ClaymoreGDR Forum - Gioco di Ruolo di CLAYMORE

Versione completa: Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
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Nemas

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Il fendente di Ambrosia colpì tutta la sua violenza la lama della sua avversaria.
La forza immessa doveva essere stata molto forte, perchè Shylvia non riuscii a reggerlo e l'impatto del colpo la obbligò a inginocchiarsi.
Ambrosia diminuì di metà la propria aura per "riprendere fiato" per prepararsi al prossimo colpo.
Guardò in cagnesco la sua avversaria soddisfatta nel vederla ridotta in ginocchio dinnanzi a lei.
Era un po’ come se fosse lei ora la più forte. Non che le importasse ovviamente.
L'unica cosa che voleva ora, era di fare male più possibile alla sua avversaria.
Il resto al momento non contava.

-Ti piace?- ringhiò infuriata.[b]
-Come ti sembro adesso numero 29?-
[/b]disse infine.

Aumentando ancora il proprio yoki, alzando la spada, Ambrosia calò di nuovo il colpo sulla spada della avversaria per impedire all'avversaria di rialzarla per difendersi.
Alzando poi il ginocchio ambrosia calò con tutta la forza che aveva, lo stivale metallico, diretto al volto di Shylvia.


Yoki:50%
Fisico: ottimo. Iridi dorate. Massima forza muscolare sulle gambe e sulle braccia. nervi e vene pulsanti sul volto e nel corpo.

Tutti i sensi sono acuti.
Psiche: in preda all'ira per la morte del suo cane per colpa del fendente di Shylvia.
Nonostante l'ira, una parte di lei non si fa dominare dalla furia per mantenere sotto controllo il proprio yoki.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Che Ambrosia le fosse superiore, in quanto a forza, ormai era appurato. Che stesse facendo un uso spropositato di Yoki, che le conferiva di conseguenza un aumento della potenza, era evidente. Era la somma delle due cose a darle fastidio. Molto fastidio.
Il colpo discendente possedeva più violenza di quella che immaginava: Syhlvia fu costretta addirittura a cadere in ginocchio per ammortizzarlo. Lei, la Numero 29, in ginocchio! Inaccettabile, totalmente inaccettabile.
Oltretutto, come se l’umiliazione di per sé non fosse sufficiente, ora la spalla sinistra le doleva in un modo allucinante.

¬ Dannata..! E pensare che se non avessi frapposto la spada, avrei fatto la fine di quel cane!

Cort aveva ragione. Quante volte l’aveva pensato nell’ultima ora, diamine? Iniziava a pensare che quell’uomo avesse sempre ragione. Anche stavolta, appunto: “Ambrosia non esiterebbe un secondo a consegnarti al carnefice”, aveva detto. Se lei, in fondo, provava una forma di pietà nei suoi confronti, ed aveva finora cercato di evitare colpi mortali, lo stesso non si poteva dire di Ambrosia. La violenza messa nell’ultimo colpo era tale da dividerla in due, e tanti saluti.

¬ Questa vuole seriamente farmi fuori! Dio, ma allora sei davvero stupida!

Potevano placare la sete di sangue del superiore sconfiggendo l’avversaria, immobilizzandola tranciandole gli arti – che poi avrebbe potuto riattaccare in un secondo momento. In quel modo sarebbe stato evidente chi delle due meritava una punizione. E invece no! Quella dannata attaccava per uccidere!
Allora lei non sarebbe stata da meno. Da quel momento in poi, anche lei avrebbe attaccato per separare la sua testa dal collo. La prima mossa sbagliata l’aveva fatta la nemica. Si era giocata la sua vita. Era colpa sua, tutta colpa sua.

L’avversaria le ringhiò qualcosa: faticava a riconoscere il suo timbro vocale, deformato dal troppo Yoki, ma le parole per sfortuna le capiva benissimo. Se c’era una cosa che odiava, era essere presa per i fondelli.

~ TACI!

Lo Yoki esplose dentro di lei. Il viso si deformò all’istante, grosse vene le comparvero intorno agli occhi. Il respiro si fece più pesante.

¬ Sono la Numero 29! Ho DIECI Numeri meno di lei! Non posso soccombere di fronte a questa nullità!

L’avversaria alzò di nuovo la spada, per poi calare un secondo colpo discendente. La perfetta copia del primo: persino il dolore che provò, tentando di bloccarlo, le parve simile. Era sempre costretta in ginocchio, dinnanzi alla Numero 39.

~ Tch..

Tentò di rialzarsi, ora che aveva subito il colpo, spingendo con entrambe le mani la spada avversaria; ma l’offensiva non era ancora terminata: la nemica alzò la gamba per colpirla. Sul momento pensò ad una ginocchiata, che difficilmente sarebbe riuscita ad evitare, ma nell’attimo in cui esso superò il suo volto, per andare ancora più in alto, capì: voleva colpirla col tacco metallico dello stivale.
Improvvisamente le venne un’idea. E non era come le sue solite: questa poteva funzionare.
Senza indugiare nemmeno un millisecondo di più, Syhlvia tentò di compiere una spazzata, verso la gamba sulla quale la nemica si poggiava. Sbilanciata, l’avversaria sarebbe stata vulnerabile a qualsiasi attacco: un rapido ascendente alla spalla sinistra, ecco cos’avrebbe tentato di fare subito dopo.
La tempistica era un fattore fin troppo rilevante, in realtà, visto che avrebbe dovuto colpirla mentre cadeva. Se ci avesse pensato a mente fredda, probabilmente non avrebbe scelto un’offensiva del genere. Ma ormai l'aveva capito: più Yoki hai in circolo, più diventi impulsiva. E Syhlvia, impulsiva, lo era già fin troppo di suo.

