ClaymoreGDR Forum - Gioco di Ruolo di CLAYMORE

Versione completa: Il figlio di Jack [Hankegami, Claire83, Wolfsoul, Hotenshi]
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Narrato
"Parlato"
Pensato

______________


... Niente.
Niente di niente.
Teresa la Divina se ne stava raggomitolata nelle lenzuola, pericolosamente ferma dopo aver passato gli ultimi minuti a dimenarsi nel letto in cerca di silenzio dal baccano esterno.
Le coperte la coprivano tutta, e solo la fronte e una cascata di capelli bianchi erano visibili sul cuscino.
E sulla fronte, una vena pulsante.
Una vena pulsante che si divaricava.
Una vena pulsante, che si divaricava e si faceva via via più grossa.
Teresa la Divina NON era affatto contenta.

... Mo' vo' io a dar lor quel che va dato.

Si tolse allora di dosso le coperte con un gesto rabbioso, e in un balzo fu già in piedi; si prese giusto il tempo di abituare gli occhi al buio, quindi afferrò la sua claymore e si diresse a grandi passi verso la porta della camera. Diede a malapena uno sguardo a Luna, e registrò la nozione che Andrea e Morgana fossero assenti.

Par che in due non abbian testa de' far quanto serve per silentio a noi dar...

Inutili palle al piede. E lei che ci aveva sperato.
Avrebbe dovuto far tutto da sola, come al solito. Già sapeva che non c'erano Yoma, dunque si trattava verosimilmente di umani ubriachi, o qualcosa del genere: una parola dura, uno sguardo alla spada e se ne sarebbero andati. O forse avrebbe dovuto dare di piatto contro quelle loro natiche inutili, bastava che la piantassero.
Oh, e poi avrebbe fatto una ramanzina pure alle idiote.
Domani.
Pervicacemente diretta verso l'esterno della locanda e la fonte del baccano, Teresa la Divina era più che mai decisa a tornare quanto prima al suo letto non appena scacciati gli scocciatori.



Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Indispettita
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna
Narrato
Pensato

Affacciandosi dalla finestra Luna poté capire il succo della situazione, nessuno yoma, solo un bambino che era scappato da quello che dicevano essere un mostro.

Un mostro, che si riferiscano allo yoma?

Raramente gli umani scampavano dalle grinfie degli yoma, eppure, ogni tanto qualche fortunato salvava la pellaccia, intanto, Morgana e Andrea erano già scese di sotto per controllare mentre Divina, che cercava ancora di dormire, arresasi al chiasso della folla saltò giù dal letto su tutte le furie diretta al piano di sotto.

Forse è meglio se tengo d'occhio la situazione da qui. Yoma non sembrano essercene e sinceramente non mi va di andare a sentire le urla di quella massa di ignoranti da più vicino, poi Divina sembrava di pessimo umore.

Così, Luna rimase di sopra ad aspettare che la situazione si evolvesse, anche perché dubitava fortemente che si sarebbe fatta qualcosa prima che si facesse giorno.


Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Curiosa di sapere come si sviluppa la situazione.
Abilità in uso: Percezione dello yoki e olfatto straordinario [Passive]
Yoki in uso: 0%
[Immagine: 380302__girl-on-swing_p.jpg]


Pensato- Parlato

Fortunatamente la prima impressione che aveva avuto Morgana era sbagliata: il bambino era ancora vivo.
Era completamente ricoperto di sangue ma respirava affannosamente e piangeva per il dolore.
Anche se tempo addietro la guerriera aveva scoperto di possedere una parte più fredda, il suo lato più sensibile non riusciva a restare inerme di fronte a quella scena pietosa.
Riemergeva ogni volta da quel lago ghiacciato in cui era scivolata, con il cuore pulsante e gonfio di sentimenti.
Un bambino indifeso era stato aggredito da un mostro ed il suo compito da guerriera era quello di fare giustizia.

Povero piccolo...

Dondolava come su un'altalena Morgana, oscillando tra stati d'animo differenti che però le appartenevano in egual modo.
Andrea, aveva fatto spallucce, lasciandole campo libero di azione. Il suo atteggiamento non le dispiacque. Non aveva di certo bisogno di guerriere in vena di fare da primadonna ,ma di solide spalle su cui contare ed Andrea sembrava averne più che a sufficienza.
Le sorrise.
Le risposte alle domande della numero trenta non tardarono ad arrivare dalle voci concitate dei presenti.
Le guerriere appresero così che il bambino era il figlio di un certo Jack e che era stato rapito insieme ad alcuni suoi amici qualche giorno prima, ma era riuscito a fuggire da un mostro.
Inoltre, da quello che raccontavano, non era la prima volta che quella bestia mieteva vittime.
I presenti, supplicarono loro di porre fine a quelle ingiuste atrocità.

State tranquilli, siamo qui per fare giustizia e riportare la serenità nel villaggio.

Diede uno sguardo di intesa ad Andrea ed aggiunse


Avete altre informazioni utili da darci relative a queste aggressioni? Più notizie abbiamo, più potremmo esservi d'aiuto.


