma fosse ucciso! Ma se non c'è niente da uccidere, non c'è nemmeno niente da pagare! Mi sembra abbastanza ovvio! Dite questo all'uomo che vi manda, che lo ringraziamo per averci dedicato due guerriere capaci e forti come voi, ma che è stato tutto uno sbaglio!»

Conclude il suo discorso con voce un po stridula e insicura, ma fondamentalmente questa sembra essere la decisione del sindaco e dei suoi collaboratori.


Turnazione:
Xyz10
Nemas

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Quando l’uomo ebbe finito di parlare, Syhlvia si prese quell’attimo di riflessione necessario per capire ciò che stava succedendo: se non si fosse preoccupata della sua immagine, sarebbe già stata a bocca spalancata a fissare il sindaco.
Ciò che l’uomo aveva da dire era un incredibile “siamo giunti alla vostra stessa conclusione”. Il villaggio non era infestato da alcuno Yoma: si erano inizialmente sbagliati, ma ora ne erano convinti, talmente tanto da congedarle immediatamente. Così, in una manciata di secondi e senza ulteriori indugi, il sindaco aveva annullato il contratto con l’Organizzazione. Puff. La loro missione era terminata. Non c’era niente da uccidere, dunque non avevano motivo di rimanere lì.
Queste furono, all’incirca, le parole che la sconvolsero per quel breve momento.

Ciò che aveva sentito aveva dell’incredibile. Non era per nulla verosimile. Non riusciva a trovarvi un senso nemmeno inventandoselo.
Come diavolo faceva quest’uomo a sapere con tale convinzione che non si trattava di Yoma? Non ne erano sicure nemmeno loro, che gli Yoma li avvertivano, figuriamoci cosa poteva essersi immaginato un semplice umano.

¬ L’impressione che mi aveva dato durante il colloquio di qualche ora fa era così diversa. Poco fa sembrava, è assurdo, sembrava quasi impaziente di liberarsi di noi.. come se fossimo una seccatura.

In effetti, c’era mancato poco che le sbattesse fuori dall’ufficio, talmente aveva fretta di congedarle. Probabilmente era solo sollevato di non dover pagare i servigi dell’Organizzazione, che a quanto pareva erano piuttosto esosi, come un umano qualunque. Però, anche così, liberarsi di loro in quel modo non era una reazione normale. Non con quindici vittime alle spalle e una setta cannibale non meglio definita che operava nel sottosuolo.
A ben pensarci, era insensato anche il fatto che le stesse congedando dopo solo qualche ora. Che diavolo le aveva chiamate a fare, allora? Aveva fatto fare un’ispezione da delle professioniste, e se tutto era risultato nella norma nei primi cinque minuti d’analisi arrivederci?

¬ Che sia invischiato anche lui in questa faccenda?

A questo punto era la soluzione più verosimile a cui poteva pensare. Cercò di non farsi notare, ma per togliersi ogni dubbio la Numero 29 concentrò la propria Percezione sulla figura che aveva di fronte, nel tentativo di rivelare una qualsiasi traccia demoniaca. Era altamente improbabile che fosse lui lo Yoma – lo spazio era ristretto, a logica avrebbero dovuto avvertire qualcosa - ma per compiere questo cambiamento di opinioni improvviso era stato come minimo minacciato da qualcuno che sapeva, o addirittura dal mostro stesso. Una traccia, anche se flebile, teoricamente avrebbe dovuto averla addosso.

Inutile dire che Syhlvia non credeva a mezza parola.
Il contratto, comunque, era stato sciolto: la missione era da considerarsi conclusa. Ma che rapporto avrebbe fatto poi a quell’insopportabile Cort? "Siamo arrivate. Non c'era nulla. Siamo venute via."
Non avrebbe mai fatto ritorno a Staph così miseramente: ne andava della sua reputazione. Se davvero non c’erano Yoma, doveva portarne una prova tangibile ai superiori, o non avrebbe convinto nessuno. E poi doveva ancora prendere a sberle quei maledetti incappucciati che l’avevano ingannata.
Era decisamente a corto di idee se arrivava a intimorire l’uomo, tanto da farlo tornare sui propri passi. Ma cosa poteva dirgli di così efficace?
Improvvisò.

~ È davvero sicuro di ciò che dice? Non ci ha dato la possibilità di svolgere appieno le nostre indagini. Questo conta come un'intollerabile interruzione del nostro lavoro. L’avverto: l’Organizzazione non ascolterà una futura richiesta d’aiuto. Né tantomeno io. Ma mi par di capire che la sua decisione sia definitiva..

Che ciò non fosse vero, non aveva alcuna importanza.
Se l’uomo aveva un po’ di buon senso, le avrebbe di nuovo assoldate.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Spiazzata dal congedo imprevisto, prova a mentire.
Abilità Utilizzate: Percezione.

Nemas

"pensato"

Ambrosia si fermò a riflettere.
Fobos seduto al suo fianco. la sua espressione era impassibile! Ma dentro di lei la confusione tergiversava.
Qualcosa non stava quadrando. Come poteva il sindaco essere arrivato alle loro stesse conslusioni?
Dopo tutto quello che avevano scoperto?
E sembrava avere fretta di congedarle!
Cosa era tutta questa agitazione? Era come se avesse paura, ma non di loro stavolta.
Era come se stesse nascondento qualcosa che non dovevano assolutamente vedere.
forse..forse anche il sindaco era coinvolto! Forse anche lui faceva parte della setta.
Non c'erano yoma, il lavoro quindi era concluso.
Ma per qualche motivo, Ambrosia sentì che la cosa non era affatto conclusa.
Se la setta stava sotto alla città, allora alcuni degli abitanti ne facevano parte.

"Eh no.. la cosa non è affatto conclusa! Abbiamo ancora molto da fare"


Quella setta aveva segreti molto oscuri, questo era certo.
E quel lardoso che si stava mangiando quel braccio umano non le piaceva.
Qualunque cosa il sindaco potesse dire, non si potevano ritirare ora.
Se il sindaco era coinvolto, forse qualcun'altro del paese avrebbe potuto aiutarle nella loro causa.
Al momento opportuno lo avrebbe detto a Syhlvia.

La sua compagna parlò al sindaco mostrando il suo disappunto sulla situazione, non c'era bisogno di dire altro, così decise di rimanere in silenzio ad aspettare.

Yoki:0%
Fisico:Ottimo.
Psiche: confusa, disorientata.
Abilità: Percezione yoki passiva (concentrata sul sindaco)
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