Citazione:Yoki Utilizzato: 40% {Iridi dorate, volto deformato, vene ingrossate}
Stato Fisico: Dolore alla spalla sinistra. {Media}
Stato Psicologico: Ambrosia attacca per uccidere, dunque lei non può essere da meno. Infuriata per essere inferiore all'avversaria.
Citazione:Aumentando ancora il proprio yoki, alzando la spada, Ambrosia calò di nuovo il colpo sulla spada della avversaria per impedire all'avversaria di rialzarla per difendersi. Alzando poi il ginocchio ambrosia calò con tutta la forza che aveva, lo stivale metallico, diretto al volto di Shylvia.

Citazione:L’avversaria alzò di nuovo la spada, per poi calare un secondo colpo discendente. La perfetta copia del primo: persino il dolore che provò, tentando di bloccarlo, le parve simile. Era sempre costretta in ginocchio, dinnanzi alla Numero 39.

Ancora una volta la violenza dell'attacco di Ambrosia si fa sentire, l'urto ti scuote e si ripercuote per tutto il braccio sinistro, che ormai ha perso gran parte della sua sensibilità. Un dolore atroce ti sale dalle ginocchia, nel punto in cui schiacciano contro il freddo pavimento dell'ufficio di Cort, spinte dal possente colpo dell'avversaria. L'aumento considerevole del tuo yoki è l'unica cosa che ti impedisce di fare una brutta fine, ma dubiti di riuscire a difenderti da un'altro colpo del genere.

La tua strategia di spazzare verso la gamba di Ambrosia, purtroppo, non è fattibile: non hai tempo sufficiente per roteare la pesante spada solo con la mano destra, né di caricare una forza tale da sbilanciarla. Se non avessi appena ricevuto un colpo violento - che hai dovuto ammortizzare, con un urto considerevole sulle articolazioni delle tue ginocchia - avresti potuto darle un calcio, ma anche questa opzione è da scartare, almeno per i prossimi istanti.

Per difenderti dal calcio di Ambrosia sarebbe bastato sollevare la spada di qualche centrimetro... invece ti prendi un poderoso calcio all'altezza del naso - che senti andare in frantumi - e mentre il sangue ti bagna copiosamente la parte inferiore del viso, accompagnandosi ad un dolore difficilmente sopportabile, riesci a non perdere la lucidità grazie - ancora una volta - allo yoki che hai rilasciato, il quale arde dentro di te come una torcia incandescente.

Citazione:Sbilanciata, l’avversaria sarebbe stata vulnerabile a qualsiasi attacco: un rapido ascendente alla spalla sinistra, ecco cos’avrebbe tentato di fare subito dopo.

Anche se Syhlvia non è riuscita nell'intento di colpirti alla gamba, sei comunque instabile, dato che sollevando una gamba per colpirla al volto non puoi vantare lo stesso equilibrio che avresti con entrambe le gambe a terra. Nonostante tu sia riuscita a colpirla, fratturandole il naso - e poco mancava perché le sfondassi il cranio - lei reagisce sollevando con potenza la spada verso il tuo braccio sinistro. Non riesci a evitare il colpo, che ti apre una ferita superficiale - ma fastidiosa - all'altezza dell'ascella. Se non l'avessi spinta via con quella poderosa pestata, la tua nemica ti avrebbe tagliato il braccio. In ogni caso, da questo momento utilizzare la spada con il braccio sinistro sarà leggermente più impegnativo e ne dovrai tener conto.

Mentre tentenni per la ferita subita, Syhlvia sta cercando di riprendersi da uno stato di stordimento inevitabile, perciò puoi continuare ad attaccarla. Tuttavia, nonostante lo sforzo fatto per restare cosciente e consapevole di quanto accade, senti che lo yoki ti sta dando alla testa. Sai bene che è pericoloso mantenerti su questo livello e non sai se riuscirai a reprimere la sete di sangue che velocemente sta soppiantando la tua ragione. Se anche riuscissi a sconfiggere la tua avversaria, finiresti per essere divorata dal demone che c'è in te... cosa farai?



@Warning Xyz10: l'azione presenta un piccolo vizio di forma; non puoi decidere tu l'esito dell'azione, e anche se parli di un caso ipotetico (tentando di...) non puoi deciderne l'esito, ad esempio decidendo che il dolore sia simile o che tu sia costretta in ginocchio. Per quanto mi riguarda potrebbe farti meno male di prima come potrebbe essere tanto forte da sbatterti in terra. Non puoi essere affrettato.



Turnazione:
Nemas
Xyz10

Nemas

-Parlato-
"pensato"


Proprio mentre lo stivale di Ambrosia colpì in pieno volto Shylvia, la sua lama sferzò verso l'alto.
Ambrosia non potè stavolta non evitare il colpo.
Il risultato fu un taglio superficiale sotto l'ascella del braccio sinistro.
Quel colpo in qualche modo riuscì a ridare un po' più di lucidità ad Ambrosia.
La guerriera avvertì più distintamente quella orribile sensazione che aveva provato gia altre volte nelle propie missioni.
Ambrosia abbassò immediatamente la propria aura prima che diventasse incontrollabile.
Il corpo e la sua mente parvero essersi alleggeriti dopo quel eccessivo uso di forza demoniaca.
Osservando per un istante la propria avversaria riversa a terra, Ambrosia constatò che l'uso proporzionato di yoki, aveva dato qualche risultato.
Ma ad un caro prezzo: per poco Ambrosia aveva rischiato di perdere il controllo, e un'altro problema che aveva scoperto era: che poteva sfruttare tutta quella forza per pochi secondi.