Citazione:Yoki: 0%
Stato Fisico:Ottimale
Stato Psicologico: Impietosita dalle condizioni in cui versa il bambino. Indaga ulteriomente per avere maggiori informazioni a disposizione.
Abilità usate: Percezione dello Yoki (attiva)
Narrato/pensato
Parlato


Il moccioso è pieno di sangue, ma non credo che è suo perché è vivo e fa casino. Però sono le persone tutt'attorno che ci hanno svegliate, e adesso strillano ancora di più, roba strana e senza senso ma anche qualcosa su un mostro che non si fa scappare nessuno... tranne questo qua, il figlio di Jack. Be', per me poteva anche tenerselo, voglio dire, chi se ne frega. Alla fine ci hanno chiamati per far finire 'sta storia, un tappetto in più o in meno non fa differenza. Morgana fa la brava bambina e dice le solite due robette buttate lì, chiede informazioni... ma io ci scommetto che questi non sanno un cazzo. Comunque, se scopre qualcosa può anche dircelo dopo: onestamente questa situazione mi sta dando fastidio e questi cretini potevano almeno lasciarci dormire.
Io me ne torno a dormire.
Le dico, girandomi per andarmene. Siccome però la stanza era piccola penso che mi metterò fuori dalla porta, pianterò la spada lì vicino e dormirò così. E' molto meglio che incastrarsi in quel buco di camera, e poi se c'è qualche altro casino sarò più vicina. 

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa, un po' assonnata.
Stato psicologico: Annoiata dalla situazione e irritata dal comportamento della gente, poco interessata a eventuali informazioni che comunque Morgana dovrebbe ripetere a beneficio di tutte. Decide che non vale la pena restare e preferisce cercarsi un posto migliore per dormire.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Trapianto (Innata, passiva).
Morgana

Gli uomini reagiscono alle tue parole con un moto di coraggiosa protesta.

«Sì, giustizia! Fate giustizia!»
«Ridateci la nostra libertà!»
«Sì, ti prego, proteggici!»

Uno dei presenti, una donna sulla trentina, esclama: «Il piccolo Jack vuole dire qualcosa! Sta tentando di parlare!» Vedi che il bambino balbetta qualche parola, ma è evidente che lo shock deve averlo traumatizzato. Sta ancora sforzando di parlare, quando una Divina piuttosto innervosita spunta dalle tue spalle.

Divina

Scendi le scale, attraversi la sala comune e incroci Andrea, la quale sta tornando indietro, da sola. La ignori ed esci, seguendo il tuo obiettivo iniziale di raggiungere la folla all'esterno. Morgana sta parlando con loro. In molti si voltano verso di te, e iniziano a gridare:

«Salvateci, vi prego!»

Luna

Segui tutta la vicenda dalla finestra. I tuoi sensi ti permettono di capire quasi tutti gli scambi fra Morgana e la folla, anche se non senti cosa sta dicendo il bambino. Parla a voce troppo bassa, perciò ti è impossibile sentire le sue parole. Divina ha finalmente raggiunto la folla.

Andrea

Mentre attraversi la sala comune incroci Divina che sta uscendo. Sembra piuttosto nervosa, lo vedi dalla faccia stizzita. Non ti degna di una parola, ma forse è meglio così. Torni alla postazione che ti sei scelta e per il momento non accade niente di nuovo. 


Turnazione:
Divina
Morgana
Luna
Andrea
Narrato
"Parlato"
Pensato

______________


Divina incrociò quella enorme - Andrea, giusto. La numero 13 - mentre rientrava nella locanda. Lì per lì la numero 8 avrebbe anche voluto fermarla e chiederle - preferibilmente in malo modo - perché diamine stesse tornando dentro quando là fuori c'era ancora una folla a rumoreggiare. La suddetta folla però, se possibile, pareva aver deciso di superare se stessa nell'intanto, e la Caposquadra decise di lasciare andare la numero 13 e sistemare per primi i disturbatori notturni.
Se la sarebbe vista dopo, con l'amica di Maria Carolina lì.
Andata dunque oltre Andrea, Divina uscì all'aperto, e si trovò una folla tra il vociante e urlante raccolta a capannello attorno a quell'altra - Morgana. La numero 30.
Inutile orpello.
La numero 8 però ebbe a malapena il tempo di notare ciò che fu a sua volta riconosciuta... e la gente reagì in un modo mai visto: implorando il suo aiuto.

Ma, per 'l bòn Dio!... Ch'essi tanto 'tanaglia?

Ripresasi dalla sorpresa, Divina rimase qualche attimo ancora incapace di reagire mentre la folla cominciava a creare un flusso andante tra lei e Morgana, chiaramente incerti su chi delle due pregare di più.
Oh, per il Dio di Rabona!
Il solo fatto d'essere messa sullo stesso piano di una Morgana qualunque fece tornare la spina dorsale a Divina.

"... ZITTI!!!"

La sua voce argentina echeggiò nell'aere notturno tagliente come una lama, sovrastando le voci baritonali e basse del popolume. O almeno era quanto sperava accadesse.
Se fosse riuscita a ottenere un minimo di silenzio, di sicuro avrebbe avuto allora tempo di guardarsi meglio intorno... e di notare un moccioso sanguinante e balbettante a terra, a sua volta preda dell'attenzione di alcuni.
La vista avrebbe certo fatto salire il sangue alla testa a Divina.

... Ma son sì vòte da mancar de' giusto peso circa lo dovere lor posto?

La numero 13 e la numero 30 dell'Organizzazione... e manco mezzo cervello in due. Magnifico.
Come sempre, sarebbe toccato a lei fare il lavoro ordinario e più elementare.
Avrebbe agitato la spada per richiamare l'attenzione di tutti, allora - figurarsi se la sua altezza da sola le avrebbe mai dato la giusta attenzione -, al che avrebbe dato i suoi ordini.
Si sarebbe rivolta per prima alla folla:

"Un medico qui voglio, che co' l'arte
sua curi lo puero colmo de' sangue:
se morìa, non intendo aver parte."