-Sono di nuovo in me- disse fra sè.
Repsirando affondo, alzando il braccio, Ambrosia si guardò la ferita:
Non era niente di grave, ma provocava un certo fastidio. Poteva dare qualche problema nel usare bene la spada.
per tentare di guarirla all'istante Ambrosia decise di usare temporaneamente l'altro braccio, concentrando subito il propio yoki sulla ferita per curarla.

Spostando lo sguardo contro la sua avversaria, Ambrosia provò una immensa soddisfazione.

"quel calcio che ti ho dato te lo meritavi eccome"

-Non male- constatò osservando la sua ferita.

L'odio che provava per Shylvia si era temporanemente affievolito un poco.
Una voce dentro alla sua testa continuava a ripeterle: pensa alla tua vita, pensa alla tua vita.

Ora che era tornata lucida, volva provare se poteva soddisfare la sete di sangue di Cort senza che nesuna delle due morisse.
Per quanto odiasse in quel momento Shylvia, decise comunque di provare.
Tanto perchè poi avrebbe dovuto farle qualcosa di brutto per convincere Cort, e questo rendeva Ambrosia particolarmente felice.
E che a Shylvia piacesse o meno, era ormai inevitabile.

Avanzando verso la sua avversaria senza perdere tempo, mantenendo una certa distanza dalla lama di Shylvia.
Che Ambrosia fosse tornata in se o meno non avrebbe comunque avuto dei riguardi per Shylvia.
Facendo strisciare la punta della sua lama sul pavimento, Ambrosia sferzò il colpo producendo un semi cerchio mirando alle gambe di Shylvia con l'intento di tagliargliele.


Yoki:25%
Fisico:
taglio superficiale sotto la spalla sinistra.
Iridi dorate. tensione del braccio destro.
Psiche:
il graffio di Shylvia le fa riaquistare lucidità abbastanza per impedirle di perdere il controllo dello yoki, e di riportarlo sotto controllo.
Abilità:
rigenerazione attiva concentrata sulla ferita sotto la spalla sinistra.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Ansimava.
Il suo respiro s’era fatto ancora più pesante, ma non era colpa dello Yoki: ora sputava anche del sangue, mentre ansimava. Le riempiva quasi interamente la parte inferiore del volto. Un dolore atroce le confermava che l’avversaria le aveva frantumato il setto nasale, con quel calcio che non aveva saputo evitare. Era stata costretta nuovamente in ginocchio dinnanzi al suo discendente; oltretutto, aveva quasi perso la sensibilità del braccio sinistro, quello con cui aveva provato a pararlo, e le dolevano anche le ginocchia, che avevano dovuto ammortizzarlo. E aveva pure avvertito un giramento di testa.
Era messa bene.

Ah già, era riuscita a colpire la nemica all’altezza della spalla sinistra, ma sembrava che le avesse inferto solo una ferita superficiale.
Ma non le importava in che stato fosse, o quanto fosse in svantaggio; lei avrebbe comunque combattuto. Era fatta per questo, no? Per combattere.
Incredibilmente, la biondina sorrise, anche se con tutto il sangue che sputava difficilmente qualcuno se ne sarebbe accorto. Non sapeva perché lo faceva, forse era come sempre colpa del troppo Yoki, forse la botta in faccia le aveva scombussolato qualcosa all’interno. Sapeva solo che quel duello le piaceva, nonostante fosse in svantaggio. Anzi, forse le piacevano tutti, i duelli. Semplicemente era bello combattere. La parte peggiore era che doveva costantemente rischiare la propria vita, per farlo, è vero, ma ci si faceva l’abitudine. E Il dolore prima o poi passava.

Anche l’avversaria doveva aver temporeggiato, dopo aver subito il suo colpo, o non si spiegava perché non l’avesse ancora attaccata. Alzò la testa, vedendo che Ambrosia stava impugnando la spada con la mano sbagliata. Le aveva fatto così male? Pareva una ferita superficiale. Beh, meglio per lei.

Il giramento di testa si stava attenuando, anzi ormai buona parte dello stordimento era passato.

¬ Su, è ora di rialzarsi..

Voleva farlo con calma, non aveva ancora riottenuto la totale lucidità, ma l’avversaria glielo impedì. La vide abbassare la spada, sentì la punta strisciare contro il legno del pavimento: voleva colpirla mentre era in ginocchio.
Poteva bloccarlo, ma ciò voleva dire scontrarsi di nuovo con la sua forza – e francamente ne aveva a sufficienza. Impugnare la spada con l’altro braccio significava meno tecnica, non meno forza.
Poteva schivarlo. Le facevano male le articolazioni delle ginocchia, ma avrebbe stretto i denti. Per evitare un colpo come quello, in teoria, bastava qualche decina di centimetri. Spostò dunque il peso sui piedi, e con essi si diede una spinta all’indietro. Una volta al sicuro, si sarebbe semplicemente rimessa in guardia.

Citazione:Yoki Utilizzato: 40% {Iridi dorate, volto deformato, vene ingrossate}
Stato Fisico: Setto nasale fratturato; Braccio sinistro quasi del tutto privo di sensibilità; Dolore alle articolazioni delle ginocchia.
Stato Psicologico: Stordita (ora lievemente). Divertita dal duello.
Anche se la tua intenzione, Ambrosia, è quella di non perdere tempo, non puoi rigenerarti e attaccare simultaneamente. Anche se per una ferita così leggera ti ci vogliono pochi secondi, sono sufficienti perché Syhlvia riprenda la lucidtà necessaria per mettere a punto il suo piano. Perciò l'attacco va a vuoto e Syhlvia è nuovamente in piedi, pronta a riprendere la lotta, anche se con un forte dolore all'altezza di quello che rimane del suo naso. Siete nuovamente in una fase di stallo, perchè siete ancora una volta in piedi e vi fronteggiate. Nei reciproci sguardi c'è determinazione.

Note: Ambrosia rigenera parzialmente la ferita alla spalla. Se vuole rigenerarla del tutto le servono un altro paio di secondi di concentrazione. Questo significa che ora può usare la spada anche con la mano principale, ma l'efficienza è pari a quella della mano secondaria.


Turnazione:
Xyz10
Nemas

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Era riuscita ad evitare il colpo in tempo, balzando indietro, e ora aveva ripreso la sua posizione di guardia, ma l’avrebbe lasciata presto: non voleva concedere ad Ambrosia nemmeno un secondo in più, doveva approfittare del vantaggio che aveva. A maggior ragione ora che aveva riguadagnato la lucidità necessaria per continuare a combattere.
La forza dell’avversaria l’aveva conosciuta anche fin troppo bene, tuttavia non sapeva quanto ella fosse effettivamente abile con l’altra mano: era opportuno – decise – saggiarne le capacità. Un po’ come se il duello fosse appena ricominciato.

Non attese oltre.
Si mise in posizione laterale, poi fece un piccolo balzo in avanti. Il suo intento era portare un colpo verso l’interno, all’incirca ad altezza del bicipite sinistro; ma anche se lo avesse parato, non le importava. Infatti, in ogni caso avrebbe semplicemente spiccato un altro saltello indietro, di quel tanto che bastava per evitare un possibile contrattacco nemico. Il secondo attacco che voleva portare seguiva di lì a poco: un po’ più insidioso del precedente, ma il metodo era lo stesso. Balzo in avanti, poi un colpo verso l’interno – stavolta più veloce, e più basso: voleva mirare alla gamba sinistra. E poi, ovviamente, l’ennesima fuga, identica alla precedente.
Perché in fondo temeva la forza dell’avversaria, e non è che desiderasse proprio un nuovo scontro diretto.

Citazione:Yoki Utilizzato: 40% {Iridi dorate, volto deformato, vene ingrossate}
Stato Fisico: Setto nasale fratturato; Braccio sinistro quasi del tutto privo di sensibilità; Dolore alle articolazioni delle ginocchia.
Stato Psicologico: Teme la forza dell'avversaria, quindi adotta una strategia consona.

Nemas

Portandosi avanti la spada con etrambe le mani, Ambrosia si preparò a contrattaccare.
Scattò qualche istante prima di Shylvia, augurandosi che la ferita fosse più che guarita.
Per non rischiare, continuò a tenere con entrambe le mani l'elsa della spada. Due braccia erano meglio di una.
Nel preciso istante di compiere lo scatto, Ambrosia, liberò il propio yoki per avere una maggiore spinta.
Spostandosi di lato verso destra, abassandosi di scatto per evitare il colpo di Shylvia, girò in tondo per prenderla alle spalle.
Facendo strisciare i propi stivali per mantenersi bilanciata per non perdere il propio equilibrio, Ambrosia saettò la spada contro la schiena di Shylvia.

Yoki:40%
Fisico: ferita sotto la spalla in rimarginazione.
Iridi dorate. Massima tensione muscolare di entrmabe le braccia. vene pulsanti scoperte.
Psiche: Resta sulla difesa cercando di organizzarsi al meglio per contrastare l'attacco dell'avversaria.
Non sottovaluta le sue capacità.

Citazione:Si mise in posizione laterale, poi fece un piccolo balzo in avanti. Il suo intento era portare un colpo verso l’interno, all’incirca ad altezza del bicipite sinistro.

Citazione:Spostandosi di lato verso destra, abassandosi di scatto per evitare il colpo di Shylvia, girò in tondo per prenderla alle spalle.

A parità di yoki utilizzato Syhlvia dimostra di essere molto più veloce, infatti scompensa la sua minore forza fisica con una notevole agilità: se prima è stata Ambrosia ad avere la meglio nello scontro diretto, ora non può sperare di battere in velocità la sua avversaria. La stoccata di Syhlvia, infatti, colpisce Ambrosia al braccio, prima ancora che, inchinandosi, riesca a evitarlo; è un colpo diretto e preciso: Ambrosia, preoccupata di schivare e contrattaccare, non pensava certo di essere anticipata così dall'avversaria e perciò non riesce a difendersi in tempo. E' una ferita profonda che provoca non poco dolore...

Citazione:Facendo strisciare i propi stivali per mantenersi bilanciata per non perdere il propio equilibrio, Ambrosia saettò la spada contro la schiena di Shylvia.