Era la base delle basi: le Guerriere dell'Organizzazione erano tenute a non uccidere umani - nemmeno per omissione di soccorso.
Idiote.
Si sarebbe rivolta allora verso l'idiota numero uno - Morgana -, puntandole contro l'indice destro.

"Rapporto, e un valido motivo
per n'aver fatto tu quanto dovuto:
vòi forse ruinar lo mio l'obiettivo,

e su me d'uman morte far reato?
Lo mio sonno e lo mio tempo preso
sì hai, tu e l'altra de' sommo peso!"

Lei era Teresa la Divina, numero Otto dell'Organizzazione. Era destinata a diventare la numero Uno e far giustizia del passato di sua sorella.
Nessuna idiota avrebbe mai messo a rischio tutto ciò infrangendo le più elementari regole dell'Organizzazione e rovinando il suo dovuto avvenire.


Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Arrabbiata con Andrea e Morgana per la mancata gestione della situazione
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna
[Immagine: 513.jpg]


Pensato- Parlato- Sussurrato-Parlato da altri.

Giustizia. Un'unica parola gridata a gran voce dai presenti. Morgana, con le sue parole aveva fatto breccia nell'animo di quegli umani ancora attoniti e spaventati da quello che era accaduto al bambino.
Era semplicemente una mezza demone, una guerriera prezzolata al servizio degli Uomini in Nero e degli esseri umani, ma in quel momento era ben consapevole del potere che avesse.
Eppure, proprio quegli esseri umani che supplicavano giustizia, l'avevano emarginata quando era semplicemente una bambina a causa del suo passato.
Avrebbe potuto serbare rancore nei loro confronti ma non sarebbe servito a nulla.
Le cicatrici che solcavano il suo ventre erano un chiaro segno della sua diversità ma non le avevano rubato via l'animo gentile che l'aveva sempre contraddistinta.
L'atmosfera di quel momento fu spezzata da una breve frase di Andrea.


Io me ne torno a dormire.


Evidentemente, la guerriera colosso era visibilmente annoiata dalla situazione e da tutto il clamore che ne era conseguito. Morgana le fece cenno di assenso con il capo, senza curarsi più di tanto della risposta della numero tredici. Avrebbe indagato anche senza di lei.
Intanto, una donna fece notare che il piccolo bambino stava cercando di proferire parole senza poterci riuscire.
Ad un tratto, un'unica parola giunse come a spezzare quel gran vociare.
Era arrivata Divina, ed anche piuttosto arrabbiata, aveva cercato di riportare il silenzio.
L'atteggiamento della numero otto non piacque per nulla a Morgana e tanto più le parole in versi che uscirono dalla sua bocca.
La numero trenta non aveva avuto modo di conversare con Divina ma già durante la brevissima permanenza alla locanda le aveva dato l'impressione di essere una guerriera alquanto superba ed altezzosa.
L'espressione della guerriera mutò repentinamente all'arrivo di lei.
La sua fronte divenne da rilassata ad aggrottata ed i suoi occhi assunsero un'espressione sbalordita.
Divina aveva reclamato la presenza di un medico per evitare che il piccolo morisse e che la colpa venisse fatta ricadere su di lei; ma non era tanto questo ciò che aveva fatto irritare Morgana, ma i modi da gran donna che la numero otto aveva adottato.
Era la caposquadra ma fino a quel momento era rimasta bellamente a dormire senza muovere un dito ed ora si lamentava con lei, minacciandola di segnalarla all'Organizzazione.
Cosa che a Morgana non importava minimamente.


Ecco un altro cagnolino scondinzolante e fedele, le suggerì la voce dentro di lei. Avrai un bel da fare, mia cara amica.

Sapeva già cosa significasse avere delle guerriere fedelissime agli Uomini in Nero tra i piedi, ma non voleva darle adito a polemiche e discussioni. L'esperienza nelle catacombe l'aveva ampiamente fortificata e non era proprio il caso di dare l'opportunità a Divina di mettersi a discutere.

Ben arrivata...non mi sembra adesso il caso di approfondire la questione, ne riparleremo in privato. Aspettiamo l'arrivo del medico, e vedremo ciò che dovrà essere fatto. Ah, e se ti fa stare meglio...segnalami pure all'Organizzazione, le disse assumendo un tono pacato.






Citazione:Yoki: 0%
Stato Fisico:Ottimale
Stato Psicologico: Irritata dall'atteggiamento di Divina
Abilità usate: Percezione dello Yoki (attiva)
Narrato
Pensato

Dalla sua posizione Luna poté ascoltare quasi tutto facendosi un quadro della situazione.

Mmm si potrebbe reperire qualche informazione dalla folla ma non credo sia il caso, la caposquadra sembrava di pessimo umore e di certo non voglio problemi con gente che perde le staffe facilmente, odio discutere con chi si dimostra un ignorante.

Il gruppo in cui la giovane guerriera era capitata era assai insolito, dalla più cortese e alla mano Morgana alla silenziosa e impaziente Divina, era meglio muoversi con cautela onde evitare spiacevoli inconvenienti nel gruppo, dopotutto, la brutta esperienza nella miniera con le altre due la ricordava molto bene.

Sarebbe rimasta su nella stanza a controllare cosa succedeva giù in strada finché il gruppo non si sarebbe riunito e si sarebbe deciso il da farsi.


Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Non sa ancora come muoversi con le compagne di squadra.
Abilità in uso: Percezione dello yoki e Olfatto straordinario [Passive]
Yoki in uso: 0%
Narrato/pensato
Parlato


Che razza di perdita di tempo. Nemmeno una botta... uffa. Tornando indietro trovo Divina, sveglia e a occhio e croce pure incazzata dalla faccia che fa, che marcia fuori come una furia. 
Hoho...?
La cosa è interessante: forse vale la pena aspettare ancora un po' prima di tornare a dormire. Mi piazzo appena fuori dalla locanda e osservo cosa succede: la piccoletta è davvero arrabbiata, tira un urlo pazzesco per zittire tutti. Dopo quello, si rimette a parlare strano e capisco solo che vuole un... medico? Quelli là che curano la gente, giusto? Perché? A cosa accidenti dovrebbe servire? Il bambino? A me sembrava stare più che bene. E poi anche se ci rimane secco, a noi che ci frega? Bah. Non capisco. Sembra proprio furiosa, ma la prima cosa che fa è chiedere un cacchio di medico. Poi si mette credo a discutere con Morgana di qualcosa che non ho capito né ho voglia di capire. Alla fine pure 'sta roba è una noia. Speravo che la prendesse a pugni, o massacrasse uno dei tizi che fanno casino... o il marmocchio... qualsiasi cosa, ma niente. Che palle. Vabbe', io pianto la spada qui fuori e mi siedo a dormire vicino al muro. Se c'è bisogno di fare a botte, sanno dove trovarmi. Se non ce n'è, faranno meglio a non svegliarmi di nuovo, sennò stavolta mi incazzo io.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa, leggermente assonata.
Stato psicologico: Dapprima incuriosita dalla palese irritazione di Divina, scopre con delusione che la piccola continua a esprimere il suo disappunto nel suo linguaggio incomprensibile. Annoiata dal battibeccare tra lei e Morgana, a cui preferirebbe una bella scazzottata, decide di dormire sul posto in modo che in caso di necessità possano svegliarla subito.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Trapianto (Innata, passiva).
Divina, Morgana e Andrea

Un medico arriva poco dopo, qualcuno lo aveva già chiamato, forse prima ancora che scendeste per la strada. Si fa largo tra la folla e controlla che il piccolo stia bene, sotto il vostro sguardo attento. Sembra che il figlio di Jack non abbia lesioni esterne, ma abbia solamente subito un fortissimo colpo emotivo. Ha difficoltà a parlare e non riesce a esprimersi. Dopo qualche minuto la situazione si fa meno concitata. Alcuni curiosi ritornano alle proprie case e poco dopo anche i più interessati alla vicenda iniziano a disperdersi. Il medico si rivolge a te, Morgana:

«Il padre del bambino è morto , ucciso dal mostro nemmeno un mese fa. Non ha nessuno che si occupi di lui. Posso chiederti il favore di occupartene tu, almeno per stanotte? Domani gli troveremo una sistemazione, se occorre.»


Luna

Osservi e senti tutto dall'alto.


Turnazione:
Morgana
Divina
Andrea
Luna
[Immagine: upside_down_poster.jpg]



Sussurrato- Parlato


Il medico non tardò ad arrivare e facendosi largo tra la folla si accertò delle condizioni di salute del bambino. Fortunatamente, così come anche le guerriere avevano notato, non riportava ferite ma era semplicemente scosso a causa di ciò che gli era accaduto.
Il bambino era bloccato, non riusciva a proferire parola e ad esprimersi. Dopotutto non doveva essere facile per un piccoletto imbattersi in un mostro.
Probabilmente nell'immaginario di un bambino, la realtà aveva superato la fantasia e gli esseri spaventosi che popolavano solo i libri di favole, avevano preso forma nel mondo reale.
Chissà quali pensieri affollavano la sua mente e quali paure attanagliavano il suo animo.
Anche Morgana era poco più che una bambina quando si era imbattuta per la prima volta in uno yoma.
Non era stato semplice accettare che un mostro le avesse rovinato la vita e portato via unici affetti che le erano rimasti, ma era uno step necessario e doloroso che l'aveva fatta crescere e maturare.
Aveva anche rinunciato ad una parte di se stessa per gli altri.
La situazione sembrava tornata alla normalità. I curiosi erano andati via ed anche la gente rimanente che era accorsa a sincerarsi dell'accaduto.
Come dopo la fine di uno spettacolo teatrale, gli attori erano usciti di scena, riponendo le maschere e ritornando alla semplice vita di tutti i giorni.
Il palcoscenico era vuoto, le luci spente ma presto qualcun altro avrebbe calcato le scene.
Mentre Morgana ripensava al suo passato, il medico si rivolse proprio a lei.
Le disse che il padre del bambino era morto e che, il piccolo non aveva nessuno che poteva occuparsi di lui. Era completamente solo ed abbandonato a se stesso.
Le chiese quindi se potesse affidarlo a lei almeno per quella notte. Il giorno successivo avrebbero cercato di dargli una sistemazione opportuna.
La richiesta era indubbiamente insolita, e Morgana era consapevole che, in caso avesse accettato avrebbe dovuto prendersi le conseguenze di quella scelta.
Alle Claymore spettava proteggere gli umani ma non occuparsi di bambini abbandonati.
Quale sarebbe stata la sua scelta?
Avrebbe potuto rifiutare e lasciare al medico la risoluzione del problema, in fin dei conti quella era roba da umani non da guerriere.
Una voce arrivò a darle un piccolo suggerimento.

Lascialo a loro...non è affar tuo questo.