Citazione:In ogni caso avrebbe semplicemente spiccato un altro saltello indietro, di quel tanto che bastava per evitare un possibile contrattacco nemico.

Syhlvia estrae la spada e saltella all'indietro... in questo modo impedisce ad Ambrosia di aggirarla, cosa fin troppo improbabile data la differenza di velocità fra le due.

Citazione:Il secondo attacco che voleva portare seguiva di lì a poco: un po’ più insidioso del precedente, ma il metodo era lo stesso. Balzo in avanti, poi un colpo verso l’interno – stavolta più veloce, e più basso: voleva mirare alla gamba sinistra. E poi, ovviamente, l’ennesima fuga, identica alla precedente.

Poi, mettendo in atto il seguito della sua strategia, fa partire un altro colpo, difficilmente prevedibile e difficilmente schivabile; Ambrosia, presa com'è dal suo scatto, non può reagire abbastanza tempestivamente, distratta anche dal dolore al braccio, e perciò viene colpita anche alla gamba: la spada le trapassa il ginocchio, distruggendo tendini e articolazioni... Ambrosia rovina sul pavimento proprio sopra la sua stessa spada, alla sinistra di Syhlvia, la quale, invece di infierire, ha deciso di saltar via nuovamente, per prendere fiato e valutare meglio le sue mosse, anche se la sua superiorità in questo momento è evidente.

Ambrosia giace sul pavimento, il braccio sinistro inutilizzabile e la gamba sinistra che è stata quasi tranciata in due... se avessi il tempo di rigenerarti potresti risolvere questo prolema, ma dubiti che Syhlvia te ne darà il tempo. Stai schiacciando la tua stessa spada, che reggi a malapena solo con la mano destra, dato che il braccio sinistro ti fa troppo male perché tu possa usarlo. Da questa posizione non sei in grado di difenderti. Se tu avessi continuato a puntare sulla forza fisica superiore avresti avuto delle possibilità ma nel momento in cui hai cercato di battere Syhlvia in velocità, quello è stato il tuo errore più grave, e solo ora ti rendi conto di essere completamente indifesa. La tua vita è praticamente nelle sue mani.


Turnazione:
Xyz10
Nemas



@Error Nemas: passiamo dal Warning all'Error. Ho specificato chiaraente che non bisogna fare azioni autoconclusive ma che bisogna specificare un'intenzione e non un risultato.

Se tu scrivi "Scattò qualche istante prima di Shylvia" stai dando per scontato di essere riuscita a battere in velocità la tua avversaria prima ancora che il master ti abbia detto che ce l'hai effettivamente fatta. Questa azione non è nemmeno coerente, dati i vostri diversi valori di Agilità, perciò non è solo un errore di azione autoconclusiva ma anche di incoerenza. Ambrosia certo non sa quanti punti abbia Syhlvia, ma tu come giocatore lo sai o perlomeno potresti saperlo.

Citazione: Spostandosi di lato verso destra, abassandosi di scatto per evitare il colpo di Shylvia, girò in tondo per prenderla alle spalle.
Facendo strisciare i propi stivali per mantenersi bilanciata per non perdere il propio equilibrio, Ambrosia saettò la spada contro la schiena di Shylvia

Questo passaggio è un'altra azione autoconclusiva. Dai per scontato che la tua azione sia riuscita, che tu abbia schivato con successo e anche che tu sia riuscita ad arrivare alla schiena di Syhlvia, nonostante lei abbia compiuto due finte e due salti. Insomma, di fronte a una strategia complessa come quella della tua avversaria tu dai per scontato di essere riuscita a schivare ogni attacco e di esserti mossa più agilmente di lei e di essere in grado di attaccarla in un punto scoperto come la schiena. E' un errore molto grave.

@Warning Nemas.
Citazione:Psiche: Resta sulla difesa cercando di organizzarsi al meglio per contrastare l'attacco dell'avversaria.
Non sottovaluta le sue capacità.

Nel cartiglio riassuntivo scrivi il contrario di quello che fai. Dici di stare sulla difensiva, invece ti lanci in attacco, in modo sconsiderato e senza tener conto né delle tue possibilità né delle azioni dell'avversaria. Il tuo è un post quasi completamente offensivo, non fai niente per difenderti, persino la tua schivata fa parte di un'azione di contrattacco più complessa.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Moriva dalla voglia di insultare l’avversaria, di ringhiarle addosso qualcosa di simile a “Come ti sembro adesso, Numero 39?”, proprio come aveva fatto lei stessa poco prima, ma decise che, non facendolo, sarebbe sembrata ancora più superiore.
In pochi secondi, infatti, la situazione si era capovolta: ora era lei ad essere a un passo dalla vittoria. Ambrosia era rovinata a terra dopo aver subito entrambi i colpi che aveva pianificato: probabilmente ora non poteva utilizzare né il braccio, né la gamba sinistra; inoltre, cadendo, aveva schiacciato la propria spada, che ora era esattamente sotto di lei. Era stata una strategia vincente, doveva ricordarsela.

C’era un’altra cosa che si era ripromessa di ricordarsi, e vedere un’avversaria alla sua mercé glielo fece tornare in mente: già una volta aveva cantato vittoria prima del tempo, e per tutta risposta per poco uno Yoma non la faceva secca. Da allora aveva capito che, prima di infliggere il colpo decisivo, doveva prevenire tutte le possibili contromosse del nemico che, quando c’è la vita in gioco, chissà com’è, vengono tutte in mente. In questo caso, l’unica cosa che la bionda poteva fare era colpirla con la spada, anche se sembrava impossibile: decise perciò che la prossima cosa da fare era debilitarle l’uso dell’unico braccio sano.

Non dovette nemmeno avanzare molto, dato che la nemica era riversa a terra poco più in là. Alzò la spada e tentò di conficcare la punta nell’arto, sperando che in quel modo avrebbe perso la presa sull’arma. Nel caso non fosse successo, con lo stivale le avrebbe schiacciato la mano finché non l’avesse lasciata, e dopodiché l’avrebbe rapidamente sfilata da sotto il suo corpo con la mano sinistra.
Apparentemente, poteva sembrare che quell’azione servisse per stroncarle ogni possibile reazione, ma non era così. Perfino in quel momento, nonostante tutto lo Yoki in circolo, Syhlvia non voleva uccidere Ambrosia. Non aveva fatto nulla di male: non era uno Yoma, né una traditrice. Non lo meritava.
Eppure doveva farlo. Era un ordine diretto, e non poteva disubbidirvi. Quella vita doveva essere spezzata, ma non sarebbe stata di certo la sua spada a infliggerle il colpo mortale. Lo avrebbe fatto, perché vi era obbligata, ma lo avrebbe fatto con l’arma di Ambrosia, non con la propria. La lama con la ‘S’ non si sarebbe macchiata del disonore di uccidere un’altra Guerriera.

* Solo nel caso in cui avesse avuto entrambe le spade in mano, allora avrebbe lanciato la propria dietro di sé, così da impugnare con la mano destra la lama della Numero 39.
Poi l’avrebbe avvicinata al collo dell'avversaria, premendolo con la punta, preparandosi ad infliggerle il colpo finale, e avrebbe galantemente chiesto:

~ Ultime parole?

Non avrebbe avuto paura di concederle del tempo per parlare. Anche se lo avesse usato per rigenerarsi, sarebbe stata comunque stesa a terra, mezza distrutta, e per di più disarmata.

Citazione:Yoki Utilizzato: 40% {Iridi dorate, volto deformato, vene ingrossate}
Stato Fisico: Setto nasale fratturato; Braccio sinistro quasi del tutto privo di sensibilità; Dolore alle articolazioni delle ginocchia.
Stato Psicologico: Non vuole uccidere un'altra Guerriera, ma deve farlo. Contemporaneamente, non vuole che la sua spada si macchi di quest'orribile colpa.

*

Nemas

Ambrosia era riversa a terra. Le sue ferite la rendevano debole. Doveva pensare velocemente ad una soluzione.
Che errore! Questa volta sentiva che le cose erano ormai compormesse! Eppure..non aveva alcuna intenzione di morire in questo modo.
Altre volte era successo, e questa situazione non le fece paura.
Shylvia avanzò verso di lei alzando la spada. Mirava al suo unico braccio buono rimasto.
Doveva agire! Ora!
Con le forze rimaste, Ambrosia cercò di ruzzolare via per poter liberare la sua spada che era scivolata sotto di sè.
Dopo averla presa avrebbe tentato di colpire le gambe di Shylvia all'altezza del ginocchio.

Yoki:40%
Fisico: Gamba: tendini recisi
Braccio sinistro: inutilzzabile.
Iridi dorate.
Tensione muscolare nel braccio rimasto.
Psiche: Sente di essere prossima alla fine, ma non intende arrendersi. Cerca una soluzione al più presto prima che l'avversaria le dia il colpo di grazia.
Cerchi di rotolare via ma Syhlvia ti schiaccia la mano con il tacco del suo stivale e le energie per liberarti da quella stretta non sono sufficienti. Cerchi di divincolarti ma invano, mentre il tuo sangue si mischia a quello del povero cane. L'altra guerriera, però, non può portarti via la tua spada, perché essa giace sotto di te, seppur inutilizzabile, ma allo stesso tempo non facilmente prendibile. Cort si è seguito tutta la scena senza perdersi nemmeno una virgola di quanto è successo, tuttavia si astiene dal fare battute di cattivo gusto o provocazioni che - a detta del suo carattere - potrebbero ferirvi. Si limita a ringhiare:

«Uccidila.»

Perciò, Syhlvia, dovrai ucciderla con la tua spada. A meno che tu non voglia ritentare nel cercare di prendere quella di Ambrosia, ma dalla sua reazione non sembra che quest'ultima si sa data per vinta. In ogni caso, la guerriera è alla tua mercé. Il destino - ma anche le vostre azioni - vi hanno portato a questo tragico commiato, ma ormai è giunto il momento di calare il sipario... e la spada... su questa vicenda.


Turnazione:
Xyz10
Nemas


@Tips Nemas: se Ambrosia viene uccisa, fai un ultimo post di addio, è la tua occasione di fare un ultimo post per chiudere in bellezza.