Stava per rispondere, quando osservò quel piccolo corpo inerme e lo sguardo del bambino.
Non c'era che paura e fragilità nei suoi occhi, e negli occhi di lui rivide i suoi stessi occhi.
Lo yoma la stava osservando, famelico ed assetato di sangue, per terra non c'erano che fiori sparsi e cadaveri macellati di persone che le avevano dato per tanto tempo l'affetto che nessuno le aveva mai dato. Dopotutto era stata un problema per gli abitanti del villaggio in cui abitava, un male incurabile, figlia di una donna altrettanto dubbia e dalle fattezze oscure.
Meritava di essere emarginata e lasciata a se stessa. Ed in quel momento la morte era giunta a portarla via con sè.
I suoi occhi stavano quasi per rigarsi di lacrime, quando la sua salvezza arrivò. E con lei, quella del bambino.


Mi occuperò io di lui e mi assumerò tutte le responsabilità che ne conseguiranno.

Si rivolse con la voce e lo sguardo, dapprima al medico e poi a Divina.
Forse la caposquadra non avrebbe preso bene la sua decisione, ma a Morgana non importava.
Aveva fatto ciò che sentiva di fare, e che fosse giusto o sbagliato, avrebbe difeso quel bambino con le unghie ed i denti.
Un sottile legame invisibile la legava a quella piccola esistenza: il filo dell'empatia.


Citazione:Yoki: 0%
Stato Fisico:Ottimale
Stato Psicologico: Empatica nei confronti del bambino, decide di occuparsene.
Abilità usate: Percezione dello Yoki (attiva)
Narrato
"Parlato"
Pensato

______________


Teresa la Divina era una delle più forti Guerriere dell'Organizzazione, innumerevoli le volte in cui era uscita illesa da scontri che avrebbero ridotto male sue compagne meno esperte e capaci. Era una delle migliori, e la sua volontà doveva essere un assoluto per le sue sottoposte.
Normale dunque che fosse rimasta basita dall'audace risposta di Morgana al suo ordine.

Ma... chi crèa d'esser, ista numer Trenta?!?

Aveva chiesto un rapporto, e aveva ottenuto una posticipazione da Sua Grazia l'ultima ruota del carro di tutto il gruppo. Una che avrebbe potuto spiaccicare senza sforzo alla pari di quello scarafaggio che era.
Divina non avrebbe lasciato passare quell'affronto alla sua autorità.

Occiderla, fors'è assai d'eccesso... Mozzar n'arto? Tanto pòl rinsaldarlo...

Era giusto lì lì sul pensare di quale estremità mutilarla - protendeva per il braccio destro, dato che pure Morgana, incredibile ma vero, era mancina tanto quanto lei: meglio non compromettere tutto tagliandole quello dominante -, quando giunse un medico. La numero Otto accantonò i suoi ragionamenti per notare il fatto, e presto comprese che non poteva essere stato chiamato alla sua richiesta: troppo in fretta.

Se l'altre già l'avessero rechiesto, certe me l'avrebbe volto n' faccia ista sgualdrina qui de' marcio cesto. A l'umana gente crèo l'onor vaccia.

Insomma, le due idiote si erano confermate inutili come previsto.
Compreso ciò, Divina se ne sarebbe tornata anche alla punizione, ma dopo aver annunciato che il moccioso stesse bene, il medico chiese a Morgana il favore di accudire il tipetto per la notte.
A Morgana.
Lì per lì, a Divina mancò il fiato per l'indignazione: come avevano osato ignorare LEI?!? D'accordo, il medico era appena arrivato e non aveva potuto comprendere bene chi comandasse tra loro, ma... come si era permesso di rivolgersi, tra tutte, all'ultima ruota del carro?!?
Stupidi, inutili umani.
La numero Otto immaginò a quel punto che Morgana si sarebbe rifiutata: non aveva mostrato il benché minimo interesse per il moccioso quando c'era il pericolo che potesse morire, figurarsi a stargli dietro ora che si sapeva stesse bene. La Caposquadra, in realtà, ripresasi dallo stupore stava già pensando di mozzare il braccio alla numero Trenta - vi era pure molta meno folla ora, l'ideale per punirla senza coinvolgere umani - e costringerla ad accettare la richiesta del medico perché glielo ordinava lei, quando...
... Quando Morgana accettò la richiesta.
Divina rimase - non per la prima volta quella sera - senza parole: una Guerriera che... che... che...

"... Ppfff!!"

Strozzò a fatica una spontanea risata.

Oh, Dio... Accetta de' menar a balia?!?

Trovava la cosa tanto assurda che d'istante tutto scomparve: la rabbia, l'indignazione, la voglia stessa di punire Morgana.
Ora era solo davvero divertita, e trovava pure giusta la conclusione di quella farsa da guitti.
Sempre di buonumore, rientrò nella locanda, dove notò Andrea grottescamente accovacciata; seppure sorpresa, trovò subito allettante la possibilità di condividere la sua ilarità con qualcun'altra. Raggiunse dunque la numero Tredici, e toccandola con la destra per avere la sua attenzione, le disse sorridendo:

"Sali, se torna a dormire: caso
è de' lasciar Morgana sola menar
l'alto officio de' balia a n'umano."

Che Andrea avesse condiviso o no il suo divertimento, o che l'avesse seguita o meno nella loro stanza, Teresa la Divina se ne sarebbe tornata a dormire per certo, confidando in buoni sogni grazie al ritrovato buonumore.
Una parte di lei, in realtà, si chiedeva ancora perché il bambino fosse insanguinato, ma si rispose da sola che verosimilmente si era trattato di qualche litigio fra mocciosi: gli orfani di vittime di Yoma erano spesso discriminati - lo sapeva per esperienza diretta. Di certo non si trattava di nulla che necessitasse la sua attenzione.
Di certo le sue sottoposte non potevano essere così idiote da ometterle dati importanti, vero?


Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Dapprima scandalizzata da come è trattata da tutti, ma la volontaria attività di balia accettata da Morgana la fa passare a un improvviso buonumore
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna
Narrato/pensato
Parlato


Be', non è proprio facile dormire con la gente che fa ancora casino, quindi in realtà sono ancora mezza sveglia con un occhio aperto per capire meglio che cacchio succede. In pratica, arriva 'sto cazzo di medico, scopre che il moccioso non è ferito - bravo coglione, c'ero arrivata pure io - e poi... dice che suo padre è schiattato quindi vuole che Morgana gli fa da balia. No, aspetta un attimo. Che? Che cosa CAZZO mi sono persa in questo discorso? Vabbe' che tutti gli altri se la sono squagliata, ma con quale dannato ragionamento idiota tu affidi un marmocchio mezzo rimbecillito a una CLAYMORE? Non ha altri parenti? Una mamma? Uno zio? Un qualsiasi tizio a caso che non è una di noi? Prenditelo te, razza di rimbambito! Chi lo vuole questa sottospecie di bocca da sfamare inutile! Divina sembra pure voler massacrare Morgana - anche se non so se è perché è d'accordo con me - ma stranamente si ferma. Perché? Be', per la ragione sbagliata: quella PAZZA FURIOSA di Morgana ha accettato! Ma che caz... calma. CALMA. Prendi un bel respiro... no, va bene. Non ce la posso fare. Quest'idiota, anzi, questa coppia di idioti è riuscita a fare la cosa più stupida che ho mai visto. E siccome IO faccio tante cose stupide... ce ne vuole. E intanto la caposquadra che cazzo fa? Viene da me sorridendo come un'ebete e mi dice qualcosa in quella sua lingua strampalata, ma almeno la prima parte la capisco: dovrei tornare a dormire.
E' quel che sto cercando di fare.
Borbotto, anche se non voglio suonare maleducata. Cioè, è nel mio stile, ma non ho neanche la voglia di insultare qualcuno al momento. Tranne Morgana. Eh, cazzo. Divina - credo - vuole lasciarla ad arrangiarsi, e ha tutte le ragioni del mondo. Io di sicuro non starò a rompermi i coglioni con un pidocchio del genere, quelle tre schifose dell'altra volta mi sono bastate per tutta la vita... le mie sorelle mi sono bastate per tutta la vita, a dire il vero, quindi quelle erano già di troppo. Se anche solo provano a farmi badare al moccioso gli rompo l'osso del collo. A lei e a lui. Tanto per sicurezza. Serve a Morgana una balia, altro che. Sta facendo cose a caso da quando l'ho vista, e neanche una di intelligente. E PARLO IO, CAZZO. Be', vabbe'. Vediamo di star calme che sennò qui non dormo. E io voglio dormire. Allora adesso respiro, non ci penso, mi tranquillizzo e dormo. Dove sono, perché, ripeto, di tornare in quella stanzetta più piccola della mia casa al Nord non ne ho voglia. Il primo che mi chiede di spostarmi lo mando a Staph in volo. E giuro che se mi svegliano prima dell'alba ammazzo qualcuno. Non me ne frega niente di niente, può arrivare Hayez con il Signor Baffo e tutto quello che volete ma fino a che non vedo il sole io non mi alzo. 
Buona notte.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa, decisamente assonnata.
Stato psicologico: Irritata dal non riuscire a dormire, basita dall'idiozia del medico e soprattutto di Morgana, nonché parzialmente dalla reazione divertita di Divina, stabilisce che la cosa migliore da fare è tentare di ignorare l'intera situazione e dormire ad ogni costo. Non svegliatela: non vi piacerà se si sveglia troppo presto.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Trapianto (Innata, passiva).
Narrato
Pensato
Raaka

Passarono dei minuti prima che la situazione si risolvesse, il medico arrivò e controllò che il ragazzino stesse bene per poi appiopparlo a Morgana.

Luna in realtà non fu' sorpresa della decisione presa dalla numero 30 avendo già fatto un quadro del suo carattere, una ragazza emotiva e gentile, figuriamoci se avrebbe rifiutato.

Certo Luna non era un cuor di pietra ma pensava fra se e se se lei avrebbe accettato.

Poco dopo una volta risolta la situazione li di sotto Divina ed Andrea tornarono in stanza, la prima con una faccia completamente diversa da come era scesa, sembrava divertita ora, chissà cosa l'aveva fatta sorridere.

A quanto pare siamo tutte daccordo nel muoverci con la luce.

E' meglio così Luna, agite come una squadra senza litigare, hanno tutte un bel caratterino, domani si vedrà il da farsi.

Luna rimase accanto alla finestra per qualche istante guardando con sguardo neutro le compagne che tornavano, forse voleva solo ricordare meglio i loro volti, per quanto il buio della stanza lo permettesse.

Stava per tornare a letto quando chissà perché le venne da guardare il cielo notturno alla ricerca di qualcosa che è sempre stata li ma che lei aveva momentaneamente scordato.
Prese il lenzuolo dal letto e lo poggiò a terra sotto la finestra giusto per avere quel minimo di comodità e cominciò a fissare la sua compagna di mille notti, dopotutto, non era abituata a dei comodi letti e le bastavano le ore di riposo che aveva già fatto, uno dei vantaggi di essere una mezza yoma.


Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Dopo la nottata trova finalmente conforto guardando la luna.
Abilità in uso: Percezione dello yoki e Olfatto straordinario [Passive]
Yoki in uso: 0%
Morgana

Il bambino si fa vicino e ti segue. È obbediente e non si rifiuta di fare ciò che ti dice. Non proferisce parola alcuna, almeno per il momento. Rientri alla locanda lasciandoti indietro le ultime figure all'esterno, e ben presto sei circondata dal silenzio. 

Vuoi agire in qualche modo? Vuoi parlare con il piccolo? Studiarlo meglio? Dove lo farai dormire? Gli darai da mangiare? Nel tuo prossimo post descrivimi tutte le tue idee.

Andrea, Divina, Luna

La notte scorre tranquilla. Ben presto vi addormentate nei luoghi che vi siete scelti e il tempo passa per lo più serenamente.


Turnazione:
Morgana
Narratore
Da decidersi.
Parlato

[Immagine: claymore-claire_00373286.jpeg]



Divina, dopo un iniziale atteggiamento di ostilità nei confronti di Morgana, pareva alquanto divertita dalla decisione che la numero trenta aveva preso.
Era quindi andata via, lasciando l'alta guerriera con il bambino.
La numero trenta non rimase troppo stupita dal comportamento di Divina. Da quel  poco che aveva potuto intuire, lei e la numero otto erano molto diverse.
Non era indubbiamente compito di una guerriera occuparsi di un bambino, ma Morgana era stata guidata in quella scelta più dal cuore che, dal senso del dovere.
Il piccolo, almeno per il momento, sembrava calmo e tranquillo.
La guerriera gli sorrise e cercò di rassicurarlo.

Piccolo, è ora che tu ti riposi. Verrai con me nella locanda, se avrai fame, mangerai e cercherai di dormire. Non devi aver vissuto una bella esperienza.

Non era molto difficile per la guerriera immedesimarsi nella condizione del piccolo.
C'era stato un periodo in cui anche lei era rimasta sola ma c'era qualcuno che l'aveva ben accolta.
Voleva farlo sentire " a casa", nonostante tutto.
Per prima cosa disse al locandiere di preparare qualcosa da mangiare per il piccolo e nel frattempo avrebbe cercato di familiarizzare con lui.
Era fuori discussione mettersi a cercare di parlare con il bambino davanti alle altre guerriere.
La sua decisione non era stata ben vista di buon occhio e la stanza da letto, non era certamente un luogo adatto per discutere.

Non pretendo che tu mi racconti adesso come siano andate le cose e che cosa ti sia successo. Prenditi tempo e stai tranquillo. Appena te la sentirai ti ascolterò con piacere. Non hai più nulla da temere adesso, sono una guerriera e cercherò di proteggerti.



Dette queste parole, portò il bambino nella stanza in cui dormivano le altre guerriere e cercando di non fare troppo rumore, indicò al bambino il letto su cui sdraiarsi, mentre lei avrebbe dormito accanto al suo letto per terra.
Il pavimento non sarebbe stato di certo un luogo comodo su cui riposare ma aveva deciso di lasciare il suo comodo giaciglio al bambino.
Si sentiva stanca anche lei, dopo quella notte così movimentata ed un po' di sonno ristoratore non le avrebbe fatto che bene.

Citazione:Yoki: 0%
Stato Fisico:Ottimale
Stato Psicologico: Tranquilla, rassicurante nei confronti del bambino, cerca di occuparsene nel migliore dei modi.
Abilità usate: Percezione dello Yoki (passiva)
Il bambino ti segue, obbediente e silenzioso. Di fronte alla tua offerta di protezione si avvicina a te e ti abbraccia. Lo senti tremare, forse sta ripensando a ciò che ha vissuto. Restate così qualche minuto, prima che il locandiere gli porti da mangiare. Il bambino mangia con appetito e in seguito ti segue fino alla stanza delle tue compagne. Si sdraia sul tuo letto, e dunque ti devi accontentare delle assi del pavimento. Si addormenta subito... e anche tu, poco dopo.

***

Vi svegliate presto, e vi riunite nella sala comune. Fate colazione, se volete farla, e siete pronte a iniziare la giornata. Seduto di fianco a Morgana c'è il bambino, che fino ad ora non ha creato problemi e ha obbedito sempre.


Turnazione:
Luna
Andrea
Divina
Morgana
Narrato
Pensato
Raaka

Fu' un piacevole riposo per Luna, più nell'anima che nel corpo, al mattino, le guerriere a poco a poco si svegliarono di buon'ora e scesero nella sala comune per la colazione.

Pare che Morgana stia seriamente facendo da balia al marmocchio.

Conta così tanto alla fine Luna? Anche te quel giorno speravi soltanto in qualcuno che ti abbracciasse e confortasse, persino tu quel giorno avresti voluto che quella claymore ti portasse con se, cosa cambia fra te e quel bambino?

Forse sono solo invidiosa o forse rivedo me in quel bambino e ho paura di perdermi nel buio dei miei ricordi Raaka.

Tuttavia però spero che quel bambino abbia un destino più dolce del mio. Magari qualche persona gentile gli starà accanto. Spero che non debba passare quello che passano gli emarginati a causa degli yoma.


Da un accenno di sorriso con cui Luna si era svegliata il suo volto mutò di nuovo nella sua solita espressione, vuota e neutra, i suoi ricordi più oscuri le erano venuti a far compagnia di nuovo in quella mattinata.

Scese giù per far colazione mangiando qualche pezzo di pane e un bicchiere di latte in attesa del da farsi.


Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Malinconica per i suoi ricordi
Abilità in uso: Percezione dello yoki e olfatto straordinario [Passive]
Yoki in uso: 0%
Narrato/pensato
Parlato


Aaahhh! Che bella dormita! Finalmente sono riuscita a riposare, dopo tutto il casino di ieri notte. Be', vediamo di rientrare e vedere che stanno facendo le altre. Allora, stanno... facendo colazione? Ma che cazz...? Davvero? Non ci serve mangiare, perché non siamo già in giro a cercare quel cacchio di Yoma? E quella scema di Morgana, che sta facendo? Si tiene vicina il moccioso, ma non gli chiede niente? Porca miseria che nervoso... no, va bene, non incazziamoci di prima mattina. Andiamo lì a salutare e tentiamo di far girare le cose in modo civile. ... Speriamo.
Ehi. Allora, cosa sappiamo? Dov'è lo Yoma? Ho una gran voglia di riempirlo di botte.
Chiedo un po' a tutte, ma soprattutto a Divina e Morgana. Quell'altra... Luna, mi pare, non ha fatto un cazzo ieri quindi non so se sa qualcosa. Probabile che no. Intanto già che ci sono magari mangio qualcosa pure io. Tanto vale, siamo qui a cazzeggiare almeno mettiamoci comode, eh.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa.
Stato psicologico: Leggermente irritata dal fatto che le altre sembrano prendersela comoda, mentre lei ha voglia di menare le mani. Cerca di controllare il suo impeto e di fare conversazione, ovviamente chiarendo la propria posizione.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Trapianto (Innata, passiva).
Narrato
"Parlato"
Pensato

______________


Ne l'ora non può 'l calor diurno
intepidar più 'l freddo de la luna,
vinto da la Terra, spesso diuturno.

Quando i geomanti lor maggior fortuna
veggiono in Oriente, innanzi a l'alba,
surger per via che poco le sta bruna.

Mi venne in sogno una femmina alba
ne l'occhi argentea, e sovr'i piè armata,
con le man forti, e di colore scialba.

Io la mirava; e come 'l Sol conforta
le fredde membra che la notte aggrava,
così lo sguardo mio le facea scorta

la lingua, e poscia tutta l'animava
in poco d'ora, e lo smarrito volto
a guisa de' vita così le colorava.

Poi ch'ell'avea 'l parlar così disciolto,
cominciava a cantar sì, che con pena
da lei avrei mio intento rivolto.

"Io son", cantava, "io son Serena,
che li mostri da ista terra dismago;
tanto son de' forza tanto piena.

Io volsi Clara dal suo cammin vago
all'accaio mio; e chi a meco s'usa,
rado sen parte: co' l'arma tutti pago."


I raggi di sole filtrarono tra le palpebre di Teresa la Divina, che sbattendole avvolta nelle coperte si svegliò. Non sapeva se essere contenta o meno: aveva fatto un sogno... strano.
Era da un po' che non aveva più pensato a Serena, morta e sepolta.
Ridestandosi meglio, scacciò quel pensiero: la vecchia numero Uno era cibo per vermi, ora, e ora lei era la numero Otto, e Caposquadra. E quel giorno aveva del lavoro da fare.
Si guardò intorno: non era l'unica ad essersi svegliata, notò con una certa soddisfazione. Le piacque di meno vedere che Luna era scesa - chissà perché -, e Andrea l'aveva seguita a ruota.

... Ma restar qui, no?

Soprassedette alla questione, e dopo aver lanciato uno sguardo a Morgana - aveva ancora quel moccioso con se', Morgana la Balia Asciutta - decise di usare il suo tempo per rivestirsi. Dall'angolo in cui l'aveva accatastata il giorno prima, Divina reindossò stivali, cintura, mantellina, spallacci e parapolsi, e dopo essersi armata di tutto punto infilò la claymore nella sua fessura dietro la schiena.
In pochi minuti, la Caposquadra Teresa la Divina, numero Otto dell'Organizzazione, era pronta all'azione.
Peccato che prima dovesse rastrellare le sue sgangherate sottoposte.
Sospirando tra se' e se', la piccola Guerriera si rassegnò a scendere le scale, e ritrovò le altre nella sala comune; lì scoprì il motivo del fuggi fuggi precedente: Luna aveva voluto fare colazione.
Quella falsa magra.

... Ma sì, non penar te ad esser dura: forse penò giunger per bona ora.

Certa gente, dopotutto, non aveva il minimo talento a pianificare alcunché, pasti compresi. E lei non si sarebbe affatto stupita a scoprire Luna come una di costoro.
Andrea invece non aveva mangiato - non che lei potesse constatare, comunque -, e invece fece una domanda sensata: quando avrebbero iniziato a cacciare lo Yoma?
Teresa la Divina non poté che apprezzare tanta buona volontà.

"Or che siamo pronte, andremo tutte
da lo capovillaggio, ad udir 'l dir
suo e fe' domande belle e brutte.

Saprem acussì ov'ire a cacciar,
e se Dio vorrà pure avrem modo
de' dar lor de' Morgana 'l moccioso."

Fece una piccola smorfia, a dire la verità: era sì divertente vedere la numero Trenta ridotta a una balia, ma era conscia di non poter sprecare nemmeno una Guerriera inutile come lei, dati gli ignoti contorni della missione. Un mostro che non era supposta di riuscire a battere da sola... Sarebbe stato interessante averci a che fare.



Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Tranquilla, contenta di poter finalmente iniziare la missione
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna
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