@Tips Xyz10: sì, il post è complesso, ti consiglio di farli più semplici; so che la quest dura da molto e che siete impazienti, ma soprattutto in situazioni così delicate vi consiglio di non essere troppo frettolosi. Siate rapidi, ma pratici ed efficaci, soprattutto se pensate di rischiare un warning! Ricordatevi anche che in caso di dubbio siamo qui per voi, mandatei un PM e chiedeteci il permesso per fare qualsiasi azione presenti un rischio di non essere compresa o che possa non essere addirittura fattibile.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Di sicuro Ambrosia era una guerriera tenace. Nonostante fosse in quella situazione di enorme svantaggio provò ugualmente a divincolarsi, tanto che Syhlvia dovette tenerla ferma con un piede. La spada dell’avversaria rimase dunque fuori dalla sua portata, e la situazione finì nuovamente in stallo: la Numero 29 titubava, non voleva terminare quel duello che in qualche modo le piaceva, non voleva arrivare alla triste fine, per quanto inevitabile fosse. Non voleva ucciderla. E soprattutto, aveva deciso, non avrebbe permesso che la lama che brandiva, la sua lama, si macchiasse di una tale colpa. Perciò esitava.
Ma un ordine era un ordine. Aveva giurato cieca obbedienza all’Organizzazione, da quando quell’ uomo l’aveva salvata, prendendola con sé e portandola a Staph. Doveva ripagare quel debito nell’unico modo che conosceva: eseguendo gli ordini. “Uccidila”, aveva appena ringhiato Cort, come a volerle confermare che – nonostante tutto il sangue versato – la sua idea non era cambiata d’una virgola. I suoi occhi, ancora dorati, si spostarono verso l’umano, e le fu evidente che non c’era nulla da controbattere.
Tornò a guardare Ambrosia, che ancora non si era arresa. Dunque doveva farlo davvero, alla fine.
Si mordicchiò il labbro. Sapeva di sangue, che schifo. Sentiva ancora quel dolore lancinante al naso, ma aveva come la sensazione che la ferita che stava per infliggersi avrebbe fatto meno male, forse, ma non si sarebbe rimarginata.

Alzò la spada. Avrebbe fatto tutto in un unico colpo.
Fissò quegli occhi dorati, forse per l’ultima volta.

¬ È vero, non ti ho coperta. Non volevo essere punita, ma nemmeno tu ti sei dimostrata amichevole nei miei confronti. Forse Cort aveva ragione, forse i tuoi errori erano davvero i più gravi. Sei fuggita tu per prima, da quel sotterraneo, e io non ho potuto far altro che fidarmi della tua scelta, e poi il passaggio si è chiuso.. Però, anche così, anche se abbiamo fallito.. non lo meritavi.
Perdonami, se puoi..

Non voleva farlo, ma era un ordine diretto del suo superiore. E tra la sua volontà e un ordine, questo aveva la priorità.
C'era silenzio, ma se ne accorse solo quando il sibilo della spada lo ruppe.

Citazione:Yoki Utilizzato: 40% {Iridi dorate, volto deformato, vene ingrossate}
Stato Fisico: Setto nasale fratturato; Braccio sinistro quasi del tutto privo di sensibilità; Dolore alle articolazioni delle ginocchia.
Stato Psicologico: Combattuta; Dispiaciuta, ma non vuole mostrarsi debole ammettendolo;

Nemas

"pensato"


I suoi occhi tornarono d'argento placando così la sua forza demoniaca.
Ambrosia non riusciva a muoversi! Le ferite dolevano, ma ciò nonostante, la guerriera si rifiutava di accettare il suo destino.

"no no! Non voglio morire!"

Era la stata la prima cosa che si era promessa di fare prima di diventare una guerriera; continuare a vivere! Per coloro che aveva amato da umana.
E ora che si sentiva prossima alla fine, si rifiutava con ostinazione di andarsene così:
Per un ordine stupido di un suo superiore.
La sua spada era sotto di lei, la mano destra rimasta era schicciata dal piede di Shylvia.
Alzò lo sguardo verso di lei.
Una miriade di emozioni le invasero la mente e il corpo.
La collera di poco fà tornò a farsi sentire. Il suo cane era morto. Fobos che aveva dato la vita per lei.
E adesso anche lei doveva finire così? MAI!
Avrebbe lottato! Sempre!
Shylvia alzò la spada pronta per darle il colpo di grazia. Aprì la bocca per dirle qualcosa.
Ambrosia sfruttò quel brevissimo lasso di tempo.
Una fiamma violenta e selvaggia, esplose dentro di.
Nel corso delle sue missioni, più di una volta aveva sentito quella senzazione selvaggia, ma era una cosa che le era capitato per sbaglio cercando di controllare il suo potere. Cosa sarebbe successo se avesse provato a farlo di propia iniziativa?

Gli occhi tornarono d'oro. i muscoli fremettero, tendendosi al masimo.
La sua mente combatteva per controllare il potere. Nonostante le sue condizioni non si sarebbe arresa e non si sarebbe lasciata sopraffare dalla forza demoniaca. La sua vogia di vivere era più forte di qualsiasi cosa! Cosa sarebbe successo poi non avrebbe avuto importanza.

Con una forza inaudita, Ambrosia avrebbe cercato di liberare il braccio dallo stivale di Shylvia, poi spingendosi via, usando il braccio e la gamba sani rimasti, avrebbe cercato di tirarsi indietro allontanandosi da Shylva e liberando così la spada sotto di lei per afferarla e tentare di difendersi contro l'avversaria.



Yoki:70% (linea rossa-vicina al limite)

Fisico: braccio sinistro inutilizzabile. Gamba inutilizzabile.
Massima forza e tensione muscolare sugli arti rimasti.

Psiche: Rifiuta di morire, ricorda la promessa che si era fatta prima di diventare umana di continuare a vivere.
La rabbia precedente per avere perso il propio cane ritorna a farsi sentire.
Reagisce in ogni modo per non arrendersi.

Abilità: Rigenerazione attiva. Concentrata su entrambe le ferite della gamba e del braccio sinistro.



* Master: ho voluto descrivere la parte del controllo dello yoki ma non voglio che influisca sul poco tempo che rimane ad Ambrosia per reagire.
Dopo una risposta così violenta come fare a mantenere la presa salda? Ambrosia sta lottando per la sua sopravvivenza come un animale ferito e fa di tutto per impedirti di darle il colpo di grazia...

...ma purtroppo, per lei è troppo tardi.

Il sibilo della tua spada e la tua velocità superiori sono sufficienti a decapitare l'altra guerriera, già gravemente ferita e probabilmente troppo provata da un uso prolungato ed eccessivo del suo yoki, prima che riesca a liberarsi - o peggio, a cedere al risveglio. La testa di Ambrosia rotola via, uno sguardo indecifrabile, finendo proprio di fronte al suo povero cane; si osservano, gli occhi silenziosi, riservandosi chissà quale pensiero segreto, mentre il loro sangue si mischia sul pavimento.

Uniti in vita, e anche nella morte, i loro spiriti faranno insieme un ultimo viaggio. L'avventura di Ambrosia e Fobos riprenderà, nel silenzio che segue quella feroce battaglia, verso l'ultima, misteriosa meta.

«Brava. Ora sparisci, e attendi il tuo prossimo incarico.»

Cort, spietato, gelido e insensibile, come se niente fosse successo, come se non ci fosse una vita umana stroncata di fronte a lui, riprende la pennina e il suo lavoro.

«Quando esci chiama un inserviente, che dia una bella ripulita.»

Forse la sua mancanza di sensibilità è giustificata dal ruolo che ricopre, o forse è semplicemente un mostro. Tuttavia quel che è fatto è fatto... Ambrosia, in ogni caso, non potrà tornare indietro. Invece, Syhlvia, tu continuerai a vivere, portandoti dentro questa esperienza così forte, e insieme ad essa, anche il ricordo della tua ex-compagna, la quale desiderava vivere, un desiderio che la tua spada le ha tolto per sempre.



Missione conclusa. Xyz10, puoi fare un ultimo post di chiusura. A breve verrete contattati entrambi via PM per una valutazione sulla missione.

Xyz10

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

C’era silenzio, ma se ne accorse solo quando il sibilo della spada lo ruppe.
Fu un attimo, e poi ella smise di divincolarsi. La sua vita era stata spezzata, lei l’aveva spezzata. Non aveva avuto altra scelta, nonostante l’avesse segretamente desiderata. Aveva ucciso molti Yoma, e nel farlo si era sentita realizzata, conscia di aver compiuto il proprio dovere, di aver seguito gli ordini. Era successa una cosa molto simile, stavolta, ma la sensazione era terribilmente diversa. Questa era la dura realtà.
I suoi occhi tornarono d'argento, mentre scrollava la spada; il sangue rimasto andò a mischiarsi con il lago vermiglio sul pavimento, poi la rinfoderò. Il rumore che produsse non le era mai sembrato tanto malvagio.

La fredda voce di Cort abbassò ulteriormente la temperatura della stanza. Non mostrava un minimo di compassione, di turbamento, di umanità; nulla di nulla. Riprese in mano il pennino e continuò a scrivere, come se non ci fosse affatto un cadavere nel suo ufficio. Come se non avesse ordinato lui stesso la sua esecuzione.
Addirittura si complimentò con lei, prima di dirle di sparire, come sempre, e questo la sconvolse ancora di più. Avrebbe voluto dirgli qualcosa, ma le parole non riuscivano a prendere forma.
Uno non si abitua facilmente a cose di questo tipo. Non era umano, punto. E detto da una mezzodemone, era tutto dire.

~ Sì.. signore.

Diede le spalle a tutto ciò, e a passi molto lenti uscì dallo studio. Chiamò un inserviente, come desiderava il superiore:

~ Ehi, tu. Nell’ufficio di Cort c’è.. del lavoro da fare.

Sempre con una certa lentezza, si diresse verso la sua stanza, dove si sarebbe presa cura di tutte le ferite corporali.

¬ Mi avete salvata, tanto tempo fa. Stavo per morire, e mi avete donato una seconda vita. Avete salvato una vita umana, e ora ne avete presa una innocente. Considerate il nostro debito saldato.

Avrebbe continuato ad ammazzare gli Yoma, perché era suo dovere in quanto Guerriera. Perché l’odio che provava verso quei mostri era maggiore di quello che stava nascendo nei confronti di Cort, e magari dell’Organizzazione stessa, se i suoi metodi erano condivisi anche dagli altri membri.
Avrebbe continuato a seguire gli ordini, se e quando li avrebbe ritenuti giusti, perché anche questo era suo dovere in quanto Guerriera; ma non avrebbe mai più fatto una cosa del genere. Non avrebbe mai più obbedito ad un ordine del genere.

¬ Lo giuro sul mio onore.

Citazione:Yoki Utilizzato: 40% -> 0%
Stato Fisico: Setto nasale fratturato; Braccio sinistro quasi del tutto privo di sensibilità; Dolore alle articolazioni delle ginocchia.
Stato Psicologico: Inizia a covare un odio profondo verso l'Organizzazione, o quantomeno verso Cort. Il debito che aveva, che l'ha costretta a seguire degli ordini così spietati, per lei è stato saldato.